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Autore: Shakta    21/06/2010    2 recensioni
questa è la storia di un barbaro, animato dal fuoco della vendetta e di un ladro, coinvolto in un intrigo più grande di lui. Dalle loro azioni dipenderà il futuro del Regno di Ellicav. In questa storia di decadenza e corruzione, bene e male vengono trasfigurati dal potere sino a diventare indiscernibili dalla violenza e dalla pace.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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inizi

Inizi



Dormì accovacciato in uno stretto vicolo. Gli odori acri della città dell'uomo infastidivano il suo fine olfatto abituato all'incontaminato respiro della natura. Fu un sollievo quando sorse il sole e poté ricominciare le ricerche. Attraversò le vie di Altaria, senza curarsi della povertà e della disperazione che lo circondavano. Fisso il suo pensiero era al suo unico scopo: la vendetta. Nessun'altra emozione albergava in lui da molto tempo ormai. E ora che era cresciuto in età ma soprattutto in potenza, era finalmente vicino ad ottenere ciò che voleva. Rimaneva però da scovare dove si nascondesse quel bastardo. Per questo era arrivato nella Capitale e per questo ora stava entrando in una piccola locanda la cui insegna era un gallo di rame.
Buongiorno” si sentì salutare non appena varcò la soglia. Subito gli aromi di spezie e carni essiccate punzecchiarono il suo naso. Si avvicinò al bancone da dietro al quale gli sorrideva un rubicondo uomo su cui i segni dell'età avevano lasciato più gioia che non dolore.
Sto cercando un uomo” disse freddamente.
Beh ragazzo” rispose bonario, “capisco che noi osti abbiamo fama di essere ottimi a dare informazioni, ma ci possiamo rimanere male se almeno non ci è permesso di servire un po' di tè dell'Ellicav!”
Sarevok non rise alla battuta. Non accennò neanche ad un leggero sorriso. Tutte le convenzioni della vita sociale erano repellenti per lui.

Se per ottenere ciò che voglio devo bere del tè” ribatté, “allora versamene una tazza. E poi dimmi dove posso trovare un tizio che si fa chiamare Lord Dhoul” concluse sottolineando con disprezzo il titolo nobiliare.
Burrich lo guardò per alcuni istanti, quei pochi che gli servirono per capire la situazione. Poi versò la bevanda e gliela porse.

È un fatto di dominio pubblico” iniziò, “che la persona che cerchi risieda fuori città, nel suo maniero. Ma se posso permettermi...”
In che direzione?” lo interruppe brusco.
Ovest. Però credo che non sia saggio andare a fargli visita così senza preavviso. Non ha fama di gradire le sorprese” rispose mentre già l'altro si era alzato e si stava allontanando senza aver bevuto. “Ehi straniero!” lo richiamò. L'alto guerriero si voltò e l'oste notò un riflesso metallico luccicare dietro la sua schiena.
Non ne ho toccato neanche un goccio” disse indicando la tazza. “Non avrei comunque avuto i soldi per pagare” aggiunse assente e, senza aspettare la risposta, uscì, lasciando Burrich a contemplare la porta a bocca semiaperta.
Ehilà papà!” fu riscosso da una voce allegra. Nick, spettinato e ancora assonnato, stava scendendo le scale che portavano alle camere del primo piano, dove tutta la loro famiglia abitava.
Ciao figliolo. Dormito bene?”
Sì anche se davvero poco. Ah, dell'ottimo tè!” esclamò raggiante. “Posso berlo? Era per me?”
No, cioè sì. Bevilo pure.” E mentre Nick sorseggiava la calda bevanda chiese: “Dove sei stato ieri notte poi?”
Oh sai, di qua e di là” tergiversò. “I soliti giri con Irv”
Ah, mi piace quel ragazzo. Ha un bellissima voce e gran senso del ritmo. Peccato solo per quella zoppia, altrimenti sarebbe potuto diventare un vero professionista. Comunque potresti chiedergli di venire a cantare qui qualche volta.”
Perché no papà. Perché no” rispose Nick pensando a tutt'altro. Quel giorno Ewan gli aveva chiesto di andare da lui in tarda mattinata, preannunciandogli che aveva un compito da affidargli. E chiaramente questa notizia aveva scatenato un oceano di congetture e possibilità, lasciandolo, come spesso gli succedeva, tremante per la troppa immaginazione, col primo risultato che aveva dormito davvero poco.
Allora stasera non ci sarai?” gli chiese Burrich ridestandolo dall'ennesimo viaggio mentale intrapreso.
No, purtroppo no. Mi dispiace molto” aggiunse contrito. E il suo dispiacere era autentico, perché sin da quando era piccolo aveva aiutato nel lavoro di taverniere quell'uomo che lo aveva allevato e cresciuto come un figlio proprio, sebbene così non fosse. Infatti Nick era stato abbandonato davanti alla porta della Locanda del Gallo quando era ancora in fasce e Burrich, insieme alle sue due sorelle, si era assunto la responsabilità di crescere quel bambino, senza mai nascondergli il fatto che non era sangue del suo sangue, ma volendogli bene incondizionatamente e ricevendo in cambio momenti di gioia assoluta e l'aiuto pratico che, via via che cresceva, Nick riusciva a dare. Ma quella sera Burrich avrebbe dovuto cavarsela da solo. Per Nick era troppo importante il primo compito ufficiale che Ewan gli voleva affidare. Talmente importante che aveva deciso di non arivare in ritardo, come era solito fare. Così, finita la colazione, salutò il padre e uscì dalla taverna, schivando le insistenti domande delle zie, perennemente preouccupate per la sua salute sebbene fosse sano come un pesce.

