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Autore: StefyGranger    12/09/2005    17 recensioni
Ciao ragazzi! Finalmente ho deciso di pubblicare una storia che non ha solo Ron/Hermione come pairing ma anche... ma che lo dico a fare?! Capirete da soli!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘ Cosa stai facendo

‘ Cosa stai facendo?’ chiese Lavanda, sedendosi accanto al ragazzo stando ben attenta a far vedere l’ampia scollatura.

 

B-beh…eh… sto…’ provò Ron, poi si schiarì la voce e riprovò ‘ Sto…’

 

‘ Leggendo?’ lo aiutò lavanda, sorridendo.

 

Ron annuì ‘Sì, proprio quello.’

 

Lavanda si alzò e si piegò sulla bambina la quale, dolcissima, sorrideva tutta contenta di ottenere altre attenzioni ‘ Sarà difficoltoso crescere una bambina alla tua età, ho ragione?’

 

‘ Beh, la maggior parte delle cose le fa Hermione… io devo stare con Emily solo quando ha le lezioni pomeridiane e deve andare in biblioteca.’ Spiegò Ron, chiudendo la rivista  'ò Ron, chiudendo la rivista..

 

‘ E … ora è in biblioteca?’ domandò Lavanda, avvicinandosi a Ron e guardandogli gli occhi.

 

La gola di Ron era completamente arida.

 

Non riusciva neanche ad inghiottire saliva.

 

E questo lo faceva stare male.

 

Molto male.

 

‘ Sì…’

 

‘ Quando Emily crescerà, gli dirò personalmente che ha un padre magnifico e bellissimo…’ disse Lavanda con un tono moooolto sensuale e penetrante.

 

Oramai aveva le mani tra i capelli fulvi di Ron, e si stava insinuando troppo velocemente.

 

Il cervello di Ron era annebbiato… poi gli apparve una figura in mente… era lei…

 

Piangeva.

 

Era a terra.

 

Sanguinava.

 

Buttò subito alla sua destra Lavanda, che ora aveva già un respiro molto pesante.

 

Anche Ron aveva leggermente il fiatone ‘Non…ci provare mai più.’ La rimproverò, prendendo in braccio Emily e dirigendosi nel castello.

 

Mentre camminava, il buonissimo odore della figlia gli salì alle narici.

 

Odore di borotalco.

 

Odore di neonato.

 

Lui adorava sua figlia, e anche la sua ragazza.

 

Non poteva deluderla e farla stare male.

 

Entrò, spedito, in biblioteca dove la trovò china su un enooorme libro.

 

Non stava leggendo.

 

Stava facendo qualcosa di tremendamente peggio.

 

Piangeva singhiozzando.

 

‘ Hermione…’ sussurrò Ron, mettendole una mano sulla spalla.

 

Lei scansò quella mano, voltandosi ‘ Che vuoi? Ti sei già stufato di tua figlia?’

 

Ron rimase perplesso ‘N-no..’

 

‘ E allora che vuoi?’ sbottò lei, facendo girare alcuni presenti, curiosi.

 

Ron abbassò il volto e diventò rosso pomodoro ‘Volevo… dirti una cosa…’

 

‘ Cosa?’ Hermione si era alzata, e aveva strappato dalle braccia del ragazzo Emily, che in tutta risposta borbottò…. Nel suo linguaggio.

 

‘ Ti amo.’

 

Due semplici parole.

 

Due profonde parole.

 

Che colpiscono il cuore come un uragano.

 

Che ti fanno sorridere.

 

Che ti fanno emozionare.

 

Che ti fanno gioire.

 

Hermione lo guardò per un po’, interdetta ‘ Cosa?’

 

Ron si inginocchiò e la guardò ‘ Io ti amo. E amo Emily. Voglio amarti per sempre. Voglio che tu sia mia per sempre… e voglio che tu sappia che … sei bellissima…’

 

 

Hermione non trattenne più le lacrime, si inginocchiò anche lei e, con Emily, lo abbracciò forte forte.

 

 

Poi Ron la baciò, e Emily sembrava un pochetto schifettata e urlò ‘ Daddaaa!!!’

