Bella
Sforzo
Ero
completamente incantata da lui . Qui accanto a lui nel nostro letto
tutto era
perfetto . Niente ci avrebbe potuto ostacolare . Nessuno avrebbe potuto
infrangere quel magico momento di pura perfezione nel quale il mio
traguardo
era stato raggiunto .
Ero
finalmente una vampira a tutti gli effetti . Avevo una figlia
meravigliosa che
cresceva a vista d’occhio. Abitavo con una delle famiglie
più speciali che si
potessero trovare al mondo . Ed avevo un migliore amico che mi
incoraggiava in
tutto . Jake mi era sempre stato vicino di recente . Da quando pochi
giorni fa
i Volturi sono andati via , è rimasto con me tutto il tempo
, non solo per
poter tener d’occhio la sua piccola Reneesme , ma anche per
poter stare vicino
a me . Diceva che avevo sofferto tanto e che il peggio ancora doveva
arrivare ,
ma io mi sentivo benissimo .
Io
ed Edward avevamo allestito una bellissima stanzetta alla nostra
piccola in
soli pochi giorni . E a Jacob , che non volle saperne di andarsene ,
comprammo
un bel lettone ( che potesse contenere la sua stazza ) e lo
posizionammo nella
camera della bambina .
Pensavo
e ripensavo a come sarebbe andata se la situazione fosse stata diversa
, se non
tutto fosse andato come sarebbe dovuto andare , la mia vita ora non
sarebbe qui
con Edward , in questo letto , sarebbe finita dopo il parto di nostra
figlia .
Non facevo altro che pensare sempre alla stessa cosa , arrivando quasi
alla
paranoia , tanto non avrei dato fastidio ad Edward . Sentiva i pensieri
di
tutti ma non i miei . Ero sempre stata un mistero per lui . Il mio
scudo gli
impediva di leggermi dentro così come impediva a qualsiasi
altro essere di
potermi sottoporre ad una tortura mentale .
Fissavo
il soffitto . Ero di nuovo restata sveglia tutta la notte . In fondo
chi aveva
bisogno di dormire . Oramai l’abitudine di chiudere gli occhi
era troppo forte
per questo non badavo molto a ciò che mi succedeva in torno
. Sapevo di essere
al sicuro .
-
Fatto bei sogni ? - domandò Edward voltandosi verso di me
-
Dimentichi che noi vampiri non possiamo dormire e sognare - dissi .
Pronunciai
quel “noi” con un che di fierezza . Mai avrei
pensato di poter arrivare a tanto
, di poter giungere ad una tale vetta , di ottenere la vita eterna .
Per me era
un bel traguardo .
-
Dicevo tanto per dire - rispose e continuò - Non vorrei che
perdessi del tutto
le abitudini umane .
-
Sarà inevitabile - ribattei
-
Dovrò farci l’abitudine - disse , accennando ad un
sorrisetto ironico
-
Credo di sì Edward - gli risposi
Lo
guardavo negli occhi dorati , non mi stancavo mai di farlo . Era e
sempre sarà
il mio peccato più grande . Il peccato di cui non mi
stancavo e non mi
stancherò mai . L’unica follia della mia vita che
non ho mai rimpianto .
L’unico tabù che infrangerei altre mille volte .
Lo amavo e niente poteva
cambiare questo sentimento , niente poteva cambiare questo brivido ,
questa
pulsazione che sentivo dentro . Era come un martellare , come uno
scalpello che
mosso dalla passione rifiniva la scultura del mio cuore , del mio
essere .
Mi
alzai piano cercando di non distogliere lo sguardo da lui . Era come se
fosse
la qualità preferita di eroina per un drogato , un piacere
insaziabile , di cui
non si poteva fare a meno . Mi vestii con un jeans chiaro ed una
maglietta
verde militare , misi le mie comode scarpe da ginnastica e andai verso
il
grande finestrone della nostra camera da letto .
