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Autore: foglietta no yoko    18/06/2010    5 recensioni
Come omaggio alla mia città natale, Ferrara, ho approfittato dell'ispirazione datami da un'immagine di Naruto per scrivere questa fanfiction! Memore di un passato burrascoso, Naruto si trova in una nuova città, con nuovi amici e compagni di scuola, per portare avanti il suo grande amore per la musica classica. Una cicatrice in viso rimarrà a ricordo del passato, quando le porte si apriranno verso una futuro più tranquillo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A strange man

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Con un leggerissimo cigolio, l’immenso portone in ferro battuto si divise in due metà, immediatamente scorse ai lati, nascondendosi accanto all’altissimo muro, permettendo così ai due ragazzi di poter finalmente visitare la dimora.

Un sentiero in ciottoli chiari si snodava dall’ingresso, costeggiato da un filare di platani per lato, sino a raggiungere l’imponente porta d’entrata. Potati con grande maestria, tra albero e albero, dei cespugli di rose bianche riempivano l’aria con il loro delicato profumo. Il cinguettio incessante delle centinaia di uccellini nascosti qui e lì allietava i torbidi pensieri del biondo, sollevando di molto l’umore dei due fratelli.

-Naru, sembra che tu non abbia mai visto una casa a due piani!- sussurrò baldanzosa Temari, pur mantenendo un tono piuttosto sorpreso al cospetto delle dimensioni tanto imponenti dell’abitato.

-taci sorella sfruttatrice! Intanto le valigie le sto portando io quindi evitati commenti di qualunque tipo!- sbuffò scocciato il biondo, all’indirizzo fraterno.

-quanto la fai lunga ragazzi!!! Sei sceso dalla parte sbagliata del binario stamattina?-

-evitati pure queste frecciatine, mi sono indifferenti…-

concluse scocciato Naruto.

-piuttosto, che mi dici della scuola?-

domandò curioso ma, piuttosto preoccupato della reazione della sorella, al suo comportamento tanto sgarbato.

Ripresasi dalla momentanea depressione, alle parole del fratello, si apprestò a rispondergli il più gentilmente possibile, benché il suo orgoglio si facesse sentire, nelle profondità del suo essere. Perché, pensandoci, lei non era tanto indulgente, tanto remissiva e tranquilla e, cosa più importante, non indugiava mai troppo nel passato, così come nei legami di sangue.

Ai suoi occhi, se facevi uno sbaglio, che tu fossi Dio in persona o il più povero dei barboni, meritavi il medesimo trattamento. Eppure, i loro nonni giuravano di averla vista cambiare, nel periodo che andò da 5 anni a quella parte, anche se lei, tutti questi cambiamenti non li notava affatto…era pur sempre la solita Temari, dalle mani di fata quando si trattava di suonare il suo adorato Mr. Trumpet.

Riemergendo alla realtà come dopo una lunga apnea, accorgendosi di aver trattenuto per troppo il respiro, decise che era meglio spiegare al fratello ciò che desiderava sapere, per evitare sue possibili reazione poco piacevoli e indesiderate.

Perché, che il ragazzo avesse delle improvvise crisi di nervi, era risaputo, e note alla ragazza erano anche le recenti crisi depressive che lo avevano colto nella sua breve assenza da Tokio, quando si era assentata per poche settimane, con l’intento di studiare tromba ad un livello superiore.

-andremo al conservatorio di musica classica di Ferrara.-

-mmh…-

-è tutto quello che hai da dire?!?- chiese sbalordita.

-si…qualche problema?-

-nessuno…tranquillo.-  concluse, digrignando dolorosamente i denti e conficcandosi le unghie curate nel palmo della candida mano, pur di non rispondere in malo modo al consanguineo.

-non credi sia meglio entrare per vedere come è fatta dentro, piuttosto che adorarla dall’esterno?- si decise infine a chiedere la bionda, sbollendo la precedente rabbia.

-ok.- assentì incolore il giovane, riprendendo i bagagli prima posati a terra, per caricarseli sulle spalle e avviarsi in direzione della casa.

