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Autore: CrazyGuitar    11/07/2010    1 recensioni
Storia scritta da me e il mitico Psyker. Tratta della squadra di Samantha Tyler, detective di successo a L.A., alle prese con un caso molto particolare. Presto Sam imparerà a conoscere l'assassino da piccoli particolari, con i quali traccerà pezzo per pezzo un identikit dell'animo omicida dell'uomo.
Genere: Thriller, Suspence, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Samantha si diresse immediatamente verso la centrale di polizia e diede ordine alla sua squadra di convocare tutti gli amici più stretti della vittima, doveva scoprire assolutamente qualcosa su questo James. Nate entrò nell’ufficio della detective e appoggiatosi al muro chiese il parere del capo.

“Sam dimmi la verità, che cosa ne pensi di tutta questa storia?”

“Mmh.. ad essere sincera credo di essermi fatta un quadro completo della situazione: L’assassino ha senza dubbio un conto in sospeso con la famiglia Bradley. Insomma, prima il padre e poi la figlia.. inoltre il fratello della vittima mi sembrava molto spaventato dell’accaduto ma credimi, non per la morte dei suoi cari, ma per la propria incolumità. E’ cosciente che potrebbe toccare a lui adesso”

“Tu credi eh..?”

“Non sei d’accordo?”

“Rimandiamo questa discussione a dopo, prima sentiamo le amiche di Lauren”

Erano due giovani donne belle e con grandi aspettative per il futuro ma quelle lacrime rigare il loro volto avrebbe spezzato il cuore anche del più rude degli uomini. Sam tranquillizzò le presenti che presto si sarebbe fatta giustizia ma per ciò avrebbero dovuto collaborare:

“Solo qualche domanda ragazze.., Lauren conosceva qualcuno di nome James?”

Una delle due non riusciva a parlare ma l’altra strinse i denti e provò a rispondere chiaramente:

“Si.. certo.. James era il suo più grande amore. Parlavano anche di matrimonio..”

“Capisco.., e dove vive questo James?”

“James è morto due anni fa in guerra..”

Samantha trasalì, non si sarebbe mai aspettata una notizia del genere. Fu spiazzata completamente, le sue supposizioni fino a quel momento potevano benissimo ritenersi nulle. Nate chiuse invece gli occhi sorridendo.

“E allora perché andare all’appuntamento?”

“Lei non ci ha mai creduto.., non è stato ritrovato il suo corpo e fino alla fine lo avrebbe aspettato, fino alla morte..”

“Ok capisco.., beh a questo punto non potete aiutarmi ulteriormente. Ti ringrazio davvero, sei stata cortese e disponibile, fatevi forza ragazze, vedrete che risolveremo il caso quanto prima..”
“Vi prego detective.. vendichi il suo nome..”

Lo disse piangendo, gli occhi lucidi e la voce tremante di quelle ragazze toccò profondamente Sam che dirigendosi verso il suo ufficio fece cenno a Nate di raggiungerla. La ragazza chiuse la porta dietro di loro quindi si rivolse al collega:

“Si prende gioco di noi..”

“Calmati Sam..”

“Allora, non eri d’accordo con me prima e avevi ragione. Dammi la tua opinione”
“Nel primo omicidio non è stata toccata la cassaforte. Nel secondo non vi è nessun segno di violenza sessuale..”

“Con ciò?”

“Il killer agisce secondo uno schema ben preciso e uccide solo determinate persone. Non è un maniaco né un ladro. Entrambe le vittime conoscevano l’assassino e nel primo caso quest’ultimo si aggirava liberamente per la casa. Inoltre, la porta della stanza con la cassaforte era aperta. Questo cosa ti fa dedurre?”

“Che chi la stava aprendo era sicuro che chiunque fosse entrato in quel momento sarebbe stato possibile ricondurlo fuori facilmente. Quindi una persona di fiducia”

“Esatto ma questo è comunque superfluo. Ho fatto esaminare tutta la casa e non vi erano serrature forzate di alcun tipo. L’ingresso era ben chiuso”

“L’assassino era dunque già all’interno della casa e gli unici presenti erano..”

“La governante, Lauren che adesso è fuori dagli indiziati ed il fratello maggiore Simon con cui hai parlato prima..”

“Capisco.. sulla signora bradley che mi dici?”

