FIGHTER
4th
of April.
Se
qualcuno dovesse chiedermi di descrivere la mattina dopo con una sola
parola,
sceglierei certamente questa:
Silenzio.
In
silenzio ci siamo alzati dall’enorme lettone antico di Malfoy
Summer Manor, in
silenzio ci siamo ritrovati con Harry ed Hermione, in silenzio abbiamo
fatto
colazione, in silenzio abbiamo percorso il vialetto
dell’enorme castello, senza
che nessuno dei quattro si voltasse nemmeno una volta, in silenzio
siamo
ritornati ad Hogwarts e sempre in silenzio ci siamo congedati, per
tornare
ognuno nelle proprie stanze.
Il
malumore generale era palese.
Per
noi tre Grifondoro non è stato affatto facile rivedere i
visi sorridenti dei
nostri vecchi amici stampati su delle mere lapidi, come sempre, e sono
certa
che la desolazione di Malfoy sia dovuta all’essere ritornato
in uno dei suoi
Manieri.
Ma
non sono sicura di cosa questo ha scatenato dentro di Lui: disprezzo e
rammarico per le sue Oscure origini, o nostalgia per il Lusso a cui ha
rinunciato arruolandosi nell’Esercito di Silente?
E
se è vera la seconda ipotesi, avrebbe mai la faccia tosta di
ritornare sui suoi
passi, e ricongiungersi ai suoi genitori?
Una
cosa è certa, però.
In
qualsiasi caso, non ho alcuna intenzione di perderlo.
Per
Lui, da oggi in poi, lotterò con le unghie e con i denti,
spazzando via
chiunque abbia intenzione di portarmelo via.
Draco Malfoy
è Mio,
almeno quanto io sono Sua.
<<
Allora, come è andata l’escursione con il
Principino? >>
<<
Niente di che. Nessuno ci ha dato problemi, a parte Malfoy, ovviamente.
Abbiamo
litigato meno del previsto, però e con Harry non
è volato nemmeno un cazzotto.
>>
<<
Ottimo. Io sono andata al concerto degli Asshole. Vi salutano.
>>
<<
Davvero? Che palle avrei voluto esserci! >>
<<
Anche loro avrebbero voluto averci tutte e tre insieme. Mi hanno
regalato una
rosa blu elettrico, e ne ho due in stanza anche per voi. Non sono
adorabili?
>>
<<
Si che lo sono! Ma Seam? Non ha fatto storie? >>
<<
Storie?! Ne ha fatto una tragedia greca! Stavamo per lasciarci! Il clou
è
arrivato quando hanno cantato Strong
Queens*…stava
per salire sul palco e
riempire di ceffoni Koel, Slecht e Geil. Per non parlare degli
apprezzamenti
fuori luogo che ha fatto tutta la notte su Aileen, solo per farmi
ingelosire,
ed avere la sua vendetta! >>
<<
Pensa che Harry e Malfoy ci hanno fatto allungare la strada di non so
quanto,
pur di non passare da Hogsmeade, per loro tre! >>
<<
Uomini! Quanto sono bambini! >>
Le
risate delle mie due migliori amiche riempiono l’aria intorno
a me, mentre
accolgo con immenso piacere una folata di vento che mi scompiglia i
capelli,
penetrandomi nelle ossa.
Hermione
si alza il collo della camicia più contro il collo,
coprendosi la gola con la
propria mano, mentre Ginny si stringe maggiormente nel suo mantello.
Siamo
sotto il nostro solito ciliegio, a goderci le ore del tardo pomeriggio,
seppur
la temperatura, pur essendo ad Aprile non sia particolarmente calda.
I
ragazzi sono agli allenamenti di Quidditch da circa una
mezz’ora, in vista
della partita finale con Corvonero: avevamo intenzione di raggiungerli,
insieme
a Calì e Lavanda ma, avvistato questo invitante ciliegio,
mentre le altre due
hanno proseguito, noi abbiamo preferito restarcene qui sole solette, a
raccontarci delle rispettive precedenti giornate.
Insomma,
gli avremmo visti urlarsi addosso parolacce su parolacce a cavallo di
quelle
maledette scope almeno un miliardo di volte.
Se,
per un pomeriggio o due manchiamo, di certo non se la prenderanno.
Ginny,
invece, essendo in “Quel” periodo del mese, ovvero
quello in cui ogni donna è
vittima di ciò che gli uomini, terrorizzati, chiamano
“Le loro cose”, ma che
gli esseri umani normali denominano “Mestruazioni”,
ha chiesto a mio fratello,
Capitano della squadra, di risparmiarla almeno per oggi.
<<
Kiki? Che hai? Sei fin troppo silenziosa, per una Potter!
>>
Alzo
le spalle, mentre chiudo gli occhi, beandomi della frescura che questo
soffio
di vento mi sta procurando.
Alla
mia mancata risposta alla domanda di Ginny, è Hermione ad
incalzare.
<<
Sei indecisa se sposarti in bianco o in rosa salmone, questo giugno?
>>
Riesce
a strapparmi un sorriso divertito, che, mentre la riccia si prodiga a
spiegare
ad una incuriosita Weasley come Malfoy abbia preso per il culo Dudley
con la
storia del matrimonio, ha tutto il tempo di trasformarsi in una genuina
risata.
Ne
sento il riverbero nel vento, e mi rendo conto di quanto avessi bisogno
di dar
voce alle corde vocali.
Non
pronunciavo parola praticamente da questa notte.
Anche
Ginny, alla descrizione della faccia che ha fatto Dudley non appena il
suo cervellino
ha captato la frase “Ci sposiamo a giugno”, si
lascia andare al divertimento.
Seguono
minuti davvero spassosi, in cui il nostro passatempo è
quello di insultare
quella testa di maiale di mio cugino Big D.
Ma
poi, la domanda di Ginny mi riporta alla realtà,
ricordandomi il motivo della
mia attuale ossessione, e ciò che mi ha arrovellato il
cervello per tutta la
giornata, causando il mio silenzio.
<<
Matrimoni fasulli a parte…adesso tu e Malfoy state insieme?
>>
Oggi
non ci siamo visti per tutto il giorno.
Anzi,
ci siamo per lo più evitati.
O,
se vogliamo aggiungere un secondo “Anzi”, era Lui
ad evitare me.
Non
ne capisco il motivo, e questo suo strano atteggiamento mi ha causato
non poche
domande, film mentali, preoccupazioni ed anche immense paure.
E
se avesse cambiato idea su noi due?
Insomma,
non che ci fossimo ufficialmente impegnati, ma dopo aver udito
fuoriuscire
dalle sue labbra perfette quel “Ti amo” ben due
volte, dopo aver così
placidamente fatto l’amore questa notte, e dopo che si
è così inaspettatamente
offerto di far parte della mia vita, ieri, credevo che, ormai,
ciò che ci
separasse dal vivere come una normale coppia, fossero solo appellativi
strani e
futili.
Ed
invece, da quando ha aperto gli occhi stamattina, non ha fatto altro
che non
rivolgermi la parola, ed evitarmi, come abbiamo sempre fatto.
Davvero
la mia felicità era destinata sin dall’inizio a
durare così poco?
Davvero
dopo l’agognato “Ti amo” siamo destinati
a rimanere nel solito ed odioso limbo
delle incertezze?
Che
cazzo gli succede?
Cosa
gli passa per la testa?
Che
ruolo avrò nella sua vita, d’ora in poi?
<<
No, ragazze. Avete visto come mi ha evitato oggi. È da
stamattina che non ci
rivolgiamo parola. Non ho la più pallida idea di cosa stia
succedendo. >>
Le
mie amiche si scambiano sguardi carichi dei miei stessi dubbi.
Restano
occhi negli occhi per un bel po’, ne sono certa, per chiedere
mentale conferma
all’altra dei propri pensieri.
Siamo
talmente abituate a stare insieme notte e giorno che, ormai, le parole
si
rivelano molto spesso futili tra noi.
Si
dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima.
Niente,
per noi, è, allora, più trasparente delle iridi
delle altre due.
Confermate
le loro tesi, si girano a guardarmi.
Hermione
sospira, ed incatena il mio sguardo al suo, posizionandomi una mano
sulla
spalla.
<<
Tesoro, ma non sei stanca di tutta questa situazione? >>
Che
domande.
La
guardo come se mi avesse chiesto “Moriresti per
Harry?”.
<<
Certo che lo sono, Herm. Ma non è colpa mia se quel bastardo
di Cupido mi ha
fatto innamorare di un Enigma Egizio, e non di un normale essere umano!
>>
Strappo
dei sorrisi ad entrambe, subito cancellati da una luce battagliera,
tipica di quando
si stanno intestardendo su qualcosa, e che, puntualmente, ha il potere
di
atterrirmi.
<<
Che Cupido sia un gran bastardo non ci sono dubbi…
>> commenta Ginny, con
gli occhi ardenti almeno quanto i suoi capelli <<
…ma ciò non vuol dire
che noi povere donne dobbiamo restarcene inermi a sopportare le follie
dell’altro sesso. >>
Alzo
un sopracciglio, guardando intimorita prima la rossa, poi la riccia.
<<
Che cosa volete dirmi? Che dovrei fare? >>
Alzano
gli occhi al cielo.
Hermione
si mette addirittura in piedi, con le mani sui fianchi ed un cipiglio
severo
alla Mcgranitt.
<<
Cazzo, tesoro, tu sei Kimberly Potter! Hai ucciso Raptor, affrontato un
Basilisco, sconfitto centinaia di Dissennatori, affrontato e vinto
decine di
Mangiamorte, e sei considerata
Mentre
la riccia riprende fiato, Ginny annuisce con tutto il vigore che
può conferirle
il suo esile collo, mentre prende posto ben ritta sulle gambe, accanto
ad Herm.
Resto
a fissarle a bocca aperta.
Hanno
ragione.
Cazzo,
se hanno ragione!
Sono
una Grifondoro, Santo Godric, ma non mi sto affatto comportando come
tale!
<<
Sei Kimberly
Potter. >>
Me
lo ha ricordato anche Lui, esattamente ieri quando, dinanzi alle porte
del
Cimitero mi sono lasciata prendere dallo sconforto.
Credo
che abbia voluto dire, più o meno, ciò che mi
è appena stato urlato da
Hermione, solamente sprecando meno fiato e meno parole.
Ho
giurato ad Harry che niente e nessuno mi avrebbe mai piegato, ho
giurato a
Sirius che niente e nessuno mi avrebbe strappato mai il sorriso e la
vitalità,
ho giurato a me stessa che niente e nessuno mi avrebbe più
portato via Draco
Malfoy, ora come ora.
E,
di certo, non riuscirò mai a tener fede a queste promesse se
me ne resto qui,
sotto questo dannato ciliegio, a struggermi di sospiri e domande.
Non sempre la
vita
risponde da se agli interrogativi che ella stessa ti pone.
La maggior
parte delle
volte devi andarteli a risolvere da sola.
Sento
il fuoco della decisione ardermi lo sguardo, un sorriso coraggioso
illuminarmi
il viso, e le gambe issarmi dritta e fiera in piedi, fronteggiando le
mie
amiche.
<<
Avete ragione…. >> proclamo, facendole
sorridere << …non permetterò
più a quel ragazzo di polverizzarmi il cervello, cercando di
capire le sue
seghe mentali. È ora che prenda una ferma decisione, e che
la rispetti!
>>
Le
mie migliori amiche esplodono in applausi e fischi di giubilo.
Il
tutto accompagnato dalle nostre risate.
<<
Più
passano i minuti, e più mi convinco che, prima o poi,
dovrò assolutamente farmi
dire
Insomma,
a momenti passo più tempo qui che nella mia, di Comune, non
c’è qualche diritto
per Alta Frequenza, per la sottoscritta?
E
poi sono certa che, un giorno o l’altro, Nott e Zabini, pigri
come sono, mi
lasceranno fuori una volta per tutte, stufi di dovermi sempre venire a
prendere
davanti al Ritratto del Serpente.
Sempre
che non abbiano deciso di iniziare a farlo proprio adesso…
Dopo
aver parlato con Hermione e Ginny ci siamo recate subito nella stanza
di Harry
e Ron, a prendere
Ammetto
che lo stomaco mi si è momentaneamente attorcigliato per la
gelosia, ma la
presenza della Principessa Serpeverde mi tranquillizza non poco.
Dubito
che i due Regnanti delle Serpi farebbero mai un torto a Zabini, e, a
meno che
alla Greengrass non piaccia assistere come spettatrice ad un rapporto
sessuale,
i miei film mentali su Malfoy e
Salutate
le mie amiche mi sono precipitata quaggiù, ho mandato un
Patronus ai due
pervertiti sopraccitati, Zabini e Nott, e mi sono messa qui, buona
buona, ad
attendere un loro arrivo.
Sbuffo,
per almeno l’ottava volta nel giro di tre minuti.
Ho
sempre odiato le attese, specie se ho qualcosa di urgente ed importante
da
risolvere.
Ma
il rumore del Ritratto che si apre mi fa alzare gli occhi dalla crepa
sull’angolo in basso del muro, speranzosa.
Ma
questo sentimento si trasforma subito in fastidio ed irritazione.
<<
Potter, e tu che ci fai qui? >>
Non sono Zabini e Nott.
Ma
dei loro compagni di Casa che mi stanno potentemente sulle palle.
Davanti
a me si parano Lucian Bole, e Kain Flitt, affiancati da Tracey Davis
insieme ad
altre due ragazze, una rossa ed una bionda.
Entrambe
hanno i capelli lunghi e lisci fino alle spalle, e sono assolutamente
certa di
averle viste da qualche parte, e che non frequentino il mio stesso anno.
Ma,
di loro due, mi sfugge il nome.
Oh,
se me la ricordo!
È
rinomata la sua forte attrazione per Malfoy…
<<
Ehm… >> rispondo, acida <<
…Per quale motivo dovrei dirvelo, di
grazia?! >>
Bole,
che aveva parlato all’inizio, sta per ribattere, ma viene
preceduto dalla
Serpeverde dai capelli rossi.
<<
Perché magari sei nel nostro territorio, tu che dici
Mezzosangue? >>
Sarcasmo,
domande retoriche, tono freddo, sguardo superiore, naso
all’insù…
Si,
si, sto parlando con una Serpeverde D.O.C.
Rido,
senza allegria, e poso il mio sguardo pieno di disprezzo sui miei
momentanei
interlocutori.
<<
Si da il caso che io vada dove mi pare, e non devo certo dare
spiegazioni a
delle fecce come voi! >>
Essere denominati “Fecce” non è
certamente la cura migliore per il gigantesco
ego dei Verde-Argento.
Ed
infatti, la loro rabbia sale alle stelle, ed iniziano a parlare
l’uno sull’altro.
O
meglio, iniziano ad insultare la sottoscritta, sovrapponendo le loro
soavi voci
l’una sull’altra.
Ma,
mentre ascolto annoiata e divertita le frasi accavallate di questi
cinque
idioti, mi accorgo che il Ritratto del Serpente non si è
ancora chiuso del
tutto alle loro spalle.
Probabilmente,
distrattosi per la mia inaspettata presenza quaggiù,
l’ultimo di loro cinque
che ha messo piede fuori dalla Comune, non si è prodigato di
chiudere
decentemente il Passaggio Segreto.
Ignorando
deliberatamente tutti quanti, sto appunto per approfittare di questa
distrazione e defilarmela nella stanza numero 7 dei Dormitori Maschili,
quando
le mie intenzioni vengono intercettate.
<<
Dove credi di andare?! >> sbotta Flitt.
Immediatamente
le tre ragazze mi si parano dinanzi a braccia incrociate,
fronteggiandomi
arroganti.
<<
Pensi di andare da Lui, non
è vero?
>> mi domanda la bionda.
Bingo,
tesoro.
Ma
credi davvero che lo verrò a dire proprio a te?
Alzo
un sopracciglio, esibendomi nel mio miglior sorriso di chi ti sta
deliberatamente compatendo.
<<
Il concetto del “Sono cazzi miei” fa fatica ad
entrarvi nella testa, vero
piccoline? >>
La loro irritazione, ed il loro odio verso di me crescono a dismisura,
proporzionalmente al mio divertimento.
Fuori,
sembro decisamente infastidita ed ostile, ma dentro di me mi sto
sbellicando.
<<
Non sei la benvenuta a Serpeverde. Vattene. >>
Mi
giro ad incenerire Tracey Davis che, finalmente, si è decisa
a parlare, mentre
gli altri quattro la guardano orgogliosi della sua faccia tosta.
Sfoggio
il mio sguardo più cattivo, che, però non
scoraggia la fan del Mio Principe
delle Serpi, che incalza.
<<
Non ti permetterò di mettere più piede qui
dentro. Non ti permetterò di andare
da Lui. >>
Ghigno.
Con
la stessa espressione malvagia che assumeva Voldemort prima di uccidere.
<<
Davvero? Prova ad impedirmelo. >>
È
una sfida?
Esattamente.
Povera bimba,
non sa
contro chi si è messa.
Afferro
anche io pigramente la mia Fonte Magica, puntandola contro di lei.
Alzo
un sopracciglio, palesemente delusa dall’Incantesimo Gambe
Molli che mi lancia
la mia avversaria, in modo molto chiassoso e prevedibile.
Lo
scanso con facilità, con un Incantesimo non Verbale,
evitando, più che per
pietà che per altro, di rispedirlo al mittente.
Un
getto d’acqua molto potente fuoriesce, in risposta, sempre
dalla Bacchetta della
Davis, getto che, con un’enorme fiammata proveniente da me,
evapora prima che
anche una solo goccia possa raggiungermi.
Tracey
ritenta, innervosendosi sempre di più, e scagliandomi contro
uno Schiantesimo
che io rispedisco verso di Lei, centrando la parte di muro sopra il suo
orecchio sinistro, frantumandolo.
<<
Principessa, distruggerci i Sotterranei, non è certo il modo
migliore per
chiedere ospitalità nella nostra lussuosa Comune!
>>
Un
largo sorriso mi si allarga sul volto.
I
cinque Serpeverde si voltano verso la voce che, alle loro spalle, mi ha
appena
salutato.
Bole
e Flitt invece, salutano i due nuovi arrivati con rispetto, e con
l’immancabile
ghigno, evitandosi però occhi a cuoricino e bava alla bocca,
come invece stanno
facendo le tre donne.
<<
Blaise! Theo! >> salutano le tre, in coro, con un tono
talmente
civettuolo, da essere paragonato ad un sospiro di godimento.
Alzo
gli occhi al cielo.
<<
Tracey…Amber…Roxy… Incantevoli come
sempre! >> le adula Nott, mandando in
pappa il cervello a loro, e facendo ridere sotto i baffi me.
Zabini,
invece, mi rivolge uno sguardo divertito.
<<
Non possiamo lasciarti da sola un attimo, che ci scateni una rissa?
>>
Arrogante,
lancio un’occhiata di sufficienza ai cinque esseri inutili
che mi circondano, e
rispondo:
<<
Sai com’è, battere voi Serpeverde è una
cosa che ho sempre adorato. Sia in un
duello, che verbalmente. >>
Mentre
Nott e Zabini se la ridono, Tracey Davis non sembra dello stesso
parere, e con
lei le sue amichette idiote.
<<
Cosa ti fa pensare che stessi vincendo tu, Potter? >>
Alzo
un sopracciglio.
<<
Magari il fatto che ho scansato i tuoi Incantesimi da quattro soldi,
con la
stessa facilità con cui i qui presenti Nott e Zabini vi
porterebbero a letto
tutte e tre come state?! >>
La
mia battuta causa un riso sguaiato ai sopraccitati Serpeverde e, loro
malgrado,
anche a Bole e Flitt, sebbene si stiano palesemente trattenendo.
Noto
invece come Tracey, Roxy e Amber, di cui ho appena appreso il nome, si
siano
decisamente risentite.
<<
Come osi, brutta stronza Grif… ? >>
L’arringa
certamente spietata e crudele, per non dire lunghissima, di insulti di
Roxy
viene repentinamente interrotta da un annoiato Zabini che, con un solo
sguardo,
ha il potere di zittire la bionda, e fare abbassare le Bacchette alla
castana e
alla rossa.
Stessa
cosa accade con gli altri due ragazzi che, grazie al viso del suddetto
mio
“Protettore” che si sposta appunto verso Bole e
Flitt, voltandomi, noto che
stavano per attaccarmi alle spalle.
<<
Ragazze, ragazze…vi ho appena detto che siete incantevoli.
Ma non so quanto
possiate ancora esserlo, se decidete di affrontare
Talmente
affascinante, che le tre Serpi, sembrano fermare il proprio cervello
alla
parola “Incantevoli”, senza carpire
l’accusa di inferiorità in duello rispetto
alla sottoscritta, che si trova nelle parole di Theodore che seguono,
sorridendogli ammaliate.
Che
schifo…
<<
E la stessa cosa vale per voi due… >> aggiunge
Blaise, rivolgendosi a
Lucian e Kain << …non vi conviene mettervi di nuovo contro la qui presente
signorina. Se anche non ci
riuscisse Lei a farvi fuori, se ne preoccuperebbero lo Sfregiato e
Draco.
>>
E
con questa frase ad effetto, mi afferra per un braccio e, insieme a
Theo,
entriamo finalmente nella Sala Comune delle Serpi.
Camminiamo
in silenzio, incuranti dei numerosi sguardi, ostili e carichi di
disprezzo per
quanto mi riguarda, che ci fissano spudoratamente.
Con
la coda dell’occhio vedo anche una ragazza stringere
febbrilmente le dita
contro
Probabilmente,
essendo un segreto Ministeriale il fatto che anche Malfoy ci abbia
accompagnato
a Godric’s Hollow ieri, tutta
E
non è difficile immaginare come quasi tutti abbiano tratto
le loro conclusioni,
che vedono me e Lui, ormai coma una
coppia stabile, specie dopo i numerosi sospetti che sguardi e strane
difese da
parte nostra hanno sparso qua e lì, e dopo il bacio
hollywoodiano che Gossip
Girl si è tanto prodigata di rendere pubblico.
Considerato
il fatto che sono anche in compagnia di Blaise Zabini e Theodore Nott,
il
livello di odio verso la sottoscritta da parte della
quasi totalità delle donne Serpeverde, deve
essere, al momento, alle stelle.
Gli
uomini, invece, si limitano semplicemente a disprezzarmi, nella norma,
come
hanno sempre fatto in questi otto anni.
E
la cosa mi diverte.
Mi
diverte un sacco.
<<
Secondo voi, mi porto a letto Roxy stanotte e Amber domani, o il
contrario?
>>
La
domanda esistenziale di Nott interrompe le mie riflessioni gongolanti,
strappandomi una risata.
Blaise,
invece, si mostra pensieroso almeno quanto il suo amico, prendendo sul
serio il
suo immenso dubbio.
Ci
fermiamo vicino ai soliti divanetti, e, mentre loro si siedono tutti
crucciati
sotto il pesante punto interrogativo di chi Nott debba trombarsi prima,
io
resto in piedi, a fissarli incredula.
Alzo
un sopracciglio, e rispondo, sarcastica:
<<
Perché non tutt’e due insieme? >>
I
due depravati si girano a guardarmi, serissimi.
<<
Sai Theo…credo che
L’interessato
prende a far vagare lo sguardo per la sua Sala Comune, in pausa di
riflessione,
per poi tornare con gli occhi nei miei, e ghignare.
<<
E’ un ottima idea! Non ti
facevo così
perversa, Potter! >>
Inutile
starvi a dire che le mie proteste, e le mie rispostacce, tutte
incentrate sul
tema “Ma io stavo solo scherzando!” si rivelano
perfettamente vane, dal
distogliere quelle due menti contorte, da un altrettanto contorto
progetto.
Ed
io che pensavo, da quella volta in Sala Grande, subito dopo il servizio
fotografico, che a Nott piacesse
Decidendo
che, cercare di entrare nella testa di un solo Serpeverde, e mi
riferisco a
Malfoy, è già troppo sfiancante di suo,
figuriamoci tentare di capire anche
questi due, mi congedo, evitandomi anche i racconti sui loro vecchi e
gloriosi
menage a trois, e mi dirigo verso la stanza numero 7 dei Dormitori
Maschili.
Salendo
le scale, noto, dalle Finestre Incantate, come il sole stia per
tramontare,
regalando ad Hogwarts e a qualche coppietta romantica che popola il
Parco della
Scuola un incantevole spettacolo.
Intercetto
anche due ragazzine, ed un ragazzo che, pressappoco potrebbero
frequentare il
quinto ed il sesto anno, lanciarmi uno sguardo ostile, almeno quanto
quello
della Davis, e venirmi incontro con aria combattiva.
Il
ragazzo sta per parlarmi, il viso una maschera di disprezzo, ma,
fermandomi
proprio nei pressi della stanza numero 7, lo precedo.
<<
Si lo so, lo so. Non sono la benvenuta, dovrei tornarmene nella mia
Torre, non
dovrei assolutamente essere qui, i Serpeverde sono stufi di trovare la
mia
irritante presenza intorno al loro territorio, non mi devo
più avvicinare al
vostro Principe eccetera eccetera… Possiamo saltare la parte
in cui mi fate le
solite minacce, tentate di attaccarmi con
Il
mio monologo, pronunciato senza quasi prendere fiato, lascia sbigottiti
le qui
presenti piaghe, il secondo gruppo di scocciatori della giornata.
O
meglio, più che sbigottiti, opterei per un
“Intontiti” dal mio fiume di parole.
Talmente
tanto, da permettermi di infilarmi velocemente, senza nemmeno bussare,
e
fanculo al galateo,nella stanza interessata, nel mentre che i tre
cerchino di
mettere in moto i loro cervelli, e capire cosa io abbia appena detto
loro.
<<
Maledetti Serpeverde… >> commento tra me e me,
mentre, di spalle alla
stanza, chiudo velocemente la porta, prima che qualcun altro dei
Verde-Argento
decida di rompermi ancora le palle.
Un
silenzio carico di stupore alle mie spalle, però, mi ricorda
che ho appena
fatto irruzione in una stanza non mia, senza annunciarmi in alcun modo,
semplicemente
presentandomi prepotentemente.
Ed
è infatti con un po’ di imbarazzo che mi volto,
incrociando tre paia di occhi
stupiti su di me.
Come
letto sulla Mappa del Malandrino, Malfoy è in compagnia
della Greengrass e
della Parkinson.
Lui
è seduto sul suo letto, con la schiena appoggiata al muro,
ed una gamba piegata
ed appoggiata sul materasso.
Come
detto prima, tutti e tre mi stanno fissando, Faccia da Carlino con un
irritato
sopracciglio alzato, ma, sono certa di poter affermare che, un attimo
prima che
entrassi io, stessero parlando di qualcosa di serio.
Dedico
ai tre un sorriso imbarazzato, portandomi una mano ai capelli, tipico
atteggiamento che assumo nel mio attuale stato d’animo.
<<
Ehm…scusate l’intrusione
ma…ecco…sembra che oggi metà Casata di
Salazar
Serpeverde abbia voglia di Schiantarmi! >>
Malfoy
resta impassibile a fissare lascivo il mio corpo, Daphne non si
risparmia un
sorrisetto, e
Idiota…
Evito
di mandarla a fare in culo, limitandomi a lanciarle uno sguardo omicida.
Cadiamo
in un silenzio eccessivamente pesante, per la sottoscritta, durante il
quale,
per disperazione, inizio persino a fischiettare la canzoncina del
Cappello
Parlante, e precisamente il pezzo in cui parla di Grifondoro,
canticchiandolo
dentro di me.
<<
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla
dei coraggiosi di cuore:
audacia,
fegato, cavalleria
fan
di quel luogo uno splendore! >>
Se
la canto ad alta voce, in pieno territorio Serpeverde, è la
volta buona che
crepo.
Battendo
il piede contro il pavimento, in modo, lo ammetto, abbastanza
nevrotico, cerco
di alleggerire il disagio che il silenzio mi crea, analizzando ogni
angolo
della stanza, in cerca di qualcosa che catturi la mia completa
attenzione per
più di un nanosecondo.
Speranza
vana.
Però,
è una frase della Greengrass che mi salva dallo sparare una
cazzata, altro
tipico atteggiamento che assumo in situazioni come questa.
<<
Pansy, è meglio che andiamo.
Bingo,
Daphne.
La
guardo sorridendo sarcastica.
<<
In realtà, qualche altro minuto di silenzio, e mi sarei
decisa a dirvi di
andare a farvi un giro. >>
Alzandosi,
le due ragazze mi passano di fianco, mentre Malfoy punta il suo
fantastico
sguardo su un angolo a caso del muro alla sua destra, e Carlino
commenta:
<<
In realtà avevo capito che volevi Draco tutto per te sin
dall’inizio. Ma
vederti imbarazzata a fischiettare è stato davvero troppo
divertente. >>
Non
faccio in tempo a mostrarle la bellezza del mio elegante dito medio,
che sento la
porta della stanza chiudersi alle mie spalle.
Bene, Principe
delle Serpi.
A noi due.
<<
TIRATE QUELLA CAZZO DI PALLA COME SI DEVE, PORCO SALAZAR!
>>
<<
VEDI DI INDIRIZZARE I BOLIDI COME GODRIC COMANDA, TESTA DI TROLL!
>>
<<
MA CHE HAI,
<<
CHE DIAVOLO ERA QUEL TIRO, DEGNO DI UNA VEELA IN CALORE?!
>>
Inutile.
Non
credo capirò mai la passione che gli uomini, ed anche alcune
donne, hanno per
il Quidditch.
Insomma,
certamente è divertente assistere alle partite, e so essere
anche molto
competitiva quando si tratta della vittoria della mia Casa, ma, urla ed
insulti
di questo genere, conversazioni lunghe un pomeriggio sulla migliore
tattica da
utilizzare, oppure addirittura risse
per una stupida palla dorata, resteranno sempre al di fuori della mia
comprensione.
E,
insieme a queste, non riuscirò mai a capire nemmeno Ginny
che, in questo
momento, sta maledendo con tutta se stessa, la sua essenza di donna, e
la
propria debolezza, ripetendo: “Non dovevo chiedere ad Harry
non partecipare
all’allenamento oggi! Stupida, stupida, stupida, stupida, stupida!”.
Dal
canto mio, ho acconsentito di venire qui, alla fine, solo
perché, sia a me che
a Ginny, dopo che Kiki era andata dal suo personale tormento, non
è venuto in
mente niente di meglio da fare.
E
poi, almeno, posso ammirare il mio ragazzo in tutto il suo splendore.
Leggermente
sudato, incazzato e concentrato è davvero molto, molto!, sexy.
