‘ Cosa stai facendo?’ chiese
Lavanda, sedendosi accanto al ragazzo stando ben attenta a far vedere l’ampia
scollatura.
‘ B-beh…eh…
sto…’ provò Ron, poi si schiarì la voce e riprovò ‘ Sto…’
‘ Leggendo?’ lo aiutò
lavanda, sorridendo.
Ron annuì ‘Sì, proprio
quello.’
Lavanda si alzò e si piegò
sulla bambina la quale, dolcissima, sorrideva tutta contenta di ottenere altre
attenzioni ‘ Sarà difficoltoso crescere una bambina alla tua età, ho ragione?’
‘ Beh, la maggior parte delle
cose le fa Hermione… io devo stare con Emily solo
quando ha le lezioni pomeridiane e deve andare in biblioteca.’ Spiegò Ron,
chiudendo la rivista
‘ E … ora è in biblioteca?’
domandò Lavanda, avvicinandosi a Ron e guardandogli gli occhi.
La gola di Ron era
completamente arida.
Non riusciva neanche ad
inghiottire saliva.
E questo lo faceva stare
male.
Molto male.
‘ Sì…’
‘ Quando Emily
crescerà, gli dirò personalmente che ha un padre magnifico e bellissimo…’ disse
Lavanda con un tono moooolto sensuale e penetrante.
Oramai aveva le mani tra i
capelli fulvi di Ron, e si stava insinuando troppo velocemente.
Il cervello di Ron era
annebbiato… poi gli apparve una figura in mente… era lei…
Piangeva.
Era a terra.
Sanguinava.
Buttò subito alla sua destra
Lavanda, che ora aveva già un respiro molto pesante.
Anche Ron aveva leggermente
il fiatone ‘Non…ci provare mai più.’ La rimproverò, prendendo in braccio Emily e dirigendosi nel castello.
Mentre camminava, il
buonissimo odore della figlia gli salì alle narici.
Odore di borotalco.
Odore di neonato.
Lui adorava sua figlia, e
anche la sua ragazza.
Non poteva deluderla e farla
stare male.
Entrò, spedito, in biblioteca
dove la trovò china su un enooorme libro.
Non stava leggendo.
Stava facendo qualcosa di
tremendamente peggio.
Piangeva singhiozzando.
‘ Hermione…’ sussurrò Ron,
mettendole una mano sulla spalla.
Lei scansò quella mano,
voltandosi ‘ Che vuoi? Ti sei già stufato di tua figlia?’
Ron rimase perplesso ‘N-no..’
‘ E allora che vuoi?’ sbottò
lei, facendo girare alcuni presenti, curiosi.
Ron abbassò il volto e
diventò rosso pomodoro ‘Volevo… dirti una cosa…’
‘ Cosa?’ Hermione si era
alzata, e aveva strappato dalle braccia del ragazzo Emily,
che in tutta risposta borbottò…. Nel suo linguaggio.
‘ Ti amo.’
Due semplici parole.
Due profonde parole.
Che colpiscono il cuore come
un uragano.
Che ti fanno sorridere.
Che ti fanno emozionare.
Che ti fanno gioire.
Hermione lo guardò per un
po’, interdetta ‘ Cosa?’
Ron si inginocchiò e la
guardò ‘ Io ti amo. E amo Emily. Voglio amarti per
sempre. Voglio che tu sia mia per sempre… e voglio che tu sappia che … sei
bellissima…’
Hermione non trattenne più le
lacrime, si inginocchiò anche lei e, con Emily, lo
abbracciò forte forte.
Poi Ron la baciò, e Emily sembrava un pochetto schifettata e urlò ‘ Daddaaa!!!’
E Hermione sorrise contro la
bocca del suo amato, mentre i presenti li guardavano con un sorriso stampato
sulla bocca.
Nel frattempo…
‘ Ciao Dracuccio…’
Malfoy era seduto sulla
poltrona verde smeraldo, mentre guardava la finestra con aria assente.
