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Autore: LaMiya    12/07/2010    1 recensioni
Al primo capitolo - un'introduzione per spiegarvi di cosa si tratta! - ho aggiunto la prima One-shot della serie! Spero vi possa piacere!
I genitori di Akim erano sempre stati un pochino... eccentrici.
La madre, quarantacinquenne casalinga, era un’ex hippie degli anni ’60: magrolina, dal viso incavato e dallo sguardo allegro, aveva capelli rosso cremisi racchiusi perennemente in una bandana verde con le paillettes. Indossava giornalmente un qualche vestito all’indiana, alla Jimi Hendrix o alla Bob Marley che gli donavano un’aria trasandata e scattante.
Il padre di Akim, cinquantenne e organizzatore di concerti, per contro era un amante del Rock anni ’80 che sfoggiava un look alla Alice Cooper che avrebbe fatto invidia al cantante stesso. Nonostante vivessero agiatamente in una piccola casa poco fuori da Manhattan, non erano una famiglia particolarmente ricca… questo però, non gli impediva di essere una famiglia felice.

Ho bisogno di recensioni gente! La storia, infatti, resterà su "completa" finché non mi arriveranno nuove frasi da cui partire!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Spiegazione

Salve a tutti!

Quello che sto per mettere in moto è un piccolo esperimento, ma avrei per prima cosa bisogno del vostro aiuto.
L’idea iniziale è questa:

Scrivete in un commento una frase di vostra scelta, possibilmente inventata.
In seguito proverò a costruire una storia o un semplice racconto, in cui risulterà anche la frase datami.


Alla fine ne uscirà una raccolta di One-Shot creata da me e da voi!

Che ve ne pare? Vi va di provare a scoprire con me quanta fantasia ho?

In attesa di ricevere la prima frase dalla quale partire!
Un abbraccio!
Miya


Ed ecco qui la prima one -shot: scritta con l'aiuto del primo commento!

Titolo: ~A little stressful Day~ When a young speaks about a little, stressful, Day
Genere: Generale, Slice of Life
Parole: 611
Avvertimenti: One – Shot
Personaggio: Akim (è il personaggio che ho creato per le storie scritte con le frasi datemi da Mile)
(*): La seguente frase mi è stata data da Mile


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(Chiunque voglia aderire al messaggio può copia - incollarlo dove meglio crede)
In effetti, vi sarei molto molto grata se recensiste :)




~A little stressful Day~

When a young speaks about a little, stressful, Day



Akim sospirò, deluso. Fissò la scrivania ingombra di scartoffie, poi rialzò il suo sguardo color caramello verso la gigantesca presenza comparsa pochi attimi prima nel suo ufficio: eppure era sicuro di aver chiesto al suo superiore solo un semplice scaffale, da mettere nel suo studio.
Continuò a fissare quel mobile di legno pregiato per un paio di minuti, mentre cercava di trovargli una sistemazione adeguata in quell’ufficio già di per sé troppo pieno.
Akim sospirò di nuovo, per quella che poteva benissimo essere la ventesima volta in una mattina. Che incubo.
Riprese a battere con le lunghe dita affusolate sulla tastiera: lavoro, lavoro e lavoro. Ed ora gli era capitata anche quella scocciatura di mobile, oltre che al resto. Da qualche parte nell’ufficio, in una borsa di pelle malconcia, un cellulare squillò.
Di malavoglia il giovane uomo si alzò dalla sedia, cominciando a rovistare sotto la scrivania e negli armadi. La suoneria, insistente, continuò a rimbombare tra le pareti.
Trovò il piccolo palmare bianco sotto una pila di carte, in un cassetto: proprio mentre lo stava per prendere in mano… la suoneria cessò, e sul display rettangolare apparve l’inconfondibile scritta:

Combox: 1 nuovo messaggio

Come ogni giorno ascoltò il messaggio lasciatogli da sua madre, sulla segreteria telefonica. Al momento però, era troppo stanco per richiamarla. L’afa, creatasi grazie al cocente sole estivo e all’umidità, gli procurava una spossatezza immane alla quale a malapena riusciva a resistere, per lavorare. Si diresse, svogliato, verso l’ufficio del suo superiore: doveva risolvere il problema portatogli da due fattorini enormi e pelati una mezz’ora prima.
Akim lavorava come impiegato in uno studio di avvocatura ed il suo capo, che lo aveva preso in simpatia, non perdeva occasione per ricordargli quanto fosse importante per la società e quanto questa gli fosse grato. Quando il giovane entrò nel suo studio e venne accolto da un:
- Akim, giovanotto, come stai? Ti è piaciuto il mio regalo?-
Seppe immediatamente che gli sarebbe risultato pressoché impossibile sbarazzarsi di almeno uno dei problemi a lui rifilatogli.

***



Le difficoltà, come immaginava, erano ben lungi dall’essere risolte. Cercò di non pensarci costantemente mentre afferrava l’ultimo carrello blu del supermercato e si dirigeva verso l’entrata di questo. Una volta dentro, il caos. Venne colpito dall’aria fredda creata dai ventilatori e dai giganteschi frigoriferi e dal vociare di mille persone tutte accalcate nei corridoi del negozio: persone di ogni colore e dimensione si fissavano truci sopra i carrelli della spesa cercando di giungere per primi laddove dovevano arrivare; genitori in preda all’ansia tentavano di non perdere ragazzini troppo agitati che correvano a destra e a sinistra.
Akim si guardò intorno cercando di trovare la via più breve e libera per giungere al reparto della frutta. Si fece forza, cominciando a farsi largo tra famiglie e carrelli per riuscire ad uscire nel minor tempo possibile da quella cella frigorifera. La prossima volta, si sarebbe portato un maglione.
Lo sbalzo di temperatura che lo colpì dopo essere uscito all’aria aperta, gli fece venire il mal di testa. Per un uomo single residente a Manhattan, far compere era un’avventura.
Akim, giungendo finalmente a casa sua, sospirò - e con quella fecero esattamente trentasei volte in una giornata – . Lasciò perdere la spesa, poggiandola distrattamente sul piano da lavoro della cucina, si allentò la cravatta e slacciò i primi tre bottoni della camicia.
Si accese una sigaretta appoggiato al davanzale della finestra. Osservò il cielo stellato, mentre il suo gatto cercava di attirare la sua attenzione. Stava fumando. Si sarebbe occupato dopo della bestiola. Ora, per piacere, un attimo di pace. (*)

Angolo delle mie storie:

Blood's Angels Originali - Generale

The Zodiac's Symbols Originali - Fantascienza

Bring me in your World Harry Potter

Memorie di un uomo Originali – Drammatico

Volere… Volare Originali - Drammatico
   
 
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