Ed ecco l'ultimo sofferto, faticato capitolo...
4
Hinata tenne gli
occhi chiusi per tutto il percorso.
Certo,
vedere poteva essere una tentazione allettante... ma sarebbe stato
fin troppo, per lei.
E
comunque, per il momento voleva solo sentire.
L'aria le
accarezzava il volto, mentre Naruto saltava agile di tetto in tetto.
Non aveva smesso un
attimo di parlarle, rassicurandola con il tono sommesso, cullandola
con i battiti del suo cuore e le vibrazioni della sua voce.
Il suo calore la
confortava, dandole una sensazione di benessere e sicurezza che non
ricordava di avere mai provato.
Era come essere
baciati dal tepore del sole primaverile, che intorpidisce e rigenera.
E il suo profumo...
La circondava, inebriandola, impedendole di respirare null'altro se
non l'odore di lui.
A che serviva
l'ossigeno, comunque? Era certa che avrebbe commutato all'istante la
richiesta d'aria dei suoi polmoni, se avesse potuto continuare a
stare così con lui...
Il viaggio terminò
presto, però.
Troppo presto,
purtroppo.
Non appena Hinata
mise i piedi a terra, mancò infatti ad entrambi la
prossimità
dell'altro.
L'intento
di Naruto era stato semplicemente quello di rimediare all'errore
fatto, e trovare quindi un modo per confortare
Hinata.
Perciò, si
stupì non poco dell'effetto e di quanto quell'abbraccio aveva
influito potentemente su di lui.
Era stato... bello,
trasportarla a quel modo.
Avrebbe dovuto scegliere una
destinazione più lontana, accidenti!
In
particolar modo, il ragazzo si sorprese dell'impossibilità
quasi fisica di
lasciarla andare.
Le incatenò
lo sguardo con il proprio, mentre le braccia continuavano a stringere
delicatamente le spalle di lei.
Un vano tentativo
di prolungare ancora un poco quel contatto, di conservare intatta
quella sensazione carezzevole di armonia.
Qualcosa...
che sembrava sopito all'interno di lui si era improvvisamente
risvegliato, con un'intensità tale
da lasciarlo senza fiato.
Aveva reagito
irrefrenabilmente in risposta alla vulnerabilità di lei, alla
fiducia totale e incondizionata che gli aveva mostrato.
Era
come aver scoperto di avere un terzo
chakra, che ribolliva appena sotto la superficie, e non avere la
benchè minima idea di come fare a controllarlo.
Che diamine ti prende, Naru-dobe?
Torna in te, avanti!
Finalmente Naruto rilasciò del tutto la ragazza, liberandola dal suo sguardo, permettendole così di osservare lo spazio circostante.
Lei parve
ridestarsi e si guardò attorno, leggermente spiazzata.
Ma riconobbe
all'istante il luogo dove si trovavano.
Precisamente,
in cima al volto scolpito del Quarto Hokage.
Era un posto
speciale per lui, questo Hinata lo sapeva molto bene.
E si rallegrò
enormemente del fatto che Naruto l'avesse portata proprio lì.
La ragazza si
sporse leggermente sull'immagine, scoprendo l'orizzonte,
affacciandosi quindi sul villaggio e riempiendosi così gli
occhi con la veduta sottostante.
Una brezza fresca
la investì, raggiungendole mente e cuore, pulendoli da tutti i
pensieri e i sentimenti brutti.
Tutto
era lontano, da
lassù.
E
tutto sembrava piccolo,
quasi insignificante.
Anche quei
problemi, che prima l'avevano angosciata e che sembravano tanto
insormontabili, d'un tratto parvero assolutamente irrisori, davanti a
quella vista.
Nulla poteva
raggiungerla, nulla poteva ferirla.
Hinata fece un
respiro profondo, ad occhi chiusi, mentre cercava di imprigionare
quell'immagine dietro le palpebre.
