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Autore: La dix Croix    28/06/2010    11 recensioni
In un' Inghilterra ottocentesca, troviamo un Naruto Uzumaki alle prese con una nuova vita: Dopo la misteriosa morte del padre Minato, una lettera ha cambiato la sua esistenza. Chi è il mittente? Come mai, un povero operaio orfano di una fabbrica londinese si ritrova tutt'a un tratto a vivere in un grande palazzo nella brughiera inglese? Chi saranno gli strani e perversi personaggi che lo affiancheranno nella durata di questa storia? Quali sono i segreti del giovane e bel figlio del benefattore del nostro Naruto? Troveremo incontri tabù, oscuri ritrovi di mezzanotte e alcuni misteri che affolleranno la mente del malcapitato Uzumaki: Tutto a bollire all'interno di una magione che rimanda al gotico. Persino le persone che paiono innocenti, nonostante la loro freddezza, hanno gli scheletri nell'armadio. La mia prima fanfiction su Naruto, più che altro un esperimento! Spero vi piaccia ^^! A tutti gli amanti dello yaoi... e non! ATTENZIONE: Il rating potrebbe diventare rosso.
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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be my slave 6 Ok, sono contenta che abbiate apprezzato il mio ritorno a Fanfictionland, io stessa sentivo che non potevo farne a meno XD!
Tranquilli, ora sto proprio bene, a parte che per qualche diverbio qua e là con mia madre... E sì, ormai la bocciatura è proprio un dato di fatto perchè hanno chiamato a casa... Però a me va bene che sia andata così... Almeno starò lontana da quell'odiosa classe e sarò più calma l'anno prossimo!


ryanforever: Oh, carissima *_*! Tu hai continuato a sperare in un mio aggiornamento dopo tutto questo tempo? Grazie! Il tuo commento mi ha reso felicissima e anche il fatto che tu mi abbia perdonata XD! L'arrabbiatura del divin Sasuke? Beh, credo che sia il " mistero " che si svelerà più presto XD!

bradipiro: Attraente? Puoi, puoi, tranquilla *_*! Beh, spero che i capitoli ti soddisfino! Grazie mille ^^!

Teme X Dobe: Ahah che nick stupendo che hai XD! Tranquilla, il sostegno è sempre ben accetto da parte di tutti, anche se non ci conosciamo ^^: grazie! E infinite grazie anche per i complimenti ^^!
Pooovera Sakura XD. Sasuke è stato il mio primo amore narutesco, avevo proprio una cotta gigantesca e detestavo Sakura a morte ( E tuttora non è che si sia guadagnata quella grande stima! )... Ero proprio una fangirl bimbaminkia a dodici anni, però la mia poca simpatia nei confronti della ragazza è rimasta XD.

Sasuke_kun_Uchiha: Ohoh, eccoti accontentata ^^! Spero che il capitolo ti gusti!

karolalpha: Anche tu seguivi questa storia prima che smettessi *_*! Bentornata! Adesso va tutto bene, e niente mi farà smettere di scrivere, tantomeno un idiota di ragazzo!

celena86: Sono contenta che la storia ti piaccia così tanto, e oh, non sono neanche io un'esperta, magari ç_ç! Naruto povero piccolino ha ancora molte cose da scoprire, mi spiace per lui XD! Vedrai, oh se vedrai... XD!

Sarhita: Anche tu eri una mia " seguace " fin da prima che cessassi di scrivere XD! Grazie mille per i complimenti *_*! Oh sì che mi sono rialzata, e combatto ò_ò, per la gloria sempiterna delle fanfiction! Comunque non ti preoccupare, perchè adesso va tutto bene ^^!

Shizuki: Ciao sempai ^^. Non credevo che avrei ricevuto una tua recensione, e devo dire che mi ha fatto molto piacere! E tranquilla: adesso sto bene XD. Per ora eh! E niente da parte tua è stupido o palese. Sono contenta che tu continui a seguirmi e che ti piaccia la storia *_*! Io penso che alla fine la cosa con cui riesco meglio a esprimermi sia la scrittura, quindi continuerò!

* E adesso, dopo aver risposto alle vostre recensioni, vi lascio al capitolo, mentre io canticchio tra me e me... " I wanna be with the Pokémonz! I wanna be in the Pokémon woorld! " *




                                                                                                         B
e My Slave

Ovviamente i suoi tre padroni erano sia fini che eleganti, ma di certo non avevano proprio l'aria di divertirsi in modo notevole. Anche se Itachi, a suo avviso, era una persona che celava molti lati dei quali era molto meglio non sapere l'esistenza.

