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Autore: KikiWhiteFly    01/07/2010    2 recensioni
{Spin Off di Taxicab: SuigestuKarin, SasukeSakura, ShikamaruIno.}
Durante il breve tragitto, non gli lasciò la mano: era così calda, di quel tepore che investiva tutto il corpo e riusciva a penetrare persino l'anima. Allora il respiro diventava un po' più irregolare e non c'era da stupirsi se le parole venivano sconfitte dai silenzi quando arrivava finalmente il momento... Ma, in fondo, cosa erano i silenzi? Era la melodia delle parole, il brusio dei respiri, la riunione dei movimenti che si collegavano per poi produrre una scala infinita di note musicali. E sì, esattamente in quell'attimo, i loro sguardi s'incontravano, in sincrono, il cuore si fermava, i respiri evitavano di urtarsi tra loro, i corpi smettevano di muoversi e i loro occhi parlavano.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Karin, Suigetsu | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Shot through the heart

Dedicata a Hika chan, la mia Hiki, 

with love.

E ricorda: dove c'è lemon, c'è casa ù_ù.





Shot through the heart as I lay there alone
In the dark through the heart
It's all part of this game that we call love


(Shot through the heart – Bon Jovi)









I.


                      La prossima volta

                      (SuigetsuKarin)







Suigetsu raggiunse davvero il limite, quando iniziò a notare alcune cose: Karin lasciava il tubetto del dentifricio aperto oppure si prendeva più della metà del lenzuolo nel letto o, ancora, quando iniziava a mettere sottosopra il suo armadio, per ritrovare qualcosa che aveva proprio accanto a lei. Sebbene all'inizio non badasse più di tanto a quegli atteggiamenti, ora ne aveva addirittura troppo.

La goccia che fece traboccare il vaso fu quando Karin un giorno decise di fare la lavatrice e di mischiare bianchi e colorati insieme.

Oh, davvero fantastico: Suigestu tirò fuori dalla bacinella una bella camicia rosa confetto, che avrebbe fatto concorrenza coi capelli dell'Haruno.

«Dannata arpia... Cosa diavolo hai combinato?»

Le mostrò la camicia, ormai irrimediabilmente danneggiata. Di tutta risposta, Karin scrollò le spalle e lo fissò con aria di sufficienza per un nano secondo.

A quel punto, la vena che pulsava sulla tempia dell'uomo iniziò a ingigantirsi in modo preoccupante: digrignò i denti, gettò la camicia a terra e afferrò saldamente il polso dell'arpia. Quest'ultima, che gli era stata indifferente tutto il tempo, iniziò a lamentarsi per il dolore, finché non lo supplicò con pietà di lasciarla andare.

«Accettare di vivere con te è già stressante» le ruggì contro. «Mi hai messo con le spalle al muro però, maledetta...»

Si riferiva al fatto che Suigestu avesse preso un impegno tanto gravoso quale quello di accollarsi una cozza del genere, dopo mesi di tira e molla continuo. Come se quello non bastasse, ora l'arpia minacciava di stabilirsi perennemente nel suo attico... Allora sì che aveva avuto paura.

«Cosa? Vorresti scaricarmi?»

Mormorò, tirandolo per il colletto. Era un particolare assolutamente irrilevante che ora i suoi riflessi venissero meno, si convinse Suigetsu. «Nessuno mi scarica. Casomai, sono io che ti scarico.»

Continuò, respirandogli sul collo.

Allorché i loro sguardi s'incontrarono, ma nessuno dei due sembrava prendere seriamente l'altro: fu con un gesto avventato e privo di grazia che Suigestu la inchiodò con le spalle al muro, alla prima parete disponibile. Poi furono le dita di Karin a slacciare velocemente tutti i bottoni, le stesse sfilarono rapidamente la cintura, come se già conoscessero il percorso da fare ma, ogni volta, volessero riprendere quella strada... e ancora, ancora, per un numero infinito di volte.

Suigestu poggiò le labbra sull'incavo del suo seno, dopodiché mormorò: «La prossima volta... Ti scarico.»

La ragazza sorrise, quasi priva di fiato: «Già, la prossima volta.»






II.


Caduta... con stile


(SasukeSakura)








«Non mi dire, Mister ghiacciolo ha deciso di portarti fuori a cena!»

Esclamò Ino, come se si fosse trattata di una barzelletta.

«Hai sentito, Shika?»

Diede una gomitata al ragazzo seduto di fianco a lei.

«Non sono sordo, Ino.»

La tartagliò semplicemente; la ragazza non badò più di tanto al fidanzato, si concentrò di più sulle news dell'amica.

«Sì... Beh, diciamo che non è ancora successo quello che poteva succedere.»

