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Autore: Padme86    13/07/2010    5 recensioni
Salve, signori e signore.
Benvenuti alla celebrazione dell’Amore.
Mi presento, io sono il Cantastorie.
In questa raccolta vi narrerò diverse favole d’amore.
Ogni capitolo narrerà una storia diversa.
Per cui mettetevi comodi e lasciatevi cullare dal calore dell’Amore.
-In occasione dei miei tre anni su questo sito, festeggio con questa raccolta.-
Sesta Favola: Amore o Passione? Questo è il dilemma.
Rei, uomo dai sani principi.
Kei, uomo di ghiaccio ma dall’animo bruciante.
La passione li lega.
Ma l’amore li unirà per sempre?

[Dedicata alla mia lover per il suo compleanno]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ben ritrovati, signori e signore, è sempre in Cantastorie che vi parla

Salve, signori e signore,

sono sempre il Cantastorie pronto a narrarvi una nuova favola d’amore

 

Questa storia parla di una giovane col cuore segnato da una grave perdita.

E del ragazzo dagli occhi di ghiaccio e il cuore anch’egli ferito che la salvò.

Il dolore nel perdere un amore.

La speranza nel ritrovarlo.

Il coraggio di viverlo.

 

Buona lettura miei gentili spettatori, spero che sia di vostro gradimento.

 

 

 

Il coraggio di amare

 

 

Era passato un anno… Un anno esatto da quando aveva perso il suo amore, la sua vita.

Uno stupido incidente glielo aveva portato via, per sempre.

Osservando una fotografia, una giovane dal cuore infranto lottava contro le lacrime che premevano per uscire dai suoi occhi blu.

I capelli castani tenuti in ordine alla meno peggio da un fermaglio, il bel viso segnato dalla stanchezza e le labbra rosee contratte in una smorfia di dolore.

Una giovane molto tormentata sapete?

Tormentata da un senso di colpa terribile.

Dal dolore di aver perso la persona amata.

Osservò le valigie e i vari scatoloni nella sua stanza: quel giorno stesso lei e suo padre si sarebbero trasferiti a causa del lavoro di quest’ultimo e lei avrebbe iniziato il primo anno di università.

Forse cambiare aria le avrebbe fatto bene, così le aveva detto suo padre preoccupato per lei.

Ma sentiva che non era vero: lei non avrebbe mai dimenticato e non avrebbe mai smesso di amarlo.

Non avrebbe mai scordato i suoi occhi ametista guardarla con amore.

Nemmeno i suoi capelli argentei.

Così come il suo viso perfetto e il fisico scolpito, le sue grandi e forti braccia che la cingevano con amore tutte le volte.

Forse è il caso che vi racconti cosa turba questa giovane…

Il suo fidanzato, Kei Hiwatari, morì un anno fa.

Un incidente in moto, mentre cercava di evitare un bambino che attraversava con il rosso ed è finito sotto un camion.

La stessa sera in cui avrebbe dovuto vedersi con lei… Era in ritardo e correva molto forte.

Fece appena in tempo ad evitare quel piccolo incosciente che, proprio quella sera, aveva pensato di attraversare con il semaforo rosso.

I medici le dissero che non aveva sofferto: era morto sul colpo.

La giovane, per mesi, non mangiò, né uscì di casa… Non voleva parlare con nessuno, né vedere qualcuno, era come se il mondo intorno a lei non esistesse.

Passò circa otto mesi così, quando il padre le diede la notizia che presto avrebbero dovuto cambiare città a causa del suo lavoro.

Ed ora era lì, pronta a partire per chissà quale destinazione…

Prese la foto, una delle poche che li ritraevano insieme, a lui non piaceva molto essere fotografato.

Erano loro due, davanti alla sua bella villa, abbracciati… Una lacrima le solcò il viso, quando sentì bussare alla porta e vide suo padre entrare.

“Tesoro, è ora di andare.”- le disse amorevolmente il genitore, strappandole un mezzo sorriso.

Suo padre era sempre molto gentile con lei.

L’aveva allevata da solo dopo che la madre era scomparsa, dandola alla luce.

Non l ’aveva mai picchiata e a stento la sgridava, a parte quando davvero lo meritava.

Un buon padre con un unico difetto: lavorava troppo.

Era un avvocato molto bravo e il suo studio si stava trasferendo in una nuova città e di conseguenza era costretto ad andare via.

Ma aveva accettato soprattutto per amore della figlia: una nuova città e delle nuove amicizie potevano aiutarla più di uno psicologo.

“Arrivo subito, papà.”

“Come ti senti, Mylie?”

Ecco signori, questo è il nome della nostra triste protagonista, molto dolce non trovate?

