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Autore: Akanexx87    17/06/2010    3 recensioni
Storia basata sull'evolversi della relazione tra Hermione e Draco. Tutti noi abbiamo delle certezze in base alle quali e grazie alle quali viviamo in armonia, ma se tutto quello in cui noi abbiamo sempre creduto non fosse la realtà ma fossero soltanto delle convinzioni? Cose succederebbe? Forse questa storia ve lo potrà spiegare.
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4

 

Il giorno seguente Hermione si svegliò relativamente presto. I suoi genitori dormivano ancora, così decise di scendere in cucina e preparare la colazione per tutti e tre.

Preparò la moka sul fornello, non le piaceva il cafè americano trovava che fosse troppo annacquato, preferiva quello italiano più concentrato ma molto più gustoso.

Prese dal frigo il burro e la marmellata e li spalmò su delle fette biscottate.

L’aroma di cafè invase la stanza. Hermione si fermò ad annusarlo, persa nei suoi pensieri. Le tornarono in mente alcune scene della sera precedente e si diede mentalmente della stupida per non aver reagito quando Draco le aveva augurato la buona notte anche solo per ricambiare.

 

“Mmmh... che buon odore di cafè!” Jane era appena entrata in cucina, ancora in vestaglia. Si era avvicinata ad Hermione per aiutarla a finire di preparare la colazione.

“Ciao mamma. Dormito bene?” Hermione aveva spento il gas ed ora stava versando il cafè in tre tazzine.

“Tutto bene anche se papà non ha smesso neanche un minuto di russare.”

Jane stava addentando una fetta biscottata ma Tom glie la tolse di mano ancor prima di metterla in bocca.

“Ehi, quella era mia!”

“Ora non più!” Sorrise il padre di Hermione addentando la fetta biscottata.

“Allora Herm, come è andata ieri sera?” Chiese Jane mentre stava mettendo lo zucchero nel suo cafè mischiando con cura.

“Benissimo. A cena siamo andati al Nettuno e poi...”

“Siete andati al Nettuno? Un posto meno caro non lo avevate?” Chiese Tom sorseggiando il suo cafè.

“Hanno insistito i ragazzi, loro sono amici del proprietario quindi siamo riusciti a trovare un posto anche senza prenotare.” Spiegò tranquilla Hermione. “Ah dimenticavo, mi ha detto di salutarvi un certo Will Savior, siamo andati nel suo locale finita la cena.”

Jane stava imburrando un’altra fetta “Will Savior? Oh certo è un nostro affezionato cliente. Hai capito chi è vero Tom?”

Tom riflette un momento cercando di associare il nome ad un viso “Mmmm... ci sto pensando... Will Savior ma certo ora me lo ricordo, ci aveva detto di aver aperto un pub.”

 

Hermione finita la colazione si diresse in camera sua, stava salendo le scale quando sua madre la chiamò.

“Herm, mi faresti un favore? Andresti con papà a fare la spesa mentre io sistemo la casa?”

“Certo mamma, non avevo fatto ancora programmi per oggi. Mi cambio e poi possiamo andare.”

 

“Carote, insalata, prezzemolo... ma dove saranno le cipolle?”

Tom ed Hermione avevano diviso la lista della spesa e a lei era toccata la sezione ortaggi.

Stava facendo passare tutti i cartellini alla ricerca delle cipolle che naturalmente stavano dal lato opposto a dove stava lei.

Ne prese una analizzandola per vedere se era fresca, quando intravide una figura a lei conosciuta avvicinarsi.

 

Draco.

 

“Ciao Draco. Cosa fai, mi segui?” Chiese allegra Hermione andandogli in contro.

“Ciao Hermione. Veramente ero alla ricerca di una cipolla.” Confessò osservando l’ortaggio in mano alla riccia.

“Allora sempre dritto sulla destra.” Indicò Hermione.

“Grazie, sai anche dove posso trovare una lingua di rospo?”

Draco si era avvicinato alla cassa delle cipolle. Ne prese una analizzandola nei minimi dettagli.

“Una lingua di rospo? Non saprei... Draco! Cosa ti ha fatto quella povera cipolla? A me sembra in buono stato!” Chiese Hermione afferrando la cipolla.

Draco ne prese un’altra.

“Me ne serve una con tredici strati.”

Hermione lo osservò allibita.

“Draco, che intenzioni hai? Lo sai che non ci è permesso l’utilizzo della magia fuori da Hogwarts?”

Draco la guardò un po’ scettico, riprendendosi la cipolla.

“Tecnicamente è proibito l’uso della bacchetta ma se noi preparassimo un minestrone di lingue di rospo e pronunciassimo delle parole a caso questo non andrebbe contro le regole, e poi mi serve per il tema storico. A te cosa serve la cipolla?”

“Le persone normali la usano per il soffritto. Sono proprio curiosa di sapere come un intruglio ti possa aiutare in un tema storico.” Chiese con fare indagatore Hermione.

“Se vuoi oggi posso dimostrartelo!”

