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Autore: dafne87    22/06/2010    1 recensioni
Il piano di vita di Shikamaru era sempre stato quello, sin da quando era un bambino, e lo agognava disperatamente: fare il ninja, sposare una donna nè brutta nè bella, avere un figlio, andare in pensione e passare il tempo a giocare a shoji e guardare le nuvole nella serenità più totale. E invece no..niente era andato come previsto!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL GIORNO TANTO ATTESO (seconda parte)

 

 

-Ma è proprio necessario?- insofferente e stanca di stare seduta e immobile, Temari cercava di divincolarsi da quelle due arpie- ehm, brave donne- che ormai avevano preso possesso del suo corpo.
-Certo che si, che domande fai?- sbottò Ino, che si occupava del suo make-up.
-Devi essere perfetta- ribattè Yoshino, che invece pensava alla pettinatura (lavoro arduo visto la massa di capelli informi e ormai naturalmente a forma di codini).

L'avevano svegliata circa alle 5 di mattina, per fortuna che aveva fatto in tempo a tornare nella sua stanza..
Sospirò. Le faceva male ogni singola fibra del corpo, avrebbe proprio avuto bisogno di un bel massaggio o magari un allenamento per scrollarsi la fatica e il sonno di dosso.
-Accidenti ma guarda che occhiaie! Non lo sai che il sonno è una delle fasi principali per la bellezza?- cominciò a blaterare la bionda platinata.

Temari non riusciva proprio a soffrirla, a suo parere era un'oca. E non negava che era stata parecchio gelosa di lei in passato, del rapporto stretto d'amicizia e confidenza -quasi familiare- che aveva con Shikamaru. Si era accorta però che era una buona amica, sincera e affidabile.. ma pur sempre troppo frivola per i suoi gusti! Erano praticamente gli opposti, lei era stata allevata rigidamente, dovendo a volte anche nascondere la sua femminilità per progredire nella sua missione da ninja e assumendo la parte della dura, diventando invero forte in grado di superare un uomo senza problemi. Cosa che dubitava Ino potesse fare, chissà com'era riuscita a diventare chunin.. forse sbattendo un pò le lunghe ciglia? Ma no.. aveva anche lei delle qualità..

-Oh su Ino, sarà stata nervosa.. è comprensibile, per una sposa!- sorrise sorniona Yoshino.
Oh cara ingenua signora Nara!

Non riuscì a trattenere uno sbuffo di risa, provocando l'ira delle due che non riuscivano in ogni modo a finire il lavoro.
Temari era davvero un terremoto.
-Mancano solo due ore! Siamo in ritardissimo e devi ancora vestirtii!- Ino andò in panico.
-Speriamo che quel buono a nulla di mio figlio sia già pronto- borbottò l'altra, immaginando che quel pigrone stesse ancora beatamente dormendo.

La bionda kunoichi di Suna si guardò allo specchio. Mh.. ma era davvero tutto così necessario? Anche se, a dire il vero, non era niente male!

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Nel mentre Shikamaru era disteso a pancia sotto sul futon, tenendosi stretto la testa.

Troppo.
Dolore.

Poi un rumore si distinse dal ronazare nella sua testa e qualcuno bussò alla sua porta.
-Shika.. ehi.. sto entrando- la stanza era buia ma la voce era davvero inconfondibile.. caro vecchio Choji!
Se non ci fosse stato lui..
-Urgh ma che ti è successo? Stai male?-  gli si portò vicino, preoccupato.
-Shh c-chiudi la po-porta..- mormorò, anche parlare richiedeva una certa dose d'energia che in questo momento non aveva.

Choji obbedì e capita la situazione corse subito via in cerca d'aiuto, lasciando Shikamaru di nuovo da solo e senza speranza.

Tornò poco dopo, accompagnato da Kiba e Naruto.
Di male in peggio. Che ci faceva con quei due adesso?
-Non ti preoccupare di niente Shikamaru, la squadra di salvataggio è arrivata!- proruppe Naruto, con la solita baldanza e allegria.
-Bhe non mi è sembrato il caso di avvertire tuo padre.. e loro erano gli unici che ho trovato nelle vicinanze..- si giustificò Choji, intuendo il pensiero dell'amico dallo sguardo truce.
-Ma che dici noi siamo i migliori! Sei a cavallo amico!- gridò Kiba, mostrando i canini e iniziando a ridere sguaiatamente.

Come no.. proprio a cavallo.