Scostai
la tenda e lasciai che i tiepidi raggi solari lo illuminassero . Era
bellissimo
. Sembrava che tanti diamanti gli fossero caduti in dosso e
ciò rendeva
l’immagine come un vero e proprio piacere per gli occhi , che
ne volevano
sempre di più che non si stancavano di ammirarlo . Il suo
petto nudo brillava
alla luce del sole , abbassavo sempre di più lo sguardo
sulle parti del suo
corpo che richiamavano la perfezione dei più grandi scultori
. Abbassando
sempre di più lo sguardo notai che la mia mano destra ,
posta verso il sole
luccicava come non mai . La allontanai dalla luce solare .
Edward
allora rise . A quel punto intervenni :
-
Cos’hai da dire tu ?
-
Niente solo che io avrei fatto la stessa cosa se fossi stato al tuo
posto -
rispose lui mentre cercava di alzarsi
-
E cosa avresti fatto ? - chiesi io intuendo la risposta che stava per
darmi
-
Ti avrei ammirata e rimirata
,
aspettando che fosse tramontato il Sole prima di poter distogliere lo
sguardo ,
cercando di fermare il tempo per poterti osservare , tentando di
invertire le
leggi della natura solo per poterti stare accanto . - disse
poeticamente con
una scintilla negli occhi
-
L’ultima cosa l’hai già fatta - dissi e
continuai - sono una vampira
-
Sai che non era questa la vita che volevo per te - ribatté
-
Lo so , ma adesso è questo ciò che sono e non
puoi cambiarmi , accettami per
come sono
-
Io ho solo paura che questa situazione potrebbe portare allo sfascio il
nostro
rapporto - espresse lui preoccupato
-
Non preoccuparti , andrà tutto bene - lo rassicurai
-
Oh è in arrivo il nostro cane di casa - disse lui
-
Cane di casa ? - domandai io
-
Eccolo , vieni Boby - gridò Edward
Mi
girai di scatto , appena in tempo per poter rimirare Jake dietro di me
con una
faccia leggermente schifata e priva di un sorriso .
-
Sempre molto gentile succhiasangue , che c’è ,
stamattina per colazione non c’è
la marca del tuo sangue preferito ??? - rispose Jacob.
Edward
non volle ribattere . Si limitò solo ad un leggero sorriso ,
seguito da
un’espressione compiaciuta di Jake . Ogni mattina era sempre
la stessa storia .
Un buongiorno normale non ci poteva essere per loro , dovevano sempre
prendersi
a capelli . Ultimamente erano diventati molto amici e si conoscevano
abbastanza
bene , per questo erano soliti ridere a quelle che un tempo sarebbero
state per
entrambi offese . Non mi lamentavo , ma un po’ mi dava
fastidio che Edward
potesse ascoltare i pensieri di tutti e prevedere chi potesse entrare
dalla
porta ad un minimo cenno della loro mente .
-
Voi due vorreste smetterla ? - dissi io ridendo
-
Va bene “mamma” - risposero entrambi
all’unisono
Erano
soliti prendermi in giro con nomignoli o apposizioni che si rifacevano
ad una
neomamma o tipiche di colei che era solita appianare i litigi e
spegnere i
bollenti spiriti . La situazione non era delle migliori ma confesso che
mi
piaceva . Forse era per quella strana alchimia che si respirava a casa
Cullen .
Quando non c’erano problemi quello era il luogo migliore in
cui stare . Edward
si alzò dal letto ed andò dritto nel per potersi
dare una sistemata . Jake
venne verso di me e poggiando la mano delicatamente sul mio volto
cominciò a
dire :
-
Allora , come stai ?
