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Autore: dina    20/06/2010    6 recensioni
Ff classificatasi quinta + Premio Originalità al concorso "Book's sentences" di vogue91 * Uno Spike ferito e irritato riuscirà a superare il suo rancore per salvare la donna che nonostante tutto ama ardentemente? Una piccola bambina entrerà nella sua vita e gli farà capire molte più cose di quanto si sarebbe mai aspettato.. Dal capitolo 1: "-Ti sto usando e questo mi ferisce.. Mi dispiace, William- la ragazza si voltò e lo lasciò da solo. Spike rimase immobile a osservare il punto in cui era stata fino a pochi attimi prima, mentre mille pugnali ardenti affondavano nel suo cuore, oramai fermo da secoli [..]"
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina seguente preparò ciò che aveva procacciato per la colazione della piccola e aspettò che si svegliasse.

Nell'attesa accese la tv, cercando di riflettere.. cosa doveva fare? Non aveva idea di cosa fosse successo alla sua cacciatrice, del perchè si trovasse in quello stato.. né di come fare a farla tornare normale.

Pensa William.. cosa farebbe Buffy al tuo posto?

-Spike?- lo chiamò una vocina sottile e impastata di sonno.

La guardò, si stava stropicciando gli occhi, era davvero buffa con quel maglione troppo lungo e i piedini scalzi.

Si era immaginato Buffy in tutte le forme e stati, ma.. non si era mai chiesto che aspetto avesse avuto da bambina. Quella era senz'altro una piacevole novità.

-Che c'è scricciolo?-

-Ho fame..- rispose imbarazzata.

-Lì c'è la colazione- indicò il tavolo imbandito con più di tre tipi di cereali, latte e succo d'arancia.

La bimba annuì e si sedette, stava per iniziare a mangiare, quando sembrò ricordarsi qualcosa -tu non mangi con me?-

-Io ho già mangiato-

-E allora devo mangiare tutta sola?- sembrò intristirsi.

Bingo!

I suoi amichetti, ecco la risposta!

Loro non avrebbero mai lasciato la loro amica in quello stato, loro l'avrebbero aiutata senza pensarci un attimo.

E lui.. lui per il bene di Buffy era disposto ad abbassarsi a collaborare con quella massa di idioti.

La strega rossa potrebbe fare un incantesimo..

Aspettò che finisse di mangiare e poi la prese in braccio -adesso faremo un gioco Buffy: “Non facciamoci toccare dal sole”, lo conosci?- lei scosse la testa -bene, adesso ci coprirò con una coperta scura e dovremo fare in modo che il sole non ci sorprenda, d'accordo? Ti piace questo gioco?-

-Sii..- rise lei.

-Okay, adesso stringiti a me- la bimba fece come aveva detto e Spike li coprì con la sua coperta, iniziando a correre verso il Magic Box.

Entrarono e una sorridente Anya li accolse, il vampiro tolse la coperta sotto lo sguardo allibito di tutti.

-Hai messo su famiglia senza dirci niente?- interruppe il silenzio Xander, ironico.

Spike non si prese la briga di rispondergli, rivolgendosi direttamente a Willow -ho bisogno di un incantesimo-

-Che genere di magia? E chi è quella bambina? Non vorrai farlo a lei o.. o magari a te stesso per rimuovere il chip e poterla così uccidere..?-

-Non è per me, è appunto per questa bambina. Ma non voglio affatto ucciderla-

-Non lo so.. dovrei chiedere il parere di Buffy, lei..-

-Allora perchè non glielo chiedi?!- posò per terra la bambina, che si nascose dietro le sue gambe.

-Buffy?!-

-Spike, perchè sanno il mio nome?- bisbigliò lei intimorita.

-Che scherzo è questo?! Cosa le hai fatto?!- proruppe Giles.

-Io proprio niente, è stato Warren con una sottospecie di fucile- spiegò scocciato.

Tara si avvicinò a lei -Buffy, sei davvero tu?-, la bambina strinse ancora di più le gambe del vampiro.

-Non le piacciono gli estranei- sorrise sarcastico.

-Noi non siamo estranei, siamo suoi amici!- esplose Willow.

-Forse della Buffy adulta, ma non di quella bambina.. l'unico di cui si fida adesso sono io- esordì trionfante.

Beccatevi questa, stupide sanguisughe..

-Che cosa le hai fatto?!?- Xander lo prese per la collottola, guardandolo minaccioso, cosa che fece scoppiare Buffy in un pianto a dirotto.

-Io proprio niente.. ora spostati, la tua brutta faccia la sta facendo piangere- gli tolse con un gesto secco le mani.

