Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: RoryPotter    13/07/2010    4 recensioni
La guerra è finita.Harry vive una vita tranquilla,ma non per molto perchè le porte di una nuova avventura si stanno aprendo ma non riguarderà solo lui.Indietro nel tempo,un'altro mondo,il segreto di James...leggete e commentate!!!
Genere: Dark, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

OK,PRIMA CHE INIZIATE A LEGGERE DEVO RISPONDERE AD ALCUNI COMMENTI:

Finleyna 4 Ever:No,Strauss non l'ho preso dalla quinta serie di Sailer Moon,che apparte non ho mai visto,ma da un fumetto assolutamente bellissimo di nome "The record of fallen-Vampire" che consiglio a tutti di leggere per chi non lo conosce.Ciao!!!

OK,ADESSO VI LASCIO ALLA LETTURA!!!MI SCUSO IN ANTICIPO PER GLI ERRORI DI GRAMMATICA E SINTASSI CHE,MOLTO PROBABILEMTE,POTRETE TROVARE!!!

 

Capitolo 25



Insieme per sempre?





“…ormai tutti i villaggi sono stati ricostruiti grazie al potere di Sua Maestà ed è stato appurato che tutto questo non è stato causato dal nostro antico nemico Verlhoren ma uno spirito maligno chiamato Evil che poi si è scoperto essere il nostro primo sovrano Strauss”.Scarlet finì di dire il suo rapporto di fronte al Concilio degli Anziani.
Si trovavano in una sala del castello di Safira doveva si teneva la riunione.
Dietro al vampiro vi era una grande porta rossa con decorazioni in oro,ai suoi lati vi erano delle enormi librerie che arrivavano fino al soffitto,davanti a lui una tavola a mezza luna intorno a cui erano radunati gli Anziani e dietro di loro un lungo camino di marmo bianco con sopra un quadro,raffigurante il castello visto dalla pianura,che occupava tutta la parete,tutto illuminato dai due grandi lampadari neri.
Tutti gli Anziani portavano dei lunghi mantelli rossi bordati d’oro che coprivano gran parte del viso lasciando vedere solo le bocche.
L’uomo al centro della tavolata,il Capo Anziano,parlò.
“E Sua Maestà?Ha riportato danni?”
“Abbastanza,Eminenza,ma si è ripreso molto velocemente ad essere sincero”.
“Come da aspettarsi da un membro della famiglia reale,tuttavia…”
In biondo si irrigidì capendo di cosa volesse parlare il concilio.
“…cosa ha intenzione di fare il principe riguardo la profezia?”
“Bhe,ecco…”
“Secondo la profezia una fanciulla sarebbe dovuta entrare nella sua vita ed è per questo che abbiamo provveduto a combinare un fidanzamento con la principessa Adelaide…”
“Che,tuttavia,rifiuta questo fidanzamento”.Intervenne una voce femminine.
Si voltarono verso la porta dalla quale era entrata la principessa in questione che adesso avanzava verso il centro della sala seguita da un suo servitore.
“Principessa…”Disse un anziano alla destra del Capo con una voce severa.
“…spero che abbia una valido motivo per questa interruzione inopportuna”.
“Mi scuso immensamente ma sono qui,come ho detto prima,per rifiutare il fidanzamento con il principe di Safira”.
Gli anziani presero borbottare tra di loro sbalorditi e indignati.
Scarlet si chinò per sussurrarle nell’orecchio.
“Mi perdoni principessa ma…siete sicura di quello che fate?”
La mora sorrise.
“Non preoccuparti,so quello che faccio”.
L’uomo alla sinistra del Capo del Concilio intervenne facendo cadere tutti nel silenzio.
“Principessa così andrebbe contro i suoi compiti da reale ma soprattutto andrebbe contro la Legge di Successione al trono”.
Adelaide alzò gli occhi al cielo.
“Non voglio essere scortese ma siamo nel ventunesimo secolo e questa legge è stata emanata nel medioevo.Siamo in un mondo ben più evoluto di allora”.
“Sta di fatto,principessa,che questo non cambia la legge.Si avete ragione,siamo in tempi ben più moderni ma la legge e la legge e non va violata”.
La principessa sospirò.
“Credevo di convincervi senza questo ma non ho altra scelta”.
Fece segno al servo di avvicinarsi e solo allora fecero caso dell’enorme libro logoro che portava tra le braccia.
L’uomo aprì il libro e la ragazza iniziò a spiegare.
“Vedete,miei signori,ho ordinato ai miei avvocati di fare una ricerca negli archivi di Safira e hanno trovato questo libro che contiene tutte le regole legislative”.
“Dove volete arrivare?”
“In questo libro abbiamo trovato una regola che è stata emanata tempo dopo l’emanazione dell’attuale regola che cita espressamente che la precedente legge è abrogata”.
Il Concilio rincominciò a borbottare sorpreso.
La mora decide di dare il colpo di grazia.
“Quindi sia io che il principe Eclipse abbiamo il diritto di sposare chi vogliamo”.Finì con un sorriso trionfante.
Dopo un lungo parlare tra gli anziano il Capo parlò.
“Sembra che non possiamo fare nulla ma la ragazza,Lily Evans,fa parte di un altro mondo”.
“Si avete ragione ma…vi chiedo di non intervenire sulla faccenda”.
L’uomo rimase in silenzio.
“Richiesta accolta”.




