Fusioni e
cadute decisamente impreviste…
Ignaro di tutto
quello che era accaduto, Sasuke passeggiava tranquillo per le strade del
villaggio.
All’improvviso il
suo piede tirò un calcio a un oggetto per terra, che tintinnò. Incuriosito, il ragazzo
lo raccolse: era un orecchino giallo, a pendente.
Sasuke se lo
infilò in tasca e s’avviò verso casa.
Poco dopo anche
Naruto, uscendo di casa, trovò per terra un orecchino
identico.
Per fare lo scemo,
il ninja se l’accostò all’orecchio e si mise ad imitare
Ino, che il giorno precedente si era presentata con
un orecchino simile.
Certamente non
immaginava che, contemporaneamente, anche Sasuke, davanti allo specchio di
casa, si stava accingendo a fare lo stesso gesto. Il ragazzo, infatti, aveva in
testa già da un po’ l’idea di farsi un buco all’orecchio e voleva vedere come
gli sarebbe stato quell’orecchino.
Non appena la
pelle dei due ragazzi entrò a contatto con il freddo metallo degli orecchini,
avvenne un fatto incredibile: i due ragazzi si sentirono tirare l’uno verso l’altro da quello che a loro parve una specie di
tornado e, attraversando mezzo villaggio, si andarono a scontrare proprio
davanti a Sakura che, in linea d’aria, era esattamente a metà fra loro e che in
quel momento stava uscendo di casa.
La ragazza ebbe a
malapena il tempo di riconoscere le persone che le
erano letteralmente schizzate davanti, quando un forte spostamento d’aria la
buttò a terra e una luce accecante la investì in pieno.
Quando i suoi
occhi ripresero con fatica la loro funzione, Sakura sbatté le palpebre un paio di volte prima di convincersi che
l’immagine davanti ai suoi occhi fosse reale.
Davanti a lei non
c’era più né Naruto né Sasuke, ma una persona a prima vista sconosciuta, che
però, una volta osservata con attenzione, rivelava molti aspetti familiari : il volto era sicuramente quello di Naruto, inconfondibile
anche per la presenza dei tipici segni sulle guancie; Sakura non aveva poi
sicuramente dubbi sull’appartenenza di quegli occhi scuri, dentro ai quali era
celato un enorme potere, e di quella bocca… quante volte aveva sognato di
baciarla… ma cosa ci facevano le labbra di Sasuke sul volto di Naruto?Anche i
capelli erano piuttosto strani: aveva infatti un ciuffo biondo molto
scompigliato che gli ricadeva sulla fronte, mentre il resto della capigliatura
era molto ordinata e del colore dell’ebano. Sakura si convinse ancora di più
osservando i vestiti del ragazzo: la giacca arancione di Naruto troneggiava sui
pantaloni neri di Sasuke.
Non c’era alcun
dubbio: quello strano ragazzo, dotato di curiosi orecchini a pendente, sembrava
proprio essere la via di mezzo fra i compagni di squadra di
Sakura!
Ma com’era possibile?
I Kaioshin, ignari
della sorte degli orecchini, avevano convocato a rapporto sul loro pianeta Goku,
Vegeta, Gohan, Goten e Trunks.
Dopo aver spiegato
loro la situazione, i Kaioshin chiesero ai sayan di aiutarli. I guerrieri
accettarono con entusiasmo la nuova avventura, con l'eccezione di Vegeta che
commentò:« Proprio non capisco perché devo perdere tempo
con voi... »
Goku lo
punzecchiò:« E dai, Vegeta, vieni anche tu! In questa
dimensione sembrano esserci nemici molto potenti, non mi dirai che non sei
nemmeno un po' curioso... oppure hai paura? »
Vegeta s'irrigidì:« Paura io? Come può il principe dei sayan avere paura? E va
bene, verrò, ma solo per dimostrarti che sono migliore di te! »
Kaioshin il Sommo,
finalmente soddisfatto, fece segno al Superiore che
erano pronti e così tutti guerrieri vennero trasportati nella dimensione
parallela. Purtroppo, data la poca dimestichezza con questa sua capacità, il
Superiore sbagliò leggermente la mira e tutti si ritrovarono mezz'aria sopra un
villaggio in mezzo al deserto. Presi di sorpresa, nessuno riuscì a controllare
la caduta e finirono tutti sopra un palazzo, distruggendolo per metà.
