Capitolo
16
Mi
uccidi!
Monkey D.
Rufy, aveva riflettuto tutto il pomeriggio perso nei suoi pensieri, fin
quando
al calar della sera si era finalmente deciso.
Sarebbe
andato da Nami per fare sesso.
Dopo tutto
Franky e Zoro gli avevano spiegato che si poteva fare solo con le donne
e Sanji
gli aveva fatto capire che non gli avrebbe permesso di avvicinarsi a
Robin, per
oscure ragioni che non aveva compreso.
Ma non erano
questi i motivi che stavano spingendo le sue gambe nella cabina della
navigatrice, bensì ciò che Brook gli aveva
rivelato.
Il sesso era
divertente.
Così aveva
detto, per cui Monkey D Rufy, voleva assolutamente provarlo.
Ormai giunto
di fronte alla cabina di Chopper, dove riposava Nami, Rufy fece per
aprire la
porta, ma le parole di Sanji sulle buone maniere li ritornarono alla
mente,
così invece di spalancare la porta bussò deciso.
-Avanti.-
Il ragazzo
di gomma deglutì, aprendo la porta e entrando
all’interno della cabina.
-Rufy..-mormorò
sorpresa, Nami, distogliendo subito lo sguardo dal suo e lasciando che
le sue
guance si colorassero di un rosa leggero.
-Ciao..-esclamò
cappello di paglia, un po’ sorpreso che Nami non fosse sola
nella stanza.
Infatti
Robin, seduta vicino al letto e con un libro in mano, guardava i due
con
divertimento.
-Volevi
qualcosa?-riuscì a dire Nami, dopo interminabili minuti di
silenzio.
E Rufy, si
rianimò improvvisamente.
-Si, volevo
fare sesso con te.-
Nami restò
muta e il colore del suo viso, mutò improvvisamente,
arrivando ad un forte
rosso acceso.
Robin
invece, superato lo sbigottimento iniziale, si coprì la
bocca con la mano,
cercando di trattenere le risate che minacciavano di uscire.
Prese il libro
e, alzandosi dalla sedia, si diresse verso la porta mormorando:
-Allora vi
lascio soli.. e ………buonanotte.- il
tono malizioso fece vergognare profondamente
Nami, mentre Rufy tranquillo contraccambiava il saluto.
Quando si
girò verso Nami però, un colpo ben assestato di
lei lo spedì contro la parete.
Rufy si
rialzò massaggiandosi la parte lesa.
-Che cosa ti
prende?- domandò Rufy, con aria imbronciata.
-Che diavolo
prende a te!?! – strillò ansante la navigatrice.
Rufy la
guardò perplesso, fin quando le parole di Brook non li
ritornarono alla mente.
Così si
avviò a passo deciso verso la sua cartografa, che
improvvisamente smise di
guardarlo in cagnesco.
Totalmente ipnotizzata,
dallo sguardo sicuro del suo capitano.
-Nami..-esordì,
spezzando il silenzio teso che si era creato.
La rossa, lo
fissò in attesa e anche il solo respirare divenne
un’impresa.
Era seduta e
Rufy torreggiava di fronte a lei, non lasciandole alcuna via di scampo.
-Mi
mostreresti le tue mutandine?- chiese serio.
Nami restò
per alcuni minuti impassibile, per poi passare ad uno stato di puro
nervosismo,
fin quando spedì (con l’ennesimo pugno), il suo
capitano contro le assi del
pavimento.
-Idiota!-
sibilò, sdraiandosi nel
letto e dandoli
le spalle.
Monkey D
Rufy si sedette nel pavimento, l’aria perplessa e anche un
po’ dispiaciuta.
-Nami..-mormorò,
con voce avvilita.
-Sparisci!-urlò
in risposta la sua navigatrice e cappello di paglia capì che
sta volta era
veramente furiosa.
Eppure lui
aveva seguito tutti i consigli che gli avevano dato.
Quindi
dov’è
che aveva sbagliato?
“
falle capire chi comanda”
“Ma
ricordati di dirle che l’ami”
Le parole di
Zoro e Franky tornarono nella mente del futuro re dei pirati, che si
alzò in
piedi, sollevato.
Non aveva
seguito proprio tutti i consigli.
