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Autore: Sabettha    24/06/2010    4 recensioni
''Come ve la immaginate una Mary Ann? Io come una ragazza banale,tutta casa,Chiesa e famiglia. Esattamente come la mia ''famiglia'' mi voleva,nel 1810. Esattamente come io non volevo essere.'' Salve.Questa Fanfic mi è stata ispirata dalla recensione di Bella96 ad una one-shot che ho scritto pochi giorni fa,e contiene quasi tutti i personaggi della shot ''+Luna+''...si può leggere anche senza aver letto la shot,non temete. Parla di una ragazza,della sua esistenza tormentata...sia da umana che da vampira. Spero che mi lascerete i vostri pareri.^^
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ritrovai in un luogo buio e sconosciuto,dall'odore insopportabile,nauseante....
L'odore di marcio,di umido,di chiuso...
L'odore che hanno le cose vecchie e dimenticate.
L'odore nauseante che più tardi ho imparato ad associare ai cimiteri,alle bare aperte,alle zucche spaccate ed i vermi bianchi e lucidi che strisciano sottoterra,nelle carni livide dei defunti...
Ed i miei sogni,in quei giorni successivi dopo la mia ''prodezza''furono popolati dai defunti.
Cadaveri con i volti gonfi e neri,le labbra bluastre e lo sguardo vuoto,che con le unghie lunghe e sporche di terra mi afferravano e mi trascinavano giù,giù all'inferno.
Deliravo,avevo la febbre,forse qualcosa di peggio,un virus.
E continuavo a scivolare dalla realtà alla fantasia,realtà che alla fantasia si fondeva,con le ombre di quel luogo che erano un pò troppo deformi,un pò troppo simili a mostri...
Gli unici momenti in cui potevo godere di una relativa pace,erano i momenti in cui Jane,la suorina che mi aveva strappato alle ire della madre superiora,veniva al mio capezzale e,reggendomi la testa,mi nutriva,oppure mi passava un panno umido sul volto,mormorando scongiuri in latino.
Si prese cura di me,in quei pochi giorni che mi parvero secoli,con cura e dedizione.
Ma nei suoi occhi freddi,non c'era amore,nei suoi gesti non c'era pazienza.
Per quanto urlassi,per quanto la supplicassi di portarmi via da lì,lei si limitava a fare il suo dovere in silenzio per poi andarsene immediatamente, lasciandomi sola.
Sola ,come sempre ero stata.
Ma non mi ero mai sentita più sola di così, più vulnerabile, più bisognosa di qualcuno.
Non avevo mai desiderato così tanto di scappare da un luogo,di essere circondata da miei simili;non riuscivo nemmeno a temere le conseguenze del mio gesto,la furia delle suore,l'esorcista....sarei passata attraverso tutti i castighi e gli esorcismi del mondo pur di non rimanere sola con i miei incubi!
Avrei dato qualsiasi cosa perchè qualcuno venisse a salvarmi...
E un giorno,quel ''Qualcuno'' arrivò,e con lui,finii la mia reclusione.
Era un uomo più simile ad una montagna,tanto alto che dovette chinarsi per entrare in quella che era la mia prigione;alto e magro,simile ad un corvo grazie alla veste nera da prete ed al naso a becco.
Arrivò,quando ormai stavo meglio,scortato dalla madre,da due suore e da un altro prete...
-E così,lei è la bambina che è stata posseduta.
-Oh,sì..è proprio lei.-Mormorò la madre,con un tono reverenziale che mai le avevo sentito usare.-Cosa...cosa ne pensa?C'è qualcosa che potete fare?
-Avrei bisogno di luce.E di rimanere solo con la bambina ed il mio assistente,se non vi dispiace.
Silenziosa,senza farselo chiedere,una delle suore uscii,presumibilmente per cercare altri ceri...
-Dovrei esaminare il caso personalmente,per scoprire se si tratta di vera possessione-
-Ma cos'altro potrebbe mai essere?Quale bambina,senza essere sotto l'influsso nefasto dei demoni potrebbe fare tutto ciò che le ho detto?!?
-Lei,signora mia,parte dal presupposto che la bambina sia sana di mente.Alcuni dementi,nei loro deliri,hanno simili comoportamenti.
Dalle reazioni che avrà,noi saremo senza ombra di dubbio in grado di stabilire se la bambina è pazza,o posseduta.Se è solo folle,l'unica cosa sarà portarla al manicomio di Bedlam,dove saranno in grado di provvedere a lei adeguatamente...altrimenti,dopo che l'avremmo liberata dal demonio,potrà tranquillamente rientrare fra le file delle vostre scolare...
-Oh,questo no di certo:demonio o no,quella bambina ha già causato troppi problemi,appena starà bene,sarà fuori di qui...oh,Martha,grazie per i ceri.
Pochi istanti dopo,la mia prigione era illuminata,e,per la prima volta,ero in grado di vedere la stanza scialba che mi circondava,simile a molte altre,solo più sporca;questo,grazie anche alla lucidità da poco quasi completamente riacquistata,mi fece dimenticare la paura dei demoni;avevo preoccupazioni ben più importanti,ora...
Il santo padre si avvicinò a me tenendo il crocifisso teso davanti a sè,ed io cominciai ad urlare,urlare con tutte le forze che il mio poco fiato mi consentiva,scalciando ed agitandomi debolmente.
-Tenete quella cosa lontana DA ME!
Il prete cominciò a recitare una preghiera in latino,dopo aver detto al suo assistente di tenermi ferma.
Non avevo mai visto un manicomio,nella mia breve vita,ma avevo sentito le storie che raccontavano su quei posti:poco ma sicuro,non era uno di quei luoghi che avevo voglia di vedere...