-
Bene , perché ? - chiesi curiosa della domanda appena
postami
-
Era solo per sapere come ti eri adattata , tutto qui - disse lui
tranquillamente
-
Per la prima volta nella mia vita mi sento in perfetta forma - risposi
-
Reneesme è già giù a fare colazione ,
vogliamo raggiungerla ? - mi intimò lui
Urlai
ad Edward che sarei scesa al piano sottostante per poter vedere la mia
piccola
ed insieme a Jacob mi avviai . Era strano , quando stavo con lui le mie
preoccupazioni si facevano più intense ed uno strano impulso
cominciava a
prendermi . Sentivo un odore fortissimo ogni volta che gli ero vicino ,
un
odore che non sentivo di solito quando ero con Edward o con mia figlia
. Era
più di un odore , era una sensazione strana .
I
miei sensi si erano maggiormente sviluppati dopo la mia trasformazione
e tutto
mi sembrava diverso , stare vicino a Jake in alcuni casi diventava una
fatica
estenuante , insopportabile , per niente semplice da reggere . Strani
comportamenti e pensieri mi balenavano in testa , azioni che non avrei
mai
commesso nella vita reale , piani che non avrei mai attuato .
Sentivo
scorrere qualcosa dentro di lui ,
sentivo il suo sangue , lo sentivo maggiormente in lui rispetto alla
mia
bambina . Era un richiamo diabolico , irresistibile , unico nel suo
genere .
Non era qualcosa di normale, no , era diverso . Era fame .
La
sentivo sempre più era incolmabile , insaziabile , era un
piacere prelibato,
insopprimibile .
Scostai
Jake in modo che non potesse tentarmi più di quanto non
avesse già fatto e
cercai di sopprimere i miei impulsi . Sfruttai allora la mia nuova
velocità per
potermi catapultare in cucina e salutare il mio angelo , il mio piccolo
tesoro
.
Entrai
nella stanza e nel frastuono generale di piatti e bicchieri salutai
tutti non
alzando di molto il tono della mia voce . Intravidi allora seduta
vicino al
grande finestrone della cucina Reneesme intenta a nutrirsi al meglio
per poter
portare a termine la sua crescita rapida . La rimirai da lontano . Il
Sole
posava i suoi raggi su di lei come nessuno mai avrebbe saputo fare ,
donandole
una lucentezza unica nel suo genere , che soltanto una mezza vampira
poteva
possedere .
Essendo
una creatura di tale fascino e di tale rarità la sua pelle
risultava sempre più
rosea rispetto al normale , sempre più accesa ,
più pulsante , più viva . Il
suo cuore batteva in modo impressionante , riuscivo a sentirlo anche da
lì , in
quella posizione .
Ogni
qual volta che la guardavo non riuscivo mai a capacitarmi di cosa
avessi messo
al mondo . Io ed Edward eravamo fortunati ad avere lei come figlia , ad
avere
questa famiglia , comprensiva e generosa allo stesso tempo .
Pian
piano mi avvicinai al tavolo dove era seduta la piccola . Lei , intenta
a
guardare fuori la finestra la vegetazione fitta che la circondava , si
distolse
dalla sua occupazione preferita e si girò verso di me .
Appena mi guardò non mosse
un passo , ma si limitò soltanto ad accennare un sorriso ,
candido e dolce ,
che suscitava tranquillità , che mi infondeva speranza .
Arrivata
accanto a lei , la salutai :
-
Buongiorno Reneesme
-
Ciao mamma - mi rispose di conseguenza
Ogni
volta che pronunciava quel fatidico nome , quell’apposizione
che la maggior
parte delle donne hanno mi sentii in paradiso . Ora capivo
l’affetto che mia
madre provava per me , che la spingeva a
sacrificarsi ogni volta . Era quel senso di appagamento ,
quel senso di
sicurezza che solo i figli sanno dare . Come diceva sempre mia madre i
figli sono
del mondo , ma restano per sempre . La vita per me non sarebbe la
stessa senza
la mia bambina , senza il mio angelo , la mia certezza .