“Seraphine ha fatto qualche ricerca e ha scoperto che è morta circa 6 anni fa. La sua auto è stata trovata sul fondo di un precipizio, lei morta sul colpo.. un tragico incidente a quanto pare”
“Che famiglia sfortunata!, comincio a pensare che tu abbia ragione. Sembra vogliano morti i Bradley”

“Ho anche fatto qualche ricerca personale sul patrimonio della famiglia.. è una grossa somma che alla morte di William sarebbe andata tutta al primogenito Simon. Il che mi ha un po’ spiazzato, credevo potesse essere una questione d’interessi ma per come stanno le cose Simon non avrebbe avuto motivo di uccidere suo padre e sua sorella visto che era già sicuro di ricevere l’eredità”

Nella stanza irruppe poi Brandon che entusiasta informò il suo capo di una cosa alquanto interessante:

“Ho scoperto una cosa incredibile!, cioè veramente l’ha scoperta Seraphine..”

“Vieni al dunque”

“Simon, il fratello di Lauren, era un soldato proprio come James. Si arruolarono insieme!”

Sam si scambiò un’occhiata d’intesa con Nate, la notizia avrebbe potuto aprire diversi spiragli sul caso.

“Molto bene, parlerò direttamente con lui”.

La detective non perse tempo, immediatamente si diresse verso casa Bradley sicura di poter stavolta scoprire qualcosa di concreto.

Giunta fu ben accolta dalla governante, Simon studiava in camera sua. La detective bussò alla porta aperta e lentamente si accinse ad accomodarsi nella stanza. Simon sorrise stranamente per poi invitare la donna a sedersi in una poltrona li presente.

“Voleva parlarmi?”

“Che cosa studi di preciso?”

“Anatomia. Sa nella mia facoltà se rimani indietro è difficile recuperare”

“Medicina eh?, che anno sei?”

“Ultimo anno. La mia esperienza come soldato mi ha aperto gli occhi sull’importanza dei medici su questa terra”

“E’ proprio di questo che volevo parlarti.., conoscevi James, il fidanzato di tua sorella?. Sul luogo del delitto abbiamo trovato una lettera da lui mandata che le dava appuntamento in quel preciso punto del parco”

“Si lo conoscevo. Eravamo buoni amici e grandi soldati. Come può vedere ho diversi riconoscimenti. Lui ne aveva sempre di più, era proprio un grande uomo”

“Quando l’hai visto l’ultima volta?”

“Due anni fa mi mandarono a casa perché mi fratturai il braccio durante un esercitazione. Qualche mese dopo seppi della notizia. Mi ci volle un po’ ma sono un uomo forte e superai quel momento”

“Capisco.. parlami invece un po’ di te. Ti piace la musica?”

“Avrà notato il pianoforte. Beh si, studio in conservatorio ormai da 7 anni. Ho sempre apprezzato il capolavoro delle note che dolcemente sembrano danzare tra le mie dita quando suono, che attraversano l’aria fino ad insinuarsi nella mente di chi ascolta facendolo rimanere senza più pensieri né preoccupazioni.. lei mi sembra una persona capace di ascoltare, dico bene detective?”

“Anch’io ho suonato per qualche tempo sai? Non sono mai stata un asso ma la passione non mi mancava”

“Perché ha smesso? Per un artista la musica diventa la sua ragione d’esistenza”
“C-cosa? Ehm credo di dover andare Simon..”

Sam si alzò dalla poltrona e velocemente si diresse verso la porta, il ragazzo la bloccò però per un braccio guardandola fissa negli occhi:

“Nei suoi occhi vedo un riflesso di malinconia, che cosa le è successo?”

La donna socchiuse gli occhi e abbassò il viso. Poi tornò a sedersi.

“Mia madre morì in un incidente il giorno prima del mio esame. Viaggiava molto ma io le feci promettere di esserci..”


“E’ morta inseguendo un sogno. Non devi disperarti per lei, e a te che adesso devi pensare”
“Non ti permetto di parlare così, anzi non so nemmeno perché ti sto dicendo queste cose!”
“Non era mia intenzione offenderla. Lei mi piace detective. Farò il possibile per collaborare con la polizia se dovessi scoprire qualcosa di interessante”

“Scusa il disturbo ma adesso devo proprio andare.. ecco il mio biglietto da visita, contattami per qualsiasi cosa ti venga in mente riguardo i due casi di omicidio. E fatti forza, hai un gran talento. Sono sicuro che tuo padre e tua sorella continueranno a seguirti da lassù”

Con queste parole Sam salutò l’uomo e si diresse verso la sua macchina. La mise in moto ma prima di partire rimase qualche secondo a pensare:

“… Studia medicina ed era presente in tutti e due i casi d’omicidio.. inoltre la questione di James mi lascia perplessa.. Non vorrei pensarlo ma Nate ha ragione, l’assassino era in casa quel giorno ed escludendo a priori la governante non rimane che lui…”

  
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