Bisbigliò sottovoce Sakura, improvvisamente in soggezione. L'amica la squadrò da capo a piedi, poi scoppiò in una fragorosa ed inquietante risata.

«Haruno, stiamo parlando di Winnie the Pooh o di Sasuke? Cioè, voglio dire...» si avvicinò all'orecchio dell'amica, che prestò immediatamente attenzione. «... Ti sei depilata, no?»

Sakura scattò all'istante, tutta rossa in viso. Shikamaru, ignaro di tutto, si limitò solamente a commentare la poca delicatezza della fidanzata, che d'altro canto aveva preso quella frecciatina come un vanto personale. Allorché Sakura afferrò la borsa, mugugnò qualcosa e abbandonò il tavolino del bar.



Camminava per strada, con aria piuttosto assorta; in realtà, Ino sapeva solamente metà della storia: tra lei e Sasuke, a dire il vero, non c'era stato nemmeno un bacio. Ebbene sì, quando stava con lui ritornava la timida studentessa delle superiori e l'unica cosa che riusciva a biascicare erano dei monosillabi totalmente incomprensibili. D'altro canto, lei e Sasuke avevano deciso di andarci coi piedi di piombo: le era ben nota la sua fama di donnaiolo incallito e, se doveva essere una delle tante, preferiva di gran lunga diventare nessuna. Quella probabilmente fu l'unica conversazione che riuscirono a fare seriamente, Sasuke aveva recepito in pieno il messaggio.

Già, così in pieno che aveva deciso di non sfiorarla neppure.

Sakura camminava con il capo chino, finché non impattò contro qualcuno all'entrata: con sua somma sorpresa si accorse che si trattava del ragazzo.

«Tu sei qua... per me?»

Azzardò, sentendo le guance colorarsi all'istante.

«Haruno, un alieno saprebbe esprimersi meglio di te.» grugnì, degradandola come al solito.

«Beh, di solito sono io che ti cerco.»

«Beh, di solito non rimango chiuso fuori casa»

Imitò il suo tono di voce, beffeggiandola. Sakura non polemizzò, ma sulla punta della lingua non poteva che sorgerle spontanea una domanda: «Come mai?»

Sentire il resoconto di Sasuke che aveva dimenticato le chiavi dentro la sua abitazione, sarebbe stato esilarante. Si promise di non ridere, lui non avrebbe gradito.

«Naruto... E' in periodo luna di miele, tutto il giorno a... Sì, insomma, finché ci sono i lavori in corso non posso entrare in casa.»

Incredibile.

Sì, il primo aggettivo che le era balenato in mente era proprio quello: incredibile.

Anzitutto, Sasuke aveva parlato per circa dieci secondi, il ché, secondo ogni sua stima, era un record. Ebbene sì, aveva superato brillantemente le sue aspettative. Mentre, cosa che la lasciava leggermente atterrita e forse anche stupita, non poteva immaginare Naruto – il suo coinquilino, un'idiota al quadrato che si proclamava suo migliore amico – in compagnia, men che meno azzardava a pronunciarsi circa le sue prestazioni fisiche.

«Contenuti troppo forti, Haruno?»

Sakura gli rispose con un sorrisino falso, poi salì il gradino. In meno di un secondo, cadde all'indietro e dovette ringraziare solamente il prodigo intervento del ragazzo, che le aveva risparmiato sicuramente una brutta collisione con il marmo dei gradini e il cemento dell'asfalto.

Si ritrovò il viso di Sasuke ad una spanna dal suo, da quella distanza riusciva persino a sentirlo respirare – e sì, anche sbuffare di scherno.

«Non ti rialzi?»

Sempre galante, ovviamente.

«Non così presto.»

Dove trovò il coraggio di proferire quella frase non lo sapeva, fatto era che Sasuke parve recepire il messaggio: Sakura sentì le labbra del ragazzo adagiarsi sulle proprie e, sebbene non fosse proprio in una posizione comoda, poteva afferrare i capelli di Sasuke senza pudore e avvinghiare le sue braccia attorno al suo collo.

«Guarda che...» no, la magia era già terminata? Sakura rimase con un ovale a dir poco esorbitante sulle labbra, un'espressione ancora ebete in viso. «... Non mi fermo.»

Non poteva credere – sì, per la seconda volta – cos'aveva appena udito: allorché la ragazza scrollò con noncuranza le spalle e blaterò semplicemente: «Nessuno te l'ha chiesto, Uchiha.»






III.


Fottutissimo bastardo


(ShikamaruIno)







«Dimmi se non sono un'amica eccezionale!»

Si complimentò con se stessa da un buon quarto d'ora Ino, giocando con la cannuccia del proprio aperitivo.

«Se attentare in gran segreto le scarpe della tua migliore amica ti sembra un gran vanto...»