Dopo
essermi seduta entrò Jake in cucina . Mi guardò
con sguardo ironico e si
avvicinò a noi . Jake dopo l’imprinting era
diventato più protettivo nei
confronti di Reneesme , in fondo sarebbe stata la donna della sua vita
. Appena
arrivò disse :
-
Perché sei super corsa qui ?
-
Avevo una certa fretta di vedere la mia bambina - dissi io , mentendo
-
La nostra Bella vuole dimostrare di saper controllare i nostri poteri -
intervenne Emmett che stava lavando le mille tazze che la nipotina gli
consumava
-
Ma diamo tempo al tempo , avrà tutta
l’eternità per poterlo fare , per il
momento deve imparare a controllare se stessa e le sue doti - rispose
Carlisle
apparendomi rapidamente dietro le spalle
-
Credevo di aver dimostrato ampiamente la mia facoltà di
autocontrollo contro i
Volturi - ribattei io
-
Non sei mai stata a contatto reale con del sangue puro e buono potresti non essere in
grado di controllarti
- continuò Carlisle
-
E chi te lo dice ? - domandai io leggermente irata
-
Aspetta e vedrai - rispose lui - I vampiri sono soliti dire che la
trasformazione è la parte più dolorosa del
processo , noi invece diciamo che il
nostro stile di vita e la resistenza che dobbiamo attuare di fronte al
sangue
umano e molte più orribile della metamorfosi .
Non
seppi cosa rispondere , in fondo contraddire un vampiro di
quell’età sarebbe
stato davvero stupido . Era lui nostro padre , era lui che mi stava
istruendo e
tenendo a bada , ma nonostante tutto io mi sentivo in dovere di
difendere la
mia condizione da neonata . Volevo difendere ciò che ero ed
il mio
autocontrollo.
Vidi
allora che Reneesme aveva finito di cibarsi . Con aria molto
soddisfatta si
puliva il muso . Mi alzai allora per andare a prendere la tazza ormai
vuota e
risposi a Carlisle :
-Comunque
con me potrebbe anche essere diver…
- mi
bloccai .
Appena
vidi il muso di
Reneesme macchiato di
sangue cominciai a fissarla presa come non mai dalla fame , avevo
voglia di ciò
di cui si era cibata , avevo voglia delle sue labbra in quel momento ,
avevo
voglia di lei . Volevo a tutti i costi cibarmi di lei . Persi
totalmente il
controllo , non riuscivo a capire più nulla . Stavo per
addentarla quando Jake
lì accanto , accortosi del mio gesto urlò :
-
BELLA
In
quel momento tornai in me e con uno strattone molto potente e rapido
colpii la
mia bambina . Reneesme cominciò a volare verso la parete .
Ripresi totalmente
le mie facoltà , mi resi conto di ciò che avevo
fatto , rimasi ferma , senza
muovere un dito . Vedevo la mia piccola andare incontro ad un pericolo
e
restavo paralizzata sapendo che il pericolo ero io . Jake
tentò di prenderla ,
ma fu inutile , stava per finire nel muro . Reneesme urlava in preda
alla paura
. Grida disperate di chi era ancora troppo debole per reagire , troppo
piccolo
per poter capire . Tentai di muovermi ma fu inutile . Proprio mentre la
piccola
stava per schiantarsi una scia velocissima la afferrò . In
quel momento tirai
un sospiro di sollievo , sempre più pietrificata da
ciò che ero stata capace di
fare . Edward l’aveva presa , si girò verso di me
, che nel frattempo mi ero
inginocchiata e disse :
-
Spiegami cosa è successo
Io
continuavo a ripetere no come un disco rotto , ma rotto dal dolore e
dal pianto
. Edward allora si avvicinò con la bambina , che pose su di
me la sua mano
candida e disse :
-
Mamma
A
quel punto Edward continuò :
-
Ti prego Bella dimmi cosa è successo
A
quel punto lo guardai negli occhi , appoggiai la testa
sulla sua spalla e cominciai a piangere .