 

E Hermione sorrise contro la bocca del suo amato, mentre i presenti li guardavano con un sorriso stampato sulla bocca.

 

Nel frattempo…

 

‘ Ciao Dracuccio…’

 

Malfoy era seduto sulla poltrona verde smeraldo, mentre guardava la finestra con aria assente.

 

Pansy gli si sedette vicino, e posò una gamba sulle gambe del ragazzo ‘ Che fai stasera?’ domandò la bruna.

 

‘ Fattacci miei.’ Rispose brusco.

 

‘ Mhm.. io non avevo niente da fare… e Elenoire e Brigitte oggi vanno su nel dormitorio maschile… così..dato che quello del mio anno era vuoto…’ provò Pansy, avvicinandosi a Draco.

 

Il biondo la guardò, e gli venne un colpo al cuore, quando quei capelli neri e quel viso cavallino si trasformarono sotto una nube di stelle in un viso dolcissimo, dai capelli lisci, lunghi e rossi e quegli occhi così freschi, così casti, così celesti… così tanto simili ad una ragazza di sua conoscenza.

 

Sorrise, mentre accarezzò quel viso da lui così cambiato.

 

E Pansy, non pensando minimante a quello che Draco stava pensando, lo baciò.

 

Ma quello non era un bacio d’amore.

 

Era più di passione… o di una cosa sporca.

 

E non lo riconobbe più come quello che desiderava tanto.

 

Non riconobbe più quelle labbra rosse e inesperte, così fresche e calde allo stesso tempo.

 

Così caste, semplici, desiderose di amore genuino.

 

Di quell’amore genuino che Draco non conosceva.

 

Non aveva ancora capito, ancora.

 

Finchè

 

Finchè non la conobbe.

 

Finchè il suo cuore non cominciò a palpitare in un modo strano.

 

Così estraneo a lui…

 

‘ Ehi, Harry!! Lancia un po’ quella pluffa!!’ protestò Ginny, mentre era a centrocampo con le mani sui fianchi.

 

Guardava in alto mentre Angelina e Harry si passavano la pluffa rossa.

 

Aveva i capelli legati in una coda alta, aveva un leggero lucidalabbra sulle labbra rosse e il viso si era ancora più addolcito, durante l’estate, così come il corpo e il portamento.

 

‘ Ehi, Weasley!’ la chiamò Malfoy, che lasciata di sasso Pansy, stava percorrendo il parco di Hogwarts.

 

Ginny si voltò di scatto ‘ Ohi, Malfoy, qual buon vento! Cosa vuoi?’

 

Draco di tutta risposta scrollò le spalle e guardò in alto ‘ Potter farebbe meglio a continuare a fare il cercatore, no?’

 

Ginny lo guardò ‘ Sempre migliore di te è.’ Disse, facendogli una linguaccia.

 

Draco sorrise.

 

Era un sorriso.

 

Non un ghigno.

 

Un sorriso dolcissimo.

 

Affettuoso.

 

Simpatico.

 

‘ Vuoi passarla con me, stasera?’ domandò d’un colpo Draco, mettendosi le mani in tasca.

 

‘ Se è per farmi vedere il tuo bel letto, no.’ rispose acida Ginny, allontanandosi dal ragazzo.

 

Non ci credeva!

 

Sperava che quel sorriso fosse un buon segno, e invece...

 

Invece no!

 

Draco la seguì ‘ Non… non hai capito nulla, come sempre.’

 

‘ Oh sì che ho capito, ma vedi Malfoy, se non l’hai ancora capito io non sono una ragazza come la Parkinson. Non sono facile, e non mi faccio portare a letto da chiunque me lo chieda.’

 

Malfoy le bloccò un esile braccio ‘ Sono stufo anche io di tutto quello, Ginevra. Io voglio vivere un amore come lo stanno vivendo la Granger e Weasley. E tu me lo stai facendo sospirare.’

 

Ginevra.

 

L’aveva chiamata per nome.

 

E le faceva pena.

 

Era desideroso d’amore, tutto qui.

 

‘ Io?’ domandò lei, interdetta.

 

‘ Tu.’ E così dicendo si piegò sulla rossa, mettendole una mano dietro la schiena, e le sfiorò appena.

