ho fatto il più presto possibile!!!! vi ringrazio dell'appoggio che mi date!!! beh, vi comunico che tra poco andrò a mare in vacanza e purtroppo non potrò portare internet... cercherò comunque di tornare per postare (i capitoli li ho già pronti) al massimo tornerò per settembre... non abbandonatemi... buona lettura!!!
PS altro POV Dennis
17
CAPITOLO
POV
Dennis
Andrew
non era tornato e ormai era sera. Mi decisi a cercarlo. Nonostante quello che
aveva detto, fatto o semplicemente pensato, e nonostante quello che io avevo
detto, fatto o pensato, era mio fratello ed era mio dovere ritrovarlo. Ci
capitava spesso di litigare tra noi, ma non avevo mai visto Andrew così
infuriato e non mi ero mai rivolto così male nei suoi confronti e in quelli di
Sylvie. Lei si offrì di aiutarmi a cercarlo ma decisi che era meglio andare da
solo. Quando l’avrei incontrato molto probabilmente avremmo avuto l’ennesima
discussione. Meglio che le altre ne rimanessero fuori. Linda capì e non
insistette più di tanto per accompagnarmi. Decise di restare a casa con Robert
aspettando che riportassi indietro sua figlia e nostro fratello. Mi incamminai
verso la foresta mentre Sylvie mi seguiva con lo sguardo appoggiata al
davanzale della finestra.
Era
buio
e il cielo era pieno di stelle. Nel paese non si potevano ammirare bene
come
qui dove non c’era l’illuminazione artificiale dei
lampioni. Mi lanciai tra gli
alberi seguendo gli odori nella speranza di trovarli il più
presto possibile.
Ma un altro pensiero annebbiava la mia mente. Elizabeth era sempre
lì
costantemente. Un chiodo fisso nella mia testa. Il suo viso, bello come
non
mai, mi ricordava ogni istante quanto l’amassi. Quanto amassi i
suoi modi di
fare impacciati e la sua timidezza spropositata. Il suo sorriso, i suo
capelli,
i suo occhi. Amavo ogni cosa di lei. Mai mi era successo in 200 anni di
amare
così tanto una persona. Mai avevo trovato una ragazza tanto
bella da fare
battere il mio cuore ormai spento da tempo. Avrei voluto che fosse con
me in
quel momento a dirmi che dopotutto non c’era nulla di sbagliato
nel nostro
amore. Che sarebbe andato tutto bene e che l’unica cosa che
desiderasse fosse
quella di stare con me. Ma come?!? Lei nemmeno sapeva che io ero un
vampiro
ibrido, un mostro. Come l’avrebbe presa quando l’avrebbe
saputo? Sicuramente
sarebbe scappata via urlando e non avrebbe più voluto rivedermi.
Come potevo
biasimarla io ero un mezzo vampiro. Un mostro. Uno di quelli che, nelle
fiabe,
vengono uccisi dall’eroe coraggioso. Ma non potevo cambiare
quello che ero e
forse sarebbe stato meglio ascoltare Andrew e lasciarla stare, dirle
che tra
noi non poteva funzionare e che mai sarebbe potuto essere diversamente.
Lo sapevo che sarebbe accaduto, era già successo prima di me.
Avrei
straziato il mio cuore e il suo, se mai le sarebbe interessato
qualcosa. Non
capivo perché i suoi pensieri e il suo cuore mi fossero celati.
Perché era come
un muro? Anche nel dubbio, ero disposto a lasciarla pur di vederla
felice un
giorno. Ero sicuro che con me non lo sarebbe mai stata. Chissà
cosa aveva
pensato fino ad allora di me. Perché? Perché il mio
potere non funzionava con
lei? La persona della quale più di tutti avrei voluto sapere i
pensieri e non
potevo farlo.
Iniziai a
sentire l’odore di Andrew mischiato a quello di Rachelle. Erano passati di lì.
Un odore pungente quello di Andrew mentre quello di Rachelle somigliava
vagamente alla lavanda e al muschio. Mamma mia quanto era dolce. Certo che
l’odore era un miscuglio tra Linda e Robert, come l’aspetto fisico e il
carattere. Non gli ero molto lontano. Ma iniziavo a sentire anche un altro
odore. L’avevo già sentito. Era familiare. Molto più forte di quello di Andrew
ed Rachelle messi insieme. Era dolce e invitante. Ma facile resistergli.
Tracciava un percorso tra gli alberi dritto fino al cuore della foresta. Non
poteva essere il suo. Lei non poteva essere qui.
All’improvviso
sentii un urlò. Lontano da dove mi trovavo. Dovevo essere più veloce. Man mano
che mi avvicinavo l’odore diveniva inconfondibile. Era lei, lo sentivo. Elizabeth
era lì.
Non avevo
mai corso più veloce in vita mia. Iniziavo a distinguere altri rumori oltre ai
soliti della foresta. Un respiro affannato. Versi. Mugolii. Ringhi. Rumore di
passi in corsa mischiato a quello di zampe tra l’erba. Un umano e… 1-2-3. Tre animali.
Poi un
tonfo. I mugolii cessarono. E il rumore di passi di fermò. Sembrava tutto
finito. Cos’era successo?
