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Autore: Circe    25/06/2010    14 recensioni
Rabastan è ossessionato dalla sua Bellatrix. Alecto è invidiosa dell'unica ragazza del gruppo, Bellatrix. Rodolphus è l'unico che può possedere Bellatrix, la sua anima gemella. Ma lei, Bellatrix, è innamorata dell'unico irraggiungibile, l'unico inarrivabile ... il suo maestro di arti oscure.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Mangiamorte, Rabastan Lestrange, Rodolphus Lestrange, Voldemort | Coppie: Rodolphus/Bellatrix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Eclissi di sole: l'ascesa delle tenebre'
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Dal grimorio di Bellatrix: “PER SENTIRSI VIVI”

No, non mi aveva letto la mente. L’ho capito subito perché non si è mostrato arrabbiato con me. Anzi, continuava a parlarmi normalmente. Si è stropicciato leggermente gli occhi con aria stanca ed assente, poi ha guardato la sua armonica. “Davvero sono strano quando la suono?” ha chiesto con tono distaccato e pensieroso, piantandomi addosso uno sguardo indagatore.

“Sì maestro, ogni volta. Tanto che mi sono domandata se quello strumento non abbia particolari poteri magici.”

Lui ha sorriso, guardandomi esattamente come se fossi una sciocca ingenua. Poi ha risposto “No Bella, non ha nessun potere magico.. La uso soltanto non dimenticare. Ne avevo una tanto tempo fa, me l’ero conquistata, e mi hanno costretto a separarmene. E io odio che mi si tolgano le cose che mi conquisto, odio che mi si privi di qualcosa che per me ha importanza. Lo odiavo da bambino, e lo odio ora.”

Ha detto queste parole con un tono inquietante, quel tono inquietante che sa usare solo lui. È così pieno di rabbia, odio e rancore, che fa angosciare persino me. Ma istintivamente mi piace, come mi piace il suo sguardo in queste occasioni.

Ho voluto sapere altro su di lui, è così raro che si racconti, che non volevo perdere quell’occasione per nulla al mondo. “Quella è l’armonica che avevate tanto tempo fa? L’avete recuperata?” ho dunque domandato.

Lui ha risposto quasi schifato “No, non è affatto quella … quella era … non puoi capire. Da poveracci.” ha fatto una pausa, io non ho chiesto nulla, avevo paura di osare troppo. Col mio maestro non posso: e perché è il mio maestro, e lo devo rispettare sopra ogni cosa, e perché è terribile se si arrabbia davvero. Per fortuna ha continuato lui “Questo è un oggetto raro e antico, di certo lo sai bene anche tu. L’ho presa molto dopo, me la sono fatta regalare, è tutto facile così.”

Mentre diceva quelle parole, aveva ripreso a far girare l’armonica nervosamente tra le sue dita affusolate. Non so perché, ma quella frase, quel movimento, mi hanno fatto percepire una sensazione strana. Sospetto, dubbio e dolore mi pungevano lo stomaco a tratti.

Avrei fatto meglio a tacere, a non chiedere oltre, ora non starei a tormentarmi così. I miei sensi avevano percepito già tutto, ma io ho voluto farmi male da sola, avere la conferma da lui.

“Chi vi ha regalato una cosa tanto rara e costosa? Perché?” ho domandato con rabbia, a bruciapelo. Lui mi ha guardato quasi divertito “Perché? Forse non credi che io possa meritarmi un regalo così importante?” ha chiesto socchiudendo gli occhi e muovendo le labbra in un sorriso maligno.

“No … maestro, non intendevo quello, giuro, non oserei mai …” ho iniziato a dire, ma lui mi ha interrotto subito “Sì, lo so. So cosa intendevi. Me l’ha regalata una donna, una di quelle stupide oche che cadono ai miei piedi e farebbero di tutto per … sai da sola per cosa, sei abbastanza grande e smaliziata direi.” ha concluso guardandomi con palese provocazione, poi, dato che non dicevo nulla, ha lentamente abbassato lo sguardo verso l’armonica, riprendendo a suonarla.

Quel suono che lo porta lontano da me, già lo odiavo. In quel momento ancora di più, mi dava il voltastomaco. “Perché doveva fare così per avere in cambio dei regali?” mi urlava la mia mente mentre tentavo di restare impassibile vicino a lui.

“Perché, se io gli regalerei il mondo senza pretendere nulla in cambio?” più mi sorgevano queste domande, più mi veniva da piangere, ma non potevo e ho iniziato anch’io a giocherellare con il pendente che avevo al collo, fin ad arrossarmi le dita, come lui.