Adesso
ha fermato i suoi giri veloci intorno al Campo con la scopa, e sta
fluttuando
leggermente più in alto del resto della sua squadra,
supervisionando il loro
lavoro, urlando ordini, istruzioni, ammonimenti e complimenti.
I
capelli neri come la notte sono più in disordine del solito,
scompigliati a
tratti dalle sue mani nervose e dal vento che tanto ci ha fatto
rabbrividire
prima, sotto il ciliegio.
Ad
un tiro particolarmente potente di Demelza, che nemmeno Ron riesce a
parare,
gli occhi di Harry saettano orgogliosi verso
La
bravura di Demy non sfugge nemmeno a noi spettatori casuali, che ci
esibiamo in
un applauso compiaciuto, mentre la suddetta Cacciatrice, ridendo, ci
risponde
con un inchino di gratitudine.
Quasi
non sento Ginny commentare, in termini tecnici ed esperti, il tiro
della sua
compagna di Squadra, perché sono troppo impegnata a fissare
il mio ragazzo.
Il
quale sta facendo la stessa ed identica cosa.
Attirato
dal suono delle mie mani che si infrangevano una contro
l’altra, ha voltato lo
sguardo nella mia direzione, ed ora mi sta strizzando
l’occhio complice.
Gli
sorrido.
Restiamo
occhi negli occhi per un po’, mentre il resto del Mondo
sparisce, insieme ai
suoi odori, ai suoi suoni, ai suoi pericoli ed ad i suoi problemi,
almeno fino
a che il mio Harry non viene chiamato a gran voce da Ron.
<<
Ehi Capitano! La tua bella puoi ammirarla più tardi, che ne
dici di muovere il
culo, ed iniziare a tirare fuori il Boccino? >>
Sia
io, che Harry ridiamo della schiettezza del nostro migliore amico che,
in
risposta fa una linguaccia ad entrambi.
<<
Domani uscirà l’intervista dei Potter su Strega
Moderna…che Harry sia
innamorato perso della Granger lo sappiamo tutti ma, secondo voi,
Barbie si
sarà fatta dire qualcosa in più sul bacio tra
Malfoy e Kim? >>
<<
Difficile, lo sapete che non parlano mai dei cazzi loro sui
giornali…però è
anche vero che ier… >>
<<
Shhh, abbassate la voce idiote! >>
Mi
giro automaticamente verso Ginny.
E,
dallo sguardo curioso che mi rivolge, credo che anche lei abbia appena
origliato, esattamente come me, i discorsi di quelle Grifondoro del
sesto anno
che, sedute qualche fila più giù di noi, stanno
spettegolando sui Prescelti.
Una
di loro, dalla folta e riccia chioma bionda, però, accortasi dei loro toni
troppo alti, talmente
alti da permettere a noi di sentirle, ha intimato un maggiore silenzio,
nostro
malgrado.
Non
sono mai stata la tipica ragazza che origlia i discorsi altrui, e
nemmeno poi
una così grande pettegola, ma sapere che a qualche metro da
me qualche estraneo
sta parlando della mia migliore amica e del mio ragazzo, permettetemi,
mi mette
non poca curiosità addosso.
Ginny
sorride maligna, rivolta alle ragazzine in questione e, estratta
Ma
certo…!
Incantesimo per
amplificare l’udito!
Il
gesto di Ginny non è passato inosservato nemmeno a
Calì e Lavanda che, insieme
a me, ne prendono esempio, restando in ascolto.
<<
…Insomma, vi
rendete conto! Quella di ieri, è stata sicuramente
un’uscita importante, se
Mi
ci gioco
Le
ragazzine stanno commentando la presenza del Furetto a
Godric’s Hollow, insieme
a noi.
<<
Si, ragazze,
ma è una cosa assurda! Draco Malfoy e Kimberly Potter una
coppia??!! Insomma si
sono sempre odiati! >>
<<
Okay, e
allora come lo spieghi il bacio che si sono scambiati, quello che
Gossip Girl
ha mostrato a tutti alla sua festa? Anche allora si stavano odiando?
>>
<<
Bè, dobbiamo
tenere in conto il fatto che Malfoy sia un figo da paura. E che anche
Wao,
bell’educazione che ha ricevuto a casa la
ragazzina…
E
se delle Grifondoro parlano così…non oso
immaginare cosa facciano quelle troie
di Serpeverde…
Okay,
lo ammetto, questo è un pregiudizio.
Le
loro risate squillanti causano l’apparizione di quattro
smorfie di fastidio sul
mio volto e quello di Gin, Lavanda e Calì.
<<
Insomma,
sfido chiunque a mantenere le mani apposto, al cospetto di un tale
bellezza
come Draco Malfoy…sicuramente, saranno andati a letto
insieme durante la
punizione che hanno dovuto scontare, quella della Kensington.
>>
<<
Si, ma io
ancora non ci credo. Sono sempre stati troppo diversi, anche per il
semplice
sesso. >>
<<
Bè, non li
conosciamo fino in fondo. E poi, i fatti parlano da se. Anche io non ci
avrei
mai creduto, se Gossip Girl non avesse mostrato quel ricordo in cui si
baciavano. >>
<<
Si, ma un
conto è fare sesso, un conto è mettersi insieme!
>>
<<
E chi ha
detto che stanno insieme?! >>
<<
Nessuna
notizia certa, però se
<<
Insomma,
adesso non esageriamo! Non sappiamo nemmeno dove sono
andati…! >>
<<
Come ha detto
Cassidy prima, se
<<
In quel caso
i Weasley sarebbero andati con loro… >>
<<
Ha ragione
Elinor… però resta il fatto che si comportano in
modo sospetto. E lei passa
molto tempo nella Sala Comune Serpeverde. >>
<<
Per non
parlare della reazione delle Serpi…mi ha detto
Jen di Tassorosso, che Lexa di Corvonero ha parlato con
Faith di
Serpeverde che le ha detto che, loro ragazze Verde Argento, sono
abbastanza
furiose. Non accettano che Draco Malfoy si metta con Kimberly Potter.
>>
<<
Immagino…effettivamente sarebbe uno spreco se un ragazzo
talmente sexy
e…dotato… >>
Risatine
idiote.
Smorfie
disgustate, da parte nostra.
<<
…si
impegnasse con una sola persona. No, Darcey? >>
Non
è difficile capire che, questa ragazza, sia una vecchia
scopata di Malfoy.
Esageratamente
infastidita, sussurro “Finite
Incantatem”
contro me stessa e devo Appellarmi a tutto il autocontrollo, per non
andare
dalle suddette ragazzine, e dirgliene quattro.
Spostando
lo sguardo verso le mie amiche, vedo che anche loro hanno posto fine
all’Incantesimo come me, tranne Lavanda che, mentre ascolta
attentamente ancora
i discorsi delle Grifondoro, annuisce, e sussurra tra se e se.
<<
Si, si, sono perfettamente d’accordo… quel
giochetto che fa con la lingua è
davvero subdolo e dannatamente eccitante… >>
<<
Oh! È vero…per non parlare del sedere da
favola…no, non sono d’accordo, la
mossa che fa prima dell’amplesso
in
sé, è leggermente meglio di quella del dopo…
>>
<<
Ah, bè, su questo non posso che essere d’accordo.
>>
<<
LAVANDA! >> la chiama Calì, improvvisamente,
puntandole contro
<<
Si può sapere cosa stavi farfugliando? >> le
chiedo, leggermente
spazientita.
Lei
mi guarda, alzando le spalle ed assumendo un espressione innocente.
<<
Quella Darcey, è andata a letto con Malfoy, e stava
commentando le sue doti
sessuali. Stavo semplicemente esprimendo il mio modesto parere.
>>
Ah
già.
Dimenticavo
il piccolo particolare che vede l’ex ragazza di Ron, e
l’attuale…ehm…ragazzo?... della mia
migliore amica, intrecciati tutti nudi in
un letto.
Per
non parlare della notte di fuoco tra Nott e Calì…
Che
vergogna!
<<
Tesoro… >> la chiama, docilmente Ginny
<< …e a te sembra normale
parlare in questi termini del ragazzo di una tua intima amica?!
>>
Ahia,
Gin.
La
tua calma apparente l’hai mostrata benissimo, davvero.
Ma,
proprio verso la fine, hai tirato fuori il tono alla Signora
Weasley…peccato.
<<
Ragazzo???!!! >> esclamano, in coro e con tanto
d’occhi, Calì e Lavanda.
Ammonisco
Gin con lo sguardo, per la troppo fretta in cui ha pronunciato una
parola del
genere, senza che nessuna delle presenti avesse delle salde certezze, e
mi
rivolgo alle nostre amiche, con un sospiro.
<<
Bè, non stanno propriamente insieme ma…diciamo
che, secondo me e Gin è solo
questione di tempo! >>
Non
so nemmeno io perché stiamo parlando delle situazioni
private di Kiki, insieme
a Lavanda e Calì, ma non credo che le stiamo facendo
chissà quale toro.
Infondo,
stiamo trascurando dettagli importanti, come quelli della loro focosa
dichiarazione e poi, prima o poi verranno allo scoperto, no?
Insomma,
Kiki è fermamente decisa a mettere le cose in chiaro e
Malfoy…
Bè,
già il fatto che un pezzo di ghiaccio e malvagità
subdolo come Lui sia riuscito
a pronunciare parole come “Ti amo”, è un
grosso segno di quanto il Furetto sia andato
fuori di testa per la nostra Grifondoro.
Credo
che molto presto l’intera Scuola vedrà Kimberly
Lilian Potter e Draco Lucius
Malfoy, fare il loro regale ingresso in Sala Grande mano nella
mano…quindi
perché fare tanto le misteriose con due ragazze che, da otto
anni, ormai, sono
nostre intime amiche?
Queste
ultime, sentendomi esternare una così importante opinione,
si perdono per un
lungo istante nei loro pensieri.
Ed
è Lavanda la prima a riprendersi dal suo stato di shock.
<<
Io l’avevo detto. >> annuncia.
<<
Cosa? >> chiediamo io e la mia migliore amica,
contemporaneamente.
<<
Che a Malfoy è sempre piaciuta Kiki. E che, quella volta,
quando facemmo sesso,
nel pieno dell’orgasmo, Lui disse proprio il Suo
nome! >>
Già,
è vero.
Il
passionale incontro tra i due biondi di Case Opposte, è
avvenuto durante la
nostra assenza da Hogwarts, quando il Ministero diede me, Harry, Gin e
Ron per
dispersi, ma Kiki mi ha sommariamente raccontato
dell’avventura di Lavanda, ed
anche di quelli che, stando alle sue convinzioni di allora, era solo
dei
vagheggiamenti, riguardo al suo nome, e Malfoy in preda
all’orgasmo.
Io
e Gin ci scambiamo sguardi complici, interrotti dalla risata squillante
e
genuina di Calì.
<<
Oh santo Godric, ragazze! Non ci posso credere…la nostra
Kiki…con Draco Malfoy?!
È…è…è….cazzo,
non ci sono parole per descriverlo! >>
Ah bè, su questo non ci sono dubbi.
La
cosa ha seriamente messo a dura prova la mia razionalità, la
prima volta che
Kiki mi raccontò di Lei e Malfoy, sulla Torre di Astronomia.
Per
fortuna, ho avuto settimane e settimane per accettare la cosa.
<<
La cosa che mi preoccupa… >> sussurra Ginny,
talmente piano che tutt’e
tre siamo costrette ad avvicinarci di più a lei, per
sentirla << …è la
reazione dei ragazzi. Insomma, Seamus e Dean daranno di
matto… nelle loro menti
tra Kiki e Malfoy c’è stato solo un bacio e si
stanno convincendo a vicenda,
che è stato uno scherzo simile a quello fatto ad Harry ed
Hermione, con tanto
di Polisucco al seguito… >>
Stringo
i denti al ricordo di quello che quell’idiota patentato di
Lucian Bole mi fece
passare.
I
ragazzi hanno progettato una vendetta perfida, ma, per attuarla,
abbiamo
bisogno anche di un loro inconsapevole aiuto.
Ma
la pazienza è la virtù dei forti.
E
noi Grifondoro siamo famosi per questo…
<<
….Harry e Ron, anche se sanno già tutti i
particolari, più o meno, di quello
che succede tra quei due, non ce li vedo molto accondiscendenti a
vederseli
amoreggiare selvaggiamente davanti agli occhi, o, in generale,
comportarsi come
una normale coppia. Senza dimenticarci Neville, Justin, Ernie, e tutti
gli
altri…. >>
Lavanda
alza gli occhi al cielo, facendo spostare, adesso,
l’attenzione, dalle labbra
di Ginny alle sue.
<<
Sinceramente, non è quello il lato preoccupante della
questione. È vero,
faranno un po’ i difficili, ma si risolverà tutto,
con qualche discorsetto.
Ammetto che anche per me la cosa sarà difficile da accettare
ma, lentamente, lo
farò, come anche tutti gli altri. Perché vogliamo
bene a Kiki, e nessuno di noi si sognerebbe mai di
allontanarla da noi,
oppure di dirle di chi deve innamorarsi. Il problema, invece, sono le
Serpeverdi. Avete sentito quelle ragazzine
prima…quell’ammasso di troiaggine,
cattiveria, e sangue puro ce l’ha a morte con Kiki, per
avergli portato via il
loro succulente Principe. Credo davvero che la nostra amica dovrebbe
iniziare a
guardarsi le spalle! >>
Anche
questo è vero.
Ma
davvero credono che l’Eroina del Mondo Magico, debba iniziare
a tremare a causa
di qualche mocciosetta in calore, per di più proveniente da
quella fogna di
Serpeverde!
<<
Oh, ma per favore!... >> sbotto io, indignata
<< …vi pare che
qualche troietta vestita in verde, potrà, in questo modo o
su Marte, avere la
meglio su Kimberly Potter? Davvero credete sia il caso che debba
iniziare a
preoccuparsi? >>
<<
SI! >>
Tutte
e quattro ci giriamo verso la fonte dell’urlo affermativo.
Harry,
più bello che mai, tiene il braccio destro alzato in cielo,
mentre esulta
insieme al resto della squadra.
Deve
certamente aver appena preso il Boccino, superando il suo tempo record,
o altre
maschili idiozie.
E,
mentre mi sorride complice, ripeto a me stessa, come un mantra, che,
quel
monosillabo appena pronunciato dal mio ragazzo, non abbia nulla a che
vedere
con la mia retorica domanda.
Vero?
Silenzio.
Siamo
ancora in silenzio.
Ma
quanto possono amare il silenzio, questi Serpeverde?
Mi
rispondo da sola.
Lo
amano, in modo esattamente proporzionale a quanto io lo odi.
Più
lo guardo, e più mi accorgo di quanto io e Draco Malfoy
siamo irrimediabilmente
opposti.
Magari
è proprio per questo che mi affascina così tanto.
Si
dice, però, anche che, sebbene gli opposti si attraggano,
sono i simili quelli
che riescono a convivere.
Io
e Lui avremo almeno una piccola parte in comune, necessaria per farci
stare
insieme?
Sono
qui per scoprirlo.
<<
Guardami. >> sussurro, esasperata.
Ho
preso posto accanto a Lui, sul suo letto, esattamente dove un attimo
prima era
seduta
Ma
il Principino non ha accennato, nemmeno per un istante, a voler posare
lo
sguardo sulla sottoscritta, e nemmeno a pronunciare una singola parola,
a dirla
tutta.
E
la cosa inizia a terrorizzarmi, ed anche ad infastidirmi.
Specialmente
per il fatto che, anche alla luce della mia esortazione, non accenna a
muovere
un muscolo.
<<
Guardami. >> ripeto, imperiosa.
Ma
nulla.
Il
suo viso perfetto e demoniaco resta voltato verso un punto indefinito
della
stanza.
Ed
io comincio a tremare.
Se
per la paura che Lui non mi voglia più tra i piedi, oppure
per la rabbia di star
venendo deliberamene ignorata, non ne ho idea.
Magari
tutt’e due.
<<
Santo Godric, guardami! >>
Ma
anche questo tentativo si rivela vano.
Chiudo
gli occhi, e tiro un profondo respiro, per infondermi pazienza, forza e
coraggio.
In
tono più languido, più basso, ma anche
più disperato, quasi supplicante,
riprendo di nuovo a
parlare.
<<
Draco, guardami. >>
Non
so se è stato grazie all’aver pronunciato il suo
nome, oppure per la mia voce
tremolante ma, finalmente, dopo queste ultime sillabe, il suo capo
inizia a
muoversi verso di me, arrestandosi solo quando i miei occhi caldi e
verdi,
possono fronteggiarsi apertamente con i suoi grigi e freddi.
Ma,
di nuovo, caliamo nel silenzio.
Io
resto ipnotizzata dalle mille sfumature delle sue iridi, e Lui si perde
nei
suoi pensieri per un bel po’.
Poi,
mi arrischio ad entrare subito nel vivo della faccenda, con una domanda
diretta.
<<
E’ da quando abbiamo aperto gli occhi, questa mattina, che mi
eviti. Spiegami
il motivo. >>
Esattamente
come ha sempre fatto Lui, non sto chiedendo semplicemente una
spiegazione o una
risposta.
No.
La
sto pretendendo.
Sempre
senza interrompere il nostro contatto visivo…per
paura che svanisca, bello com’è.
Non
mi risponde subito, ma passa in rassegna, prima, tutte le frasi che
potrebbe
usare come risposte.
Per
giungere a sussurrare:
<<
Stamattina non ti stavo evitando. >>
Ah,
capisco.
Adesso
ha dissipato completamente ogni mio minimo dubbio.
Adesso
si che posso andare a dormire felice, senza alcun interrogativo che mi
gravi
sulle spalle.
Adesso
si che comincio a capire come mai il Cappello Parlante voleva smistarmi
nella
stessa Casata di questo individuo qui dinanzi ai miei occhi.
Con tutto
questo
sarcasmo potrei davvero essere una perfetta Serpeverde.
<<
E allora cosa avevi?... >> incalzo <<
…e poi che cosa vuol dire: “Stamattina
non ti stavo evitando”? Oggi pomeriggio,
invece, lo stai facendo? >>
Annuisce,
sempre senza sforzarsi più di tanto di chiarire la faccenda.
<<
Si. >>
Strino
i pugni per trattenermi.
<<
Sarebbe così gentile, vostra altezza, da spiegarmi la
motivazione che vi ha
portato a comportarvi in questo modo? >>
Si,
mi sto innervosendo.
La
verità è che, visti quanto i nostri rapporti
siano freddi oggi, ho una fottuta
paura che, alla fin fine, sia tutto qui, tra noi.
Non
ci saranno possibilità di andare oltre.
E
le sue frasi enigmatiche di certo non aiutano il mio nervosismo.
Ma,
a quanto pare, non sono l’unica che si sta incazzando, qui
dentro.
Evidentemente
il mio tono pieno zeppo di prese in giro deve aver infastidito Malfoy
che,
alzandosi improvvisamente in piedi, scompigliandosi i capelli con una
mano, con
aria stanca, sbotta:
<<
Insomma, si può sapere cosa vuoi da me?! >>
Okay,
è ufficiale.
Sto
per prenderlo a schiaffi.
Mi
alzo in piedi a mia volta, parandomi come una furia dinanzi a Lui, gli
occhi
ridotti a fessure, e mantenendo a stento una voce normale, e non
pervasa dalla
rabbia.
<<
Secondo te, cosa posso volere da te?! Perdonami se, dopo aver fatto
sesso con
qualcuno la notte prima, e dopo avergli confessato di essere innamorata
da Lui,
pretendo che, come minimo, mi venga spiegato il motivo per cui,
d’un tratto il
suddetto “qualcuno” mi tratta come se avessi le
Pustole! Magari a Serpeverde
non si usa, ma noi Grifondoro siamo fatti così, sono
spiacente! >>
Alza
gli occhi al cielo, e si trattiene dall’urlare ancora di
più di quanto non stia
già facendo.
<<
Di certo irrompere nella mia stanza, venire qui, e cominciare a
sbraitare
ordini non è certamente la cosa migliore che tu possa fare
per chiedermi come
sto! >>
<<
Sbraitare?! E chi sbraita?! Io sono venuta qui in modo molto pacifico,
sei tu
quello che ha iniziato ad urlare! >>
<<
Perché adesso chi sta urlando?! >>
Dio.
Gli
uomini sanno essere terribilmente bambini quando sono dalla parte del
torto!
Idiota…
<<
Potresti per favore smetterla di fare il bambino?!
>>
Ahia.
Frase
sbagliata da dire.
Stando
in compagnia di Malfoy, ho scoperto che ci sono poche cose in grado di
farlo
scattare, facendolo seriamente incazzare.
-
Toccare qualcosa che gli appartiene. E con questo, anche se non lo
ammetterà
mai ad alta voce, si intendono anche i suoi amici.
-
Chiamarlo “Furetto”.
-
Chiamarlo “Figlio di un Mangiamorte!”, oppure,
più semplicemente
“Mangiamorte!”.
-
Dargli del bambino.
È
molto geloso delle sue cose, e toccarle, o farle del male, nel caso in
sui
stessimo parlando di persone, la ritiene una mancanza assoluta di
rispetto.
Ed
un Malfoy PRETENDE rispetto.
Il
soprannome “Furetto” gli ricorda una delle
esperienza più brutte della sua
vita, in cui il protagonista è il falso professor Moody e la
sua Bacchetta.
Inutile
specificare perché odia tanto essere chiamato
“Mangiamorte”…
Ed
eccoci arrivati all’insulto numero 3.
Bambino.
Questo
lo tocca particolarmente.
Ha
passato la sua intera infanzia a non esserlo, e la sua intera
adolescenza
lottando contro i suoi istinti di essere umano per essere e comportarsi
come
una adulto.
Non
ha certo mai avuto il calore, l’affetto e le carezze che un
bambino dovrebbe
avere, ed è sempre stato educato a scacciare via da se
qualsiasi emozione
potesse comprometterlo.
È
sempre stato educato ad essere un pezzo
di ghiaccio.
Esattamente
l’opposto di una bambino.
E
sentirsi chiamato in quel modo, lo fa sentire come se anni e anni di
fatiche e
maschere di freddezza, vengano in un secondo vanificati.
I
suoi occhi diventano duri e freddi, come non sono mai stati.
O
forse, solamente la fatidica notte dello schiaffo.
<<
Non. Chiamarmi. Mai.
Più. In. Quel.
Modo. >>
Ma
io non mi faccio certo intimorire dal suo tono minaccioso.
Senza
indietreggiare, lascio che un lampo combattivo mi attraversi lo sguardo.
<<
Ed invece lo faccio, se tu ti comporti come tale. >>
<<
E tu chi saresti per giudicarmi? >>
<<
Sono Kimberly Potter… >> rispondo, decisa.
<< …Me l’hai detto tu
stesso. >>
Si
zittisce, ma non la smette di guardarmi male.
Anzi,
credo che il suo momentaneo silenzio sia solamente preoccupante.
Perché
sta accumulando tutta la rabbia inespressa, non chiedetemi quale ne sia
la
causa.
Perché
le sue mani stanno addirittura tremando, per il nervosismo, ed una
semplice
parola non può esserne il motivo.
Qui
c’è qualcosa sotto.
<<
E con questo? Credi che portare una stupida cicatrice ti dia il diritto
di
giudicarmi? Credi che avere la propria faccia stampata in qualche
insulso
libro, o nelle figurine delle Cioccorane, oppure avere il Mondo Magico
ai
propri piedi, ti renda migliore degli altri? Credi che avere il cognome
Potter
ti permetta di darmi del bambino, quando a parlare con me è
solamente una ragazzina che gioca
a fare l’adulta? Oppure, solamente per il fatto di
essere
una Grifondoro, ti senti moralmente una spanna più in alto
di un Serpeverde,
non è così? Ammettilo. Avete sempre bollato noi
Serpi come dei Mangiamorte in
erba mentre voi, piccoli e coraggiosi Grifoni, degli algidi eroi alle
prime
armi. Sempre pronti a dare giudizi e commenti sugli altri, da bravi e
perfetti
Giudici Divini. Bè, eccoti una novità: noi almeno
ammettiamo di essere
subdoli…voi invece? Sotto quella maschera da Guaritori Senza
Frontiera, siete
anche peggio di noi.
>>
Alla
sua sfuriata, al suo sfogo senza senso segue un immenso e pesante
silenzio.
Lo
fisso con gli occhi sbarrati, mentre cerco di trattenere le lacrime.
Da
dove deriva tutto questo rancore, questo disprezzo, questo odio?
Un
discorso del genere me lo sarei aspettato da Malfoy molto tempo
prima…ma
adesso?
Insomma…cosa
ho fatto di tanto sbagliato?
Okay,
gli ho dato del bambino…
Ma,
insomma, si stava arrabbiando con la sottoscritta per chi aveva
iniziato ad
urlare per primo…voi come lo classifichereste questo
atteggiamento?
<<
I-io… >> farfuglio, in preda alla confusione
più totale, mentre continuo
a guardare la sua faccia, tramutata in una maschera di rabbia, con
occhi
sbarrati. << ...volevo…volevo
solo…solo chiederti se…se c’era
qualcosa
che…che non andava. >>
E
la cosa più assurda, è che, lentamente, le sue
parole iniziano a fare breccia
nel mio cervello, trovandone addirittura approvazione.
Ha ragione Lui.
Tutti
mi dicono “Forza, puoi farcela! Insomma…sei
Kimberly Potter!”.
Ma,
alla fin fine, chi è davvero Kimberly Potter?
Come
ha detto Lui, è solo una ragazzina che gioca a fare
l’adulta, a fare la forte.
Per
pura botta di culo ha sconfitto Lord Voldemort, e adesso non ha la
più pallida
idea di cosa fare con questi Mangiamorte.
Di
certo non posso ucciderli, scagliandoli addosso foto autografate, mie
citazioni
sui libri, oppure mie figurine dalle Cioccorane.
E
la consapevolezza inizia a graffiare, a mordere, a strappare, a
lacerare, a
distruggere.
A fare male.
Specialmente
per il fatto che sia stato proprio Lui
a dire certe cose, per di più guardandomi
come…come…
Come mi ha
sempre
guardata in otto anni.
Con
disprezzo.
Tiro
su con il naso, e sbatto le palpebre più e più
volte, lottando furiosamente con
le lacrime che, ho deciso, non usciranno da questi occhi, almeno per
adesso.
Scuotendo
la testa, lo supero e mi dirigo a passo di marcia verso la porta.
Brutto
bastardo…ed io che ero venuta con tutte le migliori
intenzioni!
Mi
lascio sfuggire un piccolo sospiro, che sfiora molto la definizione di
singhiozzo, proprio mentre la mia mano sta per afferrare la maniglia.
Sono
giusto in procinto di scappare a gambe levate da questa stanza, quando
sento
Vado
a cozzare contro i suoi marmorei pettorali, e sono pronta ad
un’altra sfuriata
quando…
Quando
sento le sue braccia aggrapparsi a me, ed il suo viso infilarsi
nell’incavo del
mento e della spalla, mentre la sua pelle viene ricoperta dai miei
capelli.
Insomma…
Prima
non mi parla.
Poi
mi evita.
Poi
mi risponde enigmatico.
Poi
mi urla contro di non urlare.
Poi
mi insulta.
Poi
mi ferisce.
Ed
infine…mi abbraccia.
E
cosa potrei fare io, se non gettargli a mia volta le braccia al collo?
Stringo,
stringo forte.
Così
forte che ho paura di spezzarmi le ossa delle braccia, ma non mi
importa.
Purché
nessuno mi
porti via Lui…
<<
Scusami, bambolina. >>
<<
Devo dire che l’allenamento è stato piuttosto
sfiancante…ma questo è il mio
ultimo anno da Capitano, e pretendo quella
maledetta Coppa! >>
<<
Sono d’accordo, amico…Gin, la prossima volta devi
assolutamente allenarti con
noi…cose da donna o meno…! >>
<<
Ron, si chiamano M e s t r u a z i o n i!
Cosa c’è di tanto difficile in questo
banale termine?! >>
<<
Che sorella precisina… E comunque, a prescindere dal nome,
domani ci sarai,
all’allenamento, sappilo! >>
<<
E da quando Harry ti ha ceduto il ruolo di Capitano? Ho detto prima,
che sarei
voluta venire anche oggi, ma dipende da come mi sento! Non è
una cosa che
controllo io, sorta di idiota! >>
<<
Gin, secondo te una cosa stupida come…quella…è
più importante della Coppa del Quidditch?! Non
puoi…non so…metterci un
tappo? >>
<<
Ronald Weasley dopo questa frase, hai ufficialmente confermato le
dimensioni del
tuo cervello pari a quello di un Troll ritardato! >>
La
strada che porta al Castello, dal Campo di Quidditch, viene saturata
delle
nostre sincere risate.
Sia
per l’imbarazzo di Ron, nel parlare delle mestruazioni, sia
per la sua proposta
alquanto rude di “metterci un tappo”, e soprattutto
per la sua faccia
imbarazzata e confusa durante tutto questo discorso.
Fratello
e sorella Weasley cominciano ad insultarsi a vicenda, permettendo alle
risate
mie e di Harry di aumentare sempre di più.
Non
cambieranno mai.
Per
fortuna.
<<
…Metterci un tappo…! >> sghignazza
Harry, tra le risate.
Dopo
aver finito il loro allenamento, la maggior parte degli spettatori sono
tornati
al Castello, causa studio.
Insomma,
abbiamo i M.A.G.O quest’anno, e, davvero, credevo di essere
l’unica a
preoccuparsene!
Purtroppo,
sono abbastanza indietro con il programma che mi ero
prefissata…a quest’ora
sarei dovuta essere al quarto ripasso…e invece sono
solamente al terzo!
E
la colpa sta tutta nel ragazzo dai capelli neri e dal corpo di un Adone
che, al
momento, sta camminando accanto a me, posizionando un suo braccio sulle
mie
spalle.
Dicevo?
Ah,
si.
Al
Campo siamo rimaste solamente io e Ginny, ad aspettare che i nostri
amici
uscissero dalle docce.
Ovviamente
Harry e Ron sono stati gli ultimi, come sempre.
Stavolta,
hanno giustificato il loro ritardo, con una guerra all’ultimo
getto di acqua
gelata o bollente, e all’ultimo shampoo.
Bambini.
Ma
adorabili.
<<
Non credo che tu sia nelle condizioni migliori per parlare, mio
Capitano…sbaglio o tutt’ora diventi completamente
rosso a parlare di queste
“Brutte questioni femminili”? >>
prendo in giro il mio ragazzo, con un
sorriso malizioso, spostando la testa verso destra, ed anche verso
l’alto.
