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Autore: StefyGranger    18/09/2005    7 recensioni
Beh, vi avevo promesso la vita della figlia di Ron e Hermione nelle mie precedenti fanfiction? Eccovela! Vi presento Emily Weasley
Genere: Malinconico, Romantico, Suspence, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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‘ E’ la cosa migliore da fare’

‘ E’ la cosa migliore da fare’. Ripeteva ancora Viktor, mentre Hermione con in braccio Ronny, Chiara e Emily sostenuta da Jeff entravano nella macchina.

 

Il chirurgo aveva detto di tornare a casa, poiché l’operazione sarebbe stata molto lunga e difficile, ed era inutile aspettare futili ore in quella sala d’aspetto deprimente.

 

Una attacco di cuore causato a stress.

 

Questo il bollettino medico di Ron.

 

Stress accumulato dal lavoro che faceva di Auror.

 

Stress accumulato dai figli che crescevano.

 

Tutto questo ancora non le sembrava vero.

 

Durante il viaggio, Hermione si addormentò come anche Emily che adesso era beatamente addormentata sulla spalla del bellissimo Jeff.

 

Arrivati a casa, Viktor non volle svegliare la donna e così la prese tra le braccia, mentre Ronny camminava da solo dando la manina alla sorella Chiara, mentre Emily preferì svegliarsi e raggiungere da sola la sua camera.

 

Si buttò sul letto a pancia in giù.

 

Non riusciva ancora a crederci.

 

Era accaduto troppo velocemente.

 

Guardò l’orologio: erano appena le sei del mattino e i timidi raggi solari estivi cercavano di svegliare quella tanto pigra Londra.

 

Ignara di quello che il cuore di una semplicissima adolescente stava patendo.

 

E non era amore.

 

Ma ansia.

 

Preoccupazione.

 

Prese l’album fotografico familiare, cominciò a sfogliarlo.

 

E si fermò subito alla prima foto.

 

Hogwarts come sfondo e in primo piano sua madre, suo padre e lei, con un vestitino rosso arancio e un cappellino di lana con su scritto “I’M A GRIFFYNDOR AND I’M PROUD.” Fatto dai loro amici.

 

Aveva più o meno cinque mesi e avevano fatto quella foto in ricordo della sua prima parola: mamma.

 

Il papà le aveva raccontato come era successo e lo immaginò raccontarglielo ancora una volta…

 

“ Era dicembre e una soffice e fredda neve cadeva su Hogwarts. Io e tua madre stavamo seduti di fronte il caminetto in attesa che le carrozza coi Therstral ci venisse a prendere. Zio Harry ti teneva in braccio mentre zia Ginny ti giocava facendoti ridere forte.

Ad un certo punto cominciasti a scalciare cercando di chiedere da mangiare.

 Zia Ginny si voltò verso la mamma e disse ‘ Mamma, vogliamo dare alla piccina un po’ di pappa?

Appena terminò quella frase tu ridesti esclamando forte forte la parola “Mamma” e da quel giorno qualunque cosa era “mamma”. La scopa, il divano, il libro, la palla: tutto era mamma, per te”

 

Emily tornò alla realtà sorridendo mentre una dolce lacrima le rigava il viso triste e stanco.

 

Viktor stese Hermione, che era addormentata, sul letto matrimoniale.

 

E rimase a guardarla, come incantato.

 

Le carezzò la testa e scese a toccarle le labbra soffici e rosse.

 

E invidiò Ron, per una volta.

 

Emily era andata a chiamare Viktor per la colazione, era sbucata dalla porta della camera da letto e rimase a bocca aperta guardando quella scena.

 

L’uomo si voltò e la vide scuotere incredula la testa, cominciando a scappare.

 

Viktor si alzò immediatamente dal letto e corse verso la ragazza che era uscita all’aria aperta e si era accasciata sotto l’albero da frutto del piccolo giardino di casa.

 

Emily!’ la chiamò lui.

 

Ma la rossa stava piegata su sé stessa mentre piangeva forte e singhiozzava.

 

Con tutto quello che stava accadendo in quel momento, come poteva lui comportarsi così?

 

Viktor le si mise vicino ‘ Emily..’ cercò di metterle una mano sulla spalla ma lei la scansò.

 

Vattene, brutto schifoso!’ urlò lei, guardandolo.

 

Emily, non hai capito nulla…’

 

‘ Sì, invece! Tu vuoi mia madre ma mia madre ama mio padre, non te!

 

Viktor abbassò il volto ‘ Lo so.’ Sussurrò ‘ Sai.. anche io ho fatto parte della vita di tua madre…’

 

Emily non rispose, preferì tirare su col naso.

 

‘ Sì..in un certo senso sono stato la sua prima cotta.’

