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Autore: __BIGIA__    01/07/2010    14 recensioni
E se Harry Potter non fosse stato da solo nella battaglia contro Lord Voldemort? Se accanto a lui avesse avuto una sorella,che adora, con la sua stessa cicatrice e il suo stesso destino? *
Kim non sopporta Malfoy, e Draco non sopporta la Potter.
La Cacciatrice non sopporta il Mangiamorte,e il Principe delle Serpi non sopporta la Regina dei Grifoni.
Ma, in fondo, Cupido è un bastardo. Non risparmia nessuno.
Nemmeno loro 2.
Pairing principale: Kim/Draco
Tratto dal capitolo 4 "The Verdict":
<< Malfoy, ti rendi conto che stiamo articolando una conversazione civile? La prima in 7 anni e mezzo? >>
<< “Articolando una conversazione civile”? Potter, ma come parli? L’amicizia con la Mezzosangue ti fa male.. >>
<< 1^: Scusa se non ho detto “E’ la prima volta che non ci mandiamo a farci fottere in 7 anni e mezzo”
2^: Chiama così Hermione un’altra volta e ti Crucio. >>
<< Dovrei aver paura? >> sussurra con voce da stupro, e con la familiare e vecchia luce arrogante negli occhi.
<< Sinceramente? Si,dovresti tremare dal terrore, impallidire peggio che davanti ad un Infero, fuggire più veloce di una Firebolt, implorandomi di risparmiarti in ginocchio, se osi un’altra volta usare quell’aggettivo in mia presenza. >> sibilo io minacciosa.
<< Mmmh…lo sai che mi ecciti quando mi minacci? >>
Lo sai che mi ecciti quando mi dici che ti eccito?
I nostri visi sono talmente vicini che posso sentire il suo respiro fresco sulla mia pelle…dovrei allontanarlo ma i miei arti non rispondo ai comandi del cervello…e pian piano anche lui sta affogando nel grigio fitto dei suoi occhi.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FIGHTER

 

4th of April.

Se qualcuno dovesse chiedermi di descrivere la mattina dopo con una sola parola, sceglierei certamente questa:

Silenzio.

In silenzio ci siamo alzati dall’enorme lettone antico di Malfoy Summer Manor, in silenzio ci siamo ritrovati con Harry ed Hermione, in silenzio abbiamo fatto colazione, in silenzio abbiamo percorso il vialetto dell’enorme castello, senza che nessuno dei quattro si voltasse nemmeno una volta, in silenzio siamo ritornati ad Hogwarts e sempre in silenzio ci siamo congedati, per tornare ognuno nelle proprie stanze.

Il malumore generale era palese.

Per noi tre Grifondoro non è stato affatto facile rivedere i visi sorridenti dei nostri vecchi amici stampati su delle mere lapidi, come sempre, e sono certa che la desolazione di Malfoy sia dovuta all’essere ritornato in uno dei suoi Manieri.

Ma non sono sicura di cosa questo ha scatenato dentro di Lui: disprezzo e rammarico per le sue Oscure origini, o nostalgia per il Lusso a cui ha rinunciato arruolandosi nell’Esercito di Silente?

E se è vera la seconda ipotesi, avrebbe mai la faccia tosta di ritornare sui suoi passi, e ricongiungersi ai suoi genitori?

Una cosa è certa, però.

In qualsiasi caso, non ho alcuna intenzione di perderlo.

Per Lui, da oggi in poi, lotterò con le unghie e con i denti, spazzando via chiunque abbia intenzione di portarmelo via.

Draco Malfoy è Mio, almeno quanto io sono Sua.

 

<< Allora, come è andata l’escursione con il Principino? >>

<< Niente di che. Nessuno ci ha dato problemi, a parte Malfoy, ovviamente. Abbiamo litigato meno del previsto, però e con Harry non è volato nemmeno un cazzotto. >>

<< Ottimo. Io sono andata al concerto degli Asshole. Vi salutano. >>

<< Davvero? Che palle avrei voluto esserci! >>

<< Anche loro avrebbero voluto averci tutte e tre insieme. Mi hanno regalato una rosa blu elettrico, e ne ho due in stanza anche per voi. Non sono adorabili? >>

<< Si che lo sono! Ma Seam? Non ha fatto storie? >>

<< Storie?! Ne ha fatto una tragedia greca! Stavamo per lasciarci! Il clou è arrivato quando hanno cantato Strong Queens*…stava per salire sul palco e riempire di ceffoni Koel, Slecht e Geil. Per non parlare degli apprezzamenti fuori luogo che ha fatto tutta la notte su Aileen, solo per farmi ingelosire, ed avere la sua vendetta! >>

<< Pensa che Harry e Malfoy ci hanno fatto allungare la strada di non so quanto, pur di non passare da Hogsmeade, per loro tre! >>

<< Uomini! Quanto sono bambini! >>

Le risate delle mie due migliori amiche riempiono l’aria intorno a me, mentre accolgo con immenso piacere una folata di vento che mi scompiglia i capelli, penetrandomi nelle ossa.

Hermione si alza il collo della camicia più contro il collo, coprendosi la gola con la propria mano, mentre Ginny si stringe maggiormente nel suo mantello.

Siamo sotto il nostro solito ciliegio, a goderci le ore del tardo pomeriggio, seppur la temperatura, pur essendo ad Aprile non sia particolarmente calda.

I ragazzi sono agli allenamenti di Quidditch da circa una mezz’ora, in vista della partita finale con Corvonero: avevamo intenzione di raggiungerli, insieme a Calì e Lavanda ma, avvistato questo invitante ciliegio, mentre le altre due hanno proseguito, noi abbiamo preferito restarcene qui sole solette, a raccontarci delle rispettive precedenti giornate.

Insomma, gli avremmo visti urlarsi addosso parolacce su parolacce a cavallo di quelle maledette scope almeno un miliardo di volte.

Se, per un pomeriggio o due manchiamo, di certo non se la prenderanno.

Ginny, invece, essendo in “Quel” periodo del mese, ovvero quello in cui ogni donna è vittima di ciò che gli uomini, terrorizzati, chiamano “Le loro cose”, ma che gli esseri umani normali denominano “Mestruazioni”, ha chiesto a mio fratello, Capitano della squadra, di risparmiarla almeno per oggi.

<< Kiki? Che hai? Sei fin troppo silenziosa, per una Potter! >>

Alzo le spalle, mentre chiudo gli occhi, beandomi della frescura che questo soffio di vento mi sta procurando.

Alla mia mancata risposta alla domanda di Ginny, è Hermione ad incalzare.

<< Sei indecisa se sposarti in bianco o in rosa salmone, questo giugno? >>

Riesce a strapparmi un sorriso divertito, che, mentre la riccia si prodiga a spiegare ad una incuriosita Weasley come Malfoy abbia preso per il culo Dudley con la storia del matrimonio, ha tutto il tempo di trasformarsi in una genuina risata.

Ne sento il riverbero nel vento, e mi rendo conto di quanto avessi bisogno di dar voce alle corde vocali.

Non pronunciavo parola praticamente da questa notte.

Anche Ginny, alla descrizione della faccia che ha fatto Dudley non appena il suo cervellino ha captato la frase “Ci sposiamo a giugno”, si lascia andare al divertimento.

Seguono minuti davvero spassosi, in cui il nostro passatempo è quello di insultare quella testa di maiale di mio cugino Big D.

Ma poi, la domanda di Ginny mi riporta alla realtà, ricordandomi il motivo della mia attuale ossessione, e ciò che mi ha arrovellato il cervello per tutta la giornata, causando il mio silenzio.

<< Matrimoni fasulli a parte…adesso tu e Malfoy state insieme? >>

Oggi non ci siamo visti per tutto il giorno.

Anzi, ci siamo per lo più evitati.

O, se vogliamo aggiungere un secondo “Anzi”, era Lui ad evitare me.

Non ne capisco il motivo, e questo suo strano atteggiamento mi ha causato non poche domande, film mentali, preoccupazioni ed anche immense paure.

E se avesse cambiato idea su noi due?

Insomma, non che ci fossimo ufficialmente impegnati, ma dopo aver udito fuoriuscire dalle sue labbra perfette quel “Ti amo” ben due volte, dopo aver così placidamente fatto l’amore questa notte, e dopo che si è così inaspettatamente offerto di far parte della mia vita, ieri, credevo che, ormai, ciò che ci separasse dal vivere come una normale coppia, fossero solo appellativi strani e futili.

Ed invece, da quando ha aperto gli occhi stamattina, non ha fatto altro che non rivolgermi la parola, ed evitarmi, come abbiamo sempre fatto.

Davvero la mia felicità era destinata sin dall’inizio a durare così poco?

Davvero dopo l’agognato “Ti amo” siamo destinati a rimanere nel solito ed odioso limbo delle incertezze?

Che cazzo gli succede?

Cosa gli passa per la testa?

Che ruolo avrò nella sua vita, d’ora in poi?

<< No, ragazze. Avete visto come mi ha evitato oggi. È da stamattina che non ci rivolgiamo parola. Non ho la più pallida idea di cosa stia succedendo. >>

Le mie amiche si scambiano sguardi carichi dei miei stessi dubbi.

Restano occhi negli occhi per un bel po’, ne sono certa, per chiedere mentale conferma all’altra dei propri pensieri.

Siamo talmente abituate a stare insieme notte e giorno che, ormai, le parole si rivelano molto spesso futili tra noi.

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima.

Niente, per noi, è, allora, più trasparente delle iridi delle altre due.

Confermate le loro tesi, si girano a guardarmi.

Hermione sospira, ed incatena il mio sguardo al suo, posizionandomi una mano sulla spalla.

<< Tesoro, ma non sei stanca di tutta questa situazione? >>

Che domande.

La guardo come se mi avesse chiesto “Moriresti per Harry?”.

<< Certo che lo sono, Herm. Ma non è colpa mia se quel bastardo di Cupido mi ha fatto innamorare di un Enigma Egizio, e non di un normale essere umano! >>

Strappo dei sorrisi ad entrambe, subito cancellati da una luce battagliera, tipica di quando si stanno intestardendo su qualcosa, e che, puntualmente, ha il potere di atterrirmi.

<< Che Cupido sia un gran bastardo non ci sono dubbi… >> commenta Ginny, con gli occhi ardenti almeno quanto i suoi capelli << …ma ciò non vuol dire che noi povere donne dobbiamo restarcene inermi a sopportare le follie dell’altro sesso. >>

Alzo un sopracciglio, guardando intimorita prima la rossa, poi la riccia.

<< Che cosa volete dirmi? Che dovrei fare? >>

Alzano gli occhi al cielo.

Hermione si mette addirittura in piedi, con le mani sui fianchi ed un cipiglio severo alla Mcgranitt.

<< Cazzo, tesoro, tu sei Kimberly Potter! Hai ucciso Raptor, affrontato un Basilisco, sconfitto centinaia di Dissennatori, affrontato e vinto decine di Mangiamorte, e sei considerata la Salvatrice del Mondo Magico per un motivo, no?! Porco Salazar, quella Bacchetta che hai con te ha ucciso Lord Voldemort! Il tuo nome è leggenda, il tuo coraggio rinomato per mari e monti, il tuo viso oggetto di numerose masturbazioni e la tua vita fa d’esempio a numerosi ragazzi e ragazze! Non ti sei mai fermata davanti a niente a nessuno, e adesso permetti ad un mero ragazzo come Draco Malfoy, di lasciarti piena di interrogativi, ma inerme e passiva, in attesa di una qualche Manna dal Cielo che sblocchi una situazione che ti ha affannato per un anno intero?! >>

Mentre la riccia riprende fiato, Ginny annuisce con tutto il vigore che può conferirle il suo esile collo, mentre prende posto ben ritta sulle gambe, accanto ad Herm.

Resto a fissarle a bocca aperta.

Hanno ragione.

Cazzo, se hanno ragione!

Sono una Grifondoro, Santo Godric, ma non mi sto affatto comportando come tale!

 

<< Sei Kimberly Potter. >>

 

Me lo ha ricordato anche Lui, esattamente ieri quando, dinanzi alle porte del Cimitero mi sono lasciata prendere dallo sconforto.

Credo che abbia voluto dire, più o meno, ciò che mi è appena stato urlato da Hermione, solamente sprecando meno fiato e meno parole.

Ho giurato ad Harry che niente e nessuno mi avrebbe mai piegato, ho giurato a Sirius che niente e nessuno mi avrebbe strappato mai il sorriso e la vitalità, ho giurato a me stessa che niente e nessuno mi avrebbe più portato via Draco Malfoy, ora come ora.

E, di certo, non riuscirò mai a tener fede a queste promesse se me ne resto qui, sotto questo dannato ciliegio, a struggermi di sospiri e domande.

Non sempre la vita risponde da se agli interrogativi che ella stessa ti pone.

La maggior parte delle volte devi andarteli a risolvere da sola.

Sento il fuoco della decisione ardermi lo sguardo, un sorriso coraggioso illuminarmi il viso, e le gambe issarmi dritta e fiera in piedi, fronteggiando le mie amiche.

<< Avete ragione…. >> proclamo, facendole sorridere << …non permetterò più a quel ragazzo di polverizzarmi il cervello, cercando di capire le sue seghe mentali. È ora che prenda una ferma decisione, e che la rispetti! >>

Le mie migliori amiche esplodono in applausi e fischi di giubilo.

Il tutto accompagnato dalle nostre risate.

<< La Regina dei Grifoni sta ruggendo, signori e signore! >> annuncia Ginny, mentre metà Parco di Hogwarts si gira a fissarci.

 

Più passano i minuti, e più mi convinco che, prima o poi, dovrò assolutamente farmi dire la Parola d’Ordine della Sala Comune dei Serpeverde.

Insomma, a momenti passo più tempo qui che nella mia, di Comune, non c’è qualche diritto per Alta Frequenza, per la sottoscritta?

E poi sono certa che, un giorno o l’altro, Nott e Zabini, pigri come sono, mi lasceranno fuori una volta per tutte, stufi di dovermi sempre venire a prendere davanti al Ritratto del Serpente.

Sempre che non abbiano deciso di iniziare a farlo proprio adesso…

Dopo aver parlato con Hermione e Ginny ci siamo recate subito nella stanza di Harry e Ron, a prendere la Mappa del Malandrino, cercando un minuscolo puntino, contrassegnato con il nome “Draco Malfoy” per tutto il Castello, per scoprirlo in camera sua, in compagnia di Pansy Parkinson e Daphne Greengrass.

Ammetto che lo stomaco mi si è momentaneamente attorcigliato per la gelosia, ma la presenza della Principessa Serpeverde mi tranquillizza non poco.

Dubito che i due Regnanti delle Serpi farebbero mai un torto a Zabini, e, a meno che alla Greengrass non piaccia assistere come spettatrice ad un rapporto sessuale, i miei film mentali su Malfoy e la Parkinson in loschi atteggiamenti, si sono subito spenti.

Salutate le mie amiche mi sono precipitata quaggiù, ho mandato un Patronus ai due pervertiti sopraccitati, Zabini e Nott, e mi sono messa qui, buona buona, ad attendere un loro arrivo.

Sbuffo, per almeno l’ottava volta nel giro di tre minuti.

Ho sempre odiato le attese, specie se ho qualcosa di urgente ed importante da risolvere.

Ma il rumore del Ritratto che si apre mi fa alzare gli occhi dalla crepa sull’angolo in basso del muro, speranzosa.

Ma questo sentimento si trasforma subito in fastidio ed irritazione.

<< Potter, e tu che ci fai qui? >>
Non sono Zabini e Nott.

Ma dei loro compagni di Casa che mi stanno potentemente sulle palle.

Davanti a me si parano Lucian Bole, e Kain Flitt, affiancati da Tracey Davis insieme ad altre due ragazze, una rossa ed una bionda.

Entrambe hanno i capelli lunghi e lisci fino alle spalle, e sono assolutamente certa di averle viste da qualche parte, e che non frequentino il mio stesso anno.

Ma, di loro due, mi sfugge il nome.

La Davis invece, con quei suoi corti capelli castano scuro, me la ricordo bene.

Oh, se me la ricordo!

È rinomata la sua forte attrazione per Malfoy…

<< Ehm… >> rispondo, acida << …Per quale motivo dovrei dirvelo, di grazia?! >>

Bole, che aveva parlato all’inizio, sta per ribattere, ma viene preceduto dalla Serpeverde dai capelli rossi.

<< Perché magari sei nel nostro territorio, tu che dici Mezzosangue? >>

Sarcasmo, domande retoriche, tono freddo, sguardo superiore, naso all’insù…

Si, si, sto parlando con una Serpeverde D.O.C.

Rido, senza allegria, e poso il mio sguardo pieno di disprezzo sui miei momentanei interlocutori.

<< Si da il caso che io vada dove mi pare, e non devo certo dare spiegazioni a delle fecce come voi! >>
Essere denominati “Fecce” non è certamente la cura migliore per il gigantesco ego dei Verde-Argento.

Ed infatti, la loro rabbia sale alle stelle, ed iniziano a parlare l’uno sull’altro.

O meglio, iniziano ad insultare la sottoscritta, sovrapponendo le loro soavi voci l’una sull’altra.

Ma, mentre ascolto annoiata e divertita le frasi accavallate di questi cinque idioti, mi accorgo che il Ritratto del Serpente non si è ancora chiuso del tutto alle loro spalle.

Probabilmente, distrattosi per la mia inaspettata presenza quaggiù, l’ultimo di loro cinque che ha messo piede fuori dalla Comune, non si è prodigato di chiudere decentemente il Passaggio Segreto.

Ignorando deliberatamente tutti quanti, sto appunto per approfittare di questa distrazione e defilarmela nella stanza numero 7 dei Dormitori Maschili, quando le mie intenzioni vengono intercettate.

<< Dove credi di andare?! >> sbotta Flitt.

Immediatamente le tre ragazze mi si parano dinanzi a braccia incrociate, fronteggiandomi arroganti.

<< Pensi di andare da Lui, non è vero? >> mi domanda la bionda.

Bingo, tesoro.

Ma credi davvero che lo verrò a dire proprio a te?

Alzo un sopracciglio, esibendomi nel mio miglior sorriso di chi ti sta deliberatamente compatendo.

<< Il concetto del “Sono cazzi miei” fa fatica ad entrarvi nella testa, vero piccoline? >>
La loro irritazione, ed il loro odio verso di me crescono a dismisura, proporzionalmente al mio divertimento.

Fuori, sembro decisamente infastidita ed ostile, ma dentro di me mi sto sbellicando.

<< Non sei la benvenuta a Serpeverde. Vattene. >>

Mi giro ad incenerire Tracey Davis che, finalmente, si è decisa a parlare, mentre gli altri quattro la guardano orgogliosi della sua faccia tosta.

Sfoggio il mio sguardo più cattivo, che, però non scoraggia la fan del Mio Principe delle Serpi, che incalza.

<< Non ti permetterò di mettere più piede qui dentro. Non ti permetterò di andare da Lui. >>

Ghigno.

Con la stessa espressione malvagia che assumeva Voldemort prima di uccidere.

<< Davvero? Prova ad impedirmelo. >>

È una sfida?

Esattamente.

La Davis la coglie al volo, sfoderando la Bacchetta contro di me, mentre dei ghigni alla Serpeverde si aprono sui visi della bionda, della rossa e di Flitt e Bole.

Povera bimba, non sa contro chi si è messa.

Afferro anche io pigramente la mia Fonte Magica, puntandola contro di lei.

Alzo un sopracciglio, palesemente delusa dall’Incantesimo Gambe Molli che mi lancia la mia avversaria, in modo molto chiassoso e prevedibile.

Lo scanso con facilità, con un Incantesimo non Verbale, evitando, più che per pietà che per altro, di rispedirlo al mittente.

Un getto d’acqua molto potente fuoriesce, in risposta, sempre dalla Bacchetta della Davis, getto che, con un’enorme fiammata proveniente da me, evapora prima che anche una solo goccia possa raggiungermi.

Tracey ritenta, innervosendosi sempre di più, e scagliandomi contro uno Schiantesimo che io rispedisco verso di Lei, centrando la parte di muro sopra il suo orecchio sinistro, frantumandolo.

<< Principessa, distruggerci i Sotterranei, non è certo il modo migliore per chiedere ospitalità nella nostra lussuosa Comune! >>

Un largo sorriso mi si allarga sul volto.

I cinque Serpeverde si voltano verso la voce che, alle loro spalle, mi ha appena salutato.

La Davis abbassa la Bacchetta, assumendo un’espressione adorante, e lo stesso fanno le altre due.

Bole e Flitt invece, salutano i due nuovi arrivati con rispetto, e con l’immancabile ghigno, evitandosi però occhi a cuoricino e bava alla bocca, come invece stanno facendo le tre donne.

<< Blaise! Theo! >> salutano le tre, in coro, con un tono talmente civettuolo, da essere paragonato ad un sospiro di godimento.

Alzo gli occhi al cielo.

<< Tracey…Amber…Roxy… Incantevoli come sempre! >> le adula Nott, mandando in pappa il cervello a loro, e facendo ridere sotto i baffi me.

Zabini, invece, mi rivolge uno sguardo divertito.

<< Non possiamo lasciarti da sola un attimo, che ci scateni una rissa? >>

Arrogante, lancio un’occhiata di sufficienza ai cinque esseri inutili che mi circondano, e rispondo:

<< Sai com’è, battere voi Serpeverde è una cosa che ho sempre adorato. Sia in un duello, che verbalmente. >>

Mentre Nott e Zabini se la ridono, Tracey Davis non sembra dello stesso parere, e con lei le sue amichette idiote.

<< Cosa ti fa pensare che stessi vincendo tu, Potter? >>

Alzo un sopracciglio.

<< Magari il fatto che ho scansato i tuoi Incantesimi da quattro soldi, con la stessa facilità con cui i qui presenti Nott e Zabini vi porterebbero a letto tutte e tre come state?! >>

La mia battuta causa un riso sguaiato ai sopraccitati Serpeverde e, loro malgrado, anche a Bole e Flitt, sebbene si stiano palesemente trattenendo.

Noto invece come Tracey, Roxy e Amber, di cui ho appena appreso il nome, si siano decisamente risentite.

<< Come osi, brutta stronza Grif… ? >>

L’arringa certamente spietata e crudele, per non dire lunghissima, di insulti di Roxy viene repentinamente interrotta da un annoiato Zabini che, con un solo sguardo, ha il potere di zittire la bionda, e fare abbassare le Bacchette alla castana e alla rossa.

Stessa cosa accade con gli altri due ragazzi che, grazie al viso del suddetto mio “Protettore” che si sposta appunto verso Bole e Flitt, voltandomi, noto che stavano per attaccarmi alle spalle.

<< Ragazze, ragazze…vi ho appena detto che siete incantevoli. Ma non so quanto possiate ancora esserlo, se decidete di affrontare la Regina dei Grifoni a duello! >> commenta Nott, scuotendo la testa e sorridendo affascinante.

Talmente affascinante, che le tre Serpi, sembrano fermare il proprio cervello alla parola “Incantevoli”, senza carpire l’accusa di inferiorità in duello rispetto alla sottoscritta, che si trova nelle parole di Theodore che seguono, sorridendogli ammaliate.

Che schifo…

<< E la stessa cosa vale per voi due… >> aggiunge Blaise, rivolgendosi a Lucian e Kain << …non vi conviene mettervi di nuovo contro la qui presente signorina. Se anche non ci riuscisse Lei a farvi fuori, se ne preoccuperebbero lo Sfregiato e Draco. >>

E con questa frase ad effetto, mi afferra per un braccio e, insieme a Theo, entriamo finalmente nella Sala Comune delle Serpi.

Camminiamo in silenzio, incuranti dei numerosi sguardi, ostili e carichi di disprezzo per quanto mi riguarda, che ci fissano spudoratamente.

Con la coda dell’occhio vedo anche una ragazza stringere febbrilmente le dita contro la Bacchetta.

Probabilmente, essendo un segreto Ministeriale il fatto che anche Malfoy ci abbia accompagnato a Godric’s Hollow ieri, tutta la Scuola ne sarà al corrente, senza, però, essere a conoscenza della nostra metà.

E non è difficile immaginare come quasi tutti abbiano tratto le loro conclusioni, che vedono me e Lui, ormai coma una coppia stabile, specie dopo i numerosi sospetti che sguardi e strane difese da parte nostra hanno sparso qua e lì, e dopo il bacio hollywoodiano che Gossip Girl si è tanto prodigata di rendere pubblico.

Considerato il fatto che sono anche in compagnia di Blaise Zabini e Theodore Nott, il livello di odio verso la sottoscritta da parte della  quasi totalità delle donne Serpeverde, deve essere, al momento, alle stelle.

Gli uomini, invece, si limitano semplicemente a disprezzarmi, nella norma, come hanno sempre fatto in questi otto anni.

E la cosa mi diverte.

Mi diverte un sacco.

<< Secondo voi, mi porto a letto Roxy stanotte e Amber domani, o il contrario? >>

La domanda esistenziale di Nott interrompe le mie riflessioni gongolanti, strappandomi una risata.

Blaise, invece, si mostra pensieroso almeno quanto il suo amico, prendendo sul serio il suo immenso dubbio.

Ci fermiamo vicino ai soliti divanetti, e, mentre loro si siedono tutti crucciati sotto il pesante punto interrogativo di chi Nott debba trombarsi prima, io resto in piedi, a fissarli incredula.

Alzo un sopracciglio, e rispondo, sarcastica:

<< Perché non tutt’e due insieme? >>

I due depravati si girano a guardarmi, serissimi.

<< Sai Theo…credo che la Principessa abbia ragione. Non è una cattiva idea. >>

L’interessato prende a far vagare lo sguardo per la sua Sala Comune, in pausa di riflessione, per poi tornare con gli occhi nei miei, e ghignare.

<< E’ un ottima idea! Non ti facevo così perversa, Potter! >>

Inutile starvi a dire che le mie proteste, e le mie rispostacce, tutte incentrate sul tema “Ma io stavo solo scherzando!” si rivelano perfettamente vane, dal distogliere quelle due menti contorte, da un altrettanto contorto progetto.

Ed io che pensavo, da quella volta in Sala Grande, subito dopo il servizio fotografico, che a Nott piacesse la Greengrass junior….bah.

Decidendo che, cercare di entrare nella testa di un solo Serpeverde, e mi riferisco a Malfoy, è già troppo sfiancante di suo, figuriamoci tentare di capire anche questi due, mi congedo, evitandomi anche i racconti sui loro vecchi e gloriosi menage a trois, e mi dirigo verso la stanza numero 7 dei Dormitori Maschili.

Salendo le scale, noto, dalle Finestre Incantate, come il sole stia per tramontare, regalando ad Hogwarts e a qualche coppietta romantica che popola il Parco della Scuola un incantevole spettacolo.

Intercetto anche due ragazzine, ed un ragazzo che, pressappoco potrebbero frequentare il quinto ed il sesto anno, lanciarmi uno sguardo ostile, almeno quanto quello della Davis, e venirmi incontro con aria combattiva.

Il ragazzo sta per parlarmi, il viso una maschera di disprezzo, ma, fermandomi proprio nei pressi della stanza numero 7, lo precedo.

<< Si lo so, lo so. Non sono la benvenuta, dovrei tornarmene nella mia Torre, non dovrei assolutamente essere qui, i Serpeverde sono stufi di trovare la mia irritante presenza intorno al loro territorio, non mi devo più avvicinare al vostro Principe eccetera eccetera… Possiamo saltare la parte in cui mi fate le solite minacce, tentate di attaccarmi con la Bacchetta, io vi spiaccico contro il muro, ed il vostro odio per me aumenta ancora di più, e passare direttamente a quella in cui voi andate via con la coda tra le gambe, ed io posso beatamente preoccuparmi dei cazzi miei, oppure sono costretta a metter fuori la Bacchetta anche stavolta? >>

Il mio monologo, pronunciato senza quasi prendere fiato, lascia sbigottiti le qui presenti piaghe, il secondo gruppo di scocciatori della giornata.

O meglio, più che sbigottiti, opterei per un “Intontiti” dal mio fiume di parole.

Talmente tanto, da permettermi di infilarmi velocemente, senza nemmeno bussare, e fanculo al galateo,nella stanza interessata, nel mentre che i tre cerchino di mettere in moto i loro cervelli, e capire cosa io abbia appena detto loro.

<< Maledetti Serpeverde… >> commento tra me e me, mentre, di spalle alla stanza, chiudo velocemente la porta, prima che qualcun altro dei Verde-Argento decida di rompermi ancora le palle.

Un silenzio carico di stupore alle mie spalle, però, mi ricorda che ho appena fatto irruzione in una stanza non mia, senza annunciarmi in alcun modo, semplicemente presentandomi prepotentemente.

Ed è infatti con un po’ di imbarazzo che mi volto, incrociando tre paia di occhi stupiti su di me.

Come letto sulla Mappa del Malandrino, Malfoy è in compagnia della Greengrass e della Parkinson.

Lui è seduto sul suo letto, con la schiena appoggiata al muro, ed una gamba piegata ed appoggiata sul materasso.

La Greengrass ha portato di fronte al mio Principe Serpeverde, la poltrona di pelle di drago nera che, generalmente si trova nell’angolo in fondo alla stanza, mentre la Parkinson ha trovato una più comoda sistemazione sullo stesso letto di Draco, seduta accanto a Lui con le gambe incrociate, ed una sigaretta tre le labbra.

Come detto prima, tutti e tre mi stanno fissando, Faccia da Carlino con un irritato sopracciglio alzato, ma, sono certa di poter affermare che, un attimo prima che entrassi io, stessero parlando di qualcosa di serio.

Dedico ai tre un sorriso imbarazzato, portandomi una mano ai capelli, tipico atteggiamento che assumo nel mio attuale stato d’animo.

<< Ehm…scusate l’intrusione ma…ecco…sembra che oggi metà Casata di Salazar Serpeverde abbia voglia di Schiantarmi! >>

Malfoy resta impassibile a fissare lascivo il mio corpo, Daphne non si risparmia un sorrisetto, e la Parkinson esplode in una risata piena del più sincero divertimento per le mie disgrazie.

Idiota…

Evito di mandarla a fare in culo, limitandomi a lanciarle uno sguardo omicida.

Cadiamo in un silenzio eccessivamente pesante, per la sottoscritta, durante il quale, per disperazione, inizio persino a fischiettare la canzoncina del Cappello Parlante, e precisamente il pezzo in cui parla di Grifondoro, canticchiandolo dentro di me.

 

<< E' forse Grifondoro la vostra via,

culla dei coraggiosi di cuore:

audacia, fegato, cavalleria

fan di quel luogo uno splendore! >>

 

Se la canto ad alta voce, in pieno territorio Serpeverde, è la volta buona che crepo.

