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Autore: Kokato    20/06/2010    7 recensioni
Raccolta di one shot sul team seven.
8- Cocci di vetro
Naruto vide le dita di Sakura indicarlo, Sasuke voltarsi verso di lui e rimpicciolirsi nella presa delle braccia bianche e scheletriche di Sakura, come se si stesse allontanando da lui.
Li aveva prosciugati entrambi, bevendo il loro amore dalla loro pelle, espellendolo senza averne bisogno, senza dissetarsene.
Sasuke, Sakura & Naruto
[Attenzione Lemon]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Apriva le labbra in maniera lentissima, lasciandole luccicare, lasciando che lui le venerasse dal basso con un’espressione fissa e maniacale

4- La grand crise des enfants

 

 

“Voglio un bambino”.

Un po’ perché non avevano notato che era tornata a casa, un po’ perché erano presi da una scena di particolare apice drammatico della loro soap opera preferita, Sasuke e Naruto non afferrarono subito il senso di quella frase. Sakura era ormai abituata ad essere ignorata, ed erano certi che non si sarebbe risentita se non aveva tutte le attenzioni solo perché era l’unica in casa ad avere la cosina.

Pertanto si voltarono verso di lei solo quando lo ripeté, scandendo le sillabe con voce cavernosa.

“Eh?”. Scandirono in coro.

“Avete capito bene”. Confermò lei, con le mani conserte e la figura imponente sul divano dove erano seduti. “Quindi se siete uomini appartatevi e decidete tra voi chi ne sarà il responsabile”. Et fait votre jeux, mes amis.

I due non avevano neanche lontanamente previsto, ovviamente, che una donna ha prima o poi quel tipo di desiderio –o almeno così dice il senso comune-, non ebbero la prontezza di ponderare la cosa con calma.

Sasuke naturalmente reagì come se se lo fosse aspettato, alzandosi con eleganza e dirigendosi in cucina seguito da un Naruto ancora troppo esterrefatto per aver assimilato la cosa. Poteva comodamente farsi una strategia nell’arco del tragitto dal soggiorno alla cucina, lui.

“Io sono un Uchiha. Devo ripopolare il mio clan. Tocca a me”.

Peccato che l’essere un Uchiha fosse la sua soluzione ad ogni tipo di problema. Io sono più forte perché sono un Uchiha. Io sono più figo perché sono un Uchiha.Viviamo tutti e tre in casa mia perché io sono Uchiha. Ho diritto all’ultima patatina nel sacchetto perché io sono un Uchiha. Io ho diritto ad inseminare la donna di casa perché sono un Uchiha e sono, ovviamente, super virile.

Sasuke doveva ancora farci il callo al fatto che il suo tragico passato era ormai stato esorcizzato, e che non poteva essere usato come carta vincente nei loro scontri quotidiani. Mi hanno rubato l’infanzia, hanno ucciso tutta la mia famiglia, sono piccolo e solo… per questo dovresti darmi la tua cosina.

“Te lo puoi scordare, bastardo! Chi se ne fotte del tuo clan del cavolo!”.

Il signor Uchiha in questione era vivamente ferito, dato che nessuno aveva mai definito la sua famiglia clan del cavolo.

Fortunatamente sapeva riprendersi in fretta. “E che cosa intenderesti fare… tu?”. Gli chiese quindi, squadrandolo mentre quello arrossiva.

Naruto lo nascose appena in tempo per indicarlo con un gesto di puro sarcasmo. “Perché, tu che vorresti fare?”.

Inaspettatamente anche Sasuke era arrossito, e sulla sua pelle che sembrava un lenzuolo sì che faceva effetto.

“Sì ma tu… tra noi…”. Stai sotto. La stragrande maggioranza delle volte. Pure con Sakura, qualche volta. E stai sotto anche piuttosto bene.

Se fosse stata una gara a chi arrossiva di più sarebbero finiti al tempo di recupero, ai supplementari ed anche agli arrossimenti di rigore.

Tre erano le condizioni poste da Sakura.

Non sporcate di sangue in giro.

Qualunque cosa facciate fatela ad almeno tre metri da me.

E se mi disturbate vi stacco i gingilli, così non avrete più nulla per cui squartarvi tra voi.

