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Autore: Muffins    12/07/2010    4 recensioni
è ancora presto ma la nausea sta diventando insopportabile tanto che mi devo alzare e correre in bagno. Dopo dieci minuti riemergo dal bagno con una faccia sconvolta e mi ributto a letto sbuffando per l'ora. Dopo solo un quarto d'ora devo ricorrere in bagno e di nuovo altri dieci minuti di sonno persi, possibile che non abbia digerito quella lasagna fatta da Kellan? Beh in effetti era troppo pesante e io ne ho anche mangiate due porzioni, basta prima e ultima volta che faccio cucinare Kellan la prossima volta. Sembra che la nausea sia passata e invece rieccomi di nuovo che corro in bagno..
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ashley Greene, Jackson Rathbone
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ok premetto che questo capitolo è corto e non mi piace granchè, forse perché l'ho scritto di furia.

La cosa mi sta veramente preoccupando, non mi seguite piu come prima..vi state annoiando? Basta dirlo e io chiudo la storia tanto mercoledì parto e non potrò aggiornare per quasi 40 giorni.


Vorrei comunque ringrazziare xXFedeXx che mi rallegra sempre con le sue recensioni, la mia discepola alice90cullen che mi lusinga con un mucchio di complimeti e katycullen.


Spero davvero di non avervi annoiato con questo capitolo e spero di vedervi numerosi! A presto


ps: non metto lo spoiler per mancanza di fantasi..scusate davvero T_T




Cosa è questo pianto?. Mi sveglio di soprassalto e corro nella direzione del pianto. Viene dalla cameretta del bimbo. Entro chiamando il bimbo che continua a piangere. Mi avvicino alla culla, guardo dentro ma è vuota, dov'è il bambino?

Sento ancora il bimbo piangere e la cosa mi spaventa perché non lo trovo. Poi sento qualcuno dietro di me, mi giro e vedo il bimbo in braccio ad una figura nera.

Gli intimo di lasciarlo ma questa ride e si allontana con il bambino.

Comincio a piangere disperata...





mi sveglio di soprassalto alle quattro di mattina. Jay sta dormendo ma quando mi sente qualcosa che non va si sveglia e premuroso emi chiede che cosa sia successo, mi butto nelle sue braccia e lui mi dolcemente mi abbraccia stretto. Comincio a piangere come al solito. Per colpa degli ormoni sono suscettibile per tutto e comincio a piangere per nulla.

Con l'indice mi alza il viso e mi domanda che cosa mi stia turbando.


-ho fatto un sogno o meglio un incubo- gli dico nascondendo il volto nel suo petto

-ehi piccola, è passato, ci sono io- mi sussurra all'orecchio non che non mi fidi di lui, ma la cosa mi aveva impressionato parecchio, quella figura che si portava via il mio bambino mi aveva dato veramente fastidio.


-lo so amore- dico sempre contro il suo petto, dopo un po decido di raccontargli il mio incubo. Gli racconto della figura nera che si portava via il nostro bambino e io che non potevo fare nulla. Mi stringe ancora piu forte, so cosa farebbe Jackson se l'incubo diventasse realtà, metterebbe sotto sopra non solo Los Angeles ma l'intera America.

-era solo un sogno amore-

-ho paura Jay- gli dico tra le lacrime

-vi proteggerò sempre, lo prometto- continua scorrendo la mano sulla mia schiena per calmarmi.

Mi addormento tra le sue braccia finalmente mi sento al sicuro.


Il giorno arriva troppo in fretta, sdraiato al mio fianco c'è Jay il suo braccio mi imprigiona in un abbraccio protettivo, non si è staccato un momento,come mi aveva promesso. Mi giro verso di lui e mi accoccolo di nuovo contro il suo petto quando sento il suo braccio attirami a se possessivo.


È la sveglia a svegliarci quella mattina, a rovinare quel momento magico. Sono sempre rivolta contro il suo petto quando lo sento muoversi lentamente misurando ogni singolo movimento per non svegliarmi.