“Papà, non chiedermelo sempre, se ho accettato di venire è perché penso che tu abbia ragione… Ho bisogno di cambiare aria.”

“Sono contento di sentirtelo dire e poi, comunque vada, lo porterai sempre nel cuore.”

“Lo so, grazie.”

“Coraggio, prendi le tue valigie, agli scatoloni penso io.”- Mylie sorrise e i due, dopo aver caricato tutto sul furgoncino che avevano noleggiato, si diressero verso la nuova città che li avrebbe ospitati.

La giovane osservava la sua città natale farsi sempre più lontana, guardando il cielo come a cercare un qualche tipo di conforto.

‘Kei, proteggimi da lassù…’

 

*

 

La nuova città non era per niente brutta, anzi era luminosa e molto vitale. Così come lo era la sua università: aveva un campus e molti corsi a cui si poteva partecipare, così come le confraternite e le feste che gli studenti organizzavano.

Dato che suo padre sarebbe sempre stato molto impegnato e per lei era ora di diventare indipendente, visti i suoi diciannove anni, aveva optato per vivere nel campus.

Chissà, magari si sarebbe anche divertita a condividere la stanza con qualcuno. Sperava solo di trovare una persona simpatica…

Dopo aver sbrigato le varie formalità si diresse verso il dormitorio misto, cercando la sua stanza. La osservavano tutti, dopo tutto era la nuova arrivata, era normale che attirasse l’attenzione.

Arrivò alla sua stanza e bussò, ricevendo un allegro invito ad entrare e trovò una giovane bionda dagli occhi verdi, intenta a vestirsi. Il viso era un po’ rotondo ma comunque ben fatto e aveva l’aria di essere un atleta, il fisico era tipico degli sportivi, ed era vestita con toni molto allegri.

“Ciao! Tu devi essere la mia nuova compagna di stanza! Io mi chiamo Annie, piacere di conoscerti!”- allegra e vitale, esattamente quello che sperava di incontrare la nostra protagonista.

“Piacere mio, io sono Mylie.”

“Che nome grazioso, mi piace! Allora, lì ci sono il tuo letto e il tuo armadio, io sono qui da un anno e se ti serve qualcosa non esitare a chiedere.”

“Grazie, sei molto gentile.”- la ringraziò con un sorriso, mettendo le sue valigie ai piedi del letto e cominciando a sistemarsi. Fece il letto e sistemò i suoi vestiti nell ’armadio, passando poi ai suoi effetti personali e cari. Mise la foto di lei e Kei sul comodino, suscitando la curiosità della compagna di stanza.

“Quello è il tuo ragazzo? Accidenti, è davvero bello!”- l’espressione di Mylie divenne triste, non rispondendole… Annie, preoccupata, le si avvicinò, temendo di aver detto qualcosa di male.

“Scusa, per caso ti sei arrabbiata?”- le domandò gentilmente la ragazza, strappandole un sorriso: era veramente gentile, era stata fortunata.

“No, tranquilla. È solo che… Ecco lui… E’ morto un anno fa, un incidente, e mi fa ancora un po’ male.”

“Mi dispiace così tanto, scusami!”- senza pensarci Annie la cinse in un abbraccio che lasciò di stucco la giovane Mylie.

“Non volevo farti intristire e ti prometto che ti aiuterò. Ritroverai il sorriso, ne sono sicura.”- Mylie fu colpita da tanta tenerezza e ricambiò l’abbraccio.

Per il resto della giornata parlarono e scherzarono, come se si conoscessero da sempre e la nostra protagonista cominciava a sentirsi più leggera.

Annie le fece fare un bel giro dell ’università e scoprirono di avere molti corsi insieme, cosa che riempì di gioia la bionda.

Si trovano nel cortile del campus quando le due videro due ragazzi avvicinarsi a loro: uno aveva i capelli grigi e gli occhi smeraldini ed Annie corse ad abbracciarlo e baciarlo, mentre l’altro era davvero bellissimo…

Capelli rossi come il fuoco, tenuti in ordine da una piccola coda bassa.

Occhi così azzurri da poter essere paragonati ai ghiacci dell’Antartide.

Fisico esile e asciutto, ma comunque tonico e atletico.

Ma la sua pelle… Era così lattea e delicata da sembrare di porcellana.

Sembrava una bellissima statua d’avorio.

Per un attimo la piccola Mylie sentì le guance imporporarsi.

Non trovate che sia adorabile?

“Ehi piccola, ti ho cercata dappertutto!”- disse il ragazzo che teneva abbracciata Annie e le baciava affettuosamente la guancia, strappandole una risata divertita.