-Bastardo non mentirmi, è ferita! L'hai picchiata!- esclamò irato.

-Non sono stato io, ma un demone-

-Io non ti credo-

-Quanto pensi che mi possa interessare?!- ribatté ironico il vampiro.

-Se scopro che le hai fatto qualcosa Spike, qualunque cosa, io..-

-Tu cosa, Giles? Cosa vorresti farmi?- lo incalzò curioso.

-Troverei un modo per fartela pagare molto cara-

-Ne sono certo- enunciò indifferente, poi si rivolse nuovamente a Willow -allora vuoi aiutarmi o no?-

-Certo.. ma-ma non so come fare..- disse la rossa nel panico -dovrai raccontarmi tutti i dettagli-

-Non ci sono dettagli, so solo che un minuto prima Buffy minacciava i Troika e l'attimo dopo, dopo essere stata colpita da un raggio verde, l'ho ritrovata così-

-Un raggio verde hai detto?-

-Emanato da uno pseudo fucile- annuì.

-Bene, Xander e io indagheremo su questo fucile, mentre Willow e Tara prepareranno una pozione o qualcosa che la faccia tornare normale.. Anya, tu ti occuperai di lei- enunciò Giles.

-Che cosa?!- dissero all'unisono Spike e Anya.

-Io non so badare ai bambini.. li odio proprio come i coniglietti!- si lagnò.

-Deve restare con me, io l'ho salvata e io me la tengo!- ringhiò il vampiro ossigenato.

-Lei non è un giocattolo!-

-Mi prenderò cura di lei- ribattè adirato.

-Non se ne parla nemmeno!-

-Non sei suo padre-

-Nemmeno tu!- Giles si sentì punto sul vivo da quell'affermazione, voleva bene a Buffy come a una figlia.

-Bene, chiediamolo a lei con chi vuole stare allora..- sorrise e si voltò verso la bimba -Buffy, vorresti venire con me?- lei annuì con le lacrime agli occhi -quindi non vuoi restare con loro-, scosse violentemente la testa e il sorriso di lui si allargò -credo sia tutto allora-

-Osa farle del male e..-

-Giles Giles Giles.. con gli anni diventi sempre più noioso e ripetitivo o sbaglio? Non la toccherò con un dito, anch'io tengo a lei- detto questo la prese in braccio e fece per andarsene, ma una voce lo fermò.

-Aspetta.. dovrei avere qualcosa..- Tara frugò nella sua borsa e ne uscì un piccolo abito rosa, con disegnato un grosso orsacchiotto -è di mia nipote, ma penso che serva più a Buffy in questo momento-

Spike lo prese e, dopo essersi coperto con il telo scuro, lasciò il negozio in direzione della sua cripta.

-Spike, che cosa facciamo?- chiese la bimba dopo un po'.

-Guardiamo la televisione.. la miglior cosa che gli uomini potessero inventare-

-No, io non voglio guardare la televisione-

-E allora che vuoi fare?- aggrottò le sopracciglia.

-Non lo so- s'imbronciò lei.

-Avanti Buffy, non fare i capricci-

-No.. io voglio disegnare con i pastelli colorati!-

-Io non posseggo pastelli colorati- scandì bene le parole.

-Non mi importa- s'impuntò.

Dannata Buffy, la tua testardaggine è sempre stata ai massimi livelli, non è così?!

-Voglio disegnare!-

-Va bene, va bene.. dovrei avere qualcosa..- frugò nei vari cassetti, e tirò fuori un quaderno e una matita per gli occhi, sicuramente appartenuta ad Harmony.

-Ecco tieni.. sbizzarrisci la tua fantasia- glieli consegnò, e lei iniziò il suo lavoro sul tavolo.

Dopo un po' di tempo, Spike non resistette alla curiosità, si alzò dalla poltrona e andò alle spalle della bambina per vedere cosa la stesse tenendo così concentrata.

Vi erano tre persone disegnate: un maschio, una bambina e una donna, tutti si tenevano per mano e avevano dei gran sorrisi stampati in volto.

-Chi sono?- non riuscì a trattenersi dal domandarle incuriosito.

-Questo è il mio papà, quest'altra sono io e lei è la mia mamma..- spiegò seria, indicando le figure.

E' vero, da qualche parte doveva avere un padre.. ma in tutto il tempo che la conosceva non l'aveva mai sentita parlare di lui.

-Buffy, dov'è tuo padre?-

-Non lo so.. lui e la mamma non sono più sposati..- fece triste -però si vogliono bene lo stesso!- s'affrettò a puntualizzare.