Pansy gli si sedette vicino,
e posò una gamba sulle gambe del ragazzo ‘ Che fai stasera?’ domandò la bruna.
‘ Fattacci miei.’ Rispose
brusco.
‘ Mhm.. io non avevo niente
da fare… e Elenoire e Brigitte oggi vanno su nel
dormitorio maschile… così..dato che quello del mio
anno era vuoto…’ provò Pansy, avvicinandosi a Draco.
Il biondo la guardò, e gli
venne un colpo al cuore, quando quei capelli neri e quel viso cavallino si
trasformarono sotto una nube di stelle in un viso dolcissimo, dai capelli
lisci, lunghi e rossi e quegli occhi così freschi, così casti, così celesti…
così tanto simili ad una ragazza di sua conoscenza.
Sorrise, mentre accarezzò
quel viso da lui così cambiato.
E Pansy, non pensando
minimante a quello che Draco stava pensando, lo baciò.
Ma quello non era un bacio
d’amore.
Era più di passione… o di una
cosa sporca.
E non lo riconobbe più come
quello che desiderava tanto.
Non riconobbe più quelle
labbra rosse e inesperte, così fresche e calde allo stesso tempo.
Così caste, semplici,
desiderose di amore genuino.
Di quell’amore
genuino che Draco non conosceva.
Non aveva ancora capito,
ancora.
Finchè…
Finchè non la conobbe.
Finchè il suo cuore non cominciò a palpitare in un modo
strano.
Così estraneo a lui…
‘ Ehi, Harry!! Lancia un po’
quella pluffa!!’ protestò Ginny, mentre era a
centrocampo con le mani sui fianchi.
Guardava in alto mentre
Angelina e Harry si passavano la pluffa rossa.
Aveva i capelli legati in una
coda alta, aveva un leggero lucidalabbra sulle labbra rosse e il viso si era
ancora più addolcito, durante l’estate, così come il corpo e il portamento.
‘ Ehi, Weasley!’ la chiamò
Malfoy, che lasciata di sasso Pansy, stava percorrendo il parco di Hogwarts.
Ginny si voltò di scatto ‘
Ohi, Malfoy, qual buon vento! Cosa vuoi?’
Draco di tutta risposta
scrollò le spalle e guardò in alto ‘ Potter farebbe meglio a continuare a fare
il cercatore, no?’
Ginny lo guardò ‘ Sempre
migliore di te è.’ Disse, facendogli una linguaccia.
Draco sorrise.
Era un sorriso.
Non un ghigno.
Un sorriso dolcissimo.
Affettuoso.
Simpatico.
‘ Vuoi passarla con me,
stasera?’ domandò d’un colpo Draco, mettendosi le mani in tasca.
‘ Se è per farmi vedere il
tuo bel letto, no.’ rispose acida Ginny, allontanandosi dal ragazzo.
Non ci credeva!
Sperava che quel sorriso
fosse un buon segno, e invece...
Invece no!
Draco la seguì ‘ Non… non hai
capito nulla, come sempre.’
‘ Oh sì che ho capito, ma
vedi Malfoy, se non l’hai ancora capito io non sono una ragazza come la
Parkinson. Non sono facile, e non mi faccio portare a letto da chiunque me lo
chieda.’
Malfoy le bloccò un esile
braccio ‘ Sono stufo anche io di tutto quello, Ginevra. Io voglio vivere un
amore come lo stanno vivendo la Granger e Weasley. E tu me lo stai facendo
sospirare.’
Ginevra.
L’aveva chiamata per nome.
E le faceva pena.
Era desideroso d’amore, tutto
qui.
‘ Io?’ domandò lei,
interdetta.
‘ Tu.’ E così dicendo si
piegò sulla rossa, mettendole una mano dietro la schiena, e le sfiorò appena.
Quasi avesse paura di poterle
fare del male…
Di poter inquinare quelle
labbra.
Di poterle scandalizzare.
Ma non furono certo le labbra
di Ginny a scandalizzarsi.
Fu Harry.
Harry, che in quel momento
aveva finalmente preso la pluffa, ora li guadava
sbigottiti.