-Nami
girati!- ordinò, ma la navigatrice non rispose nemmeno,
troppo concentrata a
maledire la stupidità del suo capitano.
- Nami!-
esclamò e sta volta la navigatrice si
voltò,pronta a darli un altro pugno in
quella testa bacata che si ritrovava, ma cappello di paglia
bloccò il suo pugno
con sguardo serio e per un attimo le certezze di Nami vacillarono.
-Cosa vuoi
ancora?!- domandò arrabbiata ed anche un po’
esasperata.
-Devo dirti
una cosa ..-mormorò solo e lei, con voce sarcastica rispose.
-Vuoi che ti
mostri il reggiseno per caso? Oh magari hai intenzione di..-ma la
navigatrice
non poté terminare la frase.
Perché
improvvisamente la sua bocca fu bloccata da quella del capitano.
Monkey D
Rufy, col ginocchio poggiato nel letto ed una mano che attirava a se la
sua
navigatrice, baciò con insistenza le labbra che fino ad un
paio di minuti fa
gli avevano detto di sparire.
S’insinuò
con forza, spinto dal desiderio inconscio di lei e quando si
staccò da quella
che poteva considerarsi la sua unica debolezza, sussurrò.
-Ti amo…-
Il cuore di
Nami si fermò, mentre quello di Monkey D
Rufy, iniziò ad accelerare i suoi battiti, alla
vista dell’unico sorriso
che sapeva toglierli ogni difesa.
Quando però
alcune lacrime iniziarono a scendere dalle guance della bella
navigatrice, Rufy
si spostò da lei preoccupato.
-Nami mi
dispiace..-mormorò, senza saperne nemmeno il motivo.
Nami scosse
il capo, coprendosi il viso, mentre le lacrime continuavano a scorrere
inarrestabili.
Così, come tanto
tempo prima, Monkey D Rufy posò il suo cappello nella testa
della navigatrice,
chinando il capo sconfortato.
-Non so cosa
ho fatto, ma ti prego smetti di piangere…. Così
mi uccidi.-
Nami alzò il
viso, incontrando lo
sguardo ferito del
suo capitano e per un momento pensò fosse un altro.
Mai, aveva
visto quell’espressione di pura sofferenza nel viso del suo
amico.
Mai.
Eppure in
quel momento, cappello di paglia non rideva e nel suo volto non
c’era la
determinazione che lo distingueva.
Era
insicuro, spaventato e debole.
Nami si
morse il labbro, sollevando una mano per accarezzare il viso di Rufy.
Il calore
gli avvolse e i loro occhi s’incatenarono.
-Anch’io..-sussurrò
con voce flebile Nami.
Cappello di paglia le
scostò una ciocca dal viso, per poi
asciugarle le lacrime con piccoli baci, fin quando le loro bocche non
si
scontrarono, perdendosi in un turbinio di emozioni.
Nami strinse forte i cappelli
del suo capitano, attirandolo a
sdraiarsi sopra di lei.
Lui spinto dal sapore della
sua bocca, scese ad assaggiarle il
collo, lasciando una scia di baci infuocati che si conclusero
all’inizio del
petto; poi insicuro, con la mano iniziò a sollevare la
maglia di lei, scendendo
a baciarle la pancia e risalendo lentamente.
Nami chiuse gli occhi,
accarezzando i cappelli del suo capitano.
Sentì le mani di
lui spogliarla ed accarezzarla, beandosi dei
suoi baci e gemendo dal piacere che nella sua esplorazione cappello di
paglia
le stava donando.
-Rufy…-ansimò,
mentre la mano di lui si perdeva nella profondità
della sua femminilità.
Lui la baciò, con
una forza che diminuì sempre di più, fino a
divenire dolcezza.
La rossa, si lasciò
inebriare da lui, ma il calore e la passione
la stavano sopraffacendo così invertì le
posizioni, entrando lentamente dentro
di lui.
In quel momento, Monkey D
Rufy, avvertì una sensazione di potere
immenso e mentre lei si muoveva, lui la seguiva.
Aumentando il ritmo ad
ogni spinta, presto si ritrovarono a volteggiare nelle più
alte vette del
piacere, appagati.
Spero vi sia piaciuto e che commenterete.
Intanto vi voglio ringraziare x i commenti del precedente!
a lunedì prossimo!