Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 13 – Speranza
Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 13 – Speranza
Vahly
Era veramente triste per Harry vedere Draco da lontano
senza potergli parlare, senza sapere se il biondino VERAMENTE lo odiasse o meno.
Una volta, quando ancora litigavano
e credevano di odiarsi a vicenda, per lo meno avevano un qualche contatto, ed
anche se Harry credeva che Draco
provasse solo rancore nei suoi confronti, poteva sempre avere una scusa per
averlo vicino e potergli parlare.
Ora non c’era neanche questo.
Solo l’indifferenza.
L’indifferenza più totale e
assoluta.
Draco
non gli parlava più; era vero che ogni tanto lo sbeffeggiava pubblicamente
tanto per salvare le apparenze, ma restavano comunque
episodi sporadici e Harry non riusciva più neanche a
rispondere.
Ron
ed Hermione gli avevano più e più volte detto di
provare almeno a parlare con lui, ma la verità è che Harry
aveva sì paura che le parole di Draco fossero vere,
ma soprattutto (dopo aver riflettuto sulle parole dei suoi amici) temeva che
avesse visto qualcosa che aveva a che fare con loro in quei giorni in cui era
stato privo di coscienza, e che tornando insieme potevano
correre dei rischi.
“Sì, ma standotene qui fermo come se
nulla fosse non potrai certo aiutarlo” gli continuava a ripetere una vocetta
insolente dentro di lui che cercava ad ogni costo di reprimere, spesso senza
successo.
Ma intanto era passato di nuovo un
mese e lui non aveva mai tentato di far alcunché per
riprendersi il suo Draco, limitandosi ad osservarlo
in silenzio.
In quel periodo sembrava essere
anche lui triste, ed Harry a volte non poteva fare a
meno di pensare di avere ancora un posto nel cuore del biondino, sebbene la sua
mente fosse ancora divisa tra la possibilità che fosse così e quella che fosse
tutta una sua illusione.
Intanto nel regno magico tutto sembrava andare per il meglio, neppure Voldemort
aveva più dato segni di vita. I suoi seguaci, in realtà, stavano solo
attendendo su suo ordine che i tempi fossero maturi e
le sue spie erano sguinzagliate su tutto il territorio.
O
almeno, così credeva…
Era un pomeriggio come tanti, quando
Harry si recò per l’ennesima volta da Piton. Non avevano scoperto molto su quel fiore, tanto che Harry aveva più volte chiesto al suo insegnante di lasciar
perdere, credendo fosse inutile.
Eppure
il professore sovente estraeva dalla tasca un taccuino per gli appunti e
cominciava a trascrivere informazioni nel bel mezzo dei loro esperimenti, non
in tutti, ma solo quando sembrava succedere qualcosa.
Harry
cercò di scoprire cosa avesse compreso l’uomo, ma fu
totalmente inutile: Piton si rifiutava di riferire
alcunché, e naturalmente non lasciava in giro ne appunti ne altri elementi che
potessero fornirgli indicazioni sul procedere del lavoro.
Così quel giorno non credeva che
avrebbe visto altro.
Entrando nell’ufficio del suo
professore vide Milene uscirne, e salutandola si
diresse all’interno.
Come al
solito Harry si limitava a passare ingredienti al
professore o cose simili (tanto che spesso pensava “Che cavolo ci resto a fare
qui…”), quando all’improvviso vide il fiore risplendere di una calda luce
dorata.
Il professore si sentì affascinato e
soddisfatto della nuova scoperta, ma senza comprenderne la reale importanza,
finché Harry, fissando il bagliore che emanava, non
disse stupefatto
= M-MA… IO QUESTA LUCE
L’HO GIÀ VISTA! =
_ DOVE?! _
Chiese immediatamente il professore.
= Draco …
=
Piton
lo fissò interrogativo, finché Harry non continuò
= Draco… cioè Malfoy… ho visto una volta un bagliore identico attorno
a lui! non posso sbagliarmi!!! =
_ Quindi ci
sarebbe una consequenzialità fra le due cose… se sono collegate, si
spiegherebbero molte cose… _
Il professore non disse altro e
cominciò complicate operazioni per misurare l’intensità magica che emanava il
fiore.
= Professore… ? =
_ Sì Potter?
_
= Gentilmente potrebbe dirmi CHE
COSA sta succedendo? =
_ No _
Rispose semplicemente Piton
= Ma… =
_ E niente
discussioni! _
= Io la aiuto praticamente
ogni giorno!!! =
_ E con
questo? _
Harry
sentì la rabbai salirgli dentro, incontrollabile
= E CON
QUESTO?! = sbottò = AVRÒ IL DIRITTO A SAPERE CHE CAZZO CI FACCIO
QUA DENTRO, SE PERMETTE!!! =
_ NON USI QUEL TONO CON ME, POTTER!