Le sembrò di
essere nata di nuovo, rinnovata nello spirito, colma di una forza che
prima non avrebbe mai creduto di poter possedere, e che ora invece
scorreva liberamente in lei.
Ed era
tutto merito suo.
Era
così tipico di
lui, aiutare gli altri a trovare la forza in sé stessi...
Era l'unico che
l'aveva sempre incoraggiata, quando persino i suoi famigliari
l'avevano lasciata indietro.
Aveva creduto in
lei anche quando lei stessa stava per gettare la spugna.
Naruto non avrebbe
mai potuto correre la corsa al posto suo.
Ma era stato sempre
presente ogni volta che era caduta, aiutandola a rialzarsi con il suo
tifo.
E lei avrebbe
continuato quella corsa fino al traguardo, anche a costo di
continuare a cadere.
Lo faceva anche per
lui, perchè era soprattutto merito suo, se era arrivata fin
lì.
Ma lui... lo
sapeva, cosa aveva fatto per lei?
Quanto era
diventata straordinaria e preziosa la sua presenza, nella sua vita?
Probabilmente no,
spettava a lei dirglielo.
Ma... Ci sarebbe
riuscita?
Strinse i pugni,
cercando di cacciare indietro la timidezza che le bloccava la voce,
lottando contro la sua stessa indole.
- Naruto-kun! -
Lo chiamò
quasi urlando, voltandosi improvvisamente...
- Aahh!!! No! Non
guardare, non guardare! - esclamò la voce di lui, con urgenza.
...Per poi tornare,
repentinamente, ad osservare il paesaggio, smarrita.
N-Nani?
...Che diamine stava succedendo
dietro di lei?!!
- N-Naruto-kun? -
provò a chiedere, incerta. -T-Tutto ok? -
- Uh? Sicuro,
dattebayo! Ma non voltarti! Assolutamente, intesi? E' una sorpresa! -
...Una sorpresa?
E cosa mai poteva
essere?
Lei... non era
abituata a riceverne, perciò non aveva la più pallida
idea di cosa potersi aspettare.
La mente di Hinata
vorticava veloce, cercando di trovare, curiosa, un indizio di
qualunque sorta che potesse prepararla a ciò che l'attendeva.
- Abbi ancora un
attimo di pazienza, ho quasi fatto. - le arrivò, allegra, la
voce di lui - E non sbirciare col byakugan, capito? -
- Iie! Assolutamente
no! - esclamò convinta.
- Molto bene... -
rispose lui in approvazione, il tono affettuoso.
Causando
così un repentino rossore affluire
sulle guance di Hinata.
Inspiegabilmente,
era in qualche modo emozionante sentirlo parlare dietro di sé.
Percepire la sua presenza, immaginare le espressioni che aveva in
viso a seconda di tutte le sfumature che coloravano la sua voce,
cercare di indovinare i movimenti che faceva orientandosi in base ai
suoni che le arrivavano, capire quanta distanza li separava...
Si
sentiva stranamente elettrizzata, e lui non era neppure nel
suo campo visivo!!!
Sì, c'era
senz'altro qualcosa di molto, molto sbagliato in lei.
Assolutamente.
- Ho finito... -
sussurrò Naruto tra i capelli di Hinata, avvicinatosi
silenziosamente a lei.
Ad ogni parola, il
fiato caldo del ragazzo le danzò piacevolmente sulla pelle
esposta del collo, tanto che dovette reprimere un brivido, mentre il
respiro le si mozzò in gola.
- P-Posso guardare,
ora? - pronunciò, turbata.
- Sicuro! - Esclamò
lui, entusiasta.
Hinata si voltò
curiosa, trovando subito gli occhi di lui che brillavano divertiti.
La
guardava quasi sogghignando, e lei seppe all'istante che aveva
qualcosa in mente.
Non era abituata a
ricevere quello sguardo da lui, cos'avrebbe dovuto fare?
Deglutì
nervosa, mentre lui si scostava leggermente, permettendole così
di guardarsi attorno.