James era in piedi davanti ad uno specchio girando su se stesso per vedere come gli stava l’abito che gli avevano fatto mettere.
Era un vestito blu in pantaloni e giacca a collo alto simile a quello di un comandante di un esercito,al lato sinistro del petto pendeva diverse medaglie,i bottoni che chiudevano la giacca erano in oro,dalla spalla destra pendeva un mantello rosso lungo fino alla vita e non poteva mancare lo zaffiro rosso appeso al collo.
Il moro si voltò quando sentì un fischio.
“Carino l’abito”.Disse Sirius”.
“Sirius!Remus!”Disse James sorpreso mentre gli altri due entravano nella lussuosa stanza.
“Non dovevate essere nella sala cerimoniale?”
“Si,ma volevano parlarti a quattrocchi senza che nessuno ci interrompesse”.Rispose Remus.
“Di cosa?”.
I due si fecero seri.
“Tu…rimarrai qui vero?”.Chise Felpato distogliendo lo sguardo.
“Bhe si,fra poco sto per essere incoronato re e il popolo ha bisogno di me”.
“Capisco…allora buona fortuna fratello”.Disse Sirius sorridendo e porgendogli la mano.
Il principe,dopo un attimo di sorpresa,strinse la mano.
In quel moneto bussarono alla porta.
“Avanti”.
Scarlet entrò.
“Perdonatemi se vi interrompo Vostra Maestà,ma la cerimonia sta per iniziare e voi non potete arrivare in ritardo”.
“Arrivo subito…andiamo?”.Chiese alla fine ai due che annuirono così uscirono dalla stanza.
Si diressero verso un portone bianco dove i due Malandrini salutarono l’amico prima di entrare.
James aspettò per un paio di minuti quando poi si sentì chiamare oltre la porta ed entrò.
Immediatamente tutti si alzarono e mentre passava si inchinavano finchè non arrivò all’altare molto simile a quello nei matrimoni dove si inginocchiò.
Il Capo del Concilio recitò tutti i doveri di un re finchè non gli chiese se accettava questo incarico.
Non rispose subito.
“Questo…mi cambierà la vita”.Pensò serrando gli occhi.
Poi alzò do scatto la testa.
“Accetto”.
L’anziano sorrise e annuì.Gli mise sulle spalle un pesante mantello rosso bordato da una pelliccia bianca che arrivava fino a terra,tra le mani un corto scettro dorato con la punta tonda,che assomigliava ad una corona,ornato da diamanti,e in testa una pesante corona d’oro.
L’ormai re si alzò e si diresse verso un balcone da cui si poteva sentire gli urli giulivi della gente che aspettava di vedere il loro nuovo sovrano.
Si fermò di fronte ad esso per guardare Scarlet,Remus,Adelaide a braccetto con Sirius,che gli sorrisero incoraggianti.
Prese un profondo respiro prima uscire fuori accolto dalle urla di felicità del suo popolo.
Eclipse salutò con una mano sorridendo mentre con l’altra reggeva lo scettro d’oro.
Poi vide qualcosa che lo fece rimanere sbalordito:tutta la popolazione sotto di lui si era inginocchiata.
“Bentornato a Safira,Re Eclipse”.Disse Scarlet chinato in avanti in un inchino.
Dietro di lui,nell’ombra,Lily lo osservava in silenzio.
Non sarebbe tornato ad Hogwarts con loro,non sarebbe mai più tornato.
Doveva dirgli quello che provava finchè era in tempo.
Lo vide tornare nella stanza e levarsi mantello,corona e scettro dicendo:
“Questa roba è pesante e fa troppo caldo.Ma come faceva mio padre?”
Lily strinse tra le mani due piccoli boccette di cristallo con all’interno due fiori circondati da una luce,una azzurra e l’altra rosa chiaro.
“James”.
Il moro si voltò.
“Si?”
“Potrei parlarti?In privato”.
Lui sbatte le palpebre perplesso.
“Va bene”.
Uscirono nel corridoio e il ragazzo ordinò alle guardie di allontanarsi.
Quando furono soli Lily prese coraggio e incominciò a parlare.
“Questa è l’ultima volta che ci vediamo,vero?”
“Si”.
“E i M.A.G.O.?Non vuoi diplomarti?”
“Bhe ormai sono re e non posso lasciare incustodito il castello.Ci sono ancora angeli neri in libertà che devono essere ancora catturati”.
“Capisco”.
La rossa abbassò la testa e poi la rialzò.
“Visto che non ci rivedremo più ho pensato di darti questo”.Disse porgendo una boccetta con il fiore di colore azzurro.
James la prese perplesso.
“Queste sono èclaire d’amour.Indicano lo stato di salute della persone amata e se si avvicina a te o meno”.Spiegò la ragazza.
Lui sorrise.
“Grazie”.Sussurrò.
Si guardarono negli occhi per qualche minuto che loro volevano non finisse mai poi si abbracciarono.
“Mi mancherai”.Sussurrò Lily.
“Anche tu e abbi cura di te”.
Rimasero ancora abbracciati non avendo il coraggio di staccarsi l’uno dall’altra senza sapere di essere osservati da due occhi verdi.
Harry li osservava da dietro l’angolo di un corridoio sorridendo.
Decise di ritornare dai suoi amici.
Quando entrò nella stanza in cui si erano rifugiati Ron,Hermione e Ginny si alzarono.
“Allora?”.Chiese Hermione.
“Lui non torna”.
“Cosa?Ma Harry così tu non potrai…”Tentò di ribattere Ron.
“Non preoccuparti.Adesso la cosa a cui dobbiamo pensare è di eliminare Voldemort”.
“Ma ci sono ancora dei Horcrux da eliminare”.Disse Ginny.
Il moro scosse la testa.
“Ho mandato una lettera a Silente tempo fa e a quest’ora avrà eliminato la coppa di Tosca Tassorosso mentre a Nagini ci penserò io”.
“Vuoi andare adesso?”Chiese la rossa sbalordita.
“Se non sono più destinato a nascere allora è meglio che lo faccia adesso.Non abbiamo molto tempo e poi l’Ordine mi starà aspettando”.
“L’Ordine?”
“Si,ho mandato un messaggio dicendo che ci saremmo incontrati alla vecchia casa del padre di Voldemort”.
Si allontanò da loro posizionandosi davanti al camino spento.
“A fra poco”.Detto questo sparì in una luce bianca.




