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Autore: Badder_girl    06/07/2010    2 recensioni
Partiamo dal presupposto che la mia vita è un casino. Aggiungiamoci che a condividere questo casino siamo io, Luigi, le nostre famiglie e un clan di Vampiri  "vegetariani", i Cullen.
Tenete in considerazione che a questo putiferio di guerre e odio senza misure, si aggiungeranno amori senza misura.
Sono Isabella e, se ve lo state chiedendo, non sono umana. Neache le due personefondamentali per me lo sono.
La mia vita è  tutto... senza misure.
Genere: Romantico, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà gente!
Sono tornata con un estremo ritardo, con un capitolo lunghissimo e con la maturità.=)
Esatto gente! Avete qui una “Fresca mente pronta a scoprire il futuro!” esatte parola del preside. Discorso durato 15 minuti buoni  -.-“
Vabbè, basta parlare della mio successo scolastico (evviva, sono MATURATA COME UNA PERA!!! ^_^) torniamo al cappy!
Come ho già detto è piuttosto lungo, 6 pagine di Word (*.*), ed è anche abbastanza ricco di eventi sconvolgentemente sconvolgenti!
Poveri Pallina di Pelo e Eddino_Puccino, tante novità! Ma anche Luigino_Luigetto-salta sul letto soffrirà un pochetto più in la.
Come? Leggete !
Ma prima risposte alle recensioni. Delle quali vi ringrazio =)!


Austen95: Ahah. Non puoi immaginare quanto ho riso quando hai detto che anche il nostro vampiro farebbe le fusa a bella xD! Molto probabilmente hai ragione, magari lo faccio travestire da gatto e gli do libero sfogo. *me si gusta il momento*!
Grazie per i complimenti. Spero che tu recensisca ancora! Un bacio
Arteline: Grazie! Ho postato il prima possibile, ma tra gli orali e il resto… uff, che fatica. Spero ti piaccia il nuovo capitolo e che tu recensisca ancora. Un bacio!
S&C: Posso abbreviarti il nome così, vero? Non fraintendere, penso che il tuo nick sia una figata pazzesca, ma è un po’ difficile scriverlo ogni volta. Sì, so di non essere brava con i riassunti interessanti, non ti nascondo che più rileggo la presentazione più mi fa schifo ma… eh eh! Me essere grande testa di cocco! xD!
Spero ti faccia ridere. Odio le cose tristi, perché di carattere sono un po’ timida e silenziosa, ma sempre pronta a sorridere! Cerco di mettere solo quel lato nelle storie che scrivo. Sarò molto attente, lo prometto! (parola di scout quale io sono ^^)
Beh, io farei le fusa anche senza essere una ragazza-gatto! =)
Un bacio anche a te, spero che mi scriverai ancora!
Vampiretta cullen: Ciao! Grazie per i complimenti, mi state facendo arrossire ^^!
Mi hai fatto un bellissima domanda: Sì, ovviamente.
Ma non pensare che Luigino si stia zitto… anzi forse arriverà a Pallina prima di Eddy… Non so =P! Devo decidere. Comunque ti svelo un segreto.
Bella conosceva già UN Cullen, anche se non lo ricorda.
Fatti delle belle seghe mentali e fammi sapere xD
Ti ringrazio per gli auguri, mi hanno portato bene! Un bacio e spero ardentemente di risentirti!

Bene ed ora… BUONA LETTURA!

“Tarantola”

 (Bella POV)

