In conclusione
-Capitolo 9-
"....Perchè noi dobbiamo farcela"
10 anni dopo, Michelle era una delle modelle più famose del
mondo della moda.
Dopo quel pomeriggio, passato con le uniche persone che
veramente l'avevano capita, non si erano più sentite, lei Andrea e Michelle.
Fidanzata da quasi un anno con un famoso fotografo, felice,
dopo anni.
Le ciccatrici non erano scomparse, e mai lo avrebbero fatto.
L'avrebbero accompagnata per sempre, come un tatuaggio che
le ricordava la sua adolescenza.
Quella adolescenza buia, ma che alla fine era riuscita a
sconfiggere.
Sapeva però, che Andrea era diventata biologa, biologa
marina, e che lavorava all'acquario di Genova.
Marie era presidente della società materna, felicemente
sposata e in attesa del secondo figlio.
Di Ludo non aveva più sentito nulla, dopo la cerimonia del
diploma.
Non sapeva neppure se era vivo.
Finita una delle numerose sfilate, Michelle, cambiata in
abiti più consoni, uscì nella fredda
Milano, dove ormai si era trasferita.
"Whei Michi"
L'avrebbe riconosciuto tra mille.
Si girò, riconoscendo nell'uomo alto, con la barba scura e
gli occhi chiari Ludo.
"Ciao Potter" Sorrise La bionda.
Dopo qualche attimo di silenzio, dove i due si squadrarono,
Ludo parlò:
"...Modella eh?" Disse appoggiandosi ad un muro.
"Modella! L'avresti mai detto?" Chiese in un
sorriso.
"Si...sei sempre stata molto bella." Disse con
affetto guardando il volto di Michelle, notando che il suo neo era sempre li,
sul mento.
"E tu?"
"Teatro. Scenografo"
"Wow..."
Non sapeva come mai, ma Michelle aveva sepre saputa che
l'amico nutrisse questa passione.
"Sai, penso che tu mi abbia aiutato." Questa volta
Michelle si sorprese.
"Perchè?"
"Ho letto il diario. Me l'ha datto quella
ragazza...Marie Krestburg"
Questa volta la modella sorrise.
"Quel quaderno verde...Michelle...le maniche, perchè
non mi hai mai detto nulla?"
Finalmente Ludo sapeva tutto di lei, e lei non aveva dovuto
umiliarsi nel raccontare i suoi problemi.
"Mh...io ho avuto una cotta per te, Lodovico"
"E tu sei stata l'amica più speciale che io abbia mai
avuto." Rispose lui con sincero affetto.
"Tu sei stato l'essere più vicino a tale che io abbia
mai avuto!"
"..."
"Bhè...adesso vado...ciao Ludo!"
"Ciao..."
Così dicendo la bionda si girò, e il moro notò una macchia
di colore verde sul cappotto.
Solito.
Lodovico Palavicini non rivide più l'artista, come la
chiamavano alla Santo Rafello, ma pensò sempre a lei, non riconoscendola mai in
quella donna avvolta nel cappotto nella fredda serata di Milano, ma nella
ragazza impertinente nella divisa della scuola, che fumava sigarette, Diana
Blu, e Ludo si ricordava ancora l'odore così acre, ma così piacevole, l'odore
che avolgeva la sua adolescenza.
Lui era cambiato grazie a Michelle.
Dopo aver letto il diario, si sentiva così vicino alla
bionda...ed era lieto di essere stato una figura vicino a lei.
Perchè in fondo Michelle era sempre stata dannatamente sola,
come lo siamo un pò tutti.
Quando anche se in mezzo a centinaia di persone sento il
freddo dell'anima schiacciarti, come se pesasse solo quella, in tutta
l'atmosfera.
E, come disse Andrea....un anima corrotta per un anima
normale...
La nostra storia si conclude qua...
Perchè in ognuno di noi esistono un' Andrea, una Michelle,
una Marie e un Ludo, che cercano di uscire...voi non soprimeteli, perchè anche
le debolezze fanno parte della vita.
Naife