 

Quasi avesse paura di poterle fare del male…

 

Di poter inquinare quelle labbra.

 

Di poterle scandalizzare.

 

Ma non furono certo le labbra di Ginny a scandalizzarsi.

 

Fu Harry.

 

Harry, che in quel momento aveva finalmente preso la pluffa, ora li guadava sbigottiti.

 

Come se non ci volesse credere.

 

Come se urlare, avesse potuto creare del guadagno.

 

Scese furioso dalla scopa e si diresse dal nemico ‘ Brutto, figlio di Mangiamorte!’ urlò.

 

‘ Harry calmati!’ cominciò Ginny ‘ Calmati. Per favore.’

 

‘ Avevo ragione, allora, avevo ragione porca miseriaccia??!!’ urlò di rimando Harry, sbattendo la scopa a terra.

 

‘ ORA STAI ESAGERANDO!!’ e l’urlo della Weasley fece calmare tutti gli animi.

 

Harry aveva il fiatone per quanto era furioso.

 

Desiderava strappare quei capelli biondi dalla testa di quel cretino.

 

Di impanarli.

 

Friggerli.

 

Mangiarli e infine vomitarli in testa a lui stesso.

 

Harry spostò lo sguardo da Ginny a Draco, da Draco a Ginny ‘ Come hai potuto?’ spirò, prima di andarsene, tutto imbronciato.

 

Hermione aveva Emily tra le braccia, seduta sulla poltrona della sala comune, e ora sotto lo sguardo attento e geloso di Ron, stava allattando al seno la figlia.

 

Le porte si spalancarono, e Ron fece a tempo e coprire con uno dei tanti pannolini puliti, la scena.

 

‘ Harry?! Ma sei matto?! Lo sai che Silente ha detto che ogni tre ore non si può entrare nella Sala Comune perché Hermione deve allattare!’ esclamò Ron.

 

‘ Ora tolgo il disturbo.’ Rispose Harry, salendo le scale e andandosene nel dormitorio maschile.

 

Hermione si voltò verso Ron ‘ Che ha?’

‘ Non ne ho idea.’

‘ Vacci a parlare. Magari a te lo dice.’

‘ E tu?’

‘ Io me la so cavare da sola, Ron.’

‘ Magari mi chiami quando deve mettersi a dormire?’

‘ Certo.’

 

Ron sorrise, felice, e scoccò un bacio prima a Hermione, poi alla sua dolce Emily che sembrava dormisse già, mentre piano piano ciucciava golosa e affamata.

 

Ron bussò tre volte.

 

Nessuna risposta.

 

‘Harry?’

 

Nessuna risposta.

 

Ron entrò e vide proprio quello che non avrebbe mai voluto vedere.

 

La finestra era aperta… con i vetri spalancati, la bacchetta posata sul letto.

 

‘ Oh mio Dio!’ sussurrò Ron, sedendosi pesantemente sul letto ‘L’ha fatto!’ piagnucolò ‘ Sì è suicidato!’

 

Si alzò… voleva affacciarsi per vedere se era vero.

 

Ma poi pensò che il suo stomaco non avrebbe retto a vedere una sagoma dai capelli neri tutta spiaccicata a terra.

 

‘ Harry!!’ piagnucolò ancora.

 

Prese la bacchetta, la osservò ‘ L’amore dà e l’amore toglie… avrà litigato con mia sorella…’

 

‘ Ron?! Che stai facendo?’

 

Il rosso si voltò di scatto, e lo vide in accappatoio ‘Oh..no.. ora me lo immagino anche quando era vivo e vegeto… e forse quello dev’essere il famoso vestito dell’aldilà! No..non è possibile… si sta avvicinando…! Ora mi ha tolto anche la bacchetta dalle mani… e quel fantasma chiude anche le finestre…’

 

‘ Ron??!! Ma sei scemo, o cosa??’

 

‘ Mhm… risponde anche male…’ osservò Ron, parlando ancora ad alta voce .

 

Harry lo scosse un po’ ‘ Dimmelo amico mio… hai bevuto il latte di Emily, per caso?! Oppure hai assaggiato uno di quei tanti omogeneizzati??’