-Ah non preoccuparti Akamaru sta facendo la guardia!- e passò a fissarlo - Una brutta sbornia eh?-
Naruto strinse gli occhi -Mi sembra che sia dell'altro- si fermò un istante -Non dovremmo chiamare Sakura?-
-Ma sei pazzo è-è una donna, è complice di quelle pazze.. sarà uno sfacelo!- disse a fatica Shikamaru, ormai al limite.

-Shikamaru non sopporta questo clima, credo sia anche per questo che è ridotto così- osservo Choji, che ormai conosceva le abitudine del Nara a menadito.
L'Inuzuka si portò in posizione centrare rispetto gli altri due ragazzi -Choji vai a prendere una caraffa di caffè concentrato! E tu Naruto prepara un bagno freddo. Dobbiamo passare a rimedi drastici!-  battè le mani e i due partirono in direzioni opposte, come burattini.


Poco dopo, Shikamaru si ritrovò supino con Choji che gli mantenva la testa alzata e Kiba che gli faceva ingollare a forza un'intera caraffa di caffè.
Bollente.
Shikamaru urlò, spiazzato, mentre la sua lingua andava a fuoco e la sua gola incenerendosi e nel processo Kiba perse il controllo, versando il restante liquido sul torace dell'amico.
-Oh no no! Scusa! Naruto è tutto pronto lì?- aiutato da Choji presero Shikamaru l'uno dai piedi l'altro dalle spalle e lo portarono di peso in bagno, gettandolo senza pensarci due volte nella vasca preparata dal biondino.

Ghiacciata.
C'erano addirittura interi pezzid i ghiaccio nell'acqua, la temperatura in quella vasca doveva essere sotto lo zero, sembrava di essere nel paese delle nevi perenni.
Shikamaru tremò tutto e per un attimo non ci vide più.
-FUORI TUTTI QUANTI. SPARITE IMMEDIATAMENTE DALLA MIA VISTA- con le ultime energie rimaste si catapultò fuori dalla vasca e inveì contro i suoi -amici-.
-Bhe direi che ha funzionato, sembra più vispo!- asserì Naruto, assolutamente convinto di quello che stava dicendo.
-FUORI HO DETTO!-
Quasi quasi era meglio la sbornia e tutto il resto. Quegli impiastri avevano solo peggiorato la situazione!


Si avvicinò al futon, ormai non c'era più tempo per riposare mancava pochissimo all'inizio della cerimonia.
Afferrò il kimono nunziale (non so se abbia un nome particolare Nda) e lo infilò a fatica. Doveva farcela, per Temari.
Ignorò i brividi e il respirò affannato e cercò di prendere controllo di sè.
-Se qualcosa va storto mi ucciderà- e immaginando uno scenario apocalittico si avviò verso la sala adibita alla cerimonia. -Ahh che seccatura!-

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A sposare i due ragazzi sarebbero stati l'Hokage e il Kazekage che, nelle loro vesti ufficiali e formali, erano già pronti sotto una specie di arco floreale (omaggio della famiglia Yamanaka).
Il matrimonio si sarebbe svolto all'esterno della residenza del Kazekage, mentre i festeggiamenti finali e il banchetto si sarebbero tenuti all'intero, in un'enorme sala perfettamente addobbata.

Gli ospiti erano tutti presenti, in piedi, divisi in due parti in file ordinate.
Aspettavano tutti lo sposo..

Choji, Kiba e Naruto si lanciarono degli sguardi preoccupati attirando l'attenzione degli altri ragazzi più in là.
Neji si avvicinò al gruppo, elegantissimo nel suo kimono pallido, circospetto li fissò dal primo all'ultimo -Cosa avete combinato?- si piazzò di fronte a loro, come un padre severo, aspettando il responso.
Kiba si morse il labbro inferiore, provocandosi una ferita con i suoi canini super affilati, Naruto invece lasciò perdere l'orgoglio -Neji devi farci un favore-
Lo Hyuga lo guardò interrogativamente.
-Devi trovare Shikamaru!- mormorò il biondo con la voce strozzata, pregando che il suo amico fosse ancora tutto intero.
Neji sospirò afflitto, non avrebbe potuto rifiutare guardando la disperazione di quei tre e soprattutto non voleva che quello fosse un viaggio a vuoto, e chiuse gli occhi -Byakugan- li aprì di scatto e dispose le mani in una posa particolare. Gli ci volle meno di un secondo per scovarlo.

