Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vahly    15/09/2005    2 recensioni
Quando non c’eri, era come se mancasse l’aria, e mi sentivo soffocare… Ti cercavo incessantemente, tu non te ne sei mai reso conto, ma la tua sola presenza mi illuminava… Ti amavo così tanto da sembrarmi quasi impossibile… Anche se da fuori potevo sembrare il solito ragazzino viziato e prepotente, dentro soffrivo tantissimo, tanto che più di una volta ho desiderato morire per porre fine a questa tortura. Ma quando vedevo il tuo viso, tutto il dolore spariva, lasciando posto solo a questo sentimento così forte che provo per te…
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ginny Weasley, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
13 - speranza

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 13 – Speranza

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 13 – Speranza  

Vahly

 

 

 

Era veramente triste per Harry vedere Draco da lontano senza potergli parlare, senza sapere se il biondino VERAMENTE lo odiasse o meno.

Una volta, quando ancora litigavano e credevano di odiarsi a vicenda, per lo meno avevano un qualche contatto, ed anche se Harry credeva che Draco provasse solo rancore nei suoi confronti, poteva sempre avere una scusa per averlo vicino e potergli parlare.

Ora non c’era neanche questo.

Solo l’indifferenza.

L’indifferenza più totale e assoluta.

Draco non gli parlava più; era vero che ogni tanto lo sbeffeggiava pubblicamente tanto per salvare le apparenze, ma restavano comunque episodi sporadici e Harry non riusciva più neanche a rispondere.

Ron ed Hermione gli avevano più e più volte detto di provare almeno a parlare con lui, ma la verità è che Harry aveva sì paura che le parole di Draco fossero vere, ma soprattutto (dopo aver riflettuto sulle parole dei suoi amici) temeva che avesse visto qualcosa che aveva a che fare con loro in quei giorni in cui era stato privo di coscienza, e che tornando insieme potevano correre dei rischi.

“Sì, ma standotene qui fermo come se nulla fosse non potrai certo aiutarlo” gli continuava a ripetere una vocetta insolente dentro di lui che cercava ad ogni costo di reprimere, spesso senza successo.

Ma intanto era passato di nuovo un mese e lui non aveva mai tentato di far alcunché per riprendersi il suo Draco, limitandosi ad osservarlo in silenzio.

In quel periodo sembrava essere anche lui triste, ed Harry a volte non poteva fare a meno di pensare di avere ancora un posto nel cuore del biondino, sebbene la sua mente fosse ancora divisa tra la possibilità che fosse così e quella che fosse tutta una sua illusione.

 

Intanto nel regno magico tutto sembrava andare per il meglio, neppure Voldemort aveva più dato segni di vita. I suoi seguaci, in realtà, stavano solo attendendo su suo ordine che i tempi fossero maturi e le sue spie erano sguinzagliate su tutto il territorio.

O almeno, così credeva…

 

Era un pomeriggio come tanti, quando Harry si recò per l’ennesima volta da Piton. Non avevano scoperto molto su quel fiore, tanto che Harry aveva più volte chiesto al suo insegnante di lasciar perdere, credendo fosse inutile.

Eppure il professore sovente estraeva dalla tasca un taccuino per gli appunti e cominciava a trascrivere informazioni nel bel mezzo dei loro esperimenti, non in tutti, ma solo quando sembrava succedere qualcosa.

Harry cercò di scoprire cosa avesse compreso l’uomo, ma fu totalmente inutile: Piton si rifiutava di riferire alcunché, e naturalmente non lasciava in giro ne appunti ne altri elementi che potessero fornirgli indicazioni sul procedere del lavoro.

Così quel giorno non credeva che avrebbe visto altro.

Entrando nell’ufficio del suo professore vide Milene uscirne, e salutandola si diresse all’interno.

Come al solito Harry si limitava a passare ingredienti al professore o cose simili (tanto che spesso pensava “Che cavolo ci resto a fare qui…”), quando all’improvviso vide il fiore risplendere di una calda luce dorata.

Il professore si sentì affascinato e soddisfatto della nuova scoperta, ma senza comprenderne la reale importanza, finché Harry, fissando il bagliore che emanava, non disse stupefatto

= M-MA… IO QUESTA LUCE L’HO GIÀ VISTA! =

_ DOVE?! _

Chiese immediatamente il professore.

= Draco … =

Piton lo fissò interrogativo, finché Harry non continuò

= Dracocioè Malfoy  ho visto una volta un bagliore identico attorno a lui! non posso sbagliarmi!!! =  

_ Quindi ci sarebbe una consequenzialità fra le due cose… se sono collegate, si spiegherebbero molte cose… _

Il professore non disse altro e cominciò complicate operazioni per misurare l’intensità magica che emanava il fiore.

