Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Annette85    17/06/2010    4 recensioni
I tacchi alti picchiettavano ritmicamente sul selciato di Diagon Alley. Come ogni mattina, la loro proprietaria si stava dirigendo verso la redazione di Strega3000, il tabloid che teneva sempre aggiornate le streghe inglesi sui principali gossip dei personaggi più in vista del mondo magico.[...]
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per un cammello in più

Capitolo 3

La luce del sole che filtrava dalle tende bianche ebbe il potere di farle aumentare il mal di testa. Si rigirò tra le coperte infastidita, dando così le spalle alla finestra, e solo in quel momento si accorse di avere qualcosa di pesante che le cingeva il fianco; aprì lentamente un occhio, quel tanto che bastava per mettere a fuoco la cosa che occupava la parte sinistra del suo letto.

Corti riccioli biondi adornavano il volto ben disegnato di un ragazzo sui venticinque anni; Romilda cercò di ricordare dove l’avesse già visto, forse su qualche rivista di moda, perché aveva tutta l’aria di essere un modello. Ma più si sforzava, più il mal di testa aumentava, costringendola a chiudere gli occhi.

Era sicura fossero passati solo alcuni minuti, quando sentì il giovane muoversi: lo sentì avvicinarsi di qualche centimetro, sfiorandole le labbra con le proprie, prima di attirarla verso di sé. La strega cercò di opporre resistenza, ma qualsiasi cosa era inutile, sembrava che il suo corpo non rispondesse ai comandi. Così si lasciò coccolare da quelle forti braccia.

«Buongiorno», una voce seducente le sfiorò le orecchie con dolcezza. Aveva qualcosa di familiare, come se l’avesse sentita ogni mattina per anni, eppure nessun volto si accostava minimamente a quello.

A un tratto un flashback le solcò la mente: ricordava la discussione avuta con i suoi genitori e, soprattutto, la faccia di suo padre quando le aveva dato una notizia particolare, anche se in quel momento le sfuggiva il contenuto. Poi il vuoto. Probabilmente era stata in qualche night dopo la disastrosa cena dai suoi, aveva bevuto un bicchiere di troppo e aveva rimorchiato quel ragazzo, che ora sembrava molto interessato alla sua schiena.

Si alzò a sedere di scatto, infastidita da tutte quelle attenzioni non richieste e cercò di ricordare qualche altro particolare su quel ragazzo o della sera precedente.

Nulla, la sua testa sembrava essersi spenta nel momento in cui aveva messo in bocca il primo boccone di stufato di sua madre e riaccesa quando il sole aveva interrotto il suo sonno.

«Qualcosa non va?» chiese il ragazzo, sedendosi a sua volta accanto a Romilda e sfiorandole con le labbra una spalla.

«C-chi sei?» domandò di rimando lei, ancora una volta infastidita dal trovarselo addosso.

«Stanotte sembrava tu mi conoscessi molto bene», ghignò l’altro guardandola negli occhi. «Comunque sono Geoffrey Hooper».

Romilda aprì e chiuse la bocca per qualche istante non riuscendo a dire una parola in risposta a quel nome.

Di sicuro era uno scherzo: Geoffrey Hooper era un ragazzino insignificante e piagnucolone, ai tempi della scuola aveva cercato di entrare nella squadra di Quiddtich come portiere, ma era stato respinto.

«Vedo che ora ti ricordi di me», disse interpretando le mille espressioni che erano passate sul volto di Romilda.

«Vagamente», sussurrò lei arrossendo mentre ripensava a tutte le volte che, insieme alle sue amiche, l’aveva preso in giro.

Un lieve picchiettio alla finestra interruppe la rimpatriata: Romilda riconobbe il gufo di suo padre. Prese la bacchetta dal comodino e aprì la finestra con un incantesimo; il volatile lasciò cadere la lettera che portava nel becco sul letto della strega, prima di svolazzare per la camera e lasciarla, quasi disgustato dal fatto che il suo padrone l’avesse mandato là.

Romilda prese la lettera e l’aprì con mani tremanti, probabilmente suo padre voleva ricordarle quanto fosse sconsiderata e quanto disonore avesse portato in famiglia con il suo comportamento.