“Perché deve fare certi orrori, per sentire di poter possedere qualcosa? Per sentirsi vivo?” quando questo pensiero ha cominciato a martellarmi nella mente, devo essere diventata inquieta, non solo perché avrei voluto abbracciarlo e farmi baciare e dire che volevo stare solo io con lui, diventare donna e strega per lui, sempre più bella e potente … non solo per quello, giuro, ero tanto inquieta. Anche perché, la confusione dentro di me era tenta, la rabbia e il dolore si mischiavano con una gelosia ed un’invidia fuori totalmente dall’ordinario, che la mia energia magica era, come sempre, cresciuta troppo, e non riuscivo più a controllarla. L’aura doveva pulsare esageratamente verso gli spazi esterni. Lui è bravo … è il mio maestro e mi conosce bene, sa delle mie reazioni magiche. Deve aver percepito subito la situazione. Si è voltato verso di me e mi ha detto seriamente “Anche tu sei così. Tutti i Mangiamorte sono in un certo senso così, altrimenti non ci saremmo uniti in un cerchio magico, in un gruppo, o congrega, o che dir si voglia. I Mangiamorte sono la mia famiglia, e il marchio ci terrà uniti, fino alla morte. Lo imparerai presto, sei già molto perspicace ed intuitiva per la tua età. E gli orrori, Bella, li fai anche tu, come noi.”

Non mi aveva mai parlato in quel modo tanto serio e sincero, sono rimasta sorpresa, quasi mi sono sentita importante per lui. Quasi più importante delle donne da cui si fa regalare ciò che desidera.

Avevo capito quello che intendeva dire con quelle parole, mi era entrato dentro il suo discorso, anche se, effettivamente, non lo saprei spiegare tanto bene, ma lo sento. Anche se, non mi sento come lui, è così talmente particolare, diverso da tutti.

Lui è davvero speciale.

E mi sa sempre insegnare tutto, ma non soltanto gli incantesimi, le pozioni, l’arte guerriera ecc … no, lui mi parla, mi fa capire tanti argomenti, mi ascolta.

Mi fa essere felice o triste, a seconda del momento e del suo comportamento. Quello che mi trasmette è così forte, anche più forte di ciò che mi trasmette Rod.

Ho annuito lentamente alle sue parole, guardandolo negli occhi. Ci siamo scambiati uno sguardo lungo e attento, anche se mi è stato un po’ difficile con le sue le pupille, tanto strette da scomparire quasi.

Poi ha rotto quel momento di silenzio dicendomi “Oggi giornata libera, sei in vacanza. Puoi seguire il tuo fidanzato in un lavoretto divertente che deve svolgere a sud di Londra. Ti dirà tutto lui. Domani però, doppio allenamento, teoria prima e pratica poi.”

Io ho sorriso “Certo maestro, sarò prontissima.”

Si è alzato lentamente facendomi cenno di seguirlo “Inizieremo con qualche piccolo duello io e te, preparati.” l’armonica l’ha lasciata lì, sul divano, abbandonata come se non gli importasse nulla. È finita in mezzo ad ampolline e piccoli recipienti per erbe o pozioni. È inquietante vedere in quei momenti come tratta se stesso … ma, a me, in quell’istante, ha fatto solo battere il cuore più in fretta e più violentemente. E mi sono avvicinata a lui mentre mi parlava di domani e ci siamo allontanati insieme, e gli ho sorriso perché lo vedevo più vivo di prima, come sono abituata a vederlo, o quasi. “È solo una cotta, davvero, solo una stupida cotta.” mi sono ripetuta di nuovo, mentre lo guardavo in tutta la sua inquietante bellezza.

*****

Quando ho raggiunto Rod e gli ho detto che saremmo potuti andare insieme a sud di Londra per l’agguato organizzato nel covo dei cacciatori di maghi e streghe, lui è stato entusiasta. Era felice, lo so, di potermi mostrare quant’era bravo, ciò che faceva, e condividerlo con me, anche insegnarmi, se e quando c’era bisogno. Non gli importa mai che io sia sempre brava, che raramente debba aiutarmi,o consigliarmi. Semplicemente è orgoglioso e felice quando può farlo.

Ho guardato Rod e ci siamo subito sorrisi, complici e uniti come sempre, ci siamo presi la mano e avviati alla missione.

È bello e selvatico come nessuno, la sua mano ha una stretta forte ed è grande e calda. Il suo sguardo da predatore, non perde mai quel non so che di sbandato e pericoloso, nemmeno quando tenta di fare il degno primogenito di un’antichissima famiglia di maghi, altero e orgoglioso. E non che tenti di farlo molto spesso a dire il vero.

Non so come possa accadere, ma quando sto col mio maestro, penso raramente a Rod. Quando sto con Rod, non penso quasi mai seriamente al mio maestro …

“Bella …” mi ha detto a quel punto Rod con voce squillante ed entusiasta. Io ho alzato lo sguardo verso di lui per sentire cosa aveva da dirmi.

