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Autore: Anna_Bel    12/07/2010    3 recensioni
Questa è la mia prima ff ed è una Draco/Hermione... Spero che piaccia
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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<3<3 Buon Natale <3<3

“Ahi, ahi, ferma così mi fai male…” disse Draco come in un lamento.

“Signorino Malfoy suvvia , non si lamenti per così poco, non  è colpa mia se lei ha fatto a botte per qualcuno” Madama Chips mandò un’occhiata ad Hermione come per evidenziare che quel ‘qualcuno’ fosse lei.

“ Ora beva questo” e gli porse una pozione di un giallo acido.

“Cos’è questa roba?” chiese Malfoy con un fare schifato, rigirando tra le sue mani bianche il contenitore.

Madama Chips alzò gli occhi al cielo.

“Questo è succo di mandragola appena raccolta dalle serre di Erbologia, ed ha un effetto curativo per le ferite” disse lei con fare annoiato.

Malfoy quando una cosa non gli piaceva sapeva essere un gran rompi scatole.

Draco diede un’altra occhiata al liquido e poi si avvicinò ad annusarlo.

Madama Chips vedendo che la questione sarebbe andata avanti per un po’ decise di alzarsi.

“Beh, io vi lascio soli, Malfoy , può lasciare la pozione sul comodino vicino al letto” poi gli diede una occhiataccia vedendo che lui non aveva la miniman intenzione di assaggiarla “Naturalmente, quando l’avrà finita, Beh, Buon Natale ad entrambi”

E con fare lezioso se ne andò nella stanza li vicino a sistemare le sue pozioni curatrici.

“Oh, finalmente se n’è andata… è insopportabile, ed ora a noi due, schifosissima pozione color del vomito” sussurrò Draco come se questa potesse rispondere.

Hermione si mise una mano sulla bocca per evitare di ridere. Lei lo aveva scortato fino a li e si era sistemata vicino a lui sul letto.

Draco si portò la pozione alle labbra ma in meno di un secondo sputacchiò quello che aveva bevuto con una smorfia.

 

“Che schifo!” esclamò strofinandosi la lingua con la maglia.

Hermione a quella visione non ce la fece più e scoppiò in una risata sonora.

Draco le lanciò un lampo di rimprovero con gli occhi.

“Cosa ridi? Non sei te a bere questa robaccia disgustosa!” esclamò indignato con il suo solito fare baldanzoso.

Hermione lo guardò un po’ storto.

“Beh, non sono stata io a fare a pugni con Ron” e fece un sorrisetto compiaciuto.

Draco ghignò “ D’accordo Granger, berrò questa pozione del cavolo così la smetterai di farmi la paternale” e detto ciò in un fiato buttò giù tutta la pozione con un brivido.

Doveva fare proprio schifo.

Draco appoggiò l’ampolla vuota sul comodino e si alzò dal letto.

 

“Senti, Draco io devo andare ad Hogsmeade per comprare i regali che devo spedire ai miei amici, quindi ti accompagno ai tuoi dormitori, ok?” chiese Hermione prendendo tutte le sue cose decisa. Doveva sbrigarsi, Natale sarebbe stato il giorno dopo e lei ancora non aveva comprato nulla.

Draco Malfoy alzò il viso pallido e i suoi due occhi grigi si posarono noiosamente su Hermione che si stava affrettando ad andarsene.

 

“Vengo anche io” Anche Hermione alzò gli occhi a quell’affermazione trovando quelli di Draco come per fargli capire qualcosa.

“Ma tu non stai ancora bene…” Provò la ragazza agitando la folta e riccia chioma di capelli.

Draco alzò un sopracciglio infastidito. “Granger, ti vuoi già sbarazzare di me? Io sto benissimo” ammise ghignando e detto ciò si alzò agilmente dal letto e mostrò le ferite ad Hermione.

“Vedi? Stano scomparendo” Infatti piano, piano le ferite si stavano dissolvendo.

La ragazza sospirò. “Va bene, andiamo”

“Anche io devo fare compere adesso che ci penso” disse Draco mentre uscivano dall’infermeria.

