Nuovo capitolo, nuova sensazione, ovvero sono depressa! Da
quanto ho saputo sul sesto libro (che in italia uscirà il 6 gennaio!!)…beh,
rimarremo molto delusi. Anche se ora che ci penso, potrebbe esserci un’ultima
via di salvezza…ma nel caso in cui questa idea si rivelasse falsa, beh…dovremmo
creare una specie di sito sos per tutti quelli che come noi rimarranno delusi!
Per il momento rifugiamoci nella nostra fantasia sconfinata! (ç_ç Kia piange molto triste!)
Nient’altro che noi!
6°ANNO
Capitolo
24: “Cambiamenti all’orizzonte!”
Harry, Hermione, Draco e Ginny cominciarono ben presto a
essere infastiditi dalla situazione: Ron e Christine stavano diventando sempre
più dipendenti l’uno dall’altra. Si separavano solo per andare a dormire e per
quell’ora in cui Ron aveva Divinazione e Christine Aritmanzia. Per il resto, i
due non facevano altro che stare insieme e coccolarsi, facendo sentire in
imbarazzo i loro amici.
Ma, comunque, Harry accettava quella situazione, anche
perché li capiva: i primi tempi di una relazione sono quelli più belli perché
tutto è meravigliosamente nuovo.
Fortunatamente, i due neo-piccioncini non si comportavano
così durante le lezioni.
Un giorno si trovavano tutti a lezione di Erbologia. La
prof.Sprite li aveva divisi a gruppi di tre per analizzare gli ingredienti
della pozione Rigenerante, ovvero timo, rosmarino, menta, rosa canina e ortica.
Draco aveva avuto la “sfortuna” di essere in gruppo con Ron e Christine. Harry
e Hermione, invece, erano insieme a Mark Stevenson, il Portiere di Tassorosso.
“Allora…- cominciò Harry per rompere il ghiaccio- …ho saputo
che sei stato il migliore in campo nella partita contro Serpeverde…”
“Grazie, ma…purtroppo non è servito a niente.” (è vero, anche l’inter molte volte è
stata nettamente superiore ad altre squadre e non faccio nomi…ju…ntu…ahem,
eppure ha fatto sempre una brutta fine!!! Chi di voi può negarlo?! Ricordate
per esempio il famoso, triste e nefasto 5 maggio 2002!)
“Beh, vi rifarete nella prossima partita!” esclamò Hermione.
(sì, speriamo! Come si dice…non mollare mai, non mollare mai…)
“Speriamo!”
“Comunque, mi sarebbe piaciuto assistere alla partita!” disse Harry.
“Avevi ben altro di cui occuparti!” fece notare Mark
indicando l’occhio destro di Harry.
“Eh, eh, già! Fortunatamente adesso sta passando.”
“Cho doveva essere veramente arrabbiata con te per averla
lasciata!” commentò Mark.
Harry rise nuovamente imbarazzato: “Girano in fretta le
voci, eh?”
Hermione, intuendo lo stato d’animo dell’amico, cercò di
cambiare discorso.
“Ehm…senti, Mark, ho notato che il tuo accento è un po’
strano.”
“Sì, io sono irlandese, figlio di un mago irlandese e di una
strega inglese. Sono cresciuto a Kilkenny (cittadina irlandese), poi i
miei hanno deciso di mandarmi a scuola qui, a Hogwarts. Così ci siamo trasferiti
a Londra!”
“E’ incredibile quanti studenti irlandesi si trasferiscano
qui!” disse Hermione.
“Beh, Hogwarts è la
scuola di Magia e di Stregoneria più prestigiosa del mondo!” esclamò Mark.
“E’ vero!”
I tre continuarono, poi, a esaminare gli ingredienti della
pozione.
A un certo punto, Mark chiese a Hermione: “Senti, Hermione,
posso farti una domanda?”
“Certo!”
Mark sembrava intimorito, come se avesse paura di fare una
domanda a Hermione.
“Ehm…non vorrei sembrarti invadente, però…per caso, hai
parenti in Irlanda?”
“Parenti in Irlanda?! No, non mi risulta. Perché?”
“Sai, quando abitavo a Kilkenny, giocavo con una bambina:
era la figlia della nostra vicina di casa e si chiamava Helen Granger.”
“He…Helen Granger?”
