Autore:
Rinalamisteriosa
Titolo: Chiarimento al museo / Explanation at
Museum
Citazione: numero 7*
Genere: commedia,
sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti: AU, one-shot
Beta Reading (sì/no): no
Introduzione (facoltativa):
//
Note dell'autore (facoltative): Nulla da fare, io quando scrivo su
Naruto e Hinata divento estremamente zuccherosa *__* è più forte di me, mi
mancavano terribilmente e ho dovuto scrivere proprio su loro due.
Probabilmente è venuta fuori una scemenza poco sensata che mi costerà il
passaggio al quarto girone, ma non importa, sono comunque felice di aver
partecipato al vostro contest. Non è nemmeno betata, quindi spero di essere
stata attenta a non commettere errori! - Questa è
la versione corretta. Ringrazio la giudice
Kiki per le segnalazioni ^^ -
Questa citazione
di Grey's Anatomy all'inizio mi ispirava solo una fic su un triangolo contorto,
ma poi mi è balenata questa idea e ho cercato di allacciarla al fraintendimento
che, in seguito al chiarimento, avrebbe portato Hinata a dire proprio quelle
parole, modificandole un po' XD infatti - ad esempio - "prendi me" non mi pare
appropriato a una timida come lei e diventa "prendimi per
mano".
*“Ama
me, prendi me, scegli me” – Grey's
Anatomy, Meredith Grey.
- LE
MERAVIGLIE DELL'ANTICHITA': MOSTRA ESCLUSIVA -
Levò
lo sguardo puntato sull'insegna a caratteri cubitali posta sopra il portone
d'ingresso del museo e si apprestò ad entrare con incedere tranquillo, borsa
alla mano e curiosità tipica del momento. Una curiosità discreta: d'altronde,
lei non esagerava mai.
Pagò
il prezzo del biglietto alla signorina addetta allo sportello informativo e
seguì alla lettera le istruzioni per arrivare alla prima sala, dove erano
ordinatamente esposti antichi reperti in legno e altri materiali risalenti a un
determinato periodo storico.
Hinata
Hyuuga si soffermò a guardarli uno per uno, senza alcuna fretta, in fondo ci era
venuta da sola e dunque poteva permettersi di temporeggiare e procedere con
innata calma.
Dopo
una lunga e noiosa lezione universitaria, un rapido take-away, la ricerca di una
panchina per consumarlo in pace e una permanenza di tre ore in biblioteca per
svolgere una ricerca importante, non c'era niente di meglio che tornare indietro
nel tempo - metaforicamente parlando - attraverso un'attenta osservazione di
armi appuntite, suppellettili e oggetti vari, vasi e tante altre cose in uso
nell'antichità. Terminata l'esplorazione nella prima sala, passò oltre, sostando
presso una vetrina dove, sopra delle pedane, stavano delle statue in gesso con
indosso ogni tipo di vestiario, sia maschile che femminile. Ad un certo punto
venne attratta dal vestito incantevole di una donna che rappresentava la moglie
del faraone. Figurò se stessa nell'atto di metterselo e trattenne una risata
sbarazzina: a volte doveva ammettere di essere dotata di una fervida
immaginazione e il fatto che stesse spesso sulle sue aiutava parecchio. E poi
era divertente, così ci provò ancora, però questa volta con un altro soggetto.
Individuò
un altro indumento che le piaceva, questa volta maschile, e lo immaginò addosso
a... no, non lui.
Naruto.
Sì
portò le mani alle guance, mentre avvertiva il calore affluire su di esse,
portandola ad arrossire.
Anche
se il cuore le stava battendo forte no, non doveva pensarci, non dopo che si era
ripromessa di non... di non vederlo mai più!
Strizzò
nervosamente gli occhi, ansimando.
Possibile
che tutto quel giro non servisse allo scopo di distrarla?
Possibile
che fosse così... presa da quella persona da pensarci anche in quel momento?
Eppure,
il giorno prima l'aveva profondamente scossa, delusa, perché le aveva detto che
non si sarebbero visti; poi, invece, si era ritrovata per puro caso a passare da
un bar e a scorgerlo - sì, proprio lui! - seduto ad un tavolino mentre parlava
animatamente con un'altra giovane.
Ecco
perché non voleva vederlo: semplicemente perché le aveva mentito. Anzi, più che
mentire, il suo ragazzo le aveva proprio nascosto un
appuntamento.
Ella
non aveva avuto nemmeno il coraggio di rispondere al telefono quando Naruto
aveva cercato di mettersi in contatto con lei, più volte durante la serata
precedente e anche quella mattina, prima che uscisse e prendesse i mezzi
pubblici per raggiungere la facoltà.
Se
avesse udito anche solo una parola uscire dalle sue schiette labbra si sarebbe
sentita ancora più male. Ferita.