Si ritrovò davanti ad un cancello di una grande casa decadente coperta da una fitta foschia.
Si nascose dietro un albero quando vide arrivare un Mangiamorte che non conosceva.
Prese un bastone di legno da terra e lo colpì in testa quando gli passò affianco.
L’uomo cadde a terra svenuto.Harry lo trascinò dietro ad un cespuglio e gli sfilò il mantello mettendoselo addosso.
Prima di andare fece un incantesimo di disillusione facendolo mimetizzare con la vegetazione.
Anche se c’era una fitta nebbia era meglio essere cauti.
“Ormai l’Ordine deve essere qui”.Pensò.
Si alzò il cappuccio ed entrò nella villa.
Si mischiò tra un gruppo di Mangiamorte che passavano di lì poi si allontanò entrando in un corridoio deserto.
“Devo trovare Nagini”.Pensò.
Come se l’avesse chiamata il serpente sbucò da un corridoio.
Il moro si fece da parte per farla passare.
Il boa gli lanciò uno sguardo poco interessato e quando gli fu davanti Harry,con la forza del pensiero,gli tagliò la testa.
“Fuori uno”.
Il ragazzo riprese a camminare con più velocità finchè non sentì una voce profonda,simile a quella di un rettile,provenire da una stanza con le porte socchiuse.
Io moro sbirciò dentro e vide Voldemort seduto su una poltrona verde con dietro un giovane Lucius Malfoy inginocchiato.
“Qualcuno si è introdotto nella villa.Trovalo Lucius”.Lo sentì dire Harry.
Si nascose dietro ad un’armatura quando il biondo uscì dalla stanza.
Silenziosamente vi entro chiudendo magicamente la porta dietro di se.
“Ci si rivede,Tom”.
L’uomo si alzò di scatto voltandosi.
“Chi sei tu che osi pronunciare quel nome davanti a me?”Disse con tono rabbioso.
Harry abbassò il cappuccio rivelando il viso.
“Sono Harry Potter,Tom,colui che adesso ti ucciderà”.Rispose.
“Uccidermi dici?”
I due presero a girare in tondo formando un cerchio perfetto come due lupi pronti a scattare per sbranare l’avversario.
Il moro sentì la familiare sensazione di dejavu.
“E,dimmi ragazzo,credi che hai le capacità necessarie per uccidermi?”.Continuò il mago oscuro.
Harry ghignò.
“Adesso si”.Detto questo con un movimento del braccio gli scagliò contro una folata di vento tagliente che Voldemort riuscì a neutralizzare con facilità ma sobbalzò quando vide un taglio da cui usciva sangue sul suo braccio.
Con un urlo di rabbia lanciò contro il ragazzo dei fasci verdi che Harry parò e poi si gettò dietro ad una scrivania e con un incantesimo chiuse a chiave la porta.
“Come immaginavo qui i maghi posso contrastare la nostra magia anche se non completamente”.Pensò.
“Sei abile ragazzo”.Lo sentì dire.”Saresti un ottimo Mangiamorte”.
“Questo sarebbe un invito?”.
“Perché no”.
Il moro sbirciò da dietro la scrivania per osservare la stanza e vide una porta laterale.
Scattò in piedi e si diresse verso di essa parando gli incantesimi che l’Oscuro Signore gli lanciava.
Quando entrò le candele si accesero magicamente rivelando un’enorme biblioteca.
Sorrise:tutto questo spazio lo avrebbe usato a suo favore.
Si voltò quando sentì Voldemort dietro di se.
“Arrenditi.Se lo farai potrei anche pensare di lasciarti vivere e farti diventare uno dei miei uomini migliori”.
“No,grazie.Sono qui solo per un motivo”.
L’uomo socchiuse gli occhi color sangue accecati di rabbia.
“AVADA KEDAVRA!”
“EXPELLIARMUS!”
Le due luci,una verde e l’altra rossa,si scontrarono.
Harry gemette quando sentì una forte pressione sul suo braccio.
Ancora non ci credeva che stava usando della magia senza bacchetta ma adesso non importava.
L’unica cosa a cui doveva pensare e togliere di mezzo quel mostro una volta per tutte.
Con un urlò l’expelliarmus si intensificò e l’avada kedavra ribalzò sul muro e sul lampadario per poi dirigersi verso il moro.
“REFLECTO!”Urlò puntando il palmo della mano sull’anatema.
L’incantesimo,un’attimo prima di colpire Harry,cambiò direzione dirigendosi verso il suo creatore.
“Non è possibile”.Sussurrò quest’ultimo prima di cadere a terra colpita dall’anatema che uccide.
Harry rimase immobile a fissare il corpo immobile del suo eterno nemico quando poi si sentirono delle voci e la porta si aprì lasciando entrare l’Ordine della Fenice che subito si radunò intorno al cadavere di Lord Voldemort.
Harry incontrò gli occhi azzurri di Silente che gli sorride ricambiato dal più giovane poi gli occhi smeraldini si posarono sui suoi nonni adottivi che,anche loro,lo guardavano con intensità.
Il moro fece un cenno di saluto con il capo prima si sparire in una luce bianca.