 

‘ La sua seconda cotta… e forse non era neanche una cotta.’ Lo corresse lei, guardandolo.

 

Viktor inclinò la testa. Non capiva.

‘ Mia madre… mi ha detto che aveva capito che amava mio padre alla fine del suo secondo anno.’ Cominciò a spiegare Emily Tu, in un certo senso li hai spronati a dichiararsi.. e sono stata concepita io la stessa sera in cui si dichiararono.’

 

Viktor sorrise ‘ Sei figlia dell’amore.

 

‘ Tutti siamo figli dell’amore.’ Rispose lei, ovvia.

 

Il moro scosse la testa ‘No… non tutti. Jeff non è figlio dell’amore… e credo che neanche io sono figlio dell’amore. Mio padre, appena nacqui, mi affidò a Durmstrang e poi alla squadra di Quidditch. Io odiavo mio padre. E lo stesso è per Jeff. Io provavo solo attrazione per sua madre, non amore.

 

Emily abbassò il capo un po’ imbarazzata dall’argomento ‘Hai… dato tu il primo bacio di mia madre?

 

Viktor arrossì ‘ … Alla fine del Ballo del Ceppo, lei aveva litigato con Ron ed era scappata per i corridoi e Dio solo sapeva quanto l’amavo e desideravo un suo bacio. Ma lei aveva occhi solo per Ron, lo sapevo già. Mi avvicinai chiedendo cosa fosse successo nel mio orribile inglese e lei scoppiò a piangere sulla mia spalla. La guardai per un po’ e mi chinai su di lei deciso di sfiorare quelle labbra giovani, ma lei mi mise una mano sul petto e mi chiese se potevamo rimanere amici..tutto qui..!’

 

E tu… ci sei rimasto male?’ domandò Emily, strappando un filo d’erba.

 

‘ Molto… ma poi capii che era una bellissima cosa essergli amico.

 

‘ Mia madre…era bella da giovane?’

 

‘ Tua madre è tuttora splendida.’ Rispose lui ‘ Facciamo pace?

 

Emily lo guardò, sorrise debolmente e annuì.

 

Viktor l’abbracciò e la strinse a sé, come per proteggerla da tutto quello che stava accadendo.

 

Poi la lasciò andare deciso ad andare a preparare la colazione.

 

Si alzò e se ne andò.

 

E Emily rimase ancora una volta in balia dei ricordi, fin quando non arrivò Ronny che goffamente camminava.

 

Emily sorrise e allungò le braccia verso il fratello.

 

Arrivò e lo strinse forte a sé ‘ Ciao cuccioletto! Non ti ho affatto calcolato in questi giorni, vero?

 

Ronny la guardò ‘ Dov’è papà?’

 

‘ Papà?’

 

Lui annuì e la guardò dritto negli occhi color cielo, come quelli del padre.

 

Emily non si sentì di rispondere la verità ‘ E’… a lavoro! Ma come! Lo sai che lui va al lavoro, perché me l’hai chiesto?

 

Pecchè la mamma non piange quanto papà è al lavoto..’ risponde lui, ovvio, cominciando a giocare con un boccolo della sorella maggiore.

 

‘ Ma no…

 

 

‘ E allora pecchè la mamma piange?’ domandò Ronny, mettendosi comodo sulle gambe di Emily.

 

‘ Perché….ehm…. Chiara ha fatto la cattiva.’

 

‘ Chiara non fa mai la cattiva… Emily?’

 

‘ Sì?’

 

‘ Perché mi dici le bugie?’

 

‘ Io???’

 

‘ Le bugie fanno le gambine corte… lo dice Jeff.

 

 

Difatti il ragazzo con la maglietta aderente e sbracciata nera, con i jeans e le mani nelle tasche era uscito di casa, con il naso all’aria.

 

Com’era bello.

 

Eppure, lei non doveva pensare quelle cose mentre c’era di peggio a cui pensare… suo padre che lottava con la morte…

 

 

 

Un grazie a tutti quelli che mi hanno recensito e in particolare a:

 

LILAC: davvero? Allora hai un bellissimo nome: è il mio preferito! Per Ron… bisogna leggere per sapere di più… garzie e ciao!

 

MIKY BLACK: Grazie… e lo so..Ron è anche il mio amore… ma il cerchio della vita deve continuare a girare…

 

ROBBY: Eh-eh… progettavo questa ff da tanto tempo e avevo organizzato un po’ di cose.. come la stessa fobia! ^__- grazie e ciao!

 

ANEMONE333: è vero, sono d’accordissimo con te! Lo stanno facendo morire sempre di più… povero il mio amore!! *__*

 

SIJAY: l’ho aggiornata più presto possibile.. ma ho deciso di farvi rimanere in ablia ancora per un po’…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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