Battendo il piede contro il pavimento, in modo, lo ammetto, abbastanza nevrotico, cerco di alleggerire il disagio che il silenzio mi crea, analizzando ogni angolo della stanza, in cerca di qualcosa che catturi la mia completa attenzione per più di un nanosecondo.

Speranza vana.

Però, è una frase della Greengrass che mi salva dallo sparare una cazzata, altro tipico atteggiamento che assumo in situazioni come questa.

<< Pansy, è meglio che andiamo. La Potter è troppo Grifondoro per dirci esplicitamente di lasciarla sola con Draco, ma dal silenzio imbarazzante in cui siamo piombati, direi che è davvero quello che sta pensando. >>

Bingo, Daphne.

La guardo sorridendo sarcastica.

<< In realtà, qualche altro minuto di silenzio, e mi sarei decisa a dirvi di andare a farvi un giro. >>

Alzandosi, le due ragazze mi passano di fianco, mentre Malfoy punta il suo fantastico sguardo su un angolo a caso del muro alla sua destra, e Carlino commenta:

<< In realtà avevo capito che volevi Draco tutto per te sin dall’inizio. Ma vederti imbarazzata a fischiettare è stato davvero troppo divertente. >>

Non faccio in tempo a mostrarle la bellezza del mio elegante dito medio, che sento la porta della stanza chiudersi alle mie spalle.

Bene, Principe delle Serpi.

A noi due.

 

<< TIRATE QUELLA CAZZO DI PALLA COME SI DEVE, PORCO SALAZAR! >>

<< VEDI DI INDIRIZZARE I BOLIDI COME GODRIC COMANDA, TESTA DI TROLL! >>

<< MA CHE HAI, LA MIRA DI UN’ACROMANTULA CIECA?! >>

<< CHE DIAVOLO ERA QUEL TIRO, DEGNO DI UNA VEELA IN CALORE?! >>

Inutile.

Non credo capirò mai la passione che gli uomini, ed anche alcune donne, hanno per il Quidditch.

Insomma, certamente è divertente assistere alle partite, e so essere anche molto competitiva quando si tratta della vittoria della mia Casa, ma, urla ed insulti di questo genere, conversazioni lunghe un pomeriggio sulla migliore tattica da utilizzare, oppure addirittura risse per una stupida palla dorata, resteranno sempre al di fuori della mia comprensione.

E, insieme a queste, non riuscirò mai a capire nemmeno Ginny che, in questo momento, sta maledendo con tutta se stessa, la sua essenza di donna, e la propria debolezza, ripetendo: “Non dovevo chiedere ad Harry non partecipare all’allenamento oggi! Stupida, stupida, stupida, stupida, stupida!”.

Dal canto mio, ho acconsentito di venire qui, alla fine, solo perché, sia a me che a Ginny, dopo che Kiki era andata dal suo personale tormento, non è venuto in mente niente di meglio da fare.

E poi, almeno, posso ammirare il mio ragazzo in tutto il suo splendore.

Leggermente sudato, incazzato e concentrato è davvero molto, molto!, sexy.

Adesso ha fermato i suoi giri veloci intorno al Campo con la scopa, e sta fluttuando leggermente più in alto del resto della sua squadra, supervisionando il loro lavoro, urlando ordini, istruzioni, ammonimenti e complimenti.

I capelli neri come la notte sono più in disordine del solito, scompigliati a tratti dalle sue mani nervose e dal vento che tanto ci ha fatto rabbrividire prima, sotto il ciliegio.

Ad un tiro particolarmente potente di Demelza, che nemmeno Ron riesce a parare, gli occhi di Harry saettano orgogliosi verso la Pluffa che, alla velocità della luce, sfreccia nell’anello a destra, contemporaneamente alle sue labbra che si aprono in uno di quei sorrisi che tanto venero.

La bravura di Demy non sfugge nemmeno a noi spettatori casuali, che ci esibiamo in un applauso compiaciuto, mentre la suddetta Cacciatrice, ridendo, ci risponde con un inchino di gratitudine.

Quasi non sento Ginny commentare, in termini tecnici ed esperti, il tiro della sua compagna di Squadra, perché sono troppo impegnata a fissare il mio ragazzo.

Il quale sta facendo la stessa ed identica cosa.

Attirato dal suono delle mie mani che si infrangevano una contro l’altra, ha voltato lo sguardo nella mia direzione, ed ora mi sta strizzando l’occhio complice.

Gli sorrido.

Restiamo occhi negli occhi per un po’, mentre il resto del Mondo sparisce, insieme ai suoi odori, ai suoi suoni, ai suoi pericoli ed ad i suoi problemi, almeno fino a che il mio Harry non viene chiamato a gran voce da Ron.

<< Ehi Capitano! La tua bella puoi ammirarla più tardi, che ne dici di muovere il culo, ed iniziare a tirare fuori il Boccino? >>

Sia io, che Harry ridiamo della schiettezza del nostro migliore amico che, in risposta fa una linguaccia ad entrambi.

<< Domani uscirà l’intervista dei Potter su Strega Moderna…che Harry sia innamorato perso della Granger lo sappiamo tutti ma, secondo voi, Barbie si sarà fatta dire qualcosa in più sul bacio tra Malfoy e Kim? >>

<< Difficile, lo sapete che non parlano mai dei cazzi loro sui giornali…però è anche vero che ier… >>

<< Shhh, abbassate la voce idiote! >>

Mi giro automaticamente verso Ginny.

E, dallo sguardo curioso che mi rivolge, credo che anche lei abbia appena origliato, esattamente come me, i discorsi di quelle Grifondoro del sesto anno che, sedute qualche fila più giù di noi, stanno spettegolando sui Prescelti.

Una di loro, dalla folta e riccia chioma bionda, però,  accortasi dei loro toni troppo alti, talmente alti da permettere a noi di sentirle, ha intimato un maggiore silenzio, nostro malgrado.

Non sono mai stata la tipica ragazza che origlia i discorsi altrui, e nemmeno poi una così grande pettegola, ma sapere che a qualche metro da me qualche estraneo sta parlando della mia migliore amica e del mio ragazzo, permettetemi, mi mette non poca curiosità addosso.

Ginny sorride maligna, rivolta alle ragazzine in questione e, estratta la Bacchetta, se la punta contro un orecchio, sussurrando “Maxime Audeo”.

Ma certo…!

Incantesimo per amplificare l’udito!

Il gesto di Ginny non è passato inosservato nemmeno a Calì e Lavanda che, insieme a me, ne prendono esempio, restando in ascolto.

<< …Insomma, vi rendete conto! Quella di ieri, è stata sicuramente un’uscita importante, se la Preside ha concesso loro il permesso… e se Lei ha deciso di condividerla con Lui, vuol dire che la loro, è una relazione seria! Altrimenti non credo che Harry Potter ed Hermione Granger avrebbero acconsentito! >>

Mi ci gioco la Bacchetta.

Le ragazzine stanno commentando la presenza del Furetto a Godric’s Hollow, insieme a noi.

<< Si, ragazze, ma è una cosa assurda! Draco Malfoy e Kimberly Potter una coppia??!! Insomma si sono sempre odiati! >>

<< Okay, e allora come lo spieghi il bacio che si sono scambiati, quello che Gossip Girl ha mostrato a tutti alla sua festa? Anche allora si stavano odiando? >>

<< Bè, dobbiamo tenere in conto il fatto che Malfoy sia un figo da paura. E che anche la Potter è una bella ragazza. Magari tra nemici, una bottarella e via ci potrebbe anche stare… >>

Wao, bell’educazione che ha ricevuto a casa la ragazzina…

E se delle Grifondoro parlano così…non oso immaginare cosa facciano quelle troie di Serpeverde…

Okay, lo ammetto, questo è un pregiudizio.

Le loro risate squillanti causano l’apparizione di quattro smorfie di fastidio sul mio volto e quello di Gin, Lavanda e Calì.

<< Insomma, sfido chiunque a mantenere le mani apposto, al cospetto di un tale bellezza come Draco Malfoy…sicuramente, saranno andati a letto insieme durante la punizione che hanno dovuto scontare, quella della Kensington. >>

<< Si, ma io ancora non ci credo. Sono sempre stati troppo diversi, anche per il semplice sesso. >>

<< Bè, non li conosciamo fino in fondo. E poi, i fatti parlano da se. Anche io non ci avrei mai creduto, se Gossip Girl non avesse mostrato quel ricordo in cui si baciavano. >>

<< Si, ma un conto è fare sesso, un conto è mettersi insieme! >>

<< E chi ha detto che stanno insieme?! >>

<< Nessuna notizia certa, però se la Potter l’ha portato con sé ieri… >>

<< Insomma, adesso non esageriamo! Non sappiamo nemmeno dove sono andati…! >>

<< Come ha detto Cassidy prima, se la Mcgranitt gli ha dato il permesso di uscire dalla Scuola, sarà stato sicuramente per una motivazione importante… magari una missione segreta da Cacciatori… >>

<< In quel caso i Weasley sarebbero andati con loro… >>

<< Ha ragione Elinor… però resta il fatto che si comportano in modo sospetto. E lei passa molto tempo nella Sala Comune Serpeverde. >>

<< Per non parlare della reazione delle Serpi…mi ha detto  Jen di Tassorosso, che Lexa di Corvonero ha parlato con Faith di Serpeverde che le ha detto che, loro ragazze Verde Argento, sono abbastanza furiose. Non accettano che Draco Malfoy si metta con Kimberly Potter. >>

<< Immagino…effettivamente sarebbe uno spreco se un ragazzo talmente sexy e…dotato… >>

Risatine idiote.

Smorfie disgustate, da parte nostra.

<< …si impegnasse con una sola persona. No, Darcey? >>
La Darcey in questione sorride maliziosa, e si limita ad annuire, scatenando altre risatine sconce da parte delle sue amiche.

Non è difficile capire che, questa ragazza, sia una vecchia scopata di Malfoy.

Esageratamente infastidita, sussurro “Finite Incantatem” contro me stessa e devo Appellarmi a tutto il autocontrollo, per non andare dalle suddette ragazzine, e dirgliene quattro.

Spostando lo sguardo verso le mie amiche, vedo che anche loro hanno posto fine all’Incantesimo come me, tranne Lavanda che, mentre ascolta attentamente ancora i discorsi delle Grifondoro, annuisce, e sussurra tra se e se.

<< Si, si, sono perfettamente d’accordo… quel giochetto che fa con la lingua è davvero subdolo e dannatamente eccitante… >>

<< Oh! È vero…per non parlare del sedere da favola…no, non sono d’accordo, la mossa che fa prima dell’amplesso in sé, è leggermente meglio di quella del dopo… >>

<< Ah, bè, su questo non posso che essere d’accordo. >>

<< LAVANDA! >> la chiama Calì, improvvisamente, puntandole contro la Bacchetta, e ponendo fine anche al suo, di Incantesimo Uditivo.

<< Si può sapere cosa stavi farfugliando? >> le chiedo, leggermente spazientita.

Lei mi guarda, alzando le spalle ed assumendo un espressione innocente.

<< Quella Darcey, è andata a letto con Malfoy, e stava commentando le sue doti sessuali. Stavo semplicemente esprimendo il mio modesto parere. >>

Ah già.

Dimenticavo il piccolo particolare che vede l’ex ragazza di Ron, e l’attuale…ehm…ragazzo?... della mia migliore amica, intrecciati tutti nudi in un letto.

Per non parlare della notte di fuoco tra Nott e Calì…

Che vergogna!

<< Tesoro… >> la chiama, docilmente Ginny << …e a te sembra normale parlare in questi termini del ragazzo di una tua intima amica?! >>

Ahia, Gin.

La tua calma apparente l’hai mostrata benissimo, davvero.

Ma, proprio verso la fine, hai tirato fuori il tono alla Signora Weasley…peccato.

<< Ragazzo???!!! >> esclamano, in coro e con tanto d’occhi, Calì e Lavanda.

Ammonisco Gin con lo sguardo, per la troppo fretta in cui ha pronunciato una parola del genere, senza che nessuna delle presenti avesse delle salde certezze, e mi rivolgo alle nostre amiche, con un sospiro.

<< Bè, non stanno propriamente insieme ma…diciamo che, secondo me e Gin è solo questione di tempo! >>

Non so nemmeno io perché stiamo parlando delle situazioni private di Kiki, insieme a Lavanda e Calì, ma non credo che le stiamo facendo chissà quale toro.

Infondo, stiamo trascurando dettagli importanti, come quelli della loro focosa dichiarazione e poi, prima o poi verranno allo scoperto, no?

Insomma, Kiki è fermamente decisa a mettere le cose in chiaro e Malfoy…

Bè, già il fatto che un pezzo di ghiaccio e malvagità subdolo come Lui sia riuscito a pronunciare parole come “Ti amo”, è un grosso segno di quanto il Furetto sia andato fuori di testa per la nostra Grifondoro.

Credo che molto presto l’intera Scuola vedrà Kimberly Lilian Potter e Draco Lucius Malfoy, fare il loro regale ingresso in Sala Grande mano nella mano…quindi perché fare tanto le misteriose con due ragazze che, da otto anni, ormai, sono nostre intime amiche?

Queste ultime, sentendomi esternare una così importante opinione, si perdono per un lungo istante nei loro pensieri.

Ed è Lavanda la prima a riprendersi dal suo stato di shock.

<< Io l’avevo detto. >> annuncia.

<< Cosa? >> chiediamo io e la mia migliore amica, contemporaneamente.

<< Che a Malfoy è sempre piaciuta Kiki. E che, quella volta, quando facemmo sesso, nel pieno dell’orgasmo, Lui disse proprio il Suo nome! >>

Già, è vero.

Il passionale incontro tra i due biondi di Case Opposte, è avvenuto durante la nostra assenza da Hogwarts, quando il Ministero diede me, Harry, Gin e Ron per dispersi, ma Kiki mi ha sommariamente raccontato dell’avventura di Lavanda, ed anche di quelli che, stando alle sue convinzioni di allora, era solo dei vagheggiamenti, riguardo al suo nome, e Malfoy in preda all’orgasmo.

Io e Gin ci scambiamo sguardi complici, interrotti dalla risata squillante e genuina di Calì.

<< Oh santo Godric, ragazze! Non ci posso credere…la nostra Kiki…con Draco Malfoy?! È…è…è….cazzo, non ci sono parole per descriverlo! >>
Ah bè, su questo non ci sono dubbi.

La cosa ha seriamente messo a dura prova la mia razionalità, la prima volta che Kiki mi raccontò di Lei e Malfoy, sulla Torre di Astronomia.

Per fortuna, ho avuto settimane e settimane per accettare la cosa.

<< La cosa che mi preoccupa… >> sussurra Ginny, talmente piano che tutt’e tre siamo costrette ad avvicinarci di più a lei, per sentirla << …è la reazione dei ragazzi. Insomma, Seamus e Dean daranno di matto… nelle loro menti tra Kiki e Malfoy c’è stato solo un bacio e si stanno convincendo a vicenda, che è stato uno scherzo simile a quello fatto ad Harry ed Hermione, con tanto di Polisucco al seguito… >>

Stringo i denti al ricordo di quello che quell’idiota patentato di Lucian Bole mi fece passare.

I ragazzi hanno progettato una vendetta perfida, ma, per attuarla, abbiamo bisogno anche di un loro inconsapevole aiuto.

Ma la pazienza è la virtù dei forti.

E noi Grifondoro siamo famosi per questo…

<< ….Harry e Ron, anche se sanno già tutti i particolari, più o meno, di quello che succede tra quei due, non ce li vedo molto accondiscendenti a vederseli amoreggiare selvaggiamente davanti agli occhi, o, in generale, comportarsi come una normale coppia. Senza dimenticarci Neville, Justin, Ernie, e tutti gli altri…. >>

Lavanda alza gli occhi al cielo, facendo spostare, adesso, l’attenzione, dalle labbra di Ginny alle sue.

<< Sinceramente, non è quello il lato preoccupante della questione. È vero, faranno un po’ i difficili, ma si risolverà tutto, con qualche discorsetto. Ammetto che anche per me la cosa sarà difficile da accettare ma, lentamente, lo farò, come anche tutti gli altri. Perché vogliamo bene a Kiki, e nessuno di noi si sognerebbe mai di allontanarla da noi, oppure di dirle di chi deve innamorarsi. Il problema, invece, sono le Serpeverdi. Avete sentito quelle ragazzine prima…quell’ammasso di troiaggine, cattiveria, e sangue puro ce l’ha a morte con Kiki, per avergli portato via il loro succulente Principe. Credo davvero che la nostra amica dovrebbe iniziare a guardarsi le spalle! >>

Anche questo è vero.

Ma davvero credono che l’Eroina del Mondo Magico, debba iniziare a tremare a causa di qualche mocciosetta in calore, per di più proveniente da quella fogna di Serpeverde!

<< Oh, ma per favore!... >> sbotto io, indignata << …vi pare che qualche troietta vestita in verde, potrà, in questo modo o su Marte, avere la meglio su Kimberly Potter? Davvero credete sia il caso che debba iniziare a preoccuparsi? >>

<< SI! >>

Tutte e quattro ci giriamo verso la fonte dell’urlo affermativo.

Harry, più bello che mai, tiene il braccio destro alzato in cielo, mentre esulta insieme al resto della squadra.

Deve certamente aver appena preso il Boccino, superando il suo tempo record, o altre maschili idiozie.

E, mentre mi sorride complice, ripeto a me stessa, come un mantra, che, quel monosillabo appena pronunciato dal mio ragazzo, non abbia nulla a che vedere con la mia retorica domanda.

Vero?

 

Silenzio.

Siamo ancora in silenzio.

Ma quanto possono amare il silenzio, questi Serpeverde?

Mi rispondo da sola.

Lo amano, in modo esattamente proporzionale a quanto io lo odi.

Più lo guardo, e più mi accorgo di quanto io e Draco Malfoy siamo irrimediabilmente opposti.

Magari è proprio per questo che mi affascina così tanto.

Si dice, però, anche che, sebbene gli opposti si attraggano, sono i simili quelli che riescono a convivere.

Io e Lui avremo almeno una piccola parte in comune, necessaria per farci stare insieme?

Sono qui per scoprirlo.

<< Guardami. >> sussurro, esasperata.

Ho preso posto accanto a Lui, sul suo letto, esattamente dove un attimo prima era seduta la Parkinson.

Ma il Principino non ha accennato, nemmeno per un istante, a voler posare lo sguardo sulla sottoscritta, e nemmeno a pronunciare una singola parola, a dirla tutta.

E la cosa inizia a terrorizzarmi, ed anche ad infastidirmi.

Specialmente per il fatto che, anche alla luce della mia esortazione, non accenna a muovere un muscolo.

<< Guardami. >> ripeto, imperiosa.

Ma nulla.

Il suo viso perfetto e demoniaco resta voltato verso un punto indefinito della stanza.

Ed io comincio a tremare.

Se per la paura che Lui non mi voglia più tra i piedi, oppure per la rabbia di star venendo deliberamene ignorata, non ne ho idea.

Magari tutt’e due.

<< Santo Godric, guardami! >>

Ma anche questo tentativo si rivela vano.

Chiudo gli occhi, e tiro un profondo respiro, per infondermi pazienza, forza e coraggio.

In tono più languido, più basso, ma anche più disperato, quasi supplicante, riprendo di nuovo a parlare.

<< Draco, guardami. >>

Non so se è stato grazie all’aver pronunciato il suo nome, oppure per la mia voce tremolante ma, finalmente, dopo queste ultime sillabe, il suo capo inizia a muoversi verso di me, arrestandosi solo quando i miei occhi caldi e verdi, possono fronteggiarsi apertamente con i suoi grigi e freddi.

Ma, di nuovo, caliamo nel silenzio.

Io resto ipnotizzata dalle mille sfumature delle sue iridi, e Lui si perde nei suoi pensieri per un bel po’.

Poi, mi arrischio ad entrare subito nel vivo della faccenda, con una domanda diretta.

<< E’ da quando abbiamo aperto gli occhi, questa mattina, che mi eviti. Spiegami il motivo. >>

Esattamente come ha sempre fatto Lui, non sto chiedendo semplicemente una spiegazione o una risposta.

No.

La sto pretendendo.

Sempre senza interrompere il nostro contatto visivo…per paura che svanisca, bello com’è.

Non mi risponde subito, ma passa in rassegna, prima, tutte le frasi che potrebbe usare come risposte.

Per giungere a sussurrare:

<< Stamattina non ti stavo evitando. >>

Ah, capisco.

Adesso ha dissipato completamente ogni mio minimo dubbio.

Adesso si che posso andare a dormire felice, senza alcun interrogativo che mi gravi sulle spalle.

Adesso si che comincio a capire come mai il Cappello Parlante voleva smistarmi nella stessa Casata di questo individuo qui dinanzi ai miei occhi.

Con tutto questo sarcasmo potrei davvero essere una perfetta Serpeverde.

<< E allora cosa avevi?... >> incalzo << …e poi che cosa vuol dire: “Stamattina non ti stavo evitando”? Oggi pomeriggio, invece, lo stai facendo? >>

Annuisce, sempre senza sforzarsi più di tanto di chiarire la faccenda.

<< Si. >>

Strino i pugni per trattenermi.

<< Sarebbe così gentile, vostra altezza, da spiegarmi la motivazione che vi ha portato a comportarvi in questo modo? >>

Si, mi sto innervosendo.

La verità è che, visti quanto i nostri rapporti siano freddi oggi, ho una fottuta paura che, alla fin fine, sia tutto qui, tra noi.

Non ci saranno possibilità di andare oltre.

E le sue frasi enigmatiche di certo non aiutano il mio nervosismo.

Ma, a quanto pare, non sono l’unica che si sta incazzando, qui dentro.

Evidentemente il mio tono pieno zeppo di prese in giro deve aver infastidito Malfoy che, alzandosi improvvisamente in piedi, scompigliandosi i capelli con una mano, con aria stanca, sbotta:

<< Insomma, si può sapere cosa vuoi da me?! >>

Okay, è ufficiale.

Sto per prenderlo a schiaffi.

Mi alzo in piedi a mia volta, parandomi come una furia dinanzi a Lui, gli occhi ridotti a fessure, e mantenendo a stento una voce normale, e non pervasa dalla rabbia.

<< Secondo te, cosa posso volere da te?! Perdonami se, dopo aver fatto sesso con qualcuno la notte prima, e dopo avergli confessato di essere innamorata da Lui, pretendo che, come minimo, mi venga spiegato il motivo per cui, d’un tratto il suddetto “qualcuno” mi tratta come se avessi le Pustole! Magari a Serpeverde non si usa, ma noi Grifondoro siamo fatti così, sono spiacente! >>

Alza gli occhi al cielo, e si trattiene dall’urlare ancora di più di quanto non stia già facendo.

<< Di certo irrompere nella mia stanza, venire qui, e cominciare a sbraitare ordini non è certamente la cosa migliore che tu possa fare per chiedermi come sto! >>

<< Sbraitare?! E chi sbraita?! Io sono venuta qui in modo molto pacifico, sei tu quello che ha iniziato ad urlare! >>

<< Perché adesso chi sta urlando?! >>

Dio.

Gli uomini sanno essere terribilmente bambini quando sono dalla parte del torto!

Idiota…

<< Potresti per favore smetterla di fare il bambino?! >>

Ahia.

Frase sbagliata da dire.

Stando in compagnia di Malfoy, ho scoperto che ci sono poche cose in grado di farlo scattare, facendolo seriamente incazzare.

- Toccare qualcosa che gli appartiene. E con questo, anche se non lo ammetterà mai ad alta voce, si intendono anche i suoi amici.

- Chiamarlo “Furetto”.

- Chiamarlo “Figlio di un Mangiamorte!”, oppure, più semplicemente “Mangiamorte!”.

- Dargli del bambino.

È molto geloso delle sue cose, e toccarle, o farle del male, nel caso in sui stessimo parlando di persone, la ritiene una mancanza assoluta di rispetto.

Ed un Malfoy PRETENDE rispetto.

Il soprannome “Furetto” gli ricorda una delle esperienza più brutte della sua vita, in cui il protagonista è il falso professor Moody e la sua Bacchetta.

Inutile specificare perché odia tanto essere chiamato “Mangiamorte”…

Ed eccoci arrivati all’insulto numero 3.

Bambino.

Questo lo tocca particolarmente.

Ha passato la sua intera infanzia a non esserlo, e la sua intera adolescenza lottando contro i suoi istinti di essere umano per essere e comportarsi come una adulto.

Non ha certo mai avuto il calore, l’affetto e le carezze che un bambino dovrebbe avere, ed è sempre stato educato a scacciare via da se qualsiasi emozione potesse comprometterlo.

È sempre stato educato ad essere un pezzo di ghiaccio.

Esattamente l’opposto di una bambino.

E sentirsi chiamato in quel modo, lo fa sentire come se anni e anni di fatiche e maschere di freddezza, vengano in un secondo vanificati.

I suoi occhi diventano duri e freddi, come non sono mai stati.

O forse, solamente la fatidica notte dello schiaffo.

<< Non. Chiamarmi. Mai. Più. In. Quel. Modo. >>

Ma io non mi faccio certo intimorire dal suo tono minaccioso.

Senza indietreggiare, lascio che un lampo combattivo mi attraversi lo sguardo.

<< Ed invece lo faccio, se tu ti comporti come tale. >>

<< E tu chi saresti per giudicarmi? >>

<< Sono Kimberly Potter… >> rispondo, decisa. << …Me l’hai detto tu stesso. >>

Si zittisce, ma non la smette di guardarmi male.

Anzi, credo che il suo momentaneo silenzio sia solamente preoccupante.

Perché sta accumulando tutta la rabbia inespressa, non chiedetemi quale ne sia la causa.

Perché le sue mani stanno addirittura tremando, per il nervosismo, ed una semplice parola non può esserne il motivo.

Qui c’è qualcosa sotto.

<< E con questo? Credi che portare una stupida cicatrice ti dia il diritto di giudicarmi? Credi che avere la propria faccia stampata in qualche insulso libro, o nelle figurine delle Cioccorane, oppure avere il Mondo Magico ai propri piedi, ti renda migliore degli altri? Credi che avere il cognome Potter ti permetta di darmi del bambino, quando a parlare con me è solamente una ragazzina che gioca a fare l’adulta? Oppure, solamente per il fatto di essere una Grifondoro, ti senti moralmente una spanna più in alto di un Serpeverde, non è così? Ammettilo. Avete sempre bollato noi Serpi come dei Mangiamorte in erba mentre voi, piccoli e coraggiosi Grifoni, degli algidi eroi alle prime armi. Sempre pronti a dare giudizi e commenti sugli altri, da bravi e perfetti Giudici Divini. Bè, eccoti una novità: noi almeno ammettiamo di essere subdoli…voi invece? Sotto quella maschera da Guaritori Senza Frontiera, siete anche peggio di noi.

>> 

Alla sua sfuriata, al suo sfogo senza senso segue un immenso e pesante silenzio.

Lo fisso con gli occhi sbarrati, mentre cerco di trattenere le lacrime.

Da dove deriva tutto questo rancore, questo disprezzo, questo odio?

Un discorso del genere me lo sarei aspettato da Malfoy molto tempo prima…ma adesso?

Insomma…cosa ho fatto di tanto sbagliato?

Okay, gli ho dato del bambino…

Ma, insomma, si stava arrabbiando con la sottoscritta per chi aveva iniziato ad urlare per primo…voi come lo classifichereste questo atteggiamento?

<< I-io… >> farfuglio, in preda alla confusione più totale, mentre continuo a guardare la sua faccia, tramutata in una maschera di rabbia, con occhi sbarrati. << ...volevo…volevo solo…solo chiederti se…se c’era qualcosa che…che non andava. >>

E la cosa più assurda, è che, lentamente, le sue parole iniziano a fare breccia nel mio cervello, trovandone addirittura approvazione.

Ha ragione Lui.

Tutti mi dicono “Forza, puoi farcela! Insomma…sei Kimberly Potter!”.

Ma, alla fin fine, chi è davvero Kimberly Potter?

Come ha detto Lui, è solo una ragazzina che gioca a fare l’adulta, a fare la forte.

Per pura botta di culo ha sconfitto Lord Voldemort, e adesso non ha la più pallida idea di cosa fare con questi Mangiamorte.

Di certo non posso ucciderli, scagliandoli addosso foto autografate, mie citazioni sui libri, oppure mie figurine dalle Cioccorane.

E la consapevolezza inizia a graffiare, a mordere, a strappare, a lacerare, a distruggere.

A fare male.

Specialmente per il fatto che sia stato proprio Lui a dire certe cose, per di più guardandomi come…come…

Come mi ha sempre guardata in otto anni.

Con disprezzo.

Tiro su con il naso, e sbatto le palpebre più e più volte, lottando furiosamente con le lacrime che, ho deciso, non usciranno da questi occhi, almeno per adesso.

Scuotendo la testa, lo supero e mi dirigo a passo di marcia verso la porta.

Brutto bastardo…ed io che ero venuta con tutte le migliori intenzioni!

Mi lascio sfuggire un piccolo sospiro, che sfiora molto la definizione di singhiozzo, proprio mentre la mia mano sta per afferrare la maniglia.

Sono giusto in procinto di scappare a gambe levate da questa stanza, quando sento la Sua fredda mano afferrarmi per il braccio, ed attirarmi con violenza a Lui.

Vado a cozzare contro i suoi marmorei pettorali, e sono pronta ad un’altra sfuriata quando…

Quando sento le sue braccia aggrapparsi a me, ed il suo viso infilarsi nell’incavo del mento e della spalla, mentre la sua pelle viene ricoperta dai miei capelli.

Insomma…

Prima non mi parla.

Poi mi evita.

Poi mi risponde enigmatico.

Poi mi urla contro di non urlare.

Poi mi insulta.

Poi mi ferisce.

Ed infine…mi abbraccia.

E cosa potrei fare io, se non gettargli a mia volta le braccia al collo?

Stringo, stringo forte.

Così forte che ho paura di spezzarmi le ossa delle braccia, ma non mi importa.

Purché nessuno mi porti via Lui…

<< Scusami, bambolina. >>

 

<< Devo dire che l’allenamento è stato piuttosto sfiancante…ma questo è il mio ultimo anno da Capitano, e pretendo quella maledetta Coppa! >>

<< Sono d’accordo, amico…Gin, la prossima volta devi assolutamente allenarti con noi…cose da donna o meno…! >>

<< Ron, si chiamano M e s t r u a z i o n i! Cosa c’è di tanto difficile in questo banale termine?! >>

<< Che sorella precisina… E comunque, a prescindere dal nome, domani ci sarai, all’allenamento, sappilo! >>

<< E da quando Harry ti ha ceduto il ruolo di Capitano? Ho detto prima, che sarei voluta venire anche oggi, ma dipende da come mi sento! Non è una cosa che controllo io, sorta di idiota! >>

<< Gin, secondo te una cosa stupida come…quella…è più importante della Coppa del Quidditch?! Non puoi…non so…metterci un tappo? >>

<< Ronald Weasley dopo questa frase, hai ufficialmente confermato le dimensioni del tuo cervello pari a quello di un Troll ritardato! >>

La strada che porta al Castello, dal Campo di Quidditch, viene saturata delle nostre sincere risate.