<<
A mia difesa, vostro Onore… >> mi risponde,
altrettanto scherzoso
<< …chiamo in causa una sorella con pochissimo
tatto, che mi ha sempre
trattato come un essere asessuato! >>
Mi
strappa una risata genuina, di quelle che, mi ha confessato, adora.
Ed
infatti passa davvero poco tempo, da quando posso dare libero sfogo al
mio
divertimento, a quando le sue labbra si posano sulle mie.
Rispondo
al suo bacio sempre sorridendo, mentre sento la solita capriola del mio
stomaco, agitarmi sin nelle viscere.
Con
Lui è sempre così.
Riesce
a scatenarmi sensazioni, nel più profondo di me, che non
sapevo nemmeno di
poter provare.
<<
Voi che ci fate qui? >>
Il
tono infastidito di Ron, ci costringe a staccarci, riluttanti,
l’uno dalle
labbra dell’altro.
Riapro
lentamente gli occhi, domandandomi cosa possa avermi costretto a
lasciare
queste labbra, abbastanza infastidita.
Davanti
a noi si stagliano, sprizzanti fascino come sempre e mano nella mano,
niente
meno che Daphne Greengrass e Blaise Zabini.
<<
Daphne. Idiota. >> li saluta Harry, senza accennare a
togliere il braccio
dalla mia spalla.
<<
Harry… >> risponde la bionda <<
…Granger. Weasley. >>
Mentre
Ron, andando contro ad ogni principio dell’educazione, decide
di ignorare
<<
Comunque Lenticchia… >> apre bocca, acido,
Zabini, in risposta alla
domanda che Ron gli ha rivolto non appena le loro eleganti figure sono
entrate
nel suo campo visivo <<
…si da il
caso che questa sia anche la nostra
Scuola. Ergo possiamo trovarci ovunque ed in qualsiasi momento, senza
che un
Traditore del Proprio Sangue come te ci ponga domande idiote come
“Che ci fate
qui?”. >>
<< Ammettilo, Zabini, stavate cercando di venire a
sbirciare i nostri
schemi!... >> ribatte il rosso, iniziando ad innervosirsi
sul serio
<< …Peccato che siete arrivati tardi! Abbiamo
finito l’allenamento da un
pezzo! >>
<<
Ma ti pare che io, erede di una nobile ed antica famiglia di
Purosangue, mi
abbassi a certi giochetti idioti, per una squadretta da quattro soldi,
come
quella di voi Grifondoro?! >>
<< Squadretta?!...
>>
Ecco.
Lo
sapevo.
È
intervenuto Harry.
<<
…Stiamo parlando della stessa squadra che,
all’ultima partita, vi ha
stracciati, vorrei ricordatelo! >>
<<
Oh certo, facile fregare il Boccino a Draco, mentre un’orda
inferocita di
Dissennatori stava attaccando
<<
Si da il caso che… >> inizia, nuovamente il
mio ragazzo, che sto decisamente
per schiaffeggiare, per evitare l’ennesima e lunghissima
discussione, quando
Ginny lo interrompe.
<<
…che ci avete rotto le palle con le vostre litigate assurde
e di durate
cosmiche. Ergo, vi supplico… >> sussurra,
rivolgendo uno sguardo che di
supplica non ha proprio niente, sentimento ben rimpiazzato da una
spaventosa
minaccia << …Finitela!
>>
Ron sta per aprire bocca di nuovo, ma è
<<
Zabini
alza gli occhi al cielo disgustato, e si prodiga a puntualizzare:
<<
O meglio…Lei…
>> ed indica la
sua ragazza con il pollice, decorato da un fine anello
d’argento <<
…voleva cercarvi. Io sono stato costretto….dalle circostanze. >>
E,
di nuovo, indica la bionda accanto a lui con il dito, riuscendo quasi a
strapparmi un vago sorrisetto mediamente divertito.
<<
E per quale motivo ci stavate cercando, di grazia? >>
chiedo, assumendo
il mio miglior tono acido.
Daphne
Greengrass alza gli occhi al cielo, esasperata.
<<
Perché avevo una voglia disperata di stare in vostra
compagnia… >>
risponde sarcastica, irritandomi non poco.
<<
Per la festa. >> traduce il suo ragazzo per lei.
Già,
la festa.
Quella
per raccogliere i fondi per la costruzione di una base
d’allenamento decente
per l’Esercito di Silente.
<<
Dobbiamo darci una mossa, effettivamente. >> è
il mio commento.
I
Mangiamorte di certo non aspettano i nostri comodi.
Potrebbero
attaccarci da un momento all’altro, ed a noi Cacciatori serve
tutto l’aiuto
possibile.
Vedo
i miei amici annuire, con un vago senso di colpa nei loro visi: ce la
stiamo
prendendo troppo con comodo.
<<
Ho bisogno di sapere quali canzoni canterete alla festa…
>> ci ordina
Daphne Greengrass, risoluta << …devo iniziare
a pensare ai vostri
vestiti. E Theo ha praticamente finito di disegnare i volantini per la
pubblicità della festa, ma dovrà pur scriverci
una data. E non sappiamo quale
sarà. >>
<<
Per non parlare dell’arredamento… >>
aggiunge Zabini, con un viso
oltraggiato dalla malavoglia << …che
dovrà, purtroppo, vederci a
respirare lo stesso ossigeno. >>
Harry
mi guarda, con aria pensierosa, per poi scambiare un cenno
d’assenso con Ron.
<<
Del cibo ce ne occupiamo noi. Gli alcolici sono ancora nella nostra
riserva
personale, e per la musica ci stavamo lavorando, ed abbiamo quasi
finito. Io
direi che una data perfetta sarebbe questo sabato. >>
Blaise
Zabini alza un sopracciglio.
<<
Potter sei consapevole che oggi siamo già a
mercoledì? Dovremmo organizzare
tutto per il 7?! >>
Harry
si limita ad annuire, mentre sia Ginny che Ron si mostrano
d’accordo.
<<
Per quanto ci riguarda… >> aggiungo io,
rivolgendomi alla Greengrass
<< …possiamo farti ascoltare le canzoni che
vogliamo cantare anche
stasera, sul tardi, massimo entro domattina. >>
La
bionda piega la testa, in un muto mostrarsi d’accordo e,
scambiando uno sguardo
eloquente con il suo ragazzo, semplicemente ci superano, incamminandosi
verso
il Campo di Quidditch, preoccupandosi solo di salutare Harry.
Zabini,
invece, non ci degna nemmeno di uno sguardo.
Non
presto attenzione a questi piccoli e perfettamente normali gesti, ma,
richiamo
nuovamente l’attenzione della Principessa delle Serpi.
<< Ehi Greengrass..
>>
Con
i suoi filamenti d’oro al vento, volta il capo verso di me,
con aria di
sufficienza.
<<
…quando sceglierai i vestiti per me, Kiki e
Ginny…ricordati che abbiamo una
reputazione da mantenere. Non ho nessuna intenzione di sembrare una
puttana.
>>
Ghigna,
mentre una risata sarcastica sfugge dalle labbra della sua dolce
metà.
<<
Vedrò di ricordarmelo. >>
Diciamocelo.
Non
sono quel tipo di ragazza che verrebbe propriamente definita
“Santarellina.”
Dico
parolacce.
Fumo.
Ho
perso la verginità prima del matrimonio.
Bevo.
Fumo.
(Ripetizione volontaria, che indica la diversità delle
sostanza che inspiro nei
miei polmoni.)
Insomma,
faccio quello che, gli adulti, con visi pieni di indignazione, chiamano
“Sballarsi.”
Ma
niente, e dico niente, di tutto
quello che ho assunto sino ad ora, ha avuto la capacità di
assuefarmi, quanto
il delizioso profumo di Draco Malfoy.
Tabacco.
Pioggia.
Menta.
Sesso…
anche se non in questo momento.
Draco.
E
adesso, mentre sento ogni fibra del suo corpo attaccata al mio, mentre
i suoi
capelli di seta mi accarezzano il viso, mentre la mia spalla accoglie
la pelle
del suo, di viso, e mentre entrambi i nostri corpi sono sigillati tra
loro
dalle nostre braccia, sto davvero rimpiangendo l’esistenza
dei vestiti.
Per
non parlare della potenza assurda, con la quale il suo odore mi sta
investendo,
recandomi una sensazione di assurdo piacere.
Vorrei
davvero urlargli che è un idiota per avermi parlato in quel
modo, ma che ha
ragione, che è un cretino per avermi ignorata per tutta la
giornata, ma che
sono certa avrà avuto i suoi motivi, che è un
coglione perché si sta tenendo
tutto dentro come sempre, ma che io sono disposta ad ascoltarlo in ogni
momento.
Ma
non dico niente, restando con gli occhi sbarrati, aggrappandomi a Lui
con tutte
le mie forze.
Poi,
lentamente, sento il suo busto allontanarsi dal mio, mentre, con
riluttanza, si
sta districando dall’abbraccio.
Arriva
a sovrastarmi con i suoi centimetri in più dei miei, ed i
suoi occhi, che
subito si allacciano ai miei, mi stanno lentamente ipnotizzando.
Restiamo
un po’ così, occhi negli occhi, sino a che non si
decide a muovere quelle
meravigliose labbra che si ritrova, allo scopo di emettere suoni.
Ovvero,
sino a che non si decide a parlare.
La
sua voce è poco più di un sussurro, ma
è perfettamente udibile, per me che sono
a pochi centimetri dal suo viso.
<<
Stamattina non sono stato molto loquace, lo so. Intendo, più
del solito….
>>
Diciamo
pure che aprivi bocca solo per prendere ossigeno…
<<
…Ma l’aver trascorso una notte nel mio Maniero,
come ai vecchi tempi mi
ha…ehm…turbato. >>
Per
non parlare del fatto che hai portato con te i Potter, ed una
Mezzosangue.
Chissà
come sarà stato curioso, fare l’amore con me,
nello stesso letto in cui,
magari, ha trascorso notti insonni insieme ai suoi amici, a prenderci
per il
culo e sparare cattiverie su di noi.
<<
Lo immaginavo…anche per me non è stato facile
tornare dai Dursley. >>
intervengo, in una delle sue solite pause, tra una frase e
l’altra.
<<
Però è vero… >> continua
<< …questo pomeriggio ti ho evitato.
>>
Eccoci
Kiki.
Adesso
sta per dirti che tornare a casa sua gli ha ricordato quanto sono
importati per
Lui le sue radici, e che non vuole più avere niente a che
fare con te.
Preparati.
Anima,
cuore, corpo, mente, siete pronti per morire?
<<
Perché…perché…
>> abbassa lo sguardo, prendendo a fissare i piedi
dell’armadio di Blaise. << …mi è
arrivata una lettera da mio padre. >>
….
……
…….
………
…………
Tu-tum.
Una
lettera.
Tu-tum.
Gli
è arrivata una lettera.
Tu-tum.
Dal
padre.
Tu-tum.
Gli
è arrivata una lettera
da Lucius Malfoy.
Tu-tum.
Il
mio cuore, a quelle parole, si arresta per una manciata di secondi, per
poi
iniziare la sua folle corsa, come se mi volesse squartare il petto.
Le
mani cominciano a tremare, e gli occhi si spalancano.
Le
gambe mi reggono a malapena, e la stanza comincia a girare.
Sento
i miei sensi venire meno, a poco a poco.
Una
pesante bile mi ostruisce la gola.
Più
cerco di ingoiare, a vuoto, più sento le vie respiratorie
ostruirsi.
Ma
ce la devo fare.
Prendendo
una grande boccata di ossigeno, intriso del suo profumo, riesco ad
articolare
qualche sillaba, con voce tremante, disperata e flebile.
<<
Cosa…cosa ti…ti ha scritto? >>
Tutte
le reazioni del mio corpo si riconducono ad un solo sentimento:
Terrore.
Perché,
quel grandissimo figlio di puttana, in pochissime righe potrebbe aver
compromesso la mia vita per sempre.
Potrebbe
aver scritto che sta per venire
riprenderselo.
Oppure
che lo disereda per lo scandalo del bacio insieme a me.
Magari
lo riempie di dispregiativi per essersi lasciato andare con la
sottoscritta, ed
in quel caso a terrorizzarmi sarebbe la reazione di Draco.
Insomma…
Sto
tremando.
Lui
non si decide ancora a guardarmi, e si esibisce in una piccola
risatina, che di
allegro non ha davvero niente.
Anzi.
<<
Ho un nuovo compito… >>
Pausa.
Respiro.
Terrore.
Tremore.
Occhi.
Mi
guarda.
<<
Ucciderti. >>
Non
saprei davvero descrivere la mia reazione a queste parole.
Insomma,
da un lato ne sono certamente sollevata.
Infatti,
l’affidamento del mio omicidio sulle sue spalle implica una
sua permanenza qui.
Dall’altro,
non posso certamente considerarmi più spaventata del solito.
Sono
17 anni che orde e orde di Mangiamorte cercano di uccidermi, uno in
più non può
che lasciarmi indifferente.
E
poi….ecco che lo sento.
Il
nulla.
Come
se qualcuno mi avesse risucchiato via i sentimenti, come se al posto
del cuore
palpitante si fosse formata una piccola e personale voragine.
Draco
Malfoy deve uccidermi.
Draco
Malfoy deve uccidermi.
Draco
Malfoy deve uccidermi.
Draco Malfoy
deve
uccidermi.
Il
mio cervello continua a ripetere questa frase all’infinito,
ma…
Niente.
Non
sento niente.
Poi,
mi viene in mente un altro particolare, relativo ai Mangiamorte.
Non
si accettano fallimenti.
Quando
ti viene affidata una missione, o la porti a termine, oppure la paghi
cara.
Molto cara.
Anche
con la tua stessa vita, dipende dal grado di utilità che hai
raggiunto tra le
fila dei cattivoni.
Per
esempio, Lord Voldemort, nel caso in cui Bellatrix Lestrange
fallì
clamorosamente, quando ci permise di fuggire da Malfoy Manor, durante
l’anno di
vagabondaggio, non si arrischiò ad ucciderla: era pur sempre
una Strega molto
potente, e, certamente, aveva una certa utilità tra le fila
dei cattivoni.
Ma
non so quanto ad un sfilza di potenti Maghi Oscuri possa servire un
diciottenne
fresco di Scuola, ergo, nel caso di Draco Malfoy, opterei per una
punizione che
ti faccia andare a nanna per sempre.
Anche
se non sono affatto certa che Lucius Malfoy arriverebbe mai ad uccidere
il
proprio figlio.
Comunque,
le cose non cambiano.
Il
ragionamento fila.
O
Lui, o Me.
Quindi…
Svuotata,
ormai, di ogni sentimento, mi affanno a cercare
La
impugno al contrario e gliela porgo, senza spiccicare parola.
Mentre
Lui spalanca gli occhi ancora più di me, sono colta da un
senso di deja-vù.
<<
Dai, fallo.
Uccidimi. >>
<<
Smettila!
>>
<<
Forza,
uccidimi! >>
<<
Smettila!
>>
<<
Fallo, cazzo,
fallo! Uccidimi! >>
La
famosa sera dello schiaffo.
E
già, signori e signore, mentre le altre coppie normali si
sussurrano dolci
parole d’amore, tenere e sdolcinate, noi due ordiniamo
all’altro di ucciderci
almeno una volta al mese.
Insomma,
non saremmo Kiki e Malfoy, altrimenti.
Dal
canto suo, il bel biondo qui di fronte a me, non smette un secondo di
spostare
lo sguardo dalla Bacchetta, che io stessa punto contro il mio petto, e
me.
<<
Che stai facendo? >>
Non
rispondo, semplicemente mi limito a sottolineare la presenza della mia
Bacchetta contro il mio cuore.
Un
lampo di comprensione, finalmente, gli attraversa lo sguardo.
Sguardo,
che diventa immediatamente pieno di rabbia.
<<
Credi davvero che possa mai fare una cosa del genere, ormai?!...
>>
Sento
la sua voce, alzarsi di tono sempre di più, mentre impugna
la mia Fonte Magica,
senza, però, pronunciare alcun Incantesimo.
<<
…Cazzo, credi davvero che potrei mai uccidere
te?! >>
Lo
guardo, inclinando leggermente la testa di lato.
Alzando
gli occhi al cielo, evidentemente furioso, lancia violentemente la mia
Bacchetta sul suo letto.
<<
Devi decisamente smetterla con
queste
tue manie eroiche, barra suicide! >>
Abbasso
lo sguardo, più confusa che mai, e seguo la mia Bacchetta
sul materasso che
tante volte ho condiviso con il sopraccitato proprietario.
Mi
ci lascio cadere seduta, sbuffando nervosa, e punto lo sguardo sul Suo
cuscino.
Sento
il suo tempestoso sguardo accarezzare il mio corpo in ogni millimetro,
fino a
che non mi decido a parlare.
Lentamente,
sarà stata per la sua frase, nella quale affermava di non
avere alcuna
intenzione di farmi fuori, i sentimenti, il cuore e l’anima,
stanno ritornando
al loro posto, sostituendo il nulla.
E,
come se non fosse successo niente, come se non gli avessi appena
offerto il mio
corpo come carne macello, porgendogli su un piatto d’argento
la possibilità di
uccidermi ed adempiere al suo compito con estrema facilità,
gli domando:
<<
E adesso? Cosa succederà? >>
Silenzio.
La
nostra relazione è sempre stata difficile.
Molto difficile.
Oserei
dire quasi impossibile.
Bisognava
tenere conto del fatto che Lui fosse un Serpeverde, ed io una
Grifondoro.
Ed
anche che lui fosse il Principe dei
Serpeverde, ed io
Poi,
bisognava anche considerare l’odio tra i nostri amici, ed
anche tra noi due
stessi, a dirla tutta.
Per
non parlare dei nostri cognomi, destinati a trovarsi accostati
l’uno accanto
all’altro, solo in cruenti racconti di duelli.
Oh,
e certamente non possiamo dimenticare i nostri Tatuaggi.
Mangiamorte
e Cacciatrice.
E
adesso…
Lui
ha l’incarico di uccidermi, e, certamente, per quanto
confà al Ministero,
nemmeno io ho la possibilità di restarmene con le mani in
mano.
Certamente,
presto il compito di puntare la mia Bacchetta contro Draco Malfoy,
pronunciando
in modo forte e chiaro “Avada Kedavra”
graverà anche sulle mie, di spalle.
Che
monotonia, eh?
<<
Non lo so. >> sussurra semplicemente.
Sospiro,
di nuovo.
Piombiamo,
tanto per cambiare, in un ennesimo silenzio, a cui, sinceramente, non
faccio
poi tanto caso.
A
furia di stare con le Serpi, ho davvero paura di abituarmici, a questa
scarsa
loquacità.
Dopo
un po’, però, è stranamente Lui ad
emettere un suono.
Una
risata strozzata, piena zeppa di sarcasmo, e del tutto priva della
minima
traccia di divertimento.
<<
Sulla lettera che mi ha inviato mio padre c’erano scritte
solo tre parole. Ho
fatto a malapena in tempo a leggera, che si è
auto-distrutta. “Complimenti. Uccidi
Alzo
lo sguardo, alla ricerca del suo.
Lo
trovo, e ne rimango come sempre ipnotizzata.
Affogo
nel suo inesorabile grigio e, davvero, a volte mi auguro di non
risalirne mai
più.
<<
Ghigna.
Respira,
Kiki, respira.
<<
E’ il tuo nome in codice. Quello dello Sfregiato è
Grifone. Non sono poi
così tanto originali, i Mangiamorte, sai?
>>
Mi
strappa addirittura un sorriso.
Ah-ah!
Non vedo l’ora di andare da Harry e gongolare vanitosa!
Io
ho il nome in codice più bello!
Silenzio,
ancora.
Ma
adesso sono io a romperlo.
Sbuffo
sarcastico.
<<
Adesso capisco da dove hai preso il tuo adorabile…
>> si, come no << ..sarcasmo.
>>
E
mi riferisco al “Complimenti” con il quale Lucius
Malfoy ha esordito nella sua
logorroica lettera.
Se
non era sarcasmo, in riferimento a suo figlio che bacia
Mi
guarda incuriosito per un attimo, poi, capendo di cosa stessi parlando,
esplode
in una risata.
Come
prima, però, non vi è nemmeno una pallida ombra
di divertimento.
Scuote
la testa.
<<
Mio padre non è il tipo da battutine di spirito. Si stava sinceramente complimentando.
>>
Per
caso, Lucius Malfoy soffre di sbalzi della personalità?
Assume
droga?
Lo
guardo confusa più che mai.
<<
Sai, Malfoy… >> rispondo, titubante
<< …qualcosa
mi suggerisce vagamente
che io non sia esattamente l’Incarnazione della donna ideale,
per te, dal punto
di vista di tuo padre. Alla notizia del nostro bacio, sono molto
più probabili
carneficine e tsunami, non letterine e complimenti. >>
Sorride,
mandando in visibilio ogni singola cellula del corpo.
Lentamente
si avvicina a me, sedendosi elegantemente a sua volta suo letto.
Incatena
il mio sguardo al Suo, ed io lo lascio fare.
Afferra
un ciocca ribelle dei miei capelli, e me la riposiziona dietro
l’orecchio, come
se fosse il gesto più naturale del mondo.
A
me, invece, crea nuovissimi ed incredibili brividi.
<<
Si vede che non hai una mente…Serpeverde.
Quel complimentarsi per il sottoscritto, può essere
interpretato in un unico
modo, conoscendo Lucius Malfoy. Secondo mio padre, ti ho fatto cadere
in un
tranello. Lo sanno tutti che ucciderti non è affatto facile
ma, una volta entrato nelle tue
grazie, e…si…
>> sorriso malizioso, e
conseguente arrossamento della pelle delle mie guance <<
…c’è anche un
doppio senso erotico… non deve essere molto difficile
mandarti all’altro mondo.
Quindi, per Malfoy Senior, il bacio che quella vecchia pettegola di
Gossip Girl
ha mostrato a tutti, è semplicemente una parte, ben
riuscita, del mio piano
diabolico. E, se prima era furioso con me per essere tornato a Scuola,
adesso,
certamente, vede un nesso, tra il mio abbandono del Covo dei
Mangiamorte ed il
bacio con
Cavolo,
non lo avevo mai sentito parlare così tanto.
Però,
effettivamente, il suo ragionamento fila.
Insomma,
il fatto che le nostre bocche siano indissolubilmente unite in un bacio
mozzafiato,
trova più plausibile spiegazione in un piano subdolo da
parte di Malfoy junior,
che in un serio coinvolgimento emotivo.
E
questo spiega anche la mancata reazione di Suo padre a quello che
apparve su
tutti i giornali, specialmente la sua assenza nella Battaglia del
London
Bridge.
Dopo
la scoperta del bacio, credevo che sarebbe stato in prima fila per
combattermi
e uccidermi, ed invece, in quell’occasione non
c’era.
Non
si è scatenata nemmeno chissà quale grande ira,
dopo la fuga del figlio e di
Nott dal loro Covo, e, dopo quell’attacco al Ponte di Londra,
i Mangiamorte
sono praticamente svaniti nel nulla.
Ecco
perché.
Ecco
il motivo.
Aspettano che
Draco mi
uccida.
<<
E adesso? >> ripeto, per la seconda volta in pochi minuti.
In
genere, Hermione mi ha sempre detto che, sia io, sia Harry, siamo dei
Leader
nati.
Sappiamo
sempre cosa fare, non ci perdiamo d’animo, ed abbiamo il
tipico carisma da
“Capi”.
Ma,
in questo specifico caso, solo una parola regna nella mia testa.
Confusione.
Non
ho la più pallida idea di cosa fare, di cosa dire, di cosa
pensare, di cosa sentire.
Sposta
lo sguardo verso la finestra, in contemplazione del cielo ormai buio.
<<
Quando è arrivata la lettera, un Incantesimo ha controllato
che nella stanza ci
fossi solo io o, comunque, che non ci fossero persone pericolose. Poi,
oltre ad
andare in fiamme la lettera, è subito morto anche il gufo
che me l’ha
consegnata. Sono stati molto prudenti, ma inviarmi una lettera ad
Hogwarts è
comunque un rischio che non credo correranno di nuovo. Quindi non hanno
modo di
sapere cosa io combini qui. Ma, sicuramente, la morte della Cacciatrice
farebbe
uno scalpore immenso e, non sentendone alcuna notizia, persino mio
padre
inizierà ad insospettirsi. E capiranno che il nostro bacio
non è frutto di
alcuna machiavellica macchinazione da parte mia. E lì
inizieranno i guai. >>
Si
zittisce per un po’, spostando subito lo sguardo nel mio.
Mi
ero persa nella contemplazione delle due labbra che si muovevano
elegante, e
solo il brivido provocato dai suoi occhi su di me, mi ha risvegliato
dalla
trance in cui la sua sensualità mi aveva gettato.
<<
Ti saranno tutti addosso, bambolina. E tuo fratello sarà in
cima alla lista
nera, accanto a te. Potrebbero seriamente attaccarci ad Hogwarts. Ma,
per il
momento, la fiducia che ripongono nelle abilità seduttive
del sottoscritto,
tiene a bada loro, ed al sicuro te. >>
Abbozzo
un sorriso.
<<
Siamo in un bel casino, eh? >>
Annuisce.
<<
Ma io sono pronta… >> continuo, ricambiando il
suo sguardo in modo
agguerrito << …questa novità del
nuovo compito affidatoti ci regala tempo
prezioso per allenare l’Esercito di Silente. Non sospettano
un tuo tradimento,
e certamente il Ministero provvederà in qualche modo, a
darci man forte in una
ipotetica futura Battaglia. Quando e se
attaccheranno, saremo pronti. Sarò
pronta… >> ripeto, mettendo più
enfasi possibile nelle ultime due parole.
<<
…La scelta, adesso, è tua. Combatterai contro tuo
padre? >>
Non
mi risponde.
Ma
pretende le mie labbra sulle sue, in una maniera talmente violenta e
passionale,
da mandarmi in pappa lo stomaco.
Trova
la mia bocca già dischiusa, e la mia lingua già
impaziente di accogliere la
sua.
Spinge
il viso sempre più contro il mio, per arrivare a baciarmi
sempre più in
profondità, mentre stringe con possessività la
carne dei fianchi.
Le
sue dita corrono immediatamente alla camicia della mia divisa che
inizia a
sbottonare febbrilmente, alternando carezze passionali a morsi
lussuriosi sulla
mia pelle e sui miei seni.
Quella sera
facemmo
l’amore in modo violento, urgente, folle, disperato,
ossessivo e possessivo.
I nostri baci,
i
nostri sospiri, le nostre carezze, i suoi affondi nel mio corpo, erano
carichi
della più cieca frustrazione.
L’ennesimo
ostacolo,
l’ennesimo muro tra Me e Lui, tra Lui e Me,
l’ennesimo impedimento al raggiungimento
di una tranquilla felicità.
L’ennesima
barriera
tra un “Io e Te” ed un “Noi”.
Ma le nostre
mani
intrecciate, i nostri corpi uniti in uno solo, i nostri nomi sulle
labbra
dell’altra, le nostre dita lungo la pelle
dell’altro dovevano pur simboleggiare
qualcosa di positivo, no?
Vi supplico,
ditemi
che è così…
5
th of April.
Harry
non l’ha presa affatto bene.
Ho
convocato i Cacciatori nella stanza che divido con Hermione, Lavanda e
Calì,
assicurandomi che nessuno potesse sentirci.
Ed
ho detto loro tutto quanto, dai semplici fatti, alle congetture di
Malfoy al
riguardo.
Non
appena le parole “…Insomma, Draco ha il compito di
uccidermi. Probabilmente il
padre pensa che sia venuto a letto con me proprio a questo
scopo.” sono uscite
dalle mie labbra, i Cacciatori hanno assunto il candido colore dei
vampiri.
Harry
e Ron sono stati i primi a riprendersi dallo shock, ed hanno iniziato
ad
inveire contro Malfoy senior e junior, in modo talmente volgare che la
mente ha
pensato bene di rimuoverne il ricordo.
Inizialmente
hanno preso in considerazione l’ipotesi che, davvero, tutto
il casino successo
tra me e Malfoy quest’anno fosse frutto di un suo piano
malefico, ed hanno
avuto il potere di mandare nel panico la sottoscritta.
Ho
così poche certezze sulla nostra pseudo storia che, davvero,
basta pochissimo
per demolire quelle fragili convinzioni che mi sono lentamente
costruita nella
mia mente.
Come
la veridicità suo invaghimento nei miei confronti.
Ma
le tesi di Ron ed Harry alla “Malfoy è un brutto
bastardo calcolatore e ti ha
usata!” sono state immediatamente demolite dalle sottili
menti di Hermione e
Ginny.
Punto
primo. Era sotto l’effetto del Veritaserum quando ha detto di
amarmi.
Punto
secondo. Avrebbe potuto uccidermi in qualsiasi momento,
quest’anno, ed io sono
ancora qui, più viva che mai.
Punto
terzo. Si è esposto per me abbastanza per far capire a tutti
quanti quanto sia
vero il sentimento nei miei confronti.
Punto
quarto. Intuito femminile, accompagnato dalla frase “Ma l’avete visto come la guarda?!”.
La
rabbia del mio migliore amico e di mio fratello, però, non
si è placata ma si è
semplicemente indirizzata su….bè, sinceramente
non lo sanno nemmeno loro.
Insomma,
si sono incazzati e basta.
Ma
la loro lunga lista di insulti, riferiti a Godric solo sa chi, non ha
avuto il
tempo di farsi udire da noi donne.
Il
dovere di studenti ci ha richiamati in tempo.
E
così siamo corsi a lezione di Erbologia con i Tassorosso,
mentre Gin andava ad
Incantesimi.
I
miei tre amici sono stati in silenzio e pensierosi tutto il tempo.
Anzi,
a dire il vero tutta la mattinata, e Ginny insieme a loro.
Ed
anche adesso, mentre siamo tutti quanti seduti, anche in compagnia
degli altri
Grifondoro, in Sala Grande a pranzare, nessuno dei Cacciatori pronuncia
parola.
Si,
esatto, nemmeno io.
Vedo
Seamus e Dean scambiarsi occhiate cariche di dubbio, per poi dirigere i
loro
occhi, in modo apparentemente casuale verso noi cinque, uno ad uno.
L’occhiata
ultima e più lunga di Finnigan è, ovviamente, per
Gin mentre Thomas rimane
indeciso se studiare in maniera più approfondita me o Harry.
Insomma,
entrambi non ci stanno capendo più niente.
E, magari,
il culmine della loro confusione, barra preoccupazione, viene raggiunto
quando
entrambi fissano il loro sguardo sul piatto ancora
pieno di Ron.
Si,
esatto.
La notiziona
del nuovo
incarico di Malfoy ha avuto la capacità di togliere persino
l’appetito a Ronald
Bilius Weasley.
