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Autore: kiky_43v3r    05/07/2010    1 recensioni
Clara, sedicenne scappata di casa con la migliore amica Kia. Si innamorano entrambe di due soldati americani. Purtroppo per loro Adam e Eric devono ripartire, lasciandole sole, con la promessa che ritorneranno e staranno insieme per sempre. Peccato che qualc'un altro si metterà in mezzo e rovinerà tutto...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In love with a soldier

Goodbye my angel

***

La luce penetra dalla finestra aperta.

Mi volto per trovarmi vicino lo spettacolo più bello della mia vita.

Adam, l’uomo che sono sicura di amare senza indugio anche se ci conosciamo da solo un giorno, coperto, come me, solo da un leggero tendaggio, che mi guarda con i suoi occhi verdi bellissimi e pieni d’amore tutto per me.

Mio Dio non ci posso ancora crede di averlo trovato, di aver trovato l’amore della mia vita.

Quanto tempo ho aspettato e sperato, e ora eccolo qui, davanti a me, che mi guarda negli occhi sorridente e felice.

-Buon giorno angelo mio, come è stata la notte?-

Sorrido anch’io, piena di emozione e amore da donargli.

-Fantasticamente-

Si avvicina e ci baciamo.

Sento sotto la mia mano qualcosa di ruvido, come un foglio.

Lo tiro fuori da sotto il cuscino improvvisato dei nostri vestiti e lo leggo.

Amore mio, se non mi trovi vicino a te è perché sono andato a prendere la colazione, perché un principessa come te si merita una colazione per bene. Ti amo.

-Era nel caso ti fossi svegliata mentre ero via, ma non è servito anche perché ho fatto in tempo a tornare e a finire la mia di colazione, per poi guardarti dormire per due ore-

Come mai non l’ho conosciuto prima?

Dio quanto lo amo.

Mi abbraccia.

Guardo l’orologio e scopro che è quasi mezzo giorno.

Sospiro triste.

Lei se ne accorge e si accorge anche del perché.

Tra poco più di un’ora deve ripartire per l’Afganistan.

-Lo so, ma ce la caveremo, troveremo il modo di andare avanti, noi ci amiamo, ti scriverò sempre, ogni settimana, te lo giuro-

Appoggia la sua fronte alla mia.

-Ti amo-

Un sorriso spontaneo e felice si allarga sulle mie labbra nonostante la tristezza per la sua imminente partenza.

-Anch’io, ti amo come non ho mai amato nessuno-

Ci baciamo e ci dimentichiamo di tutto e tutti, come sempre, quando stiamo insieme.

-Promettimi che non ti troverai una più bella di me, che non mi lascerai-

Lui ride come se avessi fatto una battuta divertente.

-Te lo prometto, anche perché una più bella di te non ci sarà mai. E tu invece promettimi che mi aspetterai-

Ora sono io a ridere.

È assurdo che lui possa anche solo pensare che io possa trovarmi un altro.

-Te lo prometto-

I nostri sorrisi si scontrano in un bacio che ci fa dimenticare tutte le nostre paure di prima.

Da lontano sento la porta che si chiude, ma non me ne frega niente attualmente.

Mi importa solo di me e di Adam e del nostro amore.

-Eric smettila dai, dobbiamo trovare Adam prima che parta il bus e che voi rimaniate qui per poi essere puniti-

Le voci ci giungono ovattate.

-Ok, sicura che sono qui?-

-Al cento per cento. Adam? Clara?-

Adam mi guarda negli occhi e deve vedere quello che sto pensando perché ora sul suo volto c’è un espressione da cospiratore.

-Sssshhh, se stiamo zitti nessuno ci sentirà-

Mi abbraccia e lo spazio che mi circonda è caldo e accogliente.

Vorrei rimanere così per sempre, senza mai staccarci, ma so che non è possibile, so che verrà punito se rimane qui.

Lo allontano lottando contro me stessa.

-Devi andare ora, lo sappiamo tutti e due-

Sospira e mi abbraccia ancore baciandomi la testa e stringendo talmente forte da farmi mancare il fiato.

Ma non mi lamento, come potrei farlo sapendo che non mi abbraccerà più per un anno finchè il suo periodo nell’esercito non finirà?

Non voglio che se ne vado, ma devo per forza.

Non ho mai desiderato così intensamente una cosa simile.

Ricordo che mio zio, l’unico della mia famiglia che ho amato sul serio, colui che mi ha insegnato a suonare il pianoforte e a sperare nelle cose, mi diceva sempre che se desideri una cosa intensamente quella si avvera.

Così, ora, mentre sono abbracciata all’amore della mia vita, cercando di farmi forza e reprimere le lacrime per dopo la sua partenza, così che lui non veda quanto soffro, continuo a sperare.

Perché sennò morirei, un po’ come dice quella canzone di Ligabue, che quando smetti di sperare inizi un po’ a morire.

Io in un certo senso sono già morta.

Quando mio zio è venuto a mancare o smesso di sperare, così come ho smesso di mangiare, ma poi ho avuto un bellissimo sogno.

Uno di quei sogni che sai che sono sogni ma che nonostante tutto speri che sia la realtà, uno di quei sogni luminosi, dove tutto è bianco, un po’ come si vede nei film quando si muore, prima è tutto bianco e pieno di luce, e poi tutto nero.

In quel sogno mio zio mi ha parlato, mi ha detto la sua solita frase, mi ha pregato di continuare a sperare e a sognare in grande.

Un’altra cosa che mi ha fatto capire la sua morte è che, quando qualcuno muore era sempre un bravo ragazzo, e tutti si pentono per non avergli voluto abbastanza bene quando era vivo.