 

Tutti e due non vedevano l’ora di passare ancora del tempo assieme ed ecco che ora si era presentata l’occasione, e naturalmente Hermione non se la lasciò sfuggire.

 

Alle tre del pomeriggio Draco si presentò a casa di Hermione.

Hermione aveva già avvisato i suoi che sarebbe arrivato un suo amico per studiare e che la cucina sarebbe stata occupata per tutto il pomeriggio.

Aprì la porta scorrevole che dal soggiorno dava alla cucina, invitando Draco ad entrare, poi richiuse la porta.

Draco appoggiò un libro vecchio dalla copertina sbiadita sul piano di lavoro, lo aprì seguendo un segno che aveva già fatto in precedenza.

Hermione lo osservò, non aveva mai visto quel libro e di sicuro non proveniva dalla biblioteca scolastica.

“Dove lo hai preso?” La ragazza si era avvicinata al tomo analizzandolo meglio. Le scritte, di un inchiostro nero risaltavano bene sulla carta ormai ingiallita dal tempo.

COME RESUSCITARE LA STORIA era il titolo, scritto ben in grande all’inizio della pagina.

“Dalla mia biblioteca, penso che appartenesse a mio nonno. Puoi leggermi gli ingredienti così controllo se ci sono tutti?” Draco aveva appoggiato sul tavolo una borsina.

“Certo. Allora, Ingredienti:  -    lingua di rospo

-         una cipolla a 13 strati

-         10cc di bava di lumaca

-         50cc di pozione ossofat

-         3 foglie di erba salterina appena colta

-         1l d’acqua

-         Un foglio con scritto il nome di chi volete invocare

 

“Bene, abbiamo tutto” Draco aveva disposto tutti gli ingredienti sul tavolo.

“Alla fine dove hai trovato le lingue di rospo?” Hermione si era avvicinato al tavolo iniziando ad osservare gli ingredienti.

“Al supermercato non le avevano così mi sono dovuto arrangiare... ho convinto Blaise a giocare a: caccia la rana. Non ne era molto entusiasta ma alla fine ha ceduto. Hai per caso il pentolone?”

Hermione si girò a guardarlo.

“Convinto o minacciato? Il mio pentolone l’ho lasciato a scuola, dato che a casa non mi serve lo lascio là... ti va bene lo stesso una pentola?” Hermione si era avvicinata ad uno sportello della cucina, lo aprì tirando fuori una pentola molto grande. “Può andare?” La porse a Draco.

“Si penso di si.” La riempì d’acqua poi la mise sul fornello.

“Bene, se vuoi possiamo iniziare. Mi leggi le istruzioni?”

“Va bene. Se ti dovesse servire il mestolo sta nel secondo cassetto in parte a te.” Hermione aspettò che Draco prendesse l’utensile poi iniziò a leggere.

 

La persona che sta per preparare questa pozione deve sapere innanzitutto che questo non è un gioco, non si possono rievocare i morti solo per piacere ma si deve avere ben in mente cosa chiederle e focalizzarlo bene durante la preparazione della pozione per far si che questa abbia effetto e che raggiunga la qualità massima. Ricordatevi più intensa è la vostra richiesta e più sarà visibile la persona da voi richiamata.

Non potete assolutamente chiederle come è il Mondo dei Morti altrimenti questa scomparirà all’istante e per voi non sarà più possibile rievocarla per almeno 36 ore.

Non si possono rievocare parenti o affini anche di generazioni ormai passate, se un parente dovesse comparire nella stanza l’essenza del richiamato scomparirà all’istante e per voi non sarà più possibile rievocarla per almeno 36 ore.

Questa pur essendo una pozione di un livello elevato non ha nessun vincolo di età e chiunque con la giusta preparazione potrà farla e non incomberà in nessuna violazione della legge.   

Il richiamato scomparirà soltanto quando avrà esaudito la vostra domanda e comunque non potrà restare nel Mondo dei Vivi per più di 24 ore.

Il richiamato può liberamente non rispondere alla vostra richiesta in questo caso appena formulata la domanda scomparirà.

 

Preparazione:

Nel calderone portare ad ebollizione l’acqua, aggiungete 3 foglie di erba salterina e lasciate che si sciolgano nell’acqua. Aggiungete la bava di lumaca. Mescolate fin quando l’acqua non sia diventata verde brillante  e densa. Aggiungete 10cc di pozione ossofat e i primi tre strati di cipolla, mescolate per tre volte nel verso orario e per cinque volte in quello antiorario. Aggiungete altri 10cc di pozione ossofat e quattro stradi di cipolla. Continuate a mescolare come prima.

Lasciate riposare a fuoco basso la pozione per 20minuti.

Mescolate per due volte in senso orario e aggiungete 30cc di pozione ossofat e gli ultimi sei strati di cipolla. Continuate a mescolare fin quando gli ultimi ingredienti non si siano ben amalgamati. Intingete la lingua di rospo e poi avvolgetela nella carta con scritto il nome di colui che volete evocare e immergetela nella pozione. Alzate la fiamma al massimo e lasciate che il vapore sprigionato si sparga per la stanza.

