Film > Sweeney Todd
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Autore: Elelovett    12/07/2010    0 recensioni
Che succederebbe se due fan accanite di Sweeney Todd riuscissero magicamente ad entrare nella storia prima del suo compimento? E se una delle due fosse innamorata di Adolfo Pirelli e lo salvasse dal rasoio di Sweeney? Leggete per scoprire. Sì, ho scritto una fic in cui il protagonista è Pirelli, ma ormai sapete la mia passione per i personaggi secondari. E non preoccupatevi: c'è anche Sweeney. So che Pirelli non è il classico "eroe romantico" però volevo fare questo tentativo, quindi ho messo OOC perché forse l'ho fatto risultare meno antipatico di quel che è...Anche se non credo: dopotutto una persona cambia quando è innamorata, no? E non scandalizzatevi se qualche volta viene definito "bello", dopotutto è descritto dal punto di vista della ragazza che ne è innamorata. xD Insomma, sappiatemi dire che ne pensate, vedrete che man mano che va avanti la storia diventerà interessante.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Adolfo Pirelli, Mrs Lovett, Nuovo personaggio, Sweeney Todd, Tobias Ragg
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sweeney Todd, cosa sarebbe successo se...'
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Quando aprì gli occhi per un attimo vide solo una forte luce entrare dalla finestra senza tende. Faceva molto freddo, i piedi fuori dalle coperte tremavano. Si mise a sedere strofinandosi gli occhi, con la sensazione che qualcosa non andava. Poi guardò meglio e le prese un tuffo al cuore: non era in camera sua! Stava sognando? Si trovava in una camera dalla carta da parati rovinata, arredata con mobili antichi in stile vittoriano. E la finestra dava sul muro di un altro palazzo. Indossava una camicia da notte lunga e bianca che aveva visto solo nelle miniature del 1800, e i capelli biondi le ricadevano sulle spalle. Per un attimo le sembrò di essere sul set di un film ambientato nell’epoca vittoriana. Si alzò e i piedi nudi sfiorarono un tappeto morbido. Corse nel corridoio; doveva trovarsi in una casa antica. Arrivò in un salottino sempre arredato anticamente. Nel camino ardevano le ceneri di un fuoco acceso ore prima, dalle tende delle finestre filtrava la luce. Si affacciò e vide un cielo grigio e cupo, tanti palazzi con comignoli dai quali usciva del fumo nero. Per la strada passeggiavano uomini e donne vestiti con panciotti, corsetti e lunghe gonne…Li aveva visti così tante volte nel film di Sweeney Todd…

- Oh mio Dio, sono nella Londra di Sweeney!- gridò euforica.

Stentava a crederci, di certo sognava. Sentì un rumore nel corridoio e si precipitò a vedere. Da una seconda camera uscì Claudia, i capelli spettinati e una lunga camicia da notte.

- Emily? Che ci fai qui?- chiese assonnata.

Poi si guardò intorno.

- E dove siamo?- aggiunse terrorizzata.

Emily le saltò al collo:

- Non ci credo!!! Siamo nella Londra del 1800, ai tempi di Sweeney Todd! Oh, Claudia, come avevo desiderato!

- È impossibile!- esclamò Claudia osservando l’arredamento.

Poi, arrendendosi all’evidenza, realizzò cos’era accaduto e si mise a saltare di gioia:

- Incredibile! Non credevo che sarebbe mai successo! Siamo nell’epoca di Sweeney!!!

Per le due amiche era come vivere un sogno, erano esterrefatte ma anche felicissime.

- Lo vedremo! Vedremo Sweeney!- gridò Claudia.

- Non lo so- disse Emily- ma se sarà così io potrò salvare Pirelli…

- E come torniamo indietro?

- Indietro?

- Ai nostri tempi!

Emily si bloccò. La gioia svanì. Com’erano finite là? Perché aveva espresso quel desiderio, forse? E potevano tornare?

- Non…Non credo che potremo tornare, Claudia. Non so come potremmo, dato che non ho visto un portale o qualcosa di simile. Resteremo qui per sempre.- disse infine.

L’altra si rattristò.

- Non dirai sul serio!

- Sì invece.

- Non vedrò più la mia famiglia…

- Aspetta, non ne sono sicura. Credo che sia così, ma non possiamo esserne certe. Lo scopriremo.