“Sì, viveva solo con la madre. Non ho mai visto il padre
perché era sempre in viaggio per lavoro.”
“Non conosco nessuna Helen Granger, ergo lei non è mia
parente. Ci sono tante famiglie Granger in Inghilterra e in Irlanda. E’ un
cognome molto diffuso!” disse Hermione.
“Io ti ho fatto quella domanda anche perché…Helen ti
somiglia in modo straordinario!”
A Harry comparve subito davanti agli occhi l’immagine della
ragazza che lui e Hermione avevano visto alla stazione alla fine dell’anno
precedente. E, subito dopo, rivide anche la foto a casa di Hermione, quella che
ritraeva la famiglia Granger assieme alla loro vicina di casa. Ma non disse
niente: sembrava che Hermione non gradisse particolarmente quel discorso.
“Senti, Mark, è solo un caso. Mio padre non ha fratelli e
non ne aveva neanche mio nonno. Non abbiamo parenti in Irlanda, ok?”
“Certo, certo, scusa!”
Per tutta l’ora Hermione non parlò più: sembrava riflettere
su quel discorso. Quando finì la lezione, tutti gli studenti uscirono dalla
serra e si avviarono verso l’aula della lezione successiva. Harry e Ron avevano
Divinazione, Hermione e Christine Aritmanzia, mentre Draco aveva Babbanologia.
Mentre camminavano Hermione sembrava ancora intenta a riflettere su ciò che
aveva detto Mark.
“Hermione, sei sicura di non conoscere quella Helen
Granger?” le chiese Harry.
“Oh…certo, certo. Mai sentita nominare!”
Quando stavano per separarsi, Hermione afferrò Harry per un
braccio.
“Harry, se questa Helen fosse in qualche modo imparentata
con me, i miei me lo avrebbero detto, giusto?”
Hermione sembrava molto coinvolta in quella storia e anche
un po’ preoccupata: evidentemente aveva paura che qualcos’altro disturbasse il
delicato equilibrio che era appena stato ripristinato all’interno della sua
famiglia.
“Giusto. Hai ragione!”
Harry non credeva a quello che lui aveva detto, ma non
voleva sconvolgere Hermione.
Chissà se quella ragazza c’entrava qualcosa con Hermione…
********
Quando la lezione di Divinazione finì, Ron andò in sala comune. Si era offerto di andare a posare i libri, dato che era ora di pranzo. Ma Harry aveva intuito che l’amico si sarebbe incontrato con Christine prima di andare a pranzo.
Harry, invece, si diresse verso la Sala Grande. Sulla strada
si imbatté in vecchie conoscenze, che stavano aspettando proprio lui.
“Guarda chi si vede!”
“Jordan, Stephan! Che ci fate qui?” domandò Harry. (che
domande! Vanno a scuola no?)
“Non essere scontroso, Harry. Non sei felice di rivederci?”
chiese Jordan sarcastico.
“Oh, ma certo. E’ la cosa migliore che potesse capitarmi
oggi. Non speravo altro!” rispose Harry a tono.
Jordan e Stephan risero.
“Cosa volete?”
“Beh, abbiamo pensato che un solo occhio nero stia male. Che
ne dici se facciamo un bell’abbinamento?” esclamò Stephan.
“Volete fare a pugni? Mi spiace. Non ne ho voglia!”
“Oh, poverino. Non ne ha voglia!”
“Chi se ne frega! Tu hai lasciato Cho per quella
mezzosangue!” esclamò Jordan.
“Non chiamarla così!”
“Già, non chiamarla così! Ricordati che lui adesso è
innamorato di quella sporca mezzosangue!” disse Stephan.
Era troppo! Harry prese per il colletto Stephan e lo sbatté
contro il muro.
“Ti ho già detto che non devi chiamarla così!”
“Bene, abbiamo capito cosa ti fa scaldare, Harry!” esclamò
Stephan, spingendo Harry lontano da sé.
“Andatevene subito!”
“Allora non hai capito. Hai umiliato Cho, ci hai sconfitti a
Quidditch, la devi pagare!” gli disse Jordan.
“Non è colpa mia se non sapete perdere!”
“La pensi così? Sbagli, caro Harry. Noi dobbiamo vendicare
Cho per tutto quello che le hai fatto!” continuò Stephan.