Per un momento Mylie rivide lei e Kei…

“Scusami, ma stavo mostrando alla mia nuova amica e compagna di stanza l’università. Ragazzi, lei è Mylie, la nuova arrivata. Tesoro, loro sono Boris Huznestov, il mio ragazzo, e lui è Yuri Ivanov, il nostro migliore amico.”

Mylie si mise in piedi stringendo la mano a Boris, che la salutò in maniera simpatica, poi si avvicinò a Yuri: entrambi sembravano imbarazzati, quando fu il ragazzo a rompere quell’imbarazzante silenzio.

“Ciao, ben arrivata.”

“Grazie mille.”

Non trovate che siano adorabili? Così timidi e beatamente innocenti di cosa avrebbe scatenato in loro quell’innocente incontro.

“Sentite, stasera c’è una festa nel nostro campus, perché non porti la tua nuova amica?”- chiese Boris ad Annie, che entusiasta sperava di convincere la ragazza.

Dopo quanto le aveva raccontato l ’aveva presa subito in simpatia, grazie al suo carattere generoso e gentile. Era fatta così e credetemi, proprio per questo aveva conquistato uno come Boris.

Un ragazzo allegro, certo.

A volte un po’ troppo e con il brutto vizio di parlare a sproposito.

Ma amante della vita e delle sue gioie.

Insomma, il ragazzo perfetto per un’anima lucente come Annie.

“Ecco, non lo so…”

“Eddai, almeno faresti anche compagnia a questo sfigato del mio amico. Da quando ha mollato la sua ragazza sembra una mummia, non riesco a farlo uscire.”

“Boris, te l ’hanno mai detto che sei un rompi coglioni?”

“Molto spesso, ma ormai lo prendo come un complimento.”- le due ragazze risero, mentre Yuri scosse la testa esasperato, prendendosi qualche secondo per studiare Mylie.

Era molto bella, nulla da dire.

Con quegli occhi blu e quel viso così liscio e perfetto.

Un fisico quasi perfetto e i capelli così morbidi e setosi.

Ma la cosa che più lo aveva colpito era stato il suo sguardo…

Tristezza, dolore, malinconia.

Le leggeva in quelle iridi come il mare che lo avevano davvero stupito.

“Avanti Mylie, ti farà solo bene.”

“Va bene, mi avete convinta. Yuri, tu verrai?”- nemmeno lei seppe da dove le uscì quella domanda, sapeva solo che sperava tanto che ci fosse anche lui.

“Bhe, credo di si.”

Fu a questo punto che un diavoletto biondo decise di fare qualcosa…

“Yuri perché non fai fare un altro bel giro a Mylie? Io e Boris abbiamo da fare…”

“E cosa mai avreste da fare a quest’ora?”

“Questioni di coppia e ti ho detto tutto. Divertitevi, ci vediamo stasera!”

“Annie, aspetta…”- disse Mylie all ’amica, che però le rispose con un occhiolino e corse verso il dormitorio, tenendo per mano il suo ragazzo, che alzava il pollice all’amico.

“Quei due disgraziati, se stanno anche più di un giorno senza scopare stanno male.”

“Sembrano volersi bene, però.”

“Certamente. Conosco Boris dall ’infanzia e ti assicuro che non l ’ho mai visto così innamorato e sono felice per loro, ma dovrebbero avere un po’ più contegno.”- Mylie fu colpita da tanta serietà e saggezza, le ricordava molto il suo Kei… Anche lui era molto saggio e intelligente, molto più di lei.

“Bhe, dato che ci hanno mollato, che ne dici di prenderci un cappuccino e conoscerci meglio?”- le chiese gentilmente il ragazzo, tendendole una mano. Mylie non sapeva cosa fare: da una parte voleva tanto conoscere quel giovane così gentile, dall ’altra aveva paura. Non stava a contatto con un ragazzo da tanto tempo e farlo con qualcuno che non era Kei la metteva in soggezione.

‘A volte nella vita bisogna buttarsi, la vita non è vita senza un po’ di rischio.’

Glielo disse Kei la prima volta che la fece salire sulla sua moto…

Forse solo ora comprendeva il vero significato di quelle parole.

Meglio tardi che mai, non trovate?

“Va bene, con piacere.”- Mylie afferrò la mano di Yuri, che le sorrise e la portò in giro tutto il pomeriggio.

La giovane scoprì che il ragazzo era nato e cresciuto in quella città, che studiava per diventare medico, che gli piaceva la musica rock e che aveva un passione per i lupi.

Lei gli confidò il trasferimento dovuto al lavoro di suo padre, che il suo sogno era diventare una biologa e che odiava il peperoncino.

Erano molto in sintonia, sapete?

Due anime che sembravano destinate ad incontrarsi.

Si sa che il Destino è sempre inaspettato.

