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Autore: Margy_29    01/07/2010    3 recensioni
Non sò se davvero sta accadendo oppure mi sono immaginata tutto. Non è possibile. Non sta accadendo a me. Davvero. Io non credo. Mi impalo di fronte agli uffici della eagle pictures. Non è davvero possibile. Eppure sono qui. Con un foglio tra le mani, il cuore che mi batte a mille e l'anima che scoppia per la felicità.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All my ways Salve a tutti :) questa è la mia seconda ff.
Ho immaginato che Stephenie Meyer scrivesse un continuo della storia creando uno Spin Off con il rapporto tra Reenesme e Jake e tutte le avventure abituali dei nostri eroi. Dove la narratrice diventa appunto Reenesme prendendo il posto della madre,  Benedetta, la protagonista della nostra storia, è stata scelta per interpretarre la mezzavampira nel film omonimo.
 Alla fine del capitolo troverete qualche files multimediale per immaginare meglio i luoghi e i protagonisti.
Mi raccomando Recensite Recensite :)



Non  sò se davvero sta accadendo oppure mi sono immaginata tutto. Non è possibile.
Non sta accadendo a me. Davvero. Io non credo. Mi impalo di fronte agli uffici della eagle pictures.
Non è davvero possibile.  Eppure sono qui. Con un foglio tra le mani, il cuore che mi batte a mille e l'anima che scoppia per la felicità.
Ho avuto ben 6 mesi per prepararmi a questo momento. Eppure ancora non mi sembra possibile.
Sei mesi dopo il provino. Sei mesi dopo aver ricevuto quella telefonata. Ed ora eccomi qui.
Il mio sogno di bambina sta per avverarsi. Ho partecipato ad un provino per interpretare Reneesme Cullen, mi ero presentata così senza grandi speranze.
Più che altro credevo mi avbrebbero concesso una parte minore. Invece no.
Mi avevano presa proprio per quel ruolo. Avevo fatto ben 26 provini in totale, all'ultimo avevo recitato con Robert Pattinson e Kristen Stewart, eravamo entrati subito in sintonia, recitavamo la parte del romanzo in cui Reneesme esprime tutto il suo affetto per i genitori, una sorta di monologo in cui Bella e Edward partecipavano poco, però era una scena molto commovente.
 L'emozione era massima  ed eravamo davvero riusciti ad esprimerla al meglio.
 Credo che proprio quella scena avesse fatto ricadere la scelta del regista e del suo staff su di me.

Ed ora eccomi qui. Pronta per questa nuova avventura.
Anni e anni di scuola di recitazione sono valsi a qualcosa, insieme agli infiniti corsi di inglese che ho frequentato e tutte le vacanze-studio a Londra per migliorare la pronucia e l'accento.
Era arrivato il mio momento. L'avrei sfruttato al massimo. Prenderò tutto ciò che posso prendere, imparerò tutto ciò che c'è da imparare. E' la mia occasione, arriva una volta sola e non devo, e ripeto non DEVO, farmela scappare.

Inizio ad incamminarmi nell'atrio dell'enorme palazzo , prendo l'ascensore, pigio il tasto che porta al 3 piano, l'ascensore è velocissimo, le porte si aprono e mi trovo di fronte una stanza, da cui si snodano dei corridoi, con una scrivania e giusto qualche mobile, mi avvicino alla segretaria che mi guarda, assolutamente, dall'alto in basso <  si? > di sicuro è convinta che fossi una di quelle ragazze che portava continuamento curriculum e poi non veniva più richiamata.
 Mi dispiace carina. Ma non è così. <  dovrei parlare con la signorina... > guardai il foglio che avevo in mano
 <  Greently..> e la guardo dritta negli occhi <  lei è? >  e con una mano si abbasa gli occhiali, continuando a guardarmi con quel viso antipatico <  Mi chiamo Benedetta Livrea.. ho un appuntamento >  
guarda sull'agenda <  si.. vai al 5 piano, uffico 34 >  con una mano fa gesto si andarmene, e ritorna al suo computer.
 La guardo alzando il sopracciglio, apro la bocca per dirgliene quattro.
Ma ci ripenso, e mi dirigo di nuovo verso l'ascensore argentato.
le porte si aprono e io pigio il tasto 5, sono sola in ascensore, meglio così.
Mi appoggio alla parete e guardo su. Sul soffitto c'è la mia immagine riflessa da uno specchio.
 Mi faccio la linguaccia da sola. Ok è ufficiale, la mente mi ha lasciato. Sarà lo stress aggiunto all'emozione.