Lui fece un mezzo sorriso e tornò a sedersi sulla poltrona, quando dopo pochi minuti una domanda lo lasciò spiazzato.

-Spike, dove sono i tuoi genitori?-

-I miei genitori? Sono morti secoli fa-

-Ti mancano molto?- chiese la bambina con gli occhi lucidi.

-Dopo un po' ti ci abitui.. a essere solo-

Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che Buffy si era già fiondata tra le sue braccia, piangendo.

-Buffy.. cosa..?-

-Tu non sei solo.. ci sono io.. io non ti lascerò solo..- singhiozzò.

Se il suo cuore avesse potuto battere, a quell'ora sarebbe già scoppiato; era intenerito da quella bambina così dolce.. un preludio alla Buffy che sarebbe stata.

E con questo la mia promessa va davvero a farsi benedire..

Per parecchi minuti non riuscì a proferire parola, poi l'unica cosa che gli restò da fare fu mormorare un impercettibile -grazie-, che però non fu udito dalla bimba che dopo minuti e minuti di pianto, si addormentò tra le sue braccia.

Buffy.. vorrei che tu restassi per sempre così, in modo da riuscire a farti innamorare di me, in modo da risparmiarti dolori, in modo da salvarti.. ma so che questo non è possibile..

La posò sul letto e restò qualche secondo a guardarla dormire, ora più che mai sapeva che quella donna gli era entrata dentro più di ogni altra persona al mondo.

Si versò un bicchiere di rum e lo portò alle labbra, ma poi si fermò, a cosa sarebbe servito bere? Non avrebbe mai cambiato la realtà dei suoi sentimenti.

Gettò il bicchiere contro il muro, con rabbia, ascoltando il rumore del vetro rotto; non si preoccupò nemmeno di raccogliere i cocci, poi prese dal frigo una tazza di sangue e la bevve d'un sorso.

Qualcuno bussò alla porta e lui non si scomodò ad alzarsi per aprirla, non voleva vedere nessuno.

-Spike? Sono Clem..- la voce familiare del demone suo amico, proveniva dall'esterno -dai, lo so che ci sei.. la tua moto è qui-

-Entra, è aperto- lo invitò scocciato.

Il demone fece come indicato -ho portato una persona che voleva parlarti- indicò l'uomo di colore al suo seguito.

-James, come te la passi?- chiese senza esserne minimamente interessato.

-Me la passerei meglio se tu avessi pagato i tuoi debiti, il mio capo vuole i suoi cinquantatré gattini che gli devi- rispose quello.

-Li avrò presto-

-L'hai detto anche due settimane fa!- gridò James.

-Abbassa la voce in casa mia- si alzò di scatto, aveva paura che Buffy si svegliasse, temeva per la sua sicurezza.

Gli si mise davanti -non c'è bisogno di scaldarsi tanto, avrai i tuoi gattini in quattro giorni al massimo.. ora se non vi dispiace- con un gesto eloquente indicò loro la porta.

Dopo un ultima occhiata irritata, l'uomo fece per andarsene, facendo tirare un sospiro di sollievo al vampiro, quando una voce lo raggelò.

-Spike, che succede?-

Si voltarono tutti a guardare la bimba che, ancora mezza addormentata, se ne stava in piedi a guardarli interrogativi.

-Niente, torna a dormire- le ordinò secco.

-E questa bambina chi è?- chiese l'uomo -ha un odore strano.. mi sembra di conoscerlo- annusò l'aria.

-Nessuno, solo la cugina della sorella della madre di una che frequentavo.. sarà la mia cena-

-Sai, il capo potrebbe accettare anche lei.. vale molto di più dei gattini, e salderesti finalmente il tuo debito- propose.

-Lei non si tocca, è mia- non riuscì a trattenersi dal dire con ira.

L'altro si avvicinò a lui minacciosamente -è un'ottima merce di scambio- ripetè ostinato.

-Avrete i gattini in quattro giorni, lascia a me quella bambina- anche Spike si era avvicinato e lo guardava con ostilità.

L'uomo fece un ghigno che ben presto si trasformò nella consueta faccia del vampiro, il vampiro biondo ringhiò, pronto alla lotta.

Buffy, dal canto suo, era terrorizzata, ma temeva più per Spike che per se stessa, quindi prese a correre in direzione del vampiro di colore e lo spinse via, mettendosi davanti a Spike come per proteggerlo.

Buffy..

James restò un attimo stupito dal coraggio e dalla devozione di quella bambina, poi qualcos'altro lo lasciò interdetto, qualcosa di strano, un odore conosciuto..