Sia per l’imbarazzo di Ron, nel parlare delle mestruazioni, sia per la sua proposta alquanto rude di “metterci un tappo”, e soprattutto per la sua faccia imbarazzata e confusa durante tutto questo discorso.

Fratello e sorella Weasley cominciano ad insultarsi a vicenda, permettendo alle risate mie e di Harry di aumentare sempre di più.

Non cambieranno mai.

Per fortuna.

<< …Metterci un tappo…! >> sghignazza Harry, tra le risate.

Dopo aver finito il loro allenamento, la maggior parte degli spettatori sono tornati al Castello, causa studio.

Insomma, abbiamo i M.A.G.O quest’anno, e, davvero, credevo di essere l’unica a preoccuparsene!

Purtroppo, sono abbastanza indietro con il programma che mi ero prefissata…a quest’ora sarei dovuta essere al quarto ripasso…e invece sono solamente al terzo!

E la colpa sta tutta nel ragazzo dai capelli neri e dal corpo di un Adone che, al momento, sta camminando accanto a me, posizionando un suo braccio sulle mie spalle.

Dicevo?

Ah, si.

Al Campo siamo rimaste solamente io e Ginny, ad aspettare che i nostri amici uscissero dalle docce.

Ovviamente Harry e Ron sono stati gli ultimi, come sempre.

Stavolta, hanno giustificato il loro ritardo, con una guerra all’ultimo getto di acqua gelata o bollente, e all’ultimo shampoo.

Bambini.

Ma adorabili.

<< Non credo che tu sia nelle condizioni migliori per parlare, mio Capitano…sbaglio o tutt’ora diventi completamente rosso a parlare di queste “Brutte questioni femminili”? >> prendo in giro il mio ragazzo, con un sorriso malizioso, spostando la testa verso destra, ed anche verso l’alto.

<< A mia difesa, vostro Onore… >> mi risponde, altrettanto scherzoso << …chiamo in causa una sorella con pochissimo tatto, che mi ha sempre trattato come un essere asessuato! >>

Mi strappa una risata genuina, di quelle che, mi ha confessato, adora.

Ed infatti passa davvero poco tempo, da quando posso dare libero sfogo al mio divertimento, a quando le sue labbra si posano sulle mie.

Rispondo al suo bacio sempre sorridendo, mentre sento la solita capriola del mio stomaco, agitarmi sin nelle viscere.

Con Lui è sempre così.

Riesce a scatenarmi sensazioni, nel più profondo di me, che non sapevo nemmeno di poter provare.

<< Voi che ci fate qui? >>

Il tono infastidito di Ron, ci costringe a staccarci, riluttanti, l’uno dalle labbra dell’altro.

Riapro lentamente gli occhi, domandandomi cosa possa avermi costretto a lasciare queste labbra, abbastanza infastidita.

Davanti a noi si stagliano, sprizzanti fascino come sempre e mano nella mano, niente meno che Daphne Greengrass e Blaise Zabini.

<< Daphne. Idiota. >> li saluta Harry, senza accennare a togliere il braccio dalla mia spalla.

<< Harry… >> risponde la bionda << …Granger. Weasley. >>

Mentre Ron, andando contro ad ogni principio dell’educazione, decide di ignorare la Serpeverde ed il suo ragazzo deliberatamente, io e Gin ricambiamo il saluto con un freddo cenno del capo.

<< Comunque Lenticchia… >> apre bocca, acido, Zabini, in risposta alla domanda che Ron gli ha rivolto non appena le loro eleganti figure sono entrate nel suo campo visivo  << …si da il caso che questa sia anche la nostra Scuola. Ergo possiamo trovarci ovunque ed in qualsiasi momento, senza che un Traditore del Proprio Sangue come te ci ponga domande idiote come “Che ci fate qui?”. >>
<< Ammettilo, Zabini, stavate cercando di venire a sbirciare i nostri schemi!... >> ribatte il rosso, iniziando ad innervosirsi sul serio << …Peccato che siete arrivati tardi! Abbiamo finito l’allenamento da un pezzo! >>

<< Ma ti pare che io, erede di una nobile ed antica famiglia di Purosangue, mi abbassi a certi giochetti idioti, per una squadretta da quattro soldi, come quella di voi Grifondoro?! >>
<< Squadretta?!... >>

Ecco.

Lo sapevo.

È intervenuto Harry.

<< …Stiamo parlando della stessa squadra che, all’ultima partita, vi ha stracciati, vorrei ricordatelo! >>

<< Oh certo, facile fregare il Boccino a Draco, mentre un’orda inferocita di Dissennatori stava attaccando la Scuola. Davvero, grande partita Sfregiato! >>

<< Si da il caso che… >> inizia, nuovamente il mio ragazzo, che sto decisamente per schiaffeggiare, per evitare l’ennesima e lunghissima discussione, quando Ginny lo interrompe.

<< …che ci avete rotto le palle con le vostre litigate assurde e di durate cosmiche. Ergo, vi supplico… >> sussurra, rivolgendo uno sguardo che di supplica non ha proprio niente, sentimento ben rimpiazzato da una spaventosa minaccia << …Finitela! >>
Ron sta per aprire bocca di nuovo, ma è la Greengrass ad intervenire, stavolta.

<< La Rossa ha ragione. Eravamo appunto venuti a cercarvi. >>

Zabini alza gli occhi al cielo disgustato, e si prodiga a puntualizzare:

<< O meglio…Lei… >> ed indica la sua ragazza con il pollice, decorato da un fine anello d’argento << …voleva cercarvi. Io sono stato costretto….dalle circostanze. >>

E, di nuovo, indica la bionda accanto a lui con il dito, riuscendo quasi a strapparmi un vago sorrisetto mediamente divertito.

<< E per quale motivo ci stavate cercando, di grazia? >> chiedo, assumendo il mio miglior tono acido.

Daphne Greengrass alza gli occhi al cielo, esasperata.

<< Perché avevo una voglia disperata di stare in vostra compagnia… >> risponde sarcastica, irritandomi non poco.

<< Per la festa. >> traduce il suo ragazzo per lei.

Già, la festa.

Quella per raccogliere i fondi per la costruzione di una base d’allenamento decente per l’Esercito di Silente.

<< Dobbiamo darci una mossa, effettivamente. >> è il mio commento.

I Mangiamorte di certo non aspettano i nostri comodi.

Potrebbero attaccarci da un momento all’altro, ed a noi Cacciatori serve tutto l’aiuto possibile.

Vedo i miei amici annuire, con un vago senso di colpa nei loro visi: ce la stiamo prendendo troppo con comodo.

<< Ho bisogno di sapere quali canzoni canterete alla festa… >> ci ordina Daphne Greengrass, risoluta << …devo iniziare a pensare ai vostri vestiti. E Theo ha praticamente finito di disegnare i volantini per la pubblicità della festa, ma dovrà pur scriverci una data. E non sappiamo quale sarà. >>

<< Per non parlare dell’arredamento… >> aggiunge Zabini, con un viso oltraggiato dalla malavoglia << …che dovrà, purtroppo, vederci a respirare lo stesso ossigeno. >>

Harry mi guarda, con aria pensierosa, per poi scambiare un cenno d’assenso con Ron.

<< Del cibo ce ne occupiamo noi. Gli alcolici sono ancora nella nostra riserva personale, e per la musica ci stavamo lavorando, ed abbiamo quasi finito. Io direi che una data perfetta sarebbe questo sabato. >>

Blaise Zabini alza un sopracciglio.

<< Potter sei consapevole che oggi siamo già a mercoledì? Dovremmo organizzare tutto per il 7?! >>

Harry si limita ad annuire, mentre sia Ginny che Ron si mostrano d’accordo.

<< Per quanto ci riguarda… >> aggiungo io, rivolgendomi alla Greengrass << …possiamo farti ascoltare le canzoni che vogliamo cantare anche stasera, sul tardi, massimo entro domattina. >>

La bionda piega la testa, in un muto mostrarsi d’accordo e, scambiando uno sguardo eloquente con il suo ragazzo, semplicemente ci superano, incamminandosi verso il Campo di Quidditch, preoccupandosi solo di salutare Harry.

Zabini, invece, non ci degna nemmeno di uno sguardo.

Non presto attenzione a questi piccoli e perfettamente normali gesti, ma, richiamo nuovamente l’attenzione della Principessa delle Serpi.

<<  Ehi Greengrass.. >>

Con i suoi filamenti d’oro al vento, volta il capo verso di me, con aria di sufficienza.

<< …quando sceglierai i vestiti per me, Kiki e Ginny…ricordati che abbiamo una reputazione da mantenere. Non ho nessuna intenzione di sembrare una puttana. >>

Ghigna, mentre una risata sarcastica sfugge dalle labbra della sua dolce metà.

<< Vedrò di ricordarmelo. >>

 

Diciamocelo.

Non sono quel tipo di ragazza che verrebbe propriamente definita “Santarellina.”

Dico parolacce.

Fumo.

Ho perso la verginità prima del matrimonio.

Bevo.

Fumo. (Ripetizione volontaria, che indica la diversità delle sostanza che inspiro nei miei polmoni.)

Insomma, faccio quello che, gli adulti, con visi pieni di indignazione, chiamano “Sballarsi.”

Ma niente, e dico niente, di tutto quello che ho assunto sino ad ora, ha avuto la capacità di assuefarmi, quanto il delizioso profumo di Draco Malfoy.

Tabacco.

Pioggia.

Menta.

Sesso… anche se non in questo momento.

Draco.

E adesso, mentre sento ogni fibra del suo corpo attaccata al mio, mentre i suoi capelli di seta mi accarezzano il viso, mentre la mia spalla accoglie la pelle del suo, di viso, e mentre entrambi i nostri corpi sono sigillati tra loro dalle nostre braccia, sto davvero rimpiangendo l’esistenza dei vestiti.

Per non parlare della potenza assurda, con la quale il suo odore mi sta investendo, recandomi una sensazione di assurdo piacere.

Vorrei davvero urlargli che è un idiota per avermi parlato in quel modo, ma che ha ragione, che è un cretino per avermi ignorata per tutta la giornata, ma che sono certa avrà avuto i suoi motivi, che è un coglione perché si sta tenendo tutto dentro come sempre, ma che io sono disposta ad ascoltarlo in ogni momento.

Ma non dico niente, restando con gli occhi sbarrati, aggrappandomi a Lui con tutte le mie forze.

Poi, lentamente, sento il suo busto allontanarsi dal mio, mentre, con riluttanza, si sta districando dall’abbraccio.

Arriva a sovrastarmi con i suoi centimetri in più dei miei, ed i suoi occhi, che subito si allacciano ai miei, mi stanno lentamente ipnotizzando.

Restiamo un po’ così, occhi negli occhi, sino a che non si decide a muovere quelle meravigliose labbra che si ritrova, allo scopo di emettere suoni.

Ovvero, sino a che non si decide a parlare.

La sua voce è poco più di un sussurro, ma è perfettamente udibile, per me che sono a pochi centimetri dal suo viso.

<< Stamattina non sono stato molto loquace, lo so. Intendo, più del solito…. >>

Diciamo pure che aprivi bocca solo per prendere ossigeno…

<< …Ma l’aver trascorso una notte nel mio Maniero, come ai vecchi tempi mi ha…ehm…turbato. >>

Per non parlare del fatto che hai portato con te i Potter, ed una Mezzosangue.

Chissà come sarà stato curioso, fare l’amore con me, nello stesso letto in cui, magari, ha trascorso notti insonni insieme ai suoi amici, a prenderci per il culo e sparare cattiverie su di noi.

<< Lo immaginavo…anche per me non è stato facile tornare dai Dursley. >> intervengo, in una delle sue solite pause, tra una frase e l’altra.

<< Però è vero… >> continua << …questo pomeriggio ti ho evitato. >>

Eccoci Kiki.

Adesso sta per dirti che tornare a casa sua gli ha ricordato quanto sono importati per Lui le sue radici, e che non vuole più avere niente a che fare con te.

Preparati.

Anima, cuore, corpo, mente, siete pronti per morire?

<< Perché…perché… >> abbassa lo sguardo, prendendo a fissare i piedi dell’armadio di Blaise. << …mi è arrivata una lettera da mio padre. >>

….

……

…….

………

…………

Tu-tum.

Una lettera.

Tu-tum.

Gli è arrivata una lettera.

Tu-tum.

Dal padre.

Tu-tum.

Gli è arrivata una lettera da Lucius Malfoy.

Tu-tum.

Il mio cuore, a quelle parole, si arresta per una manciata di secondi, per poi iniziare la sua folle corsa, come se mi volesse squartare il petto.

Le mani cominciano a tremare, e gli occhi si spalancano.

Le gambe mi reggono a malapena, e la stanza comincia a girare.

Sento i miei sensi venire meno, a poco a poco.

Una pesante bile mi ostruisce la gola.

Più cerco di ingoiare, a vuoto, più sento le vie respiratorie ostruirsi.

Ma ce la devo fare.

Prendendo una grande boccata di ossigeno, intriso del suo profumo, riesco ad articolare qualche sillaba, con voce tremante, disperata e flebile.

<< Cosa…cosa ti…ti ha scritto? >>

Tutte le reazioni del mio corpo si riconducono ad un solo sentimento:

Terrore.

Perché, quel grandissimo figlio di puttana, in pochissime righe potrebbe aver compromesso la mia vita per sempre.

Potrebbe aver scritto che sta per venire  riprenderselo.

Oppure che lo disereda per lo scandalo del bacio insieme a me.

Magari lo riempie di dispregiativi per essersi lasciato andare con la sottoscritta, ed in quel caso a terrorizzarmi sarebbe la reazione di Draco.

Insomma…

Sto tremando.

Lui non si decide ancora a guardarmi, e si esibisce in una piccola risatina, che di allegro non ha davvero niente.

Anzi.

<< Ho un nuovo compito… >>

Pausa.

Respiro.

Terrore.

Tremore.

Occhi.

Mi guarda.

<< Ucciderti. >>

 

 

Non saprei davvero descrivere la mia reazione a queste parole.

Insomma, da un lato ne sono certamente sollevata.

Infatti, l’affidamento del mio omicidio sulle sue spalle implica una sua permanenza qui.

Dall’altro, non posso certamente considerarmi più spaventata del solito.

Sono 17 anni che orde e orde di Mangiamorte cercano di uccidermi, uno in più non può che lasciarmi indifferente.

E poi….ecco che lo sento.

Il nulla.

Come se qualcuno mi avesse risucchiato via i sentimenti, come se al posto del cuore palpitante si fosse formata una piccola e personale voragine.

Draco Malfoy deve uccidermi.

Draco Malfoy deve uccidermi.

Draco Malfoy deve uccidermi.

Draco Malfoy deve uccidermi.

Il mio cervello continua a ripetere questa frase all’infinito, ma…

Niente.

Non sento niente.

Poi, mi viene in mente un altro particolare, relativo ai Mangiamorte.

Non si accettano fallimenti.

Quando ti viene affidata una missione, o la porti a termine, oppure la paghi cara.

Molto cara.

Anche con la tua stessa vita, dipende dal grado di utilità che hai raggiunto tra le fila dei cattivoni.

Per esempio, Lord Voldemort, nel caso in cui Bellatrix Lestrange fallì clamorosamente, quando ci permise di fuggire da Malfoy Manor, durante l’anno di vagabondaggio, non si arrischiò ad ucciderla: era pur sempre una Strega molto potente, e, certamente, aveva una certa utilità tra le fila dei cattivoni.

Ma non so quanto ad un sfilza di potenti Maghi Oscuri possa servire un diciottenne fresco di Scuola, ergo, nel caso di Draco Malfoy, opterei per una punizione che ti faccia andare a nanna per sempre.

Anche se non sono affatto certa che Lucius Malfoy arriverebbe mai ad uccidere il proprio figlio.

Comunque, le cose non cambiano.

Il ragionamento fila.

O Lui, o Me.

Quindi…

Svuotata, ormai, di ogni sentimento, mi affanno a cercare la Bacchetta nella tasca dei miei pantaloni, riuscendo, fortunatamente, presto nell’impresa.

La impugno al contrario e gliela porgo, senza spiccicare parola.

Mentre Lui spalanca gli occhi ancora più di me, sono colta da un senso di deja-vù.

 

<< Dai, fallo. Uccidimi. >>

<< Smettila! >>

<< Forza, uccidimi! >>

<< Smettila! >>

<< Fallo, cazzo, fallo! Uccidimi! >>

 

La famosa sera dello schiaffo.

E già, signori e signore, mentre le altre coppie normali si sussurrano dolci parole d’amore, tenere e sdolcinate, noi due ordiniamo all’altro di ucciderci almeno una volta al mese.

Insomma, non saremmo Kiki e Malfoy, altrimenti.

Dal canto suo, il bel biondo qui di fronte a me, non smette un secondo di spostare lo sguardo dalla Bacchetta, che io stessa punto contro il mio petto, e me.

<< Che stai facendo? >>

Non rispondo, semplicemente mi limito a sottolineare la presenza della mia Bacchetta contro il mio cuore.

Un lampo di comprensione, finalmente, gli attraversa lo sguardo.

Sguardo, che diventa immediatamente pieno di rabbia.

<< Credi davvero che possa mai fare una cosa del genere, ormai?!... >>

Sento la sua voce, alzarsi di tono sempre di più, mentre impugna la mia Fonte Magica, senza, però, pronunciare alcun Incantesimo.

<< …Cazzo, credi davvero che potrei mai uccidere te?! >>

Lo guardo, inclinando leggermente la testa di lato.

Alzando gli occhi al cielo, evidentemente furioso, lancia violentemente la mia Bacchetta sul suo letto.

<< Devi decisamente smetterla con queste tue manie eroiche, barra suicide! >>

Abbasso lo sguardo, più confusa che mai, e seguo la mia Bacchetta sul materasso che tante volte ho condiviso con il sopraccitato proprietario.

Mi ci lascio cadere seduta, sbuffando nervosa, e punto lo sguardo sul Suo cuscino.

Sento il suo tempestoso sguardo accarezzare il mio corpo in ogni millimetro, fino a che non mi decido a parlare.

Lentamente, sarà stata per la sua frase, nella quale affermava di non avere alcuna intenzione di farmi fuori, i sentimenti, il cuore e l’anima, stanno ritornando al loro posto, sostituendo il nulla.

E, come se non fosse successo niente, come se non gli avessi appena offerto il mio corpo come carne macello, porgendogli su un piatto d’argento la possibilità di uccidermi ed adempiere al suo compito con estrema facilità, gli domando:

<< E adesso? Cosa succederà? >>

Silenzio.

La nostra relazione è sempre stata difficile.

Molto difficile.

Oserei dire quasi impossibile.

Bisognava tenere conto del fatto che Lui fosse un Serpeverde, ed io una Grifondoro.

Ed anche che lui fosse il Principe dei Serpeverde, ed io la Regina dei Grifondoro.

Poi, bisognava anche considerare l’odio tra i nostri amici, ed anche tra noi due stessi, a dirla tutta.

Per non parlare dei nostri cognomi, destinati a trovarsi accostati l’uno accanto all’altro, solo in cruenti racconti di duelli.

Oh, e certamente non possiamo dimenticare i nostri Tatuaggi.

Mangiamorte e Cacciatrice.

E adesso…

Lui ha l’incarico di uccidermi, e, certamente, per quanto confà al Ministero, nemmeno io ho la possibilità di restarmene con le mani in mano.

Certamente, presto il compito di puntare la mia Bacchetta contro Draco Malfoy, pronunciando in modo forte e chiaro “Avada Kedavra” graverà anche sulle mie, di spalle.

Che monotonia, eh?

<< Non lo so. >> sussurra semplicemente.

Sospiro, di nuovo.

Piombiamo, tanto per cambiare, in un ennesimo silenzio, a cui, sinceramente, non faccio poi tanto caso.

A furia di stare con le Serpi, ho davvero paura di abituarmici, a questa scarsa loquacità.

Dopo un po’, però, è stranamente Lui ad emettere un suono.

Una risata strozzata, piena zeppa di sarcasmo, e del tutto priva della minima traccia di divertimento.

<< Sulla lettera che mi ha inviato mio padre c’erano scritte solo tre parole. Ho fatto a malapena in tempo a leggera, che si è auto-distrutta. “Complimenti. Uccidi la Fenice.”. Ovviamente, la Fenice sei tu. Ed i complimenti, credo si riferiscano alle foto del nostro bacio, sputtanati su tutti i giornali. >>

Alzo lo sguardo, alla ricerca del suo.

Lo trovo, e ne rimango come sempre ipnotizzata.

Affogo nel suo inesorabile grigio e, davvero, a volte mi auguro di non risalirne mai più.

<< La Fenice? Come fai a sapere che sono proprio io? >>

Ghigna.

Respira, Kiki, respira.

<< E’ il tuo nome in codice. Quello dello Sfregiato è Grifone. Non sono poi così tanto originali, i Mangiamorte, sai? >>

Mi strappa addirittura un sorriso.

Ah-ah! Non vedo l’ora di andare da Harry e gongolare vanitosa!

Io ho il nome in codice più bello!

Silenzio, ancora.

Ma adesso sono io a romperlo.

Sbuffo sarcastico.

<< Adesso capisco da dove hai preso il tuo adorabile… >> si, come no << ..sarcasmo. >>

E mi riferisco al “Complimenti” con il quale Lucius Malfoy ha esordito nella sua logorroica lettera.

Se non era sarcasmo, in riferimento a suo figlio che bacia la Cacciatrice, cos’altro può essere, no?

Mi guarda incuriosito per un attimo, poi, capendo di cosa stessi parlando, esplode in una risata.

Come prima, però, non vi è nemmeno una pallida ombra di divertimento.

Scuote la testa.

<< Mio padre non è il tipo da battutine di spirito. Si stava sinceramente complimentando. >>

Per caso, Lucius Malfoy soffre di sbalzi della personalità?

Assume droga?

Lo guardo confusa più che mai.

<< Sai, Malfoy… >> rispondo, titubante << …qualcosa mi suggerisce vagamente che io non sia esattamente l’Incarnazione della donna ideale, per te, dal punto di vista di tuo padre. Alla notizia del nostro bacio, sono molto più probabili carneficine e tsunami, non letterine e complimenti. >>

Sorride, mandando in visibilio ogni singola cellula del corpo.

Lentamente si avvicina a me, sedendosi elegantemente a sua volta suo letto.

Incatena il mio sguardo al Suo, ed io lo lascio fare.

Afferra un ciocca ribelle dei miei capelli, e me la riposiziona dietro l’orecchio, come se fosse il gesto più naturale del mondo.

A me, invece, crea nuovissimi ed incredibili brividi.

<< Si vede che non hai una mente…Serpeverde. Quel complimentarsi per il sottoscritto, può essere interpretato in un unico modo, conoscendo Lucius Malfoy. Secondo mio padre, ti ho fatto cadere in un tranello. Lo sanno tutti che ucciderti non è affatto facile ma, una volta entrato nelle tue grazie, e…si… >> sorriso malizioso, e conseguente arrossamento della pelle delle mie guance << …c’è anche un doppio senso erotico… non deve essere molto difficile mandarti all’altro mondo. Quindi, per Malfoy Senior, il bacio che quella vecchia pettegola di Gossip Girl ha mostrato a tutti, è semplicemente una parte, ben riuscita, del mio piano diabolico. E, se prima era furioso con me per essere tornato a Scuola, adesso, certamente, vede un nesso, tra il mio abbandono del Covo dei Mangiamorte ed il bacio con la Cacciatrice. >>

Cavolo, non lo avevo mai sentito parlare così tanto.

Però, effettivamente, il suo ragionamento fila.

Insomma, il fatto che le nostre bocche siano indissolubilmente unite in un bacio mozzafiato, trova più plausibile spiegazione in un piano subdolo da parte di Malfoy junior, che in un serio coinvolgimento emotivo.

E questo spiega anche la mancata reazione di Suo padre a quello che apparve su tutti i giornali, specialmente la sua assenza nella Battaglia del London Bridge.

Dopo la scoperta del bacio, credevo che sarebbe stato in prima fila per combattermi e uccidermi, ed invece, in quell’occasione non c’era.

Non si è scatenata nemmeno chissà quale grande ira, dopo la fuga del figlio e di Nott dal loro Covo, e, dopo quell’attacco al Ponte di Londra, i Mangiamorte sono praticamente svaniti nel nulla.

Ecco perché.

Ecco il motivo.

Aspettano che Draco mi uccida.

<< E adesso? >> ripeto, per la seconda volta in pochi minuti.

In genere, Hermione mi ha sempre detto che, sia io, sia Harry, siamo dei Leader nati.

Sappiamo sempre cosa fare, non ci perdiamo d’animo, ed abbiamo il tipico carisma da “Capi”.

Ma, in questo specifico caso, solo una parola regna nella mia testa.

Confusione.

Non ho la più pallida idea di cosa fare, di cosa dire, di cosa pensare, di cosa sentire.

Sposta lo sguardo verso la finestra, in contemplazione del cielo ormai buio.

<< Quando è arrivata la lettera, un Incantesimo ha controllato che nella stanza ci fossi solo io o, comunque, che non ci fossero persone pericolose. Poi, oltre ad andare in fiamme la lettera, è subito morto anche il gufo che me l’ha consegnata. Sono stati molto prudenti, ma inviarmi una lettera ad Hogwarts è comunque un rischio che non credo correranno di nuovo. Quindi non hanno modo di sapere cosa io combini qui. Ma, sicuramente, la morte della Cacciatrice farebbe uno scalpore immenso e, non sentendone alcuna notizia, persino mio padre inizierà ad insospettirsi. E capiranno che il nostro bacio non è frutto di alcuna machiavellica macchinazione da parte mia. E lì inizieranno i guai. >>

Si zittisce per un po’, spostando subito lo sguardo nel mio.

Mi ero persa nella contemplazione delle due labbra che si muovevano elegante, e solo il brivido provocato dai suoi occhi su di me, mi ha risvegliato dalla trance in cui la sua sensualità mi aveva gettato.

<< Ti saranno tutti addosso, bambolina. E tuo fratello sarà in cima alla lista nera, accanto a te. Potrebbero seriamente attaccarci ad Hogwarts. Ma, per il momento, la fiducia che ripongono nelle abilità seduttive del sottoscritto, tiene a bada loro, ed al sicuro te. >>

Abbozzo un sorriso.

<< Siamo in un bel casino, eh? >>

Annuisce.

<< Ma io sono pronta… >> continuo, ricambiando il suo sguardo in modo agguerrito << …questa novità del nuovo compito affidatoti ci regala tempo prezioso per allenare l’Esercito di Silente. Non sospettano un tuo tradimento, e certamente il Ministero provvederà in qualche modo, a darci man forte in una ipotetica futura Battaglia. Quando e se attaccheranno, saremo pronti. Sarò pronta… >> ripeto, mettendo più enfasi possibile nelle ultime due parole.

<< …La scelta, adesso, è tua. Combatterai contro tuo padre? >>

Non mi risponde.

Ma pretende le mie labbra sulle sue, in una maniera talmente violenta e passionale, da mandarmi in pappa lo stomaco.

Trova la mia bocca già dischiusa, e la mia lingua già impaziente di accogliere la sua.

Spinge il viso sempre più contro il mio, per arrivare a baciarmi sempre più in profondità, mentre stringe con possessività la carne dei fianchi.

Le sue dita corrono immediatamente alla camicia della mia divisa che inizia a sbottonare febbrilmente, alternando carezze passionali a morsi lussuriosi sulla mia pelle e sui miei seni.

Quella sera facemmo l’amore in modo violento, urgente, folle, disperato, ossessivo e possessivo.

I nostri baci, i nostri sospiri, le nostre carezze, i suoi affondi nel mio corpo, erano carichi della più cieca frustrazione.

L’ennesimo ostacolo, l’ennesimo muro tra Me e Lui, tra Lui e Me, l’ennesimo impedimento al raggiungimento di una tranquilla felicità.

L’ennesima barriera tra un “Io e Te” ed un “Noi”.

Ma le nostre mani intrecciate, i nostri corpi uniti in uno solo, i nostri nomi sulle labbra dell’altra, le nostre dita lungo la pelle dell’altro dovevano pur simboleggiare qualcosa di positivo, no?

Vi supplico, ditemi che è così…

 

 

5 th of April.

Harry non l’ha presa affatto bene.

Ho convocato i Cacciatori nella stanza che divido con Hermione, Lavanda e Calì, assicurandomi che nessuno potesse sentirci.

Ed ho detto loro tutto quanto, dai semplici fatti, alle congetture di Malfoy al riguardo.

Non appena le parole “…Insomma, Draco ha il compito di uccidermi. Probabilmente il padre pensa che sia venuto a letto con me proprio a questo scopo.” sono uscite dalle mie labbra, i Cacciatori hanno assunto il candido colore dei vampiri.

Harry e Ron sono stati i primi a riprendersi dallo shock, ed hanno iniziato ad inveire contro Malfoy senior e junior, in modo talmente volgare che la mente ha pensato bene di rimuoverne il ricordo.

Inizialmente hanno preso in considerazione l’ipotesi che, davvero, tutto il casino successo tra me e Malfoy quest’anno fosse frutto di un suo piano malefico, ed hanno avuto il potere di mandare nel panico la sottoscritta.

Ho così poche certezze sulla nostra pseudo storia che, davvero, basta pochissimo per demolire quelle fragili convinzioni che mi sono lentamente costruita nella mia mente.

Come la veridicità suo invaghimento nei miei confronti.

Ma le tesi di Ron ed Harry alla “Malfoy è un brutto bastardo calcolatore e ti ha usata!” sono state immediatamente demolite dalle sottili menti di Hermione e Ginny.

Punto primo. Era sotto l’effetto del Veritaserum quando ha detto di amarmi.

Punto secondo. Avrebbe potuto uccidermi in qualsiasi momento, quest’anno, ed io sono ancora qui, più viva che mai.

Punto terzo. Si è esposto per me abbastanza per far capire a tutti quanti quanto sia vero il sentimento nei miei confronti.

Punto quarto. Intuito femminile, accompagnato dalla frase “Ma l’avete visto come la guarda?!”.

La rabbia del mio migliore amico e di mio fratello, però, non si è placata ma si è semplicemente indirizzata su….bè, sinceramente non lo sanno nemmeno loro.