Verso sera Mylie lo salutò per andare a cambiarsi per quella fantomatica festa, con la promessa di vedersi dopo.

Ma la cosa che più la lasciò di stucco fu il bacio sulla guancia che usò Yuri per salutarla…

Arrivò alla sua camera, dove trovò Annie intenta a scegliere cosa mettersi. Il suo letto era completamente cosparso di vestiti e la sua compagna di stanza sembrava in crisi.

“Oh Mylie, sei tornata. Sono in crisi, non so che mettermi.”- Mylie sorrise e guardò i vestiti dell’amica, scendendone uno azzurro con dei fiori rosa, molto carino.

“Metti questo, secondo me ti sta bene.”

“Hai ragione, non lo avevo proprio notato! E dire che Boris lo adora, grazie mille.”- la bionda le schioccò un bacio sulla guancia, e mentre sceglieva anche lei cosa mettersi la tempestò di domande su cosa aveva fatto con Yuri.

Mylie fu intenerita da tanta gentilezza, allegria e curiosità sin dal loro primo giorno insieme.

Quella ragazza era un’esplosione d’energia, difficile non rimanerne contagiati.

Le raccontò della loro chiacchierata e del pomeriggio passato insieme, quando si mise il suo vestito color porpora con dei fiorellini rossi. Le stava molto bene, era uno dei suoi preferiti.

Si aggiustò i capelli, legandoli a mezza coda con un fermaglio, le due si misero le scarpe ed andarono al campus dei ragazzi.

 

*

 

“Accidenti, si sono dati proprio da fare, stavolta!”- esclamò Annie, notando insieme a Mylie che era davvero una bella festa.

Erano arrivate già da un’oretta, la biondina stava abbracciata al suo ragazzo, mentre la mora cercava Yuri.

Non era ancora arrivato e la cosa cominciava a dispiacerle… Non capiva perché ma aveva voglia di vederlo.

“Stai tranquilla, sta studiando per l ’esame di dopodomani ma tra poco arriva.”- la rassicurò Boris, facendole l’occhiolino, seguito da Annie.

I due si presero per mano e andarono a ballare, insieme a tutti gli altri invitati.

Li osservò: erano davvero una bella coppia. Tutti e due amanti della vita, allegri e vivaci.

Sentì una mano posarsi sulla sua spalla e incontrò gli occhi glaciali di Yuri e il suo sorriso… Finalmente era arrivato.

“Ciao, scusami per il ritardo.”

“Figurati, Boris mi ha detto che eri impegnato a studiare.”

“Eh si, dopodomani ho un esame abbastanza tosto e devo essere pronto.”

“Sono sicura che andrai benissimo.”

“Ti ringrazio. Ti va di sederci? Ti prendo qualcosa da bere.”- Mylie sorrise e accettò la proposta del ragazzo. La fece accomodare su uno dei divani, prendendo due bicchieri di aranciata, porgendogliene uno e sedendosi accanto a lei.

“Allora, come mai vuoi fare la biologa?”

“Mi piace la scienza, fin da piccola. Alle medie facevo parte di un club di scienze, facevamo esperimenti e altre cose simili e una volta abbiamo anche vinto un premio.”

“Cavolo, allora dovevate essere bravi.”

“E tu? Che tipo di dottore vuoi diventare?”

“Pediatra, mi piacciono i bambini.”- Mylie sorrise dolcemente: accidenti, era veramente un ragazzo speciale e in quel momento fu davvero felice di averlo conosciuto.

Le ricordava molto Kei per certi aspetti…

Stessa bellezza misteriosa.

Stesso carattere un po’ chiuso, ma in fondo dolce.

Solo che Yuri sapeva esserlo sempre e questo le piaceva.

I due passarono la mezzora successiva a parlare e ridere quando si avvicinò a loro una ragazza dai capelli neri e gli occhi verde scuro, guardandoli malissimo, specialmente Mylie.

Ma quello sguardo d’odio era pienamente ricambiato da Yuri e la nostra giovane protagonista cominciò a chiedersi che cosa stesse succedendo.

“Ciao Yuri.”

“Che diavolo vuoi, Lisa? Ti ho detto che non voglio più vederti.”

“Andiamo, possibile che non possiamo trovare una soluzione?”

“Dopo aver scoperto che ti sei scopata mezza scuola alle mie spalle? No grazie, sto benissimo con la soluzione attuale.”

“Yuri… Mi manchi.”- Mylie posò lo sguardo sulla ragazza davanti a loro e poi su Yuri, ma quello del suo amico non era mutato e non traspariva pietà da quelle iridi glaciali: doveva essere davvero infuriato con quella ragazza.