Come se non ci volesse
credere.
Come se urlare, avesse potuto
creare del guadagno.
Scese furioso dalla scopa e
si diresse dal nemico ‘ Brutto, figlio di Mangiamorte!’ urlò.
‘ Harry calmati!’ cominciò
Ginny ‘ Calmati. Per favore.’
‘ Avevo ragione, allora,
avevo ragione porca miseriaccia??!!’ urlò di rimando Harry, sbattendo la scopa
a terra.
‘ ORA STAI ESAGERANDO!!’ e
l’urlo della Weasley fece calmare tutti gli animi.
Harry aveva il fiatone per
quanto era furioso.
Desiderava strappare quei
capelli biondi dalla testa di quel cretino.
Di impanarli.
Friggerli.
Mangiarli e infine vomitarli
in testa a lui stesso.
Harry spostò lo sguardo da
Ginny a Draco, da Draco a Ginny ‘ Come hai potuto?’ spirò, prima di andarsene,
tutto imbronciato.
Hermione aveva Emily tra le braccia, seduta sulla poltrona della sala
comune, e ora sotto lo sguardo attento e geloso di Ron, stava allattando al
seno la figlia.
Le porte si spalancarono, e
Ron fece a tempo e coprire con uno dei tanti pannolini puliti, la scena.
‘ Harry?! Ma sei matto?! Lo
sai che Silente ha detto che ogni tre ore non si può entrare nella Sala Comune
perché Hermione deve allattare!’ esclamò Ron.
‘ Ora tolgo il disturbo.’
Rispose Harry, salendo le scale e andandosene nel dormitorio maschile.
Hermione si voltò verso Ron ‘
Che ha?’
‘ Non ne ho idea.’
‘ Vacci a parlare. Magari a
te lo dice.’
‘ E tu?’
‘ Io me la so cavare da sola,
Ron.’
‘ Magari mi chiami quando
deve mettersi a dormire?’
‘ Certo.’
Ron sorrise, felice, e scoccò
un bacio prima a Hermione, poi alla sua dolce Emily
che sembrava dormisse già, mentre piano piano
ciucciava golosa e affamata.
Ron bussò tre volte.
Nessuna risposta.
‘Harry?’
Nessuna risposta.
Ron entrò e vide proprio
quello che non avrebbe mai voluto vedere.
La finestra era aperta… con i
vetri spalancati, la bacchetta posata sul letto.
‘ Oh mio Dio!’ sussurrò Ron,
sedendosi pesantemente sul letto ‘L’ha fatto!’ piagnucolò ‘ Sì è suicidato!’
Si alzò… voleva affacciarsi
per vedere se era vero.
Ma poi pensò che il suo
stomaco non avrebbe retto a vedere una sagoma dai capelli neri tutta
spiaccicata a terra.
‘ Harry!!’ piagnucolò ancora.
Prese la bacchetta, la
osservò ‘ L’amore dà e l’amore toglie… avrà litigato con mia sorella…’
‘ Ron?! Che stai facendo?’
Il rosso si voltò di scatto,
e lo vide in accappatoio ‘Oh..no.. ora me lo immagino
anche quando era vivo e vegeto… e forse quello dev’essere
il famoso vestito dell’aldilà! No..non è possibile…
si sta avvicinando…tò! Ora mi ha tolto anche la
bacchetta dalle mani… e quel fantasma chiude anche le finestre…’
‘ Ron??!! Ma sei scemo, o
cosa??’
‘ Mhm… risponde anche male…’
osservò Ron, parlando ancora ad alta voce .
Harry lo scosse un po’ ‘
Dimmelo amico mio… hai bevuto il latte di Emily, per
caso?! Oppure hai assaggiato uno di quei tanti omogeneizzati??’
‘ Come fai a sapere che
mangio gli omogeneizzati di Emily??’ esclamò il rosso
‘ E a proposito…’ poi lo scosse lui ‘Restituiscimi il mio migliore amico!! Ti
pagherò affinché tu mi restituisca la sua anima… per favore!!’