Hermione lo guardò. Draco Malfoy che faceva regali? Ma soprattutto a Draco Malfoy gliene importa dei suoi amici?

Alzò le spalle, era decisamente cambiato.

 

******

Una volta arrivati ad Hogsmeade Hermione rimase stupefatta dalla bellezza del posto. Non era mai stato tanto bello.

Tutto era avvolto in un candido manto bianco. Piccoli nani canticchiavano qua e là per le vie. Mielandia era quella che più spiccava tra i negozi. Al di fuori c’erano tutte caramelle in esposizione e bastoncini di zucchero alti almeno un metro e mezzo.

Tutto rispendeva, tutto cantava e tutto sapeva di Natale.

Per un attimo Hermione giurò di aver visto perfino il freddo Draco un po’ spiazzato.

Hermione si diresse in vari negozi a comprare tutti i regali e per mezz’oretta si congedò con il Serpeverde che doveva andare in un altro negozio.

Si rincontrarono di fuori.

“Allora cosa hai comprato?” chiese curiosa Hermione sbirciando un po’ dentro la busta che teneva Draco tra le mani.

“ Che ti importa?” Chiese Draco allontanandola.

“Dove vanno tutte queste persone?” chiese Hermione vedendo che una fila stava andando verso qualcosa.

Draco diede un’occhiata.

“Non lo so, andiamo a vedere” Così si incamminarono e dopo qualche minuto riuscirono a vedere dove andavano tutti.

Davanti a loro c’era una bellissima pista da pattinaggio.

Hermione rimase incantata. Era bellissima. Non era come le solite piste babbane. Qui le persone potevano anche pattinare nel vuoto grazie a dei pattini magici che avevano delle ali dietro.

Così c’erano tantissime persone che volavano su questa pista immensa.

Hermione si girò lentamente verso Draco che guardava il tutto leggermente disgustato.

“Cosa vuoi?” chiese lui  guardando il sorrisetto che aveva Hermione sulla faccia.

“Per favore ci andiamo?” chiese lei come in un sussurro.

Lui la guardò ancora più disgustato poi le fece un piccolo sorriso, le se avvicinò di più

“No!” ringhiò con voce sprezzante allontanandosi dal suo viso.

“E Dai… Draco… che ti costa?”

Draco ghignò e guardò un volantino attaccato ad un lampione con scritto il prezzo di una persona per  andare sulla pista.

“Mi costa sei galeoni e una figuraccia”  disse tornandola a guardare con il suo solito sorrisetto spavaldo.

“Ah, allora è così, è per i soldi? Che spilorcio!” esclamò Hermione con le braccia incrociate.

“No, è per la figuraccia, la stiamo facendo anche adesso, andiamocene” sussurrò lui cercando di sgattaiolare via ma lei lo prese per un braccio.

“Ma dai non fai una figuraccia!” disse lei supplicandolo con un tono lamentoso.

“Si invece, è da femmine!” esclamò indignato.

Hermione sbuffò. “Non è da femmine, guarda ci sono tanti ragazzi!” disse indicandoli sulla pista.

Draco diede un’occhiata veloce e poi tornò a guardarla. “No, non ci vengo su quel coso, guarda ho ancora le ferite, dopo se mi faccio male Madama Chips se la prenderà con te!” disse Draco beandosi della sua grande abilità nel dire bugie.

Hermione lo guardò male.

 

“Ma se l’hai detto tu che non stavi male e poi se ne sono andate ormai” poi Hermione sorrise “Ora ho capito…”

Draco la guardò stranito “Cosa hai capito?”

“Tu hai paura” disse lei sprezzante, prendendolo in giro. E continuò per un po’ saltellandogli intorno e canticchiando “Draco Malfoy ha paura di pattinare”

Finche lui ormai esasperato cedé.

“Ok, vengo, ma cosa avrò poi in cambio, eh?” chiese picchiettando un piede a terra.

Hermione lo guardò perplessa. Ci pensò un po’ su.

“Un abbraccio?” chiese lei speranzosa, allargando le braccia con un gran sorriso. Draco si diede uno schiaffo in testa.