***

I preparativi per la festa iniziarono molto prima che Naruto potesse immaginare: difatti il giorno dopo in biblioteca, potè osservare Sasuke, la quale espressione non era affatto cambiata dal giorno prima, che scriveva gli inviti uno per uno, la sua scrittura che tanto piaceva a Naruto e che forse proprio per la sua eleganza e allo stesso tempo semplicità era stata scelta per le lettere, che successivamente venivano fermate con il marchio in cera che vi riportava impresso il simbolo degli Uchiha.
Le movenze della sua mano, quando eseguiva tale lavoro, erano febbrili e rendeva il tratto molto più corposo del solito, come se anche la sua grafia risentisse del suo conflitto interiore.
Il biondo lo osservava mesto dall'altra parte del tavolo, con l'indice posato su una pagina di un libro che usava per riconoscere le lettere dell'alfabeto, poco dedito alla sua istruzione, dato che, pareva proprio che l'influenza " nefasta " che Sasuke gli mandava inibisse la sua voglia di fare qualsiasi cosa di costruttivo in sua presenza.
Le candele, man mano che il sole calava dietro l'orizzonte e le alte finestre non riuscivano più a catturarne i raggi, invadevano sempre di più l'oscurità rendendo con la loro luce irregolare sempre più soffusi i volti dei due ragazzi che gli si trovavano vicino.  
Naruto ogni tanto lanciava occhiate all'altro, come se si aspettasse di sentirsi dire qualcosa.
Non aveva quasi proferito parola per tutto il pomeriggio... Forse temeva di essersi aperto troppo il giorno prima?
Stavolta il ragazzo si congedò prima del solito, lasciando al novellino il compito di sigillare le buste con la cera.


Quella sera Sasuke non si presentò a cena.
La sua mancanza lo faceva sentire spaesato, e soggetto agli sguardi di Itachi, che avevano ricominciato ad inquisirlo con quella viscidezza che, Naruto lo sapeva, se non avesse smesso, si sarebbe sentito più " sporco ", " impuro " ogni giorno di più.
Ma la purezza non era certo prerogativa di Itachi, che avrebbe cessato di dargli fastidio solo il giorno che avrebbe voluto lui.
E il biondo si chiedeva se mai sarebbe arrivato.
Nel corso di quella settimana, Naruto aiutò i domestici a ripulire l'intera magione, ossia le parti che venivano usate meno spesso e che per le occasioni venivano riaperte: sale da musica, camere per gli ospiti, eleganti salottini tappezzati con colori talvolta sgargianti, balconi lasciati incolti e adesso ingrigiti per via delle intemperie.