Se
state pensando che, tutti quanti, siamo nella più completa
merda, devo
mostrarmi d’accordo con voi.
Sospirando,
come d’abitudine ormai, alzo lo sguardo verso il tavolo dei
Serpeverde.
Niente.
Esattamente
come ho notato non appena ho messo piede in Sala Grande, Lui non
c’è.
Credetemi,
ho analizzato ogni fottuto angolo di quel fottuto tavolo, ma seduto tra
i suoi
snob ed arroganti compagni Serpeverde, non c’è il
biondo più snob ed arrogante
di tutti.
Chissà,
magari anche Malfoy deve aver perso l’appetito.
Oggi
pomeriggio Harry e Ron si recheranno al Ministero della Magia, per
informare
Bagman e Kingsley delle novità.
Certamente
degli Auror verranno personalmente ad interrogare Malfoy, e, magari,
anche
Nott.
E
la cosa, non so perché, mi preoccupa terribilmente.
Dicevo,
sto appunto arrovellandomi il cervello per la strana mancanza di Draco
dal
tavolo della sua Casa, quando noto un paio di occhi blu notte posati su
di me.
Blaise
Zabini mi sta fissando, magari cercando di attirare la mia attenzione
con la
sola forza dell’insistenza del suo sguardo.
Ci
è riuscito poiché, accortami della sua attenzione
rivolta alla sottoscritta, mi
prodigo subito di ricambiare il suo sguardo, alzando il sopracciglio in
una
muta domanda.
Anche
Theodore Nott si mostra improvvisamente interessato alla sottoscritta,
lasciando cadere l’intima conversazione che stava
intraprendendo con una mora
alla sua destra.
Zabini
mi fa un cenno con la testa, voltando poi il capo verso le porte della
Sala
Grande.
Dopo
qualche secondo, sia Lui che il suo fido amico, sia alzano dal tavolo
e, con
passo cadenzato ed elegante escono lentamente dalla Sala Grande,
seguiti da non
pochi sospiri.
Interpretando
lo scambio di sguardi di cui mi hanno precedentemente fatto partecipe
le due
Serpi come un invito a seguirli, mi alzo a mia volta dalla mia panca, e
mi
appresto a seguirli.
Ma
una mano calda mi afferra il polso.
Harry.
Non
ha bisogno di farmi alcuna domanda, ed io di dargli alcuna spiegazione.
Semplicemente,
restiamo occhi negli occhi per una manciata di istanti, ed anche lui si
decide
ad abbandonare un piatto di pietanza che, già da prima, non
era stato molto
accuratamente considerato.
La
consapevolezza che mio fratello abbia intercettato la muta
conversazione tra me
e Zabini, si radica passo dopo passo quando, senza che io debba
guidarlo in
nessun modo, Harry prende l’esatta direzione scelta poco
prima dalle due Serpi.
Serpi
che, una volta usciti dalla Sala Grande, non fatichiamo affatto ad
individuare.
Sono
a metà corridoio di fronte alle enormi porte, semi nascosti
da una protuberanza
del muro che funge da cornice ad un arazzo.
Arrivati
ormai di fronte a loro, vedo entrambi poggiati contro il muro, Nott di
schiena
con una gamba anch’essa piegata contro la fredda pietra, e
Zabini, di lato
verso il suo amico, con una spalla.
<<
Nott. Zabini. Non avevate appetito? >> li saluto io,
mentre mio fratello
si limita ad incenerirli con lo sguardo.
Entrambe
le Serpi mi dedicano un ghigno divertito, prima di staccarsi dalla
parete, e
posizionarsi regalmente dritti, di fronte ai Salvatori del Mondo Magico.
<<
Non molta, Potter… >> mi risponde Nott.
<<
Che cosa volete? >> chiede Harry sgarbatamente, facendo
alzare un
sopracciglio indignato ai Verde-Argento.
<<
In realtà, Sfregiato… >> ribatte
Blaise << …avevamo chiesto di
poter parlare con tua sorella, non con te. Ergo, tu ed i tuoi modi
sgarbati
potete anche tornare da quelle fecce dei Grifondoro. >>
Ehi!
Chi hai
chiamato fecce?
Vedo
la mascella di Harry stringersi pericolosamente.
Talmente
tanto, che mi decido ad afferrargli un braccio per chiedergli, con un
piccolo e
silenzioso gesto, di non arrivare alle mani.
<<
Ho appena scoperto che un Mangiamorte vuole fare fuori la mia Kiki…quindi, scusatemi,
ma, d’ora in poi, non la lascerò sola
un secondo. Specie con dei Serpeverde come voi! >>
E
adesso è il turno di Zabini e Nott palesare evidente
nervosismo.
Il
secondo, sbotta, furioso:
<<
Stai parlando di Draco, brutto
idiota, non di un Mangiamorte! >>
Sorrisetto
malefico da parte di Harry, ed aumento della preoccupazione da parte
mia.
Merda.
<<
E non è la stessa cosa? >>
Vedo
il pugno di Blaise stringersi talmente tanto da far diventare le nocche
bianche.
Non
li avevi mai visti così arrabbiati, tutti e due.
Insomma,
non è che, adesso, tutt’un tratto, siamo diventati
intimi amici, però,
certamente, rispetto agli altri anni, il nostro rapporto è
decisamente
migliorato.
Ma,
ripeto, non li avevo mai visti così…soggetti ad
emozioni, ecco.
<<
Sappiamo tutti e quattro che non Le
farebbe mai del Male. Ecco
perché
siamo tutti nella merda. >>
Il
sussurro di Blaise giunge al mio orecchio con un tono talmente
minaccioso, che
sono fermamente convinta che stia per alzare le mani su mio fratello.
Non
che temi per la sua incolumità, dato che Harry si saprebbe
difendere benissimo,
ma, sinceramente, non ho alcuna voglia di vederli darsi a botte.
Fortunatamente,
questo non accade, grazie al proverbiale e famoso auto controllo delle
Serpi,
ed io posso tornare a respirare.
Per
evitare un’altra cosa proverbiale e famosa delle Serpi.
Ovvero il silenzio, mi
decido ad emettere suoni.
<<
Non ho paura di Malfoy… >> dico decisa a mio
fratello, per ritornare a
guardare la sua mascella contrarsi << …ed
è vero che siamo nella merda.
Ma abbiamo guadagnato del tempo, e non ho alcuna intenzione di
restarmene con
le mani in mano. Quindi, basta con le solite litigate. Stavolta, siamo
dalla
stessa parte. >>
Passano
una manciata di minuti di intensa tensione, prima che i miei sbalorditi
occhi
possano cogliere tre lenti annuire, da parte delle tre piaghe qui
presenti.
Si
scambiano sguardi pieni di rancore, e maledizioni ma, almeno, si
limitano solo
a quello.
Niente
insulti verbali, niente pugni, niente Bacchette.
Poi,
Nott riprende a rivolgere l’attenzione a me.
<<
E qui si arriva al motivo per cui ti abbiamo fatta venire qui. Per la
festa è
tutto pronto. Daphne ha ricevuto
Silenzio.
Chiude
gli occhi.
Deglutisce.
Guarda
Harry.
Assume
una smorfia disgustata.
Fa
finta di vomitare.
Riguarda
me.
<<
…Incontrarci?
>>
Mi
concedo qualche secondo di divertimento, mentre rido delle facce
disgustate di
Nott e dell’appoggio che, sia Harry, sia Zabini, sembrano
mostrare.
Ancora
con il sorriso sulle labbra, gli rispondo:
<<
Sabato stesso. Non ci vorrà molto ad arredare
I
tre uomini presenti strabuzzano gli occhi, guardandomi come se avessi
tre paio
di occhi.
Ed
un doppio naso.
<<
Ehm…Kiki…ehm… >> inizia
a chiedere, titubante, Harry << …come mai
così tanto tempo prima? >>
Ma
si sono rimbambiti tutti?
Cosa
sono quelle facce stupite, e queste domande idiote?
<<
Perché, ovviamente,
finiti i nostri
doveri di Organizzatori, dobbiamo vestirci e il resto. E avete mai
visto delle
ragazze prepararsi per una festa, in meno di tre ore?! Ma dove vivete?!
>>
E
fu allora che un ombra della più pura disperazione
passò negli sguardi di
Blaise Zabini, Theodore Nott ed Harry Potter.
Le
cose non procedono bene.
Le
cose non procedono affatto bene.
Non
vedo Malfoy esattamente da ieri notte, tralasciando quei pochi sguardi
di
sfuggita che si siamo scambiati durante l’ora di Pozioni e
Trasfigurazione che
abbiamo condiviso, la seconda stamattina, e la prima nel pomeriggio.
Finita
la doppia razione di calderoni, fumi inebrianti, ed ingredienti strani
e
viscidi che compongono le caratteristiche della materia che, in
generale, i
Grifondoro maggiormente odiano, sia Harry che Ron si sono recati in
tutta
fretta al Ministero, per informare i Pezzi Grossi delle
novità.
E,
alle 22.34 non sono ancora tornati.
Sono
partiti verso le 18.30, e, per arrivare a Londra e prendere il
passaggio
segreto che conduce al Ministero, considerando i limiti geografici che
impone
Farsi
ricevere dal Ministro in persona comporterebbe una lunga attesa, se il
tuo non
fosse Potter, ma, potresti chiamarti persino Godric Grifondoro,
dovresti
aspettare lo stesso secoli affinchè possa dirsi aperta la
riunione
straordinaria di tutti i Boss del Ministero che Harry e Ron avevano
intenzione
di convocare.
Spiegare
la situazione, far placare gli animi, prendere decisioni tattiche e
tornare a
Scuola, poi, richiederebbe ancora più tempo.
Quindi,
razionalmente parlando, le 22.34 sono un orario ragionevole, in
riferimento
alla continua assenza dei miei migliori amici.
Ma
il mio cuore non smette di battere forte, le mani non smettono di
tremare,
l’ansia non si decide ad andar via dal mio corpo, e la mia
mente non si decide
a concentrarsi su questo maledetto tema di Incantesimi.
E,
stranezza delle stranezza, alzando gli occhi su Hermione Jane Granger,
E
la cosa più curiosa di tutta questa faccenda, è
che Kimberly Lilian Potter
dovrebbe temere solamente per la sua stessa vita, in quanto
è quella, ad essere
principalmente in pericolo.
Ed
invece, se focalizzo in un punto ben preciso della mente la mia
preoccupazione,
riesco solo ad ammirare il bel viso di Draco Malfoy, seguito da quello
di
Theodore Nott.
Per
la mia vita, invece, non temo per niente.
E
no, non è uno dei miei soliti attacchi tipicamente Potter,
eroici, suicidi,
Grifondoro, e stupidi.
No.
Semplicemente,
mi fido del Mangiamorte incaricato del
mio assassinio.
Senza
contare il piccolo particolare che mi vede innamorata persa di
Lui…
Al
contrario, dunque, temo per l’incolumità di quelle
due Serpi.
Non
chiedetemi per cosa, esattamente.
Non
so, chiamatelo intuito da Cacciatrice, o intuito femminile.
<<
Potter? >> sento chiamarmi.
Alzo
la testa di scatto, ed Hermione e Ginny con me, in allerta.
Ma
è solamente un ragazzino rossiccio del terzo anno.
<<
Si? >> rispondo, mascherando in modo pessimo un sospiro.
<<
Blaise Zabini è fuori dal nostro Ritratto ed ha urgente
bisogno di parlare con
te. >> pronuncia tutto d’un fiato.
Io
e le mie migliori amiche ci scambiamo uno sguardo incuriosito e, si,
anche un
po’ preoccupato.
Quando
torno a guardare il ragazzino, lo vedo leggermente in imbarazzo.
<<
Ehm…mi ha espressamente detto, o meglio…minacciato…di
farti andare subito da Lui.
Sembrava…piuttosto… >> si ferma un
attimo, alla ricerca della giusta
parola << …come dire?...Furioso.
>>
Bingo.
A
quelle parole, sento il cuore intraprendere una corsa folle, e la mente
partorire film mentali su film mentali, tutti con soggetto Draco
Malfoy, e con
complemento oggetto la parola “Pericolo.”
Mi
alzo di scatto in piedi, non curandomi minimante della boccetta
d’inchiostro
che cade sulla mia pergamena, praticamente vuota, se non fosse per il
mio nome
e cognome, e per il titolo del compito.
Senza
nemmeno ringraziare il rosso, sfreccio verso l’uscita dei
Ritratto della
Signora Grassa, urtando non poche persone, ma non fermandomi a scusarmi
con
nessuna.
Spalanco
l’apertura del Passaggio Segreto con molta più
foga di quanto volessi mostrare,
e giro febbrilmente la testa a destra e sinistra, alla ricerca del
Serpeverde.
Lo
trovo appoggiato al corrimano delle scale, mentre batte il piede
nervosamente
sul pavimento.
<<
Zabini! Come mai tanta fretta di vedermi? >>
Non
appena la mia voce e la mia figura entrano nel suo campo visivo ed
uditivo, si
stacca dal corrimano, venendomi incontro con passo svelto, ed uno
sguardo
furibondo.
<<
Voi, brutti Auror da strapazzo! Cosa avete in mente di farli?
>>
Eh?
Ma
che sta dicendo?
Anche
se non posso vedermi allo specchio, al momento, sono certa che la mia
faccia
sia l’emblema della confusione.
Aggrottando
le sopracciglia, domando:
<<
Potresti gentilmente farmi la cortesia di spiegarti?! >>
Ma
la frase galante in modo sarcastico, sortisce un brutto effetto sui
suoi nervi.
Si
trattiene dall’urlarmi contro.
<<
Sai benissimo a cosa mi riferisco! Auror enormi ed antipatici che fanno
irruzione nella nostra Sala Comune non ti dicono niente?
>>
Fammici
pensare…
Un
attimo solo…
Un
istante…
<<
No. >>
Alza
gli occhi al cielo, con fare nervoso, e stringe le dita a pugno sino a
farsi
male.
<<
Bè, dovrebbero. Perché hanno preso Draco e Theo,
cazzo! >>
E
c’è bisogno di fare tutto questo casino?!
Glielo
avevo detto, a Draco!
<<
Ma perché diavolo urli?! È ovvio che il Ministero
debba interrogarli, riguardo
la nuova missione di Malfoy! >>
<<
Oh, certo! Ed è anche ovvio che questi Auror siano armati, e
che li abbiamo
portati via ammanettati, no?
>>
Spalanco
gli occhi.
Cosa??!!
Come
nel mio peggior incubo, ecco che tutte le mie più sfrenate,
fantasiose, e
brutte paure, riguardo i due Serpeverde, si stano magicamente
realizzando.
<<
Porco Salazar. Dove gli hanno portati?! >>
<< Nell’Ufficio di quel vecchio avvoltoio della
Preside. >>
Ed
iniziamo a correre.
La
mia mano si abbatte inesorabile sull’imponente portone in
legno, dove spicca la
dorata scritta “Preside Mcgranitt.
Occupato”.
Sono
anche disposta a sfondarla questa maledetta porta, se qualcuno non si
decide
entro quindici secondi ad aprirmi.
E,
dalla faccia che va via via assumendo Zabini, ancora più
incazzato di quando mi
ha praticamente aggredito fuori dalla mia Comune, credo davvero che Lui
sarebbe
pienamente disposto ad aiutarmi.
Sento
qualcuno pronunciare chiaramente una Formula Magica, di
Identificazione,
all’interno dell’Ufficio, annunciandone poi
l’esito.
Ma
nessuno si muove ad aprirmi.
Finchè,
una voce rabbiosa, ringhia dall’interno.
<<
E’ mia sorella, Santo Godric! >>
Un
attimo dopo, il bel viso del mio adorato Harry mi si para di fronte,
mentre
spalanca deciso la porta, scostandosi immediatamente per permettere a
me ed a
Zabini di entrare al cospetto dell’importante cricca.
<<
Kiki! >> mi accogli Ron, alzandosi e venendomi subito
incontro.
Mi
afferra per un braccio, e mi sussurra nell’orecchio:
<<
Volevamo venire ad avvisarti, ma questi idioti non ce l’hanno
permesso.
>>
Con
sguardo duro e combattivo, analizzo la situazione.
Ad
ogni lato della scrivania si trovano due Auror che, conoscendoli di
vista e per
fama, non hanno niente da invidiare ai migliori duellanti della Gran
Bretagna.
Vicino
a questi ci sono War Bagman, il nostro odiosissimo Boss, con un
altrettanto
odiosissimo sorrisetto compiaciuto ed un odiosissimo leccapiedi, barra
segretario.
È
un essere talmente inetto, inutile e senza spina dorsale, che non ho
mai voluto
sapere il suo nome.
Mi
basta semplicemente osservare la sua espressione trionfante, identica a
quella
di Bagman, per capire quanto sia pressoché privo della
benché minima
personalità.
E
poi ci sono Kingsley Shakebolt, che esibisce un’espressione
grave, e, accanto a
Lui, Percy Weasley.
Ma
non è finita qui.
Sulla
parete destra del grande Ufficio, a pochi passi dal ritratto di Silente
e di
Piton, che osservano la scena in modo apparentemente disinteressato, Li
vedo.
Theodore
Nott, sebbene affiancato da altri due Auror, uno per il lato destro del
suo
corpo, ed uno per il sinistro, sebbene in una situazione abbastanza di
merda,
sebbene ammanettato, sebbene costretto contro il muro, ostenta
un’aria alquanto
snob e di superiorità.
A
tratti intaccati dalla rabbia.
E
poi…
Bè,
poi c’è Malfoy.
A
cui è riservato lo stesso trattamento di Nott, a cui
risponde con lo stesso atteggiamento
di chi è fermamente convinto che, tutti i presenti,
paragonati a Lui sono la
più schifosa e viscida cacca di Troll.
Gli
occhi, però, restano inespressivi.
Bellissimi
ed ipnotici come sempre, ma privi di vita.
I
capelli che ricadono a ciuffi sul viso lo rendono più
affascinante che mai,
quelle labbra sensuali oltre ogni dire stuzzicano le mie, anche in
questa
situazione, in una maniera assurda ed il corpo…
Godric,
quel corpo!
Modellato
da Michelangelo in persona solamente per farsi accarezzare dalle mie
mani.
Iniziamo
una lotta di sguardi, io e Lui, piena delle più contrastanti
emozioni.
Paura,
rabbia, fiducia, sicurezza, preoccupazione, lussuria.
Si,
anche in questo momento così delicato, non possiamo davvero
fare a meno di
desiderarci.
Una
voce accanto a me, però, mi ridesta dal trance nel quale il
Suo sguardo mi
aveva gettato.
<<
Che diavolo sta succedendo qui?!
>>
Zabini.
L’indignazione
per il tono usato dal Serpeverde è piuttosto generale.
A
partire dalla Preside che, alzandosi di scatto, sussurra indignata
“Zabini!”,
agli Auror che si agitano sul posto, a Percy che quasi cade dalla sua
sedia,
insieme all’altro inetto segretario, e, per finire, a Bagman
che chiede:
<<
E tu chi saresti, per porre una simile domanda, ragazzino?
>>
Ma,
il ragazzino in questione, ghigna, imitato dagli altri due compagni di
Casa.
Incredibile.
Riescono
a sentirsi i migliori anche davanti a Maghi che, in combattimento, li
trasformerebbero in scarafaggi nel giro di tre nanosecondi.
Sta
per ribattere, certamente qualcosa di estremamente arrogante ma, per
salvarlo
da un arresto per offesa a pubblico ufficiale, lo precedo.
<<
Diciamo che è un amico. Io invece sono Kimberly Potter,
quella che vi ha salvato
l’esistenza l’anno scorso con Lord Voldemort, e il
resto. Io posso sapere che
succede?! >>
Vedo tre ghigni allargarsi, ed altri due nascere orgogliosi.
Provenienti
da Harry e Ron.
Gli
Auror si indignano maggiormente, insieme a Bagman e al suo leccaculo.
Si
sa che quei due non ci hanno mai sopportato.
È
invece Kingsley a rispondermi.
<<
Signorina Potter… >> comincia formale, per poi
zittirsi.
Magari
gli vengono in mente tutti i pomeriggi passati insieme a Grimmauld
Palace, in
compagnia degli altri componenti dell’Ordine, e tutti i piani
e sotterfugi che
tutti quanti facevano per preservare l’incolumità
mia e di Harry, e cambia
tono.
<<
…Kimberly…
>> preferisco “Kiki”
di gran lunga…
<<
…Non so se ti rendi pienamente conto della
gravità della situazione. >>
Si
volta verso Malfoy e Nott, indicando il primo con il dito indice, sul
quale
spicca il prezioso anello d’oro, con incastonato il simbolo
del Ministero della
Magia.
<<
Questo ragazzo ha il compito di ucciderti.
Cosa ci garantisce che non porterà a termine il suo
incarico? E cosa che il suo
amico… >> ed indica Nott, con lo stesso dito
<< …Non ne sia
complice? >>
Mi
giro verso Malfoy, e lego il mio sguardo al suo.
Per
un momento sto seriamente per mandare al diavolo tutti quanti, ed
andare da Lui
e da quelle labbra così invitanti, fottendomene di tutto e
tutti.
Ma,
per fortuna, i miei genitori mi hanno donato un autocontrollo niente
male.
No,
cazzata, non ho alcun autocontrollo.
Ad
esempio, quando mi scattano i cinque minuti, non
c’è santo che tenga.
Quindi,
appellandomi a non so quale altra mia qualità, riesco a non
saltare addosso al
corpo perfetto di Draco Malfoy.
Sto
per rispondere, naturalmente a difesa del biondastro, ma è
Zabini a precedermi.
<<
Ci sono una miriade di motivi, utilizzabili come garanzia che nessuno,
di
questa stanza, farà
fuori nessuno….
>> si spiega, guardando negli occhi, altezzoso ogni
persona presente qui
dentro.
<<
…Il fatto che, se veramente le intenzioni di Draco fossero
state di ucciderla,
la qui presente Princ…Potter…
>> si corregge, strappandomi un sorrisino
<< …avrebbe partecipato
all’ennesimo funerale. Stavolta da protagonista, date tutte
le volte che il
presunto carnefice e la presunta vittima si sono ritrovati da soli… >>
Pausa.
Sguardo
eloquente a me.
Sguardo
eloquente a Malfoy.
Malfoy
che ghigna malizioso.
Io
che divento rossa imbarazzata.
Ron
che grugnisce in disappunto.
Harry
che sbuffa innervosito.
Tutti
che aspettano la fine del discorso di Zabini.
<<
…A studiare, a causa di
una
punizione. Il fatto che, dopo tutto quello che vi hanno tutti e due
spiattellato sui Mangiamorte, è assurdo che non crediate
ancora nella loro
redenzione. Ma soprattutto, è assurdamente evidente la loro
pacifica
intenzione, dal fatto che abbiano subito informato
Blaise
Zabini, prossimo brillante studente di Magisprudenza, ovvero futuro
ricchissimo
e temutissimo Retorico**.
Crederli
veri complici dei Mangiamorte, a questo punto sarebbe assurdo.
L’Ufficio
rimane silenzioso, sino a che
<<
Potter, Weasley…voi confermate? >>
<<
Certo. >> rispondo io immediatamente.
Poi,
mi volto verso Harry e Ron che, ammettiamolo, se la stanno spassando un
modo,
nel vedere Malfoy e Nott ammanettati.
Intercetto
appunto un loro sorrisetto sadico ma, alla mia occhiata gelida, alzando
gli
occhi al cielo, ed usando un tono funereo, rispondono:
<<
Si. >>
Il
primo monosillabo nella storia dei monosillabi che Harry James Potter
pronuncia
a difesa di Draco Lucius Malfoy.
Ah,
no.
Non
dimentichiamoci il Processo, signori e signore.
Povero
Harry, se non la smetto di obbligarlo a difendere il suo peggior
nemico, credo
che presto inizierò a stargli antipatica.
Naa…impossibile!
Gli
Auror non si pronunciano affatto, Bagman e il suo schiavetto iniziano a
confabulare tra loro nell’orecchio, Percy punta lo sguardo in
quello del
fratello, e Kingsley, invece, si dedica a spostarlo da me, ad Harry, a
Malfoy e
Nott.
Dopo
un po’ fa cenno a me, a mio fratello ed al mio migliore amico
di avvicinarsi a
lui, e, presoci in disparte, iniziamo anche noi a confabulare come
tutti gli
altri.
Zabini,
invece, si avvicina ai suoi amici, mentre gli Auror lo tengono
d’occhio con
<<
Ragazzi, lo sapete che vi state esponendo per degli ex-Mangiamorte, di
cui la
redenzione non è nemmeno tanto certa? >>
Harry
e Ron sembrano sul punto di suicidarsi, ma annuiscono, mentre io inizio
a
gesticolare combattiva, mantenendo, però, il mio tono pari
ad un sussurro.
<<
Avanti Kingsley, lo sappiamo tutti e due che non sono affatto
pericolosi.
Insomma, Malfoy è stato Marchiato contro il suo volere, Nott
non ha niente
sull’avambraccio sinistro… >>
Almeno
credo…
<<
…e quel mese che hanno passato nel Covo dei Mangiamorte gli
è stato comunque
imposto, e non hanno commesso alcun crimine. Vi hanno dato tutte le
informazioni
che potevano, ed erano davvero poche.
Ennesima dimostrazione di come non fossero assolutamente partecipi dei
piani
malefici di quei pazzi invasati. Si sono persino iscritti
all’Esercito di
Silente, e Malfoy mi ha informato quasi subito della lettera di suo
padre!
Prove più evidenti di queste non ne posso trovare!
>> concludo indignata.
Il
Ministro mi mette una mano sulla spalla, e mi guarda comprensivo.
<<
Lo so che quello che dici è vero…ma non credi che
per l’opinione pubblica il
tuo parere sia un po’ di parte? In fondo, è
comunque il tuo ragazzo, e Theodore
Nott è il suo migliore amico! >>
Quasi
mi strozzo con la saliva, cado ai piedi di Kingsley e perdo conoscenza.
Sento
la mia pelle raggiungere rossori mai visti prima apparire su pelle
umana, mentre
Harry e Ron, al contrario diventano color Voldemort, e, quasi quasi,
perdono
anche loro la facoltà del respiro.
Idioti.
In
preda all’imbarazzo più totale, odiando con tutta
me stessa Gossip Girl per
quel maledetto ricordo del bacio tra me e il Principe Serpeverde,
farfuglio:
<<
N-non…no-non è
il…il…mio…ra-ragazzo! >>
Accorgendosi solo adesso di quello che ha scatenato con la sua frase,
il
Ministro sembra volersi scusare con lo sguardo, così,
semplicemente, lascia
cadere il discorso.
Ci
vuole un attimo a tutti e tre per riprenderci dallo shock, ma poi
è Ron a
parlare.
<<
Con tutto il rispetto, King… >> Ron ha sempre
detto che il suo nome, come
anche il suo cognome, sono troppo lunghi e complicati da pronunciare
per intero
<< …non ci è mai fregato un
ca…volo dell’opinione pubblica. >>
Lasciamo
pensieroso Kingsley per un po’, mentre Harry incalza.
<<
Se vuoi sapere la verità, fosse per me e Ron, quei due
dovrebbero essere
condannati all’ergastolo… >>
Fitta
allo stomaco.
<<
…Ma solamente perché non ci siamo mai potuti
sopportare, e perché sono degli
idioti assurdi. Infondo, sono dei falliti anche come Mangiamorte. Ed
inizialmente anche a me spaventava molto l’idea che Malfoy
dovesse uccidere
Kiki, e la mia reazione è stata pressocchè
identica alla vostra. Ma, parlandone
meglio con…persone più sagge di noi…
>>
Hermione,
in primo luogo, e Ginny.
La
prima usando la sua arte oratoria e la sua ferrata logica (ed anche
qualche
maliziosa mossa nei confronti di mio fratello), la seconda, facendo
ricorso
alle sue famose minacce.
<<
…sia io, che Ron ci siamo convinti che non comportano alcun
pericolo. Ad ogni
modo… >> aggiunge, mandando una veloce e
gelida occhiata ai due
ammanettati a pochi metri da noi << …li
terremo d’occhio, puoi starne
certo. >>
E,
di nuovo, pausa pensieri per l’attuale Ministro della Magia.
Pausa,
durante la quale fa scorrere un severo sguardo negli occhi dei suoi tre
interlocutori, ovvero me, Harry e Ron.
Speriamo
bene…
<<
Vedrò quello che posso fare. >> sussurra, in
conclusione della nostra
breve ed improvvisata riunione.
Facciamo
qualche passo, per ritornare partecipi dei discorsi e delle decisioni
del resto
delle persone presenti qui.
Intercetto
l’ennesimo sguardo su di me di Malfoy che, incurante della
sua difficile
situazione, mi fa l’occhiolino.
Alzo
gli occhi al cielo, e, dando le spalle sia si Serpeverde che ai quattro
Auror
incaricati di tenerli d’occhio, mi volto verso Bagman,
Bagman
gonfia il petto, più gongolante che mai, guardando i
presenti uno ad uno.
<<
Ministro Shakebolt… >> proclama, con voce
austera ed autoritaria <<
…Kimberly Potter fa parte della mia squadra, ed è
pertanto una mia combattente…
>>
COSA?!
IO
SAREI DI CHI?!
<<
…ed ha sempre difeso il nostro Mondo con onore e coraggio,
oltre a poter essere
considerata un’ottima duellante. >>
Stronzo.
Meschino,
pezzo di merda.
A
quale pro adularmi adesso, quando mi ha sempre detestata?
Scambio
uno sguardo interrogativo con Zabini, Harry e Ron, e tutti e tre sono
confusi e
seri almeno quanto me.
<<
Pertanto… >> continua, il lurido verme
<< …non sono disposto a
perderla. >>
Merda.
È
l’unica parola che riesco a pensare.
Perché
il Capo del Dipartimento Auror War Bagman fa un cenno del capo agli
otto Auror
qui presenti e scandisce bene la parola:
<<
Arrestateli! >>
Prima
che anche un solo Incantesimo possa venire scagliato o anche solamente
pensato,
la stanza viene riempita da un urlo.
<<
NO! >>
Mi
ci vuole un po’ per rendermi conto di quello che il mio
corpo, preda del più
brutale istinto, ha fatto.
Mi
sono appiattita contro Malfoy e Nott, afferrando le braccia di
entrambi, e
facendogli scudo con il mio corpo.
Urlando,
appunto quel “No!”.
Vedo
Harry e Ron mandarmi sguardi shockati, in contrapposizione a quelli
fieri di
Zabini.
Lascio
tutti impietriti, compresi Draco e Theo, alle mie spalle, che non
pronunciano
sillaba a loro difesa da quando ho messo piede in questa stanza.