Hinata osservò
attorno con attenzione, ma non trovò nulla d'insolito rispetto
a poco prima.
Poi, notò
che Naruto aveva una mano dietro la schiena.
Le stava... nascondendo qualcosa?
- Naruto-kun? -
Domandò, intrigata.
Il ghigno di lui si
addolcì, mentre l'azzurro dei suoi occhi acquistava sicurezza.
Hinata sapeva che
non era buona educazione fissarlo così insistentemente, ma
trovò impossibile distogliere lo sguardo, come ipnotizzata.
Sembrava quasi che
i suoi occhi contenessero una verità da trasmetterle, una
risposta di qualche tipo che voleva la raggiungesse, mentre la
guardava con un'intensità tale che Hinata si ritrovò
inconsciamente a trattenere il respiro.
- Hinata... - le
giunse piano la voce di lui, come ovattata - Ti ricordi... Del foglio
bianco di prima? -
Chiese, il tono
serio, ma l'espressione sorridente, come a voler stemperare il peso
di quella domanda.
- S-Sì... -
rispose lei, trepidando.
- Avevi detto...
che potevo farne ciò che volevo, vero? -
Hinata sentì
nuovamente una morsa fredda minacciare di avvolgerle il cuore.
Ma questa volta non
avrebbe permesso che accadesse.
'Andrà tutto bene...'
risuonò nella sua mente la voce confortevole di lui.
Il calore e le
parole di Naruto avrebbero disperso ogni ombra, ogni paura, ogni
sensazione di gelo.
- Sì. -
annuì sicura, questa volta.
Naruto le sorrise
apertamente, mentre le circondava le spalle con un braccio, in un
mezzo abbraccio.
Hinata sussultò
visibilmente al contatto, ma non si sottrasse, rilassandosi invece
subito alla sensazione di pace che la pervase.
Era così
bello... così giusto, stargli vicina...
Come avrebbe fatto
a vivere senza i suoi abbracci, d'ora in poi?
Naruto osservò
deliziato il volto di lei, che andava arrossendosi a motivo della
loro vicinanza.
Era così
incredibilmente facile abbracciarla; e altrettanto naturale e
piacevole starle accanto...
Come aveva potuto
vivere senza tutto questo, fino a quel momento?
- Sai,
Hinata... - proseguì lui, la voce calma - Non è affatto
vero che quel foglio bianco è inutile. Anzi, ti dirò
che è assolutamente perfetto per
realizzare ciò che ho in mente. Ed è qualcosa... che
nessuno dei fogli rimasti sulla scrivania di ba-chan potrà
mai fare, imprigionati come sono dal loro ruolo. Ma questo foglio...
grazie a te, ha avuto la possibilità di cambiare. E
di vivere per
davvero.
-
Hinata lo guardò
meravigliata, troppo stordita dal suono della sua voce, per poter
comprendere il significato di quelle parole.
- Io... non
capisco, Naruto-kun... - ammise umile, arrossendo.
Naruto le rivolse
di nuovo un sorriso furbo, mentre un guizzo divertito brillò
negli occhi blu.
- Tieni gli occhi
fissi sull'orizzonte, allora. -
Lei fece come
richiesto, spostando lo sguardo verso il sole che cominciava
lentamente a tramontare.
E non appena le
dita di lui le sfiorarono il polso circondandolo delicatamente, quasi
in una carezza, lei avvertì come una scossa elettrica
risalirle lungo il braccio.
Cercò di
resistere alla tentazione di voltarsi nuovamente verso di lui, ma non
potè evitare di dar voce alla sua agitazione.
- N-Naruto-kun?! -
squittì, la voce più acuta per via dell'emozione.
-
Sshh... Tranquilla, va tutto bene.
- la rassicurò lui, intenerito dal suo imbarazzo.
Lei provò a
contenere i battiti del suo cuore, che sembrava fortemente
intenzionato a volerle schizzare fuori dal petto.