Ed ora andatevene che voglio guardare il Wrestling.

Tattica number one.

“Sakura chan… io ti amo di più! Molto di più!”.

Quello era un colpo terribilmente basso e terribilmente astuto per un buonista tonto e ingenuo come Naruto… e proprio per questo fu assolutamente efficace. Insomma, Sasuke amava i pomodori e, se glielo si chiedeva, diceva di non gradirli particolarmente. Era del tutto incapace di dimostrare il benché minimo apprezzamento per qualunque cosa, animata, inanimata, commestibile o non commestibile che fosse.

“Moltoooo… molto… moltooooo di piùùùù… molto di più di quanto ami Sasuke… più di quanto tu ami Sasuke… più di quanto Sasuke ami teeeee…”. Ma avrebbe potuto evitare di urlarlo per un quarto d’ora intero come una dannata cornacchia.

Esito: negativo.

Danni riportati: torsione testicolare di media entità. Sakura pondera sulla possibilità di farsi inseminare dal wrestler che guarda con interesse in tv, sgranocchiando avidamente le sue patatine.

Tattica number two.

Sakura strabuzzò gli occhi, evitando di farsi sanguinare il naso. Sasuke era davvero nudo sull’uscio di casa?

“Cosa… diavolo… stai… facendo?”. Insomma, l’aveva già visto nudo, anche se la cosa rimaneva comunque… appetibile… se non avesse avuto la postura più rigida di quella di una statua di marmo. Lo squadrò per qualche secondo, soppesando la questione –e notando qualche spasmo muscolare in lui, probabilmente provocato dallo sforzo di rimanere fermo che più fermo non si può-. “Ehi, mi vuoi rispondere?”.

Non ne aveva la minima intenzione. In compenso fece un bel respiro, gonfiandosi il petto, cercando di tenere a mente l’immagine di un Naruto nudo, indecente ed assolutamente sensuale come modello per l’esimia nefandezza che stava per compiere.

“Prendimi, Sakura chan”.

Esito: negativo.

Danni riportati: orgoglio ed onore completamente disintegrati. Sakura incita animatamente il wrestler- probabile-futuro-padre-dei-suoi-figli a spezzare la spina dorsale e ad estrarre gli organi vitali del suo avversario.

Tattica number three.

“Non ci rimane che una cosa da fare” annunciò Sasuke, solenne. Naruto annuì, persuaso a sua volta del fatto che andassero presi provvedimenti drastici. Erano da soli in camera, mentre Sakura in salotto guardava il wrestling strillando efferatezze, così coinvolta dal suo programma preferito da essersi del tutto dimenticata dei suoi intenti procreativi.

Era chiaro che rimaneva un solo modo per risolvere la faccenda come avrebbero fatto due uomini virili.

I due si guardarono, determinati a giocarsi l’onore e la vita.

“Gara di rutti?”.

Ma Sasuke teneva più all’onore che alla vita, effettivamente.

“Ehi fronte spaziosa! Come ti va la vita?”

“Bene stupida Ino… a te? Hai risolto il tuo problema di quadruple punte?”

“Ah ah ah… sei simpatica come un’unghia incarnita. Piuttosto parliamo di cose serie! Hai visto il wrestling ieri sera?”

“Certo! Non me lo perderei per nulla al mondo!”

Sguardo perplesso. Sopracciglio alzato.

“Ma come? Non hai detto che proprio a quell’ora quei due stupidi guardano una soap opera e non ti lasciano mai il posto?”

Oh beh, ho trovato il m0do per distrarli”

Note dell’autrice!

Salve! Ehm, non vi tira proprio sta fic eh? *si gratta la testa con sorrisetto imbarazzato*

Va buono, volevo solo informare che credo le fic saranno sei, e poi smetterò. Avrei altre idee, ma non ho molta voglia di metterle in pratica. Vorrei aggiungere giusto alla fine una flashfic speciale sui Sannin, ma non so se lo farò effettivamente. Grazie dell’ascolto e commentate se ne avete voglia *inchino*

 

Kagchan: Io continuo ad amarti sai? u-u visceralmente e totalmente *O* Grazie *inchino*

 

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