Musica?
Ridiventai umana in un batter d’occhio (accompagnata sempre da bagliori dorati e arancioni).
Purtroppo la mia irruenza non mi aveva fatto calcolare che ero in braccio al nostro carissimo.
Bene, ora sono umana… tra le braccia di Edward… rossa come un punto esclamativo cinese (?) … con Eddy che mi fa il suo sorriso…
Posso permettermi di andare nel panico?
-Oh mio Dio. Scusami non ci avevo pensato. Certo che mangio volpi a colazione… ma ho visto il piano e…-
Beh, certo, stavo parlando come un missile ma di togliere la braccia dal suo collo no?
Però neanche lui aveva smesso di farlo, insomma un po’ di collaborazione!
Complimenti Bella. Solo questo. Complimenti.
Edward interruppe la mia filippica mettendomi un dito sulle labbra, tenendo comunque l’altro braccio sulla mia vita. Attento Eddy, non sai cosa potrei fare al tuo ditino…
Questa non era Bella Swan. Assolutamente no!
-Non ti preoccupare. Suoni?- mi chiese con un sorriso dolce.
Mi staccai gentilmente da lui ricambiando il sorriso. –Si- dissi malinconicamente.
Ovviamente non avrebbe potuto intuire il motivo del mio cambio d’umore, ma di certo non può essergli sfuggita l’ondata di tristezza che mi ha travolto.
Se suonavo? La mia famiglia adorava la musica: Mio padre suonava basso, chitarra e violino; mia madre flauto dritto e traverso, pianoforte ed erano entrambi dei cantanti fantastici.
Anch’io suono diversi strumenti, ma il mio preferito è il pianoforte e adoro indiscutibilmente cantare.
I miei dicevano che avevo una voce meravigliosa, così da quando erano stati uccisi non riuscivo più a farlo.
-Tu invece?- chiesi per tagliare i miei tristi pensieri.
Lui ghignò orgogliosamente –Certo. Sono il migliore anche se sono il più giovane (nda. Mi ero dimenticato di dirvi che Edward è nato nel 1987 ed è stato trasformato nel 2005) Sono sicuro che non ci sarà mai nessuno capace di suonare come me!- colsi l’allusione e il tono di sfida-
Altro errore Cullen. Non sono un tipo agile, ne particolarmente attraete, tantomeno interessante  o almeno divertente (soprattutto negli ultimi tempi)  ma se c’è una cosa in cui sono convinta di essere imbattibile è la musica.
Così un’ondata di determinazione mi attraversò il corpo, dalla punta dei capelli alla pianta dei piedi, dalla testa al cuore.
Potente come un uragano su una casa di paglia è fango.
La voglia di togliere al vampiro quel sorrisetto sicuro di sé e, soprattutto, la voglia di dimostrare a me stessa di poter andare avanti, mi fece drizzare le orecchie abbastanza appuntite per via del mio “lato animale” (Luigi, invece, aveva il muso abbastanza sporgente) e rabbrividire come quando vado in moto a una super velocità.
Ma il ripensare a quella cosa da cui volevo ricominciare fece arrestare l’adrenalina nel mio sangue.
La bloccò furiosamente, come se l’avesse ghiacciata, come aveva ghiacciato il mio cuore 24 mesi fa.
Strinsi e pugni per non trasformarmi: Quando ci pensavo, solitamente, mi tramutavo in qualche animale pericoloso e facevo grandi danni.
L’ultima volta mi ero trasformata in una pantera, e avevo quasi ucciso mia zia.
Rabbrividii e il dolore di quella scena si aggiunse a quello che già sentivo.
E tornò anche la maledettissima fitta al polso destro. Non sapevo perché mi arrivava, ma era sempre una leggera tensione che svaniva in cinque minuti.
Questa volta no.
Cacciai un urlo che fece spaventare Edward e mi accasciai sul pavimento, tenendo il punto dolorante con la mano sinistro.
-Bella, oddio, che succede?- lui mi fu subito vicino e prese tra le braccia.
Feci per dirglielo, ma non appena apri la bocca mi uscì un altro urlo agghiacciante.
Tremai per il dolore, davanti a Edward che mi guardava terrorizzato.