“Che ne dici di provare i tuoi primi rudimenti di arti guerriere? Potremmo combattere contro i cacciatori, anziché fare un semplice agguato. Che ne dici?” a me l’idea piaceva da morire. Non vedevo l’ora di mettere in pratica qualche nuovo insegnamento e distruggere quegli individui, facendogli ben capire di cosa eravamo capaci in battaglia e guerriglia, oltre che negli agguati. Nonostante ciò, esitavo leggermente “Non so Rod, non sono sicura che il mio maestro voglia che io prenda iniziative senza il suo permesso … anche se … potrebbe anche esserne contento no? Basterebbe fare un lavoro accurato, un attacco perfetto e una vittoria schiacciante.” ho risposto cercando di arrivare alle conclusioni a cui mi interessava arrivare.

Rod ha annuito convintissimo “Sarà orgoglioso di noi, non dubitare.”

Così siamo saltati sulla scopa di Rod in due, io lo stringevo forte perché aveva avuto una splendida idea. Lui ha dato una delle sue accelerate ineguagliabili e , a gran velocità, ci siamo subito diretti sul posto predefinito, felici e pronti a scatenare i nostri poteri e i nostri incantesimi.

La battaglia è stata splendida, mi sentivo il sangue scorrere più veloce e più caldo nelle vene, l’adrenalina mi faceva sentire invincibile e grandiosa, onnipotente. E il mio cervello non pensava a nulla, tranne all’idea che ero superiore a qualunque mago o strega lì presenti, e il mondo era in mano mia.

E la mia vita era splendida.

Combattere al fianco di Rod poi, è bello perché abbiamo un’intesa quasi perfetta (quasi …) e perché lui è più forte e abile di quanto pensassi.

Probabilmente, mentre io imparo dal mio maestro, lui impara sul campo.

Li abbiamo uccisi tutti e, appena rimasti soli, nel silenzio della morte, ci siamo baciati appassionatamente. Per sentirci vivi …

Esattamente come mi aveva detto il mio maestro ...

Bella

 

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Eccomi tornata con l’aggiornamento di questa ff (la prossima storia arriverà al più tardi la prossima settimana!)

Credo di dover dare un po’ di spiegazioni su questo capitolo che può sembrare strano … soprattutto per quanto riguarda l’Oscuro Signore.

Avrete notato che è diverso dal solito, credo di averlo caratterizzato così perché, secondo me, prima di “morire” per via di Harry e Lily, fosse più umano, più felice in un certo senso e capace di interagire meglio con chiunque. Questa è una mia idea.

Mentre, per quanto riguarda il fatto che lui consideri i Mangiamorte, la sua famiglia, l’ho letto nel libro 4, lo dice lui mentre è con Harry nel cimitero.

Ultima cosa, quando leggevo nei libri che Voldie otteneva tutti i favori delle donne, dalle più vecchie, alle più giovani, ai fantasmi, e che erano disposte a regalargli tutto, non ho mai pensato che lo facessero solo per il suo modo di fare … ho pensato proprio che lui se le portasse a letto in cambio di quel che voleva ottenere (che fosse importante o meno).

Credo di aver spiegato le cose più eclatanti

Per tutto il resto, risponderò ai commenti. Per i quali vi ringrazio sempre moltissimo!!

Il prossimo capitolo tornerà Rabastan!

E ora grazie per i commenti scorsi:

Luciana Menditegui: grazie per la recensione e per il complimento alla storia! Il libro di cui parlavo, purtroppo non l’ho comprato, ma solo consultato in una libreria di un paesino di mare dove vado spesso … per cui non riesco a darti il titolo subito, ma, prometto di appuntarmelo la prossima volta che torno là e poi scrivertelo! (sperando il libro ci sia ancora)

Lenobia: dopo la fine della scuola, ci vogliono parecchi giorno per disintossicarsi prima di poter svolgere una qualsiasi altra funzione vitale! Per questo ti capisco benissimo se non ce l’hai fatta a recensire! Sono davvero felice che Voldie ti piaccia, commentalo pure perchè ne sto dando una versione abbastanza personale per cui mi fa piacere sapere com’è.