_
S’infuriò Piton
I due si fissarono senza dare segni
di cedimento sulle rispettive posizioni. Alla fine Piton
disse freddamente
_ Non serve più il tuo aiuto, qui.
Puoi anche andare. _
= Ma io… =
_ Ora. _
Harry
non tentò neanche di rispondere.
Uscì, sbattendo rumorosamente la
porta, e giurò a se stesso che Piton non l’avrebbe
mai più visto in quella stanza.
Fu proprio uscendo che vide Draco.
Il biondo camminava solitario per i
corridoi di Hogwarts con una pergamena in mano,
probabilmente un tema o comunque qualcosa del genere.
Sembrò non notare il moretto che lo
fissava, con il battito del cuore accelerato e indeciso se fare qualcosa o
meno.
Era tantissimo che non si ritrovava
solo col serpeverde… non se n’era quasi reso conto,
ma in effetti questa era la prima volta che gli si
presentava veramente l’occasione per fare qualcosa… qualunque cosa…
Ma… ce l’avrebbe
fatta? Sarebbe servito?
E
se lo avesse respinto? E se avesse capito che Draco non lo amava veramente più? E
se non fosse stata la cosa giusta da fare? E se non
fosse riuscito a far capire a Draco quanto voleva
stare con lui?
E
se… e se…
Migliaia di interrogativi
tempestavano la sua testa mentre, quasi automaticamente e senza rendersene
conto, raggiunse Draco e lo strattonò verso di se
prendendolo per la spalla, facendolo voltare.
Il serpeverde
non fece in tempo a dire o fare nulla che Harry
incurante del fatto che draco poteva non volerlo o
che qualcuno poteva vederli o di qualunque altra cosa, lo afferrò per la vita e
posò le proprie labbra sulle sue.
Draco
sentì le gambe tremargli mentre dentro di se si faceva spazio una dura lotta
fra l’istinto che voleva rispondere a quel bacio così inaspettato e dolce e la
razionalità che gli impediva di farlo.
Ma
quando Harry lo strinse maggiormente a se, e mentre
con la mano libera gli accarezzava i capelli, contemporaneamente cercava di
approfondire quel bacio, il cervello del biondo smise di funzionare e lui non
poté far altro che rispondere con passione, mentre le braccia si aggrappavano
saldamente al collo di Harry, lasciando cadere la
pergamena che teneva in mano.
Dio, quanto gli era mancato
il sapore delle sue labbra, il contatto con la sua pelle, e quel dolce profumo
che lo avvolgeva e lo cullava trasportandolo quasi in un'altra dimensione…
quanto gli mancava Harry… il SUO Harry
… … …
Ma
non poteva…
No…
All’improvviso si staccò dal
ragazzo, spingendolo via da sé.
Come cavolo aveva potuto essere così
stupido? Come?!
Guardò Harry,
cercando di trattenere le emozioni che provava e le lacrime che si spingevano
dai suoi occhi, cercando di fuoriuscire.
Abbassò un attimo lo sguardo, giusto
il tempo di calmare un attimo il suo cuore che batteva ormai all’impazzata e di
interrompere quella sorta di magnetismo che lo legava ad
harry ogni qualvolta si rispecchiava nelle sue
bellissime iridi verdi.
Alzò poi il volto, e
guardando Harry con cattiveria, gli disse
freddamente
< Lasciami stare Potter… >
Per poi scappare via.
Harry
lo guardò, spiazato.
Certo, non avevano chiarito nulla…
ma ora aveva la prova che non lo aveva scordato…
Ancora c’era una possibilità per
lui… per loro…
***continua***
Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!
Allora??? Non commentate più??? Non vi piace la storia? C’è qualcosa che non vi
convince? Ditemelo!
In effetti
capisco che con la ripresa della scuola è un periodo stressante per tutti, ma
su… che vi costa lasciare un commentino-ino-ino???
Intanto vorrei ringraziare: Severus_Pyton (però piano piano
risolvono, vedi?) e Michelle Malfoy
(grazie cara, sei rimasta una dei pochissimi a
commentare… in questi due chappo l’unica… e non te la prendere troppo con Milene ;-) … sul finale ci sto meditando su… ma mi sto
convincendo a lasciarli vivi, poveri, anche perché sennò potrebbe esserci
qualcuno che mi viene a cercare, non si sa mai… scherzi a parte, sono più per
l’ “happy end” ma non ne sono sicura)
Un salutone
a tutti… e fatevi sentire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!