Addio al celibato Chapter 3
Edward (musica)
“Jasper, come si chiama l’agenzia
di ballerine che hai fatto venire ieri al mio addio al celibato?”
Dall’altra parte del telefono
mio fratello.
“La Roux, favolose vero?
Soprattutto la piccola dai capelli neri… Ma a cosa ti serve?”
“Oh, niente di importante…”
Invece lo è, eccome se lo è.
“La cerimonia è oggi
pomeriggio, vero?”
“si, alle sei. Dopo andiamo
al Madison. Ha organizzato tutto Tanya, io non so cos’altro dirti”
Lui ride. “Ehi amico, scusa
ma Tanya è un tantino esagerata con queste cose… e poi è possessiva!”
“Jazz, non ripetermelo. Mi sto
già pentendo”
Lui scoppia in altre risate. “Sei
proprio uno stronzo, fratello”
Chiudo la conversazione,
troppo terrorizzato per riuscire a sorridere. Mi sposo. Oggi pomeriggio. Oddio.
Su internet la ricerca dell’agenzia
‘La Roux’ mi pone un indirizzo.
Accecato dal ricordo della
mia dea incantevole, di Ize, mi precipito all’ufficio.
Trovo una villetta. Nel cancello
c’è la sigla dell’agenzia. Busso al citofono placcato in argento e mi risponde
una giovane ragazza.
“Sto cercando una ballerina…
una certa Ize”
Lei mi prega di aspettare.
“Arriva subito” dice infine.
Io penso subito a cosa dirle.
Penso ad un mucchio di cose, tutte da sfigato.
Ciao, ti ricordi di me? No, troppo da idiota.
Hey, che splendore! No, per questa non ho parole.
Come butta? O mio Dio, no!
Mi sa che ho scordato di
dirti che mi mi sono quasi innamorato di te ieri ma non so ancora niente di t…
“Che vuoi” una voce perfetta
e femminile mi distrae dai miei pensieri. E’ lei. E’ Ize. La mia dea
incantatrice.
Ha solo un filo di eyeliner
nero, per il resto è struccata. Ed è ancora più bella.
A fasciarle il corpo perfetto
e soave c’è un jeans bordeaux attillato e una maglietta nera annodata alla vita
che le scopre i fianchi e il bassoventre.
Ha cambiato taglio di
capelli. Adesso ha un corto e spettinato taglio corvino che la fa sembrare più
sfacciata.
“Oh…” mi scappa dalla bocca
in un sussurro di sorpresa.
Lei sorride, scoprendo i
denti bianchissimi e perfetti. Gli occhi cioccolato brillano al caldo sole
mattutino.
“Io sono Edward Cullen. Ehm…
ci siamo conosciuti ieri…” balbetto.
“Si mi ricordo. Il ragazzo
passionale che oggi si sposa”
Rimango sorpreso.
“lo sai?” chiedo.
Lei annuisce. Sorride, ma ha
gli occhi tristi.
“vuoi entrare? Ti offro un
caffè…” dice.
Voglio entrare? Certo che sì.
“oh, il mio nome reale è
Bella Swan, Ize è solo un nome di scena” e sorride ad occhi bassi. Quel piccolo
sorriso a due fossette che mi scioglie.
La sua stanza profuma di mare
e sale.
Mi guarda imbarazzata. “c’è
disordine… scusami”
“non fa niente”
Mi guardo attorno mentre lei
si adopera, nell’altra stanza, a preparare il caffè.
La stanza è piena di
fotografie. Su molte di essa c’è una bambina. Ha gli stessi occhi cioccolato di
Ize.
“E’ lei Claire?”
“Si, mia figlia” risponde.
Non sapevo che avesse una
bambina. E’ strano, ma non mi da fastidio.
“complimenti, è bellissima. Ha
preso da te”
Lei scoppia a ridere “lo
spero” dice infine.
Torna con due tazzine colme
di caffè. Mi dice che è italiano e che è più forte di quello americano perché è
ristretto. Io non ne ho mai assaggiato.
“hai ragione, è forte” sussurro
meravigliato dopo il primo sorso. Lei mi guarda e ride.
“e il padre?”
“il padre è un coglione. E’
scappato quando ha saputo la notizia” sorride amaramente, fissando la sua
tazzina.
“mi dispiace” sussurro.
A testa bassa si avvicina a
me. E in pochi secondi posa le labbra sulle mie.
Piacevolmente sospreso
inspiro il suo profumo e accolgo il suo bacio. In questo non c’è fretta, non c’è
frenesia. C’è dolcezza, voglia di qualcosa di salutare.
E’ qualcosa che non posso
descrivere.
Quando conclude il bacio,
sono il primo a ricominciare da capo. Sono il primo ad abbracciarla.
E non so come, finiamo tra le
soffici coperte del suo letto, dolci amanti in un mondo che di dolce ha solo
noi.
Sta dormendo beato da una
mezzoretta. Il suo respiro è ancora sul mio collo. Non se n’è andato, e il suo
capo è sul mio petto come un bambino. Io gli accarezzo i capelli bronzei. Il suo
respiro mi fa solletico, è leggero e caldo. Le labbra sono socchiuse. Resto a
fissarlo per un po’, immersa nei pensieri. Non so niente di lui, so solo che ne
ho bisogno, che forse mi sono innamorata. Ed è stato un colpo di fulmine che mi
ha cambiato la vita.
Edward è così bello. Siamo nudi
sul mio letto. Ci copre leggera solo la trapunta.
Un suo braccio è steso
protettivo sulla mia vita. Le gambe sono intrecciate. Ti amo. Tu solo sai
quanto.
Lentamente lo vedo aprire gli
occhi. L’oro dei suoi è assonnato ma indescrivibile.
Qualche lieve raggio di sole
pomeridiano filtrato dalle vetrate della stanza lo acceca. Io sorrido.
La sua mano cerca
istintivamente la mia. Si ritrovano, si intrecciano, si riscaldano l’un l’altra.
“buongiorno”
Lui riapre gli occhi. Sorride
sghembo. Poi alza il capo e mi bacia.
Sa di dolce, sole e lillà. Sa
anche di sale, perché a lungo ha baciato il mio corpo appena tornato dal mare.
“che ore sono?” dice.
“le sei meno un quarto”
D’un tratto si allarma.
“cazzo” fa e si alza veloce
dal letto.
Mentre si sveglia capisco che
deve sposarsi. Che ha scelto me per una scappatella. Gli occhi si riempiono di
lacrime. Chiudo le palprebe e finisco per rigarmi le guancie.
Edward se ne accorge. Il
corpo perfetto e levigato si stende accanto a me.
“cosa c’è?” sussurra. Poi asciuga
le mie guancie con l’indice.
“non andartene. Non lasciarmi…
ti prego” sussurro, scossa dai singhiozzi.
“Bella…” dice e mi tira a se
in un abbraccio forte e caldo. Io, piccola e fragile, mi lascio riscaldare
dalla sua anima.
“io resto” dice infine. Poi mi
bacia. E infine… riprendiamo da dove avevamo finito mezz’ora fa.
Scusate per il ritardo.
Ecco Bella qui.
Come vi sembra il capitolo? Ho una domanda: ma anche da voi non si vede più chi segue e chi ha messo tra i preferiti le vostre storie nel vostro profilo?
Per qualsiasi domanda chiedete a me su www.formspring.me/domandeconpetit