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Autore: Yunie93    13/07/2010    2 recensioni
"Lucia non riusciva davvero a capire cosa non andasse in lei: insomma, era una ragazza qualsiasi, senza particolari problemi esistenziali, con una bella famiglia e una scuola particolarmente odiosa...tutto perfettamente normale. E allora, perchè diavolo non gli si era accesa una qualche spia luminosa nel cervello e aveva accettato quell’assurda proposta?" [Cap. 6]
[Storia scritta per CrazyHogwarts]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In the match of love, no rules
-Si aprano le danze!-






“Luciaaaaa!”
La ragazza perplessa si voltò, come d’altro canto metà cortile, al grido sovrumano che ancora le rimbombava in testa.
“Maria, cosa c’è?” chiese una volta che la sua amica la ebbe raggiunta, respirando affannosamente per la corsa.
“Guarda qui!” disse quella una volta ripresasi, mettendole sotto il naso un volantino: Lucia lo afferrò per vederlo meglio.
Il cuore le perse un battito: aveva detto che quella scuola iniziava a piacerle? Bene, si rimangiava tutto.
L’evento che più temeva, infine era arrivato: il ballo di primavera.
Qualche mese prima della fine della scuola, questo evento si svolgeva dappertutto. Per fidanzati, ragazze in cerca di occasioni per sfoggiare i loro bellissimi vestiti firmati o ragazzi in cerca dell’anima gemella, era un sogno: per gli altri, un incubo.
E ovviamente, Lucia apparteneva alla seconda categoria.
Ricordava l’unico ballo a cui aveva partecipato, un paio di anni fa: era stata per tutto il tempo seduta da una parte ad osservare ragazzi e ragazze volteggiare sulla pista, ubriacarsi o pomiciare.
Non avendo a quel tempo nessun ragazzo, ci era andata con un suo amico...risultato: lui l’aveva lasciata da sola dopo circa dieci minuti, troppo occupato ad attaccare il buffet o le ragazze senza cavaliere.
Ma non solo il ballo in sé era un trauma: alla fine, qualche ora di pura noia ed imbarazzo non erano niente in confronto alle settimane precedenti l’evento.
Già se l’immaginava: a scuola non si sarebbe parlato d’altro, nei corridoi avrebbero vagato ragazzi con in mano fiori di ogni genere in cerca di un accompagnatrice e ragazze che sussurravano o sghignazzavano ogni volta che vedevano qualcosa che respirasse vagamente simile ad un uomo.
A questo, andava aggiunta la preparazione a casa: giorni e giorni di shopping con Maria (che già la guardava con gli occhi che brillavano ed un sorriso malefico, immaginandosi come vestirla e truccarla) in cerca del vestito giusto, per poi passare al ragazzo che puntualmente non si sarebbe fatto trovare.
E così, unita alla delusione di aver sprecato settimane importanti della propria vita, c’era la noia del ballo passato da sole. O meglio, da sola, visto che Maria di sicuro amava ballare, da sola o in compagnia non era importante.
Lucia alzò gli occhi dal volantino, che restituì all'amica, e poi sicura disse iniziando ad incamminarsi verso la scuola: “io non vengo”.
Il silenzio regnò per qualche istante, poi....
“CHE COSA?”
I ragazzi intenti a passare in santa pace i 15 minuti di pausa si girarono infastiditi per la seconda volta.
“Io non vengo” ripeté Lucia.
“Non puoi non venire, è l’evento più importante dell’anno!”
“Lo sarà comunque anche senza di me”
Maria la fermò, sfoderando il suo sguardo migliore da povera vittima “E mi abbandoni così?”
“Oh andiamo” disse esasperata Lucia cercando di non farsi impietosire “ne troverai a bizeffe di accompagnatori, se non subito di sicuro al ballo”.
“Ma non è questo il punto, io voglio che tu vieni!”
“Se è per questo anche io”.
Entrambe si voltarono, sorprese, in cerca della voce che aveva parlato, trovando dietro di loro un Mike sorridente.
“Lucia, mi sorprendi, le ragazze strepitano per questo ballo e tu che fai? Nemmeno sai quale sarà il tema e già non ci vuoi venire?”
“Proprio così” rispose lei scocciata.
“Quindi immagino che non sarai lì con me e Maria?”
“Esatto”
“Beh, in questo caso...” sussurrò Mike prendendo una finta espressione pensierosa, prima di sorridere e gridare – di nuovo – a tutto il cortile, minando per la terza volta, quel giorno a causa loro più che mai, la pace dei ragazzi: “Cara Lucia, ti verrò a prendere alle 20 a casa, per poi accompagnarti al ballo. Fatti trovare pronta!” e se ne andò, lasciando un silenzio di tomba.
Lucia, nervosa, richiuse la bocca (aperta prima per l’incredulità) per poi prendere furiosa Maria per un braccio e portarla dentro scuola, lontana dagli sguardi puntati su di loro.
“Ma dico io, è impazzito?” iniziò a sbraitare all’amica ancora fuori uso “Nemmeno sa dov’è casa mia!”




