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Autore: Svampi    21/06/2010    1 recensioni
"Crac. Un rumore secco di rami spezzati. Mi volto, in allerta. Ma dietro di me non c’è nessuno. Dev’ essere stato un animale, ma non ne sono molto convinta. E’ da un po’ che sento una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse seguendo. Ma cerco di scacciare questi pensieri, ora devo occuparmi di cose ben più importanti: mi sono persa, su questo non c’è alcun dubbio. Il mio senso dell’orientamento equivale a zero, e ha colpito anche questa volta." prima mia fanfic su tema twilight.. vi prego non uccidetemi!o perlomeno prima date un'occhiata a questa storia se vi va..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nuovi incontri

Nuovi incontri

 

 

 

Abby

 

Fisso stralunata la parete di fronte al mio letto. Le ultime ore sono state un susseguirsi di nuovi incontri. Piacevoli, ma alquanto confusionari. Dopo due settimane di completo isolamento, finalmente oggi mi è stato concesso di ricevere visite. Quando il dottor Cullen me l’ha annunciato non sapevo se ridere o piangere. La prima reazione è stata quella di mettermi a ballare su e giù per la stanza, garantendomi un biglietto di sola andata per manicomilandia. La seconda invece, quella di tirare un bel pugno su quel visino da angelo che mi fissava incuriosito, come per cercare di comprendere quali emozioni mi stessero passando per la testa. Grazie al cavolo. Ovvio che sarei stata più che felice di vedere qualcuno oltre ai dottori, alle infermiere e a Billy, che per carità, è una persona gentilissima, ma è pur sempre un uomo. Un po’ burbero e dalle maniere spicce, mi piace molto chiacchierare con lui, ma cambiare compagnia ogni tanto mi avrebbe fatto sicuramente bene. Il problema era che non c’era nessuno per me. Niente papà. Niente mamma. Niente fratelli e sorelle. Cugini. Zii. Nonni. Parenti vari. Amici. Niente di niente. Nessuno mi sarebbe venuto a trovare. E allora che senso aveva essere felice per una notizia del genere? Quindi ho scelto un’altra alternativa, annuire con la testa, e continuare a fissare assorta il lenzuolo. Molto interessante, intendo, fissare un lenzuolo. Credo che il dottor Cullen abbia capito a cosa stessi pensando. Cioè, ne sono certa perché mi ha accarezzato dolcemente una guancia e mi ha parlato di qualcosa.. licantropi, La Push, Billy Black.. un misto di parole che mi arrivavano a spezzoni alle orecchie. Ho capito solo che le visite sarebbero iniziate nel pomeriggio. Nessuna ragazza potrebbe biasimarmi se ho ascoltato meno della metà del discorso del dottor Cullen, dopo che uno come lui ti accarezza LA guancia, , avrei voluto vedere a chi non sarebbe andato in stand-by il cervello..

Mentre sono assorta in queste considerazioni moolto intelligenti, sento bussare alla porta. - E’ permesso?- un ragazzo, al mio..certamente, vieni pure, entra nella stanza timidamente. E’ più giovane degli altri ragazzi che sono venuti a trovarmi, avrà pressappoco la mia età, o almeno mi sembra. Visto che non ho la più pallida idea di quanti anni ho. Faccio una rapida scorsa di tutte le informazioni ricevute quest’oggi e arrivo a questa conclusione: - Tu devi essere Seth Clearwater.- mi sorride, per tutta risposta. Evvai, ci ho azzeccato! – Non sembri affatto il ragazzino scalmanato, maleducato e sempre pronto a scherzare di cui tutti mi hanno parlato..- Cazzo. Ma che bocca ho!? Una fogna ecco cos’è!!! Ma come diavolo si fa a dire a uno appena conosciuto una cosa del genere! Merda. Merda. Merda. Sento le guance avvampare..ma lui, stranamente, non sembra scosso da ciò che gli ho detto. Anzi, scoppia in una risata che, dopo un attimo di sconcerto, contagia anche me. – Sentiamo, chi ti avrebbe elencato tutte queste mie belle qualità? La mia sorellona preferita?- domanda, ancora divertito, stravaccandosi sulla sedia accanto al letto, e avvicinandola meglio a me. – Mm.. a dire il vero non solo lei.. anche tutti gli altri.- - Ma guarda che begli amici che mi ritrovo!- finge di essere adirato, ma i suoi occhi scuri lo tradiscono. – Beh, forse un pochino maleducato lo sono davvero, non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami!- - Abigail. Ma può andar bene anche Abby. Purtroppo credo dovrai parlare tu. Perché io non ricordo nient’altro. – Lo vedo irrigidirsi, non dovevo dirgli neppure questo. L’ho messo in imbarazzo. Non ci so proprio fare! Mi agito nel letto, incapace di stare ferma.

