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Autore: biondich    13/07/2010    1 recensioni
La vicenda è ambientata sullo sfondo dei preparativi per lo scontro pacifico con i Volturi. Alexander, vecchio amico di Edward, si unisce ai testimoni in difesa di Renesmee e nel frattempo trova ed allena una neonata , Claire, che dimostra di essere un' abile oltre che splendida vampira. E se pochi giorni dopo l'incontro con i Volturi , il ritrovato equilibrio nella vita dei Cullen venisse nuovamente spezzato da un ostile vampiro che rivendica la sua neonata e che sembra essere collegato al recente incontro con i noti vampiri italiani? Buona lettura!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccovi il 7 capitolo!

Fatemi sapere cosa ne pensate=)

Nel frattempo rinnovo i ringrazamenti a : Ann1x9x9x4 grazieeeee!mi fa piacere che la storia seguiti a piacerti!

e ringrazio Marti_18 per la sua recensione! è un piacere sapere che anche tu segui questa storia!

Beh, spero di continuare a ricevere i vostri pareri!

Buona lettura a tutti,

Francesca

 

Emmett scattò in avanti con un’aria minacciosa. Aveva deciso di mettere in pratica il suggerimento di Claire e adesso era più agile e veloce.

Non sapendo come contrastarlo, la ragazza decise di schivarlo. Con sua grande sorpresa ,ci riuscì.

Claire spiccò un salto e con una capriola a mezz’ aria atterrò alle spalle del suo avversario.

Emmett si girò pronto a colpirla, ma fu atterrato dalla vampira con un colpo allo stomaco .

La ragazza lanciò uno sguardo furtivo ad Alexander. Il vampiro osservava lo scontro dallo stesso punto in cui lei ,poco prima ,aveva assistito alla dimostrazione.

Alex si sporse leggermente in avanti e guardò Emmett.

Claire non fece in tempo a spostarsi . Fu travolta dalla potente carica del grosso vampiro dai capelli scuri e cadde violentemente a terra.

Si sentì lo sguardo di Alex addosso e non poté fare a meno di sentirsi terribilmente imbarazzata.

“Wow Claire, se il tuo obiettivo è dimostrare ad Alexander che sei più in gamba di una qualsiasi altra neonata, direi che stai fallendo miseramente!”-pensò la ragazza dentro di sé.

“Ehi sorellina non dirmi che è bastato questo a stenderti!”- le disse Emmett divertito.

La vampira si rialzò e si concentrò al massimo. Ed ecco un’altra illuminazione: la parte sinistra del costato di Emmett era più sensibile di quella destra. Probabilmente era dovuto al recente scontro con Seth.

Una volta colpitolo in quel punto, Em sarebbe stato notevolmente più lento nel recupero e nelle prese.

Schivò due potenti colpi dell’avversario e colpì con forza nel punto stabilito. Il colpo rimbombò nella gabbia toracica di Emmett.

Il grosso vampiro si piegò sulle ginocchia tenendo premuta una mano sul torace. Digrignò i denti e serrò la mascella.

“Per oggi ne ho prese abbastanza”- commentò a denti stretti ,mentre ,a fatica, si rimetteva in piedi. “Domani voglio la rivincita, sorella”.

Alexander si avvicinò con passo leggero. I suoi occhi scintillarono entusiasti mentre il viso veniva illuminato dal suo sorriso caldo e bellissimo.

“Tutto bene, Em? Era un bel colpo …”-gli domandò con voce rilassata. Si era entusiasmato osservando i suoi due compagni combattere.

“Figurati, non l’ho sentito nemmeno!”- mentì spudoratamente l’amico con il sorriso più falso che riuscì a fare.

“Quanto a te Claire …”- disse Alex rivolto alla ragazza.

“Ecco, ce l’avrà con me perché non ho seguito le sue direttive e non ho prestato attenzione.Bel lavoro Claire!”- disse tra sé lei ,con un filo di ironia.

“Lo so Alex, hai ragione, avrei dovuto usare le mosse che mi avevate fatto vedere ,ma il fatto è che le ho dimenticate ,ma non volevo che ti arrabbiassi e così …”- si accorse ,mentre gli rifilava quella mezza verità, che Alexander era rimasto in silenzio e che la guardava divertito ,curioso di sapere il resto della storia - “ e così , ho deciso di improvvisare”- terminò poco convinta.

