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Autore: PiccolaPerSempre    22/06/2010    1 recensioni
All'improvviso tutto si fece annebbiato, non sentii niente se non un grande calore invadermi tutto il corpo.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Non riuscivo ancora a capire quela parte di tutta questa assurda storia mi irritasse di più, se il fatto di esservi trasformata o il fatto che i miei genitori non mi avessero mai avvertita del fatto che potesse accadere. Eppure sul fatto che lo sapessere non c'erano dubbi.
Quando rientrai a casa mezza nuda al fianco di Sam, dopo essermi ritrasformata, mia madre era seduta in cucina da sola e fissava la porta. Si era alzata di scatto al nostro ingresso e si era rivolta subito a Sam, neanche non ci fossi.
-Dimmi che non è successo quello che penso.
Ma era chiaro che aveva già capito, era successo. E dalle sue lacrime intuii che non era una buona cosa. In effetti, avere un mostro in famiglia non è propriamente motivo di vanto.
Eravamo rimasti in cucina per alcune ore, mia madre e Sam parlavano di me e di quello che sarebbe successo, di come mi sarei dovuta comportare. Mi ricordava quando ero ancora piccola e papà e mamma decidevano se dovessi andare a scuola nella riserva o no. La cosa mi rese un po' nostalgica, ma soprattutto arrabbiata. Non ero più una bambina, e vederli prendere decisioni senza nemmeno consultarmi era frustrante, così mi alzai di scatto e me ne andai dalla cucina. Dopo cinque minuti sentii la porta di casa aprirsi e richiudersi e capii che Sam era andato via.
Mi sedetti più comoda sul bordo del letto di Seth. La cosa più brutta di quel discorso era che non avevano parlato solo di me, se io mi ero trasformata era probabile che succedesse anche a mio fratello.
Fissai il suo viso e un sorriso mi increspò le labbra. Quando era addormentato sembrava ancora così piccolo. Non avrei mai permesso che gli succedesse nulla di male, questo era certo. Mi vennero in mente altre parti di quel lungo discorso: vampiri.. guerra.. turni di guardia.. No. Non avrei permesso che passasse tutto questo, non se potevo evitarlo.
La porta si aprì e apparve il volto di mia madre, sembrava stanchissima.
-Amore, si è fatto tardi. Perchè non dormi un po'?
Mi alzai controvoglia e lanciai un'altra occhiata al ragazzino addormentato, poi uscii. Fuori dalla porta abbracciai mia madre come non facevo da troppo tempo.
Andasse come andasse, avrei protetto la mia famiglia.

  
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