Recitai la parte dell'indemoniata con doveroso impegno e dopo circa due o tre ore di preghiere latine,croci premute sulla fronte e scongiuri,decisi che forse era abbastanza;mi accasciai,tremante per lo sforzo,nelle braccia del prete,e risposi docilmente a tutte le domande dell'esorcista...mentendo.
Sorprendentemente,i giorni che seguirono furono i migliori che abbia vissuto in quel posto.
A malincuore la madre superiora mi permise di tornare a seguire la stessa routine delle mie altre compagne,per evitare a Jane di dover consumare una candela ogni volta che dovevo nutrirmi (il suo timore superstizioso era superato solo dalla sua taccagneria)ma ora,le cose erano cambiate:le persone evitavano di guardarmi,di parlarmi,ed io avevo perso la voglia,almeno temporaneamente,di fare danni. Ero passata dalla condizione di reietta e capro espiatorio comune ad essere una specie di fantasma,ignorata platealmente da tutti. Mangiavo da sola,e mangiavo meglio (l'esorcista aveva consigliato di nutrirmi bene,per avere più energia per respingere il demonio) di come avessi mai mangiato.Dopo i pasti,ora non andavo più a lavorare la terra gelida ed arida dell'orto dell'orfanotrofio,bensì a pregare,sola,nella chiesa;appunto perchè ero stata recentemente posseduta dal maligno,rischiavo di cadere di nuovo vittima di possessione con molta più facilità di una persona normale.
Assolvevo tutti questi miei nuovi doveri senza lamentarmi,senza rimpiangere di essere più isolata di prima.
Andò avanti così,fino a quando,una sera,la madre,evitando di guardarmi direttamente come ormai faceva da qualche tempo,mi disse di non mettermi a letto:fuori un calesse mi aspettava,per portarmi in campagna,dalla famiglia che aveva deciso di adottarmi.
I miei unici averi erano i miei zoccoli di legno,un cero e due vesti nere,identiche;non ebbi bisogno di fare alcuna valigia,perchè i miei genitori avrebbero provveduto a fornirmi dei vestiti nuovi.
Così,frastornata dalla notizia,segui i passi rapidi della suora fino alla carrozza in mia attesa,fuori dalle parco alte mura che separavano l'orfanotrofio dal mondo reale.
Fino a quando non fui spinta,quasi a forza,dalla vecchia nella diligenza ed essa non partii,ebbi difficoltà a crederci.
Vero,era dal mio ''indemoniamento'' che si parlava di mandarmi via,di darmi in adozione...ma a chi?
Chi avrebbe potuto desiderare una come me?
Chi avrebbe voluto al suo fianco una bambina di una razza maledetta,con la fama di essere stata posseduta dal demonio,di essere violenta e ribelle,anche solo come serva,figuriamoci come figlia?
Non ero stupida.
Non mi ci volle molto a capire che la suora doveva aver mentito ad i miei genitori adottivi.
Non potevo permettermi di sperare anche solo per un istante che loro decidessero di tenermi;l'unica cosa che potevo sperare,era che mi rimandassero all'orfanotrofio senza sfogare il disappunto su di me...

Una sventura certa fa meno paura di un destino oscuro,così dicevano all'orfanotrofio:mai frase più giusta,almeno per me. Sicura del fatto che mi avrebbero rispedita da dov'ero venuta,oltre che stanca (ero ancora piuttosto debole),mi addormentai di sasso nonostante gli sbalzi e gli scossoni delle diligenza,per risvegliarmi solo quando già era mattina.
Il cielo era di quel grigio-azzurro che segue l'alba,ed i pochi raggi di sole illuminavano un paesaggio desolato e selvaggio,completamente bianco,immacolato.
Affascinata,mi appiccicai al finestrino.
Tutti i ricordi che avevo,erano dell'orfanotrofio,delle sue mura alte che sembravano voler nascondere il cielo ed il sole,dei suoi corridoi stretti ed umidi,delle sale dove bambine e suore si trovavano strette,ammassate,a decine e decine...
Sapevo,grazie ai libri,che il mondo era grande,che la natura era vasta e meravigliosa:ma sapere è completamente diverso dal vedere.
Ero come una creatura appena nata,per la quale ogni cosa era nuova,sconosciuta,misteriosa e bella.
E vedere un mondo così grande,completamente bianco e libero dalla presenza umana ed animale,mi atterriva,mi infondeva una strana sensazione di libertà e pace,di felicità,che mai avevo provato.
Il viaggio durò almeno altre sei ore,considerando che quando mi ero svegliata era da poco passata l'alba e quando la diligenza si fermò,accanto ad un grande muro simile a quello che mi aveva tenuta rinchiusa e prigioniera per tanto tempo,il sole era vicino allo zenit;ma quelle ore,a me parverò pochi secondi.
Mentre il conducente,un uomo grosso con la faccia rozza e gonfia rossa da ubriaco mi tirava giù dalla diligenza,mi sentii assalire da un improvviso senso di panico.
Perchè quel viaggio meraviglioso era dovuto finire?
Perchè mi sarei dovuta trovare prima a faccia a faccia con degli sconosciuti tutt'altro che felici di vedermi per poi tornare all'orfanotrofio?