Non fece in tempo ad aprire gli occhi che si ritrovò stesso a terra bloccato da due corpi minuti e due paia di braccia che gli stringevano il collo.
Sentì una risata e si decise ad aprire gli occhi ma due chiome,una cespugliosa e castana e l’altra liscia e rossa,gli coprivano la visuale.
“Ehm Ginny,Hermione vi potreste spostare?”.
“Oh scusa Harry”.Risposero le due in coro.
Il moro si mise a sedere ma le due erano decise a non lasciarlo in pace.
“Com’è andata?”
“Che è successo?”
“Sei ferito?”
“Ti ha fatto qualcosa?”
“Su ragazze lasciategli un po’ d’aria”.Disse Ron ridendo.
Le due si zittirono e il moro lanciò all’amico un’occhiata di gratitudine.
Si mise seduto su una poltrona seguito dagli altri tre.
“Quindi…c’è l’hai fatta?”.Chiese il rosso cauto.
“Si”.
Raccontò brevemente quello che era successo e dell’incantesimo che aveva trovato sbirciando tra i libri del castello.
Rimasero per un attimo in silenzio poi Ron scattò in piedi urlando dalla gioia e cinse il collo dell’amico con un braccio mentre con l’atra mano chiusa a pugno disordinava ancora di più i capelli neri.
“Lo sapevo!Lo sapevo che c’è l’avresti fatta!”
“Ahia!Ron mi fai male!”.Urlò Harry ridendo.
Il ragazzo lo lasciò andare per ricevere un abbraccio da Hermione e un bacio sulla guancia da Ginny che poi gli cinse la vita con un braccio e gli sussurrò nell’orecchio.
“Harry,devo parlarti”.
Il moro annuì e si congedarono uscendo nel corridoio.
Seguì la ragazza in silenzio sapendo bene di cosa volesse parlare.
Si era preparato una specie di discorso ma un groppo in gola e un peso nel petto gli impedivano di parlare.
Arrivarono ad un piccolo balconcino isolato dove vi si affacciarono.
Ginny vi appoggiò le braccia facendo pendere la mani nel vuoto.
Harry decise di rimanere dietro di lei.
“Sembra che questi siano gli ultimi momenti che stiamo insieme”.Disse la rossa.
“Già”.
“Sei sicuro che James ha deciso di non tornare?”.
“Si,l’ho sentito mentre lo diceva”.
Calò un silenzio teso.
Harry ingoiò a vuoto e si fece coraggio.
“Ginny io…”
“Non preoccuparti”.Lo interruppe lei.”E’ tutto a posto”.
Lui rimase per un attimo sorpreso poi sorrise con tristezza.
Si avvicinò alla ringhiera di pietra appoggiandosi con la schiena e i gomiti.
“Ti ammiro”.
Ginny si voltò a guardarlo sorpresa.
“Cosa?”.
“E’ così.Tu sei così forte,così orgogliosa…non piangi quasi mai e se hai un problema lo risolvi a testa alta senza che nessuno ti venga in aiuto”.
“Non è vero.Tu…”.Tentò di ribattere la ragazza ma lui la interruppe.
“Io sono stato aiutato molte volte ed altre molte volte ho avuto fortuna…e non lo dico per essere modesto”.Aggiunse alla fine vendendo che lei stava per aprire bocca.
“Senza di te,di Ron,di Hermione e di tutti gli altri io non c’è l’avrei mai fatta”.
Un vento fece svolazzare i capelli di entrambi intorno al viso.
La rossa riportò di nuovo lo sguardo sull’orizzonte sorridendo.
“Anche io ti ammiro”.Disse.
Lui non si voltò anche se era sorpreso.
“Sei sempre stato estremamente coraggioso,hai sempre affrontato il pericolo senza avere la minima paura e sei così gentile con tutti anche con coloro che non ti consideravano alla loro altezza.Hai fatto così fin dall’inizio mentre io…”.Rise.”…mentre io sono rimasta nell’ombra per la maggior parte della mia vita ad osservarti”.
Il ragazzo fa per ribattere ma lei continuò.
“Sai quando ti vidi per la prima volta mi feci tanta tenerezza.Ti guardavi intorno con quell’aria spaventata e desidererai che tu venissi dalla nostra parte e infatti fu così ma quando ti vidi da più vicino fu allora che mi innamorai di te.Ti ricordi quando sei venuto per la prima volta alla Tana?”.Chiese alla fine.
“Come non dimenticarlo”.Rispoe Harry sorridendo guardandola.
“Quando scoprii che eri amico di Ron sembrava che potevo toccare il cielo con un dito,da allora feci di tutto per attirare la tua attenzione ma come potevi vedere non ci riuscivo un gran che ma poi intervenne Hermione che mi diede delle dritte su come attirare la tua attenzione”.
Risero entrambi.
“Mi sento un po’ offeso e umiliato a pensare che siamo entrambi cascati nella trappola di Hermione”.Commentò Harry divertito.
“Già”.
Risero allungo fino a quando Ginny riprese.
“Ti amo”.
Lui smise di ridere girandosi venendo intrappolato negli occhi nocciola di lei.
Quante volte aveva desiderato di gettarsi in quel mare cioccolato?
Quante vote vi si era perso?
Aveva perso il conto.
“Ti ho amato,ti amo e ti amerò per sempre ma sappi…”
Si interrupe per un attimo e quando parlò la sua voce era spezzata.
“…sappi che anche se non mi ricorderò di te,nel profondo io non accetterò mai di amare qualcuno che non sei tu”.
“Ma Ginny io potrei nascere da qualcun altro”.
“Non cambia nulla.E anche se fosse la tua educazione sarebbe diversa e potresti essere diverso e se non è così tu non ti incontrerai mai con Ron e Hermione.Tutto cambierà”.
