Chiedo scusa per questo lungo silenzio.

Capitolo 15


Naruto aprì pigramente gli occhi e lentamente voltò il capo verso Sasuke, rimase ad osservare il volto ancora addormentato dell'altro per un po'.
" Il teme è davvero bello" pensò, poi gli tornò alla mente la sera prima e non poté fare a meno di arrossire.
" Ma... adesso come devo considerarlo? Amico o forse..." scosse energicamente il capo e coprendosi il volto con le mani.
" No no no, ma cosa vado a pensare!"
Intanto, tutto quel movimento, aveva svegliato il moro che vide il ragazzo accanto a sé con le mani che gli coprivano il viso che scuoteva il capo in segno negativo.
" Ma che sta facendo il dobe?"
Si mise seduto poi lentamente si avvicinò al biondo e prendendogli i polsi scostò le mani per poterlo osservare. Alla vista del viso arrossato e gli occhioni azzurri lucidi, rimase senza fiato pensando a quanto fosse bello. Poi riprendendo la sua abituale calma.
- Dobe, ma che hai?- A quella domanda il viso di Naruto andò letteralmente a fuoco.
- N-niente, non ho proprio niente!- rispose stringendo gli occhi.
Il moro non poté trattenere un piccolo sorriso di compiacimento: sicuramente il dobe stava ripensando alla notte appena trascorsa.
- Niente dici? Beh, a guardarti non sembra proprio. Sai cosa penso dobe?- attirando a sé il biondino fin quasi a toccare i loro nasi. -Penso che tu non possa fare a meno di ripensare ai momenti passati con me.-
L'Uzumaki spalancò la bocca, ma non riuscì a tirar fuori una sola sillaba, il moro approfittando della loro vicinanza e delle belle labbra aperte del biondino lo baciò con passione intrufolando la lingua, poi con una spinta portò il biondino sotto di sé senza mai staccare le proprie labbra dalle sue.
Iniziò a dare piccoli morsi a quelle labbra invitanti, fin quando esse non furono gonfie, per poi spostare la sua attenzione al collo; anche lì mordendo e lasciando piccoli segni rossi.
Sotto di lui, Naruto, non riuscì a trattenere un piccolo gemito, quelle piccole attenzione gli piacevano immensamente, avrebbe voluto che l'Uchiha continuasse ancora e ancora; ma di punto in bianco il ragazzo sopra di lui si fermò e, scostandosi da lui, si mise seduto.
- Bene dobe, ora pensiamo alle cose pratiche.- alzandosi dal letto e senza coprirsi, cosa che fece arrossire nuovamente il biondo; prese un asciugamano da un cassetto dell'armadio e fece per dirigersi verso il bagno fermandosi alla porta.
- Io ora faccio una doccia, tu vai immediatamente a casa tua, prendi le tue cose e torna immediatamente qui.-
Naruto stava per ribattere che non accettava ordini da un teme come lui, ma sarebbero state parole dette ai muri, visto che era già sparito all'interno del bagno.
Con uno sbuffo si alzò dal letto e  rendendosi conto di non avere assolutamente nulla addosso si coprì velocemente con il lenzuolo e cercò a terra i suoi vestiti che erano sparsi un pò in tutta la stanza insieme a quelli del teme.
Una vota trovati si vestì velocemente e uscì dalla villa diretto verso il suo appartamento, non sapeva il perché ma se da una parte il tono autoritario del teme lo aveva infastidito, d'altra parte sentiva uno strano moto di felicità, forse dopo tutto pensare di essere qualcosa di più che amici non era del tutto errato, un sorriso radioso gli illuminò il viso.
Era già a metà strada quando sentì una voce stridula pronunciare il suo nome.
- Ma guarda... Uzumaki!-
Naruto si fermò voltandosi nella direzione da cui proveniva la voce. L'aveva riconosciuta subito, era lei, Sakura. Si sentiva a disagio con lo sguardo della ragazza addosso; al biondino tornò alla mente l'episodio di pochi giorni prima, quando la rosa aveva sorpreso lui e il teme in quella situazione imbarazzante, immediatamente arrossì.
- Come mai tutto solo, Uzumaki? Ultimamente eri con Sasuke-kun.- chiese la rosa avvicinandosi. Naruto continuava a sentirsi a disagio, sentiva chiaramente il tono sprezzante con cui gli si rivolgeva.
- Sasuke è a villa Uchiha.- rispose con un filo di voce il ragazzo.
- Ah si? Scommetto che ti ha cacciato, vero? Beh è normale è stato già fin troppo compassionevole con te, era ora che si liberasse della spazzatura.- concluse con una risata stridula e cattiva.
Naruto strinse i pugni; lo sapeva già di essere disprezzato da tutti, non c'era bisogno di ricordarglielo ogni volta. Gli veniva da piangere, ma non voleva far vedere quanto era debole.
Correndo si diresse verso casa trattenendo a stento le lacrime.
Entrando nel suo spoglio appartamento, non chiuse neanche la porta, si lasciò semplicemente cadere sul pavimento e senza più trattenersi lasciò uscire le lacrime che aveva tentato di trattenere a lungo. In quei giorni insieme al teme si era reso conto di provare qualcosa, ma non aveva mai capito veramente quei sentimenti che albergavano nel suo cuore, poi, grazie alla sera prima aveva compreso. Sentiva che anche il teme provava sentimenti simili ai suoi, ma ora le crudeli parole della rosa gli avevano creato degli enormi dubbi, mentre calde lacrime continuarono ad inondare il suo viso senza che riuscisse in alcun modo a frenarle.

