Chiedo perdono per essermi assentata per molto tempo, ma ero impegnata con gli esami e con la vita …

Ma ora che ho un po’ di tempo trascrivo il seguito che avevo già scritto su carta da tempo…

La storia mi è uscita dalla penna così com’è e mi piace quindi… ci sono alcune parti fuori tempo rispetto a quando erano inserite nella storia originale ma chissà che non sorprendano voi come hanno sorpreso me…buona lettura nella speranza di sapere cosa ne pensate…

Spero che vi piaccia…

Per scusarmi metto i ringraziamenti all’inizio:

 

Grazie alla fedele frency70 che recensisce e mi spinge a scrivere… spero che questo capitolo ricco di sorprese ti piaccia… =)

Spero di sentirti…

 

Grazie a chi l’ha messa fra le preferite:

1 - frency70

2 - Lady85

3 - lalla22

4 - leloale

5 - simo

6 - susu

 

A chi l’ha messa fra le storie da ricordare:

- Kvery12

 

A chi l’ha messa fra le seguite:

1 - alice98

2 - ANIMAPERSA

3 - attenomis

4 - cl33

5 - Fata Desi

6 - frency70

7 - Saphiras

8 - Syberie

9 - TheBlueblood

10 - valeria90

11 - vama1978

 

E come sempre grazie a chi legge.

 

 

 

 

 

 

Dedico questo capitolo ad un’amica che se n’è andata e ora e tornata.

Se te ne andrai un’altra volta…

Beh, io sarò di nuovo, ancora… qui, per te.

 

 

 

Friendship

 

“Se gli amici non ci fossero

anche dopo che noi non ci siamo stati per loro…

che amici sarebbero?”

 

“Tu cosa hai fatto?” mi chiede incredulo Blaise in tono scherzoso.

“le ho scritto un biglietto” rispondo vago.

Che avrò fatto di male stavolta!

“Dimmi precisamente le parole che hai scritto” mi intima.

Sbuffo “Le ho detto di trovarci stasera dopo il coprifuoco se vuole delle risposte”

 

Blaise ridacchi

“Che hai da ridere?” chiedo visto che ignoro il perché lui trovi la cosa divertente.

Lui risponde serio “A parte il fatto che non verrà, se dovesse presentarsi che avresti intenzione di dirle?”

“Niente” dico alzando le spalle “Solo spassarmela un po’ con lei no?” rispondo brusco.

 

“Sei un deficiente” si esprime candidamente Blaise.

“Scusa?” chiedo fissandolo truce.

“Sei un gran deficiente quando fai così!” ripete.

Impulsivo afferro la bacchetta e gliela punto contro.

“Avanti cosa stai aspettando Draco, stai pensando a che incantesimo lanciarmi?” mi provoca apertamente aprendo le braccia per mostrarmi che non tirerà fuori la bacchetta.

“Tutto perché ti conosco meglio di te stesso?” chiede ancora.

 

“Non provocarmi ancora…” scandisco “Tu non mi conosci”

 

“Già, allora fai qualcosa di decente con quella bacchetta, avanti!”

 

La rabbia che provo raggiunge il limite.

E così, lo schianto.

Sì, lo schianto.

 

Sbatte contro il muro della camera, dietro di sé e si accascia a terra.

Lo guardo.

Non ho un’idea precisa di come si chiami quello che sto provando, ma qualcosa mi suggerisce che la parola adatta sarebbe ‘dolore’.

Rimetto la bacchetta al suo posto e corro verso il mio amico chinandomi su di lui.

È lì a terra in una posizione innaturale.

Ha la testa ferita.

Sì, sono un deficiente , un emerito deficiente.

 

Blaise non è una piuma , ma con l’aiuto del ‘levicorpus’ riesco a portarlo fino all’infermeria.

 

“Che gli è successo?!” strilla madama Chips.

“L’ho schiantato” ammetto cercando di mantenere un tono di leggerezza.

In realtà sono preoccupato per Blaise.

Preoccupato perché io gli ho fatto del male.

Ingiustamente per di più.

 

Madama Chips accomoda il corpo di Blaise sul letto e poi mi fissa con le labbra serrate:

“Datosi che non hai idea di quello che hai fatto al tuo amico” dice accentuando l’ultima parola con un tono diverso “toglierò 50 punti a Serpeverde…”

“Cinquanta!” esclamo interrompendola…

“Cinquanta Malfoy” ribadisce “…e ti recherai immediatamente nell’ufficio del preside”

“Ma…” tento ancora.

“Niente MA ragazzino… e ti avviso che se non raggiungerai il preside lo saprò e toglierò ulteriori punti alla tua casa…”

Poi borbotta fra sé e sé, non mi sono mai piaciuti molto i Serpeverde…

 

Sospiro e riprendo possesso della mia personalità “Ci vado, ci vado…” sbotto.