Forse
perché, per loro, sarebbe troppo umiliante pregare persone
inferiori al loro
rango per la propria incolumità.
Ma,
adesso, posso risentire le loro voci.
<<
Principessa, ancora la mania di fare l’eroe della situazione,
vero? >>
Nott.
<<
Bambolina, che cazzo stai facendo? Quelli sbattono ad Azkaban sia noi,
che te!
Togliti! >>
Ma
io mi limito a scuotere la testa, testarda.
Non me lo
porteranno
via.
Non di nuovo.
L’immobile
stupore di questa assurda situazione viene rotto da Bagman che, tanto
per
cambiare, deve dare voce alle corde vocali pur di sentirsi potente.
Idiota.
<<
Insomma, fate qualcosa! >> sbotta, rivolto per la secondo
volta agli
Auror.
I
due più vicini a me e ai due Serpeverde accusati, afferrano
<<
Vuoi farti Schiantare?!... >> mi sussurra rabbioso
Malfoy, all’orecchio
<< …tornatene nella tua Comune!
>>
Mi
dispiace, ma devono seriamente Incantarmi, per rinunciare alla difesa
di queste
due piaghe!
Un
minacciosissimo << EHI! >> mi distrae dalle
mie ribelli riflessioni
e, voltando lo sguardo verso Harry, la fonte del rumore, noto come
anche Lui ha
Si
avvicina a me, mio fratello, sempre con
Ma
un altro Auror, uno di quelli che fungevano da sorveglianti di Nott,
punta la
sua Fonte Magica contro Harry.
Ma
Ron e Zabini hanno capito l’antifona, e vengono anche loro a
schierarsi di
fianco a me, dinanzi a Draco e Theo, con le loro Bacchette ben strette
tra le
dita.
Ed
è quando anche gli altri Auror si decidono a prenderci sotto
tiro, che sento
Blaise ridacchiare.
<<
Io sto avendo un deja-vù. Questa scena non vi ricorda
niente? >>
Sorrido,
insieme agli altri due Serpeverde, ed incredibilmente seguita a ruota
anche da
Harry e Ron.
Certamente
anche loro hanno capito a cosa si riferisce Zabini.
Al
pomeriggio quando, fuori dall’Infermeria, dopo
l’incidente con il Veritaserum,
mezza Casa Grifondoro e mazza Casa Serpeverde ha tirato fuori dalle
tasche le
Bacchette, per puntarcele uno contro l’altro.
Sarebbe
scoppiata una bella rissa, ne sono certa, se non fosse arrivata
Peccato.
Ed
anche stavolta, le manie pacifiste della Mcgranitt si mettono in mezzo.
Sbattendo
la mani sulla scrivania, si impone, per la prima volta, oggi, sbottando.
<<
Abbassate quelle Bacchette contro i miei
Studenti, per l’amore del cielo! E voi…
>> volta il capo, verso noi sei.
<< …cosa diamine
avete
intenzione di fare? >>
<<
Quello che è giusto Minerva. E poi, si sa, a 17 anni si
è tutti incredibilmente
ribelli. >>
No,
non è stato nessun essere umano a parlare.
Lasciando
tutti a bocca aperta, il quadro, con la dicitura “Albus
Percival Wulfric Brian
Silente” è fuoriuscito dal tunnel
dell’indifferenza e, adesso, è deciso a far
sentire la sua.
I
13 adulti esclamano, quasi all’unisono:
<<
Silente! >>
Noi,
esseri umani che possono ancora permettersi il lusso di evitare le
crisi di
mezza età, sballarsi, andare alle feste, divertirsi e fare
sesso come Godric
comanda, ovvero noi “Giovani”, ci limitiamo a
sorridere.
Oddio,
io, Harry e Ron siamo il ritratto della felicità, mentre
sfoggiamo sorrisi a
trentadue denti, mentre i Serpeverde…
Bè,
loro ghignano.
Il
ritratto del vecchio Preside si esibisce nella sua tipica risatina,
stupefatto
di una tanta clamorosa accoglienza.
<<
Innanzitutto… >> esclama, divenendo serio
improvvisamente << …vi
chiedo, per cortesia, di abbassare le Bacchette. Minerva ha
perfettamente
ragione. >>
Uno
dopo l’altro, un po’ titubanti, specialmente noi
quattro, rinfoderiamo le
nostre Fonti Magiche.
Per
il momento.
<<
Non è tutto più facile senza una Bacchetta
puntata contro la propria testa?
>> scherza Silente.
Qualcuno
accenna un sorrisetto, ma io non posso essere pienamente
d’accordo.
Mi
sentivo più sicura con una Bacchetta tra le dita.
<<
E adesso, per favore miei cari signori, smettiamola di attaccarci
l’un l’altro,
anche tra le nostre stesse fila. È vero, Lord Voldemort
è finalmente sconfitto…
>> sorride a me e ad Harry <<
…ma i suoi seguaci sono più agguerriti
e pericolosi che mai. Dobbiamo, ancora una volta, restare uniti.
>>
Sarà
la mia impressione, ma sembra aver ammiccato verso me e Zabini che, uno
accanto
all’altro avevamo, fino a qualche attimo fa, le Bacchette
puntate, per una
volta, non io contro di Lui e Lui contro di me, ma verso un nemico
comune.
Difendendo
due Serpeverde.
Se
non è stare uniti questo…
Le
parole di Silente gravano su tutti noi, ma è sempre quella
testa di cazzo di
Bagman a rompere l’idilliaco momento di saggezza.
<<
Con tutto il rispetto, professor Silente…la questione
gravita appunto intorno
all’incertezza di poter considerare gli imputati nostri
alleati o meno!
>>
Imputati?!
Ecco,
questo idiota gli ha praticamente già fatto il processo!
Silente
lo guarda come se avesse appena parlato in lingua azteca.
<<
E dimmi, War, non ti bastano le testimonianza e le parole di questi
brillanti
studenti? >>
L’attenzione
di tutti, adesso, si focalizza su di me, su Harry, su Ron e su Zabini,
ancora
in posizione d’attacco davanti a Nott e Malfoy.
Ammetto
di sentirmi leggermente in soggezione, con tutti questi sguardi puntati
contro.
<<
Insomma… >> farfuglia il mio Capo, purtroppo,
dopo un po’ di smarrimento
<< …dobbiamo affidarci alla parola di quattro
ragazzini? >>
Okay,
lo Schianto.
No,
meglio, lo Crucio.
Si,
decisamente più costruttivo.
Le
orecchie di Ron stanno pericolosamente diventando rosse, a momenti dal
naso di
Harry esce fumo, ed io sto per mandare a fuoco l’Ufficio
della Preside.
Zabini,
invece, alza il sopracciglio in modo decisamente aristocratico,
arrogante,
superbo, incredulo e scettico.
Nott
e Malfoy, invece, si limitano a sbuffare sarcastici.
Ma
è solo merito della sonora risata di Silente, che fa
spostare immediatamente di
nuovo le teste verso il suo ritratto, se mi trattengo
dall’afferrare di nuovo
<<
E di nuovo, miei cari, si incorre nello stesso errore di
sempre… >>
Altro
momento di ilarità, mentre noi tutti pendiamo dalle labbra
del vecchio Preside.
<<
…Gli avvenimenti scorsi non ci hanno insegnato a mettere da
parte i nostri
pregiudizi sull’età? Voglio ricordarvi che sono
stati dei diciassettenni a
sconfiggere il più grande Mago Oscuro dei nostri tempi?
Voglio rammentarvi che
i Cacciatori sono tra i migliori Auror del Ministero? E quanti anni
hanno?
>>
Nessuno
risponde all’ovvia domanda retorica di Silente.
Bene,
idioti, tacete una volta per tutti.
Voi,
e questa storia che ci vede come dei ragazzini incapaci solo quando vi
fa
comodo!
<<
Non sottovalutate i miei Studenti, signori… >>
L’enfasi
con il quale ha pronunciato l’aggettivo
“Miei”, anche se, ormai, purtroppo, non
lo possiamo più considerare il nostro Preside, è
stato a dir poco commovente.
<<
…Hanno una Forza ed un Potenzialità Magica che
non potete nemmeno immaginare.
Sono loro il nostro futuro. Non tagliategli le ali prima ancora di
avergli
insegnato a volare. >>
E
con questa frase ad effetto, che zittisce tutti, con ancora il sorriso
sulle
labbra, si rilassa contro la sua invitante e comoda poltrona e,
lentamente, si
riaddormenta.
Mi
avevano detto che, i primi anni, i Ritratti passavano la maggior parte
de tempo
a ronfare, troppo poco abituati alla loro nuova condizione, ma le
teatralità e
insieme la semplicità con la quale Silente riprende a
sonnecchiare tranquillo,
dopo un discorso del genere, mi sorprende comunque.
E
non sono l’unica.
Tutti
quanti restano a bocca aperta, aspettando che il Preside si svegli e ci
dia
indicazioni precise su cosa fare.
Ma
così non accade.
Causando
lo sbalordimento e l’incredulità di molti, Albus
Silente emette un rantolo
leggero, ed inizia addirittura a russare. O.O”
Lentamente,
chi più confuso, chi meno, distogliamo lo sguardo dal suo
Ritratto.
Restiamo
un altro po’ in silenzio, sino a che una voce ci rigetta
nella realtà.
<<
Ministro… >> pronuncia parola, per la prima
volta da quando siamo qui,
Percy << …potrebbe illuminarci con le Sue
decisioni, alla luce delle
notevoli elucubrazioni epostaci dal Ritratto di Albus Silente?
>>
Ron
guarda suo fratello come se avesse appena proclamato la
superiorità dei
Serpeverde rispetto alla nostra Casa, e lo sento anche mormorare
all’orecchio
di Harry: “Quello lì non ha sangue Weasley nelle
vene! Ma come cazzo parla?!”,
facendo ridacchiare silenziosi sia me, che mio fratello.
Kingsley
si prende il mento tra le mani, mentre, adesso, tutta
l’attenzione è sul
Ministro della Magia, e
cerca
ispirazione in ogni angolo dell’enorme stanza circolare nella
quale ci
troviamo.
Per
ultimo, si sofferma a guardare il Cappello Parlante che sembra dargli
particolare ispirazione perché lo fissa più a
lungo di qualsiasi altro oggetto
precedente, e perché rappresenta l’ultimo passo
della sua analisi della stanza.
Si
decide a parlare.
<<
Ciò che è stato precedentemente detto dal qui
presente studente.. >> ed
indica Zabini con un gesto della mano << …non
possiamo che considerarlo
vero. E, certamente, le considerazioni di Silente sono state, come
sempre,
molto sagge ed illuminanti. Ma Draco Malfoy e Theodore Nott sono stati
di fatto
arruolati per circa un mese nello schieramento dei Mangiamorte, e, per
quanto
abbiano sicuramente dimostrato di esserne redenti,
Pausa.
Merda.
Dove
vuole arrivare?
Si
volta verso i due ex-Mangiamorte in questione, alzando
impercettibilmente le
spalle, come a voler dire
“Spiacente.
Niente di personale”.
Merda.
<<
Tuttavia, non possiamo nemmeno ignorare la rassicurante presenza dei
Cacciatori, all’interno della Scuola. Non si sbatte qualcuno
ad Azkaban per dei
semplici dubbi. Se i Cacciatori in persona garantiscono per loro due,
non vedo
perché dovremmo dubitarne noi dato che, se il giudizio
positivo dato ai qui
presenti Malfoy e Nott dovesse rivelarsi errato, la prima a subirne le
conseguenze sarebbe la stessa Kimberly Potter. La mia decisione
è quella di non
arrecare danni alla libertà dei qui presenti Draco Malfoy e
Theodore Nott. Ma…
>>
Volge
lo sguardo verso noi tre Grifondoro, guardandoci con sguardo serio
<< …vi
intimo di tenere gli occhi aperti. >>
Le
urla di protesta di qualche Auror, e di Bagman, i sospiri di sollievo
della
Mcgranitt, le imprecazioni silenziose di Nott e Zabini, mentre i due
accusati
vengono liberati dalle manette, le risate di Harry al “Perce!
Ma come cazzo
parli?!” di Ron, mi giungono alle orecchie in modo ovattato.
Perché
io e Draco Malfoy ci stiamo letteralmente divorando con lo sguardo.
E lui ghigna.
7th
Of
April. Get the Party started.
Niente.
Non
c’è stato verso.
La
furia implacabile di Hermione ci ha letteralmente investito tutti
quanti.
“Siamo
ad Aprile, e tra qualche settimana abbiamo i M.A.G.O!”.
Con
la storia della festa, degli allenamenti dell’Esercito di
Silente, e le
missioni da Cacciatori il tempo per studiare si è ridotto ai
minimi storici.
E
così, dopo aver scatenato una bella litigata con Bagman,
tanto per cambiare, ed
un quasi duello Magico, tornati nelle nostre rispettive Sale Comuni nel
più
assoluto silenzio, le strade di noi Grifondoro, si sono incrociate con
quelle
dei Serpeverde solo durante le ore di lezione.
Si,
non ho affatto avuto modo di parlare con Malfoy della faccenda dello
sventato
arresto, e così via.
Ogni
volta che tentavo di avvicinarmi a Lui, o Lui tentava di avvicinarsi a
Me, ecco
che spuntava qualcuno dall’ombra e ci metteva in mezzo.
La
maggior parte delle volte, comunque, era colpa di Hermione e della sua
assurda
fissazione di portarsi avanti con i vari ripassi non appena avevamo
cinque
minuti liberi.
Una
volta ha addirittura portato il libro di Antiche Rune ed il suo
quaderno di
appunti, denominato, come tutti i suoi altri ammassi di fogli scritti
in
maniera talmente fitta che solo Lei potrà mai essere capace
di leggere
“Quaderno della Sapienza”, in Sala
Grande,pretendendo di ripassare una delle
sue materie preferite persino a pranzo.
Fortunatamente
Harry non glielo ha permesso.
Oddio,
sto parlando come se non vedessi mondo da un mese, come se stessi
studiando con
la testa china sui libri da chissà quante
settimane…
Invece,
ad occhio e croce, dalla sera del tentato arresto sono passate
circa…
Ehm…
48
ore.
Si,
solamente due giorni che studio seriamente per il tanto ambito diploma,
e già
mi lamento.
Sono
assurda, lo so.
È
la stessa cosa che mi ha detto ‘Mione.
<<
Insomma, Kiki! È del tuo futuro che stiamo parlando! Il
Principe Tenebroso te
lo puoi ammirare quanto vuoi questo sabato ovvero…fammi
pensare…so che sto per
sconvolgerti per la lontananza di questa data…ma, vi
vedrete…domani! Quindi
non rompere e studia!
>>
Adesso
sono certa che starete pensando che io mi sia irrimediabilmente
rammollita.
Che
sia diventata una di quelle ragazza schifosamente innamorate perse, una
di
quelle ragazze che non possono stare lontano dal loro amorino per
nemmeno
un’ora, una di quelle ragazze che, se non devono il loro
cuoricino adorato per
un intero giorno piangono lacrime su lacrime, una di quelle ragazze che
aspetta
la scritta del suo Boys “Io e te Tre metri sopra il
cielo”, una di quelle
ragazze che aspetta affacciata alla finestra che il Principe Azzurro
arrivi a
cavallo di un Unicorno Alato e, dopo essersi presentato, gli dichiari
il suo
amore eterno.
Pazze!
Sono
innamorata, è vero, ma del Principe delle Serpi, che vola
spericolato per i
cieli su una costosissima scopa, con il quale, se passo più
di un’ora sempre a
stretto contatto, a meno che non stiamo facendo sesso, ci finisco per
litigare,
per il quale ho pianto solo
perché mi
disse che mi odiava con tutto se stesso, e davanti all’idea
di doverlo uccidere
o affrontare in Battaglia o perdere per sempre.
Lo
stesso Principe delle Serpi che, se dovessi un giorno chiedergli di
dedicarmi
una scritta romantica mi ricovererebbe al San Mungo, e che se dovesse
sentirsi
chiamare “Cuoricino”,
“Amorino”, o “Mio Boy”, mi
manderebbe garbatamente a
farmi fottere.
Con
Lui, però.
Il
problema, però, è che, dopo la lettera del padre,
che rappresenta già di per sé
un più che valido motivo per volerlo incontrare, non abbiamo
affatto chiarito
la faccenda di noi Due.
Vorrei
sapere, per esempio, se per Lui
rappresenta un problema l’invito ad una cena romantica
stamattina propostami da
Chuck Hall, Corvonero, sesto anno, moro dallo sguardo incantatore.
E
ci terrei molto anche a precisare che, per me, se la parti fossero
invertite, Si
che rappresenterebbe un problema.
Comunque,
ormai, non devo più preoccuparmi.
Perché
sono le 19.28 di sabato 7 Aprile.
Alzo
lo sguardo, finalmente, dal maledetto libro di Pozioni ed esclamo:
<<
Sono straziata, ragazzi, ma è ora di interrompere lo
spassosissimo momento di
studio, per andare a tediarci nell’organizzazione di una
banalissima festa!
>>
Gli
occhi di Harry e Ron si illuminano (d’immenso) e, veloci come
non gli ho mai
visti, nemmeno in Battaglia, alzano il loro tanto sospirati
fondoschiena dalle
poltrone rosse, sfoggiando un enorme sorriso.
Ginny,
notando tutto questo movimento, interrompe la simpatica chiacchierata
che stava
intraprendendo con un paio di ragazzi del suo anno, e ci raggiunge.
La
stronza ci sta prendendo in giro in modo assurdo, questi giorni, sul
semplice
fatto che, mentre noi impazziamo sui libri come dei veri Nerd, Lei,
libera da
qualsiasi esame, può cazzeggiare come non mai.
L’unica
più restia ad alzarsi è, ovviamente
‘Mione.
parte
Kiki, ovviamente. >> guadagnandosi la mia linguaccia.
Harry
e Ron, mentre Ginny ride, facendo finta di non aver udito
l’ultima parte,
alzano gli occhi al cielo.
<<
Da quando non ne posso più di Sciroppi di Ellaboro, Zanne di
serpente, Bezoar e
Radici di Valeriana…! >> risponde Harry,
afferrando una mano della sua
ragazza, ed aiutandola a mettersi in piedi.
O
meglio, più che aiutarla, costringerla.
<<
…Non credevo che l’avrei mai detto ma, ora come
ora, l’idea di incontrare le
Serpi quasi non mi disgusta poi
tanto.
>>
Ron
si mostra d’accordo con il suo migliore amico e, mettendo una
mano sulla spalla
di Hermione la consola, dicendo:
<<
E poi ‘Mione, tu sai già
gli
ingredienti dell’Amortentia a memoria! In più hai
pure già il ragazzo, non ti
serve ricorrere a questi mezzucci per essere sessualmente appagata.
Almeno
credo… >>
In
un momento di sarcastico dubbio si gira verso mio fratello, con la
fronte
aggrottata e le palpebre assottigliate.
<<
…Amico, il tuo uccello funziona a dovere, vero?
>>
Io,
Gin, Harry e Ron stesso scoppiamo a ridere genuinamente divertiti e,
dopo
qualche attimo di offesa indignazione anche ‘Mione si unisce
a noi.
Varchiamo
la soglia del Ritratto della Signora Grassa ancora ridendo e prendendo
in giro
mio fratello.
Uscendo
incontriamo della agitatissime Lavanda e Calì che correvano
a prepararsi per la
festa, scatenando l’incredulità dei poveri Dean e
Seamus che erano con loro,
appoggiati pienamente da Harry e Ron.
(
“Queste donne! Che cazzo ci faranno così tanto
tempo n bagno!?”)
Li
salutiamo divertiti incamminandoci verso
Stiamo
appunto concordando con Hermione un limite di ore di studio al giorno,
che una
voce fredda ci accoglie.
<<
Siete in ritardo, idioti. >>
Pansy
Parkinson.
Gentile
come sempre.
<<
Noi non siamo mai in ritardo. Al
massimo è il resto del mondo ad essere in anticipo.
>> ribatte Ginny,
strappandoci un sorriso.
Astoria
Greengrass alza gli occhi al cielo, insieme ai suoi Compagni di casa, e
risponde:
<<
Questa battuta l’hai fottuta ai Serpeverde. >>
Si,
come no.
<<
Che a loro volta l’hanno fottuta ad Elisabetta II
d’Inghilterra… >>
aggiunge Hermione, stizzita << ….quindi non
rompere. >>
Dando
un colpetto al braccio della sorella per farla tacere, Daphne
Greengrass fa un
passo avanti, e, guardandoci con occhi altezzosi, esclama.
<<
Visto che nessuno qui si da una mossa, sarò io a far aprire
Ma
se siamo appena arrivati?!
Indignata,
indietreggio leggermente, per permettere alla Principessa delle Serpi
di fare
la sua sfilata dinanzi alla parete dalle mille sorprese per ben tre
volte, sino
a che un elegante portone in mogano non appaia davanti ai nostri occhi.
Sorridendo
soddisfatta,
Uno
ad uno entriamo nella Stanza delle Necessità.
Volutamente
rimango indietro, notando come Malfoy stesse facendo la stessa identica
cosa.
<<
Prima le signore. >> mi prende in giro, facendomi cenno
di varcare la
soglia.
<<
Attento a non fare troppo il galante biondastro…
>> lo riprendo
divertita, puntandogli un dito contro il petto <<
…Potrei anche abituarmici.
>>
Fa
finta di pensarci un po’ su, ma poi storce elegantemente il
naso.
<<
Naaa. Anche perché lo so che ti piace di più la
parte del “ragazzo cattivo”.
>>
Decisamente.
Ma
fino ad un certo punto.
<<
Oh certo, in modo da doverlo salvare dalla galera una settimana si e
l’altra
pure! >> ironizzo, con una punta di acidità.
Ghigna,
e, sensuale come non mai, mi si avvicina all’orecchio
talmente tanto che,
quando sussurra altamente erotico, il suo fiato mi solletica la pelle
del viso.
<<
Ammettilo che con le manette mi hai trovato estremamente eccitante.
>>
Effettivamente…
…
……
………
MA
COSA VADO A PENSARE?!
Sentendo
la pelle diventare rossa, in stile arazzi del Grifondoro, mi allontano
da Lui
imbarazzata, fingendomi, invece, piuttosto scandalizzata.
<<
La mia mente non è perversa come la tua! >>
Ride,
con la stessa faccia da schiaffi di non crede ad una parola di quello
che stai
dicendo.
<<
Ammettilo, muori dalla voglia di giocare al Mangiamorte e
all’Auror con il
sottoscritto. Non preoccuparti amore…
>>
Si
lo so.
Adesso
starete pensando che io debba guardarlo con occhi e bocca spalancati
per avermi
appena chiamato “Amore”.
E
starete anche pensando, come prima è accaduto con me, che
Draco Malfoy si stia
rammollendo.
E
la cosa non vi fa affatto piacere.
Primo.
Tanto Lui è Mio.
Secondo.
Prima di saltare a conclusioni affrettate e definire
“Dolcissimo e tenero!” un
ragazzo come il Principe delle Serpi, bisognerebbe prestare attenzione
al tono.
Perché
il suo sussurro non aveva assolutamente
un cazzo di dolcissimo e tenero, ma, più che
altro, si avvicinava ad un
roco sussurro erotico, degno della migliore performance di Rocco
Siffredi,
capace, da solo, di portarti all’orgasmo.
Ed
infatti, mi lascia quasi boccheggiante.
<<
…abbiamo tutta la notte. Sempre che
E
devo proprio dire grazie a questa sua battuta finale, che mi ha
strappato un
genuino sorriso divertito, se non gli sono saltata addosso,
strappandogli tutti
i vestiti con un solo gesto della mano, in completa balia
dell’eccitazione del
momento e degli ormoni impazziti.
<<
Kiki! Che stai facendo? >>
Mio
fratello.
Il
suo viso spunta dall’entrata della Stanza e, nel vederci
così vicini, quasi
sviene.
Superato
un momento di iniziale debolezza fisica, con il volto livido dalla
rabbia, mi
afferra rudemente per un braccio e mi trascina dentro con se.
Guardando
Malfoy in modo talmente minaccioso, da far spaventare persino Lord
Voldemort.
Ma
il biondastro…niente.
Ricambia
lo sguardo di Harry in modo altrettanto cattivo.
<<
Allora… >> esclama Nott, irritato
<< …Prima si comincia, prima
potete togliervi dai piedi. Ergo, diamoci una mossa. >>
Io,
Hermione e Ginny lo guardiamo sconvolte, con il sopracciglio.
<<
E tu avresti intenzione di sgobbare… >> inizia
la rossa.
<<
…Senza musica? >> concludo io.
Le
Serpi ci guardano confuse, mentre Harry e Ron, che, ormai, ci conoscono
come la
loro Bacchetta, si limitano a sorridere e a scuotere la testa.
Hermione,
invece, passa subito dalle parole all’azione.
Chiude
gli occhi, e, dopo qualche secondo, ecco che
Punto
la mia Bacchetta contro di essa, facendola sintonizzare su un canale a
caso,
beandomi delle note che vi fuoriescono.
<<
Live and let live…. >> commenta pigramente
Sorrisini
maliziosi da parte di noi tre Grifondoro, ed irritazione crescente per
Harry e
Draco.
<<
Non ci penso proprio a sentire questi tre idioti tutto il tempo!...
>>
commenta mio fratello, cambiando repentinamente ed in modo piuttosto
geloso la
stazione radio.
<<
E
adesso, cari ascoltatori vi lasciamo alla “Hot Magic
Hits” della settimana. Al
primo posto troviamo ancora “We’re Fucking
Free!” degli Asshole! In questo
canzone, la soave voce della cantante Aileen rende al meglio,
accompagnata
dalle chitarre e dalla batteria di quei tre pezzi di figlioli di Koel,
Sle…
>>
Un
gesto esasperato viene compiuto, stavolta, dalla mano di Malfoy che,
afferrando
a sua volta
Io,
<<
E
adesso vi lasciamo alla nuova ed esclusiva canzone degli Asshole, qui a
RadioWand****!
>>
<<
Ma questi coglioni sono ovunque! >> si lamenta Harry,
cambiando
nuovamente stazione, ed aumentando il divertimento di tutti,
specialmente delle
ragazze.
<<
Dovresti saperlo che il sabato si trasmettono le classifiche degli
artisti più
gettonati, Sfregiato! E gli Asshole, per il momento, sono davvero sulla
cresta
della Pozione! Dove vivi, Grifondoro?! >>
Il
rammarico, sul volto di Harry e Malfoy è evidente.
In
pratica, oggi come oggi, ascoltare la radio = chi è in cima
alle classifiche =
Asshole.
Mi
dispiace.
Cazzata.
Ma
poi, un sorrisetto si apre sul volto di Ron che, più per
solidarietà maschile
verso Harry e Seamus che per un vero motivo, ha sviluppato un certo
astio,
anche lui, nei confronti del gruppo.
Punta
la sua Bacchetta contro lo radio, sussurrando un indirizzo di canale
ben
preciso.
<<
Nuovo
pezzo qui, solamente per voi, a MuggleStation****!
Qui per voi “Waka Waka” di Shakira! >>
<<
Una stazione Babbana?! >> sbotta Astoria Greengrass,
schifata.
<<
Che schifo! >> appunto. Questa, però, era sua
sorella.
<<
Cambia immediatamente! >> Zabini.
<<
Come cazzo fanno dei Babbani ad inserirsi in una Radio Magica?!
>>
Malfoy.
<<
Carino il motivetto…ma è Babbano, quindi
toglietelo! >>
Harry,
invece, guarda Ron immensamente grato e si rivolge alle Serpi con aria
da
superiore.
<<
Non è una stazione Babbana, ma Magica. Però,
trasmette solo musica Babbana.
Purtroppo è prettamente commerciale come musica, e non
è un granchè.. >>
Poi,
girandosi verso
<<
…Dovresti saperlo, Carlino. Dove vivi, Serpeverde?!
>>
E,
noi Grifondoro, ridiamo.
<<
Secondo me, intorno e sotto i banconi per il Bar devono esserci delle
fiamme…che, ovviamente non brucino! >>
<<
Weasley, ma scherzi? Al massimo del ghiaccio…oppure
potrebbero essere sospesi
nel vuoto! >>
<<
Bè, non è male l’idea di Lenticchia,
però! >>
<<
Astoria, ma sei pazza? Io sono d’accordo con Blaise..
>>
<<
Voi Serpi non capite niente! Io sono per il fuoco! >>
<<
Ehi Sfregiato, per una volta che mi sono dimostrata d’accordo
con voi, questo è
il risultato?! >>
<<
Va bene facciamo a votazione…alzi la mano chi vuole il
ghiaccio…No, Zabini, non
vale usare l’Imperio…Malfoy tanto per cambiare si
astiene…perfetto! Vada per il
fuoco. Siamo nove contro due, spiacenti Scemo e Più Scemo!
>>
<<
Wake
up in the morning, feeling like P Daddy… >>
Alzo
lo sguardo, a queste note, ed incontro immediatamente quello di
Hermione e
Ginny che esibiscono il mio stesso sorriso malizioso.
Si,
si ricordano anche loro!
Ridendo
sotto i baffi tra noi e noi, però, continuiamo a fare magie
a destra e
sinistra, sempre, però, canticchiando e ballando, come
stiamo facendo da un
quarto d’ora abbondante.
Sistemare
i vani per la musica e il bar muovendo il bacino, posizionare delle
candele
incantate per credere l’effetto psichedelico con le luci
facendo mezze
giravolte e saltelli, aggiustare tappeti da qualche parte ondeggiando i
fianchi, camminare smuovendo i capelli e le braccia per tutta
Però,
dopo un po’, hanno semplicemente deciso di ignorarci.
<<
Don’t stop, make it pop, DJ Blow my
speakers up Tonight, Imma Fight
till we see the sunlight… >>
<<
Bambolina posso sapere quello che si cela dietro il suo sorrisetto
malizioso, e
piuttosto eccitante? >>
Stavo
appunto mettendo a frutto l’insegnamento di Hermione sugli
Incantesimi di
Fuoco-Portatile nella parte destra della stanza, facendo
momentaneamente
lievitare su di me il bancone del Bar, per sistemare le finte fiamme,
canticchiando e ballando, che una voce mi sorprende alle spalle, mentre
due
mani mi afferrano per i fianchi, facendomi talmente sobbalzare che, per
un
istante, il Bar sopra di me vacilla pericolosamente.
Giro
la testa, per quello che è possibile ad un essere umano,
ritrovandomi a pochi
centimetri dalle labbra di Malfoy.
Ma,
bocca contro bocca, continuo a cantare, non accennando a smettere di
muovere i
fianchi.
