Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: R e d_V a m p i r e     27/06/2010    2 recensioni
Si dice che l’Orologio del Silenzio tornerà a suonare solo quando colui che ha commesso il peccato più grave arriverà sulla terra, rompendo così il silenzio centenario in cui è stato cristallizzato.
Dovete sapere che l’Orologio ha fatto sentire la sua voce l’ultima volta il giorno in cui il cielo pianse sangue, e le fiamme dell’inferno avvolsero ogni cosa, facendo sprofondare un intera città e i suoi abitanti nelle profondità dell’Abisso.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Konoha Hearts





Loro non lo sapevano ancora, ma erano riusciti nell’impossibile.
Fuggire dall’Abisso.

Il silenzio nel salone devastato aveva un che di inquietante. Gli unici presenti in quelle rovine sembravano interessati a guardare al centro, verso la torre dell’Orologio che non aveva più suonato da… dalla notte dell’incidente. Per lo meno, uno di loro sembrava farlo. L’Hatake stravaccato su una delle panche di legno, il capo appoggiato su di una mano nascosta dall’ampia manica della camicia che indossava, osservava pigramente con l’unico occhio visibile qualcosa davanti a se, un leccalecca fra le labbra dalla maschera abbassata. Ovviamente nessuno poteva vederlo in viso, perché aveva davanti a questo un libro che ogni tanto si permetteva di sfogliare. A qualche panca di distanza stava la giovane Hyuuga, seduta composta, a gambe accavallate, beveva con calma il suo solito tè nero, come nulla fosse.
Appoggiato contro un muro che si teneva su per miracolo, un ragazzo sui vent’anni o poco più. Braccia austeramente incrociate al petto, viso fine, pallido, chinato verso il basso, occhi nascosti dalla larga falda di un capello nero, lunghi capelli corvini legati in un codino basso che gli ricadeva su una spalla. Fra le labbra, pendeva mestamente una sigaretta accesa, i cui evanescenti fili di fumo si sollevavano fino al soffitto scoperchiato da cui pendevano alcune erbacce rampicanti che il tempo aveva lasciato nascere.
Tutti e tre sembravano aspettare qualcosa.
<< Ne, Kakashi-kun, sei sicuro che non dobbiamo ancora intervenire? >>
Chiese candidamente la ragazza, abbassando per un attimo la tazzina di porcellana e lanciando un occhiata perplessa all’uomo che cambiava svogliatamente pagina, intento nella lettura.
Quello alzò una mano, agitandola pigramente in aria.
<< Iie, Hinata-san. Non siamo nemmeno sicuri che possa funzionare >>
Il ragazzo che era rimasto immobile a fumare alzò di scatto il viso, guardando lo strambo uomo con aria assassina. Occhi neri segnati da marcate occhiaie si strinsero a fessura, mentre la sigaretta fra le labbra sottili rischiava di cadere a terra.
<< E allora vuoi spiegarmi cosa ci facciamo qui?! >>
L’interpellato si limitò a scrollare le spalle, cambiando nuovamente pagina.
<< Aspettiamo >>
La piccola Hinata valutò se alzarsi e placcare un eventuale attacco del moro, o continuare a bere il suo tè.
Evidentemente la reazione del ragazzo bastò a convincerla che non ci sarebbero stati altri attentati alla vita del suo servitore, per il momento, perché tornò a mescolare con un cucchiaino il contenuto all’interno della tazzina.
Il ragazzo sollevò il cappello, aggiustandolo, muovendo qualche passo nervoso verso l’Hatake.
<< E di grazia, cosa staremo aspettando? >>
Chiese, sforzandosi di non suonare isterico e mantenere il tono di voce calmo che lo caratterizzava. La giovane Hyuuga si voltò a guardarlo con un sorriso dolce, stringendo la presa sul manico bianco.
<< Oh Susanoo-kun se Kakashi-kun ha voluto che venissimo qua, un motivo deve esserci >>
Asserì, voltandosi verso l’uomo che annuiva pacatamente. O almeno, così sperava. Conosceva abbastanza bene Kakashi Hatake per capire lo stato d’animo del ragazzo dai capelli neri. Spesso le decisioni di quel buffo figuro si rivelavano una totale perdita di tempo. Ma quasi mai il servitore della famiglia Hyuuga faceva qualcosa che alla fine non si rivelava utile.
Sperò che questa fosse una di quelle volte.
Un botto sordo, e un fascio di luce accecante attirarono la loro attenzione. Sotto l’orologio si era formato un cratere di luce nera da cui uscì una figura di ragazzo, che si librò per qualche istante in aria, prima di cadere riverso al suolo, fra la polvere e i detriti.
Kakashi sorrise, aggiustando la maschera di stoffa sul volto. Una gran bella botta di fortuna.