 

‘ Come fai a sapere che mangio gli omogeneizzati di Emily??’ esclamò il rosso ‘ E a proposito…’ poi lo scosse lui ‘Restituiscimi il mio migliore amico!! Ti pagherò affinché tu mi restituisca la sua anima… per favore!!’

 

Alchè Hermione era apparsa sul guscio del Dormitorio con Emily tra le braccia che dormiva ‘ Che state facendo?’ bisbigliò.

 

‘ Harry si è suicidato, Hermione!!! E questa è la sua anima!!’ esclamò ad alta voce Ron.

 

Shhhhh!!!’ lo ammonirono entrambi.

 

‘ E’ chiaro che stai farneticando cose senza senso, Ron… per caso hai mangiato gli omogeneizzati di tua figlia?’ domandò Hermione, mettendo Emily tra le braccia del padre.

 

‘ Ma cosa avete contro gli omogeneizzati? Sono buoni… e fanno bene… e poi a Emily piace il tuo latte… non certo quelle pappe!’ disse Ron, mentre cullava dolcemente la bambina.

 

‘ Io devo andare a prepararmi per la festa di stasera, mi tenete voi Emily, vero?’ domandò Hermione, e senza ricevere risposta, se ne andò.

 

Ron si sedette e cominciò a guardare la figlia dormire ‘ Sai, io non mi stancherei mai di vedere mia figlia dormire o di vederla mangiare… mai..’

 

Harry sorrise e si sedette vicino.

 

‘ Cosa è successo oggi?’ domandò d’un tratto Ron.

 

Mpf… niente… ma non credo che stasera Ginny verrà con me alla festa.’

 

‘ Perché no? Avete litigato?’

 

‘ Credo… e comunque ci siamo lasciati.’

 

‘ Perché?’

 

‘ Quello che ti avevo detto quel giorno, Ron. A Ginny piace Malfoy e viceversa.’

 

‘ Ma cosa dici?!! Tzè!’

 

Tzè un corno, Ron! Si sono baciati.’

 

Cooooosa??? Ma quello la prima cosa che pensa è portarla a letto e mia sorella è troppo piccola!!’

 

Harry lo guardò alzando un sopracciglio.

 

Ok… è da poco adolescente…’

 

Harry lo alzò di più.

 

Ok, è grande, ma… è pur sempre una bambina per me!’

 

‘ Ginny sta crescendo. È cresciuta e crescerà ancora. Non può essere innamorata di me all’infinito… io lo sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, Ron… e purtroppo è arrivato.’

 

‘ Ma dipende come hai reagito!’

 

‘ Non ho urlato.’ Scattò Harry.

 

Ron lo guardò alzando un sopracciglio.

 

‘ Ho… parlato ad alta voce…’

 

Ron lo alzò di più.

 

Ok, ho sbraitato…’ gli concesse Harry.

 

Passarono alcuni minuti, poi ‘ Senza Ginny con chi ci vai alla festa?’

 

Harry ci pensò un po’ su ‘ Mi presti per mezzora Emily?’

 

 …..

 

                                 ° *** °

 

E Harry era lì, mentre passeggiava fiero per i corridoi di Hogwarts con la sua figlioccia ( perché lui era il suo padrino ) tra le braccia.

 

Dormiva ancora beatamente e alcune ragazze mooolto carine, li guardavano intenerendosi.

 

‘ Beh, dai, non è così male come sembra.’ Disse quasi a sé, mentre spostava lo sguardo da una ragazza all’altra.

 

‘ Ciao Harry!’

 

No.

 

No, no, no!!

 

Non lei!!

 

Tra tutte quelle meravigliose ragazze, non lei!!

 

‘ Ciao Luna!’ la salutò Harry con un finto sorriso felice.

 

‘ La bimba dorme?’ domandò lei,  guardandola.

 

‘ Sì, dorme.’

 

‘ La posso tenere un po’ in braccio?’

 

‘ E’ pesante.. e ha appena finito di bere il latte…’ le disse Harry, mettendogliela tra le braccia.

 

E si accorse che Luna sapeva proprio farci con i bambini.

 

La cullò un pochino, poi con l’indice le sfiorò il nasino ‘ Hermione l’allatta ancora al seno?’