“Certo, come no, secondo me non hai più nessuno da scoparti e cerchi il cagnolino da ammansire. Ma spiacente cara, il cagnolino ha preso la rabbia e potrebbe morderti.”- gli occhi della giovane si illuminarono di rabbia: nessuno le aveva mai parlato così. Posò il suo sguardo su Mylie, fissandola con odio e disprezzo, cosa che la ragazza non capì.

“Vedo che ti sei consolato in fretta anche tu.”

“Lei è solo un’amica, non paragonarmi a te. E se proprio lo vuoi sapere questa ragazza vale cento volte meglio di quanto vali tu.”

“Vaffanculo, stronzo.”- e così dicendo Lisa se ne andò, lasciandoli di nuovo soli mentre Mylie cercava di assimilare le parole di Yuri. Era stato davvero carino e gentile, solo una persona era stata così dolce con lei…

Yuri mise i gomiti sulle ginocchia, prendendosi la testa tra le mani, sentendo poi la mano di Mylie sulla sua spalla e incontrando il dolce sorriso della ragazza.

Un sorriso dolce.

Un sorriso sincero.

Un sorriso splendido.

“Tutto bene, Yuri?”- gli chiese amorevolmente, strappandogli un mezzo sorriso.

Mise la sua mano su quella di Mylie, stringendola, ricambiato dalla ragazza che lo osservava: sembrava stare davvero male.

“Senti… Possiamo andare via? Non ho più voglia di questa festa.”

“Certo, possiamo andare in camera mia, se ti va. Parliamo un po’ e ti calmi…”- si rese conto solo all ’ultimo di aver invitato un ragazzo che conosceva appena in camera sua.

Ma dopo tutto si trattava di Yuri, una persona che le aveva dimostrato affetto e soprattutto fiducia, non aveva nulla da temere.

“Va bene, grazie mille, piccola.”

Avete presente diventare più rossa di un peperoncino?

Immaginate la faccia della nostra cara Mylie di quel colore e capirete!

Assolutamente adorabile, non trovate?

La giovane si alzò, cercando Annie e Boris, avvisandoli che a Yuri era successo qualcosa con una ragazza. Il ragazzo dagli occhi smeraldini capì al volo e le chiese un favore…

“Stagli vicino, per favore. Quella troia lo ha ferito più di quanto si possa immaginare.”- Boris sembrava davvero preoccupato e di fronte ad una richiesta simile non seppe dire di no.

“Ma certo, tranquillo. Lo porto in camera mia a parlare un po’, così ci allontaniamo dal chiasso.”

“Ottima decisione, cara!”- Annie le fece il solito occhiolino, facendole scuotere la testa, ridendo.

Mylie tornò da Yuri, lo prese per mano e andarono nel dormitorio della giovane, entrando nella sua stanza. I due si sedettero sul letto della ragazza, mentre il giovane cercava di calmare il suo animo turbato. E la vicinanza di quella ragazza lo stava aiutando moltissimo.

“Ti senti meglio?”

“Un pochino, grazie mille.”

“Ti va di dirmi che cosa è successo con quella ragazza? Ho visto il tuo sguardo: c’era puro odio nei tuoi occhi. E poi avevi l’espressione ferita, come se avessi il cuore infranto.”

“Come lo hai capito?”

“Diciamo che… Quell ’espressione la conosco.”- Yuri la guardò e poi posò lo sguardo sulla foto sul comodino accanto al letto: la ritraeva con un bel ragazzo della loro età, la teneva abbracciata e lei sembrava davvero felice.

“Anche lui ti ha fatto soffrire?”- Mylie vide che il ragazzo si stava riferendo a Kei… Prese la foto e scosse la testa, porgendogliela.

“No… La mia storia è un po’ diversa. Raccontami prima la tua.”

“Va bene, in fondo ormai si può dire che siamo amici.”

“Ma certo che lo siamo, sciocchino.”- Mylie gli diede un bacio sulla guancia, facendolo sorridere. Il ragazzo le prese la mano, fece un lungo respiro e cominciò a raccontare.

“Lisa è la mia ex ragazza, lo avrai capito. Ci siamo messi insieme due anni fa, ero davvero innamorato, ma poi ho scoperto che mi tradiva… L’ho beccata a letto con un mio compagno di corso, scoprendo poi che me la faceva dietro alle spalle da sempre.”- Mylie lo ascoltò, paziente e comprensiva, mentre si sfogava con lei.

Era stato ferito nel cuore e nell ’anima.

Aveva sofferto per amore, come lei, anche se in maniera diversa.

Ma anche lui aveva una ferita difficile da rimarginare.

Non trovate che sia molto triste? Due anime solitarie che non possono non unirsi.