<< Suppongo questo, mio caro ragazzo >>
Si fece sentire, alzandosi con nonchalance e riponendo il libro all’interno della casacca che indossava. La ragazza sospirò, osservando sorpresa Susanoo correre verso il ragazzino a terra, e prenderlo fra le braccia, dandogli leggeri colpetti sul volto per farlo riprendere.
Certo che Kakashi era davvero un uomo fortunato. Avrebbe scommesso metà delle fortune degli Hyuuga che questo non l’aveva previsto affatto. Si limitò a stare zitta, alzandosi e avvicinandosi come il suo servitore ai due.
Il biondo fra le braccia del moro sbatté un paio di volte le palpebre, prima di mettere a fuoco chi gli stava davanti. Si guardò attorno, disorientato, cercando di mettersi seduto con l’aiuto dell’altro.
<< Uhuhuh Naruto-kun! Che sorpresa. Credevamo non vi avremmo rivisto più >>
Esordì ridacchiando l’uomo dai capelli argentei.
L’Uzumaki si massaggiò il capo, confusamente, guardando ad occhi sgranati il servitore degli Hyuuga.
<< K-kakashi-kun. Che ci fate voi qui? >>
<< Uhm, diciamo pure che aspettavamo te, Naruto-kun >>
Si fece sentire con un sorriso dolce la corvina, affiancando l’Hatake. Naruto malgrado la confusione non poté esimersi dall’arrossire, e ridacchiare nervosamente.
<< H-hinata-chan… anche tu qui… eh eh >>
L’uomo che lo teneva ancora fra le braccia si lasciò andare in un sospiro fra il rassegnato e sollevato, sorridendogli appena. Il ragazzo alzò gli occhi a guardarlo, sorpreso.
<< Uhm, e tu chi saresti? >>
Il giovane lo lasciò andare, curandosi che non ricadesse disteso a terra, rialzandosi e passando le mani sui pantaloni sporchi di polvere, distrattamente.
<< Il mio nome è Susanoo >>
Si limitò a rispondere, vago. Il ragazzino annuì, osservandolo ancora, confuso. Eppure c’era qualcosa in lui… bah, forse erano stati quegli ultimi avvenimenti a confondere il già suo altamente confuso cervello.
Sembrava riconoscere persone che non aveva mai visto in vita sua. Prima Sakura, poi quel Susanoo…
Già, Sakura!
Il pensiero gli arrivò come una secchiata d’acqua gelida. Dove diavolo era finita? Eppure erano scappati insieme dall’Abisso, di questo ne era sicuro.
Con questa consapevolezza, non si accorse di una cosa, che per i tre davanti a lui era risultata lampante non appena aveva alzato il viso per rispondere.
I suoi occhi erano ancora rossi, e canini animali gli spuntavano dalle labbra.
Kakashi fu il primo a riprendersi dallo sconcerto iniziale. Si chinò verso il ragazzo, colpendolo in fronte con il manico del bastone da passeggio che si portava ovunque. Lo scrutò, voltandogli con questo il viso, quasi avesse paura di un contagio o una cosa simile.
Almeno fu quello che pensò Naruto, che iniziava a spazientirsi di questo trattamento da animale in via d’estinzione.
Si stupì a ringhiargli contro.
<< Calma ragazzo mio. Di un po’… come sei fuggito dall’Abisso? >>
Chiese infine l’uomo, ritirandosi quasi temesse che quello potesse azzannargli una mano. Hinata sospirò, posando una mano sul viso. L’Hatake non sarebbe cambiato mai. Eppure anche lei era curiosa di sapere come fosse riuscito in un impresa a dir poco impossibile, tanto che nemmeno loro sapevano come fare per recuperarlo.
E a dirla tutta quel suo aspetto animale la inquietava un po’.
L’Uzumaki scosse il capo, come per riprendersi o riflettere. Sembrava confuso.
<< Mi ha aiutato Sakura >>
L’Hatake inarcò un sopracciglio, e questa volta fu il turno del silenzioso Susanoo per far sentire la sua voce.
Inarcò a sua volta un sopracciglio, guardandolo tra il curioso e lo scettico.
<< Sakura chi? >>
Il giovane sembrò esitare. Lo stavano guardando come se fosse un pazzo.
<< Sakura la Bijui, chi se no? >>
I due ragazzi mori si guardarono, perplessi. L’unico che sembrò capire fu il “buffone” che si grattò il mento con il manico del bastone, annuendo fra se e se.
<< Oh capisco, capisco. E così ecco spiegato il motivo del tuo strano aspetto. Dicevo io che assomigliavi un po’ troppo alla Kyuubi >>
Hinata sgranò gli occhioni perlacei, portandosi una mano alle labbra. Se quello che diceva Kakashi-kun era vero… beh, almeno spiegava come quel ragazzino fosse riuscito a scappare alle grinfie della nera notte eterna dell’Abisso.
