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Autore: Naruto89    27/06/2010    1 recensioni
Naruto Uzumaki è uno studente universitario sfaccendato, che sogna di diventare un regista cinematografico; Sakura Haruno è la nuova barista del locale che si trova esattamente davanti alla Facoltà frequentata da Naruto. Lei viene da Hiroshima, è arrivata sino a Tokyo per dimenticarsi una volta per tutte del suo ex, Sasuke Uchiha, e ha deciso di non impegnarsi mai più in una relazione seria. La storia di Naruto e Sakura dura 500 giorni, che non verranno mostrati in ordine cronologico, bensì completamente sparpagliato, disomogeneo, come pezzi di un puzzle da ricomporre con molta pazienza. Durante questa storia Naruto e Sakura si incontreranno, si conosceranno, si prenderanno e si lasceranno. "Questa è la storia di un lui e di una lei ma, tanto vale chiarirlo subito, questa non è una storia d'amore." Forse.
Ispirato e dedicato al meraviglioso film indipendente "(500) giorni insieme - (500) days of Summer".
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#15

“Io non ti sposerò
per credere all'idea
che quando lo farò
sarai per sempre mia.”

Io non ti sposerò – Marco Masini

(488)

“Tienila, e grazie. E’ solo per merito tuo se sono riuscito a scriverla.”
Erano ormai passati tre mesi da quando si erano visti l’ultima volta: l’incontro non era stato dei più piacevoli e, anche se quei ricordi erano ormai distanti, la sua decisione bruciava ancora il cuore del biondino. Tuttavia, se ora era lì, era proprio per via di ciò che successe ben 103 giorni prima: sotto il braccio, in una busta di carta, Naruto aveva il frutto di tutto ciò che gli era capitato nell’ultimo anno e mezzo.
Ciò che il giovane portava con sé era una sceneggiatura: il suo sogno era lavorare nel cinema e le esperienze appena vissute lo avevano fatto maturare abbastanza da potersi mettere davanti ad un computer e convertire in immagini e dialoghi gli ultimi anni della sua esistenza. Il più delle volte lo aveva fatto con le lacrime agli occhi, però – almeno – ci era riuscito.
Una volta davanti alla casa della ragazza, suonò un paio di volte: all’interno si udì un affrettato rumore di passi femminili, e basta. Buon segno, in fondo: con ottime probabilità, in quel momento era sola. Infatti, quando aprì la porta, il biondino non vide nessuna figura minacciosa alle sue spalle: c’era solo lei, la donna che aveva amato di più in quei suoi primi ventun’anni di vita.
“N-Naruto! Che ci fai qui!?”
La rosa sembrava completamente scioccata: ormai si era abituata all’assenza del biondo e vederselo apparire davanti l’aveva messa in apprensione. Tuttavia, il ragazzo ci tenne particolarmente a precisare subito che non aveva cattive intenzioni:
“Tranquilla, non voglio farti nulla. Sono solo venuto a portarti una cosa.”
“Che cosa…?”
Mentre Sakura si era fatta improvvisamente curiosa, il giovane aveva tirato fuori il famoso plico con dentro la bellezza di centoventi fogli di carta scritti in maniera piuttosto fitta, ma con una rigorosa impostazione all’americana. Poi, dopo aver messo la busta nelle mani della sua – ahilui! – amata, fece per andare via.
“Che cos’è…?” chiese candidamente la rosa, forse per sincera curiosità, forse per trattenerlo ancora un po’.
“Una sceneggiatura.”
Vi fu una lunga pausa, in cui i due si guardarono negli occhi: bastò quello, alla giovane, per intendere molte cose. Poi, quasi con freddezza, il biondino disse le parole che si teneva dentro dall’inizio della serata e – dopo aver finito – girò i tacchi e se ne andò. Lei, nel frattempo, si portò al petto quel pacchetto e lo guardò allontanarsi, con lo sguardo ormai completamente perso.

(385)