“Mi dispiace, davvero.”

“Ti ringrazio. Insomma l ’ho lasciata senza pensarci, ma il mio cuore resta comunque ferito.”

“Io ti capisco, anche se in maniera diversa.”

“Ti va di raccontarmelo?”- le chiese comprensivo Yuri, non mollando la presa alla sua mano.

Per la prima volta, dopo un anno, Mylie sentiva il bisogno di parlare con qualcuno del suo dolore, di quel momento così tragico della sua vita.

Fece un lungo respiro e iniziò a raccontare all’amico la sua triste vicenda…

“Lui si chiamava Kei Hiwatari, eravamo amici d’infanzia e abbiamo finito con l’innamorarci. Siamo stati insieme tre anni, il periodo più bello di tutta la mia vita… Lui aveva un carattere difficile, certe volte arrivavo a detestarlo.”- una risatina nervosa uscì da quelle piccole labbra rosee, mentre Yuri continuava ad ascoltarla, paziente.-“Però sapeva essere dolce e anche romantico alle volte… Insomma lo amavo, pregi e difetti.”

“Dovevate essere una bella coppia.”

“Tutti dicevano di si. La sera del diploma dovevamo cenare insieme, una di quelle serate romantiche tra fidanzati. Mio padre era fuori per lavoro, tutto era perfetto, ma mi disse che doveva assolutamente andare a casa per prendere una cosa importante.”- le lacrime cominciarono ad uscire da quegli occhi blu così pieni di dolore e tristezza.

Yuri non poté fare a meno di consolarla e cercare di capirla… Immaginava quale sarebbe stato l ’esito di quel racconto, ma sperava tanto di sbagliarsi.

“Se non te la senti…”

“No, tranquillo. Insomma, lui aveva una bellissima moto e gli piaceva correre… Io glielo dicevo sempre di andare piano ma non mi ascoltava mai. E quella sera… Ero arrabbiata perché era in ritardo, quando il telefono squillò. Era sua madre ed era sconvolta… Mi disse che aveva avuto un incidente…”- la giovane ormai stava piangendo senza ritegno; ricordare quel giorno, quel maledetto giorno, le faceva male. Ma era ora di affrontarlo.-“Per evitare un bambino che passava con il rosso è andato fuori strada ed è stato investito da un camion.”

“Oddio, Mylie…”

“I medici hanno detto che almeno non ha sofferto, è morto sul colpo. In quel momento non sentivo più nulla… Le braccia, le gambe, mi sentivo come di legno. Tutto intorno a me era sfocato, come se il mondo girasse ed io fossi ferma in quel dannato punto.”- Yuri le strinse la mano, conscio del fatto che la ragazza davanti a lui stava affrontando un dolore che nessuno poteva capire.

“Quando decisi di muovermi corsi all ’ospedale, non me lo fecero vedere, ma sua madre mi diede una cosa che aveva trovato tra i suoi effetti personali: era una scatolina porpora e dentro c’era quest’anello.”- la giovane prese la catenina che portava al collo e il ragazzo notò che c’era un piccolo anello con un diamantino appeso.-“Me lo voleva regalare. Non penso che volesse chiedermi di sposarlo, non era nel suo stile, penso solo che volesse legarmi a se… Per sempre.”

“E lo sarai, ma non puoi nemmeno smettere di vivere.”- Yuri ormai aveva capito il turbamento che l’aveva assalita per il tutto il tempo che erano stati insieme.

Non era uno stupido, lo aveva visto.

Si sentiva a disagio, inquieta e triste nel stare insieme a lui, nonostante i sorrisi e le parole carine che gli diceva.

“Ma Yuri, io non… Non so se ce la faccio senza di lui.”

“Pensi che lui sia felice di vederti così? Che passi il tempo a rimpiangere la sua morte e darti una colpa che non hai? No, io non credo Mylie. Quando qualcuno ci ama, anche se ci lascia, ci augura sempre la felicità ed è sempre con noi.”- la giovane ascoltava quelle parole con il cuore che batteva forte, più forte di un tamburo impazzito.

Yuri rafforzò la presa sulla sua mano, guardandola intensamente con i suoi occhi glaciali… Per un momento il cuore di Mylie ebbe un sussulto: possibile che fosse lui la persona destinata a farla tornare a vivere?

“Tu lo credi davvero?”

“Certo. Mylie, sono sicuro che Kei ti amava tanto e che non smetterà mai di farlo, ma vorrebbe anche che tu ricominciassi a vivere.”

“Ma mi sembrerebbe di tradirlo…”

“Non è così, solo se tu torni ad essere felice potrà riposare in pace, non lo capisci?”- Mylie osservò bene il giovane che aveva di fronte: tanta saggezza veniva dalle sue parole e tanta dolcezza dai suoi occhi di ghiaccio.