- Già, è tutto così strano. Però…Siamo veramente nella Londra di Sweeney!

- Dobbiamo scoprire se è già tornato dall’esilio!

- Giusto!

- Be’, in realtà non so se sarà lo Sweeney che noi conosciamo…Forse è quello della leggenda!

Claudia parve rabbuiarsi. Chiese:

- Quindi non è Johnny Depp?

- Non lo so. Magari siamo nella Londra del vero Sweeney.

- C’è solo un modo per scoprirlo.

Le due ragazze corsero nelle proprie stanze e aprirono i loro armadi. Erano pieni di bei vestiti, anche se non eleganti. Realizzarono di non essere due nobildonne, probabilmente in quell’epoca erano normali cittadine. Allo specchio, con loro somma sorpresa, notarono di essere cresciute. Prima, troppo occupate a gioire, non se n’erano accorte.

- Siamo adulte!- esclamò Emily.

- È vero- annuì Claudia- non l’avevo notato quando ti ho vista.

Una volta vestite visitarono la casa, senza sapere se fosse loro o se la condividessero con qualcun altro. Ma non era molto grande, ed erano sole. La casa si sviluppava su un solo piano, e constava di cinque stanze: il salotto, tre camere da letto e una sala con molti tavoli e un bancone.

- Abbiamo un negozio?- chiese Claudia.

Ed Emily:

- Assomiglia molto a quello di Mrs. Lovett.

Aprirono le tende e videro che si trovavano proprio nel centro di Londra. Dalle finestre vedevano passare uomini e donne vestite di tutto punto, o ragazzi di strada che correvano qua e là. Uscirono avvolte in due pesanti mantelle. Voltandosi, notarono sopra la loro porta un’insegna: Mrs. Baldett and Mrs. Raven’s Pie Shop. Avevano veramente un negozio di pasticci! Camminarono dirette in Fleet Street.

- Come sai che è da questa parte?- chiese Claudia.

- Lo sento.- rispose Emily.

Ed era vero: non lo sapeva, seguiva il suo istinto.

E poi lo videro: il negozio di Mrs.Lovett. Era identico a quello del film, e a entrambe brillarono gli occhi. Claudia esclamò:

- Nella leggenda non era certo così! Questo significa che è lo Sweeney Todd del film!

- Vuol dire che non siamo nel passato…Ma in una specie di universo parallelo dove i personaggi del film sono veri!- disse Emily.

Dalla porta del barbiere uscì Mrs. Lovett. Scendeva le scale marcando ogni passo, i capelli riccioluti e spettinati che si muovevano ad ogni gradino. Sospirò ed entrò nel negozio di pasticci.

- L’hai vista?!- urlò praticamente Emily gioiosa.

Claudia sorrise e poi chiese:

- Chissà se già ha incontrato Sweeney…Dici che dovremmo entrare e chiederle un pasticcio?

Ma l’amica la zittì esclamando:

- Aspetta, guarda lassù!

E indicò l’enorme finestra in cima all’edificio, quella del negozio del barbiere. Dai vetri videro chiaramente un uomo che si alzava in piedi e protendeva un rasoio verso la finestra.

- Finalmente- sussurrò Emily ripetendo la battuta del personaggio- il mio braccio è nuovamente intero.

Claudia esclamò:

- Oh, Johnny Depp! È lui!!!

- Non è Johnny Depp.- ribatté Emily irritata.

- Insomma, è Sweeney Todd! In persona! Entriamo, dai!

- No, non adesso. Cosa diresti, eh?

- Gli chiederei un autografo.

- Questo non è un gioco, lui è veramente un assassino. Ho capito a che punto siamo: tra poco andranno al mercato dove troveranno Pirelli. E in questo momento non lontano da qui Anthony sta vedendo Johanna per la prima volta.

- Che emozione, ma ci pensi? E seguiremo Sweeney e Mrs. Lovett al mercato?

- Ovviamente!

Emily si avvicinò ad un uomo e gli chiese:

- Scusatemi, sapete indicarmi la strada per il mercato di St. Dunstan?

L’uomo le dette un paio di spiegazioni e la ragazza lo ringraziò. Poi prese Claudia sotto braccio e proseguirono verso il mercato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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