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Autore: Shakta    18/06/2010    2 recensioni
questa è la storia di un barbaro, animato dal fuoco della vendetta e di un ladro, coinvolto in un intrigo più grande di lui. Dalle loro azioni dipenderà il futuro del Regno di Ellicav. In questa storia di decadenza e corruzione, bene e male vengono trasfigurati dal potere sino a diventare indiscernibili dalla violenza e dalla pace.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Locanda del Gallo e la Città di Altaria

La Locanda del Gallo e la Città di Altaria



Gli ultimi avventori stavano ormai arrendendosi a salutare anche quella notte. Come al solito la Locanda del Gallo era stata presa d'assalto per tutta la sera, per la gioia del suo anziano proprietario, Burrich, e delle sue due sorelle, Berth e Greth, le cui prelibate pietanze erano una delle principali attrazioni del locale, insieme alla sua atmosfera familiare e calda, unica in tempi tanto duri. Burrich dava asilo a tutti, senza fare troppe domande, perchè era a sua volta stato disperato e sapeva fin troppo bene a cosa la disperazione potesse portare.
Nick!” chiamò a gran voce. “Nick! Ma dove diavolo ti sei cacciato?”
Eccomi padre” gli rispose allegro uscendo dalle cucine un biondo ragazzo dal viso d'angelo che incorniciava un sorriso da furfante.
Cosa eri a fare?” gli chiese in tono di rimprovero.
Beh, le zie mi stavano dando un po' di patate...” tergiversò innocentemente.
Ma tu guarda! Dai presto vieni qua e sbrigati a darmi una mano a sistemare la sala che sono stanco e voglio andarmene a letto.” brontolò. Subito il ragazzo lo aiutò e in poco tempo finirono il lavoro.
Padre posso uscire adesso?” domandò poi.
Sì però fai attenzione. Non andare in zone con il coprifuoco e non andare nella zona dei Perlan e non andare fuori dalle mura e non...”
A questo punto quasi quasi rimango in casa!” lo derise.
Oh beh, vai un po' dove vuoi allora. Però fai attenzione mi raccomando!” si premurò Burrich.
Tranquillo tranquillo” rispose mentre stava già uscendo. “A domani!”
L'oste rimase a guardare la porta chiusa, sospirando la propria preoccupazione.


La città di Altaria la Bella rendeva davvero onore al suo soprannome, datole da alcuni mercanti originari del Grande Impero del Sole. O meglio lo faceva di giorno, con il candore del marmo della Piazza dei Re, dove sorgevano i palazzi più importanti ed il tempio di Boran, o con la frenetica attività della Via dei Mercanti, dove venivano scambiate merci provenienti da tutto il continente in un'atmosfera dai caledoiscopici colori e odori. Ma di notte la situazione cambiava completamente. Nelle parti più ricche era imposto il coprifuoco e vigili pattugliavano le guardie cittadine nel farlo rispettare. Nelle restanti zone, quelle sorte spontaneamente per il sovrappopolamento, regnavano invece il caos e la delinquenza più totali. Ogni tipo di merce era in vendita, dal corpo umano alle droghe, e pullulavano numerose piccole gilde di ladri e tagliagole, lasciate vivere dalle autorità per interesse o disinteresse, poiché spesso erano molti gli interessi che avevano in esse i pubblici ufficiali e quando non ne avevano, voleva dire che erano talmente insignificanti da poter chiudere un occhio. Solo ogni tanto veniva fatta qualche retata in risposta ad agitazioni popolari o se veniva derubata la persona sbagliata.
Nick, mentre la fresca aria notturna gli sferzava il viso, aveva sul volto il sorriso soddisfatto di chi ha pochi pensieri e tanti sogni. Stava andando da Ewan, il suo maestro, come a lui piaceva chiamarlo. Una persona che stimava profondamente e a cui era estremamente legato. Si avvicinò alla sua porta e bussò tre volte.

Vieni pure Ewan” lo esortò una voce profonda.
Eccomi qua!” esclamò entrando con un gran sorriso.
Mi sembra di averti già detto che non serve a niente bussare tre volte. Non c'è nessun codice da rispettare.” lo rimproverò l'altro.
Beh, mi pareva più divertente” si scusò rabbuiandosi.
Tranquillo, non è un problema. Però è importante che tu comprenda l'importanza dei codici e la necessità di non usarli mai in maniera inappropriata” concluse in tono conciliante. Il ragazzo annuì.
Come sta tuo padre?” chiese poi.
Bene! Cosa mai può scalfirlo?” esclamò Nick scimmiottando il padre al lavoro. Il volto sfregiato di Ewan si aprì in un sorriso.
Sarà meglio che se vuoi diventare il ladro più ineffabile della storia, come tu desideri” gli disse, “ci concentriamo sulla tua capacità di fare il buffone.”
Un'arma segreta eh?”
No. Un difetto” sentenziò divertito. “E ora iniziamo. È già tardi.”
Ehm, Ewan?”
No Nick.” lo prevenne. “Neanche oggi ti dirò come mi sono sfregiato il volto.”
Tanto prima o poi lo scoprirò!” disse sicuro. “Sarò o non sarò il ladro migliore della storia?”
Vedremo” gli rispose in modo improvvisamente assente. E l'altro seppe che la conversazione era finita.

Quando due ore dopo uscì dalla casa del suo Maestro, Nick era esausto per gli allenamenti. Si ripromise di provare i nuovi trucchi appresi quel pomeriggio stesso. Ma per ora aveva solo un disperato bisogno di dormire. Così rientro alla Locanda e, mentre il Sole si stava arrampicando sui primi raggi, lui si addormentò sognando tesori e invincibili mostri.


  
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