 – Ehi, niente paura, ci penso io! Ho tante di quelle cose da raccontare!- esclama. - Ma si può sapere perché ti stai contorcendo come un’anguilla?- mi domanda subito dopo, fissandomi incuriosito. Mi calmo, incrociando le gambe sotto le coperte. – No, ecco, è che sono un po’ nervosa. Quando sono nervosa non riesco a stare ferma.- spiego, un po’ imbarazzata. Seth mi guarda di nuovo, e scoppia a ridere. – Beh, grazie, prendimi pure in giro quanto vuoi signor niente-difetti, tanto la ragazza anguilla è qui apposta.- Ci guardiamo, e iniziamo a ridacchiare convulsamente. – Sembriamo due ubriaconi idioti- riesce a bofonchiare Seth dopo un bel po’. – Già! Ma è così bello ridere! –

 La testa di un’infermiera fa capolino da dietro la porta, probabilmente attirata dai nostri schiamazzi. – L’orario di visite è finito. Mi dispiace. Ordini del dottore.- vedendo i nostri visi tristi però si affretta ad aggiungere. – Potrai tornare a trovare la signorina domani, so che siete in tanti, e che quindi anche venendo presto non potresti stare qui più di tanto. Ma se venissi la mattina, potremmo chiudere un occhio e farti entrare lo stesso.- ci sorride e fa cenno a Seth di seguirla. – Sei proprio un bel tipetto, Abby.- -Anche tu, Seth.- i nostri occhi sorridono, poi il mio nuovo amico si volta, e sparisce nel corridoio bianco.

 

Jacob

 

E’ tutto il pomeriggio che tutti mi continuano a dire quanto sia bella, quanto sia simpatica, quanto sia divertente questa, Abigail. Ha conquistato persino Sam! Ed è tutto dire! Lui, sempre così serio. Mentre oggi, quando è tornato dall’ospedale con Emily, per poco non si metteva a scodinzolare! E non era trasformato!

Sono scioccato. – Jacob, vai a fare una visita ad Abigail. Sei così impegnato da non poterlo fare?- la voce di mio padre mi raggiunge. Sarà la decima volta che me lo dice. E questa volta si sente benissimo che è un po’ seccato. Sbuffo sonoramente e mi alzo, stiracchiandomi, dal divano. Vado verso la cucina e mi affaccio alla porta, sono tutti qui, radunati intorno al tavolo. – E’ proprio necessario? Voglio dire, sarà anche un po’ stufa di vedere continuamente arri..-

Non faccio in tempo a finire la frase che tutti mi interrompono rispondendomi in contemporanea: - Si! E’ proprio necessario!- - Non c’è bisogno di scaldarsi tanto..- agito la mano a mo’ di saluto, ed esco dalla casa.

 – Jake! Bella zio! Dove vai a quest’ora!?- Seth mi viene incontro, un sorriso a trentadue denti stampato in volto, evidentemente Abigail ha colpito ancora..

 – Vado a trovare la ragazza lupo. –

- Frena l’entusiasmo ragazzo! Sembra che tu debba andare a un funerale!-

- In un certo senso..- - Cazzo Jake. Ti devi dare una calmata bello.. faresti meglio a restare qui se ti ripugna così tanto l’idea di conoscerla. Ha avuto una bella giornata, non ha nessun bisogno che arrivi uno stronzo a rovinargliela.- Seth mi volta le spalle. Non avevamo mai litigato noi due. Mi ha sempre visto come un modello, un esempio  da seguire. E ora ho rovinato tutto? - Comunque per oggi sei salvo, l’orario di visite è terminato. Niente funerali oggi, per tua grande gioia.-

Mi grida, senza neanche girarsi, facendo due a due i gradini della veranda, poi entra in casa sbattendosi la porta alle spalle. Sono uno stronzo. Sono diventato uno stronzo. E’ questa l’unica spiegazione per il mio comportamento. Perché odio quella ragazza senza averla mai incontrata!? Sono geloso!? No. Non è possibile. Io non sono così. Allora perché??? Ho paura? Paura di che cosa? Di non piacerle, di non essere all’altezza, del diverso.. e ora da dove spunta questa vocina!?

Sto diventando pazzo oltre che stronzo!? Basta. La devo smettere con tutte queste seghe mentali. Ora vado. Prendo la moto. E vado.

 

 

Abby

 

Cacchio. Sono appena le sei di sera. E ora che faccio per tutto questo tempo!!!?

Non sopporto di non fare niente! Mi annoio, mi annoio, mi annoio. Mi sento anche ridicola, a dirla tutta. Sembro una bambina di tre anni che fa i capricci. Ma che altro posso fare!? Sono costretta a rimanere a letto tassativamente, e non posso neanche svignarmela per un giretto perché un’infermiera a turno piantona il corridoio. Mi sembra di essere in galera più che in ospedale. Ma forse è proprio così, i pazienti sono come dei carcerati. La cosa non me gusta, neanche un po’.