“Le ho già chiesto scusa per come mi sono comportato. Ma non
posso fare altrettanto per aver vinto lealmente a Quidditch!”
“Se non ce la prendiamo con te, ce la prenderemo con qualcun
altro…” disse Stephan.
“Hai capito con chi, Harry?” chiese Jordan.
Con chi volevano prendersela? Con Hermione?
“Non vorrete prendervela con Hermione, con una ragazza?!”
“Qualcosa di diverso ogni tanto non fa male!” disse Stephan.
“E poi sarà divertente!”
La rabbia in Harry crebbe ancora di più e lui prese la
bacchetta, la puntò contro i due e…
“Harry!” esclamò Hermione giungendo accanto a lui.
“Hermione!”
“Che stai facendo?”
“Io…io…”
“Non puoi duellare a scuola! Se passasse qualche professore,
saresti nei guai!”
“La tua amichetta ha ragione, Harry!” esclamò Jordan.
Harry lo fulminò con lo sguardo.
Hermione si voltò verso i due Corvonero e disse: “Immagino
che siate stati voi a provocarlo!”
“Oh, hai ragione un’altra volta! Non vuoi sapere perché?”
chiese Stephan.
“Non mi interessa! Comunque, lasciatelo stare!”
“Non osare mai più dirci cosa fare, sciocca mezzosangue!”
esclamò Jordan.
“Adesso, basta!” disse Harry e provò a dare un pugno a
Jordan.
Ma il ragazzo di Corvonero gli afferrò appena in tempo
entrambi i polsi e, subito dopo, Stephan gli diede un pugno micidiale
sull’occhio sinistro. Jordan lo spinse indietro e Harry cadde per terra.
“Harry!” esclamò Hermione spaventata, inginocchiandosi
accanto a lui.
“Bene, almeno adesso hai un bel paio di occhi neri!” esclamò
Jordan.
“Ciao ciao, panda!”
Così, Jordan e Stephan se ne andarono ridendo.
“Harry…” ripeté Hermione.
“E’ già il secondo che mi danno! Li odio, sono persone
orribili!”
“Dai, Harry. Calmati! Piuttosto…cosa volevano?”
“Volevano vendicare Cho!”
“Perché l’hai lasciata?”
”E perché abbiamo vinto a Quidditch!”
“Non è possibile. Solo per questo?”
“Già!”
“Ti fa male?” chiese Hermione sfiorandogli l’occhio sinistro
con un dito.
Harry fece una smorfia di dolore.
“Scusa!”
“Oh…non fa niente!”
Hermione prese la bacchetta ed esclamò: “Accio ghiaccio!”
Una borsa di ghiaccio comparve tra le mani di Hermione, che
la pose sull’occhio di Harry.
Rimasero per un po’ così, poi Hermione disse: “Grazie!”
“Per cosa?”
“Beh, sei intervenuto quando Jordan mi ha chiamata in quel
modo!”
“Lo sai che non mi piace quel termine e, soprattutto,
chiunque ti chiami così!” esclamò Harry.
Hermione sorrise, gli accarezzò la guancia e poi gli diede
un bacio sulla fronte. Decisamente, Harry si sentì molto meglio. Subito dopo
arrivarono Ron, Christine, Ginny e Draco.
“Cos’è successo?” chiese Ron, raggiungendo subito Harry.
“Niente, niente!” disse Harry.
“Certo e il tuo occhio nero non è niente!” esclamò Ron.
“Gli amici di Cho lo hanno conciato così per vendicarla!”
spiegò Hermione.
“Solo perché l’hai lasciata?!” domandò Christine.
“E perché li abbiamo sconfitti a Quidditch!- rispose Harry-
Comunque…andiamo a mangiare! Ho fame!”
Harry si alzò aiutato da Hermione e Ron. Dopodiché giunsero
nella Sala Grande e cominciarono a pranzare. Harry si accorse che Jessica e
Deborah lo guardarono e scoppiarono a ridere.
“Ah…devo sembrare veramente orribile!” esclamò Harry.
“Io non vedo alcuna differenza!” disse Ron.
“Ah ah, molto divertente!” commentò Harry.
“Suvvia, Harry. Non sei poi così…insomma…non sei…orribile!”
disse Hermione.