Un’altra paura affollò in me. E anche le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso.
-E… Edward. Ti… ah… ti prego. Non, non mi lasciare- sembravo una povera disperata.
No. Lo ero.
Lui si incupì, e mi trascino in camera sua – Mi sembra ovvio che non ti lascio. Come puoi solamente pensare che…- Avevo frainteso, ma non continuò perché un mio ulteriore grido squarciò l’aria.
-Edward, fa male!- gracchiai stringendo ancora di più il polso.
Lui mi adagiò sul suo letto nero e bianco e si mise le mani nei capelli.
-Ti prego Bella, dimmi cosa devo fare…- sussurrò conscio che potevo sentirlo.
Il dolore era atroce, era come se ogni vene si fosse stretta e il sangue, imperterrito, faceva di tutto per passare. E questa volta, era come se un ferro bollente mi toccasse la pelle dall’esterno.
Finalmente liberai il polso e quello che vidi mi fece agghiacciare.
Le vene erano rigonfie e attorno a loro una macchia nera stava prendendo, via via, forma.
-Brucia… Cazzo brucia da morire!- dissi al vampiro che mi aveva sollevato per potersi mettere sotto di me.
Anche lui notò la macchia e ne rimase sorpreso, poi sembrò soppesare le mie parole e i suoi occhi si illuminarono di una silenziosa speranza.
Prese il mio polso con delicatezza e lo strinse nella sua mano ghiacciata.
Fu un sollievo, anche se la fitta continuava ad esserci, era solo un eco lontano di quella di prima.
Appoggiai il capo sulla spalla di Edward, in cerca di conforto e protezione.
Avevo sofferto tantissimo, non so spiegarlo a parole perché il dolore era qualcosa di sconvolgente e tremendamente acuto.
Mi vergognai per la mia debolezza: mi ero sempre detta di potermela cavare da sola, senza l’aiuto di nessuno.
Perché sapevo curarmi tutte le ferite fisiche, e capire al volo qualsiasi esigenza, perché sapevo soffrire in silenzio.
-Bene, sono una grande illusa- dissi. Avevo questa brutta abitudine di ripetere ad alta voce i miei pensieri.
-Non credo. Perché pensi questo?- giustamente, Edward mi chiese spiegazioni.
-Perché credo di essere sempre pronta, sempre Estote parati, ma sono solo una bambina!- gli dissi sincera e, molto sinceramente, mi tolsi un peso.
Lui mi fece girare la testa di lato, in modo da poterlo vedere: Un sorrisino dolce e affettuoso regnava sul suo viso, ora tranquillo e in qualche modo rassegnato.
-Credimi, a me non sembri affatto una sprovveduta. Ma tutti hanno bisogno di una mano. Anche le persone più potenti. Prendi i re, anche se erano la massima autorità avevano dei consiglieri, perché erano consci che gestire una monarchia non era facile e che bisognava guardare i problemi da più punti di vista. Beh, nella propria vita ognuno è il re, o la regina, del proprio regno e bisogna avere dei consiglieri!-.
Parlava come se raccontasse una storia, aveva un tono così sconcertatamente reale e dolce che iniziavo a pendere dalle sue labbra.
Una sensazione già sentite, pensai, non sapendone il motivo.
-L’hai letta da qualche parte, vero?- scherzai volendo stemperare l’atmosfera, che si era  fatta improvvisamente seria e tesa.
Anche lui sghignazzò –Diciamo che ho preso ispirazione da una persona che conoscevo quando ero umano. Bella, come va il polso?- mi chiese.
Notai solamente ora che il dolore era sparito, come se si fosse eclissato grazie alla mano di Edward.
Bene, devo assolutamente chiedere a Luigi se era possibile per un Mutaforma come noi che questa “dimenticanza da compagnia” possa accadere.
Sorrisi –Non mi fa più male. Sei un mito Ed!-
Lui, dopo essersi montato peggio di un pavone in calore ( e credetemi, i pavoni in calore sono terribilmente superbi) mi liberò il polso.