Nessuno nella mia famiglia ha mai amato mio zio sul serio, tutti dicevano che era uno scalmanato, uno scansafatiche, soltanto perché voleva vivere solo di musica, suonando nei bar il pianoforte.

Però, quando è morto, tutti hanno detto che era un bravo ragazzo, che aveva fatto bene a inseguire i suoi sogni.

Spero che quando io morirò mi descriveranno per quella che sono davvero, per come mi hanno vista quando ero in vita.

Non voglio essere la brava ragazza che è andata via di casa per inseguire i suoi sogni, voglio essere la ragazza che è scappata perché non ne poteva più, perché tutti avevano aspettative troppo grandi per lei, voglio essere la ragazzina che si è innamorata in un giorno di un soldato americano, voglio essere ciò che sono anche da morta.

-Amore cosa stai pensando?-

Non posso certo dirgli che stavo pensando a quando morirò.

Mi prenderebbe per matta.

-Niente, solo che mi mancherai tantissimo, ti amo-

Mi sorride e si avvicina per baciarmi.

Le nostre labbra si incontrano morbide e calde mentre le nostre lingue iniziano a danzare un dolce valzer tra di loro.

-Ecco dove eravate, furbacchioni speravate di nascondervi da noi eh?-

Eric si precipita su Adam frizionandogli la testa con un pugno.

Kia mi guarda severa e sembra abbastanza arrabbiata.

-Sei un incosciente! Mi hai fatto preoccupare, e in più Adam e Eric stanno per fare tardi per ripartire-

Queste parole mi colpiscono forte al cuore.

Come farò senza di lui?

Anche se abbiamo passato solo un giorno insieme non posso fare a meno di lui, lo amo troppo e l’amore è un sentimento egoistico allo stato puro.

Non voglio che parta, non voglio che mi lasci qui.

Delle lacrime mi scendono lentamente sulla guance per poi inumidire con il loro sapore salato le mie labbra.

Kia se ne accorge subito come sempre quando sono triste e si avvicina per abbracciarmi.

Mi scosto impedendole di circondarmi con le sue braccia.

-Sto bene-

Vado verso il pianoforte e lei non mi ferma neanche.

Sa quali sono i miei modi per affrontare la tristezza, e sa anche che non ho il coraggio di scappare.

Mi siedo e alzo il coperchio di duro legno scuro e elegante per scoprire una fila di tasti neri e banchi in avorio.

Le mie mani si muovono in automatico e inizio a suonare la canzone che amo di più al mondo, quella che mi sembra anche più adatta a questo momento.

Le note di Wake me up when September ends dei Green Day invadono la stanza.

Tutti si voltano verso di me, ma io li ignoro e vado avanti a suonare.

Le lacrime si stagliano sui tasti rendendoli scivolosi e umidi.

Adam si avvicina a me e mi abbraccia dal dietro.

-Andrà tutto bene-

Il suo sussurro nel mio orecchio mi fa venire i brividi, ma non smetto di suonare.

Quando suono tutto il resto scompare, entro in un mondo tutto mio dove tutto è migliore.

Un mondo dove mio zio è ancora vivo e Adam non se ne andrà.

-Piccola dobbiamo andare-

Faccio un triste sospiro e mi alzo dallo sgabello.

Gli prendo la mano in silenzio e ci dirigiamo verso l’esterno.

Come farò a stare per un anno senza sentire la sua mano nella mia?

Mi cinge le spalle con un braccio.

E come farò a stare senza il suo abraccio?

Le lacrime continuano a scendere crudeli come non mai.

Siamo arrivati all’aeroporto militare ormai e non me ne sono neanche accorta.

Adam prende la sua sacca da terra e la mette insieme a quelle dei suoi compagni.

Mi si avvicina e io sprofondo nei suoi occhi verdi.

Rimaniamo così per non so ancora quanto.

Poi lui mi prende il mento e mi asciuga con le labbra le nuove lacrime che sono sgorgate dai miei occhi.

-Ho una cosa per te, non sapevo se dartela, magari è troppo presto, ma ci tengo che tu l’abbia-

Tira fuori dalla tasca una scatoletta nera.

-Vedi, stamattina quando ho preso la colazione sono passata davanti a un negozio di gioielli, ho visto questo in vetrina e ho pensato subito a noi-

Apre la scatoletta e dentro c’è un anello stupendo, in argento, dalla banda larga, con dentro incastonate tre pietre, una al centro uno smeraldo, dello stesso colore dei suoi occhi, e ai lati due pietre più piccole, degli zaffiri, come i miei occhi.

La vista mi si appanna di lacrime mente lui alza la sua mano mostrandomi il suo anello, che ha le posizioni invertite, lo zaffiro al centro e gli smeraldi ai lati.

-Vedi, sono i nostri occhi, finchè avremo con noi questo anello il nostro amore durerà e saremo sempre l’uno con l’altra. Quando ti mancherò, guardalo e immaginati che siano i miei occhi, io farò lo stesso, anche a costo di stare tutto il giorno con gli occhi incollati al dito come uno scemo-

Rido tra i singhiozzi e gli salto al collo abbracciandolo più forte che posso.

Non voglio che se ne vada cavolo.

-Ora devo proprio andare, ti amo e ti prometto che tornerò presto-

Le lacrime ora scorrono più velocemente.

-Ti amo anch’io-

Un ultimo bacio prima di essere divisi lascia il suo sapore sulle mie labbra.

Sale sulla scaletta e, prima di entrare nell’aereo, si volta un ultima volta sorridendomi e salutandomi con la mano.

Fingo un sorriso triste che non ha niente di felice, e lo saluto anch’io, prima che sparisca nel cielo blu.

***

Vi prego commentate in tanti.

Ringrazio pretty vito per aver aggiunto la mia storia ai seguiti.

  
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