Insomma, si sono incazzati e basta.

Ma la loro lunga lista di insulti, riferiti a Godric solo sa chi, non ha avuto il tempo di farsi udire da noi donne.

Il dovere di studenti ci ha richiamati in tempo.

E così siamo corsi a lezione di Erbologia con i Tassorosso, mentre Gin andava ad Incantesimi.

I miei tre amici sono stati in silenzio e pensierosi tutto il tempo.

Anzi, a dire il vero tutta la mattinata, e Ginny insieme a loro.

Ed anche adesso, mentre siamo tutti quanti seduti, anche in compagnia degli altri Grifondoro, in Sala Grande a pranzare, nessuno dei Cacciatori pronuncia parola.

Si, esatto, nemmeno io.

Vedo Seamus e Dean scambiarsi occhiate cariche di dubbio, per poi dirigere i loro occhi, in modo apparentemente casuale verso noi cinque, uno ad uno.

L’occhiata ultima e più lunga di Finnigan è, ovviamente, per Gin mentre Thomas rimane indeciso se studiare in maniera più approfondita me o Harry.

Insomma, entrambi non ci stanno capendo più niente.

E, magari, il culmine della loro confusione, barra preoccupazione, viene raggiunto quando entrambi fissano il loro sguardo sul piatto ancora pieno di Ron.

Si, esatto.

La notiziona del nuovo incarico di Malfoy ha avuto la capacità di togliere persino l’appetito a Ronald Bilius Weasley.

Se state pensando che, tutti quanti, siamo nella più completa merda, devo mostrarmi d’accordo con voi.

Sospirando, come d’abitudine ormai, alzo lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde.

Niente.

Esattamente come ho notato non appena ho messo piede in Sala Grande, Lui non c’è.

Credetemi, ho analizzato ogni fottuto angolo di quel fottuto tavolo, ma seduto tra i suoi snob ed arroganti compagni Serpeverde, non c’è il biondo più snob ed arrogante di tutti.

Chissà, magari anche Malfoy deve aver perso l’appetito.

Oggi pomeriggio Harry e Ron si recheranno al Ministero della Magia, per informare Bagman e Kingsley delle novità.

Certamente degli Auror verranno personalmente ad interrogare Malfoy, e, magari, anche Nott.

E la cosa, non so perché, mi preoccupa terribilmente.

Dicevo, sto appunto arrovellandomi il cervello per la strana mancanza di Draco dal tavolo della sua Casa, quando noto un paio di occhi blu notte posati su di me.

Blaise Zabini mi sta fissando, magari cercando di attirare la mia attenzione con la sola forza dell’insistenza del suo sguardo.

Ci è riuscito poiché, accortami della sua attenzione rivolta alla sottoscritta, mi prodigo subito di ricambiare il suo sguardo, alzando il sopracciglio in una muta domanda.

Anche Theodore Nott si mostra improvvisamente interessato alla sottoscritta, lasciando cadere l’intima conversazione che stava intraprendendo con una mora alla sua destra.

Zabini mi fa un cenno con la testa, voltando poi il capo verso le porte della Sala Grande.

Dopo qualche secondo, sia Lui che il suo fido amico, sia alzano dal tavolo e, con passo cadenzato ed elegante escono lentamente dalla Sala Grande, seguiti da non pochi sospiri.

La Parkinson e la Greengrass li guardano allontanarsi dal pranzo in maniera talmente poco stupita, che mi viene da pensare che ne avessero già discusso in precedenza.

Interpretando lo scambio di sguardi di cui mi hanno precedentemente fatto partecipe le due Serpi come un invito a seguirli, mi alzo a mia volta dalla mia panca, e mi appresto a seguirli.

Ma una mano calda mi afferra il polso.

Harry.

Non ha bisogno di farmi alcuna domanda, ed io di dargli alcuna spiegazione.

Semplicemente, restiamo occhi negli occhi per una manciata di istanti, ed anche lui si decide ad abbandonare un piatto di pietanza che, già da prima, non era stato molto accuratamente considerato.

La consapevolezza che mio fratello abbia intercettato la muta conversazione tra me e Zabini, si radica passo dopo passo quando, senza che io debba guidarlo in nessun modo, Harry prende l’esatta direzione scelta poco prima dalle due Serpi.

Serpi che, una volta usciti dalla Sala Grande, non fatichiamo affatto ad individuare.

Sono a metà corridoio di fronte alle enormi porte, semi nascosti da una protuberanza del muro che funge da cornice ad un arazzo.

Arrivati ormai di fronte a loro, vedo entrambi poggiati contro il muro, Nott di schiena con una gamba anch’essa piegata contro la fredda pietra, e Zabini, di lato verso il suo amico, con una spalla.

<< Nott. Zabini. Non avevate appetito? >> li saluto io, mentre mio fratello si limita ad incenerirli con lo sguardo.

Entrambe le Serpi mi dedicano un ghigno divertito, prima di staccarsi dalla parete, e posizionarsi regalmente dritti, di fronte ai Salvatori del Mondo Magico.

<< Non molta, Potter… >> mi risponde Nott.

<< Che cosa volete? >> chiede Harry sgarbatamente, facendo alzare un sopracciglio indignato ai Verde-Argento.

<< In realtà, Sfregiato… >> ribatte Blaise << …avevamo chiesto di poter parlare con tua sorella, non con te. Ergo, tu ed i tuoi modi sgarbati potete anche tornare da quelle fecce dei Grifondoro. >>

Ehi!

Chi hai chiamato fecce?                   

Vedo la mascella di Harry stringersi pericolosamente.

Talmente tanto, che mi decido ad afferrargli un braccio per chiedergli, con un piccolo e silenzioso gesto, di non arrivare alle mani.

<< Ho appena scoperto che un Mangiamorte vuole fare fuori la mia Kiki…quindi, scusatemi, ma, d’ora in poi, non la lascerò sola un secondo. Specie con dei Serpeverde come voi! >>

E adesso è il turno di Zabini e Nott palesare evidente nervosismo.

Il secondo, sbotta, furioso:

<< Stai parlando di Draco, brutto idiota, non di un Mangiamorte! >>

Sorrisetto malefico da parte di Harry, ed aumento della preoccupazione da parte mia.

Merda.

<< E non è la stessa cosa? >>

Vedo il pugno di Blaise stringersi talmente tanto da far diventare le nocche bianche.

Non li avevi mai visti così arrabbiati, tutti e due.

Insomma, non è che, adesso, tutt’un tratto, siamo diventati intimi amici, però, certamente, rispetto agli altri anni, il nostro rapporto è decisamente migliorato.

Ma, ripeto, non li avevo mai visti così…soggetti ad emozioni, ecco.

<< Sappiamo tutti e quattro che non Le farebbe mai del Male. Ecco perché siamo tutti nella merda. >>

Il sussurro di Blaise giunge al mio orecchio con un tono talmente minaccioso, che sono fermamente convinta che stia per alzare le mani su mio fratello.

Non che temi per la sua incolumità, dato che Harry si saprebbe difendere benissimo, ma, sinceramente, non ho alcuna voglia di vederli darsi a botte.

Fortunatamente, questo non accade, grazie al proverbiale e famoso auto controllo delle Serpi, ed io posso tornare a respirare.

Per evitare un’altra cosa proverbiale e famosa delle Serpi. Ovvero il silenzio, mi decido ad emettere suoni.

<< Non ho paura di Malfoy… >> dico decisa a mio fratello, per ritornare a guardare la sua mascella contrarsi << …ed è vero che siamo nella merda. Ma abbiamo guadagnato del tempo, e non ho alcuna intenzione di restarmene con le mani in mano. Quindi, basta con le solite litigate. Stavolta, siamo dalla stessa parte. >>

Passano una manciata di minuti di intensa tensione, prima che i miei sbalorditi occhi possano cogliere tre lenti annuire, da parte delle tre piaghe qui presenti.

Si scambiano sguardi pieni di rancore, e maledizioni ma, almeno, si limitano solo a quello.

Niente insulti verbali, niente pugni, niente Bacchette.

Poi, Nott riprende a rivolgere l’attenzione a me.

<< E qui si arriva al motivo per cui ti abbiamo fatta venire qui. Per la festa è tutto pronto. Daphne ha ricevuto la Sfera della Mezz.. >> occhiataccia da parte mia e, specialmente, di Harry << …della Granger. Ha ascoltato le canzoni, e lei, Pansy e Astoria stanno dando fondo a tutte le loro idee modaiole… >> scambia uno sguardo con Zabini, ed entrambi sorridono divertiti. << …Sono un vero spasso. Manca solo l’arredamento. Quando dobbiamo… >>

Silenzio.

Chiude gli occhi.

Deglutisce.

Guarda Harry.

Assume una smorfia disgustata.

Fa finta di vomitare.

Riguarda me.

<< …Incontrarci? >>

Mi concedo qualche secondo di divertimento, mentre rido delle facce disgustate di Nott e dell’appoggio che, sia Harry, sia Zabini, sembrano mostrare.

Ancora con il sorriso sulle labbra, gli rispondo:

<< Sabato stesso. Non ci vorrà molto ad arredare la Stanza delle Necessità, quindi…se l’open della serata sarà, ufficialmente alle 23.30…considerando tre quarti d’ora per sistemare il tutto…alle 19.30 è perfetto. >>

I tre uomini presenti strabuzzano gli occhi, guardandomi come se avessi tre paio di occhi.

Ed un doppio naso.

<< Ehm…Kiki…ehm… >> inizia a chiedere, titubante, Harry << …come mai così tanto tempo prima? >>

Ma si sono rimbambiti tutti?

Cosa sono quelle facce stupite, e queste domande idiote?

<< Perché, ovviamente, finiti i nostri doveri di Organizzatori, dobbiamo vestirci e il resto. E avete mai visto delle ragazze prepararsi per una festa, in meno di tre ore?! Ma dove vivete?! >>

E fu allora che un ombra della più pura disperazione passò negli sguardi di Blaise Zabini, Theodore Nott ed Harry Potter.

 

Le cose non procedono bene.

Le cose non procedono affatto bene.

Non vedo Malfoy esattamente da ieri notte, tralasciando quei pochi sguardi di sfuggita che si siamo scambiati durante l’ora di Pozioni e Trasfigurazione che abbiamo condiviso, la seconda stamattina, e la prima nel pomeriggio.

Finita la doppia razione di calderoni, fumi inebrianti, ed ingredienti strani e viscidi che compongono le caratteristiche della materia che, in generale, i Grifondoro maggiormente odiano, sia Harry che Ron si sono recati in tutta fretta al Ministero, per informare i Pezzi Grossi delle novità.

E, alle 22.34 non sono ancora tornati.

Sono partiti verso le 18.30, e, per arrivare a Londra e prendere il passaggio segreto che conduce al Ministero, considerando i limiti geografici che impone la Materializzazione, avranno impiegato si e no una mezz’oretta.

Farsi ricevere dal Ministro in persona comporterebbe una lunga attesa, se il tuo non fosse Potter, ma, potresti chiamarti persino Godric Grifondoro, dovresti aspettare lo stesso secoli affinchè possa dirsi aperta la riunione straordinaria di tutti i Boss del Ministero che Harry e Ron avevano intenzione di convocare.

Spiegare la situazione, far placare gli animi, prendere decisioni tattiche e tornare a Scuola, poi, richiederebbe ancora più tempo.

Quindi, razionalmente parlando, le 22.34 sono un orario ragionevole, in riferimento alla continua assenza dei miei migliori amici.

Ma il mio cuore non smette di battere forte, le mani non smettono di tremare, l’ansia non si decide ad andar via dal mio corpo, e la mia mente non si decide a concentrarsi su questo maledetto tema di Incantesimi.

E, stranezza delle stranezza, alzando gli occhi su Hermione Jane Granger, la So-Tutto-Io, la strega più brillante che Hogwarts conosca da anni, la più grande divoratrice di libri mai vista, dai tempi di Lily Evans e Priscilla Corvonero, noto come anche Lei si trovi nel mio stesso stato d’animo, e come anche Lei fissi la pergamena piena solo per metà, senza in realtà vederla davvero.

E la cosa più curiosa di tutta questa faccenda, è che Kimberly Lilian Potter dovrebbe temere solamente per la sua stessa vita, in quanto è quella, ad essere principalmente in pericolo.

Ed invece, se focalizzo in un punto ben preciso della mente la mia preoccupazione, riesco solo ad ammirare il bel viso di Draco Malfoy, seguito da quello di Theodore Nott.

Per la mia vita, invece, non temo per niente.

E no, non è uno dei miei soliti attacchi tipicamente Potter, eroici, suicidi, Grifondoro, e stupidi.

No.

Semplicemente, mi fido del Mangiamorte incaricato del mio assassinio.

Senza contare il piccolo particolare che mi vede innamorata persa di Lui…

Al contrario, dunque, temo per l’incolumità di quelle due Serpi.

Non chiedetemi per cosa, esattamente.

Non so, chiamatelo intuito da Cacciatrice, o intuito femminile.

<< Potter? >> sento chiamarmi.

Alzo la testa di scatto, ed Hermione e Ginny con me, in allerta.

Ma è solamente un ragazzino rossiccio del terzo anno.

<< Si? >> rispondo, mascherando in modo pessimo un sospiro.

<< Blaise Zabini è fuori dal nostro Ritratto ed ha urgente bisogno di parlare con te. >> pronuncia tutto d’un fiato.

Io e le mie migliori amiche ci scambiamo uno sguardo incuriosito e, si, anche un po’ preoccupato.

Quando torno a guardare il ragazzino, lo vedo leggermente in imbarazzo.

<< Ehm…mi ha espressamente detto, o meglio…minacciato…di farti andare subito da Lui. Sembrava…piuttosto… >> si ferma un attimo, alla ricerca della giusta parola << …come dire?...Furioso. >>

Bingo.

A quelle parole, sento il cuore intraprendere una corsa folle, e la mente partorire film mentali su film mentali, tutti con soggetto Draco Malfoy, e con complemento oggetto la parola “Pericolo.”

Mi alzo di scatto in piedi, non curandomi minimante della boccetta d’inchiostro che cade sulla mia pergamena, praticamente vuota, se non fosse per il mio nome e cognome, e per il titolo del compito.

Senza nemmeno ringraziare il rosso, sfreccio verso l’uscita dei Ritratto della Signora Grassa, urtando non poche persone, ma non fermandomi a scusarmi con nessuna.

Spalanco l’apertura del Passaggio Segreto con molta più foga di quanto volessi mostrare, e giro febbrilmente la testa a destra e sinistra, alla ricerca del Serpeverde.

Lo trovo appoggiato al corrimano delle scale, mentre batte il piede nervosamente sul pavimento.

<< Zabini! Come mai tanta fretta di vedermi? >>

Non appena la mia voce e la mia figura entrano nel suo campo visivo ed uditivo, si stacca dal corrimano, venendomi incontro con passo svelto, ed uno sguardo furibondo.

<< Voi, brutti Auror da strapazzo! Cosa avete in mente di farli? >>

Eh?

Ma che sta dicendo?

Anche se non posso vedermi allo specchio, al momento, sono certa che la mia faccia sia l’emblema della confusione.

Aggrottando le sopracciglia, domando:

<< Potresti gentilmente farmi la cortesia di spiegarti?! >>

Ma la frase galante in modo sarcastico, sortisce un brutto effetto sui suoi nervi.

Si trattiene dall’urlarmi contro.

<< Sai benissimo a cosa mi riferisco! Auror enormi ed antipatici che fanno irruzione nella nostra Sala Comune non ti dicono niente? >>

Fammici pensare…

Un attimo solo…

Un istante…

<< No. >>

Alza gli occhi al cielo, con fare nervoso, e stringe le dita a pugno sino a farsi male.

<< Bè, dovrebbero. Perché hanno preso Draco e Theo, cazzo! >>

E c’è bisogno di fare tutto questo casino?!

Glielo avevo detto, a Draco!

<< Ma perché diavolo urli?! È ovvio che il Ministero debba interrogarli, riguardo la nuova missione di Malfoy! >>

<< Oh, certo! Ed è anche ovvio che questi Auror siano armati, e che li abbiamo portati via ammanettati, no? >>

Spalanco gli occhi.

Cosa??!!

Come nel mio peggior incubo, ecco che tutte le mie più sfrenate, fantasiose, e brutte paure, riguardo i due Serpeverde, si stano magicamente realizzando.

<< Porco Salazar. Dove gli hanno portati?! >>
<< Nell’Ufficio di quel vecchio avvoltoio della Preside. >>

Ed iniziamo a correre.

 

La mia mano si abbatte inesorabile sull’imponente portone in legno, dove spicca la dorata scritta “Preside Mcgranitt. Occupato”.

Sono anche disposta a sfondarla questa maledetta porta, se qualcuno non si decide entro quindici secondi ad aprirmi.

E, dalla faccia che va via via assumendo Zabini, ancora più incazzato di quando mi ha praticamente aggredito fuori dalla mia Comune, credo davvero che Lui sarebbe pienamente disposto ad aiutarmi.

Sento qualcuno pronunciare chiaramente una Formula Magica, di Identificazione, all’interno dell’Ufficio, annunciandone poi l’esito.

Ma nessuno si muove ad aprirmi.

Finchè, una voce rabbiosa, ringhia dall’interno.

<< E’ mia sorella, Santo Godric! >>

Un attimo dopo, il bel viso del mio adorato Harry mi si para di fronte, mentre spalanca deciso la porta, scostandosi immediatamente per permettere a me ed a Zabini di entrare al cospetto dell’importante cricca.

<< Kiki! >> mi accogli Ron, alzandosi e venendomi subito incontro.

Mi afferra per un braccio, e mi sussurra nell’orecchio:

<< Volevamo venire ad avvisarti, ma questi idioti non ce l’hanno permesso. >>

Con sguardo duro e combattivo, analizzo la situazione.

La Preside siede nervosamente sulla sua enorme poltrona, con aria indignata e confusa.

Ad ogni lato della scrivania si trovano due Auror che, conoscendoli di vista e per fama, non hanno niente da invidiare ai migliori duellanti della Gran Bretagna.

Vicino a questi ci sono War Bagman, il nostro odiosissimo Boss, con un altrettanto odiosissimo sorrisetto compiaciuto ed un odiosissimo leccapiedi, barra segretario.

È un essere talmente inetto, inutile e senza spina dorsale, che non ho mai voluto sapere il suo nome.

Mi basta semplicemente osservare la sua espressione trionfante, identica a quella di Bagman, per capire quanto sia pressoché privo della benché minima personalità.

E poi ci sono Kingsley Shakebolt, che esibisce un’espressione grave, e, accanto a Lui, Percy Weasley.

Ma non è finita qui.

Sulla parete destra del grande Ufficio, a pochi passi dal ritratto di Silente e di Piton, che osservano la scena in modo apparentemente disinteressato, Li vedo.

Theodore Nott, sebbene affiancato da altri due Auror, uno per il lato destro del suo corpo, ed uno per il sinistro, sebbene in una situazione abbastanza di merda, sebbene ammanettato, sebbene costretto contro il muro, ostenta un’aria alquanto snob e di superiorità.

A tratti intaccati dalla rabbia.

E poi…

Bè, poi c’è Malfoy.

A cui è riservato lo stesso trattamento di Nott, a cui risponde con lo stesso atteggiamento di chi è fermamente convinto che, tutti i presenti, paragonati a Lui sono la più schifosa e viscida cacca di Troll.

Gli occhi, però, restano inespressivi.

Bellissimi ed ipnotici come sempre, ma privi di vita.

I capelli che ricadono a ciuffi sul viso lo rendono più affascinante che mai, quelle labbra sensuali oltre ogni dire stuzzicano le mie, anche in questa situazione, in una maniera assurda ed il corpo…

Godric, quel corpo!

Modellato da Michelangelo in persona solamente per farsi accarezzare dalle mie mani.

Iniziamo una lotta di sguardi, io e Lui, piena delle più contrastanti emozioni.

Paura, rabbia, fiducia, sicurezza, preoccupazione, lussuria.

Si, anche in questo momento così delicato, non possiamo davvero fare a meno di desiderarci.

Una voce accanto a me, però, mi ridesta dal trance nel quale il Suo sguardo mi aveva gettato.

<< Che diavolo sta succedendo qui?! >>

Zabini.

L’indignazione per il tono usato dal Serpeverde è piuttosto generale.

A partire dalla Preside che, alzandosi di scatto, sussurra indignata “Zabini!”, agli Auror che si agitano sul posto, a Percy che quasi cade dalla sua sedia, insieme all’altro inetto segretario, e, per finire, a Bagman che chiede:

<< E tu chi saresti, per porre una simile domanda, ragazzino? >>

Ma, il ragazzino in questione, ghigna, imitato dagli altri due compagni di Casa.

Incredibile.

Riescono a sentirsi i migliori anche davanti a Maghi che, in combattimento, li trasformerebbero in scarafaggi nel giro di tre nanosecondi.

Sta per ribattere, certamente qualcosa di estremamente arrogante ma, per salvarlo da un arresto per offesa a pubblico ufficiale, lo precedo.

<< Diciamo che è un amico. Io invece sono Kimberly Potter, quella che vi ha salvato l’esistenza l’anno scorso con Lord Voldemort, e il resto. Io posso sapere che succede?! >>
Vedo tre ghigni allargarsi, ed altri due nascere orgogliosi.

Provenienti da Harry e Ron.

Gli Auror si indignano maggiormente, insieme a Bagman e al suo leccaculo.

Si sa che quei due non ci hanno mai sopportato.

È invece Kingsley a rispondermi.

<< Signorina Potter… >> comincia formale, per poi zittirsi.

Magari gli vengono in mente tutti i pomeriggi passati insieme a Grimmauld Palace, in compagnia degli altri componenti dell’Ordine, e tutti i piani e sotterfugi che tutti quanti facevano per preservare l’incolumità mia e di Harry, e cambia tono.

<< …Kimberly… >> preferisco “Kiki” di gran lunga…

<< …Non so se ti rendi pienamente conto della gravità della situazione. >>

Si volta verso Malfoy e Nott, indicando il primo con il dito indice, sul quale spicca il prezioso anello d’oro, con incastonato il simbolo del Ministero della Magia.

<< Questo ragazzo ha il compito di ucciderti. Cosa ci garantisce che non porterà a termine il suo incarico? E cosa che il suo amico… >> ed indica Nott, con lo stesso dito << …Non ne sia complice? >>

Mi giro verso Malfoy, e lego il mio sguardo al suo.

Per un momento sto seriamente per mandare al diavolo tutti quanti, ed andare da Lui e da quelle labbra così invitanti, fottendomene di tutto e tutti.

Ma, per fortuna, i miei genitori mi hanno donato un autocontrollo niente male.

No, cazzata, non ho alcun autocontrollo.

Ad esempio, quando mi scattano i cinque minuti, non c’è santo che tenga.

Quindi, appellandomi a non so quale altra mia qualità, riesco a non saltare addosso al corpo perfetto di Draco Malfoy.

Sto per rispondere, naturalmente a difesa del biondastro, ma è Zabini a precedermi.

<< Ci sono una miriade di motivi, utilizzabili come garanzia che nessuno, di questa stanza,  farà fuori nessuno…. >> si spiega, guardando negli occhi, altezzoso ogni persona presente qui dentro.

<< …Il fatto che, se veramente le intenzioni di Draco fossero state di ucciderla, la qui presente Princ…Potter… >> si corregge, strappandomi un sorrisino << …avrebbe partecipato all’ennesimo funerale. Stavolta da protagonista, date tutte le volte che il presunto carnefice e la presunta vittima si sono ritrovati da soli… >>

Pausa.

Sguardo eloquente a me.

Sguardo eloquente a Malfoy.

Malfoy che ghigna malizioso.

Io che divento rossa imbarazzata.

Ron che grugnisce in disappunto.

Harry che sbuffa innervosito.

Tutti che aspettano la fine del discorso di Zabini.

<< …A studiare, a causa di una punizione. Il fatto che, dopo tutto quello che vi hanno tutti e due spiattellato sui Mangiamorte, è assurdo che non crediate ancora nella loro redenzione. Ma soprattutto, è assurdamente evidente la loro pacifica intenzione, dal fatto che abbiano subito informato la Cacciatrice, dei risvolti dei piani dei Mangiamorte. Credete davvero che, se avessero davvero voluto ucciderla, glielo avrebbero detto?! Malvagi si, ma cretini no! >>

Blaise Zabini, prossimo brillante studente di Magisprudenza, ovvero futuro ricchissimo e temutissimo Retorico**.

Crederli veri complici dei Mangiamorte, a questo punto sarebbe assurdo.

L’Ufficio rimane silenzioso, sino a che la Mcgranitt, rivolgendosi a noi tre Grifondoro, chiede, con voce seria e ferma.

<< Potter, Weasley…voi confermate? >>

<< Certo. >> rispondo io immediatamente.

Poi, mi volto verso Harry e Ron che, ammettiamolo, se la stanno spassando un modo, nel vedere Malfoy e Nott ammanettati.

Intercetto appunto un loro sorrisetto sadico ma, alla mia occhiata gelida, alzando gli occhi al cielo, ed usando un tono funereo, rispondono:

<< Si. >>

Il primo monosillabo nella storia dei monosillabi che Harry James Potter pronuncia a difesa di Draco Lucius Malfoy.

Ah, no.

Non dimentichiamoci il Processo, signori e signore.

Povero Harry, se non la smetto di obbligarlo a difendere il suo peggior nemico, credo che presto inizierò a stargli antipatica.

Naa…impossibile!

Gli Auror non si pronunciano affatto, Bagman e il suo schiavetto iniziano a confabulare tra loro nell’orecchio, Percy punta lo sguardo in quello del fratello, e Kingsley, invece, si dedica a spostarlo da me, ad Harry, a Malfoy e Nott.

Dopo un po’ fa cenno a me, a mio fratello ed al mio migliore amico di avvicinarsi a lui, e, presoci in disparte, iniziamo anche noi a confabulare come tutti gli altri.

Zabini, invece, si avvicina ai suoi amici, mentre gli Auror lo tengono d’occhio con la Bacchette sguaiate e la faccia sospetta e minacciosa.

<< Ragazzi, lo sapete che vi state esponendo per degli ex-Mangiamorte, di cui la redenzione non è nemmeno tanto certa? >>

Harry e Ron sembrano sul punto di suicidarsi, ma annuiscono, mentre io inizio a gesticolare combattiva, mantenendo, però, il mio tono pari ad un sussurro.

<< Avanti Kingsley, lo sappiamo tutti e due che non sono affatto pericolosi. Insomma, Malfoy è stato Marchiato contro il suo volere, Nott non ha niente sull’avambraccio sinistro… >>

Almeno credo…

<< …e quel mese che hanno passato nel Covo dei Mangiamorte gli è stato comunque imposto, e non hanno commesso alcun crimine. Vi hanno dato tutte le informazioni che potevano, ed erano davvero poche. Ennesima dimostrazione di come non fossero assolutamente partecipi dei piani malefici di quei pazzi invasati. Si sono persino iscritti all’Esercito di Silente, e Malfoy mi ha informato quasi subito della lettera di suo padre! Prove più evidenti di queste non ne posso trovare! >> concludo indignata.

Il Ministro mi mette una mano sulla spalla, e mi guarda comprensivo.

<< Lo so che quello che dici è vero…ma non credi che per l’opinione pubblica il tuo parere sia un po’ di parte? In fondo, è comunque il tuo ragazzo, e Theodore Nott è il suo migliore amico! >>

Quasi mi strozzo con la saliva, cado ai piedi di Kingsley e perdo conoscenza.

Sento la mia pelle raggiungere rossori mai visti prima apparire su pelle umana, mentre Harry e Ron, al contrario diventano color Voldemort, e, quasi quasi, perdono anche loro la facoltà del respiro.

Idioti.

In preda all’imbarazzo più totale, odiando con tutta me stessa Gossip Girl per quel maledetto ricordo del bacio tra me e il Principe Serpeverde, farfuglio:

<< N-non…no-non è il…il…mio…ra-ragazzo! >>
Accorgendosi solo adesso di quello che ha scatenato con la sua frase, il Ministro sembra volersi scusare con lo sguardo, così, semplicemente, lascia cadere il discorso.

Ci vuole un attimo a tutti e tre per riprenderci dallo shock, ma poi è Ron a parlare.

<< Con tutto il rispetto, King… >> Ron ha sempre detto che il suo nome, come anche il suo cognome, sono troppo lunghi e complicati da pronunciare per intero << …non ci è mai fregato un ca…volo dell’opinione pubblica. >>

Lasciamo pensieroso Kingsley per un po’, mentre Harry incalza.

<< Se vuoi sapere la verità, fosse per me e Ron, quei due dovrebbero essere condannati all’ergastolo… >>

Fitta allo stomaco.

<< …Ma solamente perché non ci siamo mai potuti sopportare, e perché sono degli idioti assurdi. Infondo, sono dei falliti anche come Mangiamorte. Ed inizialmente anche a me spaventava molto l’idea che Malfoy dovesse uccidere Kiki, e la mia reazione è stata pressocchè identica alla vostra. Ma, parlandone meglio con…persone più sagge di noi… >>

Hermione, in primo luogo, e Ginny.

La prima usando la sua arte oratoria e la sua ferrata logica (ed anche qualche maliziosa mossa nei confronti di mio fratello), la seconda, facendo ricorso alle sue famose minacce.

<< …sia io, che Ron ci siamo convinti che non comportano alcun pericolo. Ad ogni modo… >> aggiunge, mandando una veloce e gelida occhiata ai due ammanettati a pochi metri da noi << …li terremo d’occhio, puoi starne certo. >>

E, di nuovo, pausa pensieri per l’attuale Ministro della Magia.

Pausa, durante la quale fa scorrere un severo sguardo negli occhi dei suoi tre interlocutori, ovvero me, Harry e Ron.

Speriamo bene…

<< Vedrò quello che posso fare. >> sussurra, in conclusione della nostra breve ed improvvisata riunione.

Facciamo qualche passo, per ritornare partecipi dei discorsi e delle decisioni del resto delle persone presenti qui.

Intercetto l’ennesimo sguardo su di me di Malfoy che, incurante della sua difficile situazione, mi fa l’occhiolino.

Alzo gli occhi al cielo, e, dando le spalle sia si Serpeverde che ai quattro Auror incaricati di tenerli d’occhio, mi volto verso Bagman, la Preside, e i quattro Auror Scelti che sono intorno alla scrivania della Mcgranitt.

Bagman gonfia il petto, più gongolante che mai, guardando i presenti uno ad uno.

<< Ministro Shakebolt… >> proclama, con voce austera ed autoritaria << …Kimberly Potter fa parte della mia squadra, ed è pertanto una mia combattente… >>

COSA?!

IO SAREI DI CHI?!