Non ha voluto dare lezioni a Bella … perché non ne aveva voglia … sulle sue “giornate no” tornerò ancora, con spiegazioni ancora maggiori, non ti anticipo ancora nulla

Maja: Voldie suona l’armonica solo come simbolo (come sai lui è ossessionato dai simboli), per ricordare quella che aveva rubato da bambino e, fondamentalmente, per ricordare quanto soffriva a quell’età e quindi far crescere odio, rabbia e senso di vendetta. In oltre, anche secondo me, questa cosa rendeva un po’ più mistica e personale la vicenda e il personaggio (per me la Rowling non gli ha dato molti segni caratteristici, cosa che tenterò di fare in questa ff … e spero che vengano bene!)

stellinagiocosa90: sì, era molto malinconico il Signore Oscuro, passerà, ogni tanto, giornate o periodi di forte malinconia. Mentre per quanto riguarda la sua visione di Bellatrix, diciamo che non vede in lei proprio una bambina, ma una ragazza giovane … comunque sua allieva. Non sicuramente una donna. D’altra parte, ho spiegato qui come lui si serve delle donne (forse è meglio se Bella non la vede come tale!). Grazie infinite per le recensioni su La strega più potente! Le apprezzo moltissimo!

cinemalostdari: qui ho spiegato che l’armonica non è quella che aveva da bambino, ma simbolicamente è tutto legato. Ora, la suona solo per non dimenticare il passato, e dunque per aumentare il suo odio, dolore e sete di vendetta e rivalsa. Prima che Bella diventi una strega iniziata, succederanno varie cose. Verso la fine della ff però anche lei sarà una strega nera a tutti gli effetti. Per quanto riguarda il marchio nero invece, dovrai attendere un po’ di più, perché l’ho previsto nella terza ed ultima storia di questa serie (con la speranza di non rompere troppo e che mi seguirai!)

marik: tutti i guai che combina Bella (e che sono cose a parte rispetto a ciò che le fa fare Voldie) con Rod e amici vari (che però introdurrò poco più avanti) la porteranno ad avere qualche “piccolo” casino in famiglia (non ti anticipo nulla, ma non cose gravi … non è certo Andromeda) soprattutto una cosa che farà insieme a Rod …

Non ho mai letto Dylan Dog!!! Ora però mi hai incuriosito e mi devi dire qualcosa sul parallelismo! Per quanto riguarda cosa stava pensando, diciamo che l’armonica lo ha riportato ai ricordi del suo passato in orfanotrofio, e di lì ciò che di certo ne consegue per lui

Ely79: io non ho una sorella, per cui mi devo arrangiare a rendere il rapporto tra Bella e Cissy il meno scontato possibile, ma allo stesso tempo reale e realistico (non possono andare sempre d’accordo, sono comunque diverse, ma un legame profondo comunque resta), spero di farcela … per quanto riguarda Voldie, punto a farlo effettivamente più umano, sempre cattivo ecc, ma più uomo e meno mostro (o meno serpente …)

p.s. il risparmio energetico tornerà presto!!

Julia Weasley: il fatto che Lucius sia una via di mezzo tra Bella e Cissy, l’ho pensato anch’io! Questo infatti mi ha portato ad immaginare i mangiamorte divisi in due modalità: quelli nobili ed eleganti tipo Lucius e Nott per esempio e quelli più platealmente violenti e scatenati tipo Bella e compagnia. Per quanto riguarda l’armonica, come ho spiegato qui, non è quella che aveva da bambino, ma simbolicamente sono legate (sai che Voldie ama i simboli) e la suona per ricordare il passato, e per aumentare così il suo dolore, l’odio e dunque la sua sete di vendetta e rivalsa.

Ah, dimenticavo! Questa storia finirà circa nel momento in cui Bella diventerà una strega nera iniziata (con prove e tutto il resto. Allenamenti e studio non le andrà sempre bene come ora …) mentre la terza ed ultima storia della serie, sarà la parte in cui entrerà a far parte dei mangiamorte!

blackitten88: dato che il capitolo non era troppo lungo, se ne dovessero capitare ancora, non mi farò problemi! Per ora sto andando avanti normalmente! Sono felice comunque che il mio modo di scrivere non pesi, è un sollievo!! In questo capitolo, ho spiegato bene che c’è effettivamente un legame simbolico tra la sua armonica attuale e quella che aveva da bambino! In oltre, lui così malinconico si vedrà altre volte (a volte invece sarà più nervoso) … ma non posso fare a meno di aggiungere una nota romantica e personale: l’armonica la suona bene!!

RainbowFairy: ti ringrazio per avermi lasciato questa recensione (rispondo qui anche se è sul primo capitolo così spero tu possa leggere la mia risposta). Sono felice che ti piaccia il mio modo di scrivere e che assomigli ad un romanzo nero. È un bellissimo complimento. Sono anche felice che ti piaccia il rapporto di Bella con il suo maestro, certamente è molto speciale e lo resterà per sempre, soprattutto per Bellatrix che lo amerà al di sopra di ogni cosa. Anche i due fratelli Lestrange fanno parte della sua vita comunque, per cui ho costruito la storia anche attorno a loro. Ma se hai letto anche altre mie storie, credo tu sappia già tutto …

Grazie ancora!

   
 
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