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Autore: Esther Sparks    28/06/2010    3 recensioni
Per una Grandissima Donna [...]Piango a volte. Ma giusto un po’ e mi sento meschina per questo. Perché tu mi dai talmente tanto Amore che non dovrei lamentarmi. Ma è così piccolo l’animo umano che quando riceve qualcosa di così buono vorrebbe solo averne ancora e ancora…[...]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE OTHER BIRTHDAY PRESENT

YAKETY YAK

Ecco… oggi è stata una giornata di ispirazione. Questa scena è un regalo vero e proprio. Insomma, almeno lo spero. Con un giorno di ritardo ma forse c’è un fuso orario per cui sono ancora in tempo ed è ancora il 27 di giugno. Devo controllare. Beh. Tu lo sai che è per TE. Un abbraccio.
 

THE OTHER BIRTHDAY PRESENT
 

Si srotola pigro e indolente questo pomeriggio estivo. Cammino svogliata per le vie di Chelsea attenta ad afferrare anche il più lieve dei soffi d’aria. Potrei sciogliermi. Mi mancano le mie spiagge. Quelle in cui ero solita andare nei pomeriggi come questo. Un bagno nell’acqua fresca e salata per poi sdraiarmi oziosa e abbandonarmi al suono delle onde e alla brezza marina. Ai sogni roventi e alla coca-cola ghiacciata. Al profumo di cocco della crema solare. Mi mancano le mie spiagge insieme a te. Quando ci sei venuto per la prima volta terrorizzato che la gente impazzisse e ti prendesse di mira. Che ragazzine urlanti ti si attaccassero alle calcagna e non solo lì e che tutto si trasformasse in un incubo. E invece no. Te l’avevo detto io. Ma eri di un paranoico fuor da ogni misura. Non che fosse incomprensibile. Ma Italia non significa America. Se la pazzia è largamente proporzionale alla superficie quadrata occupata dal paese beh hai dovuto convenire anche tu che, in effetti, in Italia i pazzi non sono poi così tanti. E poi ero la tua ombra e così mio fratello. E mio fratello è grosso. Io magari faccio ridere piuttosto che incutere terrore. Ma lui. Poco da fare. Se ti da una manata di mette KO. Eri in una botte di ferro.

Guardo l’anello al mio anulare che luccica. Sei partito ieri per andare a rigirare delle scene del tuo ultimo film… Che pacco Rob! Uffi. Pretendo che quei brutti rompi dei tuoi produttori ti lascino a me nel giorno del mio compleanno. Che poi, proprio il giorno prima ti fanno partire. E lo so che è il tuo lavoro, che non dipende da te. Che ci sono tempi da rispettare, scalette da seguire e bla bla bla… E mi va bene. Solo che oggi non lo so. Sarà il caldo, sarà che sono nostalgica. Sarà che mi hai appena chiesto di sposarti. Sarà che so che c’è Paris-ma-quanto-sono-stupida-Hilton che ti fa il filo e che è sempre all’erta e anche con tutta la buona volontà e con tutta la fiducia in te l’idea di quella specie di donna chiwawa che ti squittisce intorno mi fa venire i fumi.

Mi sa che vado a trovare i tuoi. Ora vado a comprare del gelato e poi vado a farmi una risata con Richard e Claire. Stasera Lizzie mi porta fuori per festeggiare visto che è a Londra. Chissà che ha in mente. Lei e Victoria non mi vogliono dire nulla! Lo sai che le tue sorelle coalizzate mi terrorizzano vero? Soprattutto ora che si sono messe in testa di organizzare il mio addio al nubilato e soprattutto vogliono darci una mano col matrimonio. Amore mio… In caso io ti rapisco e ci sposiamo in segreto.  L’idea di un qualcosa che anche solo vagamente assomigli a quelle orribili bomboniere tutte fiocchi e fiocchetti e pizzi trini e nastri faccia parte di un giorno tanto speciale per noi mi manda in panico. Quanto sono scema?!?! Tu mi avevi detto di raggiungerti la prossima settimana visto che la scuola finisce questo venerdì. Uffi. Ma perché sono così scema!??! Io devo farti vedere che sono forte a tutti i costi, che ce la posso fare ad aspettarti. E invece no. Perché sono una futura sposa già preda di 10500 paturnie e paranoie e tremori e vampate e non so cos’altro sentano le future spose. E non voglio una wedding planner che poi finisce come nel film della Lopez e mi molli all’altare per andare da lei. Ben vengano pizzi e merletti piuttosto!