Ma
quando sentì la mano di Naruto coprire la sua, seppe di essere
inevitabilmente prossima al collasso.
Ma lui non glielo
permise.
Con un gesto fluido
delle loro mani unite, Naruto consegnò al vento il foglio di
carta.
Accuratamente
piegato nella forma semplice di un aeroplanino.
Hinata lo osservò
sorpresa, gli occhi e la bocca sgranati dallo stupore.
Poi quando però
lo vide sollevarsi alto, sospinto dalla brezza gentile, e sorvolare
libero e leggero il villaggio sotto di loro, il cuore le si
gonfiò
di gioia, e commozione, e sollievo.
- Quel
foglio... - chiese lei, a fatica - Era perfetto... per volare,
Naruto-kun? -
- Hai, Hinata. -
confermò con voce gentile, quasi un'eco del tono di lei.
- ...Grazie... -
sussurrò lei, affidando le sue parole al vento, ma certa che
lui potesse udirle comunque.
Lui non le rispose
direttamente, ma fece scivolare la mano su quella piccola di lei,
fino a raggiungere le sue dita sottili, che intrecciò con le
proprie.
E il
cuore di Hinata traboccò.
Era troppa, tutta
quell'emozione.
Le sembrò di
non riuscire a contenerla, di poter scoppiare dalla felicità.
E infatti, proruppe
dagli argini del suo corpo, straripando sotto forma di calde lacrime
che sgorgarono copiose dai suoi occhi.
Ma Hinata non si
curò di nasconderle, questa volta.
Come, come avrebbe mai potuto
ringraziarlo?
Naruto-kun...
Lui...
Non solo l'aveva
confortata della sua condizione...
Non solo l'aveva
spronata a migliorarsi, guidandola così verso mete che lei
stessa non si sarebbe mai neppure sognata di poter raggiungere...
No,
Naruto le aveva dato la speranza.
- Grazie... -
continuò lei, la voce sempre più soffice, quasi un
sospiro.
E seppe all'istante
che tutte le parole del mondo non sarebbero mai bastate per esprimere
l'immensa gratitudine che aveva per lui.
In
quel momento, persino il suo amore le sembrò poca cosa, quasi
troppo piccolo,
confrontato al suo cuore così grande.
-
Grazie... - proseguì, voltandosi questa volta verso di lui,
guardandolo dritto negli occhi, cosicchè potesse vedere la
verità nelle
sue parole.
-
Grazie... Grazie... Grazie... - proseguì, mentre sorrideva tra
le lacrime incapace di fermarsi, incapace di contenersi, volendo che
lui capisse, volendo a tutti i costi raggiungere il suo
cuore.
Naruto
invece, come al solito, non capì.
Non inizialmente,
almeno.
Infatti, non appena
vide le lacrime di Hinata, cominciò subito ad agitarsi,
preoccupato.
E già
stava annaspando mentalmente, cercando una scusa di qualche tipo per
rimediare, quando vide finalmente il suo sorriso.
E, cavoli, Hinata avrebbe dovuto
sorridere sempre a quel modo,
osservò estasiato.
Sospirò
sereno, intimamente sollevato di averla rincuorata, in qualche modo:
aveva davvero sperato di poterle risollevare il morale, per riparare
anche solo in parte alla gaffe fatta in precedenza.
Anche se, a dirla
tutta, voleva vederla sorridere anche per un altro motivo, ben
più
frivolo ed interessato.
Perchè...
Bhè,
quando lei
sorrideva...
Provava
una sensazione strana
proprio lì, nel mezzo del torace.
Non che fosse
spiacevole, anzi.... tutt'altro.
Ma non capiva
appieno di cosa si trattasse.
Ed, essendo il
ragazzo curioso che era, voleva solo... vederci chiaro. Già.
E poi,
doveva ammettere che sapere di essere stato proprio lui a
farla felice...
Gli
dava una carica di euforia incontenibile; come una sorta di vittoria
raggiunta, come un senso d'invincibilità.