<< …ed ha sempre difeso il nostro Mondo con onore e coraggio, oltre a poter essere considerata un’ottima duellante. >>

Stronzo.

Meschino, pezzo di merda.

A quale pro adularmi adesso, quando mi ha sempre detestata?

Scambio uno sguardo interrogativo con Zabini, Harry e Ron, e tutti e tre sono confusi e seri almeno quanto me.

<< Pertanto… >> continua, il lurido verme << …non sono disposto a perderla. >>

Merda.

È l’unica parola che riesco a pensare.

Perché il Capo del Dipartimento Auror War Bagman fa un cenno del capo agli otto Auror qui presenti e scandisce bene la parola:

<< Arrestateli! >>

Prima che anche un solo Incantesimo possa venire scagliato o anche solamente pensato, la stanza viene riempita da un urlo.

<< NO! >>

Mi ci vuole un po’ per rendermi conto di quello che il mio corpo, preda del più brutale istinto, ha fatto.

Mi sono appiattita contro Malfoy e Nott, afferrando le braccia di entrambi, e facendogli scudo con il mio corpo.

Urlando, appunto quel “No!”.

Vedo Harry e Ron mandarmi sguardi shockati, in contrapposizione a quelli fieri di Zabini.

Lascio tutti impietriti, compresi Draco e Theo, alle mie spalle, che non pronunciano sillaba a loro difesa da quando ho messo piede in questa stanza.

Forse perché, per loro, sarebbe troppo umiliante pregare persone inferiori al loro rango per la propria incolumità.

Ma, adesso, posso risentire le loro voci.

<< Principessa, ancora la mania di fare l’eroe della situazione, vero? >>

Nott.

<< Bambolina, che cazzo stai facendo? Quelli sbattono ad Azkaban sia noi, che te! Togliti! >>

Ma io mi limito a scuotere la testa, testarda.

Non me lo porteranno via.

Non di nuovo.

L’immobile stupore di questa assurda situazione viene rotto da Bagman che, tanto per cambiare, deve dare voce alle corde vocali pur di sentirsi potente.

Idiota.

<< Insomma, fate qualcosa! >> sbotta, rivolto per la secondo volta agli Auror.

I due più vicini a me e ai due Serpeverde accusati, afferrano la Bacchetta e me la puntano contro deliberatamente.

<< Vuoi farti Schiantare?!... >> mi sussurra rabbioso Malfoy, all’orecchio << …tornatene nella tua Comune! >>

Mi dispiace, ma devono seriamente Incantarmi, per rinunciare alla difesa di queste due piaghe!

Un minacciosissimo << EHI! >> mi distrae dalle mie ribelli riflessioni e, voltando lo sguardo verso Harry, la fonte del rumore, noto come anche Lui ha la Bacchetta sguainata come una spada, in direzione dei due Auror che mi tengono sotto tiro.

Si avvicina a me, mio fratello, sempre con la Bacchetta in allerta, e si posiziona avanti-accanto a me, in modo tale da farmi scudo con il suo corpo.

Ma un altro Auror, uno di quelli che fungevano da sorveglianti di Nott, punta la sua Fonte Magica contro Harry.

Ma Ron e Zabini hanno capito l’antifona, e vengono anche loro a schierarsi di fianco a me, dinanzi a Draco e Theo, con le loro Bacchette ben strette tra le dita.

Ed è quando anche gli altri Auror si decidono a prenderci sotto tiro, che sento Blaise ridacchiare.

<< Io sto avendo un deja-vù. Questa scena non vi ricorda niente? >>

Sorrido, insieme agli altri due Serpeverde, ed incredibilmente seguita a ruota anche da Harry e Ron.

Certamente anche loro hanno capito a cosa si riferisce Zabini.

Al pomeriggio quando, fuori dall’Infermeria, dopo l’incidente con il Veritaserum, mezza Casa Grifondoro e mazza Casa Serpeverde ha tirato fuori dalle tasche le Bacchette, per puntarcele uno contro l’altro.

Sarebbe scoppiata una bella rissa, ne sono certa, se non fosse arrivata la Preside.

Peccato.

Ed anche stavolta, le manie pacifiste della Mcgranitt si mettono in mezzo.

Sbattendo la mani sulla scrivania, si impone, per la prima volta, oggi, sbottando.

<< Abbassate quelle Bacchette contro i miei Studenti, per l’amore del cielo! E voi… >> volta il capo, verso noi sei. << …cosa diamine avete intenzione di fare? >>

<< Quello che è giusto Minerva. E poi, si sa, a 17 anni si è tutti incredibilmente ribelli. >>

No, non è stato nessun essere umano a parlare.

Lasciando tutti a bocca aperta, il quadro, con la dicitura “Albus Percival Wulfric Brian Silente” è fuoriuscito dal tunnel dell’indifferenza e, adesso, è deciso a far sentire la sua.

I 13 adulti esclamano, quasi all’unisono:

<< Silente! >>

Noi, esseri umani che possono ancora permettersi il lusso di evitare le crisi di mezza età, sballarsi, andare alle feste, divertirsi e fare sesso come Godric comanda, ovvero noi “Giovani”, ci limitiamo a sorridere.

Oddio, io, Harry e Ron siamo il ritratto della felicità, mentre sfoggiamo sorrisi a trentadue denti, mentre i Serpeverde…

Bè, loro ghignano.

Il ritratto del vecchio Preside si esibisce nella sua tipica risatina, stupefatto di una tanta clamorosa accoglienza.

<< Innanzitutto… >> esclama, divenendo serio improvvisamente << …vi chiedo, per cortesia, di abbassare le Bacchette. Minerva ha perfettamente ragione. >>

Uno dopo l’altro, un po’ titubanti, specialmente noi quattro, rinfoderiamo le nostre Fonti Magiche.

Per il momento.

<< Non è tutto più facile senza una Bacchetta puntata contro la propria testa? >> scherza Silente.

Qualcuno accenna un sorrisetto, ma io non posso essere pienamente d’accordo.

Mi sentivo più sicura con una Bacchetta tra le dita.

<< E adesso, per favore miei cari signori, smettiamola di attaccarci l’un l’altro, anche tra le nostre stesse fila. È vero, Lord Voldemort è finalmente sconfitto… >> sorride a me e ad Harry << …ma i suoi seguaci sono più agguerriti e pericolosi che mai. Dobbiamo, ancora una volta, restare uniti. >>

Sarà la mia impressione, ma sembra aver ammiccato verso me e Zabini che, uno accanto all’altro avevamo, fino a qualche attimo fa, le Bacchette puntate, per una volta, non io contro di Lui e Lui contro di me, ma verso un nemico comune.

Difendendo due Serpeverde.

Se non è stare uniti questo…

Le parole di Silente gravano su tutti noi, ma è sempre quella testa di cazzo di Bagman a rompere l’idilliaco momento di saggezza.

<< Con tutto il rispetto, professor Silente…la questione gravita appunto intorno all’incertezza di poter considerare gli imputati nostri alleati o meno! >>

Imputati?!

Ecco, questo idiota gli ha praticamente già fatto il processo!

Silente lo guarda come se avesse appena parlato in lingua azteca.

<< E dimmi, War, non ti bastano le testimonianza e le parole di questi brillanti studenti? >>

L’attenzione di tutti, adesso, si focalizza su di me, su Harry, su Ron e su Zabini, ancora in posizione d’attacco davanti a Nott e Malfoy.

Ammetto di sentirmi leggermente in soggezione, con tutti questi sguardi puntati contro.

<< Insomma… >> farfuglia il mio Capo, purtroppo, dopo un po’ di smarrimento << …dobbiamo affidarci alla parola di quattro ragazzini? >>

Okay, lo Schianto.

No, meglio, lo Crucio.

Si, decisamente più costruttivo.

Le orecchie di Ron stanno pericolosamente diventando rosse, a momenti dal naso di Harry esce fumo, ed io sto per mandare a fuoco l’Ufficio della Preside.

Zabini, invece, alza il sopracciglio in modo decisamente aristocratico, arrogante, superbo, incredulo e scettico.

Nott e Malfoy, invece, si limitano a sbuffare sarcastici.

Ma è solo merito della sonora risata di Silente, che fa spostare immediatamente di nuovo le teste verso il suo ritratto, se mi trattengo dall’afferrare di nuovo la Bacchetta e scagliare una bella Fattura in pieno viso di quel pezzo di imbecille di Bagman.

<< E di nuovo, miei cari, si incorre nello stesso errore di sempre… >>

Altro momento di ilarità, mentre noi tutti pendiamo dalle labbra del vecchio Preside.

<< …Gli avvenimenti scorsi non ci hanno insegnato a mettere da parte i nostri pregiudizi sull’età? Voglio ricordarvi che sono stati dei diciassettenni a sconfiggere il più grande Mago Oscuro dei nostri tempi? Voglio rammentarvi che i Cacciatori sono tra i migliori Auror del Ministero? E quanti anni hanno? >>

Nessuno risponde all’ovvia domanda retorica di Silente.

Bene, idioti, tacete una volta per tutti.

Voi, e questa storia che ci vede come dei ragazzini incapaci solo quando vi fa comodo!

<< Non sottovalutate i miei Studenti, signori… >>

L’enfasi con il quale ha pronunciato l’aggettivo “Miei”, anche se, ormai, purtroppo, non lo possiamo più considerare il nostro Preside, è stato a dir poco commovente.

<< …Hanno una Forza ed un Potenzialità Magica che non potete nemmeno immaginare. Sono loro il nostro futuro. Non tagliategli le ali prima ancora di avergli insegnato a volare. >>

E con questa frase ad effetto, che zittisce tutti, con ancora il sorriso sulle labbra, si rilassa contro la sua invitante e comoda poltrona e, lentamente, si riaddormenta.

Mi avevano detto che, i primi anni, i Ritratti passavano la maggior parte de tempo a ronfare, troppo poco abituati alla loro nuova condizione, ma le teatralità e insieme la semplicità con la quale Silente riprende a sonnecchiare tranquillo, dopo un discorso del genere, mi sorprende comunque.

E non sono l’unica.

Tutti quanti restano a bocca aperta, aspettando che il Preside si svegli e ci dia indicazioni precise su cosa fare.

Ma così non accade.

Causando lo sbalordimento e l’incredulità di molti, Albus Silente emette un rantolo leggero, ed inizia addirittura a russare. O.O”

Lentamente, chi più confuso, chi meno, distogliamo lo sguardo dal suo Ritratto.

Restiamo un altro po’ in silenzio, sino a che una voce ci rigetta nella realtà.

<< Ministro… >> pronuncia parola, per la prima volta da quando siamo qui, Percy << …potrebbe illuminarci con le Sue decisioni, alla luce delle notevoli elucubrazioni epostaci dal Ritratto di Albus Silente? >>

Ron guarda suo fratello come se avesse appena proclamato la superiorità dei Serpeverde rispetto alla nostra Casa, e lo sento anche mormorare all’orecchio di Harry: “Quello lì non ha sangue Weasley nelle vene! Ma come cazzo parla?!”, facendo ridacchiare silenziosi sia me, che mio fratello.

Kingsley si prende il mento tra le mani, mentre, adesso, tutta l’attenzione è sul Ministro della Magia,  e cerca ispirazione in ogni angolo dell’enorme stanza circolare nella quale ci troviamo.

Per ultimo, si sofferma a guardare il Cappello Parlante che sembra dargli particolare ispirazione perché lo fissa più a lungo di qualsiasi altro oggetto precedente, e perché rappresenta l’ultimo passo della sua analisi della stanza.

Si decide a parlare.

<< Ciò che è stato precedentemente detto dal qui presente studente.. >> ed indica Zabini con un gesto della mano << …non possiamo che considerarlo vero. E, certamente, le considerazioni di Silente sono state, come sempre, molto sagge ed illuminanti. Ma Draco Malfoy e Theodore Nott sono stati di fatto arruolati per circa un mese nello schieramento dei Mangiamorte, e, per quanto abbiano sicuramente dimostrato di esserne redenti, la Fiducia è una cosa che va costruita con il tempo. >>

Pausa.

Merda.

Dove vuole arrivare?

Si volta verso i due ex-Mangiamorte in questione, alzando impercettibilmente le spalle, come a voler dire “Spiacente. Niente di personale”.

Merda.

<< Tuttavia, non possiamo nemmeno ignorare la rassicurante presenza dei Cacciatori, all’interno della Scuola. Non si sbatte qualcuno ad Azkaban per dei semplici dubbi. Se i Cacciatori in persona garantiscono per loro due, non vedo perché dovremmo dubitarne noi dato che, se il giudizio positivo dato ai qui presenti Malfoy e Nott dovesse rivelarsi errato, la prima a subirne le conseguenze sarebbe la stessa Kimberly Potter. La mia decisione è quella di non arrecare danni alla libertà dei qui presenti Draco Malfoy e Theodore Nott. Ma… >>

Volge lo sguardo verso noi tre Grifondoro, guardandoci con sguardo serio << …vi intimo di tenere gli occhi aperti. >>

Le urla di protesta di qualche Auror, e di Bagman, i sospiri di sollievo della Mcgranitt, le imprecazioni silenziose di Nott e Zabini, mentre i due accusati vengono liberati dalle manette, le risate di Harry al “Perce! Ma come cazzo parli?!” di Ron, mi giungono alle orecchie in modo ovattato.

Perché io e Draco Malfoy ci stiamo letteralmente divorando con lo sguardo.

E lui ghigna.

 

 

7th Of April. Get the Party started.

Niente.

Non c’è stato verso.

La furia implacabile di Hermione ci ha letteralmente investito tutti quanti.

“Siamo ad Aprile, e tra qualche settimana abbiamo i M.A.G.O!”.

Con la storia della festa, degli allenamenti dell’Esercito di Silente, e le missioni da Cacciatori il tempo per studiare si è ridotto ai minimi storici.

E così, dopo aver scatenato una bella litigata con Bagman, tanto per cambiare, ed un quasi duello Magico, tornati nelle nostre rispettive Sale Comuni nel più assoluto silenzio, le strade di noi Grifondoro, si sono incrociate con quelle dei Serpeverde solo durante le ore di lezione.

Si, non ho affatto avuto modo di parlare con Malfoy della faccenda dello sventato arresto, e così via.

Ogni volta che tentavo di avvicinarmi a Lui, o Lui tentava di avvicinarsi a Me, ecco che spuntava qualcuno dall’ombra e ci metteva in mezzo.

La maggior parte delle volte, comunque, era colpa di Hermione e della sua assurda fissazione di portarsi avanti con i vari ripassi non appena avevamo cinque minuti liberi.

Una volta ha addirittura portato il libro di Antiche Rune ed il suo quaderno di appunti, denominato, come tutti i suoi altri ammassi di fogli scritti in maniera talmente fitta che solo Lei potrà mai essere capace di leggere “Quaderno della Sapienza”, in Sala Grande,pretendendo di ripassare una delle sue materie preferite persino a pranzo.

Fortunatamente Harry non glielo ha permesso.

Oddio, sto parlando come se non vedessi mondo da un mese, come se stessi studiando con la testa china sui libri da chissà quante settimane…

Invece, ad occhio e croce, dalla sera del tentato arresto sono passate circa…

Ehm…

48 ore.

Si, solamente due giorni che studio seriamente per il tanto ambito diploma, e già mi lamento.

Sono assurda, lo so.

È la stessa cosa che mi ha detto ‘Mione.

<< Insomma, Kiki! È del tuo futuro che stiamo parlando! Il Principe Tenebroso te lo puoi ammirare quanto vuoi questo sabato ovvero…fammi pensare…so che sto per sconvolgerti per la lontananza di questa data…ma, vi vedrete…domani! Quindi non rompere e studia! >>

Adesso sono certa che starete pensando che io mi sia irrimediabilmente rammollita.

Che sia diventata una di quelle ragazza schifosamente innamorate perse, una di quelle ragazze che non possono stare lontano dal loro amorino per nemmeno un’ora, una di quelle ragazze che, se non devono il loro cuoricino adorato per un intero giorno piangono lacrime su lacrime, una di quelle ragazze che aspetta la scritta del suo Boys “Io e te Tre metri sopra il cielo”, una di quelle ragazze che aspetta affacciata alla finestra che il Principe Azzurro arrivi a cavallo di un Unicorno Alato e, dopo essersi presentato, gli dichiari il suo amore eterno.

Pazze!

Sono innamorata, è vero, ma del Principe delle Serpi, che vola spericolato per i cieli su una costosissima scopa, con il quale, se passo più di un’ora sempre a stretto contatto, a meno che non stiamo facendo sesso, ci finisco per litigare, per il quale ho pianto solo perché mi disse che mi odiava con tutto se stesso, e davanti all’idea di doverlo uccidere o affrontare in Battaglia o perdere per sempre.

Lo stesso Principe delle Serpi che, se dovessi un giorno chiedergli di dedicarmi una scritta romantica mi ricovererebbe al San Mungo, e che se dovesse sentirsi chiamare “Cuoricino”, “Amorino”, o “Mio Boy”, mi manderebbe garbatamente a farmi fottere.

Con Lui, però.

Il problema, però, è che, dopo la lettera del padre, che rappresenta già di per sé un più che valido motivo per volerlo incontrare, non abbiamo affatto chiarito la faccenda di noi Due.

Vorrei sapere, per esempio, se per Lui rappresenta un problema l’invito ad una cena romantica stamattina propostami da Chuck Hall, Corvonero, sesto anno, moro dallo sguardo incantatore.

E ci terrei molto anche a precisare che, per me, se la parti fossero invertite, Si che rappresenterebbe un problema.

Comunque, ormai, non devo più preoccuparmi.

Perché sono le 19.28 di sabato 7 Aprile.

Alzo lo sguardo, finalmente, dal maledetto libro di Pozioni ed esclamo:

<< Sono straziata, ragazzi, ma è ora di interrompere lo spassosissimo momento di studio, per andare a tediarci nell’organizzazione di una banalissima festa! >>

Gli occhi di Harry e Ron si illuminano (d’immenso) e, veloci come non gli ho mai visti, nemmeno in Battaglia, alzano il loro tanto sospirati fondoschiena dalle poltrone rosse, sfoggiando un enorme sorriso.

Ginny, notando tutto questo movimento, interrompe la simpatica chiacchierata che stava intraprendendo con un paio di ragazzi del suo anno, e ci raggiunge.

La stronza ci sta prendendo in giro in modo assurdo, questi giorni, sul semplice fatto che, mentre noi impazziamo sui libri come dei veri Nerd, Lei, libera da qualsiasi esame, può cazzeggiare come non mai.

L’unica più restia ad alzarsi è, ovviamente ‘Mione.

<< Ma, ragazzi, dobbiamo ancora imparare a memoria gli ingredienti dell’Amortentia***! Da quando avete tutto questa fretta di incontrare i Serpeverde?… >> poi, alzando lo sguardo nel mio, aggiunge: << …A

parte Kiki, ovviamente. >> guadagnandosi la mia linguaccia.

Harry e Ron, mentre Ginny ride, facendo finta di non aver udito l’ultima parte, alzano gli occhi al cielo.

<< Da quando non ne posso più di Sciroppi di Ellaboro, Zanne di serpente, Bezoar e Radici di Valeriana…! >> risponde Harry, afferrando una mano della sua ragazza, ed aiutandola a mettersi in piedi.

O meglio, più che aiutarla, costringerla.

<< …Non credevo che l’avrei mai detto ma, ora come ora, l’idea di incontrare le Serpi quasi non mi disgusta poi tanto. >>

Ron si mostra d’accordo con il suo migliore amico e, mettendo una mano sulla spalla di Hermione la consola, dicendo:

<< E poi ‘Mione, tu sai già gli ingredienti dell’Amortentia a memoria! In più hai pure già il ragazzo, non ti serve ricorrere a questi mezzucci per essere sessualmente appagata. Almeno credo… >>

In un momento di sarcastico dubbio si gira verso mio fratello, con la fronte aggrottata e le palpebre assottigliate.

<< …Amico, il tuo uccello funziona a dovere, vero? >>

Io, Gin, Harry e Ron stesso scoppiamo a ridere genuinamente divertiti e, dopo qualche attimo di offesa indignazione anche ‘Mione si unisce a noi.

Varchiamo la soglia del Ritratto della Signora Grassa ancora ridendo e prendendo in giro mio fratello.

Uscendo incontriamo della agitatissime Lavanda e Calì che correvano a prepararsi per la festa, scatenando l’incredulità dei poveri Dean e Seamus che erano con loro, appoggiati pienamente da Harry e Ron.

( “Queste donne! Che cazzo ci faranno così tanto tempo n bagno!?”)

Li salutiamo divertiti incamminandoci verso la Stanza delle Necessità, chiacchierando del più e del meno.

Stiamo appunto concordando con Hermione un limite di ore di studio al giorno, che una voce fredda ci accoglie.

<< Siete in ritardo, idioti. >>

Pansy Parkinson.

Gentile come sempre.

<< Noi non siamo mai in ritardo. Al massimo è il resto del mondo ad essere in anticipo. >> ribatte Ginny, strappandoci un sorriso.

Astoria Greengrass alza gli occhi al cielo, insieme ai suoi Compagni di casa, e risponde:

<< Questa battuta l’hai fottuta ai Serpeverde. >>

Si, come no.

<< Che a loro volta l’hanno fottuta ad Elisabetta II d’Inghilterra… >> aggiunge Hermione, stizzita << ….quindi non rompere. >>

Dando un colpetto al braccio della sorella per farla tacere, Daphne Greengrass fa un passo avanti, e, guardandoci con occhi altezzosi, esclama.

<< Visto che nessuno qui si da una mossa, sarò io a far aprire la Stanza delle Necessità. >>

Ma se siamo appena arrivati?!

Indignata, indietreggio leggermente, per permettere alla Principessa delle Serpi di fare la sua sfilata dinanzi alla parete dalle mille sorprese per ben tre volte, sino a che un elegante portone in mogano non appaia davanti ai nostri occhi.

Sorridendo soddisfatta, la Greengrass afferra la maniglia in oro, spalancando la porta su un’enorme stanza, pressoché vuota ma perfetta per ospitare persone e persone che ballano scatenandosi.

Uno ad uno entriamo nella Stanza delle Necessità.

Volutamente rimango indietro, notando come Malfoy stesse facendo la stessa identica cosa.

<< Prima le signore. >> mi prende in giro, facendomi cenno di varcare la soglia.

<< Attento a non fare troppo il galante biondastro… >> lo riprendo divertita, puntandogli un dito contro il petto << …Potrei anche abituarmici. >>

Fa finta di pensarci un po’ su, ma poi storce elegantemente il naso.

<< Naaa. Anche perché lo so che ti piace di più la parte del “ragazzo cattivo”. >>

Decisamente.

Ma fino ad un certo punto.

<< Oh certo, in modo da doverlo salvare dalla galera una settimana si e l’altra pure! >> ironizzo, con una punta di acidità.

Ghigna, e, sensuale come non mai, mi si avvicina all’orecchio talmente tanto che, quando sussurra altamente erotico, il suo fiato mi solletica la pelle del viso.

<< Ammettilo che con le manette mi hai trovato estremamente eccitante. >>

Effettivamente…

……

………

MA COSA VADO A PENSARE?!

Sentendo la pelle diventare rossa, in stile arazzi del Grifondoro, mi allontano da Lui imbarazzata, fingendomi, invece, piuttosto scandalizzata.

<< La mia mente non è perversa come la tua! >>

Ride, con la stessa faccia da schiaffi di non crede ad una parola di quello che stai dicendo.

<< Ammettilo, muori dalla voglia di giocare al Mangiamorte e all’Auror con il sottoscritto. Non preoccuparti amore… >>

Si lo so.

Adesso starete pensando che io debba guardarlo con occhi e bocca spalancati per avermi appena chiamato “Amore”.

E starete anche pensando, come prima è accaduto con me, che Draco Malfoy si stia rammollendo.

E la cosa non vi fa affatto piacere.

Primo. Tanto Lui è Mio.

Secondo. Prima di saltare a conclusioni affrettate e definire “Dolcissimo e tenero!” un ragazzo come il Principe delle Serpi, bisognerebbe prestare attenzione al tono.

Perché il suo sussurro non aveva assolutamente un cazzo di dolcissimo e tenero, ma, più che altro, si avvicinava ad un roco sussurro erotico, degno della migliore performance di Rocco Siffredi, capace, da solo, di portarti all’orgasmo.

Ed infatti, mi lascia quasi boccheggiante.

<< …abbiamo tutta la notte. Sempre che la Mezzosangue non ti obblighi a studiare anche con la luna alta nel cielo. >>

E devo proprio dire grazie a questa sua battuta finale, che mi ha strappato un genuino sorriso divertito, se non gli sono saltata addosso, strappandogli tutti i vestiti con un solo gesto della mano, in completa balia dell’eccitazione del momento e degli ormoni impazziti.

<< Kiki! Che stai facendo? >>

Mio fratello.

Il suo viso spunta dall’entrata della Stanza e, nel vederci così vicini, quasi sviene.

Superato un momento di iniziale debolezza fisica, con il volto livido dalla rabbia, mi afferra rudemente per un braccio e mi trascina dentro con se.

Guardando Malfoy in modo talmente minaccioso, da far spaventare persino Lord Voldemort.

Ma il biondastro…niente.

Ricambia lo sguardo di Harry in modo altrettanto cattivo.

<< Allora… >> esclama Nott, irritato << …Prima si comincia, prima potete togliervi dai piedi. Ergo, diamoci una mossa. >>

Io, Hermione e Ginny lo guardiamo sconvolte, con il sopracciglio.

<< E tu avresti intenzione di sgobbare… >> inizia la rossa.

<< …Senza musica? >> concludo io.

Le Serpi ci guardano confuse, mentre Harry e Ron, che, ormai, ci conoscono come la loro Bacchetta, si limitano a sorridere e a scuotere la testa.

Hermione, invece, passa subito dalle parole all’azione.

Chiude gli occhi, e, dopo qualche secondo, ecco che la Stanza delle Necessità ci regala una Radio Magica, una di quelle che non funzionano ad elettricità ma che, grazie ovviamente ad Incantesimi, trasmettono musica e programmi radio, un po’ come quello che registravano i gemelli e Lee Jordan di nascosto, durante l’anno scorso.

Punto la mia Bacchetta contro di essa, facendola sintonizzare su un canale a caso, beandomi delle note che vi fuoriescono.

<< Live and let live…. >> commenta pigramente la Parkinson << …degli Asshole. >>

Sorrisini maliziosi da parte di noi tre Grifondoro, ed irritazione crescente per Harry e Draco.

<< Non ci penso proprio a sentire questi tre idioti tutto il tempo!... >> commenta mio fratello, cambiando repentinamente ed in modo piuttosto geloso la stazione radio.

<< E adesso, cari ascoltatori vi lasciamo alla “Hot Magic Hits” della settimana. Al primo posto troviamo ancora “We’re Fucking Free!” degli Asshole! In questo canzone, la soave voce della cantante Aileen rende al meglio, accompagnata dalle chitarre e dalla batteria di quei tre pezzi di figlioli di Koel, Sle… >>

Un gesto esasperato viene compiuto, stavolta, dalla mano di Malfoy che, afferrando a sua volta la Bacchetta cambia deciso la stazione radio.

Io, la Parkinson e le sorelle Greengrass accenniamo un sorrisetto.

<< E adesso vi lasciamo alla nuova ed esclusiva canzone degli Asshole, qui a RadioWand****! >>

<< Ma questi coglioni sono ovunque! >> si lamenta Harry, cambiando nuovamente stazione, ed aumentando il divertimento di tutti, specialmente delle ragazze.

La Parkinson, deridendo deliberatamente il Grifondoro, spiega, tra le risate.

<< Dovresti saperlo che il sabato si trasmettono le classifiche degli artisti più gettonati, Sfregiato! E gli Asshole, per il momento, sono davvero sulla cresta della Pozione! Dove vivi, Grifondoro?! >>

Il rammarico, sul volto di Harry e Malfoy è evidente.

In pratica, oggi come oggi, ascoltare la radio = chi è in cima alle classifiche = Asshole.

Mi dispiace.

Cazzata.

Ma poi, un sorrisetto si apre sul volto di Ron che, più per solidarietà maschile verso Harry e Seamus che per un vero motivo, ha sviluppato un certo astio, anche lui, nei confronti del gruppo.

Punta la sua Bacchetta contro lo radio, sussurrando un indirizzo di canale ben preciso.

<< Nuovo pezzo qui, solamente per voi, a MuggleStation****! Qui per voi “Waka Waka” di Shakira! >>

<< Una stazione Babbana?! >> sbotta Astoria Greengrass, schifata.

<< Che schifo! >> appunto. Questa, però, era sua sorella.

<< Cambia immediatamente! >> Zabini.

<< Come cazzo fanno dei Babbani ad inserirsi in una Radio Magica?! >> Malfoy.

<< Carino il motivetto…ma è Babbano, quindi toglietelo! >>

Harry, invece, guarda Ron immensamente grato e si rivolge alle Serpi con aria da superiore.

<< Non è una stazione Babbana, ma Magica. Però, trasmette solo musica Babbana. Purtroppo è prettamente commerciale come musica, e non è un granchè.. >>

Poi, girandosi verso la Parkinson aggiunge, superbo.

<< …Dovresti saperlo, Carlino. Dove vivi, Serpeverde?! >>

E, noi Grifondoro, ridiamo.

 

<< Secondo me, intorno e sotto i banconi per il Bar devono esserci delle fiamme…che, ovviamente non brucino! >>

<< Weasley, ma scherzi? Al massimo del ghiaccio…oppure potrebbero essere sospesi nel vuoto! >>

<< Bè, non è male l’idea di Lenticchia, però! >>

<< Astoria, ma sei pazza? Io sono d’accordo con Blaise.. >>

<< Voi Serpi non capite niente! Io sono per il fuoco! >>

<< Ehi Sfregiato, per una volta che mi sono dimostrata d’accordo con voi, questo è il risultato?! >>

<< Va bene facciamo a votazione…alzi la mano chi vuole il ghiaccio…No, Zabini, non vale usare l’Imperio…Malfoy tanto per cambiare si astiene…perfetto! Vada per il fuoco. Siamo nove contro due, spiacenti Scemo e Più Scemo! >>

<< Wake up in the morning, feeling like P Daddy… >>

Alzo lo sguardo, a queste note, ed incontro immediatamente quello di Hermione e Ginny che esibiscono il mio stesso sorriso malizioso.

Si, si ricordano anche loro!

Ridendo sotto i baffi tra noi e noi, però, continuiamo a fare magie a destra e sinistra, sempre, però, canticchiando e ballando, come stiamo facendo da un quarto d’ora abbondante.