La settimana seguente trascorse esattamente come l’aveva immaginata quando aveva preso in mano il volantino passatole da Maria: un incubo.
Non solo per la scuola (che sembrava letteralmente impazzita), ma anche per Mike, che chissà come (a quel pensiero inspiegabilmente la faccia della sua compagna di banco fece capolino nella sua testa) aveva scoperto non solo dove abitava, ma anche il suo numero di casa e di cellulare.
Risultato: non perdeva occasione per ricordarle il loro ballo mentre era a casa, forse anche peggio di come faceva a scuola.
Oltre a rendersi conto di quanto una semplice festa potesse mandare in tilt una generazione di studenti, Lucia in quella settimana imparò anche che andare al ballo con uno dei ragazzi più famosi della scuola, benché fosse un desiderio che almeno tutte le ragazze una volta nella vita avevano espresso, era estremamente svantaggioso.
Oltre al fatto che la notizia era diventata di pubblico dominio circa dieci minuti dopo che Mike le aveva comunicato senza possibilità di rifiutare che sarebbero andati insieme, ora si ritrovava oggetto di dibattiti tra due fazioni: le ragazze che la ammiravano per la sua incredibile fortuna, e quelle che invece pregavano ogni giorno affinché qualcosa la facesse sparire, rendendo di nuovo disponibile il loro amato.
E così, tra commenti velenosi, sospiri sognanti, uscite estenuanti con conseguente spreco di un possibile pomeriggio di relax e chiamate moleste negli orari più improbabili, l’atteso giorno del ballo era arrivato.
“Lucia dai, esci di lì! Lo hai comprato con me il vestito, l’ho già visto, è inutile che fai la pudica!” disse per la millesima volta Maria alzando gli occhi al cielo, mentre seduta sul letto in camera dell’amica attendeva che si decidesse ad uscire dal bagno in cui era ormai rinchiusa da mezz’ora.
“Io rimango a casa!” strillò istericamente lei, rimirandosi disgustata per l’ennesima volta allo specchio.
“Se non esci sfondo la porta!” rispose Maria posizionandosi di fronte al bagno, pronta ad agire.
La serratura scattò e una sbuffante Lucia uscì: “Ma cosa c’è che non ti piace nel tuo look? Stai benissimo!” le disse ammirata l’amica osservandola.
“Starò anche bene, ma mi da fastidio questo vestito!” rispose Lucia iniziando a tirarsi da tutte le parti l’elegante abito che portava.
“Non ti ho mai visto con una gonna da quando sei venuta a scuola, ci credo che ti trovi male” sospirò affranta Maria, correndo a riparare ai danni che la ragazza stavano procurando allo splendido vestito.
Proprio mentre le impediva di toccarsi la faccia e rovinarsi tutto il trucco (che miracolosamente era riuscita a farle mettere), il campanello suonò, e le due scattarono ad aprire.
“Beh, io vi lascio da soli, tra poco arriverà il mio di cavaliere e devo farmi trovare a casa...ci vediamo alla festa!” disse subito Maria avviandosi velocemente verso casa sua, appena qualche metro più in là, facendo un occhiolino a Lucia senza farsi vedere da Mike (ripagata ovviamente da uno sguardo omicida).
Lucia chiuse la porta di casa e seguì il ragazzo in macchina: “Stai davvero bene” le disse lui sorridendole mentre elegantemente le apriva la portiera della macchina.
“Grazie, anche tu. Sai, pensavo che in smoking saresti sembrato...uhm, strano.”
“Come mai?” chiese lui divertito mentre metteva in moto.
“Beh, non è che ti vesti elegante a scuola, anzi, quindi non riuscivo ad immaginarti”.
“Se è per questo nemmeno io, sei un maschiaccio” rispose lui tranquillo.
“Ehi! Non sei per niente carino! E poi non sono un maschiaccio” borbottò Lucia.
Si fermarono ad un semaforo rosso, e Mike si avvicinò improvvisamente a lei, sussurrandole “Mi fa piacere però che tu abbia pensato a me” per poi rimettersi tranquillamente composto, pronto a ripartire.
Lucia, improvvisamente rossa, si girò dall’altra parte fissando il paesaggio fuori dal finestrino e pensando con astio a quanto quelle feste fossero dannose per la salute delle povere ragazze normali come lei.





Ed ora cosa succederà al tanto atteso ballo? :P
Tutto nel prossimo capitolo! xD



_Maddy_: La descrizione di Mike non l'ho messa volontariamente, per dare una sorta di "mistero" a questo personaggio: durante la storia infatti emergerà piano piano, soprendendo sempre con rivelazioni e strani comportamenti! xD
Però girando su internet ho trovato proprio delle immagine di personaggi di anime che rispecchiano davvero i miei personaggi, e dato che ormai tutti bene o male sono almeno un po' scoperti non ci vedo nulla di male a mostrarli *-*
Quindi, eccoli qui:
Mike (Immaginalo però un po' più allegro xD)
Andy
Lucia
Maria
Sono contenta di essere riuscita a esprimere quel che pensavo: era proprio quella l'opinione che volevo dare della confessione di Mike, che si stesse togliendo un peso.
Grazie per aver letto entrambi i capitoli, non sei affato rompi, mi fa piacere che ti interessi così tanto ^^ è pur sempre la mia prima originale, ed ero convinta che sarebbe stata un fiasco xD
Essendo abituata ad usare personaggi già creati, con il loro aspetto e i loro caratteri non ho mai dovuto mettere immagini o particolarità di essi, quindi è una cosa nuova per me e non mi da fastidio se chiedi, anzi, mi diverto! xD

Fanny_Selene: Ciao! Sono davvero contenta che la storia ti piaccia!
Eh sì, Andy diventerà un personaggio davveeeero importante =w=
Uh che strana (e affascinante) curiosità! Mi hai fatto venire proprio voglia di andarmi a leggere la tua storia! :D
Grazie anche a te per aver capito il senso di quella confessione ç__ç Me commossa, ero sicura di averlo espresso malissimo! >.<

Grazie anche a tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite, al prossimo capitolo! ;D
   
 
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