Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Sanya    20/06/2010    2 recensioni
Alice Cullen non riesce a ricordare nulla del suo passato. Vede solo uno spesso muro nero, quando ci pensa. Ma vi siete mai chiesti cosa c'era esattamente nel suo passato? Quali sono state le decisioni che l'hanno portata a finire in manicomio e ad essere trasformata in una vampira?
E poi, siamo davvero sicuri che il suo creatore rappresentasse per lei solo uno sconosciuto?
Capitoli in via di revisione. Work in Progress
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rieccomi....La rompiscatole è tornata xD

Come promesso ho rivisto il primo capitolo e sono riuscita a postarlo.....Mi scuso, non è molto lungo, spero di rifarmi nei prossimi capitoli....

Spero vi possa piacere...Miraccomando fatemi sapere cosa ne pensate! Mi serve per sapere come posso sviluppare....CI tengo molto ^^

Buona lettura!!!! 

 

CAPITOLO 1 - Pov Byron

Eccolo. Quel piccolo esserino insignificante che giocava sotto i rami del grande albero del giardino, dandomi le spalle.

Farfugliava qualche parola senza senso mentre pettinava delicatamente i lunghi capelli delle sue bambole di porcellana.

Sola. Lontana da chiunque avesse potuto salvarla. Un facile bersaglio.

Mi avvicinai, silenzioso come un boa, pronto a scattare. Sentivo in bocca il sapore intenso del veleno. I miei sensi di predatore si erano affinati sentendo il suo odore da lontano e ora niente avrebbe potuto distrarmi dalla caccia.

Tun tun-tun, Tun tun-tun, Tun tun-tun, Tun tun-tun.

Quale odore delizioso si sprigionava da quel fragile corpicino! La sete aumentò. L’oggetto del mio desiderio era proprio a pochi metri da me e il bruciare alla gola divenne sempre più insopportabile. Mi riusciva perfino difficile vedere chiaramente il mio obiettivo a causa delle lingue di fuoco che mi coprivano la vista.

Continuavo ad avanzare verso il mio obiettivo, troppo silenziosamente perché quello mi sentisse. 

Tutto era facile. Fin quando non decise di voltarsi verso di me.

Mi bloccai impietrito a metà strada da lui, da ciò di cui avevo bisogno.

La bambina che avevo deciso di puntare mi sorrise ammaliata e i suoi piccoli occhi neri mi incollarono alla sua figura infantile.

Rimasi a bocca aperta a fissarla. Farfugliò ancora qualcosa di incomprensibile e ritornò a guadarmi, ancora più intensamente di prima.

Sentii una voce, proveniente dalla grande casa avvicinarsi. –Alice…!! Alice…!!!-,  

qualcuno chiamava ansiosamente. Quando la piccola sentì quella voce si voltò lentamente, biascicò qualche altra sillaba e tornò a pettinare le sue bambole. Scattai, ritornando in me per quel poco che bastava.

Balzai andandomi a nascondere nella fitta boscaglia che circondava l’immenso giardino di quella casa.

-Alice…!!!!!!- chiamò sollevata una signora sulla mezza età. La bimba, vedendola, si agitò tutta. Cominciò a strillare con la sua vocina acutissima e ad agitare in aria le manine. La donna la prese in braccio e cominciò a dondolarla su e giù.

-Alice! Santo cielo, che spavento ci hai fatto prendere!- disse sospirando di sollievo.

-Chi ti ha lasciato qui da sola?- chiese come se si aspettasse una risposta. –Oh, Cynthia adesso se la vedrà con me- sussurrò piano, portandosi il viso della bimba al petto.

Poi la bambina fece un gesto che mi fece raggelare i nervi. Cominciò a indicare col ditino la foresta dove mi ero nascosto. Per la miseria!

-Che c’è, piccolina?- chiese la donna. Si voltò per fissare anche lei la fitta vegetazione. Rimasi immobile dietro l’albero, smettendo addirittura di respirare, per paura di essere scoperto. Non vedendo nulla, la donna scosse piano la testa e disse –Vieni, tesoro, andiamo. Si sta facendo tardi- e si mise a raccogliere le bambole e la coperta sulla quale la bimba era seduta.

Appena le vidi entrare in casa, tirai un sospiro di sollievo e uscii dal mio nascondiglio improvvisato. Fissai inerme la grande villa dove vivevano.

Probabilmente un vampiro normale avrebbe pensato a tutti i modi possibili per riuscire a entrare in quel fortino. Probabilmente un vampiro normale non si sarebbe nemmeno fatto distrarre da un neonato nel bel mezzo della sua caccia. L’avrebbe catturato e basta. Perché era un predatore e quel neonato era la preda che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. In più particolarmente succoso. 

Ma io non ero normale, almeno non più.

L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era la piccola creatura che mi aveva stregato.

Alice.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Sanya