“Già, e quell’esitazione non era dovuta al mio aspetto!”
esclamò Harry.
“Dai, Harry. Vedrai…tra qualche giorno tornerai come nuovo e
le ragazze cominceranno a correrti dietro, ora che sei di nuovo libero!” disse
Ron.
“Ron!” esclamarono in contemporanea Harry e Hermione.
“Ok, ok, scusa!”
In quel momento passò accanto a loro Hagrid.
“Ehilà, ragazzi! Come state?”
“Ciao!” lo salutarono.
“Harry, cosa ti è successo?”
“Oh…un piccolo disguido con alcuni ragazzi!”
“Tutto ok?”
“Sì, non ti preoccupare!”
“Bene, ci vediamo ragazzi!”
“Ciao, Hagrid!”
Hagrid andò a sedersi al tavolo dei professori, mentre Harry
e i suoi amici continuarono a mangiare.
“Secondo voi…-disse a un certo punto Hermione-…cosa faremo
da grandi?”
“Come mai ti è venuta in mente questa cosa?” chiese Ron.
“Beh, siamo al sesto anno. E’ ora che cominciamo a pensare a
cosa fare dopo la scuola!”
“Mmm…io so già cosa fare!” disse Harry.
“Stai pensando alla scuola per diventare Auror?” chiese
Hermione.
“Sì, hai indovinato!”
“Ci stavo pensando anch’io!” esclamò Hermione.
“Io ti vedrei meglio come insegnante qui a Hogwarts!” disse
Ron.
“Sei matto?! Fare l’insegnante è troppo noioso! Io voglio
una vita movimentata, non sedentaria!!”
“E’ giusto!” disse Harry, estremamente felice all’idea che
Hermione avesse i suoi stessi progetti.
“Comunque…anch’io avevo avuto la stessa identica idea!”
esclamò Ron.
“Davvero?”
“Sì!”
“Ma com’è possibile?” si chiese Harry.
“Beh, a furia di stare insieme, evidentemente avete
acquisito lo stesso modo di pensare, gli stessi interessi e le stesse
passioni!” disse Christine.
I tre si guardarono e poi Hermione disse: “E’ possibile!”
“E tu, Christine? “
“Io ancora non lo so. Ma spero tanto che nel mio futuro ci
sia anche tu!” esclamò Christine guardando dolcemente Ron.
“Oh…Christine…” disse Ron e, poi, fece per baciarla.
“Ah, non qui!” esclamò Hermione.
“Soprattutto non davanti a noi!” disse Harry.
“E a tua sorella!” intervenne Ginny quasi disgustata.
“Ok, ok, abbiamo capito!”
Dopo aver mangiato, Harry e gli altri si diressero verso il
sotterraneo di Piton. Harry e Hermione camminavano un po’ più indietro rispetto
agli altri.
“Ti da fastidio il comportamento di Ron e Christine?” chiese
Harry a Hermione.
“No, non mi da fastidio, però…diciamo che mi sento a disagio
durante le loro effusioni, nonostante li invidi molto! Capito?”
“Sì, ho capito!”
“Sei d’accordo con me?”
“Da una parte sì, perché è una situazione particolarmente
imbarazzante. Ma, d’altra parte, è anche giusto che si sentano liberi di
comportarsi come vogliono…sempre nei limiti. Sono innamorati e stanno insieme
da poco: non possiamo vietare loro di scambiarsi qualche gesto d’affetto ogni
tanto!”
“Anche questo è vero!”
Nella discussione si intromise Draco: “Ma è comunque
imbarazzante!”
“Draco, cosa penseresti se tu fossi al posto di Ron e Ginny
al posto di Christine?”
Draco, preso in contropiede, arrossì, mentre Hermione rise.
“Credo che Draco abbia cambiato idea!” esclamò lei.
“Sì, lo penso anch’io!”
I cinque arrivarono nel freddo sotterraneo del professor
Piton, che quel giorno fece preparare loro la pozione Rigenerante, quella di
cui la prof. Sprite aveva illustrato gli ingredienti la mattina.
Questa volta Draco si unì a Harry e Hermione. La loro
pozione riuscì perfettamente. Neanche Piton trovò qualcosa da criticare nel
loro lavoro. Harry, Hermione e Draco ne furono molto soddisfatti.