“Stavo per dirti che te la sei cavata alla grande e raccomandarti di seguire meglio le direttive la prossima volta, ma vedo che la seconda parte del mio discorso l’hai già affrontata da sola. Perciò, beh, non mi resta che dirti che hai fatto davvero un ottimo lavoro”- le rispose Alex quasi dispiaciuto che la sua bellissima allieva si fosse fatta di lui l’idea di un vampiro burbero e pignolo che non vedeva l’ora di muovere le sue critiche.

Claire fu grata di essere un vampiro perché altrimenti il suo colorito sarebbe diventato purpureo. Si sentì una stupida. Si morse il labbro e balbettò qualcosa di incomprensibile.

“Dovresti vedere la tua faccia, Claire! Sembri un cane bastonato!”- commentò Emmett trattenendo a stento una risata.

Alex le sorrise raggiante sperando che la cosa la tirasse su di morale. Accidenti, non ci sapeva fare davvero con quel genere di cose. Fortunatamente per lui, quel sorriso bastò.

Dopo altre tre ore di allenamento, decisero di tornare a casa.

Alexander trovò Edward ad aspettarlo sulla soglia di casa.

“Noi due dobbiamo parlare, amico mio”- gli disse amichevolmente il vampiro dai capelli ramati.

“Vedo che non risparmi il tuo potere su nessuno, Ed. Avrai sbirciato anche sull’argomento di cui vorrei discutere con te.”- rispose Alex.

“In realtà, speravo fossi tu a dirmelo.Ti ascolto”- rispose Edward. Passeggiarono, allontanandosi dall’abitazione.

“Hai una splendida famiglia, sai?”- constatò Alexander con un velo di malinconia nella voce.

“Ti ringrazio,sappi che ne fai parte anche tu”- rispose Edward sforzandosi di non ascoltare i pensieri dell’altro. Voleva che fosse l’amico ad aprirsi con lui e ad esprimergli le sue preoccupazioni. Qualcosa non andava in Alex quel giorno.

“Sono curioso”- cominciò il vampiro biondo- “Come hai fatto a convincere Isabella a diventare una di noi?”

“Ah,”- disse Edward abbassando lo sguardo e sorridendo con un velo di orgoglio- “A dire il vero, è stata Bella a convincere me. Sono sempre stato contrario alla sua trasformazione, ma le circostanze mi si sono fatte avverse e la sua trasformazione è diventata l’unico modo per non perderla per sempre. Ora più che mai mi rendo conto di quanto mi sarei perso, se Bella non fosse diventata immortale.”

“Le tue parole mi confortano, amico mio. Tu rappresenti l’eccezione alla regola. Hai una famiglia meravigliosa, una figlia unica e bellissima, una moglie che ti ama più di ogni altra cosa. È tutto così …. umano, non trovo altra parola per descriverlo.”

Un sorriso sghembo illuminò il volto di Edward.

“Umano … È paradossale, per noi, utilizzare questo termine.Ma essere umano è ciò che ho sempre desiderato. E tu?”- domandò Edward.

“Anche io l’ho desiderato intensamente. Sai, c’è una storia che non ti ho mai raccontato, amico mio.

Si chiamava Penelope Grant ed era la giovane più affascinante che avessi mai visto. Una bellezza così pura, dolce ed eterea.

Mi innamorai di lei, perdutamente.

Non so come, ma anche lei si innamorò di me, un mostro. La amavo con tutto me stesso a tal punto, che per proteggerla, decisi di tenerle nascosta la mia vera natura.

Fu il periodo più felice della mia eternità,sai?

Eravamo solo io e Penny. Niente di più e questo ci bastava.

Per amor suo divenni vegetariano. Non volevo farle del male, non potevo permettere che accadesse. Ero veramente felice. Decisi che l’eternità non avrebbe significato nulla se non la potevo passare con lei.

Era così egoista desiderare che anche lei divenisse una vampira? Era davvero così sbagliato immaginare un’eternità con la donna che amavo più di ogni altra cosa al mondo?

Ma non avevo tenuto contò della sua umanità. Così fragile, così innocente , così … Una sera”- proseguì a raccontare Alexander con gli occhi velati dalla tristezza e dalla malinconia - “ passeggiavamo per Victoria Park quando un gruppo di neonati ci circondò. Ci attaccarono. Penny cadde a terra battendo violentemente la testa e perdendo i sensi.