 

‘ Non sempre… quando può…’ rispose un po’ imbarazzato per la domanda, Harry.

 

Dopotutto, mica aveva visto di persona Hermione mentre dava il latte alla figlia!

 

‘ E’ una bellissima bambina. Oramai è famosa… proprio come il padrino…’ rispose lei, sorridendo dolcemente.

 

‘ Già…’ rispose Harry, guardandosi un po’ in giro in cerca di qualche ragazza carina.

 

‘ Con chi ci vai alla festa, stasera?’ domandò tutta d’un fiato Luna.

 

E Harry vide per la prima volta, quella ragazza…

 

Sì, proprio Luna “Lunatica” Lovegood

 

Sì, proprio quella che porta la bacchetta dietro l’orecchio…

 

Proprio quella che legge il cavillo alla rovescia…

 

Lei, arrossire.

 

‘ Con nessuna…’ rispose in tutta sincerità, Harry. Poi ci pensò un pochetto ‘ Vuoi venirci tu con me?’

 

Luna lo guardò, dapprima con gli occhioni sgranati ‘ D-davvero?’

 

‘ Sì…’ Harry voleva fuggire e dire “è bugia, è solo che non ci voglio andare solo”, ma non lo disse.

 

‘Non è che è perché non vuoi andarci da solo?’ indagò lei.

 

Ma era un maga??!!

 

Oooops…^__^”

 

Come aveva fatto a leggergli nel pensiero?

 

‘No. ti voglio invitare veramente!’ rispose Harry.

 

‘ Davvero? Grazie! Va bene, allora dove ci vediamo?’

 

‘ Ti vengo a prendere io. Davanti la tua sala comune, ok?’

 

Ok!.’ Luna restituì Emily a Harry, e poi salutandolo se ne andò.

 

Emily era comodamente stesa sul letto del papà, succhiandosi il pollicino.

 

E il papà stava passando in rassegna tutti i vestiti della figlia.

 

156 in tutto.

 

Tutti regalati da studenti, dai parenti, da amici … e alcuni comprati appositamente.

 

Tutti mini mini! Così graziosi e colorati!

 

E poi c’erano le calzine adatte!

 

Sembrava un bambolotto quella bambina che ora, con quel ciuffetto legato in un fiocchetto azzurro, quegli occhioni grandi celesti tanto uguali a tutti i Weasley, e quelle guanciotte rosse rosse stava guardando il papà.

 

Il suo adorato papà.

 

‘ Allora, Emily… Vestitino celeste e calze rosa?’ domandò Ron mentre mostrava ciò che aveva scelto.

 

La bambina rise battendo le mani goffamente.

 

‘ E sia! Vestito celeste… e calze rosa? No, Emily, non si accocchiano… vediamo… mhm! Vestito celeste, calze verdi e fiocchetto rosso!’

 

E la bambina rifece le stesse cose di prima, cadendo però indietro, sul morbido cuscino.

 

Dopo un po’…

 

‘ Ron! L’hai vestita da pagliaccio!’ esclamò Seamus, uscendo dal bagno già in camicia e cravatta.

 

‘ Hermione ti ucciderebbe!’ rise Neville, mentre si aggiustava il papion.

 

‘ E come la vesto??’ sospirò Ron, facendo cadere l’ultimo fiocchetto viola.

 

‘ Ma è chiaro! Come una vera grifoncina!’ esclamò Seamus, uscendo sciarpe arancioni e rosse.

 

Hermione si guardò l’ultima volta allo specchio.

 

Si era messa una gonna di raso celeste e rosa che le arrivava fino ai polpacci, un paio di scarpe alla schiava bianche e un bustino bianco semplice, senza bretelle.

 

I capelli boccolosi erano legati in una stretta acconciatura e gli orecchini di brillante andavano benissimo con la catenella al collo e i bracciali rigidi.

 

Un po’ di fard, di lucidalabbra e ombretto e voilà!    

 

La mamma del momento.

 

Uscì, con un sorriso stampato sulla bocca, dal Dormitorio per dirigersi a quello maschile.

 

‘ Harry!’

 

E ritrovò il suo migliore amico che scendeva le scale ‘ Ciao Hermione!’