Le lacrime cominciarono a scenderle dagli occhi.
“Non sopporterei di vederti con un’altra,non sopporterei di vederti nuovamente con la Chang”.
Si asciugò le lacrime e lo baciò.
Harry,dopo attimi di smarrimento,ricambiò il bacio.
Una mano la posò sulla schiena di lei attirandola più a se e l’altra affondo nei capelli morbidi e profumati.
Dopo un po’ si staccarono per assenza di ossigeno.
Lui appoggiò la fronte su quella di lei.
“Ti amo…ti amo,ti amo,ti amo…”.Sussurrava.
Si voltarono quando sentirono dei passi avvicinarsi ma rimasero abbracciati.
Videro avvicinarsi Ron e Hermione mano nella mano.
Lei aveva gli occhi rossi e lui aveva un sorriso tirato sulle labbra ma si poteva notare che era molto provata.
Harry si irrigidì:anche loro avevano parlato della stessa cosa,anche loro avrebbero avuto un destino diverso.
Ginny sentì il corpo del fidanzato irrigidirsi e strinse la prese intorno alla vita.
“Harry,Ginny è ora”.Disse Ron.
I due annuirono e si diressero verso il portone principale del castello dove li aspettava una carrozza che li avrebbe portati sulla pianura ove avrebbe aperto un portale che li avrebbe riportati nel loro tempo.
Prima di oltrepassare il cancello fecero un abbraccio collettivo e poi entrarono in carrozza dove erano già seduti James,Lily,Sirius e Remus.
“Cosa ci fate qui?”
“Per riportarvi a casa,ovvio”.Rispose James.”Solo io ho la capacità di aprire il varco per gli altri mondi”.
I quattro annuirono.
“Quindi voi non siete di questo tempo?”.Chiese Lily osservando in particolare Hermione e Ginny che abbassarono la testa colpevoli.
“Ci dispiace per non averti detto niente,Lily”.Si scusò la riccia.
“Avevamo paura che cambiasse qualcosa nel nostro tempo”.Disse l’altra.
Lily sorrise.
“Non preoccupatevi,non sono arrabbiata”.
La ragazza posò gli occhi verdi su Harry che arrossì leggermente.
“E tu non sei un Serpeverde”.
“No”.Rispose Harry imbarazzato anche se non era una domanda.
Sirius spalancò gli occhi.
“Eh?Lo dicevo io che eri troppo assomigliante a Ramoso per essere una serpe.Comunque a che casa sei?”
“Grifondoro”.
I quattro spalancarono gli occhi.
“Ma dai!Ti piace il Quidditch?”.Chiese Ramoso.
“Certo”.Rispose il figlio come se fosse ovvio.
“Da noi è il migliore ed è stato il più giovane cercatore del secolo infatti lo hanno ammesso nella squadra dal primo anno”.
“Davvero?”.Disse James e Sirius.
Fanno per chiedere qualcos’altro ma la carrozza si fermò e sentirono la voce di Scarlet.
“Maestà,siamo arrivati”.
I ragazzi scesero dalla carrozza ritrovandosi nella silenziosa pianura.
Il vento li colpì in volto facendo svolazzare le loro vesti.
“Posizionatevi li”.Disse James indicando una spaziò di pietra che spuntava tra l’erba.
I quattro Viaggiatori Temporali obbedirono.
“Senti ci sono altri ragazzi come noi nell’altro mondo”.Disse Ron.
“Non preoccuparti.Verranno riportati indietro insieme a voi”.
Prese un bel respiro e portò il palmo della mano sopra di se con gli occhi chiusi.
Sopra di loro apparve un grande cerchio simile a quello che li aveva portati al regno di Lune.
Harry,Ron,Hermione e Ginny si sollevarono in aria mentre il cerchio magico aumentava luminosità.
Harry e Ginny intrecciarono le dita guardandosi negli occhi.
“Ginny…”
“Harry…”
“…spero di rincontrarti ancora”.
“.Anch’io,Harry,anch’io”.
La luce divenne ancora più forte e quando svanì i quattro erano spariti.
“Una cosa è fatta”.Disse James con un sospiro.
“Voi che volete fare?”Chiese poi voltandosi verso gli amici.
“Io credo che dovrei tornare.I miei saranno in pensiero”.Rispose Lupin.
“La stessa cosa per me”.Disse Lily.
“E tu Sir?”.Disse Ramoso al migliore amico.
“Tornerò,ma voglio rimanere fino alla fine dell’anno per completare gli studi e tornerò da Ade.Sai ho intenzione di chiederle di sposarmi”.
I tre sorrise.
“Ma è grandioso!”.Esclamò James abbracciandolo.
“Ma non credi che stai andando un po’ di fretta?Insomma,vi siete conosciuti da poco”.Disse Lily dopo averlo abbracciato.
“Si hai ragione ed è per questo che voglio aspettare qualche annetto ma sai com’è l’amore non aspetta allungo”.
Risero poi i tre si posizionarono sulla piattaforma di pietra.
Il giovane re prese un lungo respiro poi alzò la mano e dietro di loro si apri un grande cerchio colorato.
Lily,Remus e Sirius si avvicinarono.Quest’ultimi furono i primi ad attraversarlo ma Lily,prima di entrare,si voltò.
“Sappi che ti amerò per sempre e se vorrai tornare…sai dove cercarmi”.Disse e poi attraverso il cerchio che subito dopo si chiuse.
Io moro abbasso lentamente la mano.
Il silenzio lo colpì violento,rotto solo dal rombo del vento che gli scompigliava i capelli.
Dietro di lui Scarlet posò una mano sul petto e chinò il capo come se stesse pregando.
James rimase a fissare allungo il punto in cui erano spari i suoi amici poi si voltò.
“Andiamo”.
“Si,signore”.