C’è qualcosa che non và.
Mi ricoprì il brachioradiale per pochi secondi, come se fosse solo una mia svista, e lo tolsi nuovamente per guardare.
No, quella “cosa” c’era ancora e andava catalogata alle lista delle cosa improbabilmente possibili.
-Ma che diamine…- Edward borbottò quelle parole con molta frustrazione, sapevo che non gli piaceva NON SAPERE le cose.
Lo avevo capito a pelle.
E quando toccò con l’indice la tarantola disegnata sulla parte interiore del mio polso, dove prima c’era la macchia nera, accadde qualcosa di improbabile.
“Non mi piace, potrebbe essere qualcosa di pericoloso. Non mi convince e, in ogni caso, non mi va che corra qualche rischio”.  Stavo ascoltando i pensieri di Edward?
Provai ad alzare il mio scudo mentre il dito del vampiro continuava a tracciare i contorni della tarantola, che era come un lieve bassorilievo sulla mia pelle.
“Non so se mi senti, ma la cosa sicura e che io sento te. Non togliere il dito dalla tarantola e rispondimi con il pensiero” gli dissi frettolosamente con la mente.
Lui si girò immediatamente verso di me, quindi mi aveva sentito, e parve irrigidirsi come se fosse imbarazzato.
“Mi sembri un po’ in imbarazzo, qualcosa non và?” chiesi cauta.
Lui sorrise un po’ “Lo sono. Non capisco come sia possibile che si possa arrivare alla tua mente così” disse tornando a guardare verso il mio braccio.
“A dir il vero, sono io che sono arrivata alla tua mente. Per parlarti sto togliendo lo scudo, credo sia una cosa a senso unico se  volessi” confessai. Un po’ mi sentivo in colpa a ricordargli che con me avrebbe comunque fatto cilecca.
“Facciamo una prova, Miss Faccio-fare-cilecca-ad-Edward” disse lui offeso.
Ah, l’orgoglio maschile!
Abbassai lo scudo e lui provo a parlarmi. Lo sentii e gli risposi, ma lui continuò a chiamarmi mentalmente.
Ghignai capendo che ero ancora la più forte.
“Ho continuato a dirti che ti sento fino ad adesso e tu non hai risposto. Ora ho alzato lo scudo e tu ti stai  irrigidendo. Ho fatto strike, Cullen. “
Ovviamente stacco il dito dalla tarantola mi prese dai fianchi e mi gettò sul letto, mettendosi a cavalcioni su di me.
Scontri il mio polso con una parte del suo braccio e mi compiacqui quando rientrai nella sua mente.
Una mente molto affascinante, in realtà.
“Brutto gattino spelacchiato! Credo che una buona dose di solletico le farà bene!”
ghignò sia mentalmente che sul viso.
-Ehi! 1) non sono spelacchiata, anzi, ho un manto bellissimo! 2) Solletico un corno! Ti uccido se me lo fai! – gli intimai mettendo un dito sul suo petto.
Tutto inutile. Mi ritrovai a contorcermi dalle risate, e con le orecchie doloranti visto quanto si muovevano per il divertimento, per colpa delle sua abili dita che mi solleticavano i fianchi.
Ad un certo punto però mi venne una grande stanchezza, non avevo più neanche la forza di ridere e muovermi, neanche per muovere le labbra per dire ad Edward di fermarsi con tono che non ammetteva repliche.
Sprofondai sul cuscino come se mi avessero dato un pugno in faccia, gemendo per lo sforzo anche di cadere.
Mi sentivo una merda, e che cacchio!
Il vampiro si accorse del mio stato e si fermò immediatamente prendendomi per le spalle portandomi contro il suo petto.
-Sono stanca… non ho neanche la forza di muovere le labbra- biascicai desiderando molto di dormire lì, tra le sue braccio.
Un po’ per Edward, un po’ perché non avrei avuto neanche la forza di farmi trasportare.
-Allora dormi- disse lui dolcemente, posandomi un bacio sulla fronte.
Inutile dirvi che mi addormentai sorridendo come una cretina.
Forse anche peggio! 
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Eh eh!
Adesso arriveranno i casini! Ve lo dico io!
Comuqnue il prossima sarà un pov Eddino! Che vi piacerà, credetemi ;-)!
Beh, la prossima volta chiacchieriamo, ma ora fidanzato richiede attenzioni *o*, e permettetemi di darglele =Q___ xD
Vi salutano sia lui, che la mia Alky.(Bau Bau!)
E vi saluto anche io!

Hayley
  
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