Per
tutto questo aveva
provato in ogni modo a farla sorridere di nuovo.
Quello che Naruto
non si aspettava, però, era di ottenere più di quanto
sperasse.
Già, perchè
Hinata non stava semplicemente sorridendo.
No,
Hinata brillava.
Naruto
la vide, inondata
dalla calda luce dorata del tramonto; e gli parve così bella
ed eterea che non potè far altro che stare a guardarla,
semplicemente.
Come incantato,
rimase sopraffatto dalla stessa emozione e attratto irrimediabilmente
dal sentimento che emanava liberamente da lei, quasi come un'onda che
lo travolgeva inarrestabile.
Fino a che non
incontrò gli occhi di lei.
E
allora, tutto cambiò.
Quei due specchi
perlacei, dall'insolito colore impossibilmente bello, nei quali era
solito vedervi riflesso il mondo esterno, in quell'attimo erano
misteriosamente cambiati.
Forse
a motivo delle lacrime, o della luce che li colpiva obliqua, erano
diventati ora così lucidi, quasi trasparenti, che Naruto fu
sicuro di potervi vedere attraverso.
E capì...
Quegli
occhi erano davvero proprio
come la lucida superficie di uno specchio, che nasconde accuratamente
ciò che vi è dietro, ostinandosi a riflettere solo
ciò
che incrocia.
Ma
Naruto, anche se per qualche breve istante, era riuscito a vedere
oltre la superficie.
E vi
aveva visto un intero mondo
che lo aspettava.
In quel giorno, da
quel preciso istante, promise a sè stesso che avrebbe fatto di
tutto per poter infine conoscere quel mondo oltre lo specchio.
Gli era bastato affacciarsi un
attimo, che già ne era stato conquistato,
ammise sinceramente.
Si scoprì,
meravigliato, d'essere impaziente di poter intraprendere questa nuova
avventura.
Ma sapeva già
per certo che sarebbe stata la migliore di tutte quelle vissute fino
a quel momento.
La mano di Naruto
risalì, lentamente, lungo il braccio di Hinata, fino a
raggiungere la spalla di lei che strinse con delicatezza, cercando
nuovamente quel contatto semplice che calmava e agitava l'animo di
entrambi.
E fu senz'altro una
piacevole sorpresa quando lui la sentì sprofondare docilmente
contro il suo corpo, permettendogli così di chiuderla in
quell'abbraccio da loro così agognato.
Subito lei vi si
abbandonò completamente, permettendosi di indugiarvi, almeno
fino a che non ebbe esaurito tutte le sue lacrime e riversato su di
lui tutti i suoi grazie.
Naruto si beò
di quella vicinanza, respirando a pieni polmoni il profumo di quei
capelli scuri, ormai irrimediabilmente assuefatto, ben sapendo che
inevitabilmente quell'odore l'avrebbe tormentato nei prossimi giorni
a venire. La
scostò leggermente, affinchè le sue mani potessero
raggiungere il volto di lei, fermandosi poi sulle morbide guance
accaldate, che sentì quasi avvampare
d'imbarazzo sotto le sue palme.
Assurdamente
felice, catturò nuovamente il suo sguardo con il proprio,
ignaro dei sentimenti che limpidi trasparivano dal suo volto,
irradiandolo.
Hinata ne rimase
come abbagliata, troppo stupita e confusa da quel gesto così
inaspettato per comprendere la reale portata di ciò che le
stava accadendo.
Fino a che non
avvertì le dita di lui accarezzarle lievi le gote umide,
cancellando così ogni traccia rimasta del suo pianto.
-N-Naruto-kun?! -
strepitò quasi, allarmata.
Il ragazzo le
sorrise gentile, rassicurandola; ma ad Hinata non sfuggì
comunque la fiamma della certezza che illuminò i suoi occhi
cerulei.
E le sembrò di non avere altra scelta se non quella di sciogliersi in gioia pura, quando Naruto pronunciò, sicuro.