Non fecero in tempo a bussare che, il portone in legno laccato di verde si aprì verso l’interno, rivelando la tranquilla figura di un uomo sulla quarantina, vestito con un paio di pantaloni neri, gessati, e una camicia d’una bianco tanto candido che pareva risplendesse. Benché si vedesse che fosse piuttosto giovane, la chioma argentea sparata in tutte le direzioni urlava al mondo note di tristezza e cupo rancore.

-Buongiorno e benvenuti signori. Vogliate seguirmi mentre vi illustrerò le varie camere di questa ampia e luminosa casa.-

disse rispettosamente l’uomo, inchinandosi ossequiosamente alla loro entrata.

-m-mi scusi ma, lei sarebbe???- chiese titubante Temari all’indirizzo dell’uomo.

-oh, mi voliate perdonare Signori! Io sono Kakashi, un vecchio amico di famiglia, per quanta riguarda il vecchio Jiraya! Mi ha chiesto di provvedere a voi fino a che rimarrete sotto questo tetto!-

-ecco, si spiegano molte cose!- affermò decisa la bionda, con aria di chi la sa lunga.

-che vai farneticando Temari?- domandò curioso il biondo.

-ora si scopre perché abbiamo a nostra disposizione una casa tanto grande e confortevole! Oltretutto in centro città!

-anche a Tokio vivevamo in centro, comunque…- affermò confuso Naruto, senza però smorzare l’entusiasmo della sorella.

-Baka! Ma dove stavi con la testa, quando nonna Tsunade parlava delle sue cazzate giovanili???-

.ma che c’entra adesso?!?- domandò esasperato il giovane.

-la nonna non si stancava mai di raccontare la sua gioventù, ricordi?-

-come dimenticarlo???- commentò Naruto, percependo un brivido correre lungo la schiena, al ricordo dei pomeriggi sprecati ad ascoltare il patetico farneticare di una donna convinta di avere 40 anni anziché 60.

-eri presente anche quando riparlava delle sue lezioni di danza in Italia?- chiese sospettosa, trovando fondamento per i propri dubbi nell’espressione persa del fratello.

-ok, non c’eri, o se eri presente, stavi dormendo vero?-

Ne seguì una pausa di silenzio, né imbarazzato né teso. Puro e semplice silenzio.

-la nonna prendeva lezioni di danza classica qui a Ferrara, in centro e-

-LA NONNA FACEVA DANZA CLASSICA?!?- chiese sbalordito il biondo.

Se sua sorella fosse stata un uomo, dalla disperazione si sarebbe staccata la virilità (scusate la figura ma dovevo rendere l’idea xD ndMe) a morsi dalla disperazione ma, per fortuna, non lo era e, quindi, si limitò ad accasciare le spalle sconfitta, sorreggendosi allo stipite della porta.

-si Naruto, la nonna era una ballerina di danza classica, e pure discreta ma, non è questo il punto! Ferrara è una città dalle origini antiche; pensa che la prima università nacque proprio qui, così come fu una delle prime città provviste di case in pietra in tutto il mondo. Famosa per i suoi monumenti e palazzi, nonché parchi, è patrimonio dell’umanità e generatrice di scienziati rinomati in tutto il mondo!

-la lezioncina proprio non potevi risparmiartela vero??? (=.=)’-

-no >///<- assentì divertita la bionda, saltellando sul posto dalla gioia di non si sa quale perverso pensiero.

-comunque…- riprese la bionda, ridandosi un certo contegno- ora è svelato il perché possediamo una villa in centro storico in una città patrimonio mondiale dell’umanità!-

-ti prego, o somma Temari, illuminaci con la tua superiore intelligenza!- sbuffò Naruto, barcamenandosi in quello che doveva sembrare un inchino fatto male ma che risultò solo una parvenza di posizione di una persona con un forte mal di stomaco, cosa che fece sorridere la bionda.

-semplice…la casa è di Kakashi!- asserì Temari, voltandosi puntando il dito indice in direzione dell’uomo.