Apro lentamente gli occhi e lo vedo che mi fissa sguardo indagatore, come se stesse cercando qualche residui di ieri sera che evidentemente non trovò perché mi sorrise dolcemente dandomi il buongiorno.

Mi stiracchiai lentamente e mi alzai leggermente per baciarlo.


-grazie amore- gli dico spostandomi sul suo petto. Sento la sua mano passare sotto il mio fianco fino ad arrivare alla pancia. Mi posa un bacio tra i capelli.

-amore?- gli dico voltandomi a guardarlo. -dimmi- mi chiede con un mezzo sorriso sulle labbra, si stacca da me incrociando le braccia dietro la testa e appoggiandola sopra di esse.

-ho fame- gli dico sorridendo, ride pure lui e insieme ci avviamo in cucina.


-che cosa gradisce mia signora?- dice mettendosi ai fornelli mentre io mi siedo al tavolo guardandolo e pensando a cosa mi andava, ho voglia di Pan Cakes ma anche di cioccolato e di fragole, conoscendolo se gli avessi detto che avevo voglia di tutto ciò mi avrebbe fatto trovare tutto ma mi dispace l'idea di fargli trovare le fragole in questo periodo.

Così gli dico dei semplici Pan Cakes .-agli ordini my lady- in pochi minuti si era seduti al tavolo a fare colazione.


-quando lo diciamo ai tuoi?- momento sbagliato a momenti si strozzava con un pezzo di cibo -ecco.. non so come.. potranno reagire- balbetto qualcosa di incomprensibile. Continuai a guardarlo in attesa di una risposta che tarda ad arrivare. Si decise a parlare quando finalmente si riprese dal quasi soffocamento -beh loro stanno in Texas e non mi sembra il caso che tu faccia dei viaggi nelle tue condizioni- dice sperando di cambiare argomento -allora facciamoli venire qui, insomma giusto un paio di giorni che te ne pare?- sospira rassegnato. Gli passo il cellulare e dopo pochi minuti sono d'accordo per venire per il fine settimana.



La giornata passa tranquillamente Jackson è da Ben per una birra e per riprendere i loro rapporti. Davanti alla televisione sto guardando un film quando ripenso al sogno di stanotte. Rabbrividisco un attimo poi penso alle parole di Jay, ci sarebbe sempre stato per noi.

Guardo l'orologio, presto sarebbe tornato Jay meglio preparare la cena.


Quando arriva ci mettiamo a tavola e parliamo del piu e del meno.

I due giorni che ci dividevano dall'arrivo dei suoi genitori volano e la mattina Jay si precipita all'aereo porto per andarli a prendere.


In salotto siamo tutti in silenzio, nessuno sta dicendo nulla e sta diventando una cosa terribile.

Stiamo sbuffando tutti e quattro seduti sul divano, prendo Jay per un braccio scusandomi un secondo e poi ci rintaniamo in cucina.


-hai intensione di dirlo ai tuoi? o pensi di dirglielo quando sono in ospedale?- gli dico pungente -hai ragione Ash ma vedi quando sono andato via. L'ho detto a mio padre ma gli ho detto che non ero sicuro che fosse mio. Insomma non so come la prenderanno- mi avvicino beh con i miei non è andata per nulla male.


A parte mia madre, vedrai- gli prendo la mano e ritorniamo in salotto, ci sediamo. Lo vedo prendere una boccata d'aria prima di cominciare a parlare -mamma, papà volevamo dirvi che..- -si Jacky?- -noi...- mi guarda come a cercare un sostegno completo la frase per lui -aspettiamo un bambino- mometo di silenzio in cui sentivo il cuore mio e di Jay battere insieme all'impazzata per la paura di una reazione negativa poi finalmente si aprirono in un sorriso iniziando a farci i complimenti.


Mi giro verso di lui, neanche mi sono resa conto di essere seduta sulle sue gambe e sorridendogli gli dico – tanto difficile?- rido e a sigillare il tutto ci pensa il suo bacio dolce.

   
 
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