Sistemare i vani per la musica e il bar muovendo il bacino, posizionare delle candele incantate per credere l’effetto psichedelico con le luci facendo mezze giravolte e saltelli, aggiustare tappeti da qualche parte ondeggiando i fianchi, camminare smuovendo i capelli e le braccia per tutta la Stanza, sono cose che ad Harry e Ron non hanno fatto né caldo né freddo, ormai, ma alle Serpi hanno causato un po’ di sopracciglia alzate e qualche domanda del tipo “Ma avete bevuto, voi tre?!”

Però, dopo un po’, hanno semplicemente deciso di ignorarci.

<< Don’t stop, make it pop, DJ Blow my speakers up Tonight, Imma Fight till we see the sunlight… >>

<< Bambolina posso sapere quello che si cela dietro il suo sorrisetto malizioso, e piuttosto eccitante? >>

Stavo appunto mettendo a frutto l’insegnamento di Hermione sugli Incantesimi di Fuoco-Portatile nella parte destra della stanza, facendo momentaneamente lievitare su di me il bancone del Bar, per sistemare le finte fiamme, canticchiando e ballando, che una voce mi sorprende alle spalle, mentre due mani mi afferrano per i fianchi, facendomi talmente sobbalzare che, per un istante, il Bar sopra di me vacilla pericolosamente.

Giro la testa, per quello che è possibile ad un essere umano, ritrovandomi a pochi centimetri dalle labbra di Malfoy.

Ma, bocca contro bocca, continuo a cantare, non accennando a smettere di muovere i fianchi.

<< Woah oh- oh- oh. Woah oh- oh- oh. Don’t stop, make it pop, DJ Blow my speakers up.. >>

Ghigna, assecondando leggermente i miei movimenti che, da innocente ballettino improvvisato sovrappensiero, si sta trasformando in un ondeggiare piuttosto sensuale, il mio sedere costretto contro il suo bacino.

Ringrazio solamente che Harry e Ron stiano litigando con Nott e la Parkinson sul colore delle tende dei Privè, precisamente di spalle a noi due.

Perché, se anche stessero guardando, non avrei la forza di allontanarmi da questi ipnotici occhi.

<< Immagino ci sia un aneddoto divertente riguardo questa canzone… >>

Annuisco, sorridendo, e voltandomi vero di Lui, gli sussurro il pezzo leggermente più soft di queste note, sfiorando la sua carne il più possibile.

Gli devo far scontare gli ormoni che mi ha risvegliato entrando qui.

Stronzo.

Tremendamente eccitante.

<< DJ, you build me up, you break me down. My hearts, it pounds, yeah, you got me. with my hands up, put your hands up…Put your hands up… >>

Lentamente, faccio scorrere le mie dita lungo il suo braccio, sino ad intrecciarle alle sue mani.

Sempre con la stessa esasperante calma, gliele faccio portare in alto, sempre unite alle mie.

Soffio leggermente sulle sue labbra già dischiuse, e, in modo molto stronzo, mi allontano dal suo corpo.

Guardando e storcendo la bocca in una perfetta imitazione dei modi di fare superbi e snob di loro Serpeverde, proseguo con la strofa, in una parte più parlata che cantata.

<< No, the party don’t start till I walk in. >>

Ghigna, non so se per divertimento o altro.

Fatto sta che il ritornello riattacca, ed io, al suono dei ricordi, mi scateno.

Muovo i capelli intorno al viso, le braccia e il bacino, cantando le parole che so della canzone, muovendomi per la stanza, quasi ridendo.

Alzo gli occhi su Hermione e Ginny che, mentre la prima si sta adoperando con il fuoco dal lato opposto della stanza rispetto a dove mi trovavo io e la seconda sistema in modo circolare i divanetti dei Privè, si stanno muovendo al ritmo delle note della canzone, esattamente come me.

Mi avvicino a Harry e Ron, ancora in discussione con Pansy e Theo e, interrompendo le loro riflessioni, afferro entrambi per il braccio, trascinandoli nella mia improvvisata danza, ormai sotto gli occhi di tutti i presenti.

<< Predichi sempre il fancazzismo tu, eh? >> mi prende in giro mio fratello, facendomi ridere.

<< Noi a litigare per dei colori di merda, e lei che balla!... >> fa finta di indignarsi, Ron << …non va bene! Devi decisamente tornare a lavoro! >>

E, detto ciò mi si avvicina velocemente, afferrandomi come un sacco di patate, e posizionandomi sulla spalla destra come un enorme salsiccia.

Rido, ed intimo false minacce al mio migliore amiconi farmi scendere immediatamente, chiedendo aiuto sia ad Harry, sia ad Hermione e sia a Ginny.

Ma, gli stronzi, fanno finta di non ascoltarmi, divertendosi tra loro sotto i baffi, mentre Ron mi smuove tutta, e gira su stesso, facendomi gridare come una scema.

I Serpeverde ci guardano con compassione per la nostra infantilità, continuando, dopo un attimo di smarrimento, a comportarsi come se fossero i soli ad occupare la Stanza delle Necessità.

Solo Malfoy si sofferma un po’ di più a guardarci, ed in particolare sembra voler dare fuoco con lo sguardo la mano di Ron che si trova poco più giù del mio sedere, in un gesto che, di malizioso, non ha davvero niente.

Ma Lui non sembra pensarla allo stesso modo, tanto che, dopo un po’, ci richiama all’ordine.

<< Abbiamo una festa da preparare, i vostri giochetti da bambini potete anche farli dopo! >>

I Serpeverde ghignano, i Grifondoro lo guardano male, io e Ron smettiamo di giocare piuttosto contrariati, borbottando insulti al Principe delle Serpi, la canzone finisce, con una maliziosa risata della cantante, imitata, in onore di quella sera, perfettamente da me e le mie migliori amiche, ma, poi, tutti quanti torniamo a lavoro.

Tornando ad occuparmi delle fiamme finte che avvolgeranno il piano bar, ritrovo Malfoy al mio fianco, mentre con la Sua Bacchetta sostituisce la mia nel reggere il bancone degli alcolici momentaneamente sospeso sulle nostre teste.

<< Allora, si può sapere cosa nasconde di così divertente quella canzonetta?! >>

Leggermente irritato, vedo.

Muahahah.

Continuando a sorridere, incontro lo sguardo di Ginny che, a pochi metri da noi sta sistemando ancora quale candela colorata, Incantandola perché, stasera, si accendino, si spegnino e cambino colore, creando un ritmo psichedelico con le altre.

La Rossa sta per aprire bocca, ma è Hermione ad intervenire nel discorso, avvicinandosi a noi improvvisamente, seguita, con occhio interessato da Astoria Greengrass.

<< Con la partecipazione di due donne, Tosca Tassorosso e Priscilla Corvonero, alla fondazione della più antica Scuola di Magia e Stregoneria, Hogwarts, si diffuse anche nelle altre streghe del tempo il desiderio di una maggior considerazione da parte dei Maghi, ed una parità di diritti, all’epoca inesistente. Dopo numeroso lotte, certamente appoggiate in pieno dai quattro fondatori, in cui Hogwarts funse più volte da base d’appoggio per le streghe ribelli, il 7 Settembre del 993, stesso anno della fondazione della nostra Scuola, fu Firmato un articolo sul “Codice Internazionale del Ministero della Magia” in sui veniva data alle streghe parità di opportunità e diritti, sulle Bacchette e sui lavori più vari. Dal 1003, la data del 7 Settembre viene ufficialmente riconosciuta come “Giornata Internazionale della Strega”. >>

E, finalmente, Hermione Jane Granger, riprende fiato.

Ha pronunciato tutto il suo discorso con una voce talmente appassionata e degli occhi talmente presi dal fuoco della ribellione che, per una volta, né io né Ginny abbiamo avuto la benché minima intenzione di stroncare uno dei suoi soliti momenti di secchionaggine.

E, persino la Greengrass junior, tiene a freno la lingua biforcuta.

Ma Malfoy non è d’accordo.

<< Mezzosangue, lo sappiamo tutti che sei sempre la solita insopportabile Secchiona “So-tutto-io”. Non c’è bisogno di sottolinearlo. Che cazzo centra con una stupida canzone Babbana tutto questo?! >>

Do una gomitata nella costole al Principe delle Serpi, in modo piuttosto offeso dal comportamento che ha assunto con la mia migliore amica.

Ginny si mostra pienamente d’accordo con il mio gesto, ed Hermione ghigna, vendicata.

<< Se tu, ignorante di un Furetto, mi avessi fatto finire il discorso, ci sarei anche potuta arrivare. >>

Generalmente, il Furetto in questione avrebbe risposto ad Herm per le rime, ma, al momento, è troppo occupato a massaggiarsi le costole per prestarle attenzione.

È Ginny a continuare il racconto.

<< Il 7 Settembre di quest’anno, quindi, noi ragazze abbiamo avuto la meravigliosa idea di andare a festeggiare da qualche parte solo noi donne. Così io, Hermione, Kiki, Lavanda, Calì e Luna siamo finite in un locale Babbano di Londra. >>

<< BASTA! MI AVETE ROTTO LE PALLE! LE TENDE SARANNO DEI QUATTRO COLORI DELLE CASE COME AL SOLITO, VA BENE?! >>

L’urlo di Harry, però, ci distrae dal resto della storia.

Tutti e cinque alziamo lo sguardo verso Lui, Ron, Nott e la Parkinson che, come ho detto prima, stavano appunto litigando per il colore delle tendine dei Privè.

I primi due erano per il rosso, gli altri due per il verde.

Ovviamente.

Ma, adesso, credo che siano arrivati ad un compromesso.

<< FINALMENTE UNA PROPOSTA DECENTE DA PARTE DI VOI GRIFONDORO! >> è la risposta di Nott, mentre Harry e Ron decidono bene di allontanarsi dalle loro nemesi, per evitare di picchiarli.

In compenso Zabini e la Greengrass la smettono di strusciarsi nell’angolo e, finalmente, raggiungono i loro due Compagni di Casa, aiutandoli a colorare i tessuti di rosso, verde, giallo e blu con le Bacchette, mentre Harry e Ron si avvicinano a noi sbattendo i piedi.

<< Insopportabili Serpeverde.. >> bofonchia Ron.

<< Ehi Weasel, non credere che voi Grifondoro siate molto più simpatici! >> ribatte Astoria Greengrass.

<< Con l’unica differenza che con noi si può, come minimo, dialogare. >>

Ron.

<< Oh, certo, come no. E di cosa? Di quanto siano algidi e coraggiosi i Rosso-Oro? >>

Malfoy.

<< Certamente meglio di parlare di quanto voi Verde-Argento vi credete belli e tenebrosi! >>

Harry.

<< Sbagli, Potter. Noi, non ci crediamo belli e tenebrosi. Lo siamo. >>

Malfoy.

<< Si, belli come un Doxy attaccato al culo, e tenebrosi come una Elfo Domestico che tenta di sedurti… >>

Ron.

<< Da quale pulpito, Lenticchia… >>

Astoria.

<< Che palle, nessuno è più interessato alle nostre notti brave, adesso?! >>

Io.

Harry e Ron guardano rispettivamente la propria ragazza e la propria sorella in modo interrogativo, mentre Malfoy si gira verso di me, con il sopracciglio alzato.

<< Notti Brave?!  >>

È una mia impressione, o ho notato un pizzico di gelosia nella voce di Draco Malfoy.

Sorrido ed annuisco, mentre Hermione sillaba un “Festa della Strega” ad Harry e Ron che, capendo al volo, si limitano a scuotere la testa e sorridere.

<< Dicevo… >> proseguo << …siamo andate in questo locale Babbano, ed abbiamo bevuto così tanto che, per ricordarci cosa abbiamo fatto durante la serata, abbiamo dovuto usare una Pozione della Memoria. Comunque, a quanto pare, dopo l’ennesimo bicchiere di troppo, ci siamo ritrovate tutt’e sei a ballare sul cubo, proprio “Tik Tok”, la canzone di prima. >>

Astoria Greengrass si allontana, con aria disgustata, e sussurrando: “Troppe cose Babbane, in questa storia”, mentre Malfoy alza ulteriormente il suo sopracciglio.

<< Sul cubo?! >>

Annuisco, sorridendo sorniona.

<< Si, sul cubo. E, per la cronaca ci siamo divertite un sacco, vero? >>

Chiedo conferma della mia affermazione alle mie amiche che, dalla risatina maliziosa nella quale si esibiscono, devo essere piuttosto concordi.

Ma Malfoy non ci vede niente di divertente.

Tanto che si volta verso Harry e Ron, guardandoli dall’alto in basso con sguardo disgustato e abbastanza contrariato.

<< Che fratelli di merda! >> commenta, probabilmente in riferimento al fatto di averci lasciato da sole, piene di voglia di divertirci e, successivamente di alcool.

I due si guardano colpevoli, per poi rivolgere la loro indignata attenzione verso di noi.

<< Ci avevano detto che sarebbero andate a farsi una Burrobirra da Madama Rosmerta. Non che la loro meta era un locale Babbano, con nelle borsette una bottiglietta di Whisky Incendiario a testa…altrimenti col cazzo che le avremmo lasciate da sole! >> sussurra Harry, rivolgendosi a Malfoy ma guardando me, Ginny e, specialmente Hermione.

All’epoca non stavano insieme, e lo stesso vale per me e Malfoy (anche se noi, insieme, non stiamo nemmeno adesso, a dirla tutta…) ma il fatto che quella sera faccia parte del passato non rende ingiustificata la loro gelosia, nella loro mente bacata.

<< Uffa!... >> è la reazione scocciata di Ginny << …non venite a farmi la parte dei Preti, soprattutto voi!.. >> sguardo carico di accusa verso i due Grifondoro << …siamo grandi e vaccinate e possiamo cavarcela da sole! Abbiamo persino scelto un locale Babbano, per evitare che le nostre facce, specie quella di Kiki, apparissero dopo tre ore su tutti i giornali scandalistici! >>

<< Oh, ma che brave loro! >> risponde Ron.

Harry sta per dargli man forte, ma intervengo io a sedare questo discussione, barra momento di follia.

<< Ragazzi, ci avete già fatto la predica per quella serata, e vi abbiamo già mandato a fare in culo.. >> sorriso gentile da parte mia, prima di rivolgermi a Malfoy che, per tutto il tempo non ha abbassato quel dannato sopracciglio e non ha smesso di tenere lo sguardo fisso su di me << …E tu! Vogliamo davvero stare qui ad elencare notti passate?! No, perché in quel caso dovremmo mettere in conto i tuoi numerosi festini, i tuoi menage a trois, i tuoi riti orgiastici e il resto…sai perfettamente che sulla castità ti batterei! >>

Ride, mentre Harry e Ron lo guardano in cagnesco.

No, non sono affatto scandalizzati per le notti brave di Draco Malfoy, anzi.

Ma, semplicemente, lo stanno guardando in malo modo perché…

Insomma, loro sono Harry Potter e Ronald Weasley e Lui è Draco Malfoy!

È perfettamente normale che si guardino male, anche senza un preciso motivo, sul momento.

Ma Lui decide di ignorarli.

<< Touchè, bambolina. Ma, semplicemente, evitiamo altri balli sul cubo in futuro… >> poi, guardandomi malizioso aggiunge: << …in mia assenza! >>

Questa è davvero troppo per i miei body-guard.

Oltraggiati più che mai, iniziano ad inveire insulti su insulti alla Serpe che, naturalmente risponde a tono, come sempre.

I “Vaffanculo”, i “Testa di cazzo” ed i “Ma morite, brutti idioti!” attirano l’attenzione degli altri colleghi Serpeverde e, le altre due fonti inesauribili di insulti e/o parolacce, ovvero Nott e Zabini, accorrono immediatamente.

La Parkinson è tentata di seguirli, ma Daphne la trattiene dal mantello della divisa.

Io, Hermione e Ginny, troppo stanche per tentare di farli stare in silenzio, semplicemente mettiamo qualche metro di distanza tra noi e gli uomini, ritrovandoci al fianco delle sorelle Greengrass e della Parkinson.

Quasi simultaneamente, guardando quei cinque idioti litigare, sospiriamo.

 

È ufficiale.

Credo davvero che ammazzerò quelle tre stronze.

Non affiderò mai più la creazione di un mio vestito alle sorelle “Guarda quanto scintillano i miei capelli colo grano” e alla signorina “Ho delle gambe da favola e le metto talmente tanto in mostra che faccio venire un orgasmo agli uomini semplicemente camminando. E che camminata!”.

Se non avete capito contro chi sto inveendo, ve lo spiego subito.

Pansy Parkinson, Daphne Greengrass e Astoria Greengrass credo davvero che si siano divertite un sacco a creare i nostri vestiti, usando così poca stoffa, che mi chiedo davvero se siano seriamente ricche sfondate o, la loro, sia solo una maschera.

Perché questi tre vestiti non posso essere così corti.

Calì gli ha definiti “Bellissimi, forse un po’ cortini” e Lavanda “Assolutamente perfetti!”.

Ecco, vi ho detto tutto.

Hermione stava quasi per andarle a capare dal loro Dormitorio a dirgliene quattro, ma è stata trattenuta da un minimo senso di dignità.

Quando la Parkinson ha tirato fuori dalla tasca del mantello un piccolo pacchettino verde rimpicciolito, quando, finito il nostro bel lavoro, fuori dalla Stanza delle Necessità, le nostre strade si sono divise ha detto:

<< Questi sono i vestiti che dovete mettere stasera. Sono Incantati, se non vi presentate con questi alla festa la faccia vi si riempirà di Pustole. >>

E, visto che stiamo parlando di Pansy Parkinson, sinceramente, nessuna delle tre vuole rischiare.

<< No, okay…. >> Hermione << …io quelle tre le uccido. Come dovrei presentarmi in giro? >>

<< Herm, basta fare storie, ti si sbava il rossetto così! >>

<< Calì, sinceramente, ora come ora, del rossetto non me ne frega un cazzo! >> sbuffa la mia migliore amica, guardandosi desolata alla specchio.

Fa una faccia buffa, di quelle che fanno assumere ad Harry una faccia da pesce lesso, e, sinceramente, non posso dargli torto.

Si gira e si rigira, Hermione, guardandosi da ogni angolatura.

Ha un vestito nero corto, con dei leggins particolari, dello stesso modello delle autoreggenti.

Anche io ho un corto vestito nero, un cappello che, lo ammetto, è davvero bello, e dei guanti da motociclista, praticamente.

Ed anche io posso coprire le mie gambe con dei leggins di pelle, cosa che si può dire di Ginny, sotto il cui striminzito vestitino blu, spunta solo la sua morbida pelle.

Hermione, i cui capelli oggi sembravano particolarmente indomabili, ha deciso di legarli in un disordinato tuppo, mentre un piccolo ciuffo che le era sfuggito, acconciato in una treccia, funge da una naturale tiara.

Ginny, invece, ha optato per capelli lisci e lasciati sciolti, esattamente come me che, però, ho voluto dare un’aria disordinata e leggermente mossa ai miei filamenti neri.

Calì e Lavanda, invece, sono in alto mare anche con i capelli, tanto che la seconda, urlando per l’ora tarda, si precipita immediatamente in bagno trascinando la sua migliore amica con se.

Contemporaneamente, Gin si avvicina ad Herm, mettendole le braccia sui fianchi.

<< Dai, ‘Mione, non farla tragica. Sei semplicemente molto provocante! >>

Altro sbuffo.

Trattengo un sorriso e, piano piano, mi avvicino a loro.

<< Oh, certo. Se nessuno verrà da me a chiedermi quanto prendo a notte, ne sarò davvero stupita. Sembro una prostituta! >>

Adesso, il divertimento che cercavo di trattenere prima, si libera magicamente in una risata, accompagnata da quella di Ginny.

Abbiamo impiegato meno tempo del solito a prepararci, complice il fatto che sapessimo già cosa indossare, e, adesso, tutt’e tre possiamo rimirarci allo specchio.

<< Fred direbbe, invece, che siamo perfette… >> commenta Ginny, in un sussurro, trasformando le nostre risate in sorrisi tristi.

Già.

Fred l’avrebbe certamente detto.

Magari sarebbe stato un po’ contrariato, per quanto riguarda la coscia di Ginny quasi interamente scoperta…

<< Fino ad un certo punto… >> aggiungo io << …Lui e Gorge avrebbero iniziato a romperti le palle per il vestitino eccessivamente “Ino”! >>

Le mie migliori amiche annuiscono, mestamente, ed io, quasi involontariamente, guardandoci dallo specchio, faccio lo stesso.

<< Per non parlare di Sirius… >> sorride Hermione << …si sarebbe esibito nella sua solita risata simile ad un latrato e ti avrebbe detto: “Principessa, se ci fosse James sarebbe morto d’infarto nel vedere la sua bambina trasformata in una bomba sexy!” >>

Fa una perfetta imitazione del mio padrino, in modo un po’ vicino ad una caricatura, rivolgendosi a me, e facendosi ridere tutte insieme.

Quanto mi mancano.

<< Remus invece… >> commento io << …avrebbe spalancato gli occhi e scosso la testa, bofonchiando qualcosa sui “Giovani di oggi! Sono solo delle bambine!”… >>

<< …Prima che Tonks non gli avrebbe dedicato un possente scappellotto sulla testa, e, ridendo, lo avrebbe preso in giro per la sua solita ansia! >> aggiunge Ginny.

Su di noi cala un silenzio carico di ricordi, dolore, malinconia, e mancanza.

Fred.

Sirius.

Lupin.

Tonks.

Mamma.

Papà.

Morti.

Tutti quanti.

Sento, alla mia destra, Hermione tirare su con il naso, e Ginny asciugarsi gli occhi con il dorso della mano, attenta a non sbavarsi il trucco.

Io, invece, lotto contro il tremore delle palpebre e il groppo in gola con tutta me stessa.

<< Avanti!... >> sbotta Gin, ripresasi dal momento di assoluta tristezza in cui ci eravamo calate << …stasera Malfoy, Harry e Seamus ci saranno grati, almeno! >>

O, questo è poco ma sicuro.

 

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Quando i ragazzi ci hanno visto, sono rimasti a bocca aperta.

Luna era già nella nostra Sala Comune, su un divano con il suo ragazzo, ed era semplicemente fantastica nel suo particolarissimo vestito.

Erano tutti scocciati come al solito per il nostro ritardo, ma, hanno detto, è stato ben ripagato.

Harry, letteralmente con la bocca spalancata, ha fatto scorrere il suo lascivo sguardo sulla sua ragazza, le cui guance sono diventate porpora immediatamente.

<< E’ troppo così, vero Harry?.. >> ha esclamato << …non mi importa delle Pustole, io vedo a cambiarmi! >>

Ma il repentino intervento di mio fratello, che l’ha afferrata per un braccio e l’ha attirata a se baciandola famelico, in una perfetta imitazione di un bacio da Oscar, ha decisamente stroncato i tentativi di Hermione di coprirsi un po’ di più.

Noi tutti siamo scoppiati in fischi e applausi, mentre i due sembravano non volersi più staccare.

Harry sembrava sinceramente intenzionato ad approfondire il loro contatto, ma Seamus l’ha richiamato, dopo un quarto d’ora, su questa Terra.

<< Amico, rinfoderalo ed abbi la decenza di non spogliare Hermione davanti a tutti! Ci sono le signore! >> ha esclamato fintamente scandalizzato mettendo le mani sugli occhi di Ginny che, ridendo, si è lasciata divertita dedicare un tenero bacio sul collo.

Poi, Neville, annoiato di tutti questi bacini e bacetti, mettendomi un braccio intorno alle spalle ha esortato tutti quanti a darsi una mossa, e così eccoci qui.

Devo dire che le festa procede alla perfezione.

Praticamente c’è tutta la scuola.

Al centro troneggia una pista da ballo enorme dove molte persone si stanno scatenando al ritmo di una musica spacca timpani, dei “Sonorus Wizard”.

Ai quattro angoli della Stanza ci sono quattro banconi del bar, sulla cui base, alla fine, abbiamo davvero adoperato delle fiamme finte.

Su ogni piccolo tettuccio delle postazioni-alcoliche ci sono, rispettivamente, o un Grifone rampante, o un Serpente, o un Corvo o un Tasso, e, a servire alcolici sono dei veri e propri camerieri provenienti direttamente dalla villa estiva dei signori Greengrass.

Lo stesso per il Dee-jay che, su un palco dove ci esibiremo noi, beve e incita tutti quanti a ballare sino a che le game reggono, e per i due signori che vendono i biglietti all’entrata delle Festa, accumulando i soldi per l’Esercito di Silente, in un elegante coppa d’argento.

I Privè sono dei quattro colori delle Case, come abbiamo deciso, e sono un connubio di soffici e comodi cuscini, adagiati su tappeti, in stile indiano, con dei bassi tavolini, il tutto coperto da trasparenti tende che richiamano il colore del resto del piccolo angolo Paradisiaco.

Per non parlare delle candele psichedeliche.

Si, abbiamo decisamente fatto un ottimo lavoro.

Ma non ho a disposizione molto tempo per compiacermene, perché subito Lavanda mi tira in pista, afferrando allo stesso tempo il braccio mio e di Dean, e, subito raggiunti dagli altri iniziamo a ballare.

Mi ci vuole davvero poco per perdere la cognizione del tempo, ed anche perché la mia vista venga offuscata dai corpi dei miei amici che ballano a ritmo.

Ma, ovviamente, l’occhiata in giro fugace, alla ricerca di una particolare testa bionda, si da sempre.

 

Finalmente.

Insomma, davvero iniziavo a pensare che non sarebbero venuti più.

Ma poi, tra i capelli di Lavanda, e la spalla di Ron, ho adocchiato il ghigno malizioso di Nott, che si muoveva in modo lascivo e tutto fuorché casto, in sincronia con il corpo di una ragazza, che ricordo come Amber di Serpeverde, vicino ad uno dei Privè dal colore della loro infima Casa.

Non mi ci vuole molto, quindi, ad individuare i suoi fidati amici.

Infatti, solamente alle sue spalle, noto Zabini e la Greengrass, all’interno del Privè, ballare a pochi millimetri di distanza, la Bulstrode ridere sguaiatamente con Bole e Flitt, Astoria Greengrass parlottare in modo molto fitto con Roxy e Tracey Davis mentre, di nascosto, manda occhiate rabbiose a Nott e ad Amber, e Malfoy brindare con la Parkinson.

Mi districo dalla folla, tenendo lo sguardo fisso su di Lui, sperando che si giri nella mia direzione.

Mi devo spostare un po’ più a destra, ed aspettare qualche minuto in più del previsto ma poi, quando Malfoy gira lo sguardo annoiato alla ricerca di qualcosa tra la mandria di studenti che urlano e ballano secondo le note musicali, non deve faticare molto per vedermi.

E, non appena i suoi occhi incontrano i miei, ecco che si esibisce nel suo occhiolino eccitante, e nella sua famosa alzata di sopracciglia.

Rido.

Si mette le mani in tasca, ed estrae il suo pacchetto di sigarette, alzandolo, in modo da sottolinearlo verso il mio sguardo, e scuotendolo leggermente.

Mi sembra quasi di sentirlo sussurrare “Sigaretta, bambolina?”, e il mio desiderio di sentire le sue labbra tra le mie schizza a mille.

Annuisco, e mi volto verso il balcone, dove non c’è quasi nessuno a fumare, e dove, probabilmente, se i Privè esterni non fossero insonorizzati grazie ad un Incantesimo, sentirei dei mugolii interessanti.

Lo vedo dire qualcosa alla Parkinson nell’orecchio, ed alzarsi dalla posizione semi-sdraiata in cui si trovava sul suo cuscino.

Mi faccio largo sinuosa tra la folla, uscendo finalmente all’aperto e beandomi della brezza primaverile che mi scuote leggermente i capelli.

Non trovo molta compagnia, se non una coppietta che, divorandosi la faccia lì all’angolo, sembra avere davvero intenzione di trasferirsi in uno dei Privè, e tre ragazze, delle quali una di loro sta piangendo.

La sento lamentarsi “Non posso crederci…non ha ancora capito che sono innamorata di Lui?!”, passandole accanto per recarmi alla spessa ringhiera di pietra del terrazzo, e, dalla voce desolata con la quale parla, non posso fare a meno di dispiacermi per lei.

Ma evito di ascoltare oltre i loro discorsi, fissando il mio solitario sguardo sulla capanna di Hagrid, aspettando, con crescente irritazione, il mio Principe delle Serpi.

Inizio a tamburellare le dita sul cornicione, impaziente.

Si sa, odio aspettare.

Le frasi consolatorie delle amiche della fanciulla in lacrime non possono fare a meno di giungermi sino alle orecchie, ma io ci presto davvero poco attenzione, sbuffando ogni tre secondi.

Ma è quando le sento sussurrare:

<< Ehi! Guardate chi c’è! Amy, rifatti gli occhi! >> che nella mia testa si accende la candela della curiosità, ma mi obbligo a restare di spalle.

Ah, a proposito, la coppietta che si stava baciando nell’angolo?

Si, sono trasferiti in un Privè.

Ma, ormai, il terrazzo ha iniziato ad essere leggermente più popolato, da gente che sorseggia qualcosa chiacchierando, altre coppie, ragazzi e ragazze che fumano una sigaretta o altro.

Sento dei passi avvicinarsi alla sottoscritta e, dal profumo, già capisco che si tratta di Lui.

<< Sigaretta, bambolina? >>

Sorrido.

Perché ha usato le stesse identiche parole, e lo stesso identico e sensuale tono  con il quale me lo ero immaginato prima, mentre mi chiedeva più o meno la stessa cosa, in muti gesti.

<< Sai che non rifiuto mai una sigaretta. >> rispondo voltandomi, ed afferrando un piccolo peccato al tabacco dal pacchetto che mi porge.

Entrambi accendiamo le nostre Camel in silenzio, ed io posso perdermi nella contemplazione del suo perfetto corpo.

Pantaloni stretti, bassi, camicia bianca, pura come Lui non è mai stato, giacca grigia, solito anello aristocratico, capelli scompigliati, sguardo penetrante e sorriso sghembo.

Dio, se è bello!

Sorrido, maliziosa, e gli sussurro, a pochi centimetri dal viso, dopo avergli espirato sulla pelle un po’ di fumo:

<< Sai, quelle ragazze lì, alle tue spalle, ti stanno letteralmente divorando con lo sguardo. >>

Ghigna, facendo un tiro alla sigaretta, vanitoso oltre ogni dire.

<< Lo immaginavo, sai? Ormai ci ho fatto l’abitudine. >>

Rido, alzando un sopracciglio divertita, al suo immenso ego.

<< Attento, perché potrei diventare gelosa… >>

Adesso è il suo turno di regalarmi un sorriso pieno zeppo di malizia.

Aspirando un altro po’ di tabacco, e rigettandone una parte verso l’alto, riabbassando il capo mi cattura gli occhi nei suoi, facendomi alzare il viso, tenendo il mio mento tra il suo pollice ed il suo indice.