Lily cadde sull’erba gemendo di dolore e si rialzò a fatica guardandosi intorno.
Era ad Hogwarts.
Era a casa.
Altri gemiti la distrassero facendola voltare verso Remus e Sirius che si rialzavano.
“Ma non poteva farci cadere su qualcosa di morbido”.Disse il moro.
“Ritieniti fortunato che non siamo caduti nel lago”.Ribattè il biondo.
I tre si alzarono pulendosi i vestiti dall’erba.
“Quindi…siamo tornati”.Disse Lily fissando il castello.
Gli altri due annuirono,anche loro fissando la scuola.
“Bhe…che ne dite se andiamo a vedere che è successo durante la nostra assenza?”Disse Sirius.
“Ok”.
Si diressero verso l’entrata principale.

L’entrata di una nuova vita.

Una vita senza di lui.




Lily scese le scale con calma aggiustandosi la pesante borsa a tracolla sulla spalla salutando qualche volta un suo compagno di casa o di classe.
“Ehi,Lils!”.Si sentì chiamare.
Si volto e sorrise quando vide arrivare Remus e Sirius.
Quest’ultimo le circondò le spalle.
“Dormito bene?”Chiese gentilmente Remus.
“Bene e voi?”
“Una meraviglia”.Rispose il moro con un ghigno.
Lily sorrise.
Era passata una settimana.
Una settimana senza di lui.
Quando erano arrivati avevano pensato che il Ministero avesse mobilitato gli Auror per cercarli e i loro genitori in lacrime,tranne quelli di Sirius ovviamente,invece Silente aveva già sistemato ogni cosa modificando la memoria degli studenti.
Loro non si erano mai mossi da lì,i Viaggiatori Temporali non erano mai esistiti e di James era stato detto che,per motivi di famiglia,si era dovuto trasferire in America doveva avrebbe completato gli studi.
Una mezza verità,diciamo.
Ma comunque era molto difficile svegliarsi tutti la mattina e andare a colazione senza sentire la sua risata cristallina e gioiosa.
Sirius,in questa settimana,aveva fatto di tutto per cercare di prendere il posto del suo migliore amico e ci riusciva ma comunque non poteva riempire il vuoto che si era aperto nei loro cuori.
Remus era rimasto il solito ma se lo si guardava negli occhi si poteva intravedere una grande tristezza.
E Lily…bhe Lily si era letteralmente catapultata nello studio con la scusa che doveva studiare per gli imminenti esami ma lo faceva solamente per riempire la mente e non pensare a lui.Dopo ore intere di studio nella biblioteca correva nel suo dormitorio a notte inoltrata,si infilava nel letto e piangeva fino allo sfinimento finchè non i addormentava.Le amiche cercavano in tutti i modi di consolarla ma lei continuava a dire che stava bene,che non c’era da preoccuparsi.
Ovviamente era un’enorme e stratosferica bugia.
Invece Nancy era stata riportata indietro da James dopo averle rimosso l’incantesimo di assoluta obbedienza che gli aveva lanciato Krad.Da allora lei si comportava in modo diverso,rimaneva sempre bellissima certo e continuava ad avere molti spasimanti ma si impegnava in ogni piccola cosa che faceva ed era più gentile.
Lily la vide passare proprio in quel momento davanti a lei.
“Ciao”.La salutò la mora.
Lily le sorrise e ricambiò il saluto.
Le piaceva questa nuova Nancy Slohan.
Per quanto riguarda il mondo magico,si era sparsa la notizia della morte di Colui-che-non-doveva-essere-Nominato per mano sconosciuta.Tutti i Mangiamorte erano stati catturati,alcuni già giustiziati,mentre altri si erano salvati con solo qualche anno alla prigione di Azkaban come Lucius Malfoy.Si è scoperto che anche qualche giovane mago si era unito come Regulus Black,il fratello minore di Sirius,ma era stato deciso di non dare loro nessuna punizione perché,probabilmente,sono stati plagiati dai genitori,cosa assolutamente vera.Tra questi ragazzi c’era anche Codaliscia,ovvero Peter Minus.I due Malandrini,quando lo avevano saputo,si era catapultati da Silente per chiedere spiegazioni sicuri che gli Auror avevano sbagliato ma il vecchio preside aveva fornito loro tutte le prove che dimostravano che Peter Minus era un Mangiamorte partendo dal Marchio Nero.
Lily ritornò alla realtà quando si sedette al tavolo dei Grifondoro tra Sirius e Remus.
Si riempi la ciotola davanti a se di latte e cereali e spalmò sul suo toast burro e marmellata.
“Giorno gente!”.Urlò Alice sedendosi di fronte a loro seguita da Frank,il suo fidanzato.
“Buongiorno”.La salutarono i tre.
“Come state?”
Sirius,Remus e Lily si trattennero nell’alzare gli occhi al cielo.
Era da quando erano tornati che tutti chiedevano la stessa cosa ogni mattina.
“Stiamo bene”.Rispose educatamente Remus.
La bruna sorrise soddisfatta.
“Andiamo a lezione”.Disse Lily dopo aver terminato la sua colazione.
“Che cosa abbiamo adesso?”.Chiese Sirius alzandosi.
“Trasfigurazione”.Rispose Lunastorta.
Si avviarono verso l’aula e si sedettero agli ultimi posti come facevano da una settimana.
I due Malandrini dietro e Lily davanti,da sola.
Dopo pochi minuti arrivò la professoressa Mcgranitt.
“Seduti”.Ordinò con la solita severità.
Dopo che tutti gli alunni obbedirono si posizionò davanti alla cattedra affianco ad una lavagna.
“Oggi studieremo come trasformare un sasso in una postola munita di pallottole d’argento.Chi sa dirmi che cos’è la pistola?Signor Black?”
“E’ un’arma babbana che i babbani usano tra di loro per difendersi o/e per uccidere”.Rispose il moro.
“Molto bene.5 punti a Grifondoro.Questo incantesimo sarà utile a chi vuole diventare Auror e a combattere in campo babbano.Ora chi sa dirmi qual è l’incantesimo che…?”
La professore non finì di completare la domanda che la porta si aprì.
“Scusi il ritardo professoressa”.Disse una voce maschile.
Lily sobbalzò.