Uno di quei giorni, il ragazzo se ne andava in giro con uno straccio e un secchio pieno di acqua torbida, in cerca di qualche pannello da lucidare. Quella era una parte remota del castello che non aveva mai visitato, i corridoi erano diversi, poco illuminati e ricoperti di affreschi leggermente screpolati.
Naruto ci vedeva poco bene nella penombra, e inciampò per sbaglio in un vaso.
- Ah... Accidenti! - Fece, massaggiandosi il ginocchio. L'acqua si era completamente riversata sul pavimento in marmo, e Naruto sospirò annoiato al pensiero di dover asciugare tutto... 
Quando a un tratto, si accorse di una cosa: sulla polla sparsa sul terreno, si rifletteva tenue un'irregolare forma arancione, che sgargiava rispetto alla posizione dalla quale veniva osservata.
Lui, meravigliato, alzò lo sguardo e incontrò una porta di vetro che pareva fatta di fuoco, tanto era illuminata dalla parte opposta.
Si avvicinò a esaminarla meglio, e potè vedere che vi erano riportate sopra delle figure a lui sconosciute, ma che probabilmente, se al posto suo ci fosse stato Sasuke, le avrebbe riconosciute come le scene dell'Inferno Dantesco.
Caronte dagli occhi rossi come carboni ardenti fissava Naruto diabolicamente, e la paura s'impadronì del ragazzo, che si guardò attorno per constatare che nei dintorni non ci fosse nessuno. Aveva come l'impressione che quella fosse una cosa proibita, che non avrebbe mai dovuto vedere.
Il limbo, con Abele, Noè e altri personaggi che non furono battezzati che adesso alzavano invano la testa verso l'alto nel vano tentativo di vedere Dio.
La scena che più stupì Naruto però, fu la seguente: una terribile bufera, corpi aggrovigliati nella sua orribile corrente nera e due figure che si arreggevano disperate ad un ramo e sembravano parlare con una figura vestita di stoffe vermiglio, Paolo e Francesca che si erano lasciati andare in vita dalla passione, ma che il biondo non poteva capire, non avendo mai studiato " La Divina Commedia ".
Poi venivano i golosi, gli avari e prodighi, iracondi e accidiosi, gli eretici, i violenti contro il prossimo e contro sè stessi, contro Dio e la natura, i ruffiani e seduttori e via dicendo, fino a che non si arrivava alla rappresentazione finale, un demone dall'aspetto ripugnante, dalle tre bocche che maciullavano i tre grandi traditori: Giuda, Bruto e Cassio.
Naruto sobbalzò e fece qualche passo indietro, respirando affannosamente.
" Questa porta deve avere qualcosa che non va. " Si disse, inquieto.
Tuttavia, avrebbe voluto aprirla, chissà cosa celava dietro di sè.
Cercò di ignorare l'aria maligna che trasudava, e si aggrappò alla maniglia dorata, spingendola.
Una forte luce lo abbagliò, e fu costretto a coprirsi gli occhi. Quando si abituò, potè constatare che il soffitto del corridoio era di forma tondeggiante e possedeva quattro finestre che irradiavano forti fasci luminosi che venivano resi accecanti dagli specchi: le pareti di destra e di sinistra infatti, a partire dalla metà verso il basso, erano come ricoperte di luce.
Tale vista lo rasserenò, gli fece quasi dimenticare della porta, e si appoggiò al muro, contemplando lo spettacolo che si ritrovava davanti: era indubbiamente uno dei posti più belli del palazzo, e si chiedeva se Sasuke l'avesse mai visto.
La tregua però durò poco: improvvisamente, dalla porta opposta dalla quale era arrivato, provenirono delle voci... E una gli suonava terribilmente familiare.
Si lanciò a corsa sul " portale infernale ", come l'aveva soprannominato lui, e scappò il più velocemente possibile da quella parte della proprietà.
Col cuore che gli martellava nel petto, e il respiro mozzato, solo quando raggiunse l'atrio si accorse di aver lasciato secchio e straccio dove non avrebbe dovuto...
Si porto una mano sul volto, cominciando a passeggiare avanti e indietro per la sala rammaricandosi e dandosi del cretino... Ora cosa avrebbero pensato?
Itachi, sì... Era convinto che dietro quella porta ci fosse lui, se ne sarebbe accorto?
La risposta nel suo cuore era " sì ", e suonava così tremenda che ben presto iniziò a tremare.
Cosa diavolo ci faceva laggiù? Con chi parlava?
Se non altro, adesso capiva dove probabilmente si trovava la mattina prima di pranzo.


Il giorno successivo, una notizia che avrebbe dovuto rallegrarlo alquanto lo rese persino più ansioso di prima, in quanto lui, Sasuke e Itachi sarebbero dovuti andare in città a comprare un vestito per il ricevimento imminente, e il solo pensiero di stare nella stessa carrozza con il temuto padrone non lo faceva certo stare tranquillo.
Sperava con tutto il cuore che non facesse riferimento a quello che era accaduto il giorno precedente.  
Però mentre la carrozza si dirigeva pigramente in città, benchè i battiti del cuore di Naruto fossero molto sentiti, Itachi non menzionò l'accaduto, non gli fece domande di alcun genere e stette tutto il tempo con il viso rivolto verso il finestrino, fissando la brughiera almeno per quanto gli sprazzi di nebbia lo permettevano e il cielo grigio.
Il negozio scelto dal maggiordomo era precisamente all'angolo di una delle strade principali, e il biondo pensava che mai in vita sua avrebbe messo piede in un luogo del genere. La vetrina riportava il nome del proprietario con un'elegante scritta dorata, e dietro, vi era un magnifico vestito da donna: era color pesca, con uno strascico lungo e pieno di merletti. La vita era molto stretta in un bustino di nastri più scuri. Maniche, colletto ed eventuali bordi erano ricamati di pizzo, e inoltre era piuttosto gonfio. Ai piedi del manichino che lo indossava c'era un cartellino su cui era scritto che l'abito era già stato venduto.
Molto probabilmente l'acquirente era una giovane nobildonna alla moda in procinto di partecipare a una festa, pensò Naruto, varcando la soglia ancora a bocca aperta.
All'interno le pareti erano ricoperte di eleganti pannelli in legno scuro, e a parte che per l'altra vetrina, non vi erano esposti dei vestiti, ma sull'imponente bancone di quercia si trovava un grosso catalogo, e centinaia di scatole erano impilate negli scaffali del negozio.
- Buonasera. - Fece loro il proprietario del negozio, un uomo di mezza età vestito interamente di nero con i capelli diradati e la barba - Come posso servirvi? - Chiese.