<< Te ne sarei immensamente grato. Gelosa sei estremamente eccitante. In più con questo vestito… >>

Sciogliendo la sua presa sul mio viso, mi getto una veloce occhiata al corpo, sbuffando in una perfetta imitazione di Hermione.

<< Ah, già. Il vestito. Ricordami di mandare a quel paese le tue amichette, dopo.. >>

Ride, espirando il fumo in maniera irregolare, al tiro rabbioso che faccio alla mia Camel.

<< Perché? Io, invece, credo davvero di doverle ringraziare. Ricordi sempre la mia proposta di giocare all’Auror e al Mangiamorte? >>

Lo guardo, sconcertata.

<< Ricordi sempre che la tua perversione non si addice alla sottoscritta? >>

Risata.

<< Al Guaritore e all’Affatturato? >>

<< Depravato. >>

<< Alla Sirena e al Navigatore? >>

<< Scordatelo. >>

<< Al Boccino e al Cercatore? >>

<< Tu sei pazzo.. >>

<< Al Signore Oscuro e al Prescelto? >>

<< Divertente… >>

<< Alla Bacchetta e ad Olivander? >>

<< Questa mi è nuova… >>

<< Invenzione di Theo. >>

<< Oh…allora no. >>

<< Hai dei gusti sessuali davvero difficili, sai? >>

<< Solamente perché non includono posizioni assurde, fruste e manette, non è detto che siano difficili! >>

<< In effetti…con il sottoscritto godi che è una meraviglia! >>

<< Come sei osceno! >>

<< Ammettilo che osceno ti eccito ancora di più… >>

<< Piuttosto non ti sfioro nemmeno con il polpastrello… >>

<< Ahia, bambolina, non scherzare su cosa terribili come l’astinenza! E poi non resisteresti nemmeno tu più di tanto! >>

<< Perché, credi di essere l’unico uomo con l’amichetto funzionante? >>

<< Saresti davvero capace di andare a letto con qualcun altro che non sia questo gran pezzo di figo che hai dinanzi? >>

No.

<< Certo. >>

Grandissima stronzata.

Ma provocarlo mi diverte davvero tanto.

Purtroppo, però, quel fastidiosissimo sorrisino appena accennato, non ne vuole sapere di andare via.

Anzi, si allarga ancora di più, mentre, improvvisamente, mi bacia.

Mi sfiora le labbra con le sue, ne morde leggermente quello inferiore, leccando poi subito dopo con la lingua.

Si dedica a quest’opera minuziosamente, senza però mai decidersi a far incontrare la sua lingua con la mia.

Eppure la mia bocca è già dischiusa.

Si struscia palesemente contro di me, facendomi cozzare contro il cornicione e con le mani passa a sfiorarmi il collo, e la pelle vicino ai seni.

Ma, di baciarmi in modo vero e proprio, di accarezzarmi la dune femminili come si deve, o di adorare il collo con la bocca, non ne vuole sapere.

Mi sta letteralmente facendo impazzire.

Gli ormoni sono in visibilio, e questi fugaci contatti, ma mai pienamente soddisfatti, mi stanno lentamente uccidendo di desiderio.

Tanto che dalle mie labbra esce un gemito di protesta, e, con la testa, spingo un po’ più avanti verso di Lui, per approfondire il contatto.

Lo sento ridere sulle mie labbra e staccarsi lentamente.

<< Mmmh…da come sembravi affamata del sottoscritto, non si direbbe. >>

E sicuramente si riferisce alla mia affermazione, che mi vedeva capace di andare contro la mia dipendenza da Lui, per passare la notte con altri.

Si, ha ragione da vendere.

Ed il fatto che l’abbia dato così scontato mi manda letteralmente in bestia.

Per non parlare del fatto che lo sta usando per prendermi in giro.

Ma non faccio in tempo ad esternare tutto ciò, che mi afferra bruscamente per la vita, spingendomi con il sedere quasi sul cornicione, in modo da avere i bacini a stretto contatto, schiacciato com’è contro il mio corpo.

Mi si avvicina lento all’orecchio, e mi sussurra, solleticandomi oscenamente il lobo:

<< Spiacente amore… >> ricordate il tono roco, sensuale, eccitante, scandaloso, indecente ed estremamente erotico con il quale mi ha appellato nella stessa maniera, sulla porta della Stanza delle Necessità? Rieccolo.

<< …ma ormai… >>

Si avvicina ancora di più.

<< …Tu… >>

Sento la punta della lingua sfiorarmi il lobo.

<< …Sei…. >>

Lo mordicchia lentamente con i denti.

<< …Mia…. >>

E, di nuovo, usa quel tono degno di un orgasmo.

E sono davvero sul punto di averne uno, se non toglie quella mano dalle mie natiche, e se non la smette di discendermi con le labbra sul collo, leccando e mordendo i punti che, Lui sa benissimo, mi fanno impazzire di più.

In pratica, come molto spesso accade, lui è il cacciatore, ed io il tenero agnellino.

E la cosa non mi sta affatto bene.

Lo scosto bruscamente, e prendo a fissarlo con occhi languidi di desiderio, ma densi di decisione.

<< Ci guardano tutti. >> mi rendo improvvisamente conto, ora che posso pensare con lucidità.

Ma Lui sembra fregarsene.

<< Hanno già visto un nostro bacio, e tutti sanno che sono venuto con te, l’altro giorno. Ormai tutti ci danno per promessi sposi, un bacio in più, uno in meno non ci cambia la vita. >>

Ah, bè…se lo dice Lui.

Io ho altre cose più urgenti a cui pensare.

Ad esempio, la mia rivincita sul Principe delle Serpi.

Non può reclamarmi e avermi quando e come vuole.

Non può affermare che io gli appartengo, sentendosi padrone di tutta me stessa.

Non può assolutamente pensare che, tra noi due, chi detta regole è Lui.

No, no, no, no.

Gli sorrido civettuola, intreccio le mie dita alle sue, e lo conduco di fretta, sotto gli occhi di tutti, verso uno dei Privè libero.

Sono di colore panna, e presentano un divanetto ed un tavolino ciascuno, sistemati a mo’ di bungalow di tende, ovviamente intrise di ogni genere di Incantesimi per garantire la massima privacy.

Sigillo le tende, e lo getto senza tanti complimenti sul divano, dove ricade in modo scomposto, a gambe e braccia aperte, seduto un po’ scosceso ma perfettamente, contro lo schienale.

<< Sai che ti dico?... >> sussurro, sistemandomi a cavalcioni su di Lui, ed osservando ogni cambiamento della sua espressione confusa << …Avevi ragione. Ho una voglia matta di giocare al Mangiamorte e all’Auror con te… >> sussurro, prima di baciarlo.

All’inizio sembra voler utilizzare la stessa tecnica di prima, ovvero nel provocarmi senza soddisfarmi mai del tutto, per farmi uscire di senno, ma quando faccio strusciare con lascivia i nostri bacini l’uno contro l’altro, ecco che subito la sua lingua pretende un contatto con la mia, in modo famelico.

Glielo concedo immediatamente, e lo sento ghignare sulle mie labbra, certo di avermi in pugno.

Mi dispiace, caro mio, ma la leonessa ha tirato fuori gli artigli, qui.

La Fenice ha dispiegato le ali.

La pantera ha ruggito.

La…si, la devo smettere di paragonarmi agli animali.

Scendo a baciargli sensualmente il collo, mentre le mie dita scorrono voraci sul suo petto, iniziando a sbottonargli la camicia, da sotto la giacca grigia.

Ma non mi accontento di venerargli il collo con la lingua.

No.

Scendo sempre più in basso, passando ad accarezzargli con le labbra le scapole, i pettorali, gli addominali, sino alla tartaruga perfetta.

Arrivata sino al limite del suo petto, alzo lo sguardo verso di Lui, che ha rigettato la testa all’indietro, e sembra decisamente perso in un altro pianeta.

Tanto che passa un po’ di tempo prima di accorgersi, che la mia tortura di baci si è fermata.

Cerca di prendere fiato, certamente per domandarmi il motivo di una tale fuoriluogo interruzione, ma si accorge di avere la bocca asciutta.

Sorrido maliziosa, ed afferro la mia Bacchetta dalla giarrettiera sulla gamba destra.

Con la punta di quello che, agli occhi degli umani è un semplice pezzo di legno, ma che, per noi Maghi, rappresenta tutto noi stetti, inizio a sfiorargli lentamente la pelle del collo.

Poi, come ho fatto prima con le labbra, discendo lungo il suo petto, in modo che Lui sembra trovare piuttosto eccitante, sino ad arrivare al bordo dei pantaloni.

Gli accarezzo, sempre con la Bacchetta, lo coscia, arrivando vicino a quel piccolo rigonfiamento dei suoi pantaloni, simbolo della sua voglia di me, ora come ora.

E sussurro, muovendo lentamente le labbra.

<< Evanesco. >>

Lasciandolo senza pantaloni e solo in boxer.

A questo punto credo che il suo limite di sopportazione sia stato decisamente superato.

Ed inizia a sfilarsi via la giacca e la camicia contemporaneamente, in modo frenetico e veloce, complice il fatto che i bottoni della seconda siano già stati sbottonati dalla sottoscritta.

Mi attira a sé in un bacio mozzafiato, ed inizia a prendere in mano la situazione, accarezzandomi come mai nessuno aveva fatto prima.

Mi afferra un seno saldamente con la mano destra, strappandomi un sospiro.

E mi rendo conto che, se continua così, perderò tutta la mia lucidità.

E non posso permetterlo.

Mi alzo dalla mia postazione a cavalcioni su di Lui, guardandolo contrariata.

<< Ah-ha. Sono io l’Auror qui. E tu sei mio prigioniero. Detto io le regole. >>

Ghigna, alzando le sopracciglia.

Riafferro la sua Bacchetta dal divano panna, dove mi era caduta dalle dita durante il suo bacio eccitante, e la punto contro la mia stessa mano.

Con un Incantesimo Non Verbale, evoco sul mio palmo un paio di manette.

Malfoy spalanca gli occhi, piacevolmente colpito dalla mia intraprendenza.

Faccio scivolare il mio languido sguardo sul suo corpo così fottutamente perfetto, ormai solo in boxer dinanzi a me, e devo davvero contenermi per non saltargli addosso e permettergli di farmi sua, anche in modo fisico.

Ma deve capire che non ho intenzione di sottostare a nessuno.

Gli afferro i polsi, mentre sento il suo sguardo sui miei seni, e gli faccio alzare le braccia verso l’alto, incrociandogli i polsi e sigillandoli con le manette.

<< L’avevo detto che non vedevi l’ora di ammanettarmi.. >> sussurra roco, ed io devo conficcarmi le unghia nei palmi delle mani per non mandare a quel paese la mia piccolo vendetta.

Mi chino a baciarlo, e lui mi risponde possessivo, e adesso tocca a Lui spingere la testa contro la mia per approfondire il contatto tra noi.

Ed è invece il mio turno di sorridergli sulle labbra.

<< Non sarà che eri Tu, che non vedevi l’ora di essere ammanettato dalla sottoscritta? >>

Non mi risponde, ma continua a baciarmi, come se solo dalle mie labbra potesse pretendere ossigeno.

Ma sono costretta a staccarmi, facendo violenza su me stessa, altrimenti non avrei più resistito a Lui ed al suo corpo perfetto.

Alzandomi nuovamente in piedi di fronte al mio personale peccato, sento lo stomaco dolermi, le labbra gonfie che spingono per ricongiungersi alle sue, le mani che formicolano dal desiderio di accarezzare quel viso maledetto, e il mio essere donna reclamarlo a gran voce.

Ma la mia testa urla trionfante, ed io, per una volta, la ascolto.

<< Allora amore… >> sussurro, portandomi nuovamente a pochi centimetri dalle sue labbra, con lo stesso tono osceno che ha usato con me << …chi è di chi, adesso? >>

E mentre Lui mi guarda confuso, io rido, cristallina, e gli do le spalle.

Faccio Lievitare la sua Bacchetta sul suo petto, e, con passo felpato e veloce, esco dal Privè, lasciandolo mezzo nudo ed ammanettato a fissarmi con sguardo furibondo.

Bè, Principe, ti ho anche lasciato la Bacchetta a portata di mano, in modo che tu possa liberarti, cosa vuoi di più dalla vita?

Adesso, iniziamo a mettere le cose bene in chiaro.

 

<< Che inizi lo spettacolo… >> sussurra Ron al mio fianco, facendoci sorridere.

Sul palco abbiamo già fatto Levitare i nostri strumenti, prima portati nella borsa di lavanda, eccezion fatta per il mio microfono.

No, non siamo ancora riusciti a raggirare l’Incanto che avvolge Hogwarts, che impedisce di usare strumenti elettronici all’interno delle mura, eccezion fatta per la piccolo circonferenza del mio mp3.

Come facemmo per il Gran Ballo, gli strumenti non saranno collegati a nessun amplificatore, ed il loro suono non sarà alimentato dalla corrente, ma dalla Magia.

Al Ballo di Dicembre, però, la mia voce risultava più chiara grazie ad un semplice Sonorus, e non ebbi bisogno del microfono.

Potrei usare la stessa tecnica, ma l’idea che ha avuto qualche giorno fa Hermione ci ha fatto cambiare idea.

Una specie di enorme lenzuolo bianco sta prendendo forma in questo momento alle spalle del palco, dove il DJ sta appunto scendendo per fare spazio a noi che, nell’angolo alle spalle di questa parte di pavimento rialzato, attendiamo il momento giusto per entrare in scena.

Vi dicevo…

Il lenzuolo bianco è molto simile a quello che i Babbani usavano per guardare i film con l’antico proiettore ed in questo caso, avrà più o meno la stessa funzione.

E qui si ritorna al microfono che stringo tra le dita.

È intriso del migliore Incantesimo di Legilimanzia, messo a compimento da Hermione Granger in persona, mentre Ginny ha contribuito ad Incantare il “Lenzuolo” perché trasmettesse le immagini che il mio microfono carpisce dalla mia mente, mentre sto cantando.

E questo, in funzione di uno scopo ben preciso.

Blaise Zabini e Theodore Nott salgono sul palco, accolti da numerosi applausi, e non pochi urli adoranti, ovviamente tutti femminili.

O quasi…

<< Stavamo aspettando anche Draco… >> inizia a parlare Blaise, ma, al nome del rampollo di casa Malfoy, gran parte della fauna femminile di Hogwarts va in visibilio, e ricominciano gli urlacchiamenti idioti.

Ed io sto per andare a picchiare qualcuno.

<< …Ma non si è fatto vedere… >>

Versi scontenti.

<< …Però ci siamo sempre io e Theo, no? >>

Urlacchiamenti idioti.

Nott fa un passo avanti, con il suo solito sorriso affascinante.

<< Volevo davvero ringraziare tutte coloro hanno dimostrato solidarietà per il mio quasi arresto… >> chiude gli occhi in modo teatrale, fingendosi afflitto da chissà quale dolore, e poggia una mano sulla spalla di Blaise, che stando al suo falsissimo gioco, lo consola con pacche sulla schiena.

E poi, la ciliegina della recita.

Alza il capo, sussurrando “Si, si, ce la faccio a continuare…” e si rivolge di nuovo al suo pubblico, gran parte della quale, lo fissa con occhi adoranti.

Io e i Cacciatori ci scambiamo sguardi pieni di disgusto.

Come fa a scherzare su una cosa del genere?

È stato quasi arrestato, maledizione!

<< …Ma non preoccupatevi, gente. Per il momento, non ho nessuna intenzione di farmi portare via da queste belle fanciulle! >>

Altri urlacchiamenti idioti.

Ed Harry si china vicino al mio orecchio e commenta, stizzito:

<< Se non era per noi, specie per te, altro che belle fanciulle! Adesso sarebbe in una cella si Azkaban, a doversi soddisfare solo con la sua mano! >>

Rido, ritrovandomi perfettamente d’accordo con Lui.

Adesso che mi ci fa pensare, nessuno dei due mi ha ringraziato per avergli salvato il culo, quel giorno.

Malfoy mi sentirà, non appena si libera dalle manette…

Mi scappa un ghigno…

E mentre Nott stava appunto iniziando a flirtare con una bionda in prima fila, Zabini lo tira per la giacca e, alzando gli occhi al cielo, commenta.

<< Okay, d’accordo, Theo, abbiamo capito. Vuoi uscire da Hogwarts solo dopo aversi provato con ogni essere femminile oggettivamente accettabile… >>

Ennesimi urlacchiamenti idioti.

<< …Ma non ce ne frega un cazzo. Siamo qui per altro. >>

<< Finalmente! >> esclama Ron, alla mia destra.

<< Vi avevamo promesso un mega concerto…! >> inizia Blaise, alzando leggermente la voce, per incitare gli animi.

Ed infatti iniziano già ad esserci numerosi fischi ed applausi.

<< …Ma, purtroppo, una delle Sorelle Stavagarie è incinta, quindi dovete accontentarvi… >>

Idiota.

<< …Di cinque aspiranti Auror falliti! >>

Harry e Ron stanno per picchiarlo, quando entrambi i Serpeverde si girano verso di noi, ghignano malefici, mi fanno l’occhiolino e scendono tra la folla in tutta furia.

Questo è troppo per mio fratello ed il mio migliore amico che, alla velocità della luce salgono sul palco ben intenzionati a raggiungere i due Serpeverde, già con le Bacchette sguainate.

Quando un boato assurdo li accoglie, però, si ricordano di avere tutta la Scuola di fronte che li aspettava trepidante.

Sorridono, entrambi, e salutano imbarazzati con la mano.

Io, Hermione e Ginny, ridendo, li raggiungiamo, accolte anche noi da un tremendo boato.

E, ammettiamolo, una parte del merito va anche ai nostri vestiti.

<< Ringrazio quei due idioti per l’ottima presentazione… >> dichiaro, al microfono, facendo ridere molti, ed incazzare alcuni.

<< Ma adesso, sinceramente, mi sono rotta la palle di parlare, perciò…Harry… >>

Al suono del nome di mio fratello, le streghe qui presenti si scatenano in urli e applausi assatanati.

Irritando la povera Hermione.

<< …Musica*****. >>

Delle prime note escono dalla chitarra mio fratello, subito accompagnate dagli strumenti degli altri Cacciatori.

E, mentre sullo schermo cominciano ad apparire le prima immagini che mi vengono in mente, riguardo la canzone, Hermione ed Harry ghignano per loro vendetta.

******

<< Stupid Girl, stupid Girls, stupid girls…Maybe if I act like that, that guy will call me back. What a Paparazzi girl! I don't wanna be a stupid girl! >>

 

[ Ragazza stupida, ragazze stupide, ragazze stupide
tesoro se mi comporto così, quel ragazzo mi richiamerà
che ragazza da copertina,
non voglio essere una ragazza stupida ]

 

Si, avete capito bene.

Questa è una piccola parte della vendetta che Harry e gli altri hanno pensato di prendersi su Marie Dumont, la ragazza che ha organizzato con Bole lo scherzo del finto tradimento di Harry nei confronti di Hermione.

In realtà, l’idea di dedicarle questa canzone è stata del Prefetto Granger, ecco perché abbiamo incantato il microfono ed il resto.

Perché, sullo schermo, mentre flirta in modo osceno con qualche Serpeverde, c’è proprio Lei.

<< Go to Fred Segal, you'll find them there

Laughing loud so all the little people stare
Looking for a daddy to pay for the champagne
(Drop a name)
What happened to the dreams of a girl president ?
She's dancing in the video next to 50 Cent
They travel in packs of two or three
With their itsy bitsy doggies and their teeny-weeny tees
Where, oh where, have the smart people gone?
Oh where, oh where could they be? >>

 

[ Và da Fred Segal, li troverai lì
a ridere così forte per farsi notare dalla gente
cercando qualcuno più grande che paghi lo champagne
(spara un nome)
Cos’è successo ai sogni di quella ragazza "Presidente" ?
sta ballando nel video vicino a 50 cent
viaggiano in confezioni da due o tre
con i loro cagnolini piccolissimi
e le loro magliette minuscole.
Dove, oh dove sono andate le persone intelligenti?
oh dove, oh dove potrebbero essere? ]

 

Sullo schermo appaiono tutte le volte che l’ho vista fare la cretina con qualche ragazzo, nella sua Sala Comune, oppure nei corridoi, ridendo forte per farsi notare dagli altri, oppure alle feste mentre, con le sue amiche idiote andava alla ricerca di qualche riccone da abbordare per farsi offrire da bere.

Già.

Mentre certe persone, come noi, ci stavamo facendo il culo contro i Mangiamorte, cercando di fare qualcosa di buono per questo mondo, la Dumont e le sue amiche ballavano sensuali ed in modo indecente con i loro amanti, proseguendo per i corridoi sempre insieme, osteggiando preziosi animali da compagnia e gioielli, spiaccicate come sardine in minuscoli vestiti e corpetti.

Mentre canto le ultime due frasi, mi viene in mente di quella volta in cui, passeggiando tranquillamente per i corridoi, insieme ad Hermione e Ginny, nelle nostre divise, ci sfilarono accanto Marie e due sue amiche, che dovrebbero chiamarsi tipo Icy e Aida, guardandoci dall’alto in basso perché sfoggiavano minigonne e tacchi a spillo, certamente molto sensuali, ma anche eccessivamente oscene, della migliore marca.

Io e le mie due amiche ci guardiamo con il sopracciglio alzato, e le nostre facce sembrano proprio dire: “Dove sono andate le persone intelligenti?
dove potrebbero essere?”.

<< Maybe if I act like that, that guy will call me back.
What a Paparazzi girl!
I don't wanna be a stupid girl ..

Baby if I act like that, flipping my blond hair back
Push up my bra like that, I don't wanna be a stupid girl
… >>

 

[Tesoro se mi comporto così, quel ragazzo mi richiamerà
che ragazza da copertina,
non voglio essere una ragazza stupida
tesoro se mi comporto così, scuotendo i miei capelli biondi
tirando su il mio reggiseno in questo modo
non voglio essere una ragazza stupida ]

 

Il ritornello ricomincia, mentre le immagini della mia mente si ripetono, prendendo di mira, adesso, anche quella mezza prostituta che è Tracey Davis, insieme alle sue amiche, che poi sarebbero le stesse della Dumont, come Amber e Roxy.

Ricordo di quel pomeriggio, quando volevano impedirmi di andare da Malfoy, come caddero come pere cotte all’arrivo di Nott e Zabini.

Mi concedo uno sguardo sul pubblico e noto come, i Regnanti Serpeverde, sulle loro poltrone privilegiate in prima fila, se la stanno spassando un mondo, al contrario delle ragazze che sto deliberatamente insultando davanti a tutti, che ci guardano con odio e disprezzo puro.

Ma è quando incontro lo sguardo lascivo di Malfoy, che sto per dimenticarmi l’intera canzone.

A quanto pare si è rivestito.

All’ennesima immagine, questa volta in cui il ricordo di Lui che afferma “Gli Ingredienti della mia Pozione me li prende Tracey Davis…” diviene protagonista, ride sonoramente e mi guarda scuotendo la testa.

Ricambio il sorriso.
<< (Break it down now)
Disease's growing, it's epidemic
I'm scared that there ain't a cure
The world believes it and I'm going crazy
I cannot take any more >>

 

[ La malattia sta crescendo, è un’epidemia
ho paura che non ci sia una cura
il mondo ci crede e io sto diventando pazza
non riesco a sopportarlo più ]

Ed il problema è che non sono solamente le Serpeverde ad essere delle oche giulive.

Perché, come faccio notare a tutti sullo schermo, non sono da meno nemmeno le Grifondoro.

Esempio, Romilda Vane la cui immagine alle mie spalle si sta atteggiando da diva alle mie spalle, con il naso incollato su “Hogwarts. Dietro le Quinte”, insieme al branco di papere che la seguono.

Vanno a farle compagnia anche alcune loro simili Corvonero, e Tassorosso.

<< I'm so glad that I'll never fit in
That will never be me
Outcasts and girls with ambition
That's what I wanna see
Disasters all around
World despaired
Their only concern
”Will they **** up my hair?” >>

 

[ Sono così contenta di non essere adatta a certe cose
quella non sarò mai io.
Emarginati e ragazze ambiziose,
questo è quello che voglio vedere.
Disastri ovunque,
il mondo disperato
e la loro unica preoccupazione è
"mi rovineranno i capelli?" ]

 

E poi, permettetemi, un momento di vanità personale.                    Mentre loro cercano di accalappiare la prossima fonte di sesso, ecco un immagine mia e di Lavanda, Ginny e Calì che facciamo una gara di Burrobirra, mentre Hermione e Luna ci prendono il tempo.

E poi ci sono le immagini di tutte le ragazze del vecchio ES, mentre, con la fronte imperlata di sudore, si impegnavano a fondo nell’imparare e difendere sè

e gli altri, incuranti del loro aspetto fisico del momento.

Quanto canto di “Disastri ovunque, il mondo disperato”, mi ritornano in mente le immagini dell’attacco al London Bridge, e della Battaglia di Hogwarts, insieme a tutte le lacrime e al dolore che causarono.

E poi, a discapito di tutto, appare Marie Dumont che si aggiusta il trucco allo specchio.

Punto nuovamente il mio sguardo sul pubblico, palesemente divertito.

Sorrido, di nuovo, mentre riprendo a cantare il ritornello, muovendomi in un ballo improvvisato come oggi pomeriggio.

Sul nostro “Lenzuolo” si alternano, adesso, tutte le ragazze a cui ho pensato precedentemente, mentre fissano arrapate qualche ragazzo, mentre si alzano i seni con le mani, mentre accorciano le gonne, mentre si lasciano usare dagli uomini per il sesso.

Mentre scopano con qualcuno, travestito da mio fratello, solo per fare uno scherzo cattivo.

E tal proposito, passo il microfono ad Harry che, fissando Marie Dumont con cattiveria, più parlando che cantando, pronuncia, non appena finisco il ritornello.

<< Pretty will you **** me girl? Silly I'm so lucky girl
Pull my head and suck it girl, stupid girl!
Pretty would you **** me girl? Silly I'm so lucky girl
Pull my head and suck it girl, stupid girl!
>>

 

[ Carina, mi scoperesti,ragazza? stupida come una ragazza fortunata
tira la mia testa e succhialo ragazza, stupida ragazza!
carina, mi scoperesti,ragazza? stupida come una ragazza fortunata
tira la mia testa e succhialo ragazza, stupida ragazza! ]

 

Di nuovo, ricomincio a cantare io, mentre qualche Grifondoro applaude sonoramente mio fratello, sempre il ritornello.

All’ultimo “Stupid Girls!”, appare la rossa Serpeverde, mentre si passa la lingua sulle labbra, in direzione di qualcuno al tavolo Corvonero.

Si, lo so che è una scena orrenda e che non avrei mai dovuto vederla, ma, purtroppo, ero alla ricerca di Malfoy , al tavolo Serpeverde, e l’ho vista.

Che visione raccapricciante.

Finita la canzone scambio uno sguardo d’intesa con i Cacciatori, felici di aver dato quello che si meritano a certa gente.

Mi ricordo ai primi anni, quando Voldemort non era ancora risorto e tutto il Mondo Magico non aveva assoluto bisogno di leccare il culo ai Prescelti, di come quelle stesse ragazze che abbiamo umiliato adesso, ci prendevano in giro perché ancora vergini.

Già, al terzo anno non l’avevamo ancora data in giro, ed eravamo delle sfigate, per questo, nella loro testa.

Oppure di come appoggiarono le eresie su me ed Harry, che ci vedeva come dei bugiardi in cerca di attenzione, durante il quinto anno.

Troie.

Dopo un attimo di silenzio sbalordito, scoppia un boato di applausi, che mi lascia pienamente compiaciuta.

Guardo le mie vittime dall’alto in basso, ignorando le scariche di odio che sembrano colpirmi.

Sposto lo sguardo verso i miei Grifondoro che stanno ancora ridendo, esattamente come la Parkinson e le sorelle Greengrass, mentre Nott e Zabini cercano di trattenersi.

Malfoy, invece, batte lentamente le mani insieme agli altri, incatenando il suo sguardo al mio.

Faccio un teatrale inchino, per poi proseguire con le canzoni.

Fighter. Christina Aguilera.

Hermione Trasfigura la sua chitarra in pianoforte, e la musica parte.

<< Hmm after all you put me through
You'd think I'd disprize you…
But in the end I wanna thank you
'cause you made me that much stronger! >>

 

[ Dopo tutto ciò che mi hai fatto
Penserai che ti disprezzo
Ma alla fine, voglio ringraziarti
Perchè mi hai resa molto più forte]

 

Indovinate chi appare sullo schermo, adesso?

Lui.

Lord Voldemort.

La folla praticamente urla non appena quella sua orrenda faccia appare davanti a tutti, anche se solo un ricordo.

Ma io continuo a cantare.

<< Well I thought I knew you, thinking that you were true
Guess I, I couldn't trust called your bluff time is up
'cause I've had enough
You were there by my side, always down for the ride
But your joy ride just came down in flames
'cause your greed sold me out in shame,
After all of the stealing and cheating
You probably think that I hold resentment for you
But uh uh, oh no, you're wrong
'cause if it wasn't for all that you tried to do,
I wouldn't know just how capable I am to pull through
So I wanna say thank you
'cause it.. >>

 

[ Bene, io penso che tu lo sappia,
Pensavo che tu fossi vero
Io pensavo non potevo crederci
Chiama il tuo bluff, il tempo è scaduto
Perchè ne ho abbastanza
Tu eri lì, dalla mia parte
Sempre giù x la corsa,
Ma la tua corsa gioiosa scendeva nella fiamme,
Perchè la tua avidità mi faceva vergognare
Dopo avermi rubato e ingannato
Probabilmente pensi che provo risentimento per te
Ma hai torto
Perchè se non fosse stato per tutto ciò che hai tentato di fare
Non saprei essere capace
Devo tirare avanti
Perchè voglio ringraziarti
Perché… ]

 

Però, questa prima strofa, mi ritrovo a pensare a Piton.

Si, proprio a Lui.

Perché ha sempre cercato di proteggere me ed Harry , e, anche se molto, molto, molto, nel profondo, non ci disprezzava come ci ha fatto sempre credere.

Ha vissuto avvolto nel dolore per la perdita delle donna che amava, e per i sensi di colpa per essere stato proprio lui a mettere su quella strada Voldemort.

E, alla fine, è morto anche lui per combattere quel grande bastardo.

Anche lui è morto perché si era frapposto tra me ed Harry.

E, nonostante questo, ci ha reso la vita difficile per sei lunghi anni, con punizioni, battutine punti sottratti ingiustamente.