“Un abbraccio? E cosa me ne faccio di un abbraccio?”

“Beh, un abbraccio è segno che una persona ti vuole bene, che tiene a te, per di più un abbraccio può anche…” iniziò lei con il suo tono da maestrina ma lui la bloccò.

“D’accordo, d’accordo, vengo, basta che stai zitta” disse guardando schifato la Grifondoro e avviandosi verso la pista ,borbottando qualcosa come:

“Prima facciamo questa cosa e prima ce ne andiamo, ma dico io, pure nel campo degli abbracci deve essere informata?”

 

Così entrarono dentro la pista , si infilarono i pattini con le ali e volteggiarono un po’. Hermione si spingeva più in alto e più al centro della pista, e Draco invece  stava di sotto e da una parte, però la guardava parecchie volte, perché lei era veramente brava.

 

Finito tutto pagarono e prima che potessero salutarsi per andarsi a cambiare lei lo bloccò.

“Senti, Draco, prima io avrei comprato una cosa per te” sussurrò Hermione rossa in viso.

Draco si grattò un po’ la testa confuso e imbarazzato, non si era trovato mai in questa situazione con una ragazza “Ah, grazie…” disse quando Hermione gli pose una collana con un ciondolo a forma di H.

“Buon Natale Draco” disse infine baciandolo sulla guancia e scappando via.

 

Una volta arrivata in sala Comune(naturalmente semivuota ) tirò un sospiro di sollievo.

Era stata felice ma d’altro canto un po’ dispiaciuta. Lui non le aveva fatto nulla. Ma non le doveva importare. Importava quello che provava per lei, non i regali. Ma che provava?

Dopo poco arrivò un gufo alla finestra che iniziò a picchiettare il vetro. Lei sfilò la lettera che c’era e la lesse.

 

Salve Granger

 

Da quanto tempo che non ci si sente. Volevo ringraziarti ancora per il regalo che mi hai fatto è decisamente… bello.

Volevo anche io darti il regalo che ti ho comprato ma sei scappata via come una furia.

È legato alla lettera.

 

P.S.: Buon Natale.

P.P.S: Pattinare fa letteralmente schifo e ribadisco che sia per femmine.

D. M.

 

Sorrise. Guardò il gufo e notò che aveva legato un qualcosa. Lo sfilò e lo scartò. Era piuttosto grande.

Lo aprì e rimase a bocca aperta.

Tra le sue mani c’era una macchina fotografica magica.

Draco aveva speso tantissimo per quella, sicuramente. E lei invece gli aveva fatto solo una squallida collana. Non poteva accettarla. Non poteva spendere così tanto per lei.

La guardò ancora, ed era bellissima. Sorrise. Era il regalo più bello che avesse mai avuto in tutta la sua vita. Con quella poteva ricordare momenti speciali. E poteva rivedere foto che esprimevano e ricordavano gioia e serenità. Draco era stato davvero gentile e se lo sarebbe ricordato.

Forse dall’esterno Draco poteva sembrare un insensibile a regalare una macchinetta fotografica per Natale. Ma ad Hermione non sembrò per nulla così, perché aveva iniziato a capirlo. Di solito i ragazzi a Natale fanno bracciali, collane, cuori, ecc.. per dimostrare il loro affetto per una persona. Evidentemente a Draco non era stato insegnato tutto ciò e si doveva adattare. Per lui la macchina fotografica era un mezzo per esprimere dell’affetto ad una persona. In effetti le foto possono ricordare un affetto per una persona. Quindi a chiunque Draco poteva sembrare superficiale, una persona che sfrutta i soldi che ha per comprare regali costosi, ma ad Hermione aveva fatto tutto un altro effetto. Aveva capito che anche lui provava qualcosa per lei e che era un ragazzo anche se non apparentemente ma comunque buono.

Era arrivata a pensare questo perché prima di tutto Draco Malfoy non sprecava il suo tempo per fare i regali a delle persone, li faceva solo alle vere persone, a persone che contavano per lui.

 

  
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