Arrivo al quanto piano e qui la situazione è un pò diversa.
 C'è una grande sala, piena di scrivanie e rumori, ma sopratutto di gente.
C'è un chiasso totale e capisco di essere arrivata nell' ufficio stampa dell'azienda.
 E io sono attesa dalla direttrice.
Attraverso la stanza a grandi passi e mi incammino verso l'unico sbocco, un corridoio, ricoperto di marmo rossiccio e un infinità di porte color mogano, con vari numeri .
030, 031, 032, 033 e poi finalmente 034. Busso piano. Una voce femminile mi risponde <  avanti! >
 entro in un bell ufficio  totalmente bianco, dai pavimenti all'intonaco che come unica nota di colore ha una gigantesca scrivania color mogano scuro al centro.
 Dietro una vetrata enorme da cui si vede bene tutta Hollywood. Bellissimo.
La signorina Greently sta ancora parlando al telefono mi vede e saluta di fretta
< ... si ok non preoccuparti.. No davvero.. Ti fidi di me? Ok questo basta >  e attacca .
 Mi guarda  con uno sguardo interessato <  tu dovresti essere Benedetta.. giusto?  > <  Oh si sono io >
 sembro un idiota completa..
Mi fa un grande sorriso bianchissimo.. <  Ti prego accomodati, io sono Jenna Greentley, piacere di conoscerti > gofffamente mi  siedo su una delle sue poltrone libere davanti alla scrivania..
 Inforca gli ochhiali e si abbasa verso uno dei cassetti alla sua destra.
 Prende un fascicolo lo sfoglia e mi lascia in attesa
 < allora.. vediamo un pò tu sarai la coprotagognista di " all  my way" bene bene.. >
 stacca gli occhi dal foglio e mi guarda.
Io ancora non ho ben capito perchè mi hanno dato questo appuntamento, e lei, come se mi avesse letto nel pensiero mi dice
 < Noi siamo soliti incontrare i nostri attori  da soli, senza il loro agente, almeno la prima volta. si instaura un rapporto più umano così. Io sono la direttrice del Ufficio stampa dell'azienda e dopotutto sono io quella che organizza tutti gli eventi promozionali del film >
e continua a sorridermi < allora .. vedo che sei sotto l'ala protettrice di Michael Russle >  e continua a leggere il fascicolo.

Ad un tratto alza gli occhi su di me, posa il fascicolo al suo posto nel cassetto e si alza si dirige verso un mobiletto bianco lo apre e prende un foglio e un pass e me li porge.
< Ok allora, l'incontro preliminare si terrà domani qui a Los Angeles prima che partiate per Vancouver, qui ci sono annotati tutti i dettagli  e questo è il pass.. per ora è tutto  ci sentiremo presto.. >
e mi sorride < Ok .. ehm grazie.. > e ricambio con il mio sorriso migliore.
Mi accompagna gentilmente alla porta  e mi lascia uscire. Ripercorro il corridoio e mi ritrovo di nuovo in quell'enorme sala.

Ascensore, atrio e sono fuori dal palazzo. Chiamo un taxy con la mano e mi dirigo verso il mio albergo.
Sono le sette del pomeriggio e la città è bellissima. Mi siedo nel mio Taxy e dò indicazioni all'autista.
 Osservo i grattaciali e le strade, la gente. Com'è bella l'America. Sorrido incosciamente. Non sò neanche bene perchè.

Il tempo passa veloce, dopotutto il tragitto era anche breve e mi ritrovo nella Hall del mio hotel, chiedo le chiavi al portiere e mi dirigo in camera.
 Prendo il telefonino e digito il numero della mamma. Il telefono mi lascia in attesa qualche secondo e poi < Ehi amoreee.. com'è andata? >  sorrido.
Quella pazza di mia madre <  bene mamma, niente di chè.. mi hanno solo spiegato cosa dovrò fare domani.. > < ok cucciola.. che farai sta sera? da te sono...  > e la immaggino che guarda il suo orologio da polso, con i capelli rossicci che le ricadono sul viso.
<  le sette.. se qui sono le dieci del mattino.. >
< si mamma sono le sette.. comunque resterò in hotel.. dopotutto dove vado da sola >
 <  avrei potuto accompagnarti.. >
< dai non preoccuparti me la sò cavare ho 18 anni dopotutto.. e poi il ristorante a chi lo lasciavi?  >
 < anche questo è vero.. la mia bambina è una donna che vive da sola ormai... >
< si che vive da sola in una stanza di un hotel.. > e scoppia a ridere
< dai non preoccuparti appena avrai finito le riprese cercheremo casa insieme.. magari potrei traferirmi lì con te.. >
 < sai che anche questo non è possibile.. la nonna? >
< sta bene sta bene.. vabbè tesoro io ora scappo.. ci sentiamo più tardi.. non voglio che tu ti senta sola >
< non preoccuparti mamma il mio ipod e il mio blocco da disegno mi terranno bene compagnia  >
 < ok amore... ti voglio bene > < anche io mamma >  e attacco.

Mia madre è una donna fantastica. Mi ha cresciuto da sola, con l'aiuto della nonna.
 Papà l'ha lasciata per un' altra e per quanto ne sò ora fa la bella vita in Brasile.

C'è sempre stata lei per me, il mio unico punto di riferimento  in questo delirio di mondo.
 La mia unica migliore amica. La mamma che tutti vorrebbero insomma.

Ho un lampo di ispirazione e afferro il mio blocco da disegno. Mi siedo sul piccolo balcone della mi stanza e inizo a disegnare.
Disegno dei suoi occhi azzurri e dei suei bei capelli corposi e ricci.
Disegno le sue labra morbide e dolci, i suoi denti bianchi e qel suo naso con la gobbetta che la rende tanto affascinante.

Non mi accorgo dell 'orario tutta presa come sono dal disegno.
 Ho passato ben 3 ore a  disegnare sono le dieci.
Ma il fuso non mi aiuta e io non ho sonno, tuttavia devo riposare un pò.
Mi  infilo il pigiama e corro sul letto. Fa proprio caldo, anche questo non aiuta.
 Prendo il foglio che mi ha dato Jenna dal comodino e lo leggo.



Incontro preliminare attori e regista

 Ore 11:00

 Hilton Checkers Los Angeles
 535 South Grand Avenue.


All' Hilton. Certo che qui si trattano davvero bene. Poso il foglio di nuovo sul comodino e spengo la luce.
 Il sonno sopraggiunge poco dopo. Mentre immaginavo me che sflilavo sul tappeto rosso. All'anteprima del film.



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Abbigliamento night and day Benedetta
Abbigliamento Jenna Greently
Albergo



























   
 
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