 

‘ Come va lassù?’

 

‘ Beh, la stanno vestendo i ragazzi… io devo andare a prendere… la mia…dama…’ sembrava imbarazzato.

 

Hermione sorrise ‘ E…chi è?’

 

‘ Vedrai… stasera vedrai.’

 

‘ Sorpresa, allora?’

 

‘ Sorpresa. Ciao!’

 

Hermione non fece in tempo a girarsi per salire le scale quando vide Ron con in braccio Emily, e Seamus, Dean e Neville che finivano di aggiustarla.

 

Mentre tutti i ragazzi avevano lo smoking scuro, Emily era vestita in questo modo:

 

Vestitito di lana color rosso arancio alternato, con un fiocco piccolo rosso ai capelli e al polso paffuto il braccialetto d’oro che Harry aveva regalato alla figlioccia con gioielli a forma di pluffe e boccini d’oro.

 

‘ Sembra sì o no una vera grifoncina?’ domandò Seamus.

 

Hermione era rimasta a bocca aperta.

 

‘ E guarda! Se le alzi il cappuccio di dietro leggerai I’M A GRIFFINDOR AND I’M PROUD. Ti piace?’ domandò orgoglioso Neville.

 

‘ Quella è stata una sua idea.’ Rispose Dean.

 

‘ E tutti i vestiti che vi avevo dato?!’ domandò perplessa Hermione.

 

‘ Messi da parte! Questo vestito è esclusivamente made in Hogwarts!’ esclamò compiaciuto Ron.

 

‘ Siete proprio matti!’ rise Hermione prendendo in braccio Emily e avviandosi nella sala grande.

 

Harry passeggiava nervoso avanti e indietro, davanti il ritratto della Sala Comune di Corvonero.

 

Poi si aprì e usci una ragazza meravigliosa con un lungo abito da sera color argento, i capelli sciolti e perfettamente lisci e il mascara e la leggera matita faceva risaltare gli occhi grigi della ragazza.

 

Al polso destro aveva un braccialetto d’argento che si collegava all’anello della mano destra.

 

Harry la guardò, sorrise in modo ebete e continuò ad andare avanti e indietro.

 

‘ Harry?’ chiamò piano la ragazza in questione.

 

‘ No, non posso venire. Sto aspettando Luna Lovegood, la conosci, vero?’

 

La ragazza gli si avvicinò e gli posò una mano sul braccio ‘Harry… davvero non… mi riconosci?’

 

Harry la osservò per un po’… poi sbiancò ‘ L-luna??!!’

 

Lei annuì sorridendo.

 

‘ Perbacco!’

 

‘ Ti avverto che sono molto nervosa… è il mio primo appuntamento con un ragazzo. Nessuno mi aveva mai invitato fino ad ora, sai.’

 

‘ Quale onore.’ Sorrise Harry, offrendole il braccio ‘ Non sapevano quello che si perdevano, evidentemente.’ Sussurrò quasi a sé.

 

Draco era sceso e ora si stava dirigendo verso il ritratto della Signora Grassa, per andare a prendere Ginny.

 

Quando arrivò, il ritratto si aprì, facendo uscire Hermione con in braccio Emily, Ron, Seamus, Dean e Neville.

 

‘ Ciao.’ Salutò cordiale Draco ‘ Come state?’

 

I grifoni si guardarono straniti, mentre la bambina scalciava e creava bollicine.

 

‘ Ciao piccolina…!’ la salutò Malfoy, accarezzando con l’indice la manina paffuta e piena di fossette ‘ Sei proprio carina, stasera. Lo sai?’

 

‘ Malfoy?...’ cominciò Ron ‘ Ti senti bene?’

 

‘ Certo. Sto aspettando tua sorella, tutto qui.’

 

Ahhh!’ sospirarono i cinque con uno sbuffo anche da parte di Emily.

 

E Ginny non tardò ad uscire con quel vestito blu di velluto, sbracciato e non troppo scollato, che andava benissimo con quegli occhi color cielo.

 

‘ Ciao Draco.’

 

‘ Ciao Ginevra.’