Alchè Hermione era apparsa sul guscio del Dormitorio con Emily tra le braccia che dormiva ‘ Che state facendo?’
bisbigliò.
‘ Harry si è suicidato,
Hermione!!! E questa è la sua anima!!’ esclamò ad alta voce Ron.
‘ Shhhhh!!!’
lo ammonirono entrambi.
‘ E’ chiaro che stai
farneticando cose senza senso, Ron… per caso hai mangiato gli omogeneizzati di
tua figlia?’ domandò Hermione, mettendo Emily tra le
braccia del padre.
‘ Ma cosa avete contro gli
omogeneizzati? Sono buoni… e fanno bene… e poi a Emily
piace il tuo latte… non certo quelle pappe!’ disse Ron, mentre cullava
dolcemente la bambina.
‘ Io devo andare a prepararmi
per la festa di stasera, mi tenete voi Emily, vero?’
domandò Hermione, e senza ricevere risposta, se ne andò.
Ron si sedette e cominciò a
guardare la figlia dormire ‘ Sai, io non mi stancherei mai di vedere mia figlia
dormire o di vederla mangiare… mai..’
Harry sorrise e si sedette
vicino.
‘ Cosa è successo oggi?’
domandò d’un tratto Ron.
‘ Mpf…
niente… ma non credo che stasera Ginny verrà con me alla festa.’
‘ Perché no? Avete litigato?’
‘ Credo… e comunque ci siamo
lasciati.’
‘ Perché?’
‘ Quello che ti avevo detto
quel giorno, Ron. A Ginny piace Malfoy e viceversa.’
‘ Ma cosa dici?!! Tzè!’
‘ Tzè
un corno, Ron! Si sono baciati.’
‘ Cooooosa???
Ma quello la prima cosa che pensa è portarla a letto e mia sorella è troppo
piccola!!’
Harry lo guardò alzando un
sopracciglio.
‘ Ok…
è da poco adolescente…’
Harry lo alzò di più.
‘ Ok,
è grande, ma… è pur sempre una bambina per me!’
‘ Ginny sta crescendo. È
cresciuta e crescerà ancora. Non può essere innamorata di me all’infinito… io
lo sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, Ron… e purtroppo è arrivato.’
‘ Ma dipende come hai
reagito!’
‘ Non ho urlato.’ Scattò
Harry.
Ron lo guardò alzando un
sopracciglio.
‘ Ho… parlato ad alta voce…’
Ron lo alzò di più.
‘ Ok,
ho sbraitato…’ gli concesse Harry.
Passarono alcuni minuti, poi
‘ Senza Ginny con chi ci vai alla festa?’
Harry ci pensò un po’ su ‘ Mi
presti per mezzora Emily?’
…..
° *** °
E Harry era lì, mentre
passeggiava fiero per i corridoi di Hogwarts con la sua figlioccia ( perché lui
era il suo padrino ) tra le braccia.
Dormiva ancora beatamente e
alcune ragazze mooolto carine, li guardavano
intenerendosi.
‘ Beh, dai, non è così male
come sembra.’ Disse quasi a sé, mentre spostava lo sguardo da una ragazza
all’altra.
‘ Ciao Harry!’
No.
No, no, no!!
Non lei!!
Tra tutte quelle meravigliose
ragazze, non lei!!
‘ Ciao Luna!’ la salutò Harry
con un finto sorriso felice.
‘ La bimba dorme?’ domandò
lei, guardandola.
‘ Sì, dorme.’
‘ La posso tenere un po’ in
braccio?’
‘ E’ pesante.. e ha appena
finito di bere il latte…’ le disse Harry, mettendogliela tra le braccia.
E si accorse che Luna sapeva
proprio farci con i bambini.
La cullò un pochino, poi con
l’indice le sfiorò il nasino ‘ Hermione l’allatta ancora al seno?’
‘ Non sempre… quando può…’
rispose un po’ imbarazzato per la domanda, Harry.