Sasuke era uscito dalla doccia e asciugatosi con tutta calma il corpo e sistemati i capelli, si vestì e scese al piano di sotto con l'idea di preparare una buona colazione per se e per quello che ormai considerava a tutti gli effetti il suo ragazzo.
Una volta pronto il tutto si sedette al tavolo ad aspettare che il dobe tornasse...
"Ma quanto ci mette a prendere quelle quattro cose che tiene in quel buco?" innervosito si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro voltandosi spesso verso la porta, ma dell'Uzumaki nessun segno. Resistette ancora qualche altro minuto poi sbottò.
- Adesso basta! E va bene dobe, ora vengo a prenderti io!-
A  passo di marcia uscì di casa diretto verso l'abitazione del suo dobe deciso anche a caricarselo sulle spalle fino alla villa se fosse stato necessario. Era già a buon punto del percorso quando una vocetta stridula gli perforò un timpano.
- Sasuke-kun!-
Si ritrovò Sakura che gli stritolava un braccio, ma lui non aveva tempo da perdere così tentò in ogni modo di divincolarsi.
- Sakura staccati, ho fretta!-
- Ma Sasuke-kun... è da tanto che non ci vediamo, poi ora che non devi più perder tempo con quello, possiamo stare un pò insieme.- e si strinse ancora di più al suo braccio.
Sasuke alle parole della rosa smise di dimenarsi.
- Di chi parli?- chiese il moro, anche se un'idea l'aveva.
- Di Uzumaki, naturalmente. Hai fatto davvero bene a liberarti di lui.- di nuovo la risata raggiunse i poveri e già doloranti timpani del ragazzo, ma cercò comunque di prestare attenzione alla ragazza.
- Hai visto Naruto?-
- Sì,  mi ha detto che tornava a casa. Non è meraviglioso Sasuke-kun? Ora non sarai più costretto ad averlo intorno, l'ho detto anche a quello.- concluse con una risata.
- Che cosa gli hai detto Sakura?- l'aveva afferrata con forza per le spalle scuotendola.
- La verità, che tu sei una persona compassionevole e che era ora che ti liberassi della spazzatura!-
la risata stridula della rosa irritò il moro, ma le parole da lei pronunciate lo fecero infuriare.
" A quanto pare a questa oca non è bastata la lezione dell'ultima volta. Non appena avrò riportato a casa il dobe, mi assicurerò che capisca più che chiaramente come stanno le cose."
Il moro lasciò la ragazza, poi facendo un passo indietro.
- Hai ragione Sakura, è proprio come dici tu.- poi voltandosi.
- Questa sera vieni a casa mia, c'è una cosa che devo mostrarti.-
- Una cosa da farmi vedere a villa Uchiha?!- chiese stupita la rosa.
- E cos'è Sasuke-kun?-
- Oh, lo scoprirai...- poi si incamminò verso l'appartamento del biondo con un ghigno stampato in viso.
La rosa era davvero curiosa.
" Sicuramente il mio Sasuke-kun passare la serata con me, che bello! E' chiaro che mi ama!" con questi pensieri si diresse verso la sua abitazione decisa ha farsi bella, sicura di passare una romantica serata con l'Uchiha. Ma non poteva certo immaginare che si, c'era una serata romantica in programma; ma non era lei la fortunata.

continua...

Ringrazio Sesshoyue e  marynana89 per i commenti e tutti  i lettori che seguono la mia storia; questo è il penultimo capitolo.
A presto!