Quella voce…

“Signor Potter,vedo che ci ha onorati della sua presenza”.Disse la donna scrutandolo severamente, infastidita di essere stata interrotta nel bel mezzo della spiegazione.
“Scusi prof e che ho avuto un contrattempo”.Rispose James passandosi una mano tra i capelli scompigliati ghignando.
“Non mi faccia perdere altro tempo Potter e si sieda prima che leva dei punti alla sua casa”.
James obbedì e si sedette vicino a Lily,l’unico posto libero,continuando a ghignare mentre i compagni di classe lo guardavano stralunati.
La professoressa li richiamò all’ordine.
“Bene,credo che lei sappia qual è l’incantesimo che trasforma un sasso in una pistola,vero Potter?”
“Sempre che sappia cosa sia una pistola”.Sussurrò un Serpeverde ad un suo compagno che ridacchiò.
“Certo prof.E’ l’incantesimo Geosagitter e una pistola è un’arma babbana che i babbani usano per difendersi o per accoppare gli idioti che stanno loro sulle…”
“Va bene così,Potter”.Lo interruppe la donna mentre la classe scoppiava in una risata fragorosa e i serpeverde fumavano di rabbia.
Quando la Mcgranitt li fece zittire continuò a spiegare e ordinò loro di provare l’incantesimo che riuscì solo a James,Lily e Remus.
La campanella suono.
Mentre Lily rimetteva in fretta la sua roba nella borsa alzò la testa ma James era già sparito.
Uscì in fretta dall’aula seguita da Black e Lupin.
Lo trovarono nel giardino appoggiato alla grande quercia.
Quando li vide sorrise.
“Allora?Sorpresi eh?”
“James come…tu avevi detto che non saresti più tornato”.Disse Remus.
“Io e Scarlet siamo riusciti a trovare un compromesso con il Concilio prendendo la scusa che sarebbe stato utile avere una certa conoscenza su un altro mondo,così eccomi qua”.
“E chi si occupa della cattura degli angeli neri?”.Chiese Sirius.
“Durante la settimana mi sono messo sotto e risolto per parte il problema così ho potuto lasciare il castello nelle mani della guardie ma se ci sono problemi dovrò tornare immediatamente…”
Fece una pausa.
“…mi stava per scoppiare la testa tra lezioni di botton,riunioni nazionali,incontri con i cittadini per risolvere i problemi del paese…non c’è la facevo più senza di voi”.
Sirius e Remus sorrisero addolciti.
“Oh Jamie…”
Si abbracciarono e dopo qualche minuto si lasciarono.
“Ho sentito di Voldemort e di…Minus”.Disse il moro.
“Già.Non posso crederci che ci ha tradito”.Disse Sirius con rabbia stringendo i pugni.
“Lasciatelo perdere.Peter era debole e si è lasciato soggiogare dall’oscurità.Stava con voi solamente perché sapeva che voi eravate forti e sarebbe stato al sicuro ma poi ha trovato qualcun altro con più potere”.Disse Lily senza pensare.
Sobbalzò quando capì cosa aveva detto.
“S-Scusatemi…io non volevo”.
I tre le sorrisero.
“Non preoccuparti,hai ragione.Peter ha mirato al potere fin dall’inizio e noi ci siamo cascati come dei conigli”.La rassicurò James.
“Non è colpa vostra”.Ribattè Lily.
Calò il silenziò rotto solo dal rombo del vento estivo.
“Non rimarrai per sempre,vero?”.Disse Lily.