Avrebbe voluto lasciarsi andare, annegare in quel mare azzurro che la stava confortando.

Farsi abbracciare da quelle braccia esili che sicuramente le avrebbero trasmesso calore.

Farsi cullare da un suo bacio o una semplice carezza.

Desiderava tornare a vivere.

E soprattutto ad amare.

“Forse hai ragione tu.”

“Mylie, lo so che è difficile, ma ci vuole coraggio per tornare a vivere ed amare dopo una perdita. E tu devi trovarlo questo coraggio. E se lo vuoi… Io ti aiuterò.”

La giovane non poteva credere alla sue orecchie…

Quel ragazzo le stava offrendo il suo sostegno.

Il suo affetto.

Probabilmente anche il suo cuore ferito.

“Davvero?”

“Certo. Lo so, ti conosco appena, ma con il tempo non si sa mai come possono evolversi gli eventi. Ti chiedo solo di permettermi di starti vicino, in qualunque modo tu voglia. E anch’io voglio che tu mi stia vicino, davvero. Vogliamo tornare a vivere, sostenendoci l ’uno all ‘altra?”

Un sorriso gentile.

Una carezza dolce.

Lacrime calde dai suoi occhi blu.

Uno sguardo alla foto, come se volesse trovarvi una risposta…

In fondo cosa aveva da perdere?

E poi era stato Kei a dirle che nella vita bisognava rischiare, perché non farlo con quel ragazzo così gentile che le stava offrendo una via d’uscita?

“Va bene, Yuri. Proviamoci…”

Yuri le sorrise e la cinse in un caldo abbraccio, baciandole la fronte… I due si distesero sul letto, addormentandosi abbracciati.

Annie aprì la porta della sua camera, tenendo per mano Boris e sorridendo vedendoli così. Anche il ragazzo sorrise: forse finalmente anche il suo migliore amico sarebbe riuscito ad andare avanti.

“Mi ospiti tu, per stanotte?”

“Visto che abbiamo una camera libera, approfittiamone!”- i due risero allegri, rivolgendo un ultimo sorriso ai due e chiudendo piano la porta.

 

*

 

Sei mesi più tardi…

 

“Annie, sei la solita ritardataria! Ci staranno aspettando da mezzora, quei due.”

“Senti, se volevano delle ragazze puntuali se le trovavano in Svizzera! Ok, sono pronta, andiamo!”

Annie prese per mano Mylie e ridendo le due ragazze uscirono, lasciando l’università e raggiungendo il parco dove avevano appuntamento con i loro ragazzi.

Un attimo di pazienza, ora vi spiego tutto, miei gentili lettori.

Nei sei mesi che sono passati Mylie e Yuri hanno passato molto tempo insieme, tra studio e tempo libero, finendo con l’innamorarsi.

Un amore tenero, che doveva maturare giorno dopo giorno.
Ma destinato a diventare forte e implacabile.

Pieno di passione, senza dubbio.

Ma anche di sentimento, forte e sincero.

Le due arrivarono, trovando Boris e Yuri che le aspettavano. Si avvicinarono ai rispettivi compagni, baciandoli.

“Era ora, è un quarto d ’ora che aspettiamo sotto questo sole cuocente!”

“Sempre a lamentarti, per farmi perdonare ti offro un gelato, contento?”- disse fintamente scocciata Annie al suo ragazzo, ricevendo un sonoro bacio sulla guancia, mentre Mylie e Yuri li osservavano.

“Ti va un gelato, piccola?”

“Certo! Ti amo, Yuri.”

“Ti amo anch’io, sciocchina.”- il ragazzo rise e la baciò con trasporto, pienamente ricambiato.

“Si, ma ora non fatemi venire il diabete! Andiamo, ho proprio voglia di questo gelato.”- i quattro risero, incamminandosi verso la loro solita gelateria.

Mylie, abbracciata a Yuri, osservava il cielo limpido… Ce l’aveva fatta, aveva ricominciato a vivere.

‘Kei, sto vivendo anche per te, come volevi. Ma non smetterò mai di amarti, amore. Ora ho lui, lo amo e voglio vivere.’

“Tutto ok, amore?”

“Si, tranquillo. Va tutto benissimo.”

Un bacio a fior di labbra.

Un sorriso radioso.

La voglia di vivere di nuovo.

Il coraggio di tornare ad amare.

Due cuori feriti, due anime ormai inseparabili.

 

 

 

 

 

*The End*

 

 

 

 

Ed anche questa storia d’amore si è conclusa, miei gentili spettatori.

Spero che sia piaciuta a voi tanto quanto è piaciuta a me.