<<
Woah oh- oh- oh. Woah oh- oh- oh.
Don’t stop, make it pop, DJ Blow my
speakers up.. >>
Ghigna,
assecondando leggermente i miei movimenti che, da innocente ballettino
improvvisato sovrappensiero, si sta trasformando in un ondeggiare
piuttosto
sensuale, il mio sedere costretto contro il suo bacino.
Ringrazio
solamente che Harry e Ron stiano litigando con Nott e
Perché,
se anche stessero guardando, non avrei la forza di allontanarmi da
questi
ipnotici occhi.
<<
Immagino ci sia un aneddoto divertente riguardo questa
canzone… >>
Annuisco,
sorridendo, e voltandomi vero di Lui, gli sussurro il pezzo leggermente
più
soft di queste note, sfiorando la sua carne il più possibile.
Gli
devo far scontare gli ormoni che mi ha risvegliato entrando qui.
Stronzo.
Tremendamente
eccitante.
<<
DJ, you build me up, you break me down. My
hearts, it pounds, yeah, you
got me. with my hands up, put your hands up…Put your hands
up… >>
Lentamente,
faccio scorrere le mie dita lungo il suo braccio, sino ad intrecciarle
alle sue
mani.
Sempre
con la stessa esasperante calma, gliele faccio portare in alto, sempre
unite
alle mie.
Soffio
leggermente sulle sue labbra già dischiuse, e, in modo molto
stronzo, mi
allontano dal suo corpo.
Guardando
e storcendo la bocca in una perfetta imitazione dei modi di fare
superbi e snob
di loro Serpeverde, proseguo con la strofa, in una parte più
parlata che
cantata.
<<
No, the party don’t start till I
walk in. >>
Ghigna,
non so se per divertimento o altro.
Fatto
sta che il ritornello riattacca, ed io, al suono dei ricordi, mi
scateno.
Muovo
i capelli intorno al viso, le braccia e il bacino, cantando le parole
che so
della canzone, muovendomi per la stanza, quasi ridendo.
Alzo
gli occhi su Hermione e Ginny che, mentre la prima si sta adoperando
con il
fuoco dal lato opposto della stanza rispetto a dove mi trovavo io e la
seconda
sistema in modo circolare i divanetti dei Privè, si stanno
muovendo al ritmo
delle note della canzone, esattamente come me.
Mi
avvicino a Harry e Ron, ancora in discussione con Pansy e Theo e,
interrompendo
le loro riflessioni, afferro entrambi per il braccio, trascinandoli
nella mia
improvvisata danza, ormai sotto gli occhi di tutti i presenti.
<<
Predichi sempre il fancazzismo tu, eh? >> mi prende in
giro mio fratello,
facendomi ridere.
<<
Noi a litigare per dei colori di merda, e lei che balla!...
>> fa finta
di indignarsi, Ron << …non va bene! Devi
decisamente tornare a lavoro!
>>
E,
detto ciò mi si avvicina velocemente, afferrandomi come un
sacco di patate, e
posizionandomi sulla spalla destra come un enorme salsiccia.
Rido,
ed intimo false minacce al mio migliore amiconi farmi scendere
immediatamente,
chiedendo aiuto sia ad Harry, sia ad Hermione e sia a Ginny.
Ma,
gli stronzi, fanno finta di non ascoltarmi, divertendosi tra loro sotto
i
baffi, mentre Ron mi smuove tutta, e gira su stesso, facendomi gridare
come una
scema.
I
Serpeverde ci guardano con compassione per la nostra
infantilità, continuando,
dopo un attimo di smarrimento, a comportarsi come se fossero i soli ad
occupare
Solo
Malfoy si sofferma un po’ di più a guardarci, ed
in particolare sembra voler
dare fuoco con lo sguardo la mano di Ron che si trova poco
più giù del mio
sedere, in un gesto che, di malizioso, non ha davvero niente.
Ma
Lui non sembra pensarla allo stesso modo, tanto che, dopo un
po’, ci richiama
all’ordine.
<<
Abbiamo una festa da preparare, i vostri giochetti da bambini potete
anche
farli dopo! >>
I
Serpeverde ghignano, i Grifondoro lo guardano male, io e Ron smettiamo
di
giocare piuttosto contrariati, borbottando insulti al Principe delle
Serpi, la
canzone finisce, con una maliziosa risata della cantante, imitata, in
onore di
quella sera, perfettamente da me e le mie migliori amiche, ma, poi,
tutti
quanti torniamo a lavoro.
Tornando
ad occuparmi delle fiamme finte che avvolgeranno il piano bar, ritrovo
Malfoy
al mio fianco, mentre con
<<
Allora, si può sapere cosa nasconde di così
divertente quella canzonetta?!
>>
Leggermente
irritato, vedo.
Muahahah.
Continuando
a sorridere, incontro lo sguardo di Ginny che, a pochi metri da noi sta
sistemando ancora quale candela colorata, Incantandola
perché, stasera, si
accendino, si spegnino e cambino colore, creando un ritmo psichedelico
con le
altre.
<<
Con la partecipazione di due donne, Tosca Tassorosso e Priscilla
Corvonero,
alla fondazione della più antica Scuola di Magia e
Stregoneria, Hogwarts, si
diffuse anche nelle altre streghe del tempo il desiderio di una maggior
considerazione da parte dei Maghi, ed una parità di diritti,
all’epoca inesistente.
Dopo numeroso lotte,
certamente appoggiate in pieno dai quattro fondatori, in cui Hogwarts
funse più
volte da base d’appoggio per le streghe ribelli, il 7
Settembre del 993, stesso
anno della fondazione della nostra Scuola, fu Firmato un articolo sul
“Codice
Internazionale del Ministero della Magia” in sui veniva data
alle streghe
parità di opportunità e diritti, sulle Bacchette
e sui lavori più vari. Dal
1003, la data del 7 Settembre viene ufficialmente riconosciuta come
“Giornata
Internazionale della Strega”. >>
E,
finalmente, Hermione Jane Granger, riprende fiato.
Ha
pronunciato tutto il suo discorso con una voce talmente appassionata e
degli
occhi talmente presi dal fuoco della ribellione che, per una volta,
né io né
Ginny abbiamo avuto la benché minima intenzione di stroncare
uno dei suoi
soliti momenti di secchionaggine.
E,
persino
Ma
Malfoy non è d’accordo.
<<
Mezzosangue, lo sappiamo tutti che sei sempre la solita insopportabile
Secchiona “So-tutto-io”. Non
c’è bisogno di sottolinearlo. Che cazzo centra con
una stupida canzone Babbana tutto questo?! >>
Do
una gomitata nella costole al Principe delle Serpi, in modo piuttosto
offeso
dal comportamento che ha assunto con la mia migliore amica.
Ginny
si mostra pienamente d’accordo con il mio gesto, ed Hermione
ghigna, vendicata.
<<
Se tu, ignorante di un Furetto, mi avessi fatto finire il discorso, ci
sarei
anche potuta arrivare. >>
Generalmente,
il Furetto in questione avrebbe risposto ad Herm per le rime, ma, al
momento, è
troppo occupato a massaggiarsi le costole per prestarle attenzione.
È
Ginny a continuare il racconto.
<<
Il 7 Settembre di quest’anno, quindi, noi ragazze abbiamo
avuto la meravigliosa
idea di andare a festeggiare da qualche parte solo noi donne.
Così io,
Hermione, Kiki, Lavanda, Calì e Luna siamo finite in un
locale Babbano di
Londra. >>
<<
BASTA! MI AVETE ROTTO LE PALLE! LE TENDE SARANNO DEI QUATTRO COLORI
DELLE CASE
COME AL SOLITO, VA BENE?!
>>
L’urlo
di Harry, però, ci distrae dal resto della storia.
Tutti
e cinque alziamo lo sguardo verso Lui, Ron, Nott e
I
primi due erano per il rosso, gli altri due per il verde.
Ovviamente.
Ma,
adesso, credo che siano arrivati ad un compromesso.
<<
FINALMENTE UNA PROPOSTA DECENTE DA PARTE DI VOI GRIFONDORO!
>> è la
risposta di Nott, mentre Harry e Ron decidono bene di allontanarsi
dalle loro
nemesi, per evitare di picchiarli.
In
compenso Zabini e
<<
Insopportabili Serpeverde.. >> bofonchia Ron.
<<
Ehi Weasel, non credere che voi Grifondoro siate molto più
simpatici! >>
ribatte Astoria Greengrass.
<<
Con l’unica differenza che con noi si può, come
minimo, dialogare. >>
Ron.
<<
Oh, certo, come no. E di cosa? Di quanto siano algidi
e coraggiosi i
Rosso-Oro? >>
Malfoy.
<<
Certamente meglio di parlare di quanto voi Verde-Argento vi
credete belli e tenebrosi! >>
Harry.
<<
Sbagli, Potter. Noi, non ci crediamo
belli e tenebrosi. Lo siamo.
>>
Malfoy.
<<
Si, belli come un Doxy attaccato al culo, e tenebrosi come una Elfo
Domestico
che tenta di sedurti… >>
Ron.
<<
Da quale pulpito, Lenticchia… >>
Astoria.
<<
Che palle, nessuno è più interessato alle nostre
notti brave, adesso?! >>
Io.
Harry
e Ron guardano rispettivamente la propria ragazza e la propria sorella
in modo
interrogativo, mentre Malfoy si gira verso di me, con il sopracciglio
alzato.
<<
Notti Brave?!
>>
È
una mia impressione, o ho notato un pizzico di gelosia nella voce di
Draco
Malfoy.
Sorrido
ed annuisco, mentre Hermione sillaba un “Festa della
Strega” ad Harry e Ron
che, capendo al volo, si limitano a scuotere la testa e sorridere.
<<
Dicevo… >> proseguo <<
…siamo andate in questo locale Babbano, ed abbiamo
bevuto così tanto che, per ricordarci cosa abbiamo fatto
durante la serata,
abbiamo dovuto usare una Pozione della Memoria. Comunque, a quanto
pare, dopo
l’ennesimo bicchiere di troppo, ci siamo ritrovate
tutt’e sei a ballare sul
cubo, proprio “Tik Tok”, la canzone di prima.
>>
Astoria
Greengrass si allontana, con aria disgustata, e sussurrando:
“Troppe cose
Babbane, in questa storia”, mentre Malfoy alza ulteriormente
il suo
sopracciglio.
<<
Sul cubo?! >>
Annuisco,
sorridendo sorniona.
<<
Si, sul cubo. E, per la cronaca ci siamo divertite un sacco, vero?
>>
Chiedo
conferma della mia affermazione alle mie amiche che, dalla risatina
maliziosa
nella quale si esibiscono, devo essere piuttosto concordi.
Ma
Malfoy non ci vede niente di divertente.
Tanto
che si volta verso Harry e Ron, guardandoli dall’alto in
basso con sguardo
disgustato e abbastanza contrariato.
<<
Che fratelli di merda! >> commenta, probabilmente in
riferimento al fatto
di averci lasciato da sole, piene di voglia di divertirci e,
successivamente di
alcool.
I
due si guardano colpevoli, per poi rivolgere la loro indignata
attenzione verso
di noi.
<<
Ci avevano detto che sarebbero andate a farsi una Burrobirra da Madama
Rosmerta. Non che la loro meta era un locale Babbano, con nelle
borsette una
bottiglietta di Whisky Incendiario a testa…altrimenti col
cazzo che le avremmo
lasciate da sole! >> sussurra Harry, rivolgendosi a
Malfoy ma guardando
me, Ginny e, specialmente Hermione.
All’epoca
non stavano insieme, e lo stesso vale per me e Malfoy (anche se noi,
insieme,
non stiamo nemmeno adesso, a dirla tutta…) ma il fatto che
quella sera faccia
parte del passato non rende ingiustificata la loro gelosia, nella loro
mente
bacata.
<<
Uffa!... >> è la reazione scocciata di Ginny
<< …non venite a farmi
la parte dei Preti, soprattutto voi!.. >> sguardo carico
di accusa verso
i due Grifondoro << …siamo grandi e vaccinate
e possiamo cavarcela da
sole! Abbiamo persino scelto un locale Babbano, per evitare che le
nostre
facce, specie quella di Kiki, apparissero dopo tre ore su tutti i
giornali
scandalistici! >>
<<
Oh, ma che brave loro! >> risponde Ron.
Harry
sta per dargli man forte, ma intervengo io a sedare questo discussione,
barra
momento di follia.
<<
Ragazzi, ci avete già fatto la predica per quella serata, e
vi abbiamo già
mandato a fare in culo.. >> sorriso gentile da parte mia,
prima di
rivolgermi a Malfoy che, per tutto il tempo non ha abbassato quel
dannato
sopracciglio e non ha smesso di tenere lo sguardo fisso su di me
<< …E tu!
Vogliamo davvero stare qui ad
elencare notti passate?! No, perché in quel caso dovremmo
mettere in conto i
tuoi numerosi festini, i tuoi menage a trois, i tuoi riti orgiastici e
il
resto…sai perfettamente che sulla castità ti
batterei! >>
Ride,
mentre Harry e Ron lo guardano in cagnesco.
No,
non sono affatto scandalizzati per le notti brave di Draco Malfoy, anzi.
Ma,
semplicemente, lo stanno guardando in malo modo
perché…
Insomma,
loro sono Harry Potter e Ronald Weasley e Lui è Draco Malfoy!
È
perfettamente normale che si guardino male, anche senza un preciso
motivo, sul
momento.
Ma
Lui decide di ignorarli.
<<
Touchè, bambolina. Ma, semplicemente, evitiamo altri balli
sul cubo in futuro…
>> poi, guardandomi malizioso aggiunge: <<
…in mia assenza!
>>
Questa
è davvero troppo per i miei body-guard.
Oltraggiati
più che mai, iniziano ad inveire insulti su insulti alla
Serpe che,
naturalmente risponde a tono, come sempre.
I
“Vaffanculo”, i “Testa di
cazzo” ed i “Ma morite, brutti idioti!”
attirano
l’attenzione degli altri colleghi Serpeverde e, le altre due
fonti inesauribili
di insulti e/o parolacce, ovvero Nott e Zabini, accorrono
immediatamente.
Io,
Hermione e Ginny, troppo stanche per tentare di farli stare in
silenzio,
semplicemente mettiamo qualche metro di distanza tra noi e gli uomini,
ritrovandoci al fianco delle sorelle Greengrass e della Parkinson.
Quasi
simultaneamente, guardando quei cinque idioti litigare, sospiriamo.
È
ufficiale.
Credo
davvero che ammazzerò quelle tre stronze.
Non
affiderò mai più la creazione di un mio vestito
alle sorelle “Guarda quanto
scintillano i miei capelli colo grano” e alla signorina
“Ho delle gambe da
favola e le metto talmente tanto in mostra che faccio venire un orgasmo
agli
uomini semplicemente camminando. E che camminata!”.
Se
non avete capito contro chi sto inveendo, ve lo spiego subito.
Pansy
Parkinson, Daphne Greengrass e Astoria Greengrass credo davvero che si
siano
divertite un sacco a creare i nostri vestiti, usando così
poca stoffa, che mi
chiedo davvero se siano seriamente ricche sfondate o, la loro, sia solo
una
maschera.
Perché
questi tre vestiti non posso essere così
corti.
Calì
gli ha definiti “Bellissimi, forse un po’
cortini” e Lavanda “Assolutamente
perfetti!”.
Ecco,
vi ho detto tutto.
Hermione
stava quasi per andarle a capare dal loro Dormitorio a dirgliene
quattro, ma è
stata trattenuta da un minimo senso di dignità.
Quando
<<
Questi sono i vestiti che dovete mettere stasera. Sono Incantati, se
non vi
presentate con questi alla festa la faccia vi si riempirà di
Pustole. >>
E,
visto che stiamo parlando di Pansy Parkinson, sinceramente, nessuna
delle tre
vuole rischiare.
<<
No, okay…. >> Hermione <<
…io quelle tre le uccido. Come dovrei
presentarmi in giro? >>
<<
Herm, basta fare storie, ti si sbava il rossetto così!
>>
<<
Calì, sinceramente, ora come ora, del rossetto non me ne
frega un cazzo!
>> sbuffa la mia migliore amica, guardandosi desolata
alla specchio.
Fa
una faccia buffa, di quelle che fanno assumere ad Harry una faccia da
pesce
lesso, e, sinceramente, non posso dargli torto.
Si
gira e si rigira, Hermione, guardandosi da ogni angolatura.
Ha
un vestito nero corto, con dei leggins particolari, dello stesso
modello delle
autoreggenti.
Anche
io ho un corto vestito nero, un cappello che, lo ammetto, è
davvero bello, e
dei guanti da motociclista, praticamente.
Ed
anche io posso coprire le mie gambe con dei leggins di pelle, cosa che
si può
dire di Ginny, sotto il cui striminzito vestitino blu, spunta solo la
sua
morbida pelle.
Hermione,
i cui capelli oggi sembravano particolarmente indomabili, ha deciso di
legarli
in un disordinato tuppo, mentre un piccolo ciuffo che le era sfuggito,
acconciato in una treccia, funge da una naturale tiara.
Ginny,
invece, ha optato per capelli lisci e lasciati sciolti, esattamente
come me
che, però, ho voluto dare un’aria disordinata e
leggermente mossa ai miei
filamenti neri.
Calì
e Lavanda, invece, sono in alto mare anche con i capelli, tanto che la
seconda,
urlando per l’ora tarda, si precipita immediatamente in bagno
trascinando la
sua migliore amica con se.
Contemporaneamente,
Gin si avvicina ad Herm, mettendole le braccia sui fianchi.
<<
Dai, ‘Mione, non farla tragica. Sei semplicemente molto
provocante! >>
Altro
sbuffo.
Trattengo
un sorriso e, piano piano, mi avvicino a loro.
<<
Oh, certo. Se nessuno verrà da me a chiedermi quanto prendo
a notte, ne sarò
davvero stupita. Sembro una prostituta! >>
Adesso,
il divertimento che cercavo di trattenere prima, si libera magicamente
in una
risata, accompagnata da quella di Ginny.
Abbiamo
impiegato meno tempo del solito a prepararci, complice il fatto che
sapessimo
già cosa indossare, e, adesso, tutt’e tre possiamo
rimirarci allo specchio.
<<
Fred direbbe, invece, che siamo perfette… >>
commenta Ginny, in un
sussurro, trasformando le nostre risate in sorrisi tristi.
Già.
Fred
l’avrebbe certamente detto.
Magari
sarebbe stato un po’ contrariato, per quanto riguarda la
coscia di Ginny quasi
interamente scoperta…
<<
Fino ad un certo punto… >> aggiungo io
<< …Lui e Gorge avrebbero
iniziato a romperti le palle per il vestitino eccessivamente
“Ino”! >>
Le
mie migliori amiche annuiscono, mestamente, ed io, quasi
involontariamente,
guardandoci dallo specchio, faccio lo stesso.
<<
Per non parlare di Sirius… >> sorride Hermione
<< …si sarebbe
esibito nella sua solita risata simile ad un latrato e ti avrebbe
detto:
“Principessa, se ci fosse James sarebbe morto
d’infarto nel vedere la sua
bambina trasformata in una bomba sexy!” >>
Fa
una perfetta imitazione del mio padrino, in modo un po’
vicino ad una
caricatura, rivolgendosi a me, e facendosi ridere tutte insieme.
Quanto
mi mancano.
<<
Remus invece… >> commento io <<
…avrebbe spalancato gli occhi e
scosso la testa, bofonchiando qualcosa sui “Giovani di oggi!
Sono solo delle
bambine!”… >>
<<
…Prima che Tonks non gli avrebbe dedicato un possente
scappellotto sulla testa,
e, ridendo, lo avrebbe preso in giro per la sua solita ansia!
>> aggiunge
Ginny.
Su
di noi cala un silenzio carico di ricordi, dolore, malinconia, e
mancanza.
Fred.
Sirius.
Lupin.
Tonks.
Mamma.
Papà.
Morti.
Tutti quanti.
Sento,
alla mia destra, Hermione tirare su con il naso, e Ginny asciugarsi gli
occhi
con il dorso della mano, attenta a non sbavarsi il trucco.
Io,
invece, lotto contro il tremore delle palpebre e il groppo in gola con
tutta me
stessa.
<<
Avanti!... >> sbotta Gin, ripresasi dal momento di
assoluta tristezza in
cui ci eravamo calate << …stasera Malfoy,
Harry e Seamus ci saranno
grati, almeno! >>
O,
questo è poco ma sicuro.
http://img337.imageshack.us/img337/131/astoria2.jpg
http://img51.imageshack.us/img51/1433/daphne2.jpg
http://img293.imageshack.us/img293/7050/pansy2.jpg
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http://img52.imageshack.us/img52/4601/lavanda2.jpg
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http://img21.imageshack.us/img21/4840/ginny3l.jpg
http://img717.imageshack.us/img717/8489/hermione2.jpg
http://img192.imageshack.us/img192/7110/kiki3s.jpg
Quando
i ragazzi ci hanno visto, sono rimasti a bocca aperta.
Luna
era già nella nostra Sala Comune, su un divano con il suo
ragazzo, ed era
semplicemente fantastica nel suo particolarissimo vestito.
Erano
tutti scocciati come al solito per il nostro ritardo, ma, hanno detto,
è stato
ben ripagato.
Harry,
letteralmente con la bocca spalancata, ha fatto scorrere il suo lascivo
sguardo
sulla sua ragazza, le cui guance sono diventate porpora immediatamente.
<<
E’ troppo così, vero Harry?.. >> ha
esclamato << …non mi importa
delle Pustole, io vedo a cambiarmi! >>
Ma
il repentino intervento di mio fratello, che l’ha afferrata
per un braccio e
l’ha attirata a se baciandola famelico, in una perfetta
imitazione di un bacio
da Oscar, ha decisamente stroncato i tentativi di Hermione di coprirsi
un po’
di più.
Noi
tutti siamo scoppiati in fischi e applausi, mentre i due sembravano non
volersi
più staccare.
Harry
sembrava sinceramente intenzionato ad approfondire il loro contatto, ma
Seamus
l’ha richiamato, dopo un quarto d’ora, su questa
Terra.
<<
Amico, rinfoderalo ed abbi la decenza di non spogliare Hermione davanti
a
tutti! Ci sono le signore! >> ha esclamato fintamente
scandalizzato
mettendo le mani sugli occhi di Ginny che, ridendo, si è
lasciata divertita dedicare
un tenero bacio sul collo.
Poi,
Neville, annoiato di tutti questi bacini e bacetti, mettendomi un
braccio
intorno alle spalle ha esortato tutti quanti a darsi una mossa, e
così eccoci
qui.
Devo
dire che le festa procede alla perfezione.
Praticamente
c’è tutta la scuola.
Al
centro troneggia una pista da ballo enorme dove molte persone si stanno
scatenando al ritmo di una musica spacca timpani, dei
“Sonorus Wizard”.
Ai
quattro angoli della Stanza ci sono quattro banconi del bar, sulla cui
base,
alla fine, abbiamo davvero adoperato delle fiamme finte.
Su
ogni piccolo tettuccio delle postazioni-alcoliche ci sono,
rispettivamente, o
un Grifone rampante, o un Serpente, o un Corvo o un Tasso, e, a servire
alcolici sono dei veri e propri camerieri provenienti direttamente
dalla villa
estiva dei signori Greengrass.
Lo
stesso per il Dee-jay che, su un palco dove ci esibiremo noi, beve e
incita
tutti quanti a ballare sino a che le game reggono, e per i due signori
che
vendono i biglietti all’entrata delle Festa, accumulando i
soldi per l’Esercito
di Silente, in un elegante coppa d’argento.
I
Privè sono dei quattro colori delle Case, come abbiamo
deciso, e sono un
connubio di soffici e comodi cuscini, adagiati su tappeti, in stile
indiano,
con dei bassi tavolini, il tutto coperto da trasparenti tende che
richiamano il
colore del resto del piccolo angolo Paradisiaco.
Per
non parlare delle candele psichedeliche.
Si,
abbiamo decisamente fatto un ottimo lavoro.
Ma
non ho a disposizione molto tempo per compiacermene, perché
subito Lavanda mi
tira in pista, afferrando allo stesso tempo il braccio mio e di Dean,
e, subito
raggiunti dagli altri iniziamo a ballare.
Mi
ci vuole davvero poco per perdere la cognizione del tempo, ed anche
perché la
mia vista venga offuscata dai corpi dei miei amici che ballano a ritmo.
Ma,
ovviamente, l’occhiata in giro fugace, alla ricerca di una
particolare testa
bionda, si da sempre.
Finalmente.
Insomma,
davvero iniziavo a pensare che non sarebbero venuti più.
Ma
poi, tra i capelli di Lavanda, e la spalla di Ron, ho adocchiato il
ghigno
malizioso di Nott, che si muoveva in modo lascivo e tutto
fuorché casto, in
sincronia con il corpo di una ragazza, che ricordo come Amber di
Serpeverde,
vicino ad uno dei Privè dal colore della loro infima Casa.
Non
mi ci vuole molto, quindi, ad individuare i suoi fidati amici.
Infatti,
solamente alle sue spalle, noto Zabini e
Mi
districo dalla folla, tenendo lo sguardo fisso su di Lui, sperando che
si giri
nella mia direzione.
Mi
devo spostare un po’ più a destra, ed aspettare
qualche minuto in più del
previsto ma poi, quando Malfoy gira lo sguardo annoiato alla ricerca di
qualcosa tra la mandria di studenti che urlano e ballano secondo le
note
musicali, non deve faticare molto per vedermi.
E,
non appena i suoi occhi incontrano i miei, ecco che si esibisce nel suo
occhiolino eccitante, e nella sua famosa alzata di sopracciglia.
Rido.
Si
mette le mani in tasca, ed estrae il suo pacchetto di sigarette,
alzandolo, in
modo da sottolinearlo verso il mio sguardo, e scuotendolo leggermente.
Mi
sembra quasi di sentirlo sussurrare “Sigaretta,
bambolina?”, e il mio desiderio
di sentire le sue labbra tra le mie schizza a mille.
Annuisco,
e mi volto verso il balcone, dove non c’è quasi
nessuno a fumare, e dove,
probabilmente, se i Privè esterni non fossero insonorizzati
grazie ad un
Incantesimo, sentirei dei mugolii interessanti.
Lo
vedo dire qualcosa alla Parkinson nell’orecchio, ed alzarsi
dalla posizione
semi-sdraiata in cui si trovava sul suo cuscino.
Mi
faccio largo sinuosa tra la folla, uscendo finalmente
all’aperto e beandomi
della brezza primaverile che mi scuote leggermente i capelli.
Non
trovo molta compagnia, se non una coppietta che, divorandosi la faccia
lì
all’angolo, sembra avere davvero intenzione di trasferirsi in
uno dei Privè, e
tre ragazze, delle quali una di loro sta piangendo.
La
sento lamentarsi “Non posso crederci…non ha ancora
capito che sono innamorata
di Lui?!”, passandole accanto per recarmi alla spessa
ringhiera di pietra del
terrazzo, e, dalla voce desolata con la quale parla, non posso fare a
meno di
dispiacermi per lei.
Ma
evito di ascoltare oltre i loro discorsi, fissando il mio solitario
sguardo
sulla capanna di Hagrid, aspettando, con crescente irritazione, il mio Principe delle Serpi.
Inizio
a tamburellare le dita sul cornicione, impaziente.
Si
sa, odio aspettare.
Le
frasi consolatorie delle amiche della fanciulla in lacrime non possono
fare a
meno di giungermi sino alle orecchie, ma io ci presto davvero poco
attenzione,
sbuffando ogni tre secondi.
Ma
è quando le sento sussurrare:
<<
Ehi! Guardate chi c’è! Amy, rifatti gli occhi!
>> che nella mia testa si
accende la candela della curiosità, ma mi obbligo a restare
di spalle.
Ah,
a proposito, la coppietta che si stava baciando nell’angolo?
Si,
sono trasferiti in un Privè.
Ma,
ormai, il terrazzo ha iniziato ad essere leggermente più
popolato, da gente che
sorseggia qualcosa chiacchierando, altre coppie, ragazzi e ragazze che
fumano
una sigaretta o altro.
Sento
dei passi avvicinarsi alla sottoscritta e, dal profumo, già
capisco che si
tratta di Lui.
<<
Sigaretta, bambolina? >>
Sorrido.
Perché
ha usato le stesse identiche parole, e lo stesso identico e sensuale
tono con il quale
me lo ero immaginato prima,
mentre mi chiedeva più o meno la stessa cosa, in muti gesti.
<<
Sai che non rifiuto mai una sigaretta. >> rispondo
voltandomi, ed
afferrando un piccolo peccato al tabacco dal pacchetto che mi porge.
Entrambi
accendiamo le nostre Camel in silenzio, ed io posso perdermi nella
contemplazione del suo perfetto corpo.
Pantaloni
stretti, bassi, camicia bianca, pura come Lui non è mai
stato, giacca grigia,
solito anello aristocratico, capelli scompigliati, sguardo penetrante e
sorriso
sghembo.
Dio,
se è bello!
Sorrido,
maliziosa, e gli sussurro, a pochi centimetri dal viso, dopo avergli
espirato
sulla pelle un po’ di fumo:
<<
Sai, quelle ragazze lì, alle tue spalle, ti stanno
letteralmente divorando con
lo sguardo. >>
Ghigna,
facendo un tiro alla sigaretta, vanitoso oltre ogni dire.
<<
Lo immaginavo, sai? Ormai ci ho fatto l’abitudine.
>>
Rido,
alzando un sopracciglio divertita, al suo immenso ego.
<<
Attento, perché potrei diventare gelosa…
>>
Adesso
è il suo turno di regalarmi un sorriso pieno zeppo di
malizia.
Aspirando
un altro po’ di tabacco, e rigettandone una parte verso
l’alto, riabbassando il
capo mi cattura gli occhi nei suoi, facendomi alzare il viso, tenendo
il mio
mento tra il suo pollice ed il suo indice.
<<
Te ne sarei immensamente grato. Gelosa sei estremamente eccitante. In
più con
questo vestito… >>
Sciogliendo
la sua presa sul mio viso, mi getto una veloce occhiata al corpo,
sbuffando in
una perfetta imitazione di Hermione.
<<
Ah, già. Il vestito. Ricordami di mandare a quel paese le
tue amichette, dopo..
>>
Ride,
espirando il fumo in maniera irregolare, al tiro rabbioso che faccio
alla mia
Camel.
<<
Perché? Io, invece, credo davvero
di
doverle ringraziare. Ricordi sempre la mia proposta di giocare
all’Auror e al
Mangiamorte? >>
Lo
guardo, sconcertata.