"Adesso
basta, Hinata, okay? Continua questa tua mostra rilassante e non pensare a
nulla!" si
rimproverò forzatamente, mutando espressione e lasciando perdere le statue per
raggiungere una bacheca che conteneva orecchini rovinati dall'usura e
braccialetti in alabastro e gemme preziose.
Poco
lontano, una guida stava introducendo un gruppetto di turisti stranieri e stava
dando loro delle nozioni in un'altra lingua, mentre alla sua sinistra stava una
coppia di genitori e un bambino piccolo che indicava tutto con il dito e che
sgranava curioso gli occhietti vispi, mentre tirava leggermente la gonna della
madre per ricevere attenzioni.
"Che
carino..." si
ritrovò a pensare Hinata, sorridendo e distogliendo lo sguardo in direzione di
un rumore proveniente dalla sala successiva. Incuriosita, raggiunse il luogo del
misfatto e scoprì un uomo che stava rimproverando qualcuno, solo che questo
qualcuno era nascosto da altre persone fermatesi a vedere.
"Stai
attento a come parli, eh! Altrimenti, oltre a risarcire i danni alla statua che
hai appena urtato con la tua sbadataggine, ti faccio sbattere in galera!"
"Va
bene, mi scusi tanto! La prego, non l'ho fatto apposta, mi sono distratto un
momento e ci ho sbattuto contro. Insomma, sono cose che possono capitare a
tutti, anche a lei... eh, eh", si sentì la voce mortificata e al tempo stesso
risoluta dell'altro, voce che a Hinata parve familiare.
Quando
realizzò a chi potesse appartenere dei suoi conoscenti, si paralizzò sul posto,
e nemmeno quando tutti si furono spostati e i loro sguardi si incrociarono
riuscì a sbloccarsi.
"Ehi,
Hinata, finalmente! Stavo cercando proprio te, sai? Allora oggi non sono del
tutto sfortunato!"
Un
trasandato e comunque sorridente Naruto la raggiunse, piantandole sfacciatamente
le mani sulle spalle, senza chiederle il permesso. Probabilmente voleva
salutarla lì, in mezzo a tutti, ma lei non glielo permise: con un gesto
brusco - mai avrebbe creduto di esservi costretta - si allontanò e gli diede le
spalle, stringendo la grande borsa a tracolla come per trarne conforto, gli
occhi chiarissimi fissi sulle proprie ballerine.
"S-scusa...
scusami, m-ma forse è meglio che tu te ne vada..." la sua voce suonò aspra,
dura, ma anche esitante come al solito.
Senza
capirci niente, Naruto si grattò una guancia.
"E'
per il danno di prima? Dai, ho garantito che pagherò, anche se appena lo saprà
mia madre è probabile che mi punisca con atroci sofferenze", qui rabbrividì, poi
continuò: "Tu non mi credi?"
"C-certo
che ti credo", mormorò tristemente.
"E...
e allora perché ti comporti così?" domandò ancora lui, disorientato. In fondo
non le aveva fatto nulla di male; il loro appuntamento, risalente a due giorni
prima, era stato bello, l'aveva portata al cinema a vedere una commedia e si
erano divertiti parecchio.
Cosa
c'era che non andava?
"Ieri
ti ho visto, Naruto. Al bar, con la tua nuova amica."
Per
fortuna non aveva balbettato, ma solo perché voleva liberarsi subito e con tono
fermo di questo brutto peso che le faceva male e scaricarglielo addosso come un
insopportabile macigno.
In
modo che almeno si pentisse di averla presa in giro... giusto?
Con
sommo stupore della dolce e ingenua Hinata, la sua reazione fu decisamente
diversa da quella prevista: scoppiò a ridere fragorosamente, come se la ragazza
gli avesse appena raccontato una barzelletta efficace.
"C-certo
che... che quella saputella di tua sorella Hanabi ave-aveva proprio ragione, eh?
Hai... hai frainteso tutto, non... non ci posso credere!"
Continuò
a sghignazzare per un po', anche quando si era finalmente girata a fissarlo
sconcertata - era impazzito, per caso? -, poi il giovane si diede il
giusto contegno e si schiarì la voce per parlare nuovamente.
"Vedi,
Hinata, il motivo per cui ieri non ci siamo potuti vedere è stato l'arrivo
improvviso di questa mia amica, che non è affatto quello che pensi. Per me
Sakura è come una sorella, la conosco da una vita, solo che cinque anni fa è
stata costretta a trasferirsi con i suoi in un'altra città ed era da tanto tempo
che non parlavamo! Non hai idea di quante cose mi ha raccontato, poi... poi se
vorrai te ne metterò al corrente. Adesso spero solo che tu abbia capito, che non
mi consideri più... ecco... com'era che mi definivi ieri, tra le lacrime,
davanti a tua sorella? Ah! Un mascalzone e un villano..."
La
povera Hinata chinò il capo, vergognandosi di quelle parole che in effetti poco
si addicevano a uno come lui.
Così
casinista, sincero, spontaneo, sfacciato, simpatico; una forza della natura in
confronto a lei che invece era placida come un laghetto di montagna.
