Ambientata durante il sesto anno, ipotetico momento in cui i due, in ritardo, escono dall’aula insieme, più o meno, e devono andare dalla stessa parte. Sapete no, quando sei l’ultimo ad uscire e devi fare un pezzo obbligato, più o meno, per arrivare dove vuoi.
Vi chiedo scusa se non rispondo a nessuno ma sto scappando, domani ho un esame e non so niente, ma ho avuto ieri notte l’illuminazione, ed ero in vacanza la settimana scorsa, e mi spiaceva lasciarvi senza nulla. Quindi scappo e prometto di aggiungere le risposte dopo l’esame, sempre che riesca a presentarmi, visto che domani c’è lo sciopero dei mezzi. Maledizione a quell’uomo.
Mad
“Devo essere pazza,” brontola Hermione, lasciando l’aula.
Draco la segue in silenzio, rimanendo leggermente indietro.
“Insomma, dopo tutto quello che ha fatto… sono uscita con McLaggen. Con McLaggen!” prosegue imperterrita, tanto nervosa da incendiare un quadro con un movimento improvviso della bacchetta. Draco inarca un sopracciglio e spegne il fuoco, tra le urla della vecchia dama, rifugiatasi nel quadro vicino.
“Non ha detto neanche una parola!”
“Granger, comprendi che non ho interesse alcuno per le tue disgrazie amorose, vero?” domanda annoiato.
Hermione si ferma a guardarlo, l’ombra di un sorriso. “Per questo sono pazza. Ne sto parlando con te.”