Il gelato è fresco e rinfresca quantomeno la gola. Beato chi ha inventato l’aria condizionata. Lizzie sta ciarlando di qualcosa che non so da almeno mezz’ora. Ho smesso di ascoltarla dopo che ha pronunciato la parola streap…. Non c’è verso di farmi andare in uno di quei locali di Soho a vedere uomini che si spogliano.
“Mi basta tuo fratello che si spoglia per me!”
“Ti prego, Evelyn, potrei avere gli incubi questa notte!”
Tuo padre gongola e tua madre ridacchia. Sono indubbiamente soddisfatti del figlio. Di tutti i loro figli. E come dargli torto? Artisti, avvocati… Uno più pazzo dell’altro. Che bella famiglia.
I tuoi mi hanno fatto un regalo bellissimo. Un paio di orecchini d’oro bianco. Sottili e tintinnanti come piacciono a me. Tu li apprezzeresti. Li apprezzerai sicuramente. Uff… Non riesco a trattenere un sospiro.
“Che c’è Evelyn? Qualcosa non va?”
“Oh, no… No davvero Claire. Sono solo… E’ solo che rimpiango di non aver dato retta a Robert per raggiungerlo…” rivelo infine. Non riesco a mentire a loro.
“Buon Dio, ragazza. In due anni che stai con mio figlio è la prima volta che mi sembri un essere umano!” guardo Richard non capendo.
“Quello che il Mr. Tatto di mio marito vuole dire è che ci sei sempre sembrata talmente brava, paziente. Non ti abbiamo mai sentita lamentarti di nulla tanto da chiederci se fossi un miraggio. In senso positivo ovviamente. E beh, è quasi confortante sentirti dire che è difficile anche per te”
Sembrava il ritratto della perfetta idiota che sta in eterno buona e aspetta.
“Oh, non potevate essere più lontani dalla verità. Perché io sono spesso spaventata e insicura e sento la sua mancanza ma… ci credo. Credo in quello che c’è tra me e Robert e mi sento talmente fortunata che le piccole o grandi noie in cui possiamo incorrere nemmeno mi sembrano degne di essere prese in considerazione. Solo che il passo che stiamo per fare non è uno scherzo. Anche se viviamo insieme. Sposarsi… Boh, lo vedo come una cosa grandissima. Sono sicura solo che sarebbe più facile se Robert fosse con me. O io fossi con lui. Ecco.”
“Allora, forse noi ti possiamo aiutare.”
“Aiutare…? Non vedo come. Nel senso, fate già anche troppo…”
“Shhh, cara. Shhh. Tieni questo è per te.”
Claire mi porge una busta bianca con sopra scritto il mio nome. Riconosco immediatamente la grafia incasinata di Robert. Totalmente senza parole la apro. Ci sono due fogli piegati separatamente. Quando vedo il primo quasi collasso. Vedo i sorrisetti compiaciuti di chi mi sta di fronte. Di chi già sapeva evidentemente.
Passo al secondo foglio. 

‘Mia Evelyn,

dormi serena di fianco a me e chissà in che luoghi incantati ti trovi ora. Domani parto. Tra due giorni è il tuo compleanno e detesto l’idea di doverlo passare separati. Ma questo sono io, questo è il mio lavoro e tu mia piccola donna coraggiosa non mi fermi mai. Accetti tutto. Ma io lo so quanto ti dispiace e quanto vorresti avermi di fianco. Soprattutto ora in una fase così nuova e importante della nostra vita. Non posso certo obbligarti a seguirmi. Ma posso sperare che la voglia di stare insieme ti faccia cambiare idea. Non devi più dimostrare di essere in grado di aspettare Mia Donna del Deserto. Il mio cuore è stato tuo da subito. E lo so che il mondo che mi sta intorno non è dei migliori. Ma ti prometto che ti proteggerò. Sempre Evelyn. Io ti proteggerò sempre.

La tua pelle è dolce sotto le mie dita e i tuoi capelli seta scura che profuma di vaniglia. I tuoi scacciapensieri scampanellano  nell’aria fresca della sera.

Ti ho chiesto di diventare mia moglie. E hai detto sì. E non so se sono stato abbastanza bravo da farti capire a che punto del cielo io sia arrivato per la felicità. Ti chiedo una seconda cosa meno importante ma più fastidiosa. Ti chiedo di lasciare che il mio mondo ti conosca. Ti chiedo di lasciarmi rivelare la donna che ho scelto come compagna di vita. Tutti hanno saputo che c’eri da subito ma pochi hanno avuto il piacere di condividere questa mia immensa fortuna d’averti e d’avere il tuo amore, soprattutto.

Sono fiero di te, sono orgoglioso di te e prima di tutto t’amo talmente tanto che voglio vantarmene fino a diventare gonfio come un pavone.

Perché te lo meriti, Amor Mio e ci meritiamo di stare sereni di fronte a chiunque. Perché tu sei Evelyn e io sono Robert e nient’altro conta.

Perché nei momenti importanti della mia carriera ti voglio a fianco e perché un giorno mi piacerebbe vederti fronteggiare la Donna Chiwawa di Beverly Hills… Che non ci vuole credere che ci sei e si ostina a inseguirmi come un asino la carota… Non è bello sentirsi una carota Tesoro, credimi.

Accetterò qualunque tua decisione. Però lasciami sperare, da egoista quale sono che asseconderai questa mia futile richiesta. Il biglietto è per lunedì della prossima settimana. La scuola sarà finita e tu non perderai un solo giorno del tuo lavoro. Trovo che sia fantastica la comprensione che c’è tra noi in questo sebbene i nostri lavori siano molto diversi. Ma la passione e l’impegno che ci mettiamo nel farlo ci accomunano.

Da qualche parte nel mondo, in cui il tempo è 24 ore avanti, è già il tuo compleanno. Perciò, ti auguro già ora buon compleanno Amor Mio. Se ci pensi è come se i miei auguri avessero fatto un viaggio nel tempo.

Ti amo.

Tuo Robert.

P.S. Non sperare che sia questo il tuo regalo di compleanno. Perché se accetti, questo è un regalo che fai a me!’  
 

E queste stupide lacrime non smettono di scendere mentre continuo a sorridere. Afferro il cellulare e digito una sola parola.
Evelyn: Arrivo.
E come se tu fossi in attesa la tua risposta arriva immediata.

Robert: Ti aspetto.

 

 

  
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