<<
Ricordi sempre che la tua perversione non si addice alla sottoscritta?
>>
Risata.
<<
Al Guaritore e all’Affatturato? >>
<<
Depravato. >>
<<
Alla Sirena e al Navigatore? >>
<<
Scordatelo. >>
<<
Al Boccino e al Cercatore? >>
<<
Tu sei pazzo.. >>
<<
Al Signore Oscuro e al Prescelto? >>
<<
Divertente… >>
<<
Alla Bacchetta e ad Olivander? >>
<<
Questa mi è nuova… >>
<<
Invenzione di Theo. >>
<<
Oh…allora no. >>
<<
Hai dei gusti sessuali davvero difficili, sai? >>
<<
Solamente perché non includono posizioni assurde, fruste e
manette, non è detto
che siano difficili! >>
<<
In effetti…con il sottoscritto godi che è una
meraviglia! >>
<<
Come sei osceno! >>
<<
Ammettilo che osceno ti eccito ancora di più…
>>
<<
Piuttosto non ti sfioro nemmeno con il polpastrello…
>>
<<
Ahia, bambolina, non scherzare su cosa terribili come
l’astinenza! E poi non
resisteresti nemmeno tu più di tanto! >>
<<
Perché, credi di essere l’unico uomo con
l’amichetto funzionante? >>
<<
Saresti davvero capace di andare a letto con qualcun altro che non sia
questo gran
pezzo di figo che hai dinanzi? >>
No.
<<
Certo. >>
Grandissima
stronzata.
Ma
provocarlo mi diverte davvero tanto.
Purtroppo,
però, quel fastidiosissimo sorrisino appena accennato, non
ne vuole sapere di
andare via.
Anzi,
si allarga ancora di più, mentre, improvvisamente, mi bacia.
Mi
sfiora le labbra con le sue, ne morde leggermente quello inferiore,
leccando
poi subito dopo con la lingua.
Si
dedica a quest’opera minuziosamente, senza però
mai decidersi a far incontrare
la sua lingua con la mia.
Eppure
la mia bocca è già dischiusa.
Si
struscia palesemente contro di me, facendomi cozzare contro il
cornicione e con
le mani passa a sfiorarmi il collo, e la pelle vicino ai seni.
Ma,
di baciarmi in modo vero e proprio, di accarezzarmi la dune femminili
come si
deve, o di adorare il collo con la bocca, non ne vuole sapere.
Mi
sta letteralmente facendo impazzire.
Gli
ormoni sono in visibilio, e questi fugaci contatti, ma mai pienamente
soddisfatti, mi stanno lentamente uccidendo di desiderio.
Tanto
che dalle mie labbra esce un gemito di protesta, e, con la testa,
spingo un po’
più avanti verso di Lui, per approfondire il contatto.
Lo
sento ridere sulle mie labbra e staccarsi lentamente.
<<
Mmmh…da come sembravi affamata del sottoscritto, non si
direbbe. >>
E
sicuramente si riferisce alla mia affermazione, che mi vedeva capace di
andare
contro la mia dipendenza da Lui, per passare la notte con altri.
Si,
ha ragione da vendere.
Ed
il fatto che l’abbia dato così scontato mi manda
letteralmente in bestia.
Per
non parlare del fatto che lo sta usando per prendermi in giro.
Ma
non faccio in tempo ad esternare tutto ciò, che mi afferra
bruscamente per la
vita, spingendomi con il sedere quasi sul cornicione, in modo da avere
i bacini
a stretto contatto, schiacciato com’è contro il
mio corpo.
Mi
si avvicina lento all’orecchio, e mi sussurra, solleticandomi
oscenamente il
lobo:
<<
Spiacente amore…
>> ricordate
il tono roco, sensuale, eccitante, scandaloso, indecente ed
estremamente
erotico con il quale mi ha appellato nella stessa maniera, sulla porta
della
Stanza delle Necessità? Rieccolo.
<<
…ma ormai… >>
Si
avvicina ancora di più.
<<
…Tu… >>
Sento
la punta della lingua sfiorarmi il lobo.
<<
…Sei…. >>
Lo
mordicchia lentamente con i denti.
<<
…Mia….
>>
E,
di nuovo, usa quel tono degno di un orgasmo.
E
sono davvero sul punto di averne uno, se non toglie quella mano dalle
mie
natiche, e se non la smette di discendermi con le labbra sul collo,
leccando e
mordendo i punti che, Lui sa benissimo, mi fanno impazzire di
più.
In
pratica, come molto spesso accade, lui è il cacciatore, ed
io il tenero
agnellino.
E
la cosa non mi sta affatto bene.
Lo
scosto bruscamente, e prendo a fissarlo con occhi languidi di
desiderio, ma
densi di decisione.
<<
Ci guardano tutti. >> mi rendo improvvisamente conto, ora
che posso
pensare con lucidità.
Ma
Lui sembra fregarsene.
<<
Hanno già visto un nostro bacio, e tutti sanno che sono
venuto con te, l’altro
giorno. Ormai tutti ci danno per promessi sposi, un bacio in
più, uno in meno
non ci cambia la vita. >>
Ah,
bè…se lo dice Lui.
Io
ho altre cose più urgenti a cui pensare.
Ad
esempio, la mia rivincita sul Principe delle Serpi.
Non
può reclamarmi e avermi quando e come vuole.
Non
può affermare che io gli appartengo, sentendosi padrone di
tutta me stessa.
Non
può assolutamente pensare che, tra noi due, chi detta regole
è Lui.
No,
no, no, no.
Gli
sorrido civettuola, intreccio le mie dita alle sue, e lo conduco di
fretta,
sotto gli occhi di tutti, verso uno dei Privè libero.
Sono
di colore panna, e presentano un divanetto ed un tavolino ciascuno,
sistemati a
mo’ di bungalow di tende, ovviamente intrise di ogni genere
di Incantesimi per
garantire la massima privacy.
Sigillo
le tende, e lo getto senza tanti complimenti sul divano, dove ricade in
modo
scomposto, a gambe e braccia aperte, seduto un po’ scosceso
ma perfettamente,
contro lo schienale.
<<
Sai che ti dico?... >> sussurro, sistemandomi a
cavalcioni su di Lui, ed
osservando ogni cambiamento della sua espressione confusa
<< …Avevi
ragione. Ho una voglia matta di giocare al Mangiamorte e
all’Auror con te…
>> sussurro, prima di baciarlo.
All’inizio
sembra voler utilizzare la stessa tecnica di prima, ovvero nel
provocarmi senza
soddisfarmi mai del tutto, per farmi uscire di senno, ma quando faccio
strusciare con lascivia i nostri bacini l’uno contro
l’altro, ecco che subito
la sua lingua pretende un contatto con la mia, in modo famelico.
Glielo
concedo immediatamente, e lo sento ghignare sulle mie labbra, certo di
avermi
in pugno.
Mi
dispiace, caro mio, ma la leonessa ha tirato fuori gli artigli, qui.
La
pantera ha ruggito.
La…si,
la devo smettere di paragonarmi agli animali.
Scendo
a baciargli sensualmente il collo, mentre le mie dita scorrono voraci
sul suo
petto, iniziando a sbottonargli la camicia, da sotto la giacca grigia.
Ma
non mi accontento di venerargli il collo con la lingua.
No.
Scendo
sempre più in basso, passando ad accarezzargli con le labbra
le scapole, i
pettorali, gli addominali, sino alla tartaruga perfetta.
Arrivata
sino al limite del suo petto, alzo lo sguardo verso di Lui, che ha
rigettato la
testa all’indietro, e sembra decisamente perso in un altro
pianeta.
Tanto
che passa un po’ di tempo prima di accorgersi, che la mia
tortura di baci si è
fermata.
Cerca
di prendere fiato, certamente per domandarmi il motivo di una tale
fuoriluogo
interruzione, ma si accorge di avere la bocca asciutta.
Sorrido
maliziosa, ed afferro la mia Bacchetta dalla giarrettiera sulla gamba
destra.
Con
la punta di quello che, agli occhi degli umani è un semplice
pezzo di legno, ma
che, per noi Maghi, rappresenta tutto noi stetti, inizio a sfiorargli
lentamente la pelle del collo.
Poi,
come ho fatto prima con le labbra, discendo lungo il suo petto, in modo
che Lui
sembra trovare piuttosto eccitante, sino ad arrivare al bordo dei
pantaloni.
Gli
accarezzo, sempre con
E
sussurro, muovendo lentamente le labbra.
<<
Evanesco. >>
Lasciandolo
senza pantaloni e solo in boxer.
A
questo punto credo che il suo limite di sopportazione sia stato
decisamente
superato.
Ed
inizia a sfilarsi via la giacca e la camicia contemporaneamente, in
modo
frenetico e veloce, complice il fatto che i bottoni della seconda siano
già
stati sbottonati dalla sottoscritta.
Mi
attira a sé in un bacio mozzafiato, ed inizia a prendere in
mano la situazione,
accarezzandomi come mai nessuno aveva fatto prima.
Mi
afferra un seno saldamente con la mano destra, strappandomi un sospiro.
E
mi rendo conto che, se continua così, perderò
tutta la mia lucidità.
E
non posso permetterlo.
Mi
alzo dalla mia postazione a cavalcioni su di Lui, guardandolo
contrariata.
<<
Ah-ha. Sono io l’Auror qui. E tu sei mio prigioniero. Detto
io le regole.
>>
Ghigna,
alzando le sopracciglia.
Riafferro
la sua Bacchetta dal divano panna, dove mi era caduta dalle dita
durante il suo
bacio eccitante, e la punto contro la mia stessa mano.
Con
un Incantesimo Non Verbale, evoco sul mio palmo un paio di manette.
Malfoy
spalanca gli occhi, piacevolmente colpito dalla mia intraprendenza.
Faccio
scivolare il mio languido sguardo sul suo corpo così
fottutamente perfetto,
ormai solo in boxer dinanzi a me, e devo davvero contenermi per non
saltargli
addosso e permettergli di farmi sua, anche in modo fisico.
Ma
deve capire che non ho intenzione di sottostare a nessuno.
Gli
afferro i polsi, mentre sento il suo sguardo sui miei seni, e gli
faccio alzare
le braccia verso l’alto, incrociandogli i polsi e
sigillandoli con le manette.
<<
L’avevo detto che non vedevi l’ora di
ammanettarmi.. >> sussurra roco, ed
io devo conficcarmi le unghia nei palmi delle mani per non mandare a
quel paese
la mia piccolo vendetta.
Mi
chino a baciarlo, e lui mi risponde possessivo, e adesso tocca a Lui
spingere
la testa contro la mia per approfondire il contatto tra noi.
Ed
è invece il mio turno di sorridergli sulle labbra.
<<
Non sarà che eri Tu, che non vedevi l’ora di
essere ammanettato dalla
sottoscritta? >>
Non
mi risponde, ma continua a baciarmi, come se solo dalle mie labbra
potesse
pretendere ossigeno.
Ma
sono costretta a staccarmi, facendo violenza su me stessa, altrimenti
non avrei
più resistito a Lui ed al suo corpo perfetto.
Alzandomi
nuovamente in piedi di fronte al mio personale peccato, sento lo
stomaco
dolermi, le labbra gonfie che spingono per ricongiungersi alle sue, le
mani che
formicolano dal desiderio di accarezzare quel viso maledetto, e il mio
essere
donna reclamarlo a gran voce.
Ma
la mia testa urla trionfante, ed io, per una volta, la ascolto.
<<
Allora amore…
>> sussurro,
portandomi nuovamente a pochi centimetri dalle sue labbra, con lo
stesso tono
osceno che ha usato con me << …chi
è di chi, adesso? >>
E
mentre Lui mi guarda confuso, io rido, cristallina, e gli do le spalle.
Faccio
Lievitare la sua Bacchetta sul suo petto, e, con passo felpato e
veloce, esco
dal Privè, lasciandolo mezzo nudo ed ammanettato a fissarmi
con sguardo
furibondo.
Bè,
Principe, ti ho anche lasciato
Adesso,
iniziamo a mettere le cose bene in chiaro.
<<
Che inizi lo spettacolo… >> sussurra Ron al
mio fianco, facendoci
sorridere.
Sul
palco abbiamo già fatto Levitare i nostri strumenti, prima
portati nella borsa
di lavanda, eccezion fatta per il mio microfono.
No,
non siamo ancora riusciti a raggirare l’Incanto che avvolge
Hogwarts, che
impedisce di usare strumenti elettronici all’interno delle
mura, eccezion fatta
per la piccolo circonferenza del mio mp3.
Come
facemmo per il Gran Ballo, gli strumenti non saranno collegati a nessun
amplificatore, ed il loro suono non sarà alimentato dalla
corrente, ma dalla
Magia.
Al
Ballo di Dicembre, però, la mia voce risultava
più chiara grazie ad un semplice
Sonorus, e non ebbi bisogno del microfono.
Potrei
usare la stessa tecnica, ma l’idea che ha avuto qualche
giorno fa Hermione ci
ha fatto cambiare idea.
Una
specie di enorme lenzuolo bianco sta prendendo forma in questo momento
alle
spalle del palco, dove il DJ sta appunto scendendo per fare spazio a
noi che,
nell’angolo alle spalle di questa parte di pavimento
rialzato, attendiamo il
momento giusto per entrare in scena.
Vi
dicevo…
Il
lenzuolo bianco è molto simile a quello che i Babbani
usavano per guardare i
film con l’antico proiettore ed in questo caso,
avrà più o meno la stessa
funzione.
E
qui si ritorna al microfono che stringo tra le dita.
È
intriso del migliore Incantesimo di Legilimanzia, messo a compimento da
Hermione Granger in persona, mentre Ginny ha contribuito ad Incantare
il
“Lenzuolo” perché trasmettesse le
immagini che il mio microfono carpisce dalla
mia mente, mentre sto cantando.
E
questo, in funzione di uno scopo ben preciso.
Blaise
Zabini e Theodore Nott salgono sul palco, accolti da numerosi applausi,
e non
pochi urli adoranti, ovviamente tutti femminili.
O
quasi…
<<
Stavamo aspettando anche Draco… >> inizia a
parlare Blaise, ma, al nome
del rampollo di casa Malfoy, gran parte della fauna femminile di
Hogwarts va in
visibilio, e ricominciano gli urlacchiamenti idioti.
Ed
io sto per andare a picchiare qualcuno.
<<
…Ma non si è fatto vedere…
>>
Versi
scontenti.
<<
…Però ci siamo sempre io e Theo, no?
>>
Urlacchiamenti
idioti.
Nott
fa un passo avanti, con il suo solito sorriso affascinante.
<<
Volevo davvero ringraziare tutte
coloro hanno dimostrato solidarietà per il mio quasi
arresto… >> chiude
gli occhi in modo teatrale, fingendosi afflitto da chissà
quale dolore, e
poggia una mano sulla spalla di Blaise, che stando al suo falsissimo
gioco, lo
consola con pacche sulla schiena.
E
poi, la ciliegina della recita.
Alza
il capo, sussurrando “Si, si, ce la faccio a
continuare…” e si rivolge di nuovo
al suo pubblico, gran parte della quale, lo fissa con occhi adoranti.
Io
e i Cacciatori ci scambiamo sguardi pieni di disgusto.
Come
fa a scherzare su una cosa del genere?
È
stato quasi arrestato, maledizione!
<<
…Ma non preoccupatevi, gente. Per il momento, non ho nessuna
intenzione di farmi
portare via da queste belle fanciulle! >>
Altri
urlacchiamenti idioti.
Ed
Harry si china vicino al mio orecchio e commenta, stizzito:
<<
Se non era per noi, specie per te, altro che belle fanciulle! Adesso
sarebbe in
una cella si Azkaban, a doversi soddisfare solo con la sua mano!
>>
Rido,
ritrovandomi perfettamente d’accordo con Lui.
Adesso
che mi ci fa pensare, nessuno dei due mi ha ringraziato per avergli
salvato il
culo, quel giorno.
Malfoy
mi sentirà, non appena si libera dalle manette…
Mi
scappa un ghigno…
E
mentre Nott stava appunto iniziando a flirtare con una bionda in prima
fila,
Zabini lo tira per la giacca e, alzando gli occhi al cielo, commenta.
<<
Okay, d’accordo, Theo, abbiamo capito. Vuoi uscire da
Hogwarts solo dopo aversi
provato con ogni essere femminile oggettivamente
accettabile… >>
Ennesimi
urlacchiamenti idioti.
<<
…Ma non ce ne frega un cazzo. Siamo qui per altro.
>>
<<
Finalmente! >> esclama Ron, alla mia destra.
<<
Vi avevamo promesso un mega concerto…! >>
inizia Blaise, alzando leggermente
la voce, per incitare gli animi.
Ed
infatti iniziano già ad esserci numerosi fischi ed applausi.
<<
…Ma, purtroppo, una delle Sorelle Stavagarie è
incinta, quindi dovete
accontentarvi… >>
Idiota.
<<
…Di cinque aspiranti Auror falliti! >>
Harry
e Ron stanno per picchiarlo, quando entrambi i Serpeverde si girano
verso di
noi, ghignano malefici, mi fanno l’occhiolino e scendono tra
la folla in tutta
furia.
Questo
è troppo per mio fratello ed il mio migliore amico che, alla
velocità della
luce salgono sul palco ben intenzionati a raggiungere i due Serpeverde,
già con
le Bacchette sguainate.
Quando
un boato assurdo li accoglie, però, si ricordano di avere
tutta
Sorridono,
entrambi, e salutano imbarazzati con la mano.
Io,
Hermione e Ginny, ridendo, li raggiungiamo, accolte anche noi da un
tremendo
boato.
E,
ammettiamolo, una parte del merito va anche ai nostri vestiti.
<<
Ringrazio quei due idioti per l’ottima
presentazione… >> dichiaro, al
microfono, facendo ridere molti, ed incazzare alcuni.
<<
Ma adesso, sinceramente, mi sono rotta la palle di parlare,
perciò…Harry…
>>
Al
suono del nome di mio fratello, le streghe qui presenti si scatenano in
urli e
applausi assatanati.
Irritando
la povera Hermione.
<<
…Musica*****.
>>
Delle
prime note escono dalla chitarra mio fratello, subito accompagnate
dagli
strumenti degli altri Cacciatori.
E,
mentre sullo schermo cominciano ad apparire le prima immagini che mi
vengono in
mente, riguardo la canzone, Hermione ed Harry ghignano per loro
vendetta.
******
<<
Stupid Girl, stupid Girls, stupid
girls…Maybe
if I act like that, that guy will call me
back. What a Paparazzi girl! I don't
wanna be a stupid girl!
>>
[ Ragazza
stupida, ragazze stupide, ragazze stupide
tesoro se mi comporto così, quel ragazzo mi
richiamerà
che ragazza da copertina,
non voglio essere una ragazza stupida ]
Si, avete
capito bene.
Questa
è una piccola parte della vendetta che Harry
e gli altri hanno pensato di prendersi su Marie Dumont, la ragazza che
ha
organizzato con Bole lo scherzo del finto tradimento di Harry nei
confronti di
Hermione.
In
realtà, l’idea di dedicarle questa canzone
è
stata del Prefetto Granger, ecco perché abbiamo incantato il
microfono ed il
resto.
Perché,
sullo schermo, mentre flirta in modo osceno
con qualche Serpeverde, c’è proprio Lei.
<<
Go to Fred Segal, you'll find them there
Laughing
loud so all the little people stare
Looking for a daddy to pay for the champagne
(Drop a name)
What happened to the dreams of a girl president ?
She's dancing in the video next to 50 Cent
They travel in packs of two or three
With their itsy bitsy doggies and their teeny-weeny tees
Where, oh where, have the smart people gone?
Oh where, oh
where could they be? >>
[ Và
da Fred Segal, li troverai lì
a ridere così forte per farsi notare dalla gente
cercando qualcuno più grande che paghi lo champagne
(spara un nome)
Cos’è successo ai sogni di quella ragazza
"Presidente" ?
sta ballando nel video vicino a 50 cent
viaggiano in confezioni da due o tre
con i loro cagnolini piccolissimi
e le loro magliette minuscole.
Dove, oh dove sono andate le persone intelligenti?
oh dove, oh dove potrebbero essere? ]
Sullo schermo
appaiono tutte le volte che l’ho
vista fare la cretina con qualche ragazzo, nella sua Sala Comune,
oppure nei
corridoi, ridendo forte per farsi notare dagli altri, oppure alle feste
mentre,
con le sue amiche idiote andava alla ricerca di qualche riccone da
abbordare
per farsi offrire da bere.
Già.
Mentre
certe persone, come noi, ci stavamo facendo il culo contro i
Mangiamorte,
cercando di fare qualcosa di buono per questo mondo,
Mentre
canto le ultime due frasi, mi viene in mente di quella volta in cui,
passeggiando tranquillamente per i corridoi, insieme ad Hermione e
Ginny, nelle
nostre divise, ci sfilarono accanto Marie e due sue amiche, che
dovrebbero
chiamarsi tipo Icy e Aida, guardandoci dall’alto in basso
perché sfoggiavano
minigonne e tacchi a spillo, certamente molto sensuali, ma anche
eccessivamente
oscene, della migliore marca.
Io
e le mie due amiche ci guardiamo con il sopracciglio alzato, e le
nostre facce
sembrano proprio dire: “Dove sono
andate le persone intelligenti?
dove
potrebbero essere?”.
<<
Maybe
if I act like that,
that guy will call me back.
What a Paparazzi girl! I don't
wanna be a stupid girl ..
Baby
if I act like that, flipping my blond hair
back
Push up my bra like that, I don't wanna be a stupid girl…
>>
[Tesoro
se mi comporto così, quel ragazzo mi
richiamerà
che ragazza da copertina,
non voglio essere una ragazza stupida
tesoro se mi comporto così, scuotendo i miei capelli biondi
tirando su il mio reggiseno in questo modo
non voglio essere una ragazza stupida ]
Il ritornello
ricomincia, mentre le immagini della
mia mente si ripetono, prendendo di mira, adesso, anche quella mezza
prostituta
che è Tracey Davis, insieme alle sue amiche, che poi
sarebbero le stesse della
Dumont, come Amber e Roxy.
Ricordo di quel
pomeriggio, quando volevano
impedirmi di andare da Malfoy, come caddero come pere cotte
all’arrivo di Nott
e Zabini.
Mi concedo uno
sguardo sul pubblico e noto come, i
Regnanti Serpeverde, sulle loro poltrone privilegiate in prima fila, se
la
stanno spassando un mondo, al contrario delle ragazze che sto
deliberatamente
insultando davanti a tutti, che ci guardano con odio e disprezzo puro.
Ma è
quando incontro lo sguardo lascivo di Malfoy,
che sto per dimenticarmi l’intera canzone.
A quanto pare
si è rivestito.
All’ennesima
immagine, questa volta in cui il
ricordo di Lui che afferma “Gli Ingredienti della mia Pozione
me li prende
Tracey Davis…” diviene protagonista, ride
sonoramente e mi guarda scuotendo la
testa.
Ricambio
il sorriso.
<< (Break it down now)
Disease's growing, it's epidemic
I'm scared that there ain't a cure
The world believes it and I'm going crazy
I cannot take any more >>
[ La malattia
sta crescendo, è un’epidemia
ho paura che non ci sia una cura
il mondo ci crede e io sto diventando pazza
non riesco a sopportarlo più ]
Ed il problema
è che non sono solamente le Serpeverde ad essere delle
oche giulive.
Perché,
come faccio notare a tutti sullo schermo, non sono da meno
nemmeno le Grifondoro.
Esempio,
Romilda Vane la cui immagine alle mie spalle si sta atteggiando
da diva alle mie spalle, con il naso incollato su “Hogwarts.
Dietro le Quinte”,
insieme al branco di papere che la seguono.
Vanno a farle
compagnia anche alcune loro simili Corvonero, e
Tassorosso.
<<
I'm so glad that I'll never fit in
That will never be me
Outcasts and girls with ambition
That's what I wanna see
Disasters all around
World despaired
Their only concern
”Will they **** up my hair?” >>
[ Sono
così contenta di non essere adatta a certe cose
quella non sarò mai io.
Emarginati e ragazze ambiziose,
questo è quello che voglio vedere.
Disastri ovunque,
il mondo disperato
e la loro unica preoccupazione è
"mi rovineranno i capelli?" ]
E poi,
permettetemi, un momento di vanità personale.
Mentre loro cercano di
accalappiare la prossima fonte di sesso, ecco un immagine mia e di
Lavanda, Ginny
e Calì che facciamo una gara di Burrobirra, mentre Hermione
e Luna ci prendono
il tempo.
E poi ci sono
le immagini di tutte le ragazze del vecchio ES, mentre,
con la fronte imperlata di sudore, si impegnavano a fondo
nell’imparare e
difendere sè
e gli altri,
incuranti del loro aspetto fisico del momento.
Quanto canto di
“Disastri ovunque, il mondo disperato”, mi
ritornano in
mente le immagini dell’attacco al London Bridge, e della
Battaglia di Hogwarts,
insieme a tutte le lacrime e al dolore che causarono.
E poi, a
discapito di tutto, appare Marie Dumont che si aggiusta il
trucco allo specchio.
Punto
nuovamente il mio sguardo sul pubblico, palesemente divertito.
Sorrido, di
nuovo, mentre riprendo a cantare il ritornello, muovendomi
in un ballo improvvisato come oggi pomeriggio.
Sul nostro
“Lenzuolo” si alternano, adesso, tutte le ragazze a
cui ho
pensato precedentemente, mentre fissano arrapate qualche ragazzo,
mentre si
alzano i seni con le mani, mentre accorciano le gonne, mentre si
lasciano usare
dagli uomini per il sesso.
Mentre
scopano con qualcuno, travestito da mio fratello, solo per fare uno
scherzo
cattivo.
E tal
proposito, passo il microfono ad Harry che, fissando Marie Dumont
con cattiveria, più parlando che cantando, pronuncia, non
appena finisco il
ritornello.
<<
Pretty will you **** me girl? Silly I'm so
lucky girl
Pull my head and suck it girl, stupid girl!
Pretty would you **** me girl? Silly I'm so lucky girl
Pull my head and suck it girl, stupid girl! >>
[ Carina, mi
scoperesti,ragazza? stupida come una ragazza fortunata
tira la mia testa e succhialo ragazza, stupida ragazza!
carina, mi scoperesti,ragazza? stupida come una ragazza fortunata
tira la mia testa e succhialo ragazza, stupida ragazza! ]
Di nuovo,
ricomincio a cantare io, mentre qualche Grifondoro applaude
sonoramente mio fratello, sempre il ritornello.
All’ultimo
“Stupid Girls!”, appare la rossa Serpeverde, mentre
si passa
la lingua sulle labbra, in direzione di qualcuno al tavolo Corvonero.
Si, lo so che
è una scena orrenda e che non avrei mai dovuto vederla,
ma, purtroppo, ero alla ricerca di Malfoy , al tavolo Serpeverde, e
l’ho vista.
Che visione
raccapricciante.
Finita la
canzone scambio uno sguardo d’intesa con i Cacciatori, felici
di aver dato quello che si meritano a certa gente.
Mi ricordo ai
primi anni, quando Voldemort non era ancora risorto e
tutto il Mondo Magico non aveva assoluto bisogno di leccare il culo ai
Prescelti, di come quelle stesse ragazze che abbiamo umiliato adesso,
ci
prendevano in giro perché ancora vergini.
Già,
al terzo anno non l’avevamo ancora data in giro, ed eravamo
delle
sfigate, per questo, nella loro testa.
Oppure di come
appoggiarono le eresie su me ed Harry, che ci vedeva come
dei bugiardi in cerca di attenzione, durante il quinto anno.
Troie.
Dopo un attimo
di silenzio sbalordito, scoppia un boato di applausi, che
mi lascia pienamente compiaciuta.
Guardo le mie
vittime dall’alto in basso, ignorando le scariche di odio
che sembrano colpirmi.
Sposto lo
sguardo verso i miei Grifondoro che stanno ancora ridendo,
esattamente come
Malfoy, invece,
batte lentamente le mani insieme agli altri, incatenando
il suo sguardo al mio.
Faccio un
teatrale inchino, per poi proseguire con le canzoni.
Fighter.
Christina
Aguilera.
Hermione
Trasfigura la sua chitarra in pianoforte, e la musica parte.
<<
Hmm
after all you put me through
You'd think I'd disprize you…
But in the end I wanna thank you
'cause you made me that much stronger! >>
[ Dopo tutto
ciò che mi hai fatto
Penserai che ti disprezzo
Ma alla fine, voglio ringraziarti
Perchè mi hai resa molto più forte]
Indovinate chi
appare sullo schermo, adesso?
Lui.
Lord Voldemort.
La folla
praticamente urla non appena quella sua orrenda faccia appare
davanti a tutti, anche se solo un ricordo.
Ma io continuo
a cantare.
<<
Well
I thought I knew you, thinking that you were true
Guess I, I couldn't trust called your bluff time is up
'cause I've had enough
You were there by my side, always down for the ride
But your joy ride just came down in flames
'cause your greed sold me out in shame,
After all of the stealing and cheating
You probably think that I hold resentment for you
But uh uh, oh no, you're wrong
'cause if it wasn't for all that you tried to do,
I wouldn't know just how capable I am to pull through
So I wanna say thank you
'cause it.. >>
[ Bene, io
penso che tu lo sappia,
Pensavo che tu fossi vero
Io pensavo non potevo crederci
Chiama il tuo bluff, il tempo è scaduto
Perchè ne ho abbastanza
Tu eri lì, dalla mia parte
Sempre giù x la corsa,
Ma la tua corsa gioiosa scendeva nella fiamme,
Perchè la tua avidità
mi faceva
vergognare
Dopo avermi rubato e ingannato
Probabilmente pensi che provo risentimento per te
Ma hai torto
Perchè se non fosse stato per tutto ciò che hai
tentato di fare
Non saprei essere capace
Devo tirare avanti
Perchè voglio ringraziarti
Perché… ]
Però,
questa prima strofa, mi ritrovo a pensare a Piton.
Si, proprio a
Lui.
Perché
ha sempre cercato di proteggere me ed Harry , e, anche se molto,
molto, molto, nel profondo, non ci disprezzava come ci ha fatto sempre
credere.
Ha vissuto
avvolto nel dolore per la perdita delle donna che amava, e
per i sensi di colpa per essere stato proprio lui a mettere su quella
strada
Voldemort.
E, alla fine,
è morto anche lui per combattere quel grande bastardo.
Anche lui
è morto perché si era frapposto tra me ed Harry.
E, nonostante
questo, ci ha reso la vita difficile per sei lunghi anni,
con punizioni, battutine punti sottratti ingiustamente.