 

‘ Anche per nome si chiamano, hai visto??!! Anche per nome!!’ borbottò Ron a Hermione, la quale rispose ‘ E’ l’amore, Ron. È una bellissima cosa che si amino una di Grifondoro e un Serpeverde, no?’

 

‘ No.’ fu la risposta secca di Ron.

 

Ahh! Ron, ma com’è che non ti piace nessun ragazzo di tua sorella, me lo dici?!’ domandò Hermione, cominciando a camminare accanto al ragazzo.

 

‘ Harry mi piaceva… perché non è rimasta con Harry??’

 

‘ Perché evidentemente non era lui l’amore della sua vita…’ rispose lei, aggiustando il calzino rosso della bambina.

 

‘ Ah, perché Malfoy è l’amore della sua vita??!!’

 

‘ Chi lo sa… forse sì. E tu, l’hai trovato l’amore della tua vita?’ domandò lei, bonaria.

 

Lui la guardò ‘ Voi siete gli amori della mia vita, e siete anche l’unica ragione della mia esistenza.’

 

Hermione sorrise baciandolo dolcemente.

 

‘ Beh, credo che ora si possa andare, no?’ Seamus aveva assistito a tutta la scena, più il bacio.

 

Ron lo guardò torvo ‘ Ok.’

 

Quando arrivarono in Sala Grande, non avrebbero mai immaginato che potesse essere così bella trasformata in un sol pomeriggio.

 

C’erano i tendaggi di tutte e quattro le case, e il rosso rubino si confondeva nel verde muschio, nel blu cielo e nel giallo ocra.

 

E tutto era così splendido e grande, mentre striscioni giganteschi volavano per la sala brandendo scritte di vario genere, tutte sulla dolce Emily.

 

E dopo che tutti arrivarono, si aprì il banchetto e la sala era completamente buia se non fosse stato per la grande palla di cristallo sul soffitto che girando creava scherzi di luce.

 

Cominciò la musica, e molti approfittarono chiedendo alla propria dama la concessione di un ballo, che il più delle volte andava a buon fine.

 

Hermione e Ron erano seduti con Emily tra le gambe del padre, e vedendo le macchie di luci sulla giacca di Ron si divertiva a toccarle o a mangiarle… anche se non ci riusciva, si divertiva lo stesso e faceva sorridere mamma e papà.

 

‘ Se vuoi, Ron, puoi andare a ballare.’ Gli concesse Hermione.

 

Naa… piuttosto, Harry dov’è? È solo?’

 

‘ Non credo che sia solo… è in dolce compagnia…’ ripose lei indicando due ragazzi che ballavano stretti stretti.

 

‘ E chi è?!’

 

‘ Luna Lovegood.’

 

Cooosa??? E come ha fatto a trasformarsi così?’

 

‘ Beh, forse lei era proprio così e voleva nascondersi dietro la sua lunaticità… ma alla fine.. è uscita dal guscio…’

 

‘ Come te, in fondo, no?’

 

‘ Vuoi dire che io sarei lunatica?’

 

‘ No! Ma che dici?!’

 

In quel momento arrivò Silente ‘ Oh, buonasera miei cari.’

 

‘ Buonasera, professore…’ lo salutarono in coro i due.

 

Lui si sedette ‘ Sapete, dopo aver ballato prima un tango, poi un liscio con Minerva…’

 

‘ Minerva… McGranitt??’ domandò scandalizzata Hermione.

 

‘ Sì, l’ho invitata proprio stamane mentre aveva una lezione con dei ragazzini del primo anno… mi sa che è diventata una leggenda!’ rise.

 

Ron e Hermione si guardarono allibiti.

 

‘ Ma non so se riuscirò ad arrivare fino in fondo, stasera.’ Continuò il preside… posso prendere Emily… voi andate a ballare… su… che Emily sta con me.’

 

Ron la guardò… diede Emily in braccio poi si alzò, e come fece tanto tempo prima, porse la mano alla ragazza ‘Vuoi ballare con me?’

 

Hermione, ancora follemente e felicemente innamorata di Ron, arrossì prendendo la mano e facendosi condurre al centro della pista da ballo.

 

Intanto Emily giocava infilando le mani tra la lunga barba di Merlino… ehm.. ^__^ mi sono confusa… di Silente!