Disse Shikamaru, pensando che quella ragazza non avrebbe mai finito di stupirlo.

«E pensare che gliele ho scelte io stamattina. Ah, avevo previsto... Anche se per convincere Naruto c'è voluto un po', ma mi sarei prestata pure io pur di--»

Poi s'accorse dell'espressione scettica del ragazzo, allora gli passò una mano sul viso, come per rassicurarlo.

«I tacchi rimangono la mia arma preferita, mio caro. Ricordi?»

Ricordava, eccome.

Shikamaru l'aveva rincorsa per un bel pezzo di strada, finché Ino non era caracollata, nel vero senso del termine, tra le sue braccia, assassinata da due trampoli di circa dodici centimetri.

«Ricordo di averti dovuto ripagare di tasca mia quelle scarpe, umph

Sospirò, pensando alle sue povere finanze.

Ino sorrise tutta raggiante, poi sentì l'atmosfera diventare meno giocherellona.

Quando Shikamaru la osservava così intensamente, aveva paura di affogare nel suo sguardo; così, sentiva il respiro venire meno e una stranissima sensazione – imbarazzo? – sul viso, nello stomaco, all'interno della sua mente.

«Taxi?»

Domandò Shikamaru. Aveva capito che quello era un modo per dirle che aveva voglia di stare con lei, senza pensare più a nulla, che quello era il momento giusto per godersi un po' d'intimità, che nonostante tutti i problemi quella relazione che si preannunciava più precaria che stabile reggeva.

Durante il breve tragitto, non gli lasciò la mano: era così calda, di quel tepore che investiva tutto il corpo e riusciva a penetrare persino l'anima.

Allora il respiro diventava un po' più irregolare e non c'era da stupirsi se le parole venivano sconfitte dai silenzi quando arrivava finalmente il momento... Ma, in fondo, cosa erano i silenzi?

Era la melodia delle parole, il brusio dei respiri, la riunione dei movimenti che si collegavano per poi produrre una scala infinita di note musicali. E sì, esattamente in quell'attimo, i loro sguardi s'incontravano, in sincrono, il cuore si fermava, i respiri evitavano di urtarsi tra loro, i corpi smettevano di muoversi e i loro occhi parlavano.

«Ti odio quando ti fermi.»

Mormorò la Yamanaka, con falso tono di rimprovero.

«Ma ami quando ricomincio.»

Grugnì lui, prima di strapparle le parole di bocca: «Eppure ti amo, fottutissimo bastardo»

Shikamaru non disse nulla, dopo quelle parole dibattere era impossibile persino per lui. Ma dentro – d e n t r o – lo sentiva: era il rumore di una frase trattenuta, di un ghigno diverso dai soliti, di un sentimento impetuoso – e, sì, di un ti amo mancato.







Note:




Or bene, queste sono le tre one-shot spin-off di Taxicab: il taxi passa sempre due volte!

La fan fiction può essere letta benissimo da tutti, non è necessario leggere Taxicab. Ho inserito le tre coppie che per me sono le migliori: SuiKa, SasuSaku e ShikaIno <3

Per il titolo, mi sono ispirata ad una canzone di Bon Jovi, che potete trovare qui.

Il titolo della canzone letteralmente è "Colpito al cuore", questa è la traduzione del ritornello che ho usato nell'introduzione alla storia:

"Colpito al cuore, mentre ero qui da solo
Mi trafigge il cuore al buio
Fa tutto parte di sto gioco che chiamiamo amore"


Avrete notato che la SuiKa è più lime, mentre la SasuSaku più sul comico-romantico (e quanto ho faticato con Sasuke non potete avere idea XD), mentre la ShikaIno più introspettiva. Ebbene, non sono scelte azzardate: il SuiKa l'avevo veramente narrato poco nella storia, il loro rapporto lo vedo molto odio/amore. Mentre il SasuSaku è più sul comico - beh sì, la sagacia dell'Uchiha non è di tutti i giorni XD - ma alla fine si conclude con romanticismo <3. Infine, volevo concentrarmi sullo ShikaIno e sul fatto che il loro rapporto si è evoluto - rivedere sempre Taxicab, in caso XD - e quindi, sì, è definitivamente amore. La SasuSaku e la ShikaIno in qualche modo sono collegate: Ino infatti "contribuisce" a mettere "alle strette" l'Uchiha, come avrete letto. 

Inoltre, queste tre fic fanno parte della mia tabella “50 Couples” per l'estate – sfida con Mayumi e Red Diablo – una sfida di cinquanta pairings in vari fandom.

Ci rivedremo presto, dato che nella tabella ho il SasukeHinata, il SasoriDeidara e lo ShinoKiba *_*.

See you soon!


Kiki.

   
 
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