In preda alla disperazione, una volta uccisi i neonati, la portai all’ospedale più vicino. Rimasi con lei tutta la notte.

Il medico la visitò e le fece alcune radiografie. Penny aveva un tumore al cervello, in stadio avanzato.”- fece una pausa, la voce gli si spezzò in gola. Guardò in basso e sorrise amareggiato.

“Ma Penny Grant ,oltre ad essere bella ed incredibilmente dolce, era la ragazza più coraggiosa e testarda che io avessi mai visto.

Il giornale di Londra pubblicò un articolo su dei misteriosi vampiri frequentatori di Victoria Park ed io decisi di dire a Penelope la verità.

Le spiegai chi ero, come stavano le cose, le dissi tutto.

Ricordo che mi guardò, mi accarezzò il viso e mi baciò dolcemente. Capii che non le importava .

Capii che non potevo perderla.

Le disegnai il nostro futuro insieme, eterno, le dissi che era l’unico modo per poter guarire del cancro, che sarebbe sopravvissuta …

Penny però, credeva fermamente nella sua educazione religiosa e la morte non la spaventava. Ma spaventava me. La sua morte mi terrorizzava.

Insistetti con il dirle che l’eternità non avrebbe avuto senso per me, senza di lei, la implorai di non lasciarmi da solo nel vuoto di una vita priva del suo sorriso ma … Lei mi rispondeva che se ci eravamo innamorati era proprio perché eravamo così diversi e che, a parte me, i vampiri la terrorizzavano e la ripugnavano, erano il Male.

Non potevo costringerla, lei non avrebbe voluto. Decise di vivere a pieno quel poco tempo che le restava e lo fece. Non passò momento senza che lei sorridesse. Morì nel sonno un mese più tardi, con il sorriso sulle labbra. Non potevo neppure piangerla! Aveva ragione lei! I vampiri erano il Male.

E così iniziai di nuovo ad essere un vigilante. Abbandonai lo stile di vita vegetariano e mi trasformai in un mostro sanguinario, vendicativo e spietato con i vampiri.

Se i vampiri erano il Male, andavano eliminati. Tutti. Nel nome di Penny.

Nel frattempo, la notizia dei vampiri di Londra era giunta in tutta Europa e non tardò ad arrivare alla Corte di Aro che, con la sua nota sagacia, non ci mise molto a capire che dietro a quel fatto, increscioso per la comunità di vampiri, c’ero io.

Mi sguinzagliò dietro Demetri e da qui, la storia la conosci.

Liberatomi del segugio dei Volturi, tornai a Londra. Sebbene il mio cuore sanguinasse ancora (si fa per dire!) per il mio perduto amore, ritrovai un po’ di autocontrollo e mi resi conto che stavo sbagliando.

Non potevo eliminare l’intera razza dei vampiri, era impossibile. Ogni giorno ne nascevano di nuovi. Improvvisamente capii o, almeno credo, quello che Penny avrebbe voluto da me. Come ben sai, ho deciso di tornare ad essere vegetariano. Beh, questo mi ha aiutato a capire che potevo fare qualcosa di meglio che uccidere. Potevo sconfiggere il Male cambiandoli, migliorandoli tutti. O meglio, tutti quelli che incontravo. Un’intera vita dedicata ad aiutare il prossimo. Quando ho cominciato a seguire Claire, questa idea non era altro che un sussurro nella mia testa, ma in questi mesi passati a cercarla, il sussurro è diventato un ruggito ed ora l’idea si è trasformata in una ferma convinzione.

Anche per questo sono venuto da te e da Carlisle, perché so che insieme potremo “educare” sempre più immortali, creare una pacifica convivenza e tornare, finalmente, ad essere un po’ “umani”.

Gli occhi dorati di Edward si posarono sull’amico e, con un sospiro, disse:”Avevo saputo della vicenda di Londra e che Aro ti stava cercando ma, non avevo idea di quello che avevi sofferto, povero amico mio. Anch’io una volta ho creduto che Bella fosse morta ed ho cercato di porre fine ai miei ormai inutili giorni andando a Volterra a provocare l’ira dei Volturi. Ma, il mio era soltanto un errore di interpretazione di una visione. Bella era viva e mi ha salvato ed ora siamo felici insieme! Si, credo che la tua Penny avrebbe voluto per te una vita “normale” e serena e quello che stai facendo è il modo giusto per trovarla.”

   
 
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