“Io sposerò Sasuke, Naruto!! Ho deciso, ormai!!”
Naruto si recò verso casa di Sakura piuttosto presto, quella sera. Il giorno prima avevano accordato di vedersi, siccome entrambi si dovevano parlare. Tutto quello che stava succedendo in quel periodo aveva travolto il biondino in malo modo, ma lui non aveva ancora rinunciato a dire la sua: non poteva lasciare che l’amore gli scivolasse via dalle mani in quel modo. Avrebbe combattuto pure contro il destino, a patto di riprendersi ciò che aveva di più caro al mondo.
La ragazza, che già lo aspettava sulla porta, era vestita particolarmente bene: dopo tanto tempo, aveva ricominciato ad indossare la maglietta rosa che gli metteva in mostra l’ombelico perfetto che si ritrovava, insieme alla minigonna azzurra che risaltava il più possibile le sue bellissime gambe. Naruto, ovviamente, non riuscì a non farle i complimenti, appena la vide.
“Avanti…” fece lei, sorridendo, ma tentando anche di tenere un certo contegno
“di cosa volevi parlarmi?”
Il biondino fece un respiro piuttosto profondo e, una volta trovato il coraggio, cominciò:
“Dammi un’altra possibilità, ti prego!”
La ragazza, anche se in fondo al cuore se l’aspettava, rimase spiazzata.
“Non so cosa ho sbagliato, ma sono sicuro di non volerti perdere… quindi, ti prego…”
“N-Naruto…”
La giovane non riusciva a non guardarlo con gli occhi dolci, provando un profondo senso di sconforto per come si stava comportando. Conoscendo come si comportava il suo stomaco quando provava rimorso, si immaginava già un’altra sera piegata sul gabinetto.
“non sei tu, davvero. Tu non hai sbagliato nulla e sei fantastico, ma… vedi, non si può scegliere chi amare.”
Il biondino sorrise, di un riso amaro.
“Proprio tu che all’amore non ci credevi, vero…?”
“Ma io mi ero innamorata di te, te l’ho anche detto.”
“Sì, qualche giorno prima di scaricarmi per quell’altro.”
Non avrebbe voluto parlare così, ma l’astio che covava per Sasuke Uchiha e per la situazione che era andato a creare lo stava completamente divorando e così, da un momento all’altro, si era fatto improvvisamente acido.
“Ho sbagliato, lo so… ho sbagliato tutto, come sempre.”
“Allora rimedia, e rimettiti con me.”
Tanto per cambiare, una fitta prese Sakura allo stomaco. Dolore che peggiorò immediatamente, quando Naruto – vedendo la sua smorfia – si avvicinò a lei, preoccupato.
“Stai male, Sakura-chan? Hai bisogno di aiuto?”
Ebbene sì, la rosa stava sempre peggio, ma lui non avrebbe mai potuto farci nulla: era tutta colpa dei rimorsi che provava per le decisioni che aveva preso nell’ultimo periodo, conscia di essersi comportata malissimo nei confronti di colui che le aveva fatto tornare il sorriso.
Poi, però, la giovane decise di farsi forza e riprese la sua naturale tranquillità: guardò il biondino negli occhi e prese una decisione abbastanza dolorosa. Doveva assolutamente rivelargli la verità, dirgli ciò che aveva appena fatto e che avrebbe cambiato per sempre la vita di entrambi. Per un attimo, si sentì quasi colpevole di quel gesto.
Però, pur di far tacere Naruto che continuava ad assillarla con le sue domande e le sue preghiere, pur di far smettere questa sua sofferenza e togliere ogni speranza alla testardaggine del ragazzo - che non se no non si sarebbe mai arreso - si lasciò definitivamente andare, urlando ai quattro venti l’ultima cosa che Uzumaki si sarebbe voluto sentir dire: la terrificante verità che gli toglieva improvvisamente la terra da sotto i piedi.

(315)

Erano passate ormai due settimane da quando Sasuke era apparso nelle loro vite, ma Naruto e Sakura continuavano ad uscire regolarmente, senza che il moro fosse più tornato a mettere becco tra i due. Anzi, dopo la dichiarazione d’amore che la rosa aveva fatto al biondino proprio quindici giorni prima, le cose sembravano andare di bene in meglio.
Ormai, finalmente, i due potevano dirsi che si amavano senza incorrere in un’altra crisi: in fondo, sono proprio i momenti peggiori che rivelano la vera forza di una coppia, e loro sembravano decisamente robusti. Infatti, anche quella volta erano usciti insieme e passeggiavano mano nella mano nella solita via, davanti all’università.
I due ragazzi sembravano nuovamente le persone più felici del mondo e nulla pareva poter compromettere la loro serenità. Però, purtroppo, quell’ombra oscura rappresentata da Sasuke ancora non si era dileguata del tutto e proprio quel giorno decise di rifarsi presente. Quando Sakura prese il cellulare e lo aprì per leggere il messaggio che le era appena arrivato, non avrebbe mai pensato a ciò che sarebbe successo da lì in avanti.

Sono al bar dove lavori di solito. Tu, dove sei?
Ti prego di raggiungermi immediatamente,ti devo assolutamente parlare.
Grazie.

Sasuke

Appena anche il biondo lesse il messaggio, si girò verso la sua ragazza e la osservò con i suoi bellissimi occhi azzurri, che sembravano chiederle: E ora? Cosa intendi fare?
Già: e ora?

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Ed eccoci tornati alla storia principale!! Capitolo in cui ammetto di non aver scritto molto, ma come sempre i primi capitoli delle varie parti servono più che altro a buttare in mezzo più argomenti di discussione e aprire più strade che poi, pian piano, verranno chiuse e riposizionate cronologicamente al loro posto. E, questa volta, potete stare certi che verrà chiusa ogni via e sottovia: siamo nell’ultima parte della fanfic che – è ufficiale – posso annunciarvi che durerà 21 capitoli! Quindi, come le altre, anche questa parte sarà composta da sette capitoli che andranno a chiudere la narrazione, per cui ho già buttato giù gli appunti. Se non fosse per gli esami, punterei a chiuderla abbastanza in fretta, ma visto che ho da studiare non so quanto ci metterò. Spero di finire prima della fine di luglio, quando andrò dieci giorni in vacanza a Parigi con i miei compagni di università!! Ah, un’ultima cosa: ho già in mente la fanfic che seguirà questa, e pure quella sarà ispirata da un’opera già esistente, anche se ne prenderà solo alcune caratteristiche, un po’ come in questo caso: insomma, sapete ormai bene in che modo mi faccio ispirare e in che modo invece creo di mio, no? A quale opera mi attaccherò questa volta? Beh, se vi dico che è un manga e che la fanfic si intitolerà “Sakura 100%” (o “100% Sakura”), vi fischiano le orecchie. Ma ora passiamo all’unica recensione:
Pai: Grazie mille!! Come sempre molto gentile!!
Un grazie anche a tutti coloro che leggono, ci becchiamo al prossimo capitolo! Ja ne!!

   
 
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