Goku, una volta
capita la situazione, si voltò e disse:« Urka! Qui mi
sa che l'abbiamo combinata grossa! »
Gohan confermò:« Infatti! Ho come l'impressione che abbiamo
appena demolito il caso del capovillaggio! »
Infatti il gruppo era stato rapidamente circondato
da un numero abbastanza considerevole di persone, all'apparenza tutti
guerrieri.
Un individuo li
apostrofò dicendo:« Come avete osato distruggere la
residenza del Kazekage? Ninja dalla sabbia,
all'attacco! Dobbiamo fermare gli invasori! »
Gohan commentò
entusiasta:« Ninja? Come quelli delle leggende? Forte!
»
Gli altri sayan,
invece, si lanciarono subito all'attacco, sbaragliando in poco tempo i loro avversari,
mentre Kaioshin il Sommo, in disparte dalla mischia, continuava a ripetere al
vento:« Mi raccomando, noi non dobbiamo interferire in
questa dimensione! Non fatevi notare! »
Il Superiore gli
disse:« Mi sa che un po' tardi... » ricevendo come
risposta una bacchettata dietro il collo.
Poco dopo Vegeta
gridò al suo eterno avversario:« Kakaroth io ti
uccido! Mi hai trascinato qui promettendomi sfide interessanti, mentre questi
qui sono dei deboli conigli, peggio di quel che trippone con la spada! »
Gohan, pensando a
Jirobai, non poté trattenere una risata, ma in quel momento venne
distratto da un urlo familiare. Goten era rimasto infatti
prigioniero in una morsa di sabbia, e Trunks faceva di tutto per liberarlo,
seppure con scarsi risultati. Gohan trattenne l'istinto fraterno di correre in
suo soccorso per concentrarsi su colui che controllava
la sabbia. In pochi istanti individuò un ragazzino coi
capelli rossi circondato completamente di sabbia e, prima che stritolasse il
suo amato fratellino, gli sparò contro un'onda energetica, giusto un istante
prima che Gaara pronunciasse la fatidica frase
“Funerale del deserto” che avrebbe causato non pochi danni al piccolo Goten. Il
ragazzo, disorientato, lasciò scivolare a terra la sabbia che avvolgeva il
bambino.
Vegeta, attirato
dalla scena disse:« Finalmente un avversario che
sembra poter competere con noi! » e senza pensarci due volte andò
verso Gaara, seguito a ruota da Goku, un po' per
aiutare l'amico e un po' per vendicare suo figlio.
Anche Gohan stava
per aggiungersi alla comitiva, quando gli si parò davanti uno
strano manichino avvolto da bende. Nonostante l'iniziale stupore, il ragazzo
riuscì comunque ad evitare un coltello gocciolante di
quello che Gohan identificò come veleno. Non ebbe nemmeno il tempo di tirare un
sospiro di sollievo, che una voce alle sue spalle lo fece trasalire:« Però, vedo che sei molto agile! Se persino riuscito ad
evitare il colpo di Karasu, la mia marionetta da
combattimento... »
Gohan, stupito,
ripeté:« Marionetta... da combattimento? »
Kakuro non gli rispose, ma gli lanciò contro la
sua arma. Mentre Gaara affrontava Goku e Vegeta e Kakuro se la vedeva con Gohan, una
persona osservava la scena di nascosto, studiando se e quando intervenire nei
combattimenti. Dato che tutti gli invasori sembravano occupati, il ninja stava
già pensando di approfittare dell'occasione per catturare almeno uno di loro
per poi farsi rivelare il mandante dell'attentato. Non accorse
quindi di un paio di ombre furtive alle sue spalle che, messisi d’accordo,
l'attaccarono con qualche sfera energetica. Temari
reagì istintivamente e le rispedì al mittente con l'aiuto del suo enorme
ventaglio, poi, visti in faccia i suoi avversari, commentò:« Ma
come, adesso mandano anche dei mocciosi in missione? »
Trunks e Goten,
pur non capendo appieno la frase, compresero che la ragazza era potenzialmente
pericolosa e continuarono il loro attacco, ben controbilanciato dalle lame di
vento di Temari.