- Queste... saranno le ultime lacrime che piangerai. E' una promessa. Perchè d'ora in poi... Andrà tutto bene, Hinata-chan. -
E ad Hinata parve, in quel medesimo istante, che il suo cuore fosse volato alto nel cielo, trasportato sulle ali leggere di quel piccolo aeroplanino di carta.
Fin
BWAHAHAHA! E' una scemenza
stratosferica, vero? Siete cadute dalla sedia mentre leggevate?
Scommetto che l'aeroplanino proprio non ve l'aspettavate, nh? E' che
mi sembrava un'idea semplice e positiva...
Una cosa 'da Naruto', insomma. Io vi
avevo avvertite però, eh! u_u Ora che siete arrivate alla
fine, esprimetevi pure tranquillamente... Siete rimaste deluse? Vi
aspettavate - CHE SO - un bacio? XD
Sono stata un tantinello cattiva, mi
sa. Mi farò perdonare nella prossima fic, dai. Sempre che vi
sia rimasta voglia di leggerla... >_< Aspetto le vostre
impressioni.
Intanto, rispondo ai vostri commenti:
ShessomaruJunior: Un altro nuovo commentatore! Lieta di averti nel Clan! ^_^ Allora, se per 'Nera Signora' intendi Hinata, siamo tutti d'accordo! XD Per quanto riguarda 'lacrime e sangue', per il momento dovrai accontentarti solo delle prime (e di gioia...). Invece, di introspezione psicologica immagino ne avrai trovata a badilate, perciò spero che la fic ti sia piaciuta comunque... A parte gli scherzi, ti ringrazio molto per il commento, soprattutto perchè questa fic si discosta molto dal genere che tu invece preferisci. Invidio chi come te riesce ad avvicinarsi a cose distanti dai propri gusti, perciò sappi che le tue parole mi hanno fatto doppiamente piacere. Grazie ancora!
luminum10: Devo assolutamente appropriarmi dell'aggettivo 'coccolissimo', che tu usi: rende davvero troppo l'idea! XD Scusa se ho tardato un po' a postare questo cap., ma spero che ne sia valsa la pena. Se ti piacciono tanto le NaruHina, allora rimani sintonizzata, perchè ho ancora qualche ideuzza in mente... ;3 Grazie per il comme entusiasta, e grazie anche per 'Little by Little': l'ho momentaneamente accantonata, ma ci tornerò sopra quanto prima, promesso! ^_^
WinterMoon: Ed eccone un'altra che sarà rimasta delusa! XD Ragazze, fate male a lodarmi, perchè dopo non ho più freni! Grazie per il commento, concordo con te pienamente sulla nostra coppia preferita: è solo questione di tempo, e il loro momento arriverà, ne sono più che sicura. Nel frattempo, mi sa che vi toccherà sorbirvi i miei deliri mentali... ^_^
kry333: Ahaha! Non sono nè OOC, nè IC! Finalmente il dilemma è risolto! ^_^ Sono 'veri', dici? Bhè, scherzi a parte, sappi che... è il più bel commento che abbia mai ricevuto, e che sperassi di poter ricevere. Grazie. Davvero. Sono io che mi commuovo, altrochè! ç_ç Quanto a Hiashi, sarebbe stato divertente (ho davvero riso quando ho letto il tuo commento!), ma così come ho lasciato fuori Tsunade, ho preferito che questo fosse un momento solo loro. Grazie ancora, perchè ci sei sempre.
Sarwa: Mi sa che stavolta ti sarà occorso qualche minuto in più per finire di leggere il cap.! >_< Grazie per la recensione, non speravo proprio che sembrasse realistico: SO di esagerare con loro, ma è più forte di me... Che dire... Confido nella vostra comprensione! ;3 Sì, come vedi, non mostro alcun segno di rimorso... XD Rigiro il complimento a te e spero che, finita la scuola, sarai più libera di aggiornare! Io aspetto, eh?
Alla prossima fic.
E sì, è una minaccia... =D