 

Stavolta sono davvero nei guai.

Non è la gravità delle conseguenze per me che mi preoccupa, ma le conseguenze che avrà Blaise.

E la fine inevitabile che subirà l’unica vera amicizia che io abbia mai avuto in questa scuola.

 

Sono arrivato immerso nei pensieri davanti all’ufficio di Silente e busso.

La porta si apre lentamente così entro.

Il vecchio è lì ad aspettarmi.

 

“Qual buon vento Draco”

Beh, se sono qui non può essere di certo un buon vento penso.

 

“Madama Chips” dico di malavoglia.

“Oh…” sembra pensare un attimo e poi prosegue “…se l’è presa perché ha scoperto del tuo raffreddore da ‘Inganni e malanni’?”

“Come…?” chiedo spaesato e confuso.

“Oh, è semplice” ridacchia mentre io lo fisso con tanto d’occhi.

“Mentre uscivi dall’infermeria ti ho visto: sul libro naturalmente non c’è scritto l’effetto collaterale di questo incantesimo…” ride ancora sotto i baffi “un ciuffo di capelli si colora di rosso…”.

“E lei…?” perché negli ultimi cinque minuti non sono riuscito a formulare nemmeno una frase di senso compiuto?

Lui si spiega “L’ho usato anche io una volta sì…per poter saltare una lezione e trovarmi con una ragazza molto bella…” sorride probabilmente immerso nei suoi pensieri “…è stato molto tempo fa e la ragazza mi disse che non amava le nuove mode di portare i capelli colorati… quindi…”

Non riesco a fare a meno di sorridere.

Quest’uomo è senz’altro pazzo.

 

Poi il preside si fa serio e parla nuovamente “Draco, sono certo che Blaise è un ottimo amico e ti perdonerà...” poi apre la porta dell’ufficio con un gesto della mano.

 

“Ah, un’ultima cosa…” ancora??

“Ginevra Weasley oltre che ad essere una strega molto abile è anche una ragazza molto forte…buona fortuna” conclude facendomi l’occhiolino.

 

Esco dall’ufficio e guardo ancora il preside e non sapendo bene che dire dico impacciato: “Grazie”.

Poi percorro il corridoio e le scale che mi separano dall’infermeria praticamente correndo.

Arrivo trafelato e mi fermo prima di entrare.

 

Sento la voce di Blaise, seppur debole, e quella di madama Chips.

Mi faccio coraggio ed entro.

Entrambi smettono di parlare.

Madama Chip si allontana guardandomi e mi dice “Ti tengo d’occhio”.

 

Non ho mai provato nulla di simile : mi sembra di avere un masso nel petto, nello stesso posto in cui ho sentito quella stretta mentre baciavo al Weasley.

 

A me non mancano mai la parole, ma stavolta sono in silenzio, fermo.

 

Blaise mi guarda fisso: il suo sguardo non sembra arrabbiato… sembra più… deluso.

“Ti ho schiantato” ammetto abbassando la testa.

‘Un Malfoy non abbassa mai la testa’ mi aveva insegnato mio padre.

In questo momento sinceramente non me ne importa un granché.

 

“Mi dispiace” aggiungo

 

Probabilmente non mi sono accorto quando, ma c’è qualcosa che mi ha cambiato e mi sta cambiando.

 

Blaise finalmente parla.

“Ti perdono” dice “cioè… provocandoti sapevo a cosa andavo incontro anche se non pensavo saresti arrivato a tanto...”

Poi sorride.

Io lo guardo un po’ strabiliato.

L’ho schiantato e lui mi perdona così?

 

“Ma da questo istante in poi” dice autoritario “tu fai quello che dico io”

Lo fisso sgranando ancora gli occhi.

“Cosa provi per la Weasley”

“Non lo so Blaise, il cuore mi si stringe, ma io non so nemmeno se ce l’ho un cuore… anzi, dopo questo…” alzo la manica della divisa scoprendo il marchio nero “…non so nemmeno se ho un’anima”.

 

POV BLAISE

 

Questo io ancora non lo sapevo.

Il marchio nero.

Cioè, il marchio nero!!

Draco è un mangiamorte.

Il mio primo istinto sarebbe di metter mano alla bacchetta, poi però ricordo quello che ha appena detto.

Ci penso un attimo e rispondo sicuro.

 

“Non sarà uno stupido marchio ma la tua volontà a decidere chi essere, o se avere o meno un’anima…”

 

Draco sospira.

 

“D’accordo Blaise, dimmi cosa devo fare…”.

 

 

* The end *

 

 

Allora care lettrici non so quando arriverà l’ispirazione per il prossimo capitolo scritto dal punto di vista di Ginny, ma spero presto, spronatemi con le vostre recensioni, anche brevi se non avete molta inventiva o molto tempo.

A presto,

 

Fabiola