Benvenuto giovane allievo” lo salutò Ewan.
Buongiorno maestro” esclamò gioviale. “È insolito trovarsi di mattina. Siamo più abituati a muoverci avvolti dalle fitte tenebre della notte.”
Bisogna sempre farsi trovare pronti. E mai abbassare la guardia. La prima regola per la sopravvivenza di ogni ladro è?” chiese retoricamente.
Essere veloci a dileguarsi!” rispose nascondendosi dietro alla porta.
Bene vedo che studi. Ora siediti. Devo comunicarti il tuo primo incarico.”
La gioia che si dipinse sul volto dai fini lineamenti di Nick fu talmente intensa che Ewan si affrettò ad aggiungere

Non è niente di straordinario comunque”
Invece sì!” lo corresse l'altro. “Il primo incarico è quello che si ricorda tutta la vita! E poi è finalmente l'occasione di mettere in pratica seriamente quello che mi hai insegnato”
Di fronte a tanto entusiasmo per un attimo un'ombra attraversò gli occhi scuri di Ewan. Rimase in silenzio alcuni secondi.

Tu conosci Lord Dhoul?” disse poi.
Non personalmente, solo di nome. Perché?” domandò trepidante.
Perché sarà lui il tuo primo bersaglio. O meglio, il suo maniero.” precisò di fronte all'incredulità del giovane. “Voglio che tu vada là e faccia un rapporto preciso su tutto quello che riguarda la difesa di quel posto. Dalla frequenza del cambio della guardia ai nomi dei domestici, dalla struttura esterna della costruzione ai suoi possibili passaggi segreti.”
Devo analizzare il luogo da derubare praticamente” cercò di riassumere Nick meditabondo.
Esatto. Voglio che tu stia là un po' di giorni e scopra tutto quello che c'è da sapere su quel luogo: punti di forza e di debolezza. E poi, una volta tornato con queste informazioni, prepareremo un piano di assalto.”
Fantastico!” proruppe.
Non si può continuare a derubare i ricchi signori per strada. È il momento di fare un piccolo salto di qualità, non credi?” lo punzecchiò.
Certamente! Parto subito!”
Mi raccomando però di fare la massima attenzione a non esporti troppo.” si raccomandò. “Tuo padre non mi perdonerebbe mai se dovesse succederti qualcosa” aggiunse mentre Nick stava già preparandosi ad uscire.
Beh lui non lo saprebbe mai!” ribattè.
Ragazzo mio, Burrich sa sempre tutto”



  
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