Dopotutto, mica aveva visto
di persona Hermione mentre dava il latte alla figlia!
‘ E’ una bellissima bambina.
Oramai è famosa… proprio come il padrino…’ rispose lei, sorridendo dolcemente.
‘ Già…’ rispose Harry,
guardandosi un po’ in giro in cerca di qualche ragazza carina.
‘ Con chi ci vai alla festa,
stasera?’ domandò tutta d’un fiato Luna.
E Harry vide per la prima
volta, quella ragazza…
Sì, proprio Luna “Lunatica” Lovegood…
Sì, proprio quella che porta
la bacchetta dietro l’orecchio…
Proprio quella che legge il
cavillo alla rovescia…
Lei, arrossire.
‘ Con nessuna…’ rispose in
tutta sincerità, Harry. Poi ci pensò un pochetto ‘
Vuoi venirci tu con me?’
Luna lo guardò, dapprima con
gli occhioni sgranati ‘ D-davvero?’
‘ Sì…’ Harry voleva fuggire e
dire “è bugia, è solo che non ci voglio andare solo”, ma non lo disse.
‘Non è che è perché non vuoi
andarci da solo?’ indagò lei.
Ma era un maga??!!
Oooops…^__^”
Come aveva fatto a leggergli
nel pensiero?
‘No. ti voglio invitare
veramente!’ rispose Harry.
‘ Davvero? Grazie! Va bene,
allora dove ci vediamo?’
‘ Ti vengo a prendere io.
Davanti la tua sala comune, ok?’
‘Ok!.’
Luna restituì Emily a Harry, e poi salutandolo se ne
andò.
Emily era comodamente stesa sul letto del papà,
succhiandosi il pollicino.
E il papà stava passando in
rassegna tutti i vestiti della figlia.
156 in tutto.
Tutti regalati da studenti,
dai parenti, da amici … e alcuni comprati appositamente.
Tutti mini mini! Così graziosi e colorati!
E poi c’erano le calzine adatte!
Sembrava un bambolotto quella
bambina che ora, con quel ciuffetto legato in un fiocchetto azzurro, quegli occhioni grandi celesti tanto uguali a tutti i Weasley, e
quelle guanciotte rosse rosse
stava guardando il papà.
Il suo adorato papà.
‘ Allora, Emily…
Vestitino celeste e calze rosa?’ domandò Ron mentre mostrava ciò che aveva
scelto.
La bambina rise battendo le
mani goffamente.
‘ E sia! Vestito celeste… e
calze rosa? No, Emily, non si accocchiano…
vediamo… mhm! Vestito celeste, calze verdi e fiocchetto rosso!’
E la bambina rifece le stesse
cose di prima, cadendo però indietro, sul morbido cuscino.
Dopo un po’…
‘ Ron! L’hai vestita da
pagliaccio!’ esclamò Seamus, uscendo dal bagno già in
camicia e cravatta.
‘ Hermione ti ucciderebbe!’
rise Neville, mentre si aggiustava il papion.
‘ E come la vesto??’ sospirò
Ron, facendo cadere l’ultimo fiocchetto viola.
‘ Ma è chiaro! Come una vera grifoncina!’ esclamò Seamus, uscendo
sciarpe arancioni e rosse.
Hermione si guardò l’ultima
volta allo specchio.
Si era messa una gonna di
raso celeste e rosa che le arrivava fino ai polpacci, un paio di scarpe alla
schiava bianche e un bustino bianco semplice, senza bretelle.
I capelli boccolosi
erano legati in una stretta acconciatura e gli orecchini di brillante andavano
benissimo con la catenella al collo e i bracciali rigidi.
Un po’ di fard, di
lucidalabbra e ombretto e voilà!
La mamma del momento.
Uscì, con un sorriso stampato
sulla bocca, dal Dormitorio per dirigersi a quello maschile.
‘ Harry!’
E ritrovò il suo migliore
amico che scendeva le scale ‘ Ciao Hermione!’
‘ Come va lassù?’
