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Autore: MartyCullen    08/07/2010    2 recensioni
Questa è una storia d'amore tra una ragazza e un vampiro. Se vi aspettate la relazione alla " Bella & Edward ", siete fuori strada, anche se c'è qualche riferimento alla saga di "Twilight", poichè alcuni personaggi sono presi da essa. Comunque, questo è un racconto drammatico, e purtroppo non c'è un lieto fine; inoltre la situazione dei due personaggi è complicata, perché hanno una storia passata un po'"movimentata". Se vi ho incuriositi, leggete la mia fanfiction. Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era l'ennesima litigata con mia madre. Non la sopportavo più. Il nostro rapporto non era mai stato uno dei migliori, ma negli ultimi mesi la situazione era peggiorata molto. Da quando mio padre se n'era andato lei non era più come prima.

Forse perché sentiva la sua mancanza o, forse, perché non capiva il motivo della sua scelta di abbandonarci così, all'improvviso…

Comunque non era più la donna di prima. Ormai erano passati tre anni, e lei doveva farsene una ragione. E magari avrebbe potuto evitare di scaricare tutto lo stress addosso a me, che avevo già i miei bei problemi.

- Ma mi stai ascoltando? - chiese lei arrabbiata, interrompendo i miei pensieri che andavano rivangando le belle giornate trascorse con la mia famiglia, quando ancora mio padre era a casa.

- No! E non ho alcuna intenzione di continuare a stare qui a sentire le tue cazzate! - dissi io correndo in camera mia.

Se devo essere sincera, non ricordo neanche il motivo che fede scoppiare la milionesima discussione con lei, ma non m'importava più di tanto.

Il mio nome era Kristie, Kristie McLian; avevo quattordici anni. Non ero una ragazza particolare, sia dal punto di vista fisico che caratteriale: occhi e capelli scuri, pelle chiara, non tanto alta… Introversa, questo molto, ma se avessi potuto avrei cambiato questo aspetto del mio carattere.

Avrei tanto voluto essere una di quelle ragazze che riescono ad attaccare bottone con chiunque, a ridere e a scherzare per ogni cosa. Non mi interessavano i capelli biondo platino o gli occhi azzurro mare o un metro e ottanta di altezza; avrei voluto essere più aperta e avere degli amici veri.

Veri. Perché gli amici che avevo io erano solo degli approfittatori, che si interessavano a me solo quando avevano bisogno di qualcosa.

Comunque, in quel momento erano loro a far comodo a me. Ero stufa di sentire le grida di mia madre, così presi il cellulare e un po' di spiccioli che avevo nel salvadanaio a forma di porcellino ( un regalo della mia nonna materna Betty per il mio sesto compleanno) e uscii di casa, con l'intenzione di raggiungerli al solito locale dove ci incontravamo durante i freddi pomeriggi invernali.

Quei pomeriggi in cui non c'è nulla da fare, quando l'unica alternativa sembra andare ad annoiarsi in un piccolo bar nel centro di Liverpool, la città più noiosa del mondo.

Ormai era arrivata l'estate, e nel mese di giugno quel locale sembrava un po' più allegro e movimentato del solito.

Uscii in strada e, dopo aver percorso un centinaio di metri, svoltai a destra e proseguii per la 34th Street. In fondo c'era un vicolo. Svoltai di nuovo a destra e vidi l'insegna familiare che di sera era illuminata dalle luci al neon: "Tanzania's Bar".

Riconobbi l'odore familiare di fumo e birra e le voci dei miei compagni di classe Jeremy, Raven e Sally, così decisi di raggiungerli.

- Ciao, siete solo voi tre? - domandai io arrivando.

- Stasera sì. - rispose Raven - Jake e gli altri hanno pensato di andare a ballare, mentre Stephanie e Josh sono a casa con la febbre. -

- Beh, allora troviamoci qualche cosa da fare - proposi io - Cosa avevate in mente? -

- Noi avevamo pensato di divertirci con un po' di Vodka, un po' di fumo. Che ne pensi? - disse Jeremy, con un sorrisino un po' strano che mi mise a disagio.

- Voi fate pure, - dissi io ancora un po' turbata per l'espressione sul volto di lui - io per questa sera passo -.

- Fa' come vuoi - mi provocò Jeremy in tono arrogante.

Così mi lasciarono sola al bancone del bar, mentre li guardavo allontanarsi ridendo come tre idioti, pronti a godersi una serata che per me sarebbe stata una noia mortale.

Questo è il primo capitolo ufficiale della mia storia. Lo so, magari ad alcune persono potrà sembrare noioso, ma ciò perchè la storia è solamente agli inizi. Sono sicura che i prossimi capitoli vi piaceranno molto di più.
Vorrei ancora ringraziare la mia amica Alice_90, e Tredici 13
, che ha recensito il mio prologo e  mi ha incitata a pubblicare un nuovo capitolo.
Comunque grazie a tutti.
Saluti e abbracci.
Marty96
  
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