= Professore… ? =

_ Sì Potter? _

= Gentilmente potrebbe dirmi CHE COSA sta succedendo? =

_ No _

Rispose semplicemente Piton

= Ma… =

_ E niente discussioni! _

= Io la aiuto praticamente ogni giorno!!! =

_ E con questo? _

Harry sentì la rabbai salirgli dentro, incontrollabile

= E CON QUESTO?! = sbottò = AVRÒ IL DIRITTO A SAPERE CHE CAZZO CI FACCIO QUA DENTRO, SE PERMETTE!!! =

_ NON USI QUEL TONO CON ME, POTTER! _

S’infuriò Piton

I due si fissarono senza dare segni di cedimento sulle rispettive posizioni. Alla fine Piton disse freddamente

_ Non serve più il tuo aiuto, qui. Puoi anche andare. _

= Ma io… =

_ Ora. _

Harry non tentò neanche di rispondere.

Uscì, sbattendo rumorosamente la porta, e giurò a se stesso che Piton non l’avrebbe mai più visto in quella stanza.

 

 

Fu proprio uscendo che vide Draco.

Il biondo camminava solitario per i corridoi di Hogwarts con una pergamena in mano, probabilmente un tema o comunque qualcosa del genere.

Sembrò non notare il moretto che lo fissava, con il battito del cuore accelerato e indeciso se fare qualcosa o meno.

Era tantissimo che non si ritrovava solo col serpeverde… non se n’era quasi reso conto, ma in effetti questa era la prima volta che gli si presentava veramente l’occasione per fare qualcosa… qualunque cosa…

Ma… ce l’avrebbe fatta? Sarebbe servito?

E se lo avesse respinto? E se avesse capito che Draco non lo amava veramente più? E se non fosse stata la cosa giusta da fare? E se non fosse riuscito a far capire a Draco quanto voleva stare con lui?

E se… e se…

Migliaia di interrogativi tempestavano la sua testa mentre, quasi automaticamente e senza rendersene conto, raggiunse Draco e lo strattonò verso di se prendendolo per la spalla, facendolo voltare.

Il serpeverde non fece in tempo a dire o fare nulla che Harry incurante del fatto che draco poteva non volerlo o che qualcuno poteva vederli o di qualunque altra cosa, lo afferrò per la vita e posò le proprie labbra sulle sue.

Draco sentì le gambe tremargli mentre dentro di se si faceva spazio una dura lotta fra l’istinto che voleva rispondere a quel bacio così inaspettato e dolce e la razionalità che gli impediva di farlo.

Ma quando Harry lo strinse maggiormente a se, e mentre con la mano libera gli accarezzava i capelli, contemporaneamente cercava di approfondire quel bacio, il cervello del biondo smise di funzionare e lui non poté far altro che rispondere con passione, mentre le braccia si aggrappavano saldamente al collo di Harry, lasciando cadere la pergamena che teneva in mano.

Dio, quanto gli era mancato il sapore delle sue labbra, il contatto con la sua pelle, e quel dolce profumo che lo avvolgeva e lo cullava trasportandolo quasi in un'altra dimensione… quanto gli mancava Harry… il SUO Harry … … …

Ma non poteva…

No…

All’improvviso si staccò dal ragazzo, spingendolo via da sé.

Come cavolo aveva potuto essere così stupido? Come?!

Guardò Harry, cercando di trattenere le emozioni che provava e le lacrime che si spingevano dai suoi occhi, cercando di fuoriuscire.

Abbassò un attimo lo sguardo, giusto il tempo di calmare un attimo il suo cuore che batteva ormai all’impazzata e di interrompere quella sorta di magnetismo che lo legava ad harry ogni qualvolta si rispecchiava nelle sue bellissime iridi verdi.

Alzò poi il volto, e guardando Harry con cattiveria, gli disse freddamente

< Lasciami stare Potter… >

Per poi scappare via.

Harry lo guardò, spiazato.

Certo, non avevano chiarito nulla… ma ora aveva la prova che non lo aveva scordato…

Ancora c’era una possibilità per lui… per loro…

 

  

***continua***

 

Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!! Allora??? Non commentate più??? Non vi piace la storia? C’è qualcosa che non vi convince? Ditemelo!

In effetti capisco che con la ripresa della scuola è un periodo stressante per tutti, ma su… che vi costa lasciare un commentino-ino-ino???

Intanto vorrei ringraziare: Severus_Pyton (però piano piano risolvono, vedi?) e Michelle Malfoy (grazie cara, sei rimasta una dei pochissimi a commentare… in questi due chappo l’unica… e non te la prendere troppo con Milene ;-) … sul finale ci sto meditando su… ma mi sto convincendo a lasciarli vivi, poveri, anche perché sennò potrebbe esserci qualcuno che mi viene a cercare, non si sa mai… scherzi a parte, sono più per l’ “happy end” ma non ne sono sicura)

Un salutone a tutti… e fatevi sentire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

  

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vahly