Ed anche Piton,
con i suoi modi di fare bruschi, con il suo trattarci
malissimo, con il suo disprezzarci profondamente in pubblico, ha
contribuito a
rendere, sia me, che Harry, più forti.
<<
Makes
me that much stronger
Makes me work a little bit harder
It makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
Makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter! >>
[ Mi hai reso molto
più forte
Hai fatto in modo che io lavorassi un poco più duramente
Mi hai resa molto più saggia
Così grazie per avermi resa combattente
Hai fatto in modo che io imparassi un poco più velocemente
Hai reso la mia pelle un po\' più dura
Mi hai reso molto più intelligente
Così grazie per avermi resa combattente [
Qui, invece,
torna quel bastardo di Voldemort.
Con i ricordi
dell’anno di vagabondaggio alla disperata ricerca degli
Horcrux, con la notte della sua rinascita al quarto anno, con la
battaglia al
Ministero al quinto, con l’infiltrazione dei suoi seguaci ad
Hogwarts al sesto
(E qui vedo Malfoy irrigidirsi notevolmente) e con tutte le Battaglie
all’ultimo sangue con i suoi Mangiamorte.
Ma noi eravamo
sempre lì, a combattere sino alla fine, come si vede
sullo schermo alle mie spalle.
Ed infatti,
ecco che le immagini dell’ES mi ritornano in mente, o di
come nella Battaglia Finale contro il Male, gran parte degli studenti
parteciparono.
Quindi, grazie
Voldemort.
Ci hai reso dei
combattenti.
<<
Never,
saw it coming,
All of your backstabbing
Just so you could cash in
On a good thing before I'd realized your game
I heard you're going round
Playin, the victim now
But don't even begin
Feeling I'm the one to blame
'cause you dug your own grave, uh huh
After all of the fights and the lies
'cause your wanting to haunt me
But that won't work anymore, no more
It's over
'cause if it wasn't for all of your torture
I wouldn't know how to be this way now and never back down
So I wanna say thank you
'cause it… >>
[ Mai lo vedrò
arrivare
Tutte le tue pugnalate alle spalle
Solo così potresti riscuotere
Su una buona cosa prima che comprenda il tuo gioco
Sentii, stavi girando intorno
Manipolando la vittima ora
Ma non cominciare
Sentendo che sono l\'unica da biasimare
Perchè ti stai scavando la tomba
Dopo tutte le lotte e le bugie
Perchè vuoi cacciarmi
Ma non vuoi più faticare
Nessuno più è al disopra
Perchè se non fosse per tutte le tue torture
Non saprei essere così ora
E non cedo
Perchè
Perché ]
Questa strofa
mi ricorda particolarmente l’ultimo duello con Voldemort.
La fine di una
parentesi tragica della mia vita, decretata in quei pochi
minuti.
Ricordo il
silenzio della Sala Grande, ricordo il respiro e la paura di
Harry accanto a me, e lo stesso terrore riflesso dentro di me.
Il girarci
intorno in modo minaccioso e poi…
Poi il lampo di
luce verde, e quello rosso da parte nostra.
Le forze che
venivano via, il timore di perdere Harry.
L’urlo
liberatori, l’imprecazione,
È
quasi con rabbia cieca che canto il ritornello per la secondo volta,
mentre i ricordi di quello che accadde “Dopo” mi
assalgono.
L’addestramento
per diventare Cacciatori, le numerose Battaglie contro i
Mangiamorte.
Tutte le volte
che sono stata vittima delle Cruciatus, insieme ad i miei
migliori amici, e tutte le volte che abbiamo trattenuto le urla,
strappandoci
la carne delle labbra con i denti pur di non mostrarci deboli davanti
ai nostri
nemici.
E poi gli
allenamenti con l’attuale Esercito di Silente, con la
speranza
che serva a qualcosa.
<<
How
could this man I thought I knew
Turn out to be unjust so cruel
Could only see the good in you
Pretended not to see the truth
You tried to hide your lies, disguise yourself
Through living in denial
But in the end you'll see
YOU WON'T STOP ME
I am a fighter and I
I aint goin stop
There is no turning back
I've had enough… >>
[Come potei
pensare di conoscere questo uomo che
Risulta essere ingiusto, così crudele
Vedere solamente il buono in te
Fingendo di non vedere la verità
Tu hai tentato di nascondere le tue bugie
mascherandoti
Vivendo nel rifiuto
Ma alla fine tu vedrai.
Non mi
fermerai!
Sono una
lottatrice io
Non mi fermo
Non mi giro indietro
Ne ho avuto
abbastanza! ]
Adesso, si sono
aggiunti anche i Dursley ai miei pensieri.
Certamente,
negandoci l’affetto di cui è degno ogni bambino,
maltrattandoci come animali, crescendoci come due indesiderati,
umiliandoci
ogni volta ne avevano l’occasione, hanno contribuito a
crearci una forte
corazza intorno.
Quindi, tante
grazie anche a loro.
Alternati, ci
sono ancora i Mangiamorte, e Voldemort, mentre, quasi urlo
“NON MI FERMERETE!”.
Già,
perché, dopo 17 anni passati a sfuggire alla morte un mese
si e
l’altro anche, ne ho davvero abbastanza.
Ritornello.
Di nuovo.
E adesso, lo
sguardo di Malfoy su di me, non mi risulta più divertito
ma…
Indecifrabile.
Senza emozioni.
Chissà
cosa gli passerà per la testa…
<<
Thought
I would forget but I
I remember
Yes, I remember
I remember
Thought I would forget but I remember
Yes, I remember
I remember
Makes me that much stronger
Makes me work a little bit harder
Makes me that much wiser
So thanks for making me a fighter
Made me learn a little bit faster
Made my skin a little bit thicker
It makes me that much smarter
So thanks for making me a fighter! >>
[ Pensavo di poter
dimenticare ma
Ricordo
Si, ricordo
Ricordo.
Pensavo di
poter dimenticare ma
Ricordo
Si, ricordo
Ricordo.
[ Mi hai reso
molto più forte
Hai fatto in modo che io lavorassi un poco più duramente
Mi hai resa molto più saggia
Così grazie per avermi resa combattente
Hai fatto in modo che io imparassi un poco più velocemente
Hai reso la mia pelle un po\' più dura
Mi hai reso molto più intelligente
Così grazie per avermi resa una combattente [
Le canzone
finisce e, mentre l’immagine di me ed Harry che fissiamo con
odio il copro di Lord Voldemort morto sul pavimento svanisce, alzo la
testa sul
mio pubblico, muovendo via dagli occhi i capelli che si sono
scompigliati durante
i miei movimenti.
Come prima, la
canzone ha lasciato di stucco un bel po’ di gente, ma poi
gli applausi non mancano.
Adesso, anzi,
aumentano.
Seamus prende
Lavanda sulle spalle, mentre salta e urla e dalla
Bacchetta, Dean fa fuoriuscire un getto di scintille rosso e oro,
seguito da un
forte ruggito.
Riesco a vedere
una punta di orgoglio anche negli occhi di Malfoy, Nott
e Zabini.
E la cosa mi
lascia alquanto felice e stupefatta.
E adesso,
passiamo ad argomenti più tristi.
Il pianoforte
di Hermione ritorna chitarra, mentre adesso è Ginny a
comporre le prima note con il suo basso.
<<
You took my hand
You showed me how
You promised me you'd be around
Uh huh
That's right.. >>
[ Tu hai preso
la mia mano
tu mi hai mostrato come (fare)
tu mi hai promesso che mi saresti stato accanto
si, come no ]
Silente.
Queste parole
mi fanno ricordare decisamente Silente.
Quando
accompagnava me ed Harry nei ricordi di Voldemort, quando ci
stava insegnando come ucciderlo.
Quando ci
promise, non esplicitamente, che ci sarebbe stato vicino.
<<
I took your words
And I believed
In everything
You said to me
Yeah huh
That's right… >>
Io ho creduto
alle tue parole
e a tutte le cose
che mi hai detto
si, come no
Certo che ti ho
creduto.
Come potevo non
farlo?
Eri Silente,
cazzo!
Ma mi ha
abbandonato.
Sirius e
Remus.
Anche loro mi
avevano promesso che, una volta ritrovatici e finita
Già.
<< If someone said three years from now
You'd be long gone
I'd stand up and punch them up
Cause they're all wrong
I know better
Cause you said forever
And ever
Who knew? >>
[ Se qualcuno
mi avesse detto che tra tre anni
tu te ne sarai andato da tempo
io mi sarei alzata e l'avrei preso a pugni
perchè sapevo che sbagliavano
io ne sapevo di più perchè
tu avevi detto "sempre e per sempre"
..chi poteva sapere? [
Si,
è vero.
Me
l’avevate detto.
“Sempre
e per sempre”.
Sullo schermo
appaiono le immagini di Piton, quando prendeva in giro
Sirius sulla sua inutilità e quanto poco sarebbe durato,
così.
Lì,
alle mie spalle, ci sono io che lo colpisco con un pugno, ma non
l’ho mai fatto davvero.
Era solo un
desiderio che mi assaliva ogni volta nella mia mente.
E, infondo,
è proprio qui che ci troviamo.
<<
Remember when we were such fools
And so convinced and just too cool
Oh no
No no
I wish I could touch you again
I wish I could still call you friend
I'd give anything. >>
[Ricordi quando eravamo
così
stupidi
e così convinti, e così fighi
vorrei poterti toccare di nuovo
vorrei poterti ancora chiamare "amico"
darei qualsiasi cosa [
Fred.
Insieme abbiamo
fatto un mucchio di scherzi idioti.
Stupidi.
Camminare per i
corridoi sapendo che la gente ci guardava ammirati,
perché eravamo i Potter e i Weasley!
Sotto il
ciliegio con gli occhiali da sole, mentre i gemelli ci facevano
ridere tutti quanti come pazzi.
E la fuga dalla
Umbridge, mentre noi eravamo al quinto anno…!
Semplicemente fighi.
Tutti questi
ricordi, ovviamente, si riflettono sullo schermo e,
purtroppo, anche il nostro urlo di dolore alla vista del suo corpo
senza vita.
<<
When someone said ceount your blessings now
For they're long gone
I guess I just didn't know how
I was all wrong
They knew better
Still you said forever
And ever
Who knew? >>
[quando
qualcuno aveva detto
"conta ora le tue fortune"
visto che sono andate via tutte da tempo
immagino che non sapevo quanto
io mi sbagliassi
loro sapevano più di me
ma tu continuavi a dire "per sempre"
...chi poteva sapere ]
Effettivamente
Voldemort e i Mangiamorte giocavano molto che sia che
Harry, a parte noi due, non avevamo nessun altro affetto, nessuna
“fortuna”.
Nessuna
famiglia.
Al tempo
credevo che si riferissero ai miei genitori.
Soffrivo
terribilmente, e soffro tutt’ora per la loro assenza, ma,
almeno avevo la consolazione della presenza di tante altre persone
intorno a
me.
Avevano torto,
mi dicevo.
Non ero sola.
Ed invece, con
il tempo, se ne sono andati tutti.
Sullo schermo
appaiono, uno dopo l’altro, tutti quanti.
James
e Lily Potter.
Sirius.
Remus.
Tonks.
Fred.
Malocchio.
Colin Canon.
Dobby.
E
persino Edvige.
<<
Yeah yeah
I'll keep you locked in my head
Until we meet again
Until we
Until we meet again
And I won't forget you my friend
What happened? >>
[ si si, ti
manterrò chiuso nella mia testa
fino a che ci rincontreremo
fino a che ci rincontreremo
e non ti dimenticherò amico mio
cosa è successo? ]
Ma io non
dimentico.
Di Nessuno di
loro.
Come mostro a
tutta
Nella nostra
stanza abbiamo una foto dell’Ordine al completo, quando
erano ancora tutti vivi.
E poi, rievoco
anche le immagini del Cimitero, dove quasi crollavo
davanti a Lui.
Lui, che
continua a guardarmi con sguardo indecifrabile.
Ma di una cosa
sono certa.
Li
rivedrò.
Tutti quanti.
Sono un essere
umano, infondo, e morirò, no?
<<
If someone said three years from now
You'd be long gone
I'd stand up and punch them out
Cause they're all wrong and
That last kiss
I'll cherish
Until we meet again
And time makes
It harder
I wish I could remember
But I keep
Your memory
You visit me in my sleep… >>
[se
qualcuno mi avesse detto che tra tre anni
tu te ne sarai andato da tempo
io mi sarei alzata e l'avrei preso a pugni
perchè sbagliavano tutti e
quell'ultimo bacio io lo conserverò
fino a che ci incontreremo di nuovo
e il tempo rende tutto più difficile
vorrei poter ricordare
ma semplicemente manterrò la memoria di te
mi visiti durante il mio sonno
]
Rievoco, per
tutti quanti, i calorosi abbracci scambiatici con Sirius e
Remus, ed i baci affettuosi con Fred.
Ma poi si fa
strada prepotentemente in me il ricordo della morte di
Sirius, che, purtroppo, possono quindi vedere tutti.
Ci sono io in
primo piano, essendo mio il ricordo, mentre combattevo con
un Mangiamorte dal cappuccio abbassato.
Lo Schianto,
finalmente, ma poi un urlo attira la mia attenzione.
È
Harry, ed urla un “NO!” disperato.
Capisco il
motivo di tanto strazio solo all’ultimo momento, quando il
corpo del mio adorato padrino sta ormai cadendo inesorabilmente dentro
il Velo.
Mentre Harry
viene a stento trattenuto da Remus, anche lui una maschera
di dolore, io mi avvento su quell’arco maledetto, con
Ma delle mani
mi afferrano per la vita, e, dalla voce, riconosco Tonks.
Ma io mi
divincolo, e, insieme ad Harry, prendiamo a chiamare Sirius a
gran voce.
Ma non risponde.
E non
l’avrebbe più fatto.
Ma poi la scena
cambia.
Sala Grande.
Termine della
Battaglia di Hogwarts.
Io che cado in
ginocchio accanto ai corpi senza vita di Lupin e sua
moglie, che, nei miei ricordi di pochi istanti prima erano vivi e
vegeti.
Inizio a
scuotere il corpo del mio vecchio professore di Difesa contro
le Arti Oscure, decisa a farlo rinvenire, chiamando il suo nome
disperata, e
pregandolo di aprire gli occhi e sorridermi tranquillo come sempre-
Harry accanto a
me, che, semplicemente, fissa il vuoto.
<<
My darling
Who knew
My darling
My darling
Who knew
My darling
I miss you
My darling
Who knew
Who knew… >>
[miei cari, chi
poteva sapere
miei cari, miei cari
chi poteva sapere...
mi manchi
chi poteva sapere... [
Di nuovo, una
carrellata di visi.
Dei mie i
affetti perduti.
Sulle ultime
note appaiono Sirius e Remus che, sorridendo, ci accolgono
a Grimmauld Palace, l’uno con il braccio elegantemente
appoggiato sulla spalla
dell’altro.
Stavolta gli
applausi sono assurdamente forti, come prima, solamente
molto più commossi.
Vedo anche
Calì e Lavanda che ci guardano sorridenti, ma con una
lacrima
a rigargli i volti.
Io, invece, ed
i Cacciatori abbiamo una faccia abbastanza distrutta.
Ma poi, in
mezzo a tutto il casino di applausi e urla che si scatenano,
Theodore Nott e Blaise Zabini si alzano addirittura in piedi e con loro
tutti
coloro che avevano deciso di far Evocare una sedia.
Le mani si
scorticano, e le gole bruciano ma loro continuano ad
applaudire.
Anche Malfoy si
alza in piedi, ed applaude, guardandomi, adesso,
preoccupato.
Dopo quella
canzone abbiamo suonato anche 21 Guns, dei Greenday, una
delle canzoni più emozionanti che abbia mai ascoltato.
È di
difficile interpretazione, ed io ho dato la mia: Battaglia perse.
Cause sbagliate.
E quindi, se da
un lato poteva essere una proposta di pace nelle dispute
inutili con i Serpeverde, dall’altra c’era, da
parte mia, una dedica a Malfoy e
Nott.
Perché,
prima di combattere una guerra, bisogna scegliere la parte
giusta in cui schierarsi.
E loro, solo
adesso però, ma l’hanno fatto.
Poi abbiamo
anche cantato “Welcome to my life” dei Simple Plan,
dedicandola a tutti coloro invidiano la nostra sfavillante vita da
persone
famose.
Non
è affatto facile essere me, credetemi.
Ed
anche “Welcome to the
Jungle” dei Guns ‘n Roses.
Giusto per
alleggerire la tristezza che avevamo fatto annidare nei cuori
di un po’ tutti quanti.
E devo dire che
muovermi a tempo di rock è stato quello che ci voleva
per non scoppiare in lacrime sul palco.
Per chiudere,
un’altra canzone dei Green Day.
“Know
your enemy.”
Questa
è stat anticipata da una dedica ai Serpeverde, le nostre
nemesi
per eccellenza.
Dei ghigni
divertiti hanno seguito le immagini dei nostri numerosi
scontri proiettati sullo schermo bianco.
Salutati da
ovazioni varie, i Cacciatori sono scesi dal palco, e, dopo
qualche minuto, la festa è continuata come se niente fosse.
I miei amici
sono dentro a ballare sicuramente.
Ma io
preferisco restare qui da sola, a sentire il vento scompigliarmi i
capelli e carezzarmi il viso.
<<
Sai, Marie e Tracey e le loro amiche stanno organizzando un
piccolo esercito per farvi fuori. Ma Blaise, Theo e Daphne le hanno
fermate,
almeno per stasera. >>
Sorrido al
suono della Sua voce.
<<
Io sono pronta. Non ho paura di loro. >>
Lo sento
sospirare, prima che il suo bacino venga a contatto con il mio
sedere, il suo petto con la mia schiena, il suo mento con la mia
tempia, e le
sue braccia mi circondino la vita.
Draco Malfoy mi
sta abbracciando.
In pubblico.
<<
Esattamente come prima… >> sussurro, sebbene
la vicinanza
con il suo corpo mi crei qualche problema di pronuncia <<
…ci fissano
tutti. >>
Ed in effetti,
ho appena visto qualcuno strozzarsi per lo stupore,
qualcuno cadere improvvisamente, e qualcuno far schiantare al suolo il
proprio
bicchiere.
<<
Esattamente come prima… >> mi risponde,
serissimo,
guardando verso
Gli angoli
delle mie labbra si allargano.
Volete sapere
la verità?
Non interessa
nemmeno a me.
Che guardassero.
<<
Sai cosa ho notato? >> mi dice dopo un po’.
Alzo un
sopracciglio, tenendo sempre lo sguardo fisso, come Lui, sulle
inquietanti punte degli inquietanti alberi dell’Inquietante
Foresta.
<<
Che ho una voce estremamente bella? >> ipotizzo
sarcastica, facendolo ghignare per un secondo.
<<
Anche… >> mi concede <<
…Ma soprattutto che ti ho
avuta davanti alle palle per 7 interi anni tutti i santi
giorni… >> dice,
scherzoso << …che ti ho vista mangiare,
studiare, andare alle feste, fare
gli esami, duellare contro le nostre compagne di Scuola..
>>
Bè?
Credevate che i duelli clandestini, in questa Scuola, fossero una
priorità esclusiva degli uomini?
<<
…ribellarti alla Umbridge, fare casini, ridere e uscire con
ragazzi. Ti ho vista da piccolo ed innocente bambina, trasformarti
nella
rompipalle e sconcertante donna che sei adesso. Ma, effettivamente, di
te non
conosco un cazzo. >>
Mi giro a
guardarlo, restando sempre nei pochi centimetri di spazio tra
il suo corpo e la ringhiera del balcone, trovandomi a pochi centimetri
dalle
sue labbra.
L’avevo
già fatta questa considerazione.
<<
Hai ragione. E lo stesso vale per me. >>
Mi si avvicina
lentamente, mentre io già inizio a chiudere gli occhi.
<<
Dovremmo rimediare a tutto questo… >>
sussurro, mentre
bramo con tutta me stessa sentire le sue labbra sulle mie.
<<
Già, dovremmo. Domani, però…
>>
E con quel
“Domani” è implicito il fatto che,
entrambi, saremo
decisamente piuttosto impegnati stanotte.
<<
Camera tua? >> chiedo, maliziosa.
Lo sento
scuotere la testa.
<<
Blaise e Daphne.. >> sillaba come spiegazione.
<<
Ci sarebbe sempre la mia…le ragazze torneranno
domattina…
>>
<<
Io, nella Sala Comune dei Grifondoro?! >> si indigna,
interrompendo il lungo percorso sino alla mia bocca.
<<
Okay… >> rispondo pacata <<
…direi che dovremmo
darci una semplice buonanotte, allora. >>
<<
Sala Comune dei Grifondoro sia. >> mi concede, facendomi
ridere di gusto.
Riprende ad
avvicinarsi al mio viso, in modo sempre lento e struggente,
ed è quasi arrivato a baciarle, che mi fa un’altra
domanda.
<<
Ti mancano, vero, bambolina? >>
Non ho bisogno
di chiedere a chi si sta riferendo.
A tutti i
brandelli di cuore che ho perso nell’eterna lotta contro il
Male.
La sua domanda
mi stupisce non poco.
Come mai
proprio adesso?
Ma, troppo
presa dal suo fiato che mi solletica il viso, non ho davvero
tempo di farmi queste domande.
<<
Terribilmente. >> rispondo.
E, finalmente,
mi bacia.
Si.
Davanti a tutti.
Potrebbe uscire
adesso chiunque e vederci così appiccicati.
Magri qualcuno
perde il respiro per un attimo, qualche altro bicchiere
si rompe, e qualche altro sedere viene ammaccato.
Ma,
sinceramente, non me ne frega un cazzo.
Draco
Malfoy è solo Mio.
E devono
saperlo tutti.
NOTE:
* Strong Queens, la canzone che gli Asshole hanno cantato per Kiki, Hermione e Ginny.
**Retorico = Avvocato, tra i Maghi.
***Amortentia: Filtro d’Amore più potente del Mondo.
****Muggle = Babbano. Wand = Bacchetta.
***** Potrebbe anche non
interessare a nessuno, ma, le seguenti, sono le canzoni che canta Kiki
alla
festa, più quella che stavano ballando durante
l’operazione “Arrediamo
Welcome to
my life – Simple Plan.
Welcome to
the jungle – Gun ‘N Roses.
******D’ora in poi, le immagini di tutto quello che pensa Kiki mentre canta, anche se non è specificato, appariranno sull’improvvisato schermo alle sue spalle.
Salve
gente!
Quanto
tempo, eh?
Ormai
devo davvero
sembrare monotona, lo so, ma mi scuso anche stavolta per il ritardo!
A
mia difesa, però,
devo dire che ho fatto una fatica enorme per aggiornare oggi!
Ma
domani parto per
l’Irlanda( <3), in una vacanza studio, per due
splendide settimane….ergo,
non potevo partire, senza avervi rotto le palle almeno
un’altra volta.
Prima
di passare ai
ringraziamenti, mi sento in dovere di spiegarvi la questione delle
immagini dei
ricordi di Kiki proiettati davanti a tutti.
Innanzitutto
devo
precisare che dedicare Stupid Girls a Marie Dumont è solo
una piccola vendetta
da parte di Hermione, prima del riscatto vero e proprio per cui i
Grifoni
stanno pazientando.
Generalmente
Kiki non
è la tipa che ama spiattellare i fatti suoi davanti a tutta
Ma,
lo sappiamo tutti,
è una pessima Occlumante…
MollY_gIaDa:
Grazie
mille…una delle più belle dici?! *__*
Comunque, per conoscere meglio il
passato di Kiki e Draco, devi aspettare fino al prossimo capitolo!
Spero che ti
sia piaciuto anche questo..
Jaily:
sono contenta
che ti sia piaciuto lo scorso capitolo…che ne pensi di
questo? Comunque, per
mettersi insieme ufficialmente, dovranno faticare un
pochino…si sa non sono
tipi facili, e, soprattutto Malfoy, non amano costrizioni ufficiali e
stupidi
nomi…xD
PrincessMarauders:
chiedere a Kiki di sposarlo è leggermente
affrettato…al solo pensiero di
matrimonio, verrebbe un orticaria ad entrambi! Comunque sono contenta
che la
mia storia ti piaccia, ed anche la coppia Harry/Hermione a cui sono
particolarmente affezionata..
Jaily:
*________*
Una storia scelta?! Oddio, così mi commuovi! Ti giuro, sono
rimasta a bocca
aperta davanti allo schermo, per la tua bellissima recensione. Non ci
sono
parole…davvero grazie mille, e spero vivamente che questo
capitolo non ti abbia
deluso…
Nipotina:
Attenzione, perché se Malfoy scopre che l’hai
chiamato tenero, si potrebbe
incazzare parecchio!xD E’ vero, non sanno davvero niente
l’uno dell’altro, e
Lui lo sottolinea anche adesso…ma per una carrellata di
ricordi da parte di
entrambi bisognerà aspettare il prossimo capitolo! Spero che
questo ti sia
piaciuto…
love
luna: Davvero,
non so quanto manchi alla fine. Credo che lo saprete solo quando, alla
fine di
una capitolo, vi dirò…”Ehm, salve.
Volevo dirvi che la storia finisce qui!”,
perché anche io, nella mia testa, immagino il finale come un
enorme punto
interrogativo. E posso dirti che anche per me sarà difficile
scrivere la parola
“Fine” a questa
storia…chissà, magari ne scriverò un
seguito!
Sono felice che anche a te
piacciano le Harry/Hermione, perché, per me, è
una coppia davvero fantastica…Te
lo prometto, se dovessi incontrare un Draco Malfoy, te lo
presenterò subito, ma
dubito fortemente che esista! T.T
ValyBrick:
Anche io
mi sono divertita molto a scrivere la scena nel salotto dei
Dursley… con Draco
che fa Lievitare il suo anello con
giu94:
Si, è vero,
un po’ di stabilità ci vuole. E, anche se ancora
adesso, non sanno con
precisione cosa sono diventati, almeno, sono a conoscenza del fatto che
si
amano sul serio. Ed è molto importante. Sono felice che la
scena sulla Torre di
Astronomia ti sia piaciuta…ci tenevo a far notare che anche
Harry è spaventato
dai Mangiamorte, e non solo Kiki, essendo anche lui un essere umano. Ma
per
fortuna c’è Hermione…grazie mille per i
complimenti!
fragoli_na:
Oh, ma
grazie mille! Scusami tanto se non sono riuscita a recensire la tua ff,
ma
ultimamente la storia di Kiki e Draco mi ruba davvero tantissimo tempo.
In più,
avevo anche la scadenza di domani, e non volevo assolutamente partire
senza
aver prima aggiornato. Comunque, approfitto qui per farti i miei
complimenti!
Davvero, una bella ff! grazie mille per i complimenti che tu hai fatto
me!xD
Ally
Mayfair: Io.
Ti. Adoro. Oddio, grazie mille! Il video è bellissimo,
specialmente la frase
che hai deciso di inserire. Davvero, molto azzeccato, grazie mille! E
devo anche
ringraziarti per tutti i bei complimenti che mi hai fatto, specialmente
sul
personaggio di Draco…insomma, faccio una fatica enorme a
lasciarlo il più
simile possibile a come l’ha ideato
Lione94:
Grazie
mille, ovviamente una nuova lettrice è sempre ben accolta.
Anche me piacciono
molto i Serpeverde, ed anche Seamus e Dean, e mi sono davvero divertita
a
scrivere di quando le Serpi si arruolano all’Esercito di
Silente…*_* Con questo
capitolo si è un po’ spiegata la mancata reazione
di Lucius al bacio del figlio
con
_ki_:
Grazie mille
per i complimenti, e mi dispiace essere stata la causa di una tua
studiata
notturna! Sono anche felice di essere riuscita a farti piacere questa
storia,
sebbene le coppie non siano, generalmente, di tuo gradimento.
È una bella
soddisfazione! Per quanto riguarda la storia di Kiki, ci avevo pensato
anche
noi, e con me anche Draco come si può notare!xD
Però cercavo un’occasione
adatta a farle fare un giro nei suoi ricordi, e far conoscere se stessa
a
Malfoy mi sembrava la situazione giusta. Ecco perché ho
aspettato tanto. Ma,
non preoccuparti, nel prossimo capitolo, faranno tutti e due un giretto
nel
Pensatoio!
Hillian93:
Okay,
proprio prestissimo non ho aggiornato ma…almeno
l’ho fatto, no?xD Sono felice
che lo scorso capitolo ti sia piaciuto…che ne pensi di
questo?
Marti_18:
Benvenuta
nuova lettrice! Ovviamente sei ben accetta, non importa che tu non
abbia
recensito prima! Anche io adoro i personaggi di Theo, Blaise, Seamus e
Dean, e
mi diverto un sacco a scrivere di loro…per non parlare,
ovviamente, di Draco
Malfoy…semplicemente assurdamente sexy!:Q Spero che anche in
questo capitolo ti
siano piaciuti i personaggi…
giangi2495:
Si lo
so, sono un danno! È che i miei capitoli, senza che io lo
decida, sono sempre
assurdamente lunghi ultimamente, ed io vado sempre di fretta quando
aggiorno,
che molti errori di ortografia mi sfuggono.
Per quanto riguarda Ron e
Neville, non stanno frequentando nessuno al momento, ma non disdegnano
qualche
storiella senza importanza o da una sola notte, sebbene a Ron piaccia
Calì (ormai
si è capito).
I Cullen erano lì,
perché
invitati alla festa.
Essendo una delle uniche due
famiglie di vampire vegetariani, sono ben conosciuti dai Maghi, e,
soprattutto,
rappresentano un punto di contatto con il mondo dei vampiri. Avevo
deciso che
avrebbero fatto una sola apparizione, più perché
mi piacciono come personaggi
che per una vera importanza della storia ma, chissà, magari
potrei farli
tornare con qualche scusa!
Grazie per i complimenti, e ben
venuta, nuova lettrice! Che ne pensi di questo capitolo?
puffolettaHP:
Non
smetterò mai di scusarmi per la mia lentezza
nell’aggiornare…ma, purtroppo, non
posso farci niente! Bellissima? Una delle più bella del
sito? Ma grazie! *__* E
di questo capitolo cosa ne pensi, invece?
pisola5:
Grazie
mille per i complimenti…anche a me è sempre
piaciuta l’idea di Harry e Hermione
insieme, e di una Lady Potter nella storia…quindi ho pensato
di scriverci su!
Alla prossima…
Grazie mille anche ai preferiti,
ai seguiti e a chi ha messo la mia ff tra quelle da ricordare.
E, ovviamente, anche a chi leggo
soltanto.
Vi adoro.
Al prossimo capitolo.
BIGIA