*******
La sera, dopo aver cenato, Hermione andò alla riunione dei
Prefetti. Harry, invece, era in sala comune con Ron, Christine e Ginny.
A un tratto, entrò Aileen.
“Ciao, Aileen!”
“Ciao!”
“Come va?” chiese Christine.
Aileen aveva preso bene il fatto che Ron si fosse messo
insieme a Christine. Evidentemente non si era costruita inutili castelli in
aria. E, probabilmente, lei era interessata a qualche altro ragazzo.
“Bene. Io…io porto un messaggio per Harry!”
“Da parte di chi?” chiese Harry.
“Non posso dirtelo. Comunque…questa persona ti aspetta
davanti la biblioteca.”
“Adesso?”
“Adesso!”
Così, Harry uscì dalla sala comune e arrivò davanti alla
biblioteca. Era molto curioso di sapere chi voleva incontrarlo a quell’ora e,
quando lo scoprì, ne fu molto sorpreso.
Appoggiata al muro, c’era Cho.
“Cho?”
“Ciao, Harry!”
Sembrava che il rancore nei suoi confronti era passato.
“Come mai volevi vedermi?”
“Ho saputo che Jordan e Stephan ti hanno fatto un occhio
nero!”
“Quello che era rimasto buono, naturalmente. E tutto ciò per
vendicarti. Ma, insomma…io ti ho chiesto molte volte scusa per come mi sono
comportato. Ho capito di aver sbagliato: cos’altro devo fare? Mi dispiace di
averti fatto soffrire!”
“Lo so!”
“Lo sai?”
“Sì. Non ho detto io a Jordan e Stephan di fare a pugni con
te. E’ stata una loro idea. Volevo vedere come stavi!”
“Potrei stare meglio!”
“Mi spiace.”
“Sì, grazie. Comunque…tu come stai?”
“Bene. I primi giorni, dopo che ci siamo lasciati, ti odiavo
perché mi avevi mentito. Ma, adesso…mi sono resa conto che non eravamo fatti
per stare insieme. Però, ancora…mi ci vuole un po’ di tempo per perdonarti!”
“Oh…certo!”
“Ehm…invece, tra te e Hermione…come va?”
“Bene, ci stiamo avvicinando sempre di più!”
“Spero che possiate essere felici insieme!”
“Lo spero anch’io!”
“Allora…io vado. Buonanotte!”
“Buonanotte!”
“Ah…mi dispiace per quello!” esclamò lei indicando l’occhio
sinistro di Harry, la sua opera.
“Oh…non fa niente. Capisco…”
Cho sorrise e se ne andò e Harry rimase a riflettere: Cho
aveva capito che dovevano lasciarsi ed era già un buon punto. Magari, tra un po’,
lei lo avrebbe perdonato e sarebbero diventati amici.
Dato che non poteva starsene fermo, Harry decise di passare
a prendere Hermione. La riunione era in Sala Grande. Fortunatamente, ancora non
avevano finito; ma non ci volle molto. Infatti, dopo qualche minuto, dalla Sala
Grande, uscirono i quattro Prefetti e i due Capiscuola.
“Harry!” esclamò Hermione raggiungendolo.
“Ciao!”
“Che ci fai qui?”
“Sono venuto a prenderti! Non è saggio che una ragazza come
te vada in giro da sola di notte!”
“Mmm…” disse lei cominciando a camminare.
Harry fece una corsetta e la raggiunse: “Non mi credi?”
“Non del tutto!”
“Ma tu mi hai chiesto perché ero lì, non perché ero fuori
dalla sala comune!”
Hermione rifletté e poi disse: “Beh…devo ammettere che
questa volta hai ragione tu, Harry!”
“Incredibile!”
“Allora…perché eri fuori dalla sala comune?”
“Cho voleva vedermi!”
“Ah sì?” chiese Hermione come se la questione non la
toccasse per niente.
Harry sorrise: “Sì, mi ha detto che non è stata lei a
mandare Stephan e Jordan.”
“Quindi, è stata una loro iniziativa!”
“Proprio così. E poi…mi ha detto che ha capito e accettato
il motivo per cui ci siamo lasciati!”
“Capisco…”
“Penso che sia una buona cosa, no?”
“Sì, certo. Molto probabilmente, tra un po’ riuscirai a
tornare amico suo, come prima!”