Il dolore di una perdita.

L’amarezza del tradimento

Un amore nato per caso.

Due cuori feriti che non possono non incontrarsi.

E di conseguenza unirsi in un amore nato da un colpo di fulmine.

Spero di aver scaldato i vostri cuori con questo tiepido amore e che mi farete sapere che cosa ne pensate.

Il Cantastorie tiene tanto alle opinioni dei suoi lettori.

 

Ma come ogni buon narratore deve anche ringraziare chi lo incita a continuare la sua celebrazione ed è quello che mi accingo a fare.

 

Soryl: Il Cantastorie apprezza moltissimo i tuoi complimenti, è sempre bello sapersi apprezzati. Mi fa piacere che hai apprezzato la figura di Kei e Boris… Si, è proprio quello che hai detto tu. Ti ringrazio moltissimo degli errori che mi hai segnalato, sono un Cantastorie molto distratto, ma li ho corretti quindi ti dico grazie mille ^-^ Spero di ricevere la tua opinione anche su questa favola. Un bacio dal Cantastorie.

 

Aphrodite: Tu sai già quanto per il Cantastorie siano importanti i tuoi consigli e spero di aver corretto bene tutto quanto. Ma ora passo a ringraziarti per i bellissimi complimenti su Sara… Sai, è un personaggio a cui tengo molto e mi ha lusingato il modo in cui l’hai descritta e amata, sul serio. Hai proprio ragione su di lei, hai colto benissimo la sua essenza e quella della favola stessa. Kei si è trovato in una situazione difficile, ha sbagliato certo, ma penso sia difficile per tutti dire le verità spiacevoli a chi si ama. Bene, mia amata, attendo la tua su questa favola. Il Cantastorie tiene molto all’opinione della sua lover e soprattutto ai suoi consigli. Un bacio dal Cantastorie, love u <3

 

Saruwatari_Asuka: Salve mia cara, sono felice che ce l’hai fatta^^ Hai capito perfettamente l’essenza di Kei, la sua situazione e il suo comportamento. Lui non voleva darle un dolore, perché la ama, ma così facendo è passato dalla parte del torto, rendendosi complice di Boris. Mi dispiace che tu ti sia trovata nella medesima situazione ma mi fa piacere che hai colto tutto benissimo. Grazie mille per le belle considerazioni su Sara, come ho detto è un personaggio a cui tengo molto e mi fa piacere che anche tu l’abbia apprezzata in maniera così bella. Il caro Yuri era indispensabile e Chloe la sua anima gemella, dolce e gentile. Attendo la tua su questo, cara, un bacio dal Cantastorie.

 

Lacus Clyne: Il Cantastorie è sempre felice di vedere gente nuova che apprezza le sue idee. Sono felice che ti piaccia come scrivo e che hai apprezzato la mia favola. In genere io tratto questi argomenti, mi piace proiettare questi personaggi così interessanti in situazioni reali, in cui tutti possiamo identificarci. E sono felice che hai apprezzato le due ragazze. Spero di riavere la tua, un bacio dal Cantastorie.

 

Lirinuccia: Ecco un’altra persona che il Cantastorie sperava tanto di vedere^^ Si, io sono una persona molto romantica e i tuoi complimenti sono sempre adorabili. Ehm… No, non sono un vecchietto bonaccione, ma se ti va puoi immaginarmi così. Io sono solo un Cantastorie, il potere sta nelle mie parole, la mia immagine è astratta quindi puoi immaginarmi come vuoi, cara. Mi fa molto piacere che hai apprezzato la mia favola anche se è un genere che odi, mi rende molto felice. Hai colto perfettamente lo spirito della favola e spero tanto di avere la tua anche su questo, mia cara. Un bacio dal Cantastorie che ti vuole tanto bene <3

 

Avly: La mia cara ragazza che appoggia sempre i miei esperimenti, sono davvero felice di averti anche qui. Coppa di zucchero fino ben pregiato? Mi piace come paragone, sei davvero carina^^ Hai colto davvero bene i nostri due protagonisti, legati da un amore già esistente che però non riuscivano a vedere, ma che ora sono pronti a vivere nel pieno della loro vita. Boris… Hai ragione a sentirti così, si è comportato molto male. Attendo la tua su questo, carissima, un bacio dal Cantastorie.

 

 

 

Il Cantastorie ovviamente ringrazia anche chi legge solamente, rinnovando l’invito a lasciare una traccia del loro passaggio. Non siate timidi, non mordo assolutamente^^

 

 

Ed ecco qui Mylie ed Annie, per la gioia dei vostri occhi



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Al prossimo amore.

 

Il vostro Cantastorie

 

 

  
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