 

Eh-eh… piccolina… come sei carina.. e come sei cariina!! Ahi..ohi!:..’

 

‘ professor Silente.’

 

 Era Piton

 

‘ Oh! Proprio te cercavo. Guarda, ho lasciato la Minerva a bere da sola il suo coctail… mi tieni tu Emily?’

 

‘ Ma professmpf… ‘

 

E adesso Piton teneva tra le braccia la piccola Emily che gorgheggiava senza ritegno, sorridendo al professore.

 

 ‘ Guarda che ti posso togliere punti, eh!’ l’ammonì, severo Piton ‘ Sei anche senza denti e per questo ti potrei anche espellere.’

 

Emily, non capendo il tono del professore, cominciò a ridacchiare tirandogli un capello.

 

‘ OHI!!’

 

Tatta!!’ rispose Emily, mentre si metteva il pollice in bocca e lo ciucciava orgogliosa, finchè, tra le braccia del più fedele (dopo Lucius ) Mangiamorte, ( SPOILER SPOILER SPOILER ) dell’assassino di Silente e del professore più temuto in tutta Hogwarts, non si addormentò, scuotendo fortemente l’animo dell’uomo.

 

Lui lo sapeva che quella bambina avrebbe dato filo da torcere al Signore Oscuro.

 

Troppo dolce.

 

Troppo pura.

 

Troppo coraggiosa.

 

Erede degna di Harry Potter.

 

Ma chi lo sa se il destino del mondo cadrà proprio tra le piccole mani di quella bambina adesso troppo impegnata a giocare con gli angioletti e sognare nuvole di panna e latte della mamma.

 

Non si sa proprio…

 

Dopo un anno… alla Tana…

 

‘ Dì papà… pa-pà!! Di papà!’ sussurrò Ron alla bambina che aveva sulle gambe.

 

‘ Mamma!!’ esclamò lei, aggiustandosi da brava bambina il ciuffo di capelli che le andava per via del vento, sugli occhi celesti e puri.

 

‘ No… papà…pa-pà..’

 

‘ Mamma!!’ esclamò ancora la bambina, questa volta indicando la mamma che camminava svelta verso di loro.

 

‘ Ron trattieniti e non svenire, ok?’ domandò lei.

 

Ok…’

 

‘ Ho due cose da dirti. La prima è… che sono stata promossa con i voti più alti ai MAGO!!’

 

Ron scattò e l’abbracciò forte forte ‘ Bravissima!! E l’altra.

 

‘ Sono incinta!!! Di nuovo!!’

 

Ron la guardò ‘ Stai scherzando?’

 

‘ No!’ sorrise lei.

 

Lui impallidì e svenne.

 

‘ Ti avevo detto di non svenire!’ sospirò lei.

 

Ed è finita anche questa fanfiction! Ringrazio in anticipo tutti quelli che mi recensiranno e ringrazio quelli che già mi hanno recensito, ossia:

 

ELLY: mi dispiace per te, ma Rupert è un Auror. L’ha detto in un intervista e precisando anche il perché: non vuole baciare o fare scene romantiche con Emma.

 

HERMIA: come vedi, tutto è andato per il meglio… ^^ grazie per la recensione! Ciao!

 

LILAC: eccoti il continuo, spero ti piaccia..

 

PIKKY91: un bacione anche a te e grazie per la recensione!

 

SIJAY: naa… Ron  è troppo innamorato di hermione… non può tradirla con quella sciacquetta!!

 

FEDEHERMY: hai perfettamente ragione, grazie per il complimento, ciao!!

 

BEH, E ANCHE QUESTA VOLTA HO TERMINATO IN POCO TEMPO UNA MIA FANFICTION.

 

PROBABILMENTE PRIMA CHE MI COMINCI LA SCUOLA, POSTERO’ UNA FANFICTION… VEDREMO… PER ORA.. CIAO!!

 

Ricordatevi di Emily… perché forse in seguito… non lo so.. ma forse farò una fanfiction su lei… ciao!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 domandò perplessa Hermione.

vo dato?!'ietro leggerai I'i a forma di pluffe e boccini d'e al piccolo polso il braccialetto d'ini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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