- La prego dottor Cullen! Mi faccia passare! Le prometto che non rimarrò molto!-

- Nancy!- chiamo a gran voce l’infermiera che si trova proprio di fronte a camera mia, guarda caso, - Ma chi sta gridando? C’è stata una rivolta? Qualche innamorato vuole andare a trovare la sua bella ma non lo lasciano oltrepassare le linee nemiche??- le domando concitata, ringraziando mentalmente il ragazzo che è la causa di tutta questa confusione, finalmente c’è qualcosa per cui distrarsi. La giovane donna mi sorride furbescamente.. – Già , qualcosa del genere, proprio qualcosa del genere.- E se ne va trotterellando e ridacchiando fra sé. Ma che le sarà preso!?

 

 

Jacob

 

Okay. Ci sono. Un bel respiro ed entro nella stanzetta indicatami dal dottore.

–Ciaoscusaperl’oranonvolevodisturbarticomunquepiacereiosonoJacob.- Lancio un’occhiata veloce alla figura nel letto – Scusa, temo di non aver capito bene cosa mi hai detto..-  Grande. Sei proprio un grande Jake.. è ovvio che non ha compreso un acca, hai parlato come un marziano! Signore, sembra la prima volta che parli con una ragazza! Mi avvicino a lei, le stringo la mano presentandomi decentemente ora. Sussulto involontariamente, la sua pelle è fredda. Per la prima volta da quando sono qui, la guardo. E’ bella. Non c’è alcun dubbio su questo. I lunghi capelli castani le incorniciano il volto, scendendo mossi sulle spalle. Ma, aspetta un momento.. ha la pelle chiara! Troppo chiara! E il suo viso non ha nessuna traccia dei tratti somatici degli indiani. – C’è qualcosa che non va? Sembra che tu abbia appena visto un alieno..- la sua voce chiara assume un tono divertito. – No, no. Figurarsi..- - Avanti, sputa il rospo. Qualunque cosa dirai non potrà essere peggio che starsene qui in silenzio come due mammalucchi..- le sorrido, grato per avermi messo a mio agio. – E va bene. Te lo dico. Assomigli ad un’americana.- Lei scoppia in una risata cristallina. – Lo consideri un insulto questo, tu?- Capisco di non essermi spiegato bene. Tanto per cambiare. Figure di merda, quota due, e sono solo all’inizio. – Intendevo dire che tu non sembri far parte di una delle tribù degli indiani d’America. Insomma, credevo che i licantropi appartenessero solo a tribù come la nostra, dei Quileute.- - A quanto pare hai scoperto qualcosa di nuovo, Jacob Black. Purtroppo non credo di poterti aiutare a chiarire le idee. Credimi, anche le mie sono alquanto ingarbugliate..- E tre. Dlin dlin dlin..ecco il vincitore di figure di merda in dieci minuti! Ovvio che non mi può spiegare perché è così. Ha perso la memoria. La testa del dottor Cullen fa capolino dallo stipite della porta –E’ ora di andare Jacob. La nostra piccola amica ha bisogno di riposare.- annuisco al vuoto. Il succhiasangue è già sparito. Saluto Abigail e sto per uscire dalla stanza quando la sua voce mi richiama. – Credevo che oggi sarebbe stato un giorno orribile. Non mi sarei aspettata di vedere nessuno. Mentre ho conosciuto tutti voi. Così cari, da venire a trovare una perfetta sconosciuta. Un problema che vi è capitato fra capo e collo. Potevate voltarmi le spalle. E lasciarmi al mio destino. Ma non l’avete fatto. E per questo vi ringrazio. Grazie Jacob, per essere venuto e per avermi fatto sorridere.- mi volto verso di lei. Ha gli occhi chiusi. Il viso è leggermente pallido, segnato dalla stanchezza, ma sereno. Mentre mi dirigo lentamente verso la mia moto, attraverso il parcheggio semideserto dell’ospedale, non posso fare a meno di chiedermi perché abbia detto a me tutte quelle cose. Forse ha capito che a me più di tutti è costato conoscerla. E’ costato farla entrare nella mia vita. Forse è così, può anche darsi che non lo sia. Ma me ne vergogno lo stesso. Me ne vergogno. Salgo in sella alla moto e, prima di lasciarmi trasportare dall’adrenalina della velocità, non posso fare a meno di sorridere nel pensare che quella ragazza strana, è riuscita a stregare anche me, dopotutto.

 

 

 

 

 

 Spazio Autrice

 

Non posso nascondere che il mio cuore abbia perso un battito appena ho visto che due anime pie mi avevano lasciato due recensioni!!! E grazie mille a chi mi ha inserito fra le preferite e le seguite, o a chi solo letto questo capitolo.. Evvai, evvai, evvai!!!!

Ok. Freniamo l’entusiasmo prima di fare scappare le uniche lettrici..;-)

 

 

Humanà Grazie mille per la recensione! Wow.. sono troppo lusingata dai tuoi complimenti..xD spero di non averti deluso con questo capitolo..

A presto ..sperooo xD

 

Shikahinasempreà Grazie! Sono contenta che ti piaccia questa storia! Eh già.. Leah non è un licantropo.. ma chissà.. forse lo diventerà.. non ci resta che aspettare..xD

A presto sperooo xD

 

 

 

  
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