Il moro alle spalle dell’Uzumaki assottigliò gli occhi, digrignando piano i denti. Sorprendendo tutti, Naruto per primo, si portò davanti a lui, levandosi velocemente il guanto della mano destra e posandolo sulla fronte del giovane.
Kakashi scosse il capo, la manica della giacca davanti alle labbra coperte dalla maschera.
<< Yare yare… Susanoo-kun sei sempre così avventato. Non dai mai il tempo di divertirsi! >>
<< Devo bloccare i poteri della Volpe Rossa. Non so se hai notato, Kakashi, ma quel Bijui sta controllando Naruto in questo momento >>
Il chiamato in causa sbatté confusamente le palpebre. Davvero? Eppure sembrava normale. Cioè, si sentiva se stesso, più o meno.
Però… però avrebbe spiegato il perché della scomparsa di Sakura, a dire il vero.
Una voce non sua parlò per lui, in qualcosa di vagamente simile a un ringhio.
<< Cosa ti fa credere che ti permetterò di farlo, moccioso?! >>
Susanoo aggrottò le sopracciglia, piegando le labbra in un leggero ghigno, mentre la mano dell’Uzumaki serrava il suo polso, cercando di allontanarlo dalla sua fronte senza riuscirci. Malgrado i poteri della Volpe ancora non riusciva a battere la sua forza. Inspirò, chiudendo gli occhi.
<< Taci Volpaccia >>
Sibilò, prima che il suo palmo si irradiasse di una luce violacea. Kyuubi ruggì dalle labbra di Naruto, sconfitta, mentre gli occhi del ragazzo lentamente tornavano dell’abituale azzurro cielo. Quando il processo fu terminato l’unica cosa che gli rimaneva del Bijui erano quei graffi sulle guance, simili ai baffi della volpe.
<< Kuso! Avresti potuto essere più delicato, ragazzino >>
La voce lamentosa e imperiosa che proveniva alle loro spalle li fece voltare. Seduta sulla scalinata a massaggiarsi il fondoschiena dolorante c’era la ragazza dai capelli rosa, che guardava il ragazzo moro con aria vagamente assassina.
L’interpellato si limitò a sogghignare, tranquillo, rimettendosi il guanto con tutta calma, e sollevandosi da terra.
<< Perché avrei dovuto, Volpaccia? Ho semplicemente bloccato i tuoi poteri prima che potessi usufruire del corpo di Naruto a tuo piacimento. Credi davvero che ti avrei permesso di andartene a piede libero per la città? >>
La Kitsune serrò lo sguardo di smeraldo, rimettendosi ritta su due gambe, una mano al fianco, l’aria imperiosa.
Voltò il capo, rivolgendosi al giovane ancora seduto a terra che cercava disperatamente di capire cosa fosse successo.
<< Baka! Vuoi dirmi chi è questo moccioso che si permette di parlarmi così?! >>
Quello annuì, ritornando anche lui all’impiedi, massaggiandosi ancora un po’ rintontito il capo. Il sorriso brillante e un po’ sciocco sul suo volto faceva intuire che fosse tornato il solito di sempre.
<< Calma Sakura-chan! Lui è… un amico, credo. Il suo nome è Susanoo, se non sbaglio >>
La giovane voltò il capo, mettendo il broncio.
<< Che nome idiota >>
Sbottò, sottovoce. Hinata dovette intervenire afferrando il ragazzo per un braccio prima che questo si avventasse sulla Bijui e la pestasse. L’espressione adirata sul suo volto di solito indecifrabile faceva intendere quel suo intento non tanto celato.
Kakashi scoppiò a ridere, portando entrambe le mani nascoste dalle maniche alle labbra, piegandosi in due, il manico del bastone vicino al viso.
<< Ahahah! Siete così kawaii!!! >>
Poi all’improvviso si fece serio, e puntò il bastone in direzione del ragazzo biondo che sgranò gli occhi, sorpreso.
<< Mi dispiace dover interrompere questo festino di “bentornato” così, demo… Naruto Uzumaki a nome della Konoha sei in arresto per essere un Jinchuuriki >>



Angolino di R e d_V a m p i r e

Tarataratàààà *?* °-° E ora cosa succede?! Perché Kakashi vuole arrestare Naruto? Cos’è un Jinchuuriki? E la Konoha? E soprattutto chi è questo oscuro figuro, Susanoo?
Tutto alla prossima puntata, ovviamente (L)
xDDD Ringrazio chi legge, chi continua a seguirmi e i soliti ignoti (xD) Vaius e Lotti che continuano a recensire, imperterriti. Cari ragazzi, spero di avervi incuriosito, e soddisfatto. E… si, sembra proprio che Naru-chan sia stato pochissimo nell’Abisso, eppure, eppure…
Vi lascio così u.u Al prossimo capitolo!
Bacio!
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: R e d_V a m p i r e