-E' nell'atrio, dovrebbe arrivare fra circa due minuti e mezzo- constatò, sciogliendo la sua tecnica. -Qualcosa non va nel suo chakra però, sembrava debole- e di nuovo li fissò, stavolta senza una certa ansia.
-Porca zozza se il kazekage e quel burattinaio lo vengono a sapere ci fanno fuori!- tremò Kiba, non gli erano mai piaciuti quei due e Akamaru guaì in risposta al suo padrone.
-Calma calma, c'è sempre una soluzione.. - riflettè Neji, scostandosi una lunga ciocca di capelli dalla spalla.
-Lo vado a prendere io, e lo porto qui- affermò deciso Choji e si avviò, attento a non farsi notare troppo.

C'era già abbastanza confusione, era meglio che non lo venisse a sapere nessun altro.
Fortuna che Temari e le ragazze erano impegnate altrove, ancora negli ultimi preparativi della sposa, e i due fratelli della sabbia facevano da baby-sitter in attesa.
Choji raggiunse in poco tempo il suo amico, trovandolo che camminava a fatica poggiandosi sul muro.
Così gli prese un braccio e se lo portò sopra il collo -Ci penso io, amico mio-
Shikamaru gli rivolse un debole sorriso.

-Cerca di resistere almeno per cinque minuti, la cerimonia dura poco poi potrai riposare- Choji aveva fatto sedere l'amico, e cercava di tirarlo su. -Ahh se l'avessi saputo avrei portato qualche rimedio della mia famiglia con me.. -
-Tranquillo.. ce la posso fare.. - il giovane Nara cercò di darsi un contegno, mentre da fuori Naruto, Kiba e Neji li raggiungevano.
Si disposero a cerchio intorno a lui, proteggendolo dagli sguardi altrui, e riuscirono ad arrivare senza incidenti davanti all'arco dove si sarebbe celebrato il matrimonio.

Intanto arrivano anche le ragazze e Yoshino e si sedettero in attesa della sposa.
Per il momento SHikamaru sembrava reggere, anche se sembrava più pallido ogni minuto che passava e  di nuovo i ragazzi si guardarono con preoccupazione dalle loro file, pronti ad intervenire nel peggiore dei casi.
Shikaku notando qualche anomalia nel comportamento del figlio gli si avvicinò -Tutto bene?- lo fissò con sospetto.
Choji iniziò ad agitarsi dalla sua postazione.
Shikamaru annuì -Potrebbe andare meglio.. non credevo di essere tipo da matrimonio..- e cercò di metterla sul sarcastico, ma con scarsi risultati visto le occhiatacce di suo padre.
La musica iniziò e Temari accompagnata da Kankuro si preparò a fare il suo ingresso -Papà.. - sussurrò Shikamaru, continuando a guardare fisso davanti a sè come se nulla fosse -Non farmi crollare- fu tutto quel che disse.
Shikaku si fece da parte e si portò infondo alla folla, al lato estremo sinistro (lontano dalla moglie che si trovava a quello opposto).
-Tecnica di controllo dell'ombra- immediatamente un quasi invisibile filo d'ombra attraversò la moltitudine di invitati e andò a legarsi ai piedi di Shikamaru, costringendolo alle stesse movenze di suo padre.
Il ragazzo sorrise, almeno così si sarebbe evitato di svenire davanti a tutti nel bel mezzo del matrimonio. E ringraziò mentalmente suo padre per essere come era, riservato e affidabile, non c'era bisogno di molte parole fra loro per capirsi. Shikaku si mantenne esattamente nella posizione in cui il figlio, in quanto sposo, avrebbe dovuto essere.

Temari arrivò, splendida e con un lieve rossore a colorarle le guance, sfiorò il braccio di suo fratello maggiore e si avvicinò al suo compagno, presto marito.
L'hokage iniziò il suo discorso e presto il Kazekage seguì a ruota, fu molto emozionante.
Se non fosse che Shikamaru lottava costantemente per mantere a sè la propria coscienza si sarebbe goduto anche lui il momento e la bellezza incredibile di quella che stava per diventare parte della sua vita, inseparabile.
Temari indossava un kimono bianco, impreziosito da dei ricami dorati ai lati, che risaltava perfettamente sulla sua pelle abbronzata e resa luccicante dal sole. I capelli erano tirati indietro, in un complicato intreccio che lasciava cadere qualche ciuffo, come se fosse calcolato, e il trucco le valorizzava quei profondi pozzi verdi che erano i suoi occhi.
Normalmente chiunque avrebbe fatto fatica a riconoscerla.