“Rimango fino al diploma”.Rispose James.
Sentirono la campanella suonare.
“Per fortuna abbiamo un’ora libera”.Disse Sirius osservando gli studenti che uscivano nel parco per godersi l’ora libera.
“Ehi,ragazzi!Venite a farmi un bagno con noi!”.Urlò Alice prima di correre,insieme a Frank,verso il lago e buttarsi insieme ai vestiti.
I quattro risero.
“Quella è matta”.Disse Lily scuotendo la testa.
“Non so voi ragazzi ma mi butto anche io”.Disse Sirius e corse anche lui verso il lago togliendosi le scarpe durante il tragitto.
Remus alzò gli occhi al cielo e lo seguì.
Anche Lily fa per andare ma James la trattenne per un braccio.
“Lily”.
“Si?”
“Vorrei chiederti una cosa”.
“Sono tutta orecchi”.Rispose lei sorridendogli.
Si sedettero a terra all’ombra della quercia.
Il moro le prese le mani tra le sue.
“Lily io…io ti amo”.
La ragazza sorrise.
“Anche io ti amo,Jam”.
“Si…io ti sono venuta dietro per sette anni di fila…”
La rossa sospirò.
“Lo so e…sono stata così stupida.Se non fossi stata così orgogliosa e così testarda avremmo potuto passare più tempo insieme e invece…”
“Lily”.La interruppe lui.
“Tu che faresti se avessi la possibilità di riempire tutto il tempo perduto?”.Chiese guardandola dritta begli occhi.
Lily sapeva che se gli avesse mentito lui l’avrebbe capito al volo ma lei non aveva alcune intenzione di dire una bugia quindi perplessa per la domanda rispose con tutta sincerità.
“Ne approfitterei,ovvio”.
James sorrise.
“Bhe allora…”
Sfilò dalla tasca dei pantaloni una scatolina quadrata di velluto rosso.
Lily trattenne il respiro.
“James…”
Il ragazzo lo aprì rivelando un splendido anello d’argento con un diamante grande quanto una nocciolina dal bianco all’azzurro chiaro.
“…Lily Evans vorresti farmi l’onore di diventare la mia regina?”
Gli occhi le si riempirono di lacrime.
“Si…in tutte le lingue del mondo”.
James sorrise e sfilò delicatamente l’anello dalla scatoletta per poi metterglielo all’anulare della mano sinistra.
Lily lo osservò sul suo dito poi con un grande sorrise,mentre lacrime di felicità le scorrevano sulla guance,saltò al collo di James facendolo cadere all’indietro sull’erba ridendo.
“Ehi piccioncini!Non rimanete lì,venite a fare un bagno!”.Sentirono urlare Sirius.
I due si alzarono sorridendo.
“Lo sai che così hai dato alla possibilità a Sirius di anticipare la sua proposta di matrimonio ad Adelaide?”.Disse Lily.
“Cero che lo so”.Rispose lui ridendo.
Osservarono i loro amici che sguazzavano nel lago spruzzandosi l’acqua addosso.
Lily lo guardò.
“Insieme?”
Lui le sorrise.

“Per sempre”.






                                                                                                   Fine

FINE DELLA STORIA!!!MA HO ANCORA ALTRE IDEE!!!QUINDI NON PERDETEMI DI VISTA!!!!SE ANDATE NEL MIO LINK POTRETE TROVARE LE TRAME DELLE FUTURE FANFICTION CHE HO INTENZIONE DI SCRIVERE!!!FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE IN UN COMMENTO!!!ALLA PROSSIMA!!!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: RoryPotter