‘ Beh, la stanno vestendo i
ragazzi… io devo andare a prendere… la mia…dama…’ sembrava imbarazzato.
Hermione sorrise ‘ E…chi è?’
‘ Vedrai… stasera vedrai.’
‘ Sorpresa, allora?’
‘ Sorpresa. Ciao!’
Hermione non fece in tempo a
girarsi per salire le scale quando vide Ron con in braccio Emily,
e Seamus, Dean e Neville
che finivano di aggiustarla.
Mentre tutti i ragazzi
avevano lo smoking scuro, Emily era vestita in questo
modo:
Vestitito di lana color rosso arancio alternato, con un fiocco
piccolo rosso ai capelli e al polso paffuto il braccialetto d’oro che Harry
aveva regalato alla figlioccia con gioielli a forma di pluffe
e boccini d’oro.
‘ Sembra sì o no una vera grifoncina?’ domandò Seamus.
Hermione era rimasta a bocca
aperta.
‘ E guarda! Se le alzi il
cappuccio di dietro leggerai I’M A GRIFFINDOR AND I’M PROUD. Ti piace?’ domandò orgoglioso Neville.
‘ Quella è stata una sua
idea.’ Rispose Dean.
‘ E tutti i vestiti che vi
avevo dato?!’ domandò perplessa Hermione.
‘ Messi da parte! Questo
vestito è esclusivamente made in Hogwarts!’ esclamò
compiaciuto Ron.
‘ Siete proprio matti!’ rise
Hermione prendendo in braccio Emily e avviandosi
nella sala grande.
Harry passeggiava nervoso
avanti e indietro, davanti il ritratto della Sala Comune di Corvonero.
Poi si aprì e usci una
ragazza meravigliosa con un lungo abito da sera color argento, i capelli
sciolti e perfettamente lisci e il mascara e la leggera matita faceva risaltare
gli occhi grigi della ragazza.
Al polso destro aveva un
braccialetto d’argento che si collegava all’anello della mano destra.
Harry la guardò, sorrise in
modo ebete e continuò ad andare avanti e indietro.
‘ Harry?’ chiamò piano la
ragazza in questione.
‘ No, non posso venire. Sto
aspettando Luna Lovegood, la conosci, vero?’
La ragazza gli si avvicinò e
gli posò una mano sul braccio ‘Harry… davvero non… mi riconosci?’
Harry la osservò per un po’…
poi sbiancò ‘ L-luna??!!’
Lei annuì sorridendo.
‘ Perbacco!’
‘ Ti avverto che sono molto
nervosa… è il mio primo appuntamento con un ragazzo. Nessuno mi aveva mai
invitato fino ad ora, sai.’
‘ Quale onore.’ Sorrise
Harry, offrendole il braccio ‘ Non sapevano quello che si perdevano,
evidentemente.’ Sussurrò quasi a sé.
Draco era sceso e ora si
stava dirigendo verso il ritratto della Signora Grassa, per andare a prendere
Ginny.
Quando arrivò, il ritratto si
aprì, facendo uscire Hermione con in braccio Emily,
Ron, Seamus, Dean e
Neville.
‘ Ciao.’ Salutò cordiale
Draco ‘ Come state?’
I grifoni si guardarono
straniti, mentre la bambina scalciava e creava bollicine.
‘ Ciao piccolina…!’ la salutò
Malfoy, accarezzando con l’indice la manina paffuta e piena di fossette ‘ Sei
proprio carina, stasera. Lo sai?’
‘ Malfoy?...’ cominciò Ron ‘
Ti senti bene?’
‘ Certo. Sto aspettando tua
sorella, tutto qui.’
‘ Ahhh!’
sospirarono i cinque con uno sbuffo anche da parte di Emily.
E Ginny non tardò ad uscire
con quel vestito blu di velluto, sbracciato e non troppo scollato, che andava
benissimo con quegli occhi color cielo.
‘ Ciao Draco.’
‘ Ciao Ginevra.’