"S-scusa...
ma perché non... non me l'hai detto subito?" chiese piano.
"Eh,
volevo dirtelo giusto ieri sera, dopo aver accompagnato Sakura alla stazione, ma
tu non me ne hai dato la possibilità. Adesso hai capito che ti puoi fidare di
me, vero?" s'informò cauto. "Perché, se dovessi scegliere tra te e lei, o tra te
e un'altra ragazza... beh, ovviamente la scelta cadrebbe su di te, perché mi
piaci tu!" esclamò allora, arrotondando comicamente le labbra e allargando le
braccia come a voler rimarcare una cosa piuttosto ovvia.
E
Hinata arrossì vistosamente, con un'onda di sollievo a risalirle dallo stomaco
al cervello, mentre quegli occhi di un azzurro così intenso e particolare
travolsero i suoi pensieri, purificandoli ulteriormente da ogni minimo timore o
incertezza, risvegliando una gioia profonda e unica dallo stesso torpore di una
notte insonne.
La
colpirono a tal punto da spingerla a compiere istintivamente i pochi passi che
li separavano sopra quel pavimento lucido e ad abbracciarlo
gentilmente.
Era
troppo buona e cara, Hinata.
"A-anche
tu mi piaci molto", sussurrò contro la sua scapola. "P-prendimi per mano,
Naruto. A-abbiamo una mostra da... da continuare".
"Dobbiamo
proprio?" s'imbronciò, facendo comunque come gli era stato chiesto: si
staccarono e abbassarono le mani con le loro dita già saldamente intrecciate.
"Io sono venuto soltanto per portarti via da qui. Che ne dici se ti offro un
gelato?"
"Dopo.
Non sprechiamo i biglietti. Fallo per me".
Il
sorriso luminoso che le dedicò valse più di mille d'accordo.
Questo
fu uno di quei momenti indimenticabili che la fecero innamorare ancor più del
suo Naruto, quando anche l'atto spontaneo di tenersi per mano era sufficiente.
Non si sarebbe mai e poi mai dimenticata delle parole che, ripensando a
quella confessione insperata e bellissima, cominciò a ripetersi prima di andare
a dormire: amami, prendimi per mano, sceglimi tra tutte le
altre.
"Grazie
di cuore".
FINE
*-*-*-*-*
Ulteriore
nota: Contrariamente
a quanto pensavo - v. Note dell'autore -, questa fic si è classificata
seconda e di conseguenza sono passata al quarto girone, evviva!
Al
momento però non ci voglio pensare, sono solo felice di poter aggiornare
finalmente la raccolta a cui tengo di più dopo circa due mesi... Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto!
Adesso rimane solo una vecchia fic da aggiungere, non so quando, poi potrei sparire per un po' dal fandom ma questo progetto rimarrà comunque in corso ^^ non temete! Si sarà capito che io faccio tutto con calma.
Ringraziamenti:
Ayumi
Yoshida: Roby
cara, secondo te ci scriverei se non fossero - tra tutti i loro pregi, che al
momento mi secca elencare - adorabili? *__* Ben detto!
Anche
Sakura era caratterizzata benissimo? Meno male ^^ sono lieta che ti sia
piaciuta, io ho amato profondamente la tua fic del contest *__* quando posso
vado a rileggermela, sai? XD
Ti
voglio bene anch'io! (Appena posso rispondo alla tua ultima mail! Scusa se non l'ho ancora fatto...)
kry333:
Ed
ecco Kry, la mia fedele seguace *__* sei carinissima, sono io che non so davvero
come ringraziarti per tutti i tuoi commenti ed è stato un vero piacere
accontentarti!
Spero
di non deluderti >.< grazie ancora, un bacione!
Mokochan:
Giusto
XD non c'è bisogno che aggiungi altro, ho apprezzato tantissimo i vostri giudizi
(e anche il fatto che ti sei messa a commentare pazientemente i capitoli
mancanti *__* che bello, grazie!)
Moko
cara, se hai delle richieste (accenni ad altri pairing non ancora
trattati, situazioni particolari in cui vorresti vedere Naruto e
Hinata) per ispirarmi, non esitare a chiedere XD d'accordo?
Basta
che il rating rimanga verde, eh ù.ù non penso proprio di alzarlo più di così...
Un
bacione, ciao!
[E
ricordo che lo stesso vale per tutti gli altri che seguono abitualmente la
raccolta ^_^ appena posso, vedrò come accontentarvi!]
Per
finire, grazie ai lettori silenziosi, a chi aggiunge la raccolta tra
preferiti/seguite/ricordate, a chi commenterà (lo farete, vero? *__* Mi mancano
solo otto commenti per arrivare a 100, sarebbe splendido!) questo e gli altri
capitoli - nessun problema per i ritardi, io stessa sono sempre in ritardo =.=
-, alle giudici e complimenti alle mie compagne di girone.
Alla
prossima!
Un
bacione!
Rinalamisteriosa