“Con la sola differenza che prima avevo intenzione di
conquistarla. Adesso, invece…è tutto diverso!”
Harry fissò Hermione, che, accortasi del suo sguardo, gli
sorrise imbarazzata.
“A-appunto…”
Harry sorrise e riprese a guardare davanti.
Dopo pochi attimi le chiese: “Allora…di cosa avete parlato?”
“Le solite cose: la gita a Hogsmeade…”
“Che sarà?”
“Il finesettimana prima di Natale.”
“Andiamo insieme a fare i regali?” chiese Harry.
“Come l’anno scorso?”
“Sì, ma questa volta io non avrò nessun appuntamento con Cho
e tu…”
“…non avrò alcun appuntamento con David!”
“Già, già!”
“Bene. Ah…Silente ha deciso anche la data della prossima
partita di Quidditch.”
“Quando sarà?”
“Grifondoro giocherà contro Serpeverde a fine febbraio, e
più precisamente il 20 febbraio!”
“Contro Draco…magnifico! L’occasione adatta per una bella
rivincita!”
“E’ vero!- esclamò Hermione sorridendo- Senti, Harry…”
“Che c’è?”
Hermione si fermò, lo prese per un braccio e gli disse in un
orecchio: “Sai mantenere un segreto?”
“Certo!”
“Bene. Vedi…Silente ci ha raccomandato di non dirlo a
nessuno. Però…io volevo dirlo almeno a te!”
“Che cosa?”
“A gennaio arriva una nuova studentessa!”
“Davvero?”
“Sì, viene dall’Irlanda!”
I due ripresero a camminare.
“E come si chiama?”
“Non ce lo ha detto!”
“Come mai?”
“Non ne ho idea! Però, Silente ci ha detto che partirà dal
sesto anno. Ha fatto il trasferimento da una scuola irlandese, come Christine!”
“Una nostra coetanea!”
“Proprio così. Credo che si sia sparsa la voce che il famoso
Harry Potter è a Hogwarts e adesso tutti vengono qui per conoscerlo!” esclamò
Hermione.
“Dai, Hermione. Non scherzare!”
“Io, però…lo farei veramente, intendo…trasferirmi qui per conoscerti!”
“Dici sul serio?”
“Sì! Quando ho ricevuto la lettera di Hogwarts ho cominciato
a informarmi sul mondo dei maghi e delle streghe: leggendo la tua storia, è
nato in me un profondo desiderio di conoscerti, di diventare tua amica e…”
“E ci sei riuscita, o sbaglio?”
“Ci sono riuscita e non immagini quanto mi abbia reso
felice!”
Mentre Hermione parlava, i suoi occhi brillavano e il suo
viso emanava una strana luminosità.
“Anch’io sono contento di averti conosciuta. Non avrei mai
pensato di incontrare una persona incredibile come te. La mia vita senza di te
sarebbe stata molto diversa!”
Hermione aveva gli occhi lucidi: una lacrima le scese sulla
guancia e lei se la asciugò con la mano.
“Per forza…senza di me, tu e Ron stareste ancora cercando
informazioni su Nicolas Flamel!”
Harry rise: “Può darsi!”
Ridendo e scherzando i due arrivarono alla sala comune.
Harry andò subito a dormire, esattamente come Hermione.
Mentre era a letto, Harry si rese conto che lui e Hermione
erano sempre più vicini, stavano diventando molto…molto “intimi”!
Tutto ciò fece molto piacere a Harry, che si sentiva strano.
Aveva un presentimento, molto buono e per niente negativo: molto presto sarebbe
successo qualcosa che avrebbe portato un netto cambiamento nel rapporto tra
Harry e Hermione, una svolta decisiva, sperata e attesa da tanto tempo. ( e da tante persone!)
Un capitolo un po’ lento, ma il prossimo sarà completamente
e piacevolmente diverso: qualcuno sistemerà le cose. Chi sarà? Draco e Ginny? Harry e Hermione? Oppure
tutti e due? Vi dico solo che il prossimo capitolo si intitola “La magia del
Natale!”. E, prima che a qualcuno venga il dubbio, gli amici di Cho hanno
definitivamente chiuso, ok? Non li rivedremo più! Ehi, avete visto il nuovo
trailer del film. È magnifico e dura anche di più: si vede quando harry chiede
a cho di andare al ballo, hermione che gli dice di essere spaventata per lui,
poi hermione che balla con Viktor (quando lui le fa fare quella giravolta, per
intenderci!) e quando Ron(ihihihihi) prova a ballare con la McGranitt!