‘ Anche per nome si chiamano,
hai visto??!! Anche per nome!!’ borbottò Ron a Hermione, la quale rispose ‘ E’
l’amore, Ron. È una bellissima cosa che si amino una di Grifondoro e un
Serpeverde, no?’
‘ No.’ fu la risposta secca
di Ron.
‘ Ahh!
Ron, ma com’è che non ti piace nessun ragazzo di tua sorella, me lo dici?!’
domandò Hermione, cominciando a camminare accanto al ragazzo.
‘ Harry mi piaceva… perché
non è rimasta con Harry??’
‘ Perché evidentemente non
era lui l’amore della sua vita…’ rispose lei, aggiustando il calzino rosso
della bambina.
‘ Ah, perché Malfoy è l’amore
della sua vita??!!’
‘ Chi lo sa… forse sì. E tu,
l’hai trovato l’amore della tua vita?’ domandò lei, bonaria.
Lui la guardò ‘ Voi siete gli
amori della mia vita, e siete anche l’unica ragione della mia esistenza.’
Hermione sorrise baciandolo
dolcemente.
‘ Beh, credo che ora si possa
andare, no?’ Seamus aveva assistito a tutta la scena,
più il bacio.
Ron lo guardò torvo ‘ Ok.’
Quando arrivarono in Sala
Grande, non avrebbero mai immaginato che potesse essere così bella trasformata
in un sol pomeriggio.
C’erano i tendaggi di tutte e
quattro le case, e il rosso rubino si confondeva nel verde muschio, nel blu
cielo e nel giallo ocra.
E tutto era così splendido e
grande, mentre striscioni giganteschi volavano per la sala brandendo scritte di
vario genere, tutte sulla dolce Emily.
E dopo che tutti arrivarono,
si aprì il banchetto e la sala era completamente buia se non fosse stato per la
grande palla di cristallo sul soffitto che girando creava scherzi di luce.
Cominciò la musica, e molti
approfittarono chiedendo alla propria dama la concessione di un ballo, che il
più delle volte andava a buon fine.
Hermione e Ron erano seduti
con Emily tra le gambe del padre, e vedendo le
macchie di luci sulla giacca di Ron si divertiva a toccarle o a mangiarle… anche
se non ci riusciva, si divertiva lo stesso e faceva sorridere mamma e papà.
‘ Se vuoi, Ron, puoi andare a
ballare.’ Gli concesse Hermione.
‘ Naa…
piuttosto, Harry dov’è? È solo?’
‘ Non credo che sia solo… è
in dolce compagnia…’ ripose lei indicando due ragazzi che ballavano stretti stretti.
‘ E chi è?!’
‘ Luna Lovegood.’
‘ Cooosa???
E come ha fatto a trasformarsi così?’
‘ Beh, forse lei era proprio
così e voleva nascondersi dietro la sua lunaticità…
ma alla fine.. è uscita dal guscio…’
‘ Come te, in fondo, no?’
‘ Vuoi dire che io sarei
lunatica?’
‘ No! Ma che dici?!’
In quel momento arrivò
Silente ‘ Oh, buonasera miei cari.’
‘ Buonasera, professore…’ lo
salutarono in coro i due.
Lui si sedette ‘ Sapete, dopo
aver ballato prima un tango, poi un liscio con Minerva…’
‘ Minerva… McGranitt??’ domandò scandalizzata Hermione.
‘ Sì, l’ho invitata proprio stamane mentre aveva una lezione con dei ragazzini del
primo anno… mi sa che è diventata una leggenda!’ rise.
Ron e Hermione si guardarono
allibiti.
‘ Ma non so se riuscirò ad
arrivare fino in fondo, stasera.’ Continuò il preside… posso prendere Emily… voi andate a ballare… su… che Emily
sta con me.’
Ron la guardò… diede Emily in braccio poi si alzò, e come fece tanto tempo
prima, porse la mano alla ragazza ‘Vuoi ballare con me?’
Hermione, ancora follemente e
felicemente innamorata di Ron, arrossì prendendo la mano e facendosi condurre
al centro della pista da ballo.