Ed anche Piton, con i suoi modi di fare bruschi, con il suo trattarci malissimo, con il suo disprezzarci profondamente in pubblico, ha contribuito a rendere, sia me, che Harry, più forti.

<< Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter! >>

 

 [ Mi hai reso molto più forte
Hai fatto in modo che io lavorassi un poco più duramente
Mi hai resa molto più saggia
Così grazie per avermi resa combattente
Hai fatto in modo che io imparassi un poco più velocemente
Hai reso la mia pelle un po\' più dura
Mi hai reso molto più intelligente
Così grazie per avermi resa combattente [

 

Qui, invece, torna quel bastardo di Voldemort.

Con i ricordi dell’anno di vagabondaggio alla disperata ricerca degli Horcrux, con la notte della sua rinascita al quarto anno, con la battaglia al Ministero al quinto, con l’infiltrazione dei suoi seguaci ad Hogwarts al sesto (E qui vedo Malfoy irrigidirsi notevolmente) e con tutte le Battaglie all’ultimo sangue con i suoi Mangiamorte.

Ma noi eravamo sempre lì, a combattere sino alla fine, come si vede sullo schermo alle mie spalle.

Ed infatti, ecco che le immagini dell’ES mi ritornano in mente, o di come nella Battaglia Finale contro il Male, gran parte degli studenti parteciparono.

Quindi, grazie Voldemort.

Ci hai reso dei combattenti.

<< Never, saw it coming,
All of your backstabbing
Just so you could cash in
On a good thing before I'd realized your game
I heard you're going round
Playin, the victim now
But don't even begin
Feeling I'm the one to blame
'cause you dug your own grave, uh huh

After all of the fights and the lies
'cause your wanting to haunt me
But that won't work anymore, no more
It's over
'cause if it wasn't for all of your torture
I wouldn't know how to be this way now and never back down
So I wanna say thank you
'cause it…
>>

 

 [ Mai lo vedrò arrivare
Tutte le tue pugnalate alle spalle
Solo così potresti riscuotere
Su una buona cosa prima che comprenda il tuo gioco
Sentii, stavi girando intorno
Manipolando la vittima ora
Ma non cominciare
Sentendo che sono l\'unica da biasimare
Perchè ti stai scavando la tomba
Dopo tutte le lotte e le bugie
Perchè vuoi cacciarmi
Ma non vuoi più faticare
Nessuno più è al disopra
Perchè se non fosse per tutte le tue torture
Non saprei essere così ora
E non cedo mai
Perchè
voglio ringraziarti
Perché ]

 

Questa strofa mi ricorda particolarmente l’ultimo duello con Voldemort.

La fine di una parentesi tragica della mia vita, decretata in quei pochi minuti.

Ricordo il silenzio della Sala Grande, ricordo il respiro e la paura di Harry accanto a me, e lo stesso terrore riflesso dentro di me.

Il girarci intorno in modo minaccioso e poi…

Poi il lampo di luce verde, e quello rosso da parte nostra.

Le forze che venivano via, il timore di perdere Harry.

L’urlo liberatori, l’imprecazione, la Fine.

È quasi con rabbia cieca che canto il ritornello per la secondo volta, mentre i ricordi di quello che accadde “Dopo” mi assalgono.

L’addestramento per diventare Cacciatori, le numerose Battaglie contro i Mangiamorte.

Tutte le volte che sono stata vittima delle Cruciatus, insieme ad i miei migliori amici, e tutte le volte che abbiamo trattenuto le urla, strappandoci la carne delle labbra con i denti pur di non mostrarci deboli davanti ai nostri nemici.

E poi gli allenamenti con l’attuale Esercito di Silente, con la speranza che serva a qualcosa.

<< How could this man I thought I knew
Turn out to be unjust so cruel
Could only see the good in you
Pretended not to see the truth
You tried to hide your lies, disguise yourself
Through living in denial
But in the end you'll see
YOU WON'T STOP ME

I am a fighter and I
I aint goin stop
There is no turning back
I've had enough… >>

 

[Come potei pensare di conoscere questo uomo che
Risulta essere ingiusto, così crudele
Vedere solamente il buono in te
Fingendo di non vedere la verità
Tu hai tentato di nascondere le tue bugie
mascherandoti
Vivendo nel rifiuto
Ma alla fine tu vedrai.

Non mi fermerai!
Sono una lottatrice io
Non mi fermo
Non mi giro indietro

Ne ho avuto abbastanza! ]

 

Adesso, si sono aggiunti anche i Dursley ai miei pensieri.

Certamente, negandoci l’affetto di cui è degno ogni bambino, maltrattandoci come animali, crescendoci come due indesiderati, umiliandoci ogni volta ne avevano l’occasione, hanno contribuito a crearci una forte corazza intorno.

Quindi, tante grazie anche a loro.

Alternati, ci sono ancora i Mangiamorte, e Voldemort, mentre, quasi urlo “NON MI FERMERETE!”.

Già, perché, dopo 17 anni passati a sfuggire alla morte un mese si e l’altro anche, ne ho davvero abbastanza.

Ritornello.

Di nuovo.

E adesso, lo sguardo di Malfoy su di me, non mi risulta più divertito ma…

Indecifrabile.

Senza emozioni.

Chissà cosa gli passerà per la testa…

<< Thought I would forget but I
I remember
Yes, I remember
I remember

Thought I would forget but I remember
Yes, I remember
I remember

Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
It makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter!
>>

 

 [ Pensavo di poter dimenticare ma
Ricordo
Si,  ricordo
Ricordo.

 

Pensavo di poter dimenticare ma
Ricordo
Si,  ricordo
Ricordo.

 

[ Mi hai reso molto più forte
Hai fatto in modo che io lavorassi un poco più duramente
Mi hai resa molto più saggia
Così grazie per avermi resa combattente
Hai fatto in modo che io imparassi un poco più velocemente
Hai reso la mia pelle un po\' più dura
Mi hai reso molto più intelligente
Così grazie per avermi resa una combattente [

 

Le canzone finisce e, mentre l’immagine di me ed Harry che fissiamo con odio il copro di Lord Voldemort morto sul pavimento svanisce, alzo la testa sul mio pubblico, muovendo via dagli occhi i capelli che si sono scompigliati durante i miei movimenti.

Come prima, la canzone ha lasciato di stucco un bel po’ di gente, ma poi gli applausi non mancano.

Adesso, anzi, aumentano.

Seamus prende Lavanda sulle spalle, mentre salta e urla e dalla Bacchetta, Dean fa fuoriuscire un getto di scintille rosso e oro, seguito da un forte ruggito.

Riesco a vedere una punta di orgoglio anche negli occhi di Malfoy, Nott e Zabini.

E la cosa mi lascia alquanto felice e stupefatta.

E adesso, passiamo ad argomenti più tristi.

Il pianoforte di Hermione ritorna chitarra, mentre adesso è Ginny a comporre le prima note con il suo basso.

<< You took my hand
You showed me how
You promised me you'd be around
Uh huh
That's right.. >>

 

[ Tu hai preso la mia mano
tu mi hai mostrato come (fare)
tu mi hai promesso che mi saresti stato accanto
si, come no ]

 

Silente.

Queste parole mi fanno ricordare decisamente Silente.

Quando accompagnava me ed Harry nei ricordi di Voldemort, quando ci stava insegnando come ucciderlo.

Quando ci promise, non esplicitamente, che ci sarebbe stato vicino.

<< I took your words
And I believed
In everything
You said to me
Yeah huh
That's right… >>

 

Io ho creduto alle tue parole
e a tutte le cose
che mi hai detto
si, come no

 

Certo che ti ho creduto.

Come potevo non farlo?

Eri Silente, cazzo!

Ma mi ha abbandonato.

Sirius e Remus.

Anche loro mi avevano promesso che, una volta ritrovatici e finita la Guerra, sarebbero stati per me ed Harry i padri che non avevamo mai avuto.

Già.

<< If someone said three years from now
You'd be long gone
I'd stand up and punch them up
Cause they're all wrong
I know better
Cause you said forever
And ever
Who knew? >>

 

[ Se qualcuno mi avesse detto che tra tre anni
tu te ne sarai andato da tempo
io mi sarei alzata e l'avrei preso a pugni
perchè sapevo che sbagliavano
io ne sapevo di più perchè
tu avevi detto "sempre e per sempre"
..chi poteva sapere?
 [

 

Si, è vero.

Me l’avevate detto.

“Sempre e per sempre”.

Sullo schermo appaiono le immagini di Piton, quando prendeva in giro Sirius sulla sua inutilità e quanto poco sarebbe durato, così.

Lì, alle mie spalle, ci sono io che lo colpisco con un pugno, ma non l’ho mai fatto davvero.

Era solo un desiderio che mi assaliva ogni volta nella mia mente.

E, infondo, è proprio qui che ci troviamo.

<< Remember when we were such fools
And so convinced and just too cool
Oh no
No no
I wish I could touch you again
I wish I could still call you friend
I'd give anything. >>

 

 [Ricordi quando eravamo così stupidi
e così convinti, e così fighi
vorrei poterti toccare di nuovo
vorrei poterti ancora chiamare "amico"
darei qualsiasi cosa [

 

Fred.

Insieme abbiamo fatto un mucchio di scherzi idioti.

Stupidi.

Camminare per i corridoi sapendo che la gente ci guardava ammirati, perché eravamo i Potter e i Weasley!

Sotto il ciliegio con gli occhiali da sole, mentre i gemelli ci facevano ridere tutti quanti come pazzi.

E la fuga dalla Umbridge, mentre noi eravamo al quinto anno…!

Semplicemente fighi.

Tutti questi ricordi, ovviamente, si riflettono sullo schermo e, purtroppo, anche il nostro urlo di dolore alla vista del suo corpo senza vita.

<< When someone said ceount your blessings now
For they're long gone
I guess I just didn't know how
I was all wrong
They knew better
Still you said forever
And ever
Who knew?
>>

 

[quando qualcuno aveva detto
"conta ora le tue fortune"
visto che sono andate via tutte da tempo
immagino che non sapevo quanto
io mi sbagliassi
loro sapevano più di me
ma tu continuavi a dire "per sempre"
...chi poteva sapere
 ]

 

Effettivamente Voldemort e i Mangiamorte giocavano molto che sia che Harry, a parte noi due, non avevamo nessun altro affetto, nessuna “fortuna”.

Nessuna famiglia.

Al tempo credevo che si riferissero ai miei genitori.

Soffrivo terribilmente, e soffro tutt’ora per la loro assenza, ma, almeno avevo la consolazione della presenza di tante altre persone intorno a me.

Avevano torto, mi dicevo.

Non ero sola.

Ed invece, con il tempo, se ne sono andati tutti.

Sullo schermo appaiono, uno dopo l’altro, tutti quanti.

James e Lily Potter.

Sirius.

Remus.

Tonks.

Fred.

Malocchio.

Colin Canon.

Dobby.

E persino Edvige.

<< Yeah yeah
I'll keep you locked in my head
Until we meet again
Until we
Until we meet again
And I won't forget you my friend
What happened? >>

 

[ si si, ti manterrò chiuso nella mia testa
fino a che ci rincontreremo
fino a che ci rincontreremo
e non ti dimenticherò amico mio
cosa è successo?  ]

 

Ma io non dimentico.

Di Nessuno di loro.

Come mostro a tutta la Scuola, sul Lenzuolo Magico alle mie spalle, il loro ricordo è sempre in noi.

Nella nostra stanza abbiamo una foto dell’Ordine al completo, quando erano ancora tutti vivi.

E poi, rievoco anche le immagini del Cimitero, dove quasi crollavo davanti a Lui.

Lui, che continua a guardarmi con sguardo indecifrabile.

Ma di una cosa sono certa.

Li rivedrò.

Tutti quanti.

Sono un essere umano, infondo, e morirò, no?

<< If someone said three years from now
You'd be long gone
I'd stand up and punch them out
Cause they're all wrong and
That last kiss
I'll cherish
Until we meet again
And time makes
It harder
I wish I could remember
But I keep
Your memory
You visit me in my sleep
… >>

 

[se qualcuno mi avesse detto che tra tre anni
tu te ne sarai andato da tempo
io mi sarei alzata e l'avrei preso a pugni
perchè sbagliavano tutti e
quell'ultimo bacio io lo conserverò
fino a che ci incontreremo di nuovo
e il tempo rende tutto più difficile
vorrei poter ricordare
ma semplicemente manterrò la memoria di te
mi visiti durante il mio sonno
   ]

 

Rievoco, per tutti quanti, i calorosi abbracci scambiatici con Sirius e Remus, ed i baci affettuosi con Fred.

Ma poi si fa strada prepotentemente in me il ricordo della morte di Sirius, che, purtroppo, possono quindi vedere tutti.

Ci sono io in primo piano, essendo mio il ricordo, mentre combattevo con un Mangiamorte dal cappuccio abbassato.

Lo Schianto, finalmente, ma poi un urlo attira la mia attenzione.

È Harry, ed urla un “NO!” disperato.

Capisco il motivo di tanto strazio solo all’ultimo momento, quando il corpo del mio adorato padrino sta ormai cadendo inesorabilmente dentro il Velo.

Mentre Harry viene a stento trattenuto da Remus, anche lui una maschera di dolore, io mi avvento su quell’arco maledetto, con la Bacchetta sguainata, decisa a riprendermi il mio Sirius.

Ma delle mani mi afferrano per la vita, e, dalla voce, riconosco Tonks.

Ma io mi divincolo, e, insieme ad Harry, prendiamo a chiamare Sirius a gran voce.

Ma non risponde.

E non l’avrebbe più fatto.

Ma poi la scena cambia.

Sala Grande.

Termine della Battaglia di Hogwarts.

Io che cado in ginocchio accanto ai corpi senza vita di Lupin e sua moglie, che, nei miei ricordi di pochi istanti prima erano vivi e vegeti.

Inizio a scuotere il corpo del mio vecchio professore di Difesa contro le Arti Oscure, decisa a farlo rinvenire, chiamando il suo nome disperata, e pregandolo di aprire gli occhi e sorridermi tranquillo come sempre-

Harry accanto a me, che, semplicemente, fissa il vuoto.

<< My darling
Who knew
My darling
My darling
Who knew
My darling
I miss you
My darling
Who knew
Who knew… >>

 

[miei cari, chi poteva sapere
miei cari, miei cari
chi poteva sapere...
mi manchi
chi poteva sapere.
..  [

 

Di nuovo, una carrellata di visi.   

Dei mie i affetti perduti.

Sulle ultime note appaiono Sirius e Remus che, sorridendo, ci accolgono a Grimmauld Palace, l’uno con il braccio elegantemente appoggiato sulla spalla dell’altro.

Stavolta gli applausi sono assurdamente forti, come prima, solamente molto più commossi.

Vedo anche Calì e Lavanda che ci guardano sorridenti, ma con una lacrima a rigargli i volti.

Io, invece, ed i Cacciatori abbiamo una faccia abbastanza distrutta.

Ma poi, in mezzo a tutto il casino di applausi e urla che si scatenano, Theodore Nott e Blaise Zabini si alzano addirittura in piedi e con loro tutti coloro che avevano deciso di far Evocare una sedia.

Le mani si scorticano, e le gole bruciano ma loro continuano ad applaudire.

Anche Malfoy si alza in piedi, ed applaude, guardandomi, adesso, preoccupato.

 

Dopo quella canzone abbiamo suonato anche 21 Guns, dei Greenday, una delle canzoni più emozionanti che abbia mai ascoltato.

È di difficile interpretazione, ed io ho dato la mia: Battaglia perse.

Cause sbagliate.

E quindi, se da un lato poteva essere una proposta di pace nelle dispute inutili con i Serpeverde, dall’altra c’era, da parte mia, una dedica a Malfoy e Nott.

Perché, prima di combattere una guerra, bisogna scegliere la parte giusta in cui schierarsi.

E loro, solo adesso però, ma l’hanno fatto.

Poi abbiamo anche cantato “Welcome to my life” dei Simple Plan, dedicandola a tutti coloro invidiano la nostra sfavillante vita da persone famose.

Non è affatto facile essere me, credetemi.

Ed anche “Welcome to the Jungle” dei Guns ‘n Roses.

Giusto per alleggerire la tristezza che avevamo fatto annidare nei cuori di un po’ tutti quanti.

E devo dire che muovermi a tempo di rock è stato quello che ci voleva per non scoppiare in lacrime sul palco.

Per chiudere, un’altra canzone dei Green Day.

“Know your enemy.” 

Questa è stat anticipata da una dedica ai Serpeverde, le nostre nemesi per eccellenza.

Dei ghigni divertiti hanno seguito le immagini dei nostri numerosi scontri proiettati sullo schermo bianco.

Salutati da ovazioni varie, i Cacciatori sono scesi dal palco, e, dopo qualche minuto, la festa è continuata come se niente fosse.

I miei amici sono dentro a ballare sicuramente.

Ma io preferisco restare qui da sola, a sentire il vento scompigliarmi i capelli e carezzarmi il viso.

<< Sai, Marie e Tracey e le loro amiche stanno organizzando un piccolo esercito per farvi fuori. Ma Blaise, Theo e Daphne le hanno fermate, almeno per stasera. >>

Sorrido al suono della Sua voce.

<< Io sono pronta. Non ho paura di loro. >>

Lo sento sospirare, prima che il suo bacino venga a contatto con il mio sedere, il suo petto con la mia schiena, il suo mento con la mia tempia, e le sue braccia mi circondino la vita.

Draco Malfoy mi sta abbracciando.

In pubblico.

<< Esattamente come prima… >> sussurro, sebbene la vicinanza con il suo corpo mi crei qualche problema di pronuncia << …ci fissano tutti. >>

Ed in effetti, ho appena visto qualcuno strozzarsi per lo stupore, qualcuno cadere improvvisamente, e qualcuno far schiantare al suolo il proprio bicchiere.

<< Esattamente come prima… >> mi risponde, serissimo, guardando verso la Foresta Proibita << …non me ne frega un cazzo. >>

Gli angoli delle mie labbra si allargano.

Volete sapere la verità?

Non interessa nemmeno a me.

Che guardassero.

<< Sai cosa ho notato? >> mi dice dopo un po’.

Alzo un sopracciglio, tenendo sempre lo sguardo fisso, come Lui, sulle inquietanti punte degli inquietanti alberi dell’Inquietante Foresta.

<< Che ho una voce estremamente bella? >> ipotizzo sarcastica, facendolo ghignare per un secondo.

<< Anche… >> mi concede << …Ma soprattutto che ti ho avuta davanti alle palle per 7 interi anni tutti i santi giorni… >> dice, scherzoso << …che ti ho vista mangiare, studiare, andare alle feste, fare gli esami, duellare contro le nostre compagne di Scuola.. >>

Bè? Credevate che i duelli clandestini, in questa Scuola, fossero una priorità esclusiva degli uomini?

<< …ribellarti alla Umbridge, fare casini, ridere e uscire con ragazzi. Ti ho vista da piccolo ed innocente bambina, trasformarti nella rompipalle e sconcertante donna che sei adesso. Ma, effettivamente, di te non conosco un cazzo. >>

Mi giro a guardarlo, restando sempre nei pochi centimetri di spazio tra il suo corpo e la ringhiera del balcone, trovandomi a pochi centimetri dalle sue labbra.

L’avevo già fatta questa considerazione.

<< Hai ragione. E lo stesso vale per me. >>

Mi si avvicina lentamente, mentre io già inizio a chiudere gli occhi.

<< Dovremmo rimediare a tutto questo… >> sussurro, mentre bramo con tutta me stessa sentire le sue labbra sulle mie.

<< Già, dovremmo. Domani, però… >>

E con quel “Domani” è implicito il fatto che, entrambi, saremo decisamente piuttosto impegnati stanotte.

<< Camera tua? >> chiedo, maliziosa.

Lo sento scuotere la testa.

<< Blaise e Daphne.. >> sillaba come spiegazione.

<< Ci sarebbe sempre la mia…le ragazze torneranno domattina… >>

<< Io, nella Sala Comune dei Grifondoro?! >> si indigna, interrompendo il lungo percorso sino alla mia bocca.

<< Okay… >> rispondo pacata << …direi che dovremmo darci una semplice buonanotte, allora. >>

<< Sala Comune dei Grifondoro sia. >> mi concede, facendomi ridere di gusto.

Riprende ad avvicinarsi al mio viso, in modo sempre lento e struggente, ed è quasi arrivato a baciarle, che mi fa un’altra domanda.

<< Ti mancano, vero, bambolina? >>

Non ho bisogno di chiedere a chi si sta riferendo.

A tutti i brandelli di cuore che ho perso nell’eterna lotta contro il Male.

La sua domanda mi stupisce non poco.

Come mai proprio adesso?

Ma, troppo presa dal suo fiato che mi solletica il viso, non ho davvero tempo di farmi queste domande.

<< Terribilmente. >> rispondo.

E, finalmente, mi bacia.

Si.

Davanti a tutti.

Potrebbe uscire adesso chiunque e vederci così appiccicati.

Magri qualcuno perde il respiro per un attimo, qualche altro bicchiere si rompe, e qualche altro sedere viene ammaccato.

Ma, sinceramente, non me ne frega un cazzo.

Draco Malfoy è solo Mio.

E devono saperlo tutti.

 

 

 

NOTE:

* Strong Queens, la canzone che gli Asshole hanno cantato per Kiki, Hermione e Ginny.

**Retorico = Avvocato, tra i Maghi.

***Amortentia: Filtro d’Amore più potente del Mondo.

****Muggle = Babbano. Wand = Bacchetta.

***** Potrebbe anche non interessare a nessuno, ma, le seguenti, sono le canzoni che canta Kiki alla festa, più quella che stavano ballando durante l’operazione “Arrediamo la Stanza delle Necessità”.

 

Tik Tok – Kesha.

Stupid Girls – P!nk.

Fighter – Christina Aguilera.

Who Knew – P!nk

21 Guns – Green Day.

Welcome to my life – Simple Plan.

Welcome to the jungle – Gun ‘N Roses.

Know your enemy – Green Day.

 

******D’ora in poi, le immagini di tutto quello che pensa Kiki mentre canta, anche se non è specificato, appariranno sull’improvvisato schermo alle sue spalle.     

 

 

Salve gente!

Quanto tempo, eh?

Ormai devo davvero sembrare monotona, lo so, ma mi scuso anche stavolta per il ritardo!

A mia difesa, però, devo dire che ho fatto una fatica enorme per aggiornare oggi!

Ma domani parto per l’Irlanda( <3), in una vacanza studio, per due splendide settimane….ergo, non potevo partire, senza avervi rotto le palle almeno un’altra volta.

Prima di passare ai ringraziamenti, mi sento in dovere di spiegarvi la questione delle immagini dei ricordi di Kiki proiettati davanti a tutti.

Innanzitutto devo precisare che dedicare Stupid Girls a Marie Dumont è solo una piccola vendetta da parte di Hermione, prima del riscatto vero e proprio per cui i Grifoni stanno pazientando.

Generalmente Kiki non è la tipa che ama spiattellare i fatti suoi davanti a tutta la Scuola, ma vista la presenza necessaria del microfono “Legilimens” durante la prima canzone, ha pensato che non ci sarebbe stato niente di male ad usarlo per tutto il “Concerto”, certa di potersi tenere per se alcuni ricordi più personali, come quelli della morte di Sirius.

Ma, lo sappiamo tutti, è una pessima Occlumante…

 

 MollY_gIaDa: Grazie mille…una delle più belle dici?! *__*

Comunque, per conoscere meglio il passato di Kiki e Draco, devi aspettare fino al prossimo capitolo! Spero che ti sia piaciuto anche questo..

 

Jaily: sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo…che ne pensi di questo? Comunque, per mettersi insieme ufficialmente, dovranno faticare un pochino…si sa non sono tipi facili, e, soprattutto Malfoy, non amano costrizioni ufficiali e stupidi nomi…xD

 

PrincessMarauders: chiedere a Kiki di sposarlo è leggermente affrettato…al solo pensiero di matrimonio, verrebbe un orticaria ad entrambi! Comunque sono contenta che la mia storia ti piaccia, ed anche la coppia Harry/Hermione a cui sono particolarmente affezionata..

 

Jaily: *________* Una storia scelta?! Oddio, così mi commuovi! Ti giuro, sono rimasta a bocca aperta davanti allo schermo, per la tua bellissima recensione. Non ci sono parole…davvero grazie mille, e spero vivamente che questo capitolo non ti abbia deluso…

 

Nipotina: Attenzione, perché se Malfoy scopre che l’hai chiamato tenero, si potrebbe incazzare parecchio!xD E’ vero, non sanno davvero niente l’uno dell’altro, e Lui lo sottolinea anche adesso…ma per una carrellata di ricordi da parte di entrambi bisognerà aspettare il prossimo capitolo! Spero che questo ti sia piaciuto…

 

love luna: Davvero, non so quanto manchi alla fine. Credo che lo saprete solo quando, alla fine di una capitolo, vi dirò…”Ehm, salve. Volevo dirvi che la storia finisce qui!”, perché anche io, nella mia testa, immagino il finale come un enorme punto interrogativo. E posso dirti che anche per me sarà difficile scrivere la parola “Fine” a questa storia…chissà, magari ne scriverò un seguito!

Sono felice che anche a te piacciano le Harry/Hermione, perché, per me, è una coppia davvero fantastica…Te lo prometto, se dovessi incontrare un Draco Malfoy, te lo presenterò subito, ma dubito fortemente che esista! T.T

 

ValyBrick: Anche io mi sono divertita molto a scrivere la scena nel salotto dei Dursley… con Draco che fa Lievitare il suo anello con la Bacchetta solo per infastidire Dudley! Sono davvero contenta che un mio nuovo capitolo possa essere una, seppur minima, fonte delle tua felicità! Spero che sia stata la stessa cosa con questo capitolo…

 

giu94: Si, è vero, un po’ di stabilità ci vuole. E, anche se ancora adesso, non sanno con precisione cosa sono diventati, almeno, sono a conoscenza del fatto che si amano sul serio. Ed è molto importante. Sono felice che la scena sulla Torre di Astronomia ti sia piaciuta…ci tenevo a far notare che anche Harry è spaventato dai Mangiamorte, e non solo Kiki, essendo anche lui un essere umano. Ma per fortuna c’è Hermione…grazie mille per i complimenti!

 

fragoli_na: Oh, ma grazie mille! Scusami tanto se non sono riuscita a recensire la tua ff, ma ultimamente la storia di Kiki e Draco mi ruba davvero tantissimo tempo. In più, avevo anche la scadenza di domani, e non volevo assolutamente partire senza aver prima aggiornato. Comunque, approfitto qui per farti i miei complimenti! Davvero, una bella ff! grazie mille per i complimenti che tu hai fatto me!xD

 

Ally Mayfair: Io. Ti. Adoro. Oddio, grazie mille! Il video è bellissimo, specialmente la frase che hai deciso di inserire. Davvero, molto azzeccato, grazie mille! E devo anche ringraziarti per tutti i bei complimenti che mi hai fatto, specialmente sul personaggio di Draco…insomma, faccio una fatica enorme a lasciarlo il più simile possibile a come l’ha ideato la Bowling, pur facendolo innamorare della Potter, e vedere questo sforza riconosciuto è davvero molto importante per me! <3

 

Lione94: Grazie mille, ovviamente una nuova lettrice è sempre ben accolta. Anche me piacciono molto i Serpeverde, ed anche Seamus e Dean, e mi sono davvero divertita a scrivere di quando le Serpi si arruolano all’Esercito di Silente…*_* Con questo capitolo si è un po’ spiegata la mancata reazione di Lucius al bacio del figlio con la Cacciatrice…che mente subdola che hanno i Malfoy, eh? Per quanto riguarda i Mangiamorte…non posso dirti molto, solo che, sebbene a volte attacchino per divertimento,come nel caso del London Bridge, hanno certamente un obiettivo ben preciso…che si scoprirà nelle prossime puntate! Muahahah

 

_ki_: Grazie mille per i complimenti, e mi dispiace essere stata la causa di una tua studiata notturna! Sono anche felice di essere riuscita a farti piacere questa storia, sebbene le coppie non siano, generalmente, di tuo gradimento. È una bella soddisfazione! Per quanto riguarda la storia di Kiki, ci avevo pensato anche noi, e con me anche Draco come si può notare!xD Però cercavo un’occasione adatta a farle fare un giro nei suoi ricordi, e far conoscere se stessa a Malfoy mi sembrava la situazione giusta. Ecco perché ho aspettato tanto. Ma, non preoccuparti, nel prossimo capitolo, faranno tutti e due un giretto nel Pensatoio!

 

 Hillian93: Okay, proprio prestissimo non ho aggiornato ma…almeno l’ho fatto, no?xD Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto…che ne pensi di questo?

 

Marti_18: Benvenuta nuova lettrice! Ovviamente sei ben accetta, non importa che tu non abbia recensito prima! Anche io adoro i personaggi di Theo, Blaise, Seamus e Dean, e mi diverto un sacco a scrivere di loro…per non parlare, ovviamente, di Draco Malfoy…semplicemente assurdamente sexy!:Q Spero che anche in questo capitolo ti siano piaciuti i personaggi…

 

giangi2495: Si lo so, sono un danno! È che i miei capitoli, senza che io lo decida, sono sempre assurdamente lunghi ultimamente, ed io vado sempre di fretta quando aggiorno, che molti errori di ortografia mi sfuggono.

Per quanto riguarda Ron e Neville, non stanno frequentando nessuno al momento, ma non disdegnano qualche storiella senza importanza o da una sola notte, sebbene a Ron piaccia Calì (ormai si è capito).

I Cullen erano lì, perché invitati alla festa.

Essendo una delle uniche due famiglie di vampire vegetariani, sono ben conosciuti dai Maghi, e, soprattutto, rappresentano un punto di contatto con il mondo dei vampiri. Avevo deciso che avrebbero fatto una sola apparizione, più perché mi piacciono come personaggi che per una vera importanza della storia ma, chissà, magari potrei farli tornare con qualche scusa!

Grazie per i complimenti, e ben venuta, nuova lettrice! Che ne pensi di questo capitolo?

 

 puffolettaHP: Non smetterò mai di scusarmi per la mia lentezza nell’aggiornare…ma, purtroppo, non posso farci niente! Bellissima? Una delle più bella del sito? Ma grazie! *__* E di questo capitolo cosa ne pensi, invece?

 

 pisola5: Grazie mille per i complimenti…anche a me è sempre piaciuta l’idea di Harry e Hermione insieme, e di una Lady Potter nella storia…quindi ho pensato di scriverci su! Alla prossima…

 

Grazie mille anche ai preferiti, ai seguiti e a chi ha messo la mia ff tra quelle da ricordare.

E, ovviamente, anche a chi leggo soltanto.

Vi adoro.

Al prossimo capitolo.

BIGIA

 

  
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