Se la pozione è riuscita dal vapore si dovrebbe scorgere la persona da voi richiamata, e nel pentolone non dovrebbe più esserci niente.

Ricordatevi bene più il pensiero durante la preparazione è forte e più la sagoma sarà ben distinta.

 

Draco si avvicinò ad Hermione.

“Bene ora non ci resta che aspettare.”

Presero due sedie e si sedettero di fronte alla pentola che pian piano iniziava ad emettere del fumo denso e verdastro.

Aspettarono una decina di minuti poi la nebbia si concentrò in un solo punto. Prese forma, i contorni da sfumati passarono ad una linea ben definita che delineava una sagoma umana.

Dopo altri cinque minuti Gaio Giulio Cesare apparve davanti a loro in tutta la sua potenza.

“Chi mi disturba?” Cesare si avvicinò ai due ragazzi guardandoli con sospetto.

Draco si schiarì la voce.

“Io sono Draco Malfoy mentre lei è Hermione Granger, ci dispiace di averti disturbato ma ci serve il suo aiuto per un compito scolastico.”

Giulio Cesare ascoltò in silenzio, sembrava quasi pensieroso.

“Hai detto che ti chiami Draco Malfoy vero?” Draco annuì. “Questo nome l’ho già sentito... ed ora che ti osservo bene anche l’aspetto mi ricorda qualcuno? Per caso mi hai già evocato?”

Draco rifletté un momento.

“No, questa è la mia prima volta. Ma forse voi vi confondete con mio nonno anche lui si chiama come me...”

Giulio Cesare prese a camminare per la cucina osservando l’arredamento, soffermandosi sul microonde e sul frullatore. Sembrava incuriosito ma non affascinato, come se quegli utensili li avesse già visti.

“Hai ragione, perdonami se vi ho scambiato per tuo nonno. Sai ogni tanto io e il Signor Malfoy facciamo due chiacchiere. Ha una mente molto acuta, se lo avessi conosciuto quando ero ancora in vita mi avrebbe aiutato tantissimo con l’amministrazione del mio impero. Ma ora torniamo a noi, hai detto che ti serve il mio aiuto. Cosa vuoi sapere?”

 

Hermione era letteralmente senza parole, non aveva mai letto ne sentito di un incantesimo del genere e ancora stentava a credere di avere l’Imperatore Giulio Cesare nella sua cucina.

 

“Praticamente tutto, è per un compito scolastico. Dobbiamo scegliere un personaggio storico e parlare di lui, ed io ho scelto Lei.” ammise Draco.

“Ne sono lusingato. Invece, lei signorina cosa ha scelto?”

Hermione rossa in viso osservò Draco. Non voleva che Giulio Cesare si offendesse dicendogli che aveva scelto qualcun altro, ma non poteva fare altrimenti.

“Io farò il tema su Napoleone.”

Cesare soffocò una risata.

“ Napoleone! Ne sarà felice, è da molto che nessuno lo richiama. Quando lo vedete potete dirgli che mi deve 50 marshmallow?”

Draco ed Hermione lo guardarono esterrefatti.

“Io adoro i marshmallow, ai miei tempi non c’erano è stata una scoperta recente, comunque durante una partita a carte Napoleone aveva scommesso contro di me 50 marshmallow, naturalmente vincere contro di me ad una partita a carte è un impresa ardua e lui lo sapeva, ma nonostante ciò a voluto lo stesso scommettere. Ad ogni caso torniamo alle cose serie. Volevate sapere tutto su di me? Vi accontenterò, ma prima di tutto voglio che voi sappiate una cosa molto importante. Non tollero assolutamente che mi chiediate se veramente i Galli mi hanno reso la loro conquista difficile e se disponevano di un druido che fabbricava per loro pozioni che rendeva invincibili. Molti prima di voi si sono presi gioco di me con questa strana storia ed io non voglio che accada di nuovo.”

 

 

 

 

Capitolo concluso… so di averci messo tantissimo ad aggiornare ma sapete tra una cosa e l’altra il tempo è volato via…

La pozione l’ho praticamente inventata, non so se effettivamente ne esista una ma se dovesse esserci fatemelo sapere…

Preparatevi a ripassare un bel po’ di storia, perché nei prossimi capitoli ce ne sarà un bel po’.

Non so se ai tempi di Giulio Cesare c’erano o no i marshmallow, presumo di no, ed ovviamente non so se possano piacergli o meno, è tutto frutto della mia fantasia.

Ed ora dedichiamoci alle recensioni:

 

… … …

… … …

… … …

 

Ahhhhh me tristissima… io adoro i commenti sia positivi che negativi quindi vi invito caldamente a lasciare una piccola recensione. La storia è ancora tutta da scrivere, più o meno, quindi si accettano molto volentieri dei suggerimenti…

Ciao!!!

 

 

 

 

 

 

 

           

  
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