Intanto Emily
giocava infilando le mani tra la lunga barba di Merlino… ehm.. ^__^ mi sono
confusa… di Silente!
‘ Eh-eh…
piccolina… come sei carina.. e come sei cariina!!
Ahi..ohi!:..’
‘ professor Silente.’
Era Piton
‘ Oh! Proprio te cercavo.
Guarda, ho lasciato la Minerva a bere da sola il suo coctail…
mi tieni tu Emily?’
‘ Ma profess—mpf… ‘
E adesso Piton teneva tra le
braccia la piccola Emily che gorgheggiava senza
ritegno, sorridendo al professore.
‘ Guarda che ti posso togliere punti, eh!’
l’ammonì, severo Piton ‘ Sei anche senza denti e per questo ti potrei anche
espellere.’
Emily, non capendo il tono del professore, cominciò a
ridacchiare tirandogli un capello.
‘ OHI!!’
‘ Tatta!!’
rispose Emily, mentre si metteva il pollice in bocca
e lo ciucciava orgogliosa, finchè, tra le braccia del
più fedele (dopo Lucius ) Mangiamorte, ( SPOILER SPOILER SPOILER ) dell’assassino
di Silente e del professore più temuto in tutta Hogwarts, non si addormentò,
scuotendo fortemente l’animo dell’uomo.
Lui lo sapeva che quella
bambina avrebbe dato filo da torcere al Signore Oscuro.
Troppo dolce.
Troppo pura.
Troppo coraggiosa.
Erede degna di Harry Potter.
Ma chi lo sa se il destino
del mondo cadrà proprio tra le piccole mani di quella bambina adesso troppo
impegnata a giocare con gli angioletti e sognare nuvole di panna e latte della mamma.
Non si sa proprio…
Dopo un anno… alla Tana…
‘ Dì papà… pa-pà!! Di papà!’
sussurrò Ron alla bambina che aveva sulle gambe.
‘ Mamma!!’ esclamò lei,
aggiustandosi da brava bambina il ciuffo di capelli che le andava per via del
vento, sugli occhi celesti e puri.
‘ No… papà…pa-pà..’
‘ Mamma!!’ esclamò ancora la
bambina, questa volta indicando la mamma che camminava svelta verso di loro.
‘ Ron trattieniti e non
svenire, ok?’ domandò lei.
‘ Ok…’
‘ Ho due cose da dirti. La
prima è… che sono stata promossa con i voti più alti ai MAGO!!’
Ron scattò e l’abbracciò
forte forte ‘ Bravissima!! E l’altra.’
‘ Sono incinta!!! Di nuovo!!’
Ron la guardò ‘ Stai
scherzando?’
‘ No!’ sorrise lei.
Lui impallidì e svenne.
‘ Ti avevo detto di non
svenire!’ sospirò lei.
Ed è finita anche questa fanfiction!
Ringrazio in anticipo tutti quelli che mi recensiranno e ringrazio quelli che
già mi hanno recensito, ossia:
ELLY: mi dispiace per te, ma Rupert è un Auror. L’ha
detto in un intervista e precisando anche il perché: non vuole baciare o fare
scene romantiche con Emma.
HERMIA: come vedi, tutto è andato per il meglio… ^^
grazie per la recensione! Ciao!
LILAC: eccoti il continuo, spero ti piaccia..
PIKKY91: un bacione anche a
te e grazie per la recensione!
SIJAY: naa… Ron è troppo innamorato di hermione… non può
tradirla con quella sciacquetta!!
FEDEHERMY: hai perfettamente ragione, grazie per il
complimento, ciao!!
BEH, E ANCHE QUESTA VOLTA HO TERMINATO IN POCO TEMPO
UNA MIA FANFICTION.
PROBABILMENTE PRIMA CHE MI COMINCI LA SCUOLA, POSTERO’
UNA FANFICTION… VEDREMO… PER ORA.. CIAO!!
Ricordatevi di Emily… perché
forse in seguito… non lo so.. ma forse farò una fanfiction
su lei… ciao!!