Passarono una buona mezz'ora a scegliere gli abiti sul catalogo, dopodichè, Kakashi caricò Itachi di alcune scatole contenenti il vestito da cerimonia, il quale andò a provarselo nel camerino. Sasuke sfogliava ancora il librone, indeciso sul cosa avrebbe dovuto indossare. Naruto invece aveva scelto un abito dal frac color celestino sbiadito, i bottoni argentati e i pantaloni alla tirolese, con alcuni ricami argentati sulle stoffe.
Dopo che anche Naruto si fu provato il vestito, fu il turno di Sasuke.
Itachi era uscito dal camerino con un sorrisetto mesto, restituendo le scatole al proprietario del negozio, soddisfatto. A un certo punto però, Kakashi guardò fuori dalla vetrina e fece:
- Naruto, dì a Sasuke di muoversi perchè sta per arrivare un acquazzone tremendo. -
Naruto annuì e corse nel camerino, aprendolo d'istinto, dimenticandosi che avrebbe potuto benissimo informarlo da fuori. Ma se così non fosse avvenuto, non avrebbe mai visto lo spettacolo che gli si parò di fronte, dinanzi alla quale rimase basito.
Sasuke, appena Naruto aveva fatto irruzione nella stanza, aveva tentato di coprirsi, ma non abbastanza in tempo per nascondere i lividi violacei che aveva sulla parte addominale.
- Naruto!! - Esclamò sorpreso
, voltandosi e rimettendosi fulmineamente la camicia.
Naruto non aveva quasi parole. I lividi... Proprio come Tsunade...
- Sasuke! - Corse da lui cercando di intravederli nuovamente - Come si è procurato quei lividi? - Chiese, spaventato.
L'altro ragazzo assunse immediatamente un'espressione di difesa:
- Non è affare tuo! -
- Ma... Come, Sasuke! Io... -
Sasuke, vedendo che la porta era semiaperta, invitò il biondo al silenzio, e afferrandolo per un braccio lo portò in un angolino del camerino e gli disse, sottovoce:
- Prometti... Promettimi che non lo dirai a nessuno. - Il suo tono di voce era quasi disperato, in tralice.
- Ma chi è stato? - Chiese Naruto, testardo. Poteva benissimo sentire il corpo del coetaneo scosso da dei tremori incontrollabili, e dato che i loro volti erano tanto vicini, vide che aveva anche delle leggere occhiaie.
- Non posso dirtelo. Assolutamente no. -
- E perchè? - Fece, accentuando l'ultima parola afferrandogli a sua volta il braccio.
- Ti prego. - Replicò Sasuke, ad occhi chiusi, con un tono serio che non ammetteva repliche. - Visto... Visto che sei sotto di me, ti... Ordino di non raccontare questa cosa a nessuno. Per favore. -
Naruto non seppe mai perchè rispose sì all'eclatante preghiera del ragazzo, forse perchè impressionato dal suo tono implorante e allo stesso tempo colmo di una tristezza incontrastabile.
Tornarono di là che era già iniziato a piovere, e quando lasciarono il negozio con i pacchi stipati nella carrozza, Sasuke lanciò un nuovo sguardo d'intesa in direzione di Naruto che lo ricambiò.
Itachi pareva aver notato qualcosa, infatti sulla carrozza potè notare che c'era qualcosa di nuovo tra i due ragazzi, soprattutto in Sasuke. Una nuova luce era spuntata negli occhi neri del fratello, non più cupi, ma come se il peso delle sue sofferenze fosse " condiviso ". E vide che persino che lo sguardo di Naruto era cambiato: se prima era preoccupato, adesso lo era ancora di più.
Che cosa doveva fare?
Chi era stato a infliggere quei lividi a Sasuke e Tsunade, e come?  
Doveva assolutamente scoprirlo.






  
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