Trascinando i piedi,seguii il conducente attraverso la breve distanza innevata che separava il pesante cancello di ferro,apertosi come un cigolio,dall'ingresso di quella residenza.
Era proprio una bella villa,bella e stravagante,soprattutto,si vedeva che doveva essere antica.
Le lunghe finestre arcuate,le statue ed i volti mostruosi di esseri a me sconosciuti,come gargoyle e grifoni,ma anche angeli,intagliati soprattutto nel parapetto che delimitava l'enorme terrazza che sotituiva il tetto,le colonne in stile greco,il marmo bianco in cui era stata costruita,tutto,qualche anno dopo,mi avrebbe fatto pensare allo stile gotico.
Ma all'epoca ero troppo piccola ed ignorante per capire.
Mi limitavo ad osservare ed assorbire tutto con lo sguardo,con la rabbia che dall'interno mi divorava,pensando alle persone che li vivevano come una famiglia,senza i miei timori e le mie preoccupazioni.
Alle persone che possedevano tutte quelle cose meravigliose.
In preda ad un misto di invidia ed ammirazione,trotterellai silenziosamente dietro al mio accompagnatore,su per i gradini di una lunga scalinata,che portava all'entrata di quella villa...
-Siete Larry,non è vero?
Al bussare del cocchiere,uno spioncino,con un rumore secco e metallico,si era aperto,rivelando gli occhi verdi e penetranti di una donna. -Sono io.Sono qui con la ragazzina...
Al che,vidi gli occhi della donna spalancarsi per lo stupore.
-Ma non era previsto l'arrivo di nessuna ragazzina!
-Beh,io ho solo fatto ciò che mi hanno pagato per fare,e per farlo sono stato tutta la notte in bianco...non vorrai mica lasciarmi qui al gelo,donna?Che se la sbrighinò i padroni!-Sbottò l'uomo,pratico.
La domestica sembrò esitare un'istante.Poi ci aprii la porta,dicendo che avremmo aspettato il risveglio della padrona per decidere il da farsi.
Vedendomi,i suoi occhi strabuzzarono in maniera così comica che per un istante quasi credetti che stessero per rotolare sul pavimento.
-Ma è una zingara!Come...come-Annaspò,quasi non sapesse che dire,-I padroni non l'accetteranno mai!Non c'è alcuna possibilità che la prendano...
-Invece sì...Zio sicuramente la prenderà,io la voglio!

L'Angolo Dell'Autrice

Ciao a tutti quelli che hanno letto e soprattutto recensito^^.Purtroppo negli ultimi tempi ho avuto letteralmente 0 tempo per stare al computer e scrivere (maledetti esaaaami T_T),e l'ispirazione era andata letteralmente a farsi benedire...ma ora che per fortuna è estate e sono libera dalla scuola sperò di avere più tempo per dedicarmi alla mia creatura...per vostra (s)fortuna...
Comunque,i pomodori sono alla vostra destra,le banane marce a sinistra,se proprio non vi piace U_U...
Er..passiamo alle recensioni,meglio T_T...

gatta1290: In effetti,non è mai bello leggere di bambini simili ed è anche vero che il modo di reagire a questa brutta situazione della protagonista non è esattamente dei migliori... ma è molto difficile reagire ''bene'' quando si è piccoli,soprattutto se senza guida...la maggior parte delle eroine di fiabe/storie/whatever invece tendono a rimanere buone e virtuose senza lasciarsi influenzare da questo tipo di situazioni,e personalmente,proprio per questo non le ho mai trovate molto verosimili... Comunque non farti problemi a dire quello che vuoi,dopotutto anche le critiche non fanno male,no?

_WonderWay:Non sbilanciarsi troppo? Non credo di aver mai ricevuto tanti complimenti per cosa e come scrivo in vita mia *-*...non voglio saper cosa scrivi quando ti sbilanci,allora xD... Spero solo che i prossimi capitoli non siano troppo brutti (ma cercherò di evitarlo o_ò) al confronto...

Sinceramente...non sono molto convinta di questo capitolo,soprattutto per quel che riguarda la descrizione dell'esorcismo e della villa...che ho basato solo sulla mia fantasia perchè purtroppo non sono riuscita a trovare molto materiale su cui basare le descrizioni...chiedo scusa se le cose sono sembrate troppo inverosimili>.<

  
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