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Autore: sakura_tan    22/06/2010    4 recensioni
L’uomo davanti a me mi dice qualcosa, che bella voce…chi è? Ah sì, è lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gintoki Sakata, Toushiro Hijikata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una GINXHIJIKATA. Bho...non doveva essere così. Doveva contenere delle battute divertenti e avere un senso, doveva seguire una logica. Non è stato così. Alla fine è questo che mi è uscito. Qualche problema, bastardo?

FULL MOON


Buio
Perché mi trovo in questo buio?
 
Dove sono?
Fin’ora non ho fatto altro che seguire l’uomo davanti a me senza preoccuparmi di nulla…solo adesso mi rendo conto di non sapere né dove sono, né cosa diavolo sto facendo.
Una missione, un casino, una passeggiata, un inseguimento: non lo so.
 Ma sto bene.
Ehi, la mia mano…è stretta alla sua? Perché?          

Non mi interessa.
L’uomo davanti a me mi dice qualcosa, che bella voce…chi è? Ah sì,
 è lui.

Il mio kimono è macchiato di sangue e mi fa male un piede. La testa mi gira e sento freddo: tremo.
L’uomo si ferma, si gira, si toglie la giacca, me la mette sulle spalle, mi invita a sedermi.
Il terreno è umido, tremo di nuovo. Lui mi stringe a se: il suo petto è così grande, il suo tocco così dolce, il suo respiro così caldo

Mi abbandono.

 Con il corpo tremante, non più per il freddo, mi avvicino ancora di più all’uomo che mi bacia teneramente il collo e mi imprigiona nella sua stretta.

Non so quanto tempo siamo stati così, quando ho riaperto gli occhi era ancora buio:ero sdraiato a terra,di fianco a lui, che dormiva con una mano incatenata alla mia e l’altra sull’elsa della spada.
Il piede mi faceva ancora male e venni scosso da una scarica di dolore, mi mossi e lui si svegliò.I suoi occhi, che brillavano più della luna che ci spiava, si aprirono di scatto. Estrasse la spada. Mi strinse ancora di più. Forte. Forte.
Con gli occhi ancora sbarrati osservò attento intorno, fino a quando il suo sguardo non si posò su di me.

 umido

La terra sotto di noi? L’erba? No, era la sua lingua. Ora sul mio orecchio, il collo, la bocca

 umido

Il suoi capelli, neri e lisci come la seta, si confondevano nella notte e mi sembrava di aggrapparmi a un’ombra.

 Il suo tocco, curioso e delicato, mi faceva impazzire.

I nostri profumi si confondevano, la nostra saliva si mischiava, i nostri petti ormai nudi si toccavano. Da peccatore stavo piacevolmente annegando nella passione. Le tenebre che ci avvolgevano provavano terrore davanti all’estasi di quel momento.
Il mio cuore batteva impazzito e il mio corpo desiderava di più, desiderava tutto di lui e si abbandonava a quell’amore carnale, umido, totale.
La luna, invidiosa, si nascondeva dietro le nuvole, sapendo che mai sarebbe stata così piena e luminosa.

  
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