Capitolo 1 - sogno

< che dici? glielo do il regalo? > sussurrai per la centesima volta alla mia amica. Lei per tutta risposta sbuffò, incitandomi ad andare. Sorrisi. Era da un pò di tempo che io e la mia amica stranamente andavamo daccordo.

"calma Carla,calma" sussurrò la mia vocina interiore; strano, di solito litigavamo sempre. mi alzai lentamente e mi avvicinai al punto di non ritorno: il banco di Mario.

Mario era il ragazzo più bello, più simpatico, più intelligente... E mi piaceva sin dalla prima media. Ormai eravamo in terza e volevo dirgli quello che provavo, ma con un passo alla volta. Le mie gambe stavano tremando e avevo il respiro corto.

< c-ciao > balbettai come un'idiota. Ecco cos'ero: un'idiota. 

< ciao > e mi sorrise. E che sorriso! Stavo per cadere, lo sapevo e lanciai uno sguardo di incoraggiamento alla mia amica che mi sorrise.

< sai, sono andata a fare una piccola gita con la mia famiglia e vedendo questa maglia mi sono ricordata di te e che fra 3 giorni è il tuo compleanno, quindi... > non finì la frase e abbassai lo sguardo diventando bourdeaux.

< oooohhhh grazie... è bellissima > rimasi di colpo. Uao... gli era piaciuta?! Non c'erano parole per descrivere come mi sentivo. Sembrava di aver fatto una cosa incredibile, come vincere una medaglia d'oro, oppure aver fatto un qualche record del mondo.

Poi all'improvviso fece un gesto che non mi sarei mai aspettata: si alzò dalla sedia e mi abbracciò. La mia amica era altrettanto scossa quanto me e mimava un "o mio Dio".

Ero felice. Per la prima volta nella mia vita ero felice. Così felice che non mi lamentai nemmeno di mio fratello Angelo e delle sue domande tipo "dove sei stata?" oppure "con che sei stata e perchè hai fatto tardi?". Era geloso. Troppo geloso.

La mia felicità però era dovuta anche alla mia amica che era molto cambiata durante quest'estate. Troppo sole fa male, ma non credo che fosse stato quello. 

Ero nella mia camera quando sento mia madre chiamarmi a squarciagola e io non potevo far altro che scendere. Ma oggi ero felice, e avrei fatto di tutto, ma senza esagerare.

< vai immediatamente al supermercato per prendere le carote. Ti prego, devi correre, le ho dimenticate. > sbuffai, anche perchè il supermercato non era proprio vicino. Mi avviai lentamente e sorridendo.

Mentre camminavo non potevo far altro che ammirare la mia città. Era bellissima. Mi ricordai che il primo giorno, dopo essermi trasferita, la odiavo. Era troppo piccola e io ero abituata a città molto grandi, come Milano. Cambiai idea dopo aver visto il monumento più bello della mia vita. Palazzo dei Priori. Era veramente bello e per andarci bisognava chiedere una guida, poichè era privato. Un giorno avrei voluto andarci... (NDA credimi, ti consiglio di no.. XD ).

Stavo per tornare a casa quando mi blocco osservando la scena di fronte a me. Su una panchina c'erano due persone che conoscevo molto bene, soprattutto una: Mario e Teresa. Teresa era una ragazza di terza, ma di un'altra sezione. Era viziata ed abituata ad avere tutto e tutti. Stavano parlando di me, da dove ero. riuscivo a sentirli senza che mi guardassero.

Poi un bacio. 

Quello non era un semplice bacio. Era una pugnalata al petto. Come se qualcuno mi stesse succhiando via tutta la mia voglia di vivere e d'amare. 

Il mio cuore era freddo. Freddo come il ghiaccio.

All'improvviso urlo.

Mi sveglio nel mio letto, urlando, come tante volte. Nessuno ormai viene a controllarmi. Mio fratello e mia madre ormai sono abituati, anche se non sanno perchè mi succede questo. Non gliene ho mai parlato.

< basta con questa tortura > sussurro ormai tra i singhiozzi che tanto odio e che ogni notte cerco di reprimere. Mi calmo dopo un po di tempo, con la speranza di prendere sonno per il giorno dopo.

><><><><><><><><><><><><><><><> angolo scrittrice <><><><><><><><><><><>

allora?? che ne dite?? spero che vi piaccia... =) mi raccomando, recensite in tanti.. XD e se avete domande chiedetemi tutto quello che volete.

kiss kiss...

Anna