Ma non Shikamaru, per lui non era una sopresa, era sempre stata splendida. Ah se avesse potuto esprimere i suoi pensieri..
Il giovane era come imbambolato davanti alla figura di Temari, non sentiva nulla di quello che accadeva intorno a sè, c'era solo lei.. perfetta e brillante come un cielo in primavera.
Poi qualcosa lo smosse, non era di sua volontà ma il suo braccio si mosse in avanti e Temari gli infilò l'anello al dito.
"Accidenti, mi ero completamente perso in altre fantasie!" cercò di ritornare presente a sè stesso, doveva recitare il rito e non sarebbe stato facile.
La vista cominciava ad annebbiarsi e sentiva brividi di freddo, se non fosse stato per suo padre e la tecnica del controllo dell'ombra, le ginocchia gli avrebbero ceduto come burro fuso.
Sentì qualcosa colpirlo dietro la nuca e, con la coda dell'occhio, notò Choji con un pacchetto di salatini in mano ma stranamente fermo, invece di ingozzarsi come al solito lo fissava preoccupato.
Shikamaru annuì come in risposta a una domanda muta e cominciò a recitare -Io, Shikamaru Nara prometto solennemente sul mio nome e sul mio orgoglio di.. -

.. Di?

Un vuoto di memoria lo paralizzò per un momento.
Sentì un colpo di tosse e di fronte a lui, nascosto il più possibile, Naruto gli faceva segno di seguirlo con il labbiale "...Prometto di proteggerla e rispettarla a rigaurdo di ogni circostanza... " gli suggerì istantaneamente, muto nel suo aiuto.
Shikamaru proseguì senza intoppi e, aiutato ancora da Shikaku, mise l'anello al dito di .. sua moglie, strano dirlo.
Furono officializzate marito e moglie dai due rappresentanti dei villaggi di Konoha e Suna e un grande applauso partì dal pubblico.

Erano passati all'incirca 7 minuti..oh no, Shikamaru capì il significato di questa riflessione molto presto.
La tecnica dell'ombra si sciolse, non poteva resistere di più, e il suo corpo prese a tremare. Si sentiva bruciare dentro e non riuscì più a reggersi sulle gambe.
In un momento il buio l'avvolse.
"Che palle" si ritrovò a pensare prima di cadere sulla terra mista a sabbia di Suna.

Temari sgranò gli occhi. Neanche aveva fatto in tempo a girarsi e il suo neo-marito era caduto per terra.
Tutti accorsero.
-Porca paletta lo sapevo!- urlò Kiba in preda alla disperazione.
Ino guardò in tralice i tre complici (Neji se l'era filata) -Sapevi cosa? E' opera vostra questa?- e indicò il corpo assente dell'amico.
Mentre i ragazzi battibeccavano su cosa fosse colpa di chi Yoshino Nara, non vedendo in giro il marito, decise di andarlo a cercare con le maniera cattive e impartirgli una lezione, si era comportato in modo sospetto e sicuramente era colpa anche sua. Vatti a fidare!
I presenti si scostarono un pò quando un'allarmata Sakura si fece spazio e controllò i segni vitali di Shikamaru -Ma che.. ha la febbre altissima! Naruto, Sasuke (ebbene c'era anche lui nda) aiutatemi a portarlo di sopra! Ha bisogno di cure urgenti.. questa febbre avrebbe steso anche un cavallo!-


Temari sospirò, ma com'era possibile che dovesse mandare a monte così il loro matrimonio? Infuriata fece per seguirli quando intercettò lo sguardo di Gaara, che scuoteva la testa, come se si aspettasse tutto questo.
-NON.DIRE.NIENTE- lo zittì in un istante.

Lasciò le bambine, ormai addormentate, alla supervisione di Kankuro e si diresse a passo marziale, tenendo con una mano un lembo del kimono nunziale, al secondo piano dove sicuramente l'avevano portato.
Shikamaru non era mai stato male da quando lo conosceva.. e adesso.. una morsa di dolore la prese allo stomaco, alimentando anche il pizzicoro che sentiva agli occhi.
Oh non era il momento di piangere, non era certo in fin di vita! Aveva affrontato missioni ben più pericolose, eppure non riusciva ad allontanare quel senso di ansia che provava.
Shikamaru faceva parte di lei, era tutto per lei, adesso erano diventati una vera famiglia.



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Ringrazio ancora per i commenti e per rispondere  a Skadi: bhe, prima di tutto volevo che i nomi iniziassero per "Shika" e fossero simili fra loro, essendo gemelle, quindi mi sono balenati in mente quei due. Niente di particolari :)

Continuate a seguirmi e a recensire!

  
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