La fragranza arrivò anche alle narici del vampiro ossigenato, che tese i muscoli e guardò la fonte del profumo.

La bambina aveva messo i piedini scalzi sui cocci di vetro del bicchiere rotto, e adesso stavano sanguinando copiosamente, causando il pianto a dirotto di lei.

Dannazione!

-Ma questo è..-

Spike prese in braccio Buffy e, con un paio di tovaglioli, cercò di arrestare la fuoriuscita di sangue.

-Adesso è meglio che ve ne andiate- fece un cenno a Clem, che annuì.

-Si.. andiamo James, ci vediamo Spike- trascinò il vampiro, ancora interdetto, fuori e chiuse la porta.

Lui sperò che non avesse riconosciuto l'odore del sangue di Buffy, o si sarebbero trovati in grossi guai.

La fece sedere sul tavolo e tirò fuori delle garze con cui, dopo aver rimosso i pezzi di vetro dalla pelle, le fasciò i piedini.

-Buffy, non devi farlo mai più- la rimproverò.

-Ma quel mostro era cattivo..- singhiozzò lei in risposta.

-Avrei potuto batterlo-

-Io ho avuto paura-

-Avrei protetto anche te, scricciolo-

-Non ho avuto paura per me, ma per te-

Spike la guardò spiazzato, ma poi fece un flebile sorriso -non devi preoccuparti per me.. io me la so cavare-

-E se tu fossi morto?- pianse ancora più forte.

-Non sarei morto, piuttosto avrei ucciso lui-

Di nuovo qualcuno bussò alla porta, questa volta Spike guardò prima di aprire, era Dawn. La fece entrare.

-Allora è vero!- esclamò la ragazza osservando la sorella.

-Come vedi..- rispose il vampiro divertito, mentre osservava di sottecchi la bambina nascondersi dietro di lui.

-Buffy.. non mi riconosci?-

Lei scosse la testa, stringendo il braccio di Spike.

-Allora che notizie porti dal fronte?-

-Non buone.. Tara e Willow non hanno trovato alcun incantesimo.. ma Xander e il Signor Giles stanno indagando per quanto riguarda i Troika-

Fantastico, in altre parole siamo a un punto morto..

-Non ti sembra strano vederla così?- domandò divertita Dawn, che guardava Buffy giocherellare con la manica della camicia di Spike.

-Abbastanza- seguì lo sguardo della ragazza.

-Insomma la mia impavida e imbattibile sorella.. che si spaventa dei suoi stessi amici-

-Già.. è strano-

-Ma non capisco perchè non abbia paura di te..- fece pensierosa.

-Probabilmente perchè l'ho salvata- rispose lui atono.

-Comunque ho portato delle cose..- prese il suo zaino -un panino, un album con i colori e tanta cioccolata.. ai bambini piace la cioccolata, no?-

-Dovrebbe essere così-

-Adesso vado.. chissà quanto si arrabbierebbe la Buffy adulta, se sapesse che esco da sola di sera-

-Ti accompagnerei, ma l'ho già esposta a troppi pericoli per oggi-

-Non preoccuparti, so badare a me stessa.. ma prima- uscì dallo zaino una macchina fotografica istantanea e scattò una foto alla piccola Buffy, che si succhiava il pollice -quanto la prenderò in giro per questo! Ciao- e se ne andò ancora ridendo.

Si voltò verso di lei -hai fame?-

-Tu sei sempre solo qui?- chiese lei inaspettatamente.

La domanda lo pietrificò, lei aveva sempre avuto il potere di stupirlo, ma la Buffy bambina sembrava essere molto più abile di quella adulta.

-Più o meno-

A volte tu sei con me, anche se non per le ragioni che vorrei..

-Non sentirti triste..- esordì con gli occhi lucidi.

Spike si rese conto che in quel momento la sua espressione doveva essere malinconica o qualcosa di simile; quindi, a disagio per quella sua debolezza, si voltò dall'altra parte, ordinandole di andare a dormire.

-Buona notte- la bimba lo raggiunse e, tirandolo verso il basso, gli scoccò un umido bacio sulla guancia.

-Buona notte- ripetè come un automa, sfiorandosela appena.

Dopo aver bevuto una tazza di sangue, si addormentò sulla sua poltrona, troppo sfinito per crearsi un giaciglio.

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Ringrazio coloro che l'hanno inserita tra i preferiti e chi la sta seguendo :)

Un grazie speciale va a Ezrebet.. thanks, sono contenta che ti piaccia;D

Alla prossima.

  
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