Questi, per poco non le rise in faccia, minacciando il totale crollo dell’autostima della giovane, facendo però sorridere il biondo. In pochi erano stati quelli che avevano sfidato sua sorella; ancora meno erano quelli che erano sopravvissuti alla sua successiva sfuriata. Evidentemente, Kakashi era uno di questi pochi…

Il soggiorno si preannuncia dannatamente interessante sorrise sinceramente Naruto, dopo tanto tempo, cosa che non sfuggì a sua sorella.

-signori, non ci siamo intesi forse! La casa è vostra! Io ho solo il compito di dirigere i lavori che vi si svolgono dentro!- affermò gentilmente l’uomo.

-m-ma, il nonno e la nonna sono terribilmente tirchi! Non ha senso tutto questo!-  continuò imperterrita la ragazza, convinta dell’inoppugnabilità della sua logica.

-signorina, la prego di contenere i suoi giudizi personali! Nutro profondo rispetto per entrambi i vostri nonni quindi, vi pregherei di non utilizzare certe affermazioni in mia presenza!

Oltretutto, essendo le uniche persone rimastevi in vita, non crediate che non si prodighino per il vostro bene. Il fatto che vi abbiano donato una casa tanto grande, in centro storico e, oltretutto piuttosto antica e dotata di una storia risalente a molti anni fa, non fa che accrescere il mio rispetto nei loro confronti. Ora, se volete seguirmi, vi mostrerò casa vostra.-

Terminò serio Kakashi, zittendo la bionda e guadagnandosi il rispetto del biondo.

-non è necessario che vi portiate appresso i bagagli; potete tranquillamente posarli nell’atrio, ci penseranno la signorina Shizune e il signor Asuma a portarli nelle vostre camere.- disse, non appena si accorse di Naruto che arrancava per il corridoio riccamente arredato.

Il biondo fece come gli venne consigliato dall’uomo, benché paresse più un ordine che un suggerimento.

Quindi, molto più leggeri, seppur in religioso silenzio, i due fratelli si affiancarono e procedettero per il “Tour della casa” accompagnati dal loro maggiordomo.

Angolo capretta affetta da demenza senile xD

Biongiorno a tutti i miei adorati lettori, mi avete resa dannatamente felice ieri, per non parlare dei 6 sopravvissuti alle mie sclerate! Dovete sapere che questi patriottici eroi hanno pure commentato questa pazzia! Ringraziarli ufficialmente è il minimo che io possa fare, non credete?

Quindi passiamo ai ringraziamenti!

X Sarhita: grazie mille per la recensione, come vedi ho evitato lo stile copione questa volta. Spero di averti soddisfatta in questo capitolo e aver fatto sì che la vecchia autrice rimanesse storia passata…commenta presto J

X letizia1002: grazie mille per i complimenti, seguirò il tuo consiglio cara ahahahah xD comunque, non sei l’unica a rischiare il soffocamento da cartacce, cartine, cartoni e quant’altro sai? Commenta presto J

X shi_angel: muahahahah se al piccolo puccio e dolcissimo Naru toccasse solo il lavoro di facchino, non avrei certo pubblicato! Ne vedremo delle belle sai??? Fino a che non complicherò le cose (manca mooolto poco xD) però si dovrà accontentare di fare il portantino xD Commenta presto J

X Lotti: come vedi ho aggiornata cara! E ti ho pure regalato il terzo capitolo in una volta sola J per quanto riguarda Gaara e Kankuro, appariranno, tranquilla, ma non ho ancora idea di che fargli fare…mmh, chiederò a voi commentatori dei consigli J grazie mille per aver commentato, ti aspetto alla prossima J

X Vaius: è vero, per questa fic mi sto impegnando veramente molto e sono felicissima che si possa notare nel mio modo di descrivere i vari punti della storia. In quanto alla cicatrice di Naru, non so da dove mi sia venuta quest’idea ma, se vi incuriosisce, mi fa molto piacere J alla prossima J

X caletin:grazie per il commento, non ti preoccupare, avrai modo di conoscere la storia J però, dato che conosci la nostra amata, umida e vecchia Ferrara, hai capito di che palazzo sto parlando? Indovina presto xD alla prossima J

  
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