Emma: bene, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo
precedente. Di questo che ne pensi? Io non ne sono molto soddisfatta. Comunque,
fammi sapere!
Marco: hai fatto male i calcoli, avevo detto tra cinque
capitoli, non quattro! Comunque cosa combineranno cho e voldemort? Insieme
niente per fortuna, immagina che tragedia! Lei ritornerà un paio di volte, se
non ricordo male e lui darà sue notizie prossimamente!
FedeHermy: allora, ti espongo le mie opinioni. Io non ho
letto il sesto però da quanto ho capito sembra che tra Harry e Ginny ci sia
qualcosa (purtroppo, sigh!). ma io mi chiedo: com’è possibile se fino alla fine
del quinto anno lui non la considerava più di tanto? Così mi è venuta in mente
una cosa: avevo letto prima dell’uscita del quinto da qualche parte che Harry
beveva una pozione d’amore e si innamorava di una ragazza (Hermione? Ginny?
Cho?). Cho non è. Ora, se ricordi bene, nel terzo libro, mi pare, la signora
Weasley raccontava a Ginny e Hermione di una pozione d’amore. E se Ginny lo
avesse fatto innamorare con quella pozione d’amore? Che te ne pare? Certo
questo non risolve però la questione tra Ron e Hermione. Anche loro poi, che
razza di accoppiata! Completamente diversi l’uno dall’altra. Cioè, alla Rowling
era stato chiesto se luna e Neville si mettevano insieme, ma lei ha risposto di
no, perché sono molto diversi e quindi non può scoccare l’amore. Allora Ron e
Hermione? Capisci…mi sembra incoerente. Per non parlare di Draco: non credo
proprio che un vigliacco come lui possa diventare Mangiamorte. E se tante
persone in tutto il mondo hanno visto qualcosa tra lui e Ginny ci sarà un
motivo ( va bene ci sono anche quelli che vedono qualcosa tra Draco e Harry, ma
quelli sono malati!)? Non saranno mica tutti sfasati! Beh, fammi sapere! Io ci
ho pensato tutta la notte su questa cosa!
Alessia: oh, non ti preoccupare! Non me la prendo se
qualcuno dice di aggiornare presto! Vedi, io sono partita dal quinto anno e
Harry pensava ancora a Cho. E’ chiaro che non potevo farlo mettere subito con
Hermione! Doveva prima far passare la cotta per Cho e cominciare a interessarsi
a Hermione. Comunque…ci stiamo arrivando, spero che quando pubblicherò quel
capitolo nessuno rimarrà deluso per come è stato scritto e, soprattutto,
speriamo non nevichi. Non è ancora il periodo!
Merewen:grazie per la bellissima recensione! In effetti ammetto che quello precedente è uno dei capitoli più riusciti, anche se un po’ banalotto! Ma, insomma, ci vuole anche un po’ di banalità nelle storie, altrimenti…vabbè, che mi dici di questo capitolo?
Rosariopotter e marikotter: wow, due fratelli, che bello!
Grazie per la pubblicità gratuita, marikotter! State tranquilli,la tortura sta
per terminare! Promesso! ^__^
Atena89: hai ragione, Harry non era più in lui. Sarà stato
il delirio da febbre! Probabilmente questo capitolo non bellissimo ti farà
passare gli atti di carineria! Il capitolo precedente è anche il mio preferito.
Chissà a cosa pensavo quando l’ho scritto, non mi ricordo neanche quanto tempo
fa! Cooomunque (come dice quel bellissimo bambino di Tutto in famiglia!) se ti
riferisci alla vendetta dei grandi amiconi di Cho, non ci sarà. Si sono
accontentati di Harry! Ciao
Haras: sì, hai ragione. Io l’avevo fatto con il quinto,
avevo capito abbastanza, poi però alcune cose che non mi erano chiare le ho
comprese leggendo in italiano. Comunque, oramai so abbastanza sul sesto. Non
muoio dalla voglia di leggerlo, però non posso farne a meno. Ciao
A presto.
Kia85