«Passiamo a casa tua alle undici e trenta, fatti trovare con le valigie pronte», lesse a voce alta. Si voltò verso il comodino per guardare l’orologio: le undici e quindici.

«Vai da qualche parte?» chiese Geoffrey, vedendo l’ex compagna di Casa scattare come una molla per riuscire a fare tutto nel minor tempo possibile.

«E tu non sei invitato», rispose in malo modo mettendogli in mano i vestiti da uomo che trovava sparsi sul pavimento.

«Fino a lì c’ero arrivato anch’io. Grazie per la delucidazione», disse lui alzandosi dal letto e iniziando a rivestirsi.

Senza badargli, Romilda appellò le valigie e iniziò a riempirle con quanti più vestiti possibili.

***

Dieci minuti dopo, chiuse bruscamente la porta di casa in faccia a Geoffrey, che stava cercando di strapparle l’invito per un altro appuntamento non appena fosse tornata dal viaggio; si diresse verso il divano e si sedette assumendo una postura perfetta, per poi picchiettare nervosa le unghie smaltate di rosso su un ginocchio.

Alle undici e trenta in punto, una fiammata verde nel camino segnalò l’arrivo del padre di Romilda.

«Ciao, Ilda», sorrise sua madre, atterrando nel salotto dietro al marito e a un mago che la giovane non aveva mai visto.

«Romilda, questo è Basil. È grazie a lui se potrai effettuare il viaggio», disse Alaric non badando ai convenevoli che Drusilla stava riservando alla figlia.

Senza dire una parola, il mago del Ministero estrasse la bacchetta dal mantello ed eseguì l’incantesimo sul camino per attivare la Metropolvere Internazionale.

Romilda si sforzò per l’ennesima volta di ricordare dove suo padre volesse spedirla per quella vacanza forzata.

«Mi raccomando, Ilda, quando arrivi a Thoms Place saluta la zia da parte mia», disse sua madre iniziando a singhiozzare.

«Thoms Place?» chiese Romilda guardando prima sua madre e poi suo padre. «Volete dire che devo andare in Alaska?»

Alaric si girò lentamente, distogliendo l’attenzione da Basil che gli stava spiegando i metodi sperimentali per viaggiare che il Ministero stava mettendo appunto negli ultimi anni.

«Pensavo che ieri sera mi stessi ascoltando», ringhiò il mago guardando sua figlia negli occhi. «Ma di sicuro stavi pensando a come rimorchiare l’ennesimo nullafacente, anziché sentire quanto ti stavo dicendo».

«Ti ho ascoltato molto bene, invece», disse Romilda chiedendosi da quando suo padre fosse diventato pratico di Occlumanzia. «Solo che ieri è stata una giornata lunga, quindi qualcosa posso anche averla rimossa».

«Come no», disse sarcastico. «Ora vai, non perdere altro tempo. La Metropolvere Internazionale ha una durata limitata».

Romilda sbuffò per l’insensibilità del padre ed entrò controvoglia con le due valigie nel camino, prese una manciata di Polvere Volante e scandì il nome della cittadina: «Toums Place!»


________________________________________

Salve^^ Dopo un po' ecco qui il terzo capitolo... ok, forse è ancora più sconclusionato degli altri u_u Io spero che vi sia piaciuto lo stesso.
Comunque ringrazio tutti quelli che hanno letto la ff e soprattutto quelli che hanno commentato anche il secondo capitolo, cioè:
» maltrerio » Ti ringrazio per i complimenti e sono contenta che, nonostante il grande mistero che ancora avvolge la storia (anche se un po' è stato svelato in questo capitolo), ti piaccia^^
Spero che anche questo capitolo non ti abbia delusa =)

» cassandraH » Ti ringrazio per il commento e per i complimenti; in certi casi anch'io sto mesi senza aggiornare una long, ma penso non sia il caso di questa XD Comunque ho in scrittura una long da un anno e mezzo, mi sa che ho un piccolo blocco per quella storia =D
Come ho già detto a maltrerio, spero di non aver deluso con questo capitolo^^

Se qualcuno vuole inserire il proprio commento è liberissimo di farlo, anche perché sono molto curiosa di sapere cosa pensate di questa storiella sulla cara Ilda^^

Ciao ciao

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Annette85