Accelerai
pregando di arrivare in tempo. Superai gli ultimi alberi che mi impedivano la
vista e arrivai in uno spiazzo privo di alberi. Un prato d’erba selvatica alta
fino al ginocchio copriva il terreno. Alzai lo sguardo. Andrew. Rachelle. Un
corpo steso per terra privo di sensi. Il petto si alzava e si abbassava ritmicamente
seguendo il gonfiarsi e il svuotarsi dei polmoni di aria. Andrew gli era
addosso. Rachelle si voltò verso di me preoccupata. Io aguzzai la vista verso
il viso del corpo inerme. Una ragazza. Una ragazza bellissima. Elizabeth.
Mi sentì
avvampare dentro. Alzai lo sguardo verso Andrew. Lui si tolse immediatamente da
lei impacciato avvicinandosi alle sua compagna.
<< Cos’è
successo? >> mormorai io tra i denti.
<< Non
è come pensi. Lasciami spiegare >> disse Andrew agitato.
<< Cosa
le hai fatto? >> chiesi io sempre più furioso.
<< Nulla,
non le ho fatto nulla, io ... >>
Non gli
diedi il tempo di finire la frase. Mi lanciai contro di lui furioso, ringhiando.
<<
zio, ti prego fermati. Non è come pensi! Non l’avrei permesso! >> Rachelle
non fece in tempo a fermarmi.
Nessuno
mi avrebbe ostacolato. Questa volta aveva davvero esagerato. Lo sbattei contro
un albero e mi lanciai su di lui mordendolo al collo. Lui gemette. Mi tirò un
pugno nello stomaco allontanandomi da lui. Io non mi fermai. Mi scagliai contro
di lui impedendogli di prendere fiato. Cercai di nuovo di morderlo ma lui mi
premette le mani contro il petto tenendomi a debita distanza. Era molto più forte di me. Lo fissavo negli
occhi. I miei erano furiosi. Un celeste cupo. Come un celo nuvoloso che
minacciava da un momento all’altro di piovere. I suoi erano impauriti e
spaventati. Qualcosa mi colpì di fiancò facendomi ruzzolare tra l’erba. Una
grossa pietra che però al contatto col mio corpo si era ridotta in misere
pietruzze. Rachelle stava usando la telecinesi. Mi voltai verso di lei. Era già
accanto ad Andrew pronta a combattere pur di proteggerlo. Proteggere quel
traditore. non potevo non biasimarla. Era l’amore della sua vita. L’amore della
sua esistenza. Come io stavo proteggendo Elizabeth, lei proteggeva Andrew.
Anche se a persone differenti. Stavamo facendo la stessa cosa. Proteggere la
persona che amavamo più di noi stessi.
<< Non
ho fatto niente >> ripeté Andrew << Non abbiamo fatto niente >>
era stremato. Si teneva sulle ginocchia.
Non
volevo sentire ragioni. Mi preparai a riattaccare per l’ennesima volta.
<< NO!
>> Rachelle gridò con tutta la voce aveva in corpo Ti prego zio.
Andrew ha ragione. Non le abbiamo fatto del male l’abbiamo protetta. Le abbiamo
salvato la vita pensò tutto d’un fiato, per paura che attaccassi ancora.
Mi alzai
dalla posizione di attacco. Continuavo a non capire. Protetta da cosa?
Come se fosse
Andrew quello a leggere nei pensieri disse: << Da lupi. Dei lupi l’hanno
attaccata. Non so perché fosse nella foresta. Quando siamo arrivati lei era
priva di sensi mentre un cane continuava ad abbaiare contro a tre lupi che minacciavano di morderli da un
momento all’altro. Li abbiamo uccisi. Lei è ancora priva di sensi e il cane è
lì >> Andrew indicò con un dito un punto preciso nella foresta. Mi
voltai. Un cooker marroncino era raggomitolato accanto ad un albero tremolante.
<< Abbiamo
portato via i corpi dei lupi perché non fossero trovati da escursionisti per la
foresta e poi quando sei arrivato tu Andrew cercava di rianimarla >> disse
Rachelle. Era evidentemente più rilassata. Si era calmata. Aveva davvero temuto
il peggio.
Andrew aveva ragione, si vede quanto tieni a lei, zio. Non avrebbe mai provato
ad ucciderla. Sai che non ti avrebbe mai fatto una cosa del genere
pensò Rachelle.
Io iniziai a calmarmi. Senza parlare mi alzai in piedi. Andrew e Rachelle erano comunque preoccupati per un altro attacco. Mi avvicinai al corpo senza sensi della persona a cui tenevo di più al mondo. Niente sangue e nessuna ferita. La mia Elizabeth stava bene.
allora vi gusta??? anche voi avete temuto il peggio?!? xD xD vi credo vi credo... vi lascio le immagini di Dennis e Elizabeth okay? poi mi fate sapere che ne pensate Dennis:
Elizabeth:
spazio alle recensioni:
MaryAc_Cullen era quello il motivo del capitolo, far cercare di capire questa famiglia incomprensibile. grazie mille per aver recensito anche se avevi altri impegni. facci sapere
cussolettapink le foto sono come ce li siamo immaginati... abbiamo in serbo di metterli tutti i personaggi. mi dispiace averti fatto girare la testa per un po'... non pensavo fosse così difficile arrivarci. ti mando un bacio facci sapere....
grazie mille solo a chi legge... ci sentiamo spero presto... bacetti