La sfida si svolse
in completa parità in tutti gli scontri e sarebbero potuti
continuare così all'infinito, se Kaioshin il Sommo non li avesse interrotti
dicendo: « Finalmente sento
la presenza degli orecchini! Sono da quella parte! »
Il Superiore,
ansioso di concludere in fretta quella storia,
teletrasportò tutti guerrieri lontano dal luogo dello scontro, nella direzione
indicatagli. I sayan, benché un po' delusi, s'incamminarono
di buon passo dietro il Sommo che
li guidava, ma Vegeta, offeso per la brusca interruzione del combattimento,
cercò di tornare indietro, se non che sulla via del ritorno al villaggio della
sabbia, incontrò sul terreno un vero e proprio nugolo di vermi, attirati in
superficie dalla pioggia recente.
Vegeta,
inorridito, decise saggiamente di tornare sui propri passi e di raggiungere il
resto del gruppo che, a loro insaputa, si stava dirigendo verso il villaggio
della foglia, alla ricerca degli orecchini.
Il nuovo
proprietario degli orecchini, nel frattempo, osservava con aria confusa la
ragazza che aveva davanti, e altrettanto stava facendo Sakura. La ninja, dopo quasi un minuto di silenzio, chiese:« Ma tu
chi sei? Un attimo fa mi era sembrato di vedere Naruto e Sasuke… »
Il ragazzo, dopo
qualche secondo di riflessione, rispose:« Io sono
Naruto… però sono anche Sasuke… »
Dato che la
ragazza lo guardava con aria ancora più stranita, il ragazzo cercò di
spiegarsi:« Io… non so come sia successo, però sono
sicuro che prima c’era Naruto e c’era Sasuke, e poi… ricordo che sia Naruto che
Sasuke sono stati trasportati da un fortissimo vento e un secondo dopo c’ero
io… uffa, non riesco a spiegarmi,
Sakura! »
La ninja si stupì:« Tu mi conosci? »
Il ragazzo
confermò:« Certo! Ti ho detto che sono
sia Naruto che Sasuke e ho entrambi i loro ricordi! »
Sakura cercò di
ricapitolare:« Fammi capire: tu saresti una specie di
via di mezzo tra i miei compagni di squadra, non hai la più pallida idea come
tu sia saltato fuori, avresti tutti i loro ricordi e le loro capacità e io
dovrei crederti? »
Il ragazzo le
sussurrò in un orecchio:« Ricordo ancora quando mi hai
fatto tornare in me dopo che il marchio di Orochimaru
mi aveva posseduto… »
Sakura, con le
lacrime agli occhi, sussurrò:« Sasuke… »
Il ragazzo
continuò, questa volta con tono decisamente più
allegro:« E chi si dimentica il pugno che mi hai tirato quando mi hai beccato
durante l’esame per diventare chunin mentre cercavo
di aprire uno dei due rotoli? Meno male che Sasuke non se n’è accorto,
altrimenti me le sarei prese anche da lui… »
Sakura si mise a
ridere:« Già, sei la solita testaquadra,
Naruto… »
Poi, riflettendo,
aggiunse:« Ma allora è vero… né Naruto né Sasuke
sapevano degli episodi che ho vissuto con l’altro… »
Il ragazzo le
chiese:« Allora, ti ho convinto? »
Sakura annuì e
chiese:« Ma cos’è successo? Come… »
Il ragazzo scosse
la testa:« Non lo so… »
La ninja chiese:« E come ti dovrei chiamare
adesso? »
Dopo un momento le
rispose:« Forse… Narusuke… »
Sakura, dopo
qualche istante, riflettè ad alta voce:« Credo che sarà meglio mantenere il segreto non so quante
altre persone oltre a me crederebbero a questa storia… speriamo solo che non ci
affidino missioni… forse è meglio che ora torni a casa, Narusuke, poi vengo a
trovarti… »
Narusuke fece un
paio di passi, poi si fermò e disse:« Già, ma in quale
casa vado? In quella di Naruto o in quella di Sasuke? »
Dopo un momento di
riflessione, i due si accordarono per ritrovarsi in quella di Naruto,
sicuramente meno frequentata, e si divisero.
Ciao! In questo capitolo ci sono stati
molti colpi di scena, quindi spero ci saranno anche
più commenti!
Va bene, allora passo a rispondere al’unica recensione:
Sakurax16: ho
fatto uno sforzo e ho cercato di allungare il capitolo, spero che così vada meglio…
Ok, per questa volta è tutto! Vi aspetto
prossimamente per vedere come continuano le avventure di Narusuke e della
nostra spedizione sayan… e fidatevi quando vi dico: non avete ancora visto
nulla!!!
CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hinata 92