Ellen si leccò le labbra, mentre Alex iniziò ad ansimare, forse in preda ad una crisi di panico.
“No no no” sembrava bisbigliare tra sé.
I servitori di ferro si avviarono verso il tavolo trascinando le mortali. La prima gridò ancora più forte chiedendo inutilmente pietà. La seconda sussultò appena, ma non ebbe altre reazioni. La terza dai capelli castano chiaro perse il suo contegno e iniziò a scalciare e ad urlare frasi senza senso in cui erano forse rinonoscibili “Sono una cacciatrice, verrò vendicata!” e “Varazes, ti prego!”
Alex deglutì e strinse ancora più forte i bordi del tavolo.
“Oddio!” imprecò trattenendo le lacrime.
Lo ignorai. Alzai lentamente